The ladies with the lamp, Per Mary e Ayumo

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view post Posted on 3/9/2018, 15:07
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Quella domenica il turno di Jolene nell'Infermeria di Hogwarts non sarebbe iniziato prima del tardo pomeriggio, eppure già poco dopo pranzo la giovane era pronta a lasciare la propria abitazione. Si era avvolta in una gonna nera e in un maglioncino leggero adatto alle temperature che via via avevano preso a calare: semplice ma presentabile, aveva giudicato quello come l'abbinamento più adatto all'occasione.
Lanciò un'occhiata all'orologio appeso alla parete: era in largo anticipo per l'appuntamento con Ayumo, come al solito aveva preferito concedersi dei tempi comodi piuttosto che essere costretta ad affrettarsi all'ultimo minuto.
Purtroppo Mary non sarebbe stata in grado di presentarsi, ma Ayumo aveva accettato di buon grado la sua proposta di incontrarsi al di fuori delle mura scolastiche. Sarebbe stata un'ottima occasione per approfondire la conoscenza dell'Aiuto Infermiera, la sua giovane collega; era convinta che, così facendo, l'atmosfera sul posto di lavoro sarebbe stata impregnata di una deliziosa complicità che avrebbe alleggerito i loro incarichi. Pur appartenendo ufficialmente al mondo degli adulti, Jolene era abbastanza giovane da poter entrare in sintonia con la studentessa – almeno, così sperava.
Era animata da una certa esaltazione mentre scendeva saltellando la rampa di scale – le scarpe col tacco penzoloni in una mano perché altrimenti, si intende, avrebbe dovuto mantenere un contegno più rispettoso delle proprie caviglie.
Nel soggiorno, accoccolato sulla poltrona preferita di Virginia, trovò Emerald il gatto bianco. Oltre a lei stessa, quella era l'unica presenza animata in casa White: i suoi genitori erano usciti da poco per una passeggiata, quindi non avrebbe potuto tormentarli con le sue chiacchiere nell'attesa che le lancette dell'orologio si spostassero verso un orario più appropriato per partire. Per disgrazia di Emerald, solo lui poteva costituire una distrazione per quella rumorosa creatura che, tra coccole e suoni striduli da lui non ben compresi, gli fece passare tutto il sonno.
Mentre giocava così con il gatto – e si riempiva la gonna di candidi peli – Jolene pensò all'incontro che la aspettava. Non aveva ideato un vero piano: aveva proposto di incontrarsi ai Tre Manici di Scopa, semplicemente perché era il locale più conosciuto nei paraggi. Era convinta che, di fronte a dei dolci sapientemente cucinati, a degli stuzzichini o una semplice Burrobirra, due giovani donne non avrebbero avuto difficoltà a trovare parole da scambiarsi.
Lei si sarebbe posta, come suo solito, senza pretese di sorta. All'interno dell'Infermeria, è vero, ricopriva un ruolo di responsabilità, in qualità di adulto e custode della maggiore esperienza. Ma in quel caso era solo Jolene, la ragazza un po' persa che, per tutte le calze di Merlino, si era ricoperta di peli da testa a piedi. Accigliata, si strofinò i vestiti meglio che riuscì, prima di accorgersi che era ora di Materializzarsi.

***



Come c'era da aspettarsi, Hogsmeade brulicava di studenti che approfittavano della giornata di insolita libertà per curiosare tra i negozi e le locande del villaggio magico. Una luce perlacea piuttosto fastidiosa per Jolene si insinuava tra le case, riversandosi nelle strade e immergendosi tra i passanti col loro chiacchiericcio indistinto.
La ragazza percorse i pochi metri che la separavano dalla sua meta: annunciò la sua presenza con un saluto cordiale a chiunque si fosse occupato di servire ai tavoli in quel momento e, dopo aver ricambiato il sorriso di una ragazzina che qualche giorno addietro si era ritrovata in Infermeria, prese posto a un tavolo libero. Rimase quindi in attesa.


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Edited by Jolene White - 1/11/2018, 19:09
 
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view post Posted on 20/9/2018, 21:38
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Ayumo Vanille
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Aveva lavorato per tanto tempo all’interno dell’Infermeria affiancando costantemente Infermiere o Infermieri costantemente differenti, quindi per lei la notizia di affiancare la stessa persona, per un periodo più lungo di qualche settimana, le era apparsa sin da subito fantastica.
Non aveva avuto il piacere di lavorare al fianco del precedente ragazzo che si era occupato dei giovani del castello per tanto tempo e nello stesso periodo non aveva necessitato di chissà quali cure, quindi si erano probabilmente incrociati per i corridoi senza però scambiarsi nessuna parola.
Era quindi stata assai contenta di quella novella ed aveva accettato l’invito di buon grado, dato che avrebbe avuto l’opportunità di approfondire i rapporti con le due persone che l’avrebbero affiancata nell’ambiente lavorativo, nella realtà erano lei e l’altra ragazza, che ricoprivano il ruolo di Aiuto-Infermiere, ad aiutare l’Infermiera stessa.
Eppure quel concetto faceva fatica a entrarle in testa, ma ben presto era sicura che si sarebbe abituata a quel discorso.
L’ultima arrivata era stata Mary Evans, la quale aveva affrontato e superato la Prova Pratica da Aiuto-Infermiera, ma anche Jolene era entrata di ruolo da poco tempo, aveva avuto l’occasione di incrociarla qualche volta e così al primo sguardo le era sembrata poco più grande di lei, al massimo un paio d’anni in più.
Mary, purtroppo, l’aveva incontrata le prime volte proprio in Infermeria, dove era stata lei ad occuparsi delle sue ferite e a seguirla nelle sue degenze, però non avevano parlato molto ed infondo Ayumo non aveva mai avuto modo di scambiare più di qualche parola riguardo allo stato di salute con i pazienti.
Qualsiasi ragazzo – che veniva ospitato in Infermeria – diventata estremamente taciturno, ma la Tassorosso in fondo poteva comprenderli appieno, neanche a lei era mai piaciuta l’idea di trascorrere troppo tempo là dentro da paziente, non perché il personale fosse scortese o altro, semplicemente perché non erano mai delle situazioni piacevoli.
Proprio per quel motivo aveva nel corso degli anni seguito quasi alla lettera l’aneddoto: “meglio prevenire che curare”.
Aveva iniziato da un po’ di tempo a tirar fuori, dal baule, i vestiti autunnali, quella stagione non era ancora a tutti gli effetti giunta, eppure le temperature si erano lentamente abbassate e per quel motivo aveva iniziato ad indossare qualche capo più pesante che diventava estremamente fastidioso quando il sole spuntava da dietro una nuvola.
D1WIn5W
L’outfit che scelse fu molto semplice, la prima motivazione che l’aveva spinta a quell’abbinamento era stata che in quel caso l’uscita era informale e quindi non necessitava di mettere nulla di eccessivamente elegante, in secondo luogo fu anche guidata un poco dalla pigrizia e aveva preferito rovistare tra la pila dei vestiti che erano già stati estratti dalla valigia piuttosto che stare a perdere ore in mezzo ad un altro mucchio infinito di capi.
Quando finì di indossare le ultime cose si soffermò a guardare l’ora e per suo fortuna doveva trascorrere ancora parecchio tempo prima dell’incontro, tempo che avrebbe impiegato per sistemarsi meglio i proprio capelli corvini, anche in questo caso optò per un’acconciatura non troppo arzigogolata, la chioma fu raccolta in uno chignon basso, una delle acconciature, che secondo lei, le stava meglio.
Si osservò un’ultima volta allo specchio e poi si decise ad uscire dal Dormitorio per dirigersi ad Hogsmeade, quel paesino era sempre stato teatro di eventi importanti, per lei, nulla di estremamente eclatante eppure rimanevano dei ricordi indimenticabili.
Appartengo all’Autunno.
E in Autunno mi parlano tutte le cose che ho Perso.


Edited by Draghy.Chan - 20/9/2018, 23:06
 
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view post Posted on 1/11/2018, 19:32
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Mentre aspettava, Jolene continuava a guardarsi intorno. Sapeva che alcune persone si sentivano a disagio nel trovarsi in un luogo pubblico senza niente da fare; lei, però, non aveva mai avuto problemi simili. Normalmente portava sempre con sé un libro con cui potersi intrattenere e, anche in quelle occasioni in cui ciò non era possibile – quella volta, ad esempio, non aveva pensato a portare il romanzo con cui era alle prese – trovava nell'ambiente che la circondava tutta la distrazione di cui aveva bisogno.
Fece scorrere lo sguardo per il locale, indugiano qualche momento di troppo sui volti degli avventori che, ad ogni modo, erano troppo impegnati nelle loro faccende per badare a lei. Si trattava per lo più di studenti radunati in capannelli avvolti da un fitto chiacchiericcio, troppo indistinto perché lei potesse captare qualche frase di senso compiuto.
Prese a pensare a ciò che era stato il suo lavoro fino a quel momento. Doveva ammettere di essere contenta di aver intrapreso quella strada: il contatto con molte persone diverse, l'ambiente familiare, l'aiuto che forniva alla comunità; tutto ciò faceva di quel ruolo quanto di più adatto a lei si potesse pensare. Sembravano ormai passati secoli da quando aveva bussato tutta intimorita alla pesante porta di quercia, tutta impettita nel suo vestito nero per non essere confusa con una delle studentesse. Ora poteva dire di aver superato la paura che l'aveva attanagliata quel giorno, anche se suoi deboli morsi tornavano, di tanto in tanto, quando si trovava di fronte casi che sul momento non sapeva bene come gestire.
Il flusso dei suoi pensieri si interruppe bruscamente nel momento in cui individuò una sagoma conosciuta. Ayumo era appena entrata nel locale, e Jolene agitò un braccio per farsi notare tra gli altri avventori. Sorrise caldamente alla ragazza che si stava avvicinando, e si alzò dalla propria sedia per tenderle la mano in un saluto. Per quanto si trattasse di un gesto piuttosto formale – che aveva scelto per il loro legame professionale -, la rossa cercò di colorarlo di un calore amichevole.
«Ciao, Ayumo! Sono contenta che tu sia venuta, accomodati pure.» Riprese posto e incrociò le gambe sotto al tavolo. «Purtroppo Mary non poteva presentarsi, era troppo impegnata, ma scommetto che ci saranno altre occasioni per vedere anche lei. Come stai?»

 
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view post Posted on 7/11/2018, 22:27
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Ayumo Vanille
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Una volta arrivata ad Hogsmeade, la Tassorosso svoltò velocemente per dirigersi verso i Tre Manici di Scopa.
Nel frattempo stava ripensando un po’ al Menù del Pub e a quello che poteva offrirle, non lo conosceva a memoria quindi dopo un po’ di tempo scartò l’idea di scegliere durante il tragitto preferendo scegliere una volta sedutasi al tavolo con le sue colleghe.
Dopo essersi lasciata alle spalle la porta del Pub, Ayumo scrutò i volti che lo animavano alla ricerca di una delle due facce delle sue colleghe e fu felice di poter notare quella di Jolene che occupava già un tavolo, la vide sbracciarsi per salutarla e di rimando alzò anche lei il braccio per ricambiare il gesto.
Sperava di non essere in ritardo, le avrebbe dato piuttosto fastidio aver fatto attendere la ragazza.
Si avvicinò con passo lesto stando attenta a non travolgere qualche altro cliente o nei peggiori dei casi qualche cameriera, per sua fortuna riuscì a non scontrarsi con nessuno lungo il tragitto.
Una volta vicino le strinse la mano e vi poggiò sopra l’altra, così da rendere più amichevole il gesto e una volta concluso avrebbe superato la ragazza per sedersi all’altro capo del tavolo.
Rimase leggermente sorpresa di sentire che l’altra ragazza non si era potuta presentare, ma questo non le creava alcun problema ed anzi avrebbe avuto più tempo per conoscere Jolene.

« Ciao, Jolene!
Anch’io sono molto contenta.
Ah! Beh mi dispiace, ma come hai detto tu ci saranno altre occasioni per incontrarci e d’altronde se gli impegni chiamano non ci si può sottrarre. »


La ragazza prese in mano uno dei menù poggiati sul tavolo e mentre lo aprì riprese a rispondere alle domande dell’Infermiera.

« Dai, abbastanza bene.
È un po’ difficile destreggiarsi tra la scuola e il lavoro, ma col tempo ci si abitua.
Tu, che cosa mi racconti?
Ah… Hai già ordinato qualcosa durante l’attesa? »


Non sapeva bene di cosa parlare durante quella conversazione quindi la lasciò leggermente sospesa ed all’ultimo si era ricordata di chiederle se aveva già chiesto qualche bevanda ai camerieri, la domanda era stata accompagnata da un gesto con la mano che indicava il menù che lei stessa teneva in mano.
D1WIn5W
Mentre attendeva la risposta, iniziò a guardare attentamente le proposte dei Tre Manici di Scopa indecisa su cosa scegliere.
Alla fine optò per un Boccale piccolo di Idromele Aromatico, che le sarebbe probabilmente bastato per l’intera serata e per una fetta di Cheesecake al Limone, qualcosa che sicuramente non l’avrebbe delusa.
Conclusasi l’ardua scelta iniziò a rovistare nella borsa di cuoio alla ricerca della moneta da porgere poi al cameriere come pagamento, ci mise un poco e per i primi dieci secondi Ayumo era convinta che quell’ammasso di cuoio finemente lavorato avesse deciso di mangiarsi la sacchetta di galeoni, infine riuscì a trovarla in quei meandri, si era nascosta in un angolino.
Portata a compimento la ricerca, la ragazza poggiò la propria borsa per terra vicino alle gambe della propria sedia e ripose il piccolo borsellino nella propria tasca.

« Io credo proprio che prenderò dell'Idromele Aromatizzato e una fetta di Cheesecake al Limone, tu sei riuscita a trovare qualcosa di tuo gradimento? »
Appartengo all’Autunno.
E in Autunno mi parlano tutte le cose che ho Perso.
 
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view post Posted on 23/11/2018, 16:06
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La ragazza ricambiò il suo saluto e si affrettò a raggiungerla; a quel punto le due iniziarono a scambiarsi i convenevoli del caso, in un'atmosfera che le settimane di lavoro fianco a fianco avevano reso in un certo modo familiare, ma ancora piuttosto distaccata.
A Jolene capitò di pensare che fosse strano incontrare Ayumo fuori dal contesto abituale: la prima cosa a colpirla fu l'abbigliamento. Prima di allora l'aveva vista solo in vesti di Aiuto-Infermiera, al massimo con con la divisa scolastica. Era convinta che l'espressione di una persona passasse anche attraverso quello che decideva di mettere indosso, e naturalmente un codice di abbigliamento rigido come quello del castello non lasciava spazio a simili indizi di personalità. In quel momento, invece, Jolene notò nella ragazza un modo di presentarsi semplice e pulito che le ispirava fiducia.
«Oh, posso immaginare!» Commentò così quando Ayumo accennò alle difficoltà dell'essere una studentessa lavoratrice. «Sei in gamba a conciliare le due cose. Per quel che posso vedere, poi, stai facendo un ottimo lavoro.» Non erano parole buttate al vento: aveva osservato il contegno della giovane Tassorosso mentre si trovava nella Sala Infermieristica, e le era piaciuto l'impegno e la capacità che vi aveva scorto.
«Il lavoro in Infermeria non è uno scherzo nemmeno per me, ma sono contenta di come sta andando. Anzi, credo che non mi sia mai andata bene come in questo periodo.» Un sorriso nuovo accompagnò quella dichiarazione: dolce e un po' sognante, rivelava dei pensieri di natura non strettamente professionale, che ad ogni modo rimasero taciuti. Non era sua intenzione confidare le proprie faccende di cuore – no? -, ma non aveva potuto reprimere quell'uscita.
«Non ho ancora ordinato niente, sono appena arrivata anche io.» Imitò la ragazza nell'aprire un menù e osservare le sue pagine piene di golose promesse. «Questi dolci saranno la mia rovina.» Aveva adottato un'espressione che simulava la colpevolezza di chi sa di essere goloso. Le ci volle qualche tempo per destreggiarsi tra tutte quelle delizie – per adesso poteva assaporare solo i nomi, portatori di grandi aspettative -, ma infine chiuse il menù e lo posò davanti a sé.
«Ottima scelta, sono stata indecisa sulla torta al limone fino all'ultimo. Ma credo che prenderò una fetta di Cioccomenta e un'Acquaviola.» Fece una breve pausa e tentò di attirare l'attenzione di qualche cameriere. «Offro io, naturalmente. Dopo tutto sono stata io ad invitarti.» Quando qualcuno del personale avesse raggiunto il loro tavolo, Jolene avrebbe quindi riportato le ordinazioni.
«Se non sbaglio è da diverso tempo che lavori in Infermeria, vero?» A dirla tutta, Ayumo l'aveva addirittura preceduta ad Hogwarts. Paradossalmente, aveva più esperienza di lei tra quelle mura.



Prendo una fetta di torta cioccomenta e un boccale piccolo di Acquaviola. Mettete sul mio conto anche l'odrinazine di Ayumo, grazie :flower:

 
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Elijah Matthew Sullivan
view post Posted on 23/11/2018, 18:29






cameriera


Lydia era felice di trovarsi in quel posto, tremendamente felice. Adorava stare fra la gente e divenire parte di un loro piccolo momento. Spesso restava al bancone e li osservava attenta, conscia del fatto che avrebbe trovato sempre qualcosa di interessante in ognuno di loro. Il grembiule le stava a pennello, complice la sua figura esile. Nelle tasche infilava di tutto. L’ultima volta che aveva finito il suo turno di lavoro vi aveva trovato dentro, oltre al blocchetto delle comande, una cannuccia tutta storta che proveniva da un cocktail ignoto, una patatina fritta e un piccolo avanzo di muffin. L’ultima cosa, in effetti, era davvero un mistero.
Appena capì le due clienti erano pronte ad ordinare, Lydia si avvicinò con un’andatura leggera. La sua voce non era mai alta, sapeva che ad alcuni clienti avrebbe potuto dare fastidio.
- Salve ragazze, cosa posso portarvi?
Il suo sorriso delizioso accompagnò la domanda di rito. La penna era già appuntata sul blocco pronta a non perdere di vista nulla.
- Bene, un attimo e torno da voi
Fece un lieve inchino e si congedò. Una volta tornata al bancone si mise alla ricerca del suo vassoio preferito, quello che non piaceva a nessuno. Era rosa con un enorme unicorno dipinto da un lato. Era stupendo, sul serio. Preparò le fette di torta in due piattini scuri e li sistemò ai due lati del vassoio. Si accertò di non essere vista e fece una piccola carezza all’Unicorno. Controllò quindi che i due boccali fossero perfettamente puliti e li riempì con estrema attenzione.
Caricò anche quelli sul vassoio e tornò sorridente verso il tavolo.
- Eccomi qui! Allora, una fetta di torta di Cioccomenta, una fetta di Cheesecake al limone – disse tranquilla mentre sistemava i piattini sul tavolo davanti alle ragazze – e per finire i due boccali. Acquaviola e Idromele Aromatico. Sono in tutto 4 Falci. Se avete bisogno di altro, sono al bancone. Buon proseguimento.




- Una fetta di tortaCioccomenta ( x1 ) 1F
- Una fetta di Cheesecake ( x1 ) 1F
- Boccale Piccolo di Acquaviola ( x1 ) 1F
- Boccale Piccolo di Idromele Aromatico ( x1 ) 1F

Dato che Ayumo non ha indicato quale formato di Idromele desidera, mi sono orientato su quello scelto da Jolene.
Se non dovesse andare bene, modificherò senza problemi :flower:

Aggiornato

 
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5 replies since 3/9/2018, 15:07   139 views
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