Il bere vince sul male

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view post Posted on 14/11/2018, 00:06
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"Gran Sacerdote del Tempio della Pizza"

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roni yael meath
"Ricorda: c'è tempo e luogo per ogni cosa, ma non ora." soleva dire il grande saggio.
C'era tempo e luogo in cui potersi permettere una sbronza, ma qualcuno direbbe che quello non era da collocarsi qualche giorno prima di un colloquio di lavoro, non quando dovresti mantenere un profilo basso a prova di scazzottate.
C'era tempo e luogo per tutto, sia per il suo terzo bicchiere di whiskey incendiario, o ancora per l'old fashioned di goblingrappa annacquata che qualche cliente a fondo bancone le aveva offerto, scoccando occhiate languide non ricambiate.
Eppure proprio come la propria capacità di percepire i limiti, però, la mente eclettica della maga veniva puntualmente offuscata, deviata dal percorso della giornata. Non era ben chiaro cosa fosse, forse l'alcool stesso, o anche le inezie più grandi, ma puntualmente qualcosa deviava lo stato del suo umore e con esso i suoi desideri, i suoi istinti.
Quindi eccola lì, improvvisamente intenta a trascorrere una serata in un locale ombroso di Hogsmeade, invece che dedicarsi ad attività produttive.
Stava rannicchiata sul suo scranno da Regina del Niente, uno sgabello adunco di legno sbeccato al Bancone di uno dei locali peggio visti del Villaggio. Le braccia rannicchiate come code di serpente attorno ad una triade di bicchieri bassi tutti vuoti. Faceva la guardia ai fantasmi dell'alcool passato, lo stesso che annusava ogni tanto, tirando su col naso sopra il vetro opaco, sporcato un po' dal bere, un po' dai panni di dubbia igiene con cui erano stati asciugati.
«Che poi io l'ho detto, Gnomo Ballerino, gliel'ho detto.»
Un mormorìo insensato lasciava le labbra, scatenandosi in uno strascico senza cadenze di lamentele prive di contesto. «Giusto, bello?» Si voltava, adocchiando uno dei pochi commensali rimasti ancora al bancone, intento a ciondolare a destra e manca, troppo sbronzo per capire effettivamente di essere stato tirato in ballo. «Bravo. Balla, balla porca pu–COUGH» Si strozzò, censurando un linguaggio colorito inadatto alle orecchie di molti (tutti quelli fuori dal Locale, probabilmente, considerando la gentaglia che lo riempiva).
La mano sinistra percorsa dal tatuaggio nero venne fatta passare contro il petto, percuotendo lo sterno a palmo aperto, dritto dritto contro la t-shirt nera aderente. «Cough!» Ancora, mentre l'altra mano risaliva sul capo, oltre le onde dei ricci corvini, dritto verso la sommità del cappello da baseball, sostenendolo per evitare di perderlo, sostenuto solo dalla linguetta regolatrice stampata a contatto con la fronte. «Merlino, Laida Baldracca in Calzoni. Che diavolo c'era in quel bicchiere.» Aveva detto, mascella serrata in una smorfia disapprovante, mentre ancora strofinava la mano libera sul petto, segnando la curva dei seni con lo spostamento del tessuto.
Da dietro le gambe sbilenche del suo sgabello era possibile notare un mantello abbandonato a se stesso, raggomitolato dal cappuccio in giù per incastrarsi tra le natiche e la gamba sinistra, fasciata da un paio di pantaloni aderenti di pelle, stracciati qua e là nella zona delle ginocchia, subito sotto coperte da anfibi che avevano visto più usura e mal uso loro che una bacchetta di Olivander nelle mani di un primino di Hogwarts.

Code Base © danny, - img and edit are mine ©

« I drink to make other people more interesting. »
PS: 160 - PC: 110 - PM: 110.

Inventario attivo: bacchetta, fodero e scarsella da cintura,
mantello invernale con alamari d'osso, anfibi usurati, guanti in pelle di drago, fiaschetta in peltro.

 
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Lia Soxilia
view post Posted on 18/11/2018, 16:11





Ecate Soxilia O'Connor
scheda - 26-Veela Medimaga

Una sera di inizio novembre, la festa di Halloween era passata da pochi giorni ma Lia ancora pensava a ciò che era successo e a quei momenti condivisi con Aida, la sua Aida, non le era parso vero all'inizio e a volte credeva di averlo solo sognato. Era come ritrovarsi in quel limbo che mesi prima l'aveva portata a bere, peccato che questa volta non aveva ancora bevuto o fatto follie... Che fosse il motivo per cui ancora non era riuscita ad andare oltre? Doveva berci su? Bere fino a dimenticare ed annegare fra la pelle di sconosciuti individui fino a crollare sul suo letto stanca? Era una possibilità. Certo restare ferma davanti all'ingresso dell'ospedale non avrebbe aiutato, con quello sguardo perso e sognante di chi forse cerca l'ennesima dose assomigliava un po' a quei vagabondi che adocchiava di tanto in tanto aggirarsi per quella via, sorrise appena chinando la testa e tornò all'appartamento a piedi come faceva spesso.
Fu solo quando entrò dalla porta, nella stanza fredda e buia senza niente e nessuno che Lia si ritrovò
a pensare nuovamente a cosa la scombussolasse tanto: aveva sempre amato la solitudine, la libertà di fare quello che voleva quando lo voleva, ma perché quella sera come le precedenti le pesava così tanto? Al diavolo.
Indossò un tubino bianco a righe nere poco più corto delle ginocchia e con le maniche lunghe, un paio di stivali alti alle ginocchia ero e il mantello quindi si smaterializzò ad Hogsmeade dove magari avrebbe rincontrato Maurizio esattamente come più di un anno prima.I suoi passi resi rumorosi dai tacchi spessi risuonavano nella via silenziosa, le luci alle finestre erano sente oramai da tempo data la tarda ora e Lia poté abbassare il cappuccio dal viso; il locale era di fronte a lei, la porta socchiusa lasciava trapelare il vociare dei clienti ubriachi e l'olezzo di muffa e alcool, Lia non ci pensò un secondo e aperta la porta vi si nascose dentro avvicinandosi a passo sicuro al bancone dove un barista stanco cercava di portare a termine il turno. "Un Whiskey Incendiario, per favore..." domandò appoggiando i galeoni tintinnanti sul bancone e quindi si appoggiò ad uno sgabello sperando che non si rompesse.
Il suo ordine arrivò praticamente subito, ma Lia poté notare una donna ubriaca seduta qualche sgabello più in là intenta a proteggere boccali vuoti e parlare a vanvera di chissà cosa: era uno spettacolo inguardabile eppure era uno degli effetti dell'ubriacarsi, quello che stava per fare anche lei... Che differenza esisteva fra le due?

code by airin

 
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1 replies since 14/11/2018, 00:06   80 views
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