Ana Croft vs Jessica Treask, Adulto vs Adulto

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view post Posted on 14/7/2019, 12:55
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Benvenuti, tra breve il duello avrà inizio.

Il mio compito è quello di arbitrare il duello.

Vi prego di postare i vostri punti statistica prima del mio via al duello,

e vi ricordo che dovrete aggiornarli una volta finito il duello.

Se vincete potrete avere fino a 4 punti statistica per ogni campo.

Se perdete potrete avere fino a 2 punti statistica per ogni campo.

Se fate parte di una casata, guadagnerete anche dei punti per la Coppa. Fino ad un massimo di 100.

La quantità precisa verrà scelta da me, alla fine, in base ai vostri meriti e demeriti.

Siete pregati di non fare i furbi perché tanto nel registro duelli c'è segnato quanti punti guadagnate per duello.

Il limite di tempo standard per postare è di tre giorni, ma, in caso di problemi nel rispettare queste tempistiche, è possibile concordare con me, via mp, la quantità di tempo concessa per postare.

In caso di mancata risposta entro l'arco di tempo concesso, avviene il richiamo. Al terzo richiamo avviene l'espulsione e la conseguente vittoria dell'avversario.

Potete usare gli incantesimi innati e quelli appresi durante le lezioni, le quest, gli apprendimenti o tramite esperienza (raggiungendo il tetto massimo di una classe).
Per castare un incantesimo siete pregati di seguire le indicazioni che trovate in Descrizione Incanti nel Reparto Apprendimenti della Biblioteca.

Non si possono usare le Maledizioni senza perdono e incantesimi oscuri e incantesimi letali.

CONSULTATE IL REGOLAMENTO DEI DUELLI PER TUTTE LE REGOLE, L'AMBIENTAZIONE, L'ENTITÀ DEI DANNI E LE ECCEZIONI D'USO.
BUON DIVERTIMENTO!


Iniziate!

 
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view post Posted on 16/7/2019, 19:28
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Ana Croft

Fin da quando era piccola Ana aveva sempre usato lo sforzo fisico per sfogarsi. Aveva iniziato a correre nei parchi e ad arrampicarsi sugli alberi per evitare di ascoltare i suoi genitori litigare sul suo futuro - discorsi che al tempo non comprendeva e per questo la irritavano. Giunta ad Hogwarts aveva iniziato a correre tra le serre la mattina presto, per evitare gli altri studenti, quando arrivava la puntuale lettera assolutamente deludente del suo genitore totalmente imbecille e che di fare il genitore era totalmente incapace. Quando i parchi del castello iniziarono ad annoiarla aveva provato a sfiancarsi mentalmente sui libri, ma l'esaurimento mentale le faceva venire mal di testa e non quella stanchezza nelle ossa che la faceva dormire il sonno dei morti.
Poi, tra il terzo e il quarto anno, la rivelazione: il Club di Duellanti. Aveva iniziato con la scusa del voler migliorare i suoi incantesimi, ma la verita' era che Ana semplicemente era una persona molto fisica: le piaceva fare a botte. Adorava misurarsi con un avversario, cercare di capire la sua mente, i suoi ragionamenti, e per contrario prenderle di santa ragione quando sbagliava. Un duello era il giusto compromesso tra fisico e mente, ed era perfetto.
Poi l'Accademia per Auror aveva assorbito tutto il suo tempo e l'addestramento era stato sufficente a sfiancarla da li alla tomba - o almeno cosi' pensava - e i duelli erano passati in fondo alla lista dei suoi interessi.
Ma quando aveva saputo che esisteva ancora a Londra la Congrega dei Saggi Duellanti, una ragazzina di quindici anni aveva sollevato la testa per la prima volta dopo moltissimo secolo e si era fatta sentire.
Ed eccola li, quel giorno, pronta a mettersi di nuovo alla prova come quando era una studentella. I duelli con un arbitro e delle regole da seguire non erano nulla a confronto ad uno scontro diretto senza arte ne parte, ma quello era il bello dei duelli: riuscire a sconfiggere il tuo avversario seguendo le regole che ti tagliavano le gambe e che ti toglievano buona parte del divertimento era ben piu' difficile che farlo usando delle scorciatoie e trucchetti.
E Ana aveva un disperato bisogno di mettersi alla prova, aveva bisogno di sfogarsi in qualche modo. Un duello le avrebbe fatto credere, almeno in parte, che stava facendo qualcosa invece di correre da un vicolo cieco all'altro.
Si era messa comoda quel giorno, con un paio di jeans neri, sneackers, una camicia grigio scuro con sopra un giacchino di pelle che aveva visto giorni migliori. I capelli, castano cenere in quel periodo, erano raccolti in una coda di cavallo.
Entro nella sala in cui si sarebbe svolto il duello, guardando attentamente lo spazio e cio' che conteneva. Registro' meccanicamente quadri, arazzi e statue, nel caso potessero tornarle utili. Quello che doveva essere l'arbitro e la sua avversaria erano gia' li ad aspettarla.

- Buongiorno, scusate il ritardo - li saluto' con un cenno del capo, mentre si avvicinava a loro. - Ana Croft, piacere -

//Le stats sono in alto, in inventario ho solo la bacchetta.


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Jessica si era svegliata al terribile suono della sveglia, un aggeggio fastidiosissimo che si ostinava a strapparla dal mondo del sogni con un trillo acutissimo e che, se non fosse stato un regalo, Jessica avrebbe già trasfigurato in qualcosa di molto più piacevole.
Scaraventata la sveglia dall'altra parte della stanza, come sua abitudine, il primo pensiero era stato di rigirarsi dall'altra parte e riseppellirsi sotto le coperte. Tanto non aveva nulla in programma. Peccato che la sveglia avesse continuato a trillare, semmai più forte di prima. Già, ora ricordava, era quel genere di sveglia che non si spegneva finché non ci si decideva a digitare un codice. Dulcis in fundo, era anche immune alla magia, quindi non c'era possibilità di appellarla con uno svolazzo di bacchetta.
Alla fine, tra l'abbandonare il letto e il diventare pazza a furia di trilli, la prima diventava un'opzione molto più appetibile. Jessica era rotolata sul pavimento, sbattendo gli occhi ancora gonfi di sonno, procedendo poi gattoni fino a trovare la fonte del suo disagio. L'aveva pescata infine sotto il comodino, dopo dieci minuti buoni di ricerca, trovandosi ormai con meno sonno di prima ma in compenso con un grande appetito.
A quel punto aveva pensato di andare in cucina e si era trovata faccia a faccia con il programma per la giornata appeso a caratteri cubitali sulla porta.
D'accordo, in retrospettiva, la sveglia aveva anche ragione. Jessica si stropicciò la faccia con una mano. Lo doveva proprio ammettere, si era completamente dimenticata del duello, cui si era iscritta circa una settimana prima. E poi aveva accantonato la faccenda.
Guardò l'orologio magico appeso alla parete. D'accordo, il duello era previsto per il primo pomeriggio. Aveva il tempo necessario per prepararsi, prendersi la mattinata libera che si era sognata da giorni, ripassare qualche incantesimo e infine Smaterializzarsi a Londra. Mosse la bacchetta verso ia caffettiera.

Qualche ora dopo, Jessica si smaterializzò in un vicolo secondario vicino alla Congrega dei Duellanti all'una precisa. Il duello sarebbe stato solo da lì a un'ora, ma si era trovata, per sua sopresa, a girare per casa senza un obiettivo preciso, guardando ogni cinque minuti l'orologio sperando che le lancette si muovessero più in fretta. Erano bastate poche ore, dalla mattina, ma più passava la mattina, più si era scoperta impaziente di iniziare il duello.
Alla fine, alla decima volta che apriva un libro senza vederne le pagine per la noia, si era decisa a recarsi a Londra. Al massimo avrebbe gironzolato per un po' in attesa che arrivasse l'orario adatto a presentarsi all'accettazione e in pedana.

Quando giunse il momento, si svolse tutto senza troppi intoppi e Jessica percorse con familiarità le sale della Congrega fino ad arrivare a quella dove si sarebbe tenuto il duello. Aveva già duellato lì, qualche anno prima, e sorrise di familiarità.
La sua avversaria era già lì. Alla fine, pur con l'anticipo, era riuscita ad arrivare in ritardo.

"Eccomi. Jessica Treask, per il duello. Piacere mio."


***


RnFJGXn

L'intera Congrega era un mormorio. Le giovani impiegate avevano iniziato a spettegolare fra loro da quando il nome dell'arbitro per il duello del pomeriggio era diventato di dominio pubblico.
"Kaspar? Quel Kaspar? Ho sentito che l'ultimo duello è andato avanti finché uno dei duellanti non è svenuto" aveva detto una ragazza un po' cicciottella, dal sorriso aperto e una massa di riccioli scuri. Le colleghe le avevano dato man forte, aggiungendo ciascuna il proprio aneddoto, continuando anche dopo che il superiore di turno non aveva dato loro una bella strigliata.
"E poi è stato un bravissimo duellante. Non come quegli arbitri che non saprebbero lanciare un Flipendo!""
Si zittì per un momento, prima di ricominciare, lamentandosi questa volta per il non poter assistere al duello.

Nel frattempo, Sebastian Kaspar aveva già raggiunto la sua postazione presso la pedana dei duellanti. Aveva occhi attenti e severi e si mormorava che ogni mattoncino del tatuaggio che ormai occupava tutto il braccio sinistro fosse un duello vinto.
Questa volta, però, si sarebbe limitato ad arbitrare. Accolse con serietà le due duellanti.

"Bene, signore. Benvenute. A voi la scelta, Grifone o Basilisco?"

.

 
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view post Posted on 21/7/2019, 19:58
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Osservò la sua avversaria, ma non con troppa insistenza. Sembrava una ragazza giovane, però questo non le diceva assolutamente nulla. L'aspetto in certe occasioni poteva essere estremamente ingannevole, perciò si riservava un giudizio al primo o secondo incantesimo. Da quel momento in poi forse questa Jessica Treask avrebbe fatto trapelare qualcos'altro su di se, qualcosa di importante.
L'uomo che avrebbe arbitrato il duello, invece, era fatto d'un altra pasta. Ecco, lui non avrebbe voluto affrontarlo, o almeno non fino a quando non si sarebbe tolta un po' di ruggine e un numero considerevole di ragnatele di dosso. Qualche decennio o giù di li sarebbe bastato.

- Grifone- rispose quasi immediatamente, senza pensarci troppo.

Non aveva ancora deciso se preferiva iniziare per prima o meno. Alla fin fine il primo incantesimo influiva ben poco sull'esito dell'intero duello.

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Jessica si dondolò sui talloni, un paio di volte. Lo faceva sempre prima di un duello, per sgranchirsi le gambe in previsione di tutto il tempo che avrebbe dovuto passare in piedi. Sentiva tutto il corpo vibrare di energia. A scuola studiare non le era mai andato molto a genio, ma i duelli ... oh, i duelli erano un'altra cosa. L'energia, l'adrenalina in attesa della mossa che avrebbe fatto l'avversaria, erano cose che Jessica adorava. Si chiedeva perché le lezioni non potessero essere tutte così, invece di costringere gli studenti ad ascoltare ore su ore di noiosissime spiegazioni. Per esempio, se si era innamorata della Trasfigurazione non era stato di certo merito di Madame Leclerc.
Non c'era stato un forte club dei duellanti a Beauxbatons quando Jessica frequentava la scuola, perciò quando si era trasferita a Londra e aveva scoperto la Congrega, era stato come arrivare in paradiso.
Non aveva perso tempo ad iscriversi e da allora si assicurava di non far passare più di sei mesi senza duellare almeno una volta.
Rivolse un sorriso solare alla propria avversaria.

“Allora Basilisco per me.”



***



RnFJGXn

Sebastian studiò rapidamente le due avversarie. Conosceva Jessica di fama, sebbene non avesse mai arbitrato un suo duello. Sapeva che gli incantesimi di attacco non erano il suo forte, ma che faceva faville quando si trattava di passare agli incantesimi di trasfigurazione e di evocazione. Si raccontava che una volta avesse evocato dal nulla uno stormo di falchi che aveva poi spedito dritti dritti contro il malcapitato, troppo rapidi perché quest’ultimo riuscisse a proteggersi. Il poveretto aveva dovuto trascorrere una giornata intera al San Mungo.
L'altra donna, invece, non le era affatto familiare. Di sicuro era più vecchia di Jessica, ad occhio almeno di una decina d'anni. Si sarebbe potuto pensare che all'età si accompagnasse anche l'esperienza, ma questo solo il duello lo avrebbe detto. Si preannunciava uno scontro interessante.
Sebastian pescò un galeone dalla tasca del panciotto. Mostrò la moneta alle due donne prima di farla schizzare in aria con uno schiocco di dita. Il galeone salì di circa un metro verso il soffitto prima che la gravità lo riportasse inevitabilmente verso terra, dritta sul dorso della mano dell'arbitro.

“Grifone" annunciò. “A lei, signorina Croft.”



Turno ad Ana Croft

 
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view post Posted on 29/7/2019, 17:28
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L'arbitro mostrò alle due duellanti il galeone. Tutti e tre seguirono la sua traiettoria, dal momento in cui lasciò le dita dell'uomo. Guardarono la moneta salire rapida, volteggiando su se stessa, poi rallentare la sua salita fino a fermarsi per un secondo a mezz'aria, e poi ridiscendere, sempre più rapida, fino a ritornare tra le mani dell'arbitro.
Dicono che nei momenti di indecisione bisogna lanciare una monetina: non perché sarà la moneta ad aiutarti a decidere, ma perché si decide da se nel momento stesso in cui si lancia il galeone. Infatti, quando l'arbitro lanciò la moneta, quella non fece in tempo a compiere mezzo giro che Ana pensò che forse preferiva non partire per prima. Voleva capire come avrebbe agito la sua avversaria, in modo da...

"Grifone"

Vabbeh, come non detto.
Si posizionò a debita distanza dalla sua avversaria e prese la bacchetta dalla tasca interna della giacca dove l'aveva messa al sicuro, sempre a portata di mano. Strinse il manico con sicurezza, ma con leggerezza. Rapida, pensò a tutti gli incantesimi che le venivano in mente, scartandone alcuni, altri li lasciò per dopo. Fu quasi ovvio iniziare con quell'incantesimo in particolare, dopotutto la prima regola di uno scontro era "disarmare l'avversario".

- Expelliarmus! - esclamò, accompagnando la formula con il movimento della bacchetta puntata verso la sua avversaria.

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view post Posted on 4/8/2019, 10:06
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Jessica non si crucciò troppo dell’aver scelto la faccia del Galeone che non le avrebbe garantito il vantaggio della prima mossa. Certo, faceva sempre piacere poter cercare di impostare il duello in una determinata direzione fin dalle prime mosse, ma dopo anni di pratica aveva imparato come un simile vantaggio di solito non fosse sufficiente per vincere il duello. Come quei condottieri che trionfavano nelle prime battaglie e finivano puntualmente col perdere la guerra.
In breve, Jessica confidava di riuscire a recuperare in breve quel poco di vantaggio che la sua avversaria poteva aver ottenuto grazie a un caso fortuito. In fondo, non le dispiaceva nemmeno. Avrebbe reso le cose un po’ più difficili e quindi più interessanti e, quasi sicuramente, più lunghe. A Jessica piacevano i duelli lunghi, riteneva che farli finire subito fosse un peccato. Era quasi offensivo quando una persona sceglieva di terminare un duello in poche mosse.
Non per questo era bene crogiolarsi nella lentezza. Al contrario, la donna era conscia di dover sfruttare ogni secondo a suo vantaggio, arrivando quasi ad anticipare l’avversaria. Diventava allora quasi ovvio scegliere un incantesimo di pronuncia e movimento non troppo complessi. Ci sarebbe stato poi tempo per i fuochi d’artificio.
Ecco allora che, mentre Ana eseguiva i movimenti dell’incantesimo da lei scelto, già Jessica faceva scattare il braccio in avanti, puntandolo dritto verso lo stomaco di Ana, mentre un enorme sorriso le si dipingeva in volto.


“Rictusempra.”




***



RnFJGXn

Dunque il duello era cominciato. Sarebbe spettato a Sebastian verificare che tutto procedesse per il meglio, garantire l’imparzialità e intervenire in caso di dispute o peggio. La Congrega poteva essere stata ricostruita dagli eventi dell’incendio, ma nessuno si azzardava ancora ad abbassare la guardia.
Osservò le due donne prendere posizione sulla pedana, facendo passare lo sguardo da una all’altra e ritorno con un lento movimento della testa. Gli occhi erano attenti e severi.
Si chiese quali strategie avrebbero adottato.
Non occorse molto per ottenere una risposta. La prima, Ana, aveva optato per l’andare ad eliminare, se così si voleva dire, il problema alla radice. Niente bacchetta, nessuna possibilità di attaccare.
L’idea era buona, ma per la fretta la Croft aveva dimenticato una parte del movimento fondamentale e il raggio andò a sfiorare la mano di Jessica senza riuscire però a strapparle la bacchetta di mano.
Ebbe invece successo la mossa di quest’ultima. Un raggio di luce partì dalla bacchetta della Treask andando a colpire direttamente la pancia di Ana che fu subito colta da un attacco di risa (-7 PS).



***



4SdQhXj


Jessica aveva agito prima di rendersi conto che l’incantesimo di Ana non avrebbe comunque avuto successo. Poco male, preferiva scoprire in seguito di aver potuto prendersela più comoda che non agire con calma e pagarne le eventuali conseguenze. Per quanto semplice, il Rictusempra le dava comunque un poco di vantaggio, quei secondi preziosi che la sua avversaria avrebbe impiegato a ricomporsi, e aveva tutta l’intenzione di sfruttarlo.
Magari anche cercare di prolungarlo.
Rapida alzò la bacchetta sopra la testa.
“Mangia.”
E altrettanto rapidamente la abbassò verso la bocca di Ana.
“Lumache!”








Statistiche

Ana
160/167 PS
110/110 PC
110/110 PM

Colpita dal Rictusempra, sei in preda a un attacco di risa. Continuerai a ridere per 4 turni, se non poni rimedio.
Jessica
150/150 PS
100/100 PC
100/100 PM
Illesa


OT: Ana, ricordati che in un duello è richiesta la precisione nel descrivere come lanci un incantesimo. Non basta infatti dire che “esegui il movimento”, ma quel movimento lo devi descrivere. Tanto più quando si tratta di un incantesimo come l’expelliarmus dove puntare la bacchetta contro l’avversario non basta.
Trovi le Descrizioni degli incantesimi QUIRicordo inoltre che il tempo massimo previsto per postare è tre giorni.
 
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view post Posted on 6/8/2019, 21:34
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Ana Croft

Ana aveva commesso l'errore da principiante per antonomasia, ovvero sopravvalutarsi. La ragazza che aveva di fronte mangiava duelli a colazione, mentre lei non prendeva la bacchetta in mano anche per periodi di mesi. Ma oramai era in ballo e non poteva certo tirarsi indietro.
Mentre iniziava a ridere e senza la possibilità di fermarsi, mentalmente si complimentò con l'avversaria per la bravura.
E ora che il riscaldamento era finito, bisognava metterci impegno.
Aveva un attimo per decidere la prossima mossa e questa volta doveva essere più saggia. Le risate continuavano a scuoterla, i muscoli degli addominaliche si contraevano fastidiosamente. Di li a poco e avrebbero iniziato a dolerle. Doveva mettere fine a quell'incantesimo, in modo da tornare alla pari.
Ma poi vide la sua avversaria sollevare la bacchetta. Eh no. Le risate potevano aspettare, se non fermava quell'incantesimo invece di una avrebbe dovuto occuparsi di due fatture.
Chiuse gli occhi un secondo rilassando i muscoli di tutto il corpo. Lasciò che le risate le scuotessero il torso senza cercare di contrastarle e mantenendo libera la mente. Era una risata finta, provocata da un incantesimo, perciò la mente non era assillata da nulla se non dalla sua avversaria. Riaprì gli occhi e sollevò il braccio. Le risate si ripercuotevano sulla spalla e lungo il braccio, ma di intensità decisamente inferiore. Eliminò ogni pensiero e ogni tattica, lasciò l'incantesimo a fare il suo lavoro senza farsi distrarre, il braccio che tremava leggermente per le risate. Davanti a se, tra lei e la sua avversaria, immaginò una barriera azzurrognola - perché azzurra non lo sapeva, non le piaceva neanche quel colore ma era sempre stato quello che assocciava alla "protezione". Nella sua mente fececrescere la barriera dal pavimento verso l'alto finché non si frappose tra loro due.
Il braccio ancora sollevato, ma tremolante, iniziò a muoversi in senso orario, tracciando un cerchio davanti a se. Cercò di compiere il movimento il più rapidamente e precisamente possibile, in modo che le risa che ancora la tormentavano non interferissero con l'incantesimo.

- Protego! - fece uscire dalle labbra, mentre tracciava il cerchio.

Aveva scelto quell'incantesimo per la semplicità del movimento e perché la formula era formata da una parola sola. In questo modo forse sarebbe riuscita a farlo funzionare anche con le risate, purché la mente restasse salda sullo scudo che aveva piantato in testa, cosa che cercava di fare a tutti i costi.

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Da un lato, Jessica aveva cercato di approfittare del vantaggio appena ottenuto per guadagnare qualche minuto in più e mettere ancora più in difficoltà la sua avversaria. Dall’altro, Ana sembrava ben intenzionata a non lasciarglielo fare. Kaspar aveva visto decine di duellanti rispondere ciascuno alla propria maniera a situazioni tutto sommato simili. Messi in difficoltà, c’era chi correva subito a risolvere il problema con un contro-incantesimo e chi, invece, continuava ad attaccare rimandando le cure a un speranzoso futuro momento di quiete. Entrambe le strategie avevano i loro vantaggi e le loro debolezze. Spesso la fortuna contribuiva notevolmente. Non che Kaspar credesse nella fortuna.

Questa volta, la scelta di Ana si era dimostrata essere quella giusta. Il suo scudo, per quanto debole e detto tra una risata e l’altra, era stato abbastanza forte da attutire il colpo di un mangialumache ottimamente lanciato. Ana poteva ritenersi fortunata.
Era però certo che se avesse continuato a ridere, a tentare di lanciare altri incantesimi non avrebbe avuto altrettanta fortuna.
Kaspar si preparò a osservare la prossima mostra della duellante, pronto a vedere come avrebbe giocato le sue carte.



Statistiche

Ana
160/167 PS
110/110 PC
110/110 PM

Colpita dal Rictusempra, sei in preda a un attacco di risa. Continuerai a ridere per 4 turni, se non poni rimedio.
Jessica
150/150 PS
100/100 PC
100/100 PM
Illesa


Ana, come credo avrai notato, ogni incantesimo è diverso dall’altro. Alcuni, da descrizione, richiedono più concentrazione di altri. Il Protego era tra questi. Quando descrivi il lancio di un incantesimo, cerca di non limitarti ai movimenti, ma amplia anche nello scrivere le sensazioni che Ana prova, i suoi pensieri, la sua determinazione.

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Ana Croft

La fortuna era stata dalla sua, ma di sicuro non aveva intenzione di sperare che il Fato continuasse a sorriderle. I muscoli dell'addome, a furia di contrarsi senza controllo da un bel po' oramai, iniziavano a farle male. I polmoni sotto alle costole iniziavano a fare fatica a prendere abbastanza aria e i muscoli che controllavano il diaframma a causa delle risa incessanti iniziavano a non avere abbastanza forza.
In pratica stava iniziando a restare senz'aria, visto che non riusciva ad inspirare abbastanza profondamente da sopperire alle necessita' di ossigeno.
L'incantesimo scudo era riuscito quasi per miracolo, ma in quelle condizioni non sarebbe riuscita neanche ad accendere una candela, figuriamoci a far fronte a qualcosa di piu' grosso e pericoloso.
Ecco perche' era giunto il momento di togliersi quelle dannate risate di torno, una volta per tutte.
In genere era brava a giocare di polso, e avrebbe ruotato la bacchetta tra le dita come fosse piccola come uno stuzzicadenti. Ora invece, con le spalle scosse dalle risa e le vibrazioni che le scuotevano tutte le braccia, era gia' tanto se non perdeva la bacchetta. Percio' invece di un elegante e pittoresco movimento, per puntare la bacchetta contro di se dovette stringere le dita attorno all'impugnatura con forza e poi girare tutta la mano. Punto' il legnetto contro il suo petto e provo' a rilassare tutti i muscoli del corpo, sperando di alleggerire le risa, un po' come funziona con i tremori di freddo.

"Finite Incantatem" - pronuncio' con estrema attenzione.

Fece uscire le sillabe cercando di trattenere le risate. Si concentro' sull'effetto dell'incantesimo, immaginandolo come una coperta calda che la avvolgeva e la liberava da quel tormento. Il controincantesimo per quanto generico doveva bastare a mettere fine al Rictumsermpra.


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Jessica produsse uno schiocco di delusione tendendo appena l’angolo destro della bocca. Aveva sperato di cogliere l’avversaria in un momento di debolezza e di prolungarlo con un altro incantesimo a lunga durata, ma Ana aveva preferito difendersi invece di curarsi. Certo, lo scudo che aveva evocato era stato appena appena passabile, ma resistente abbastanza da resistere al suo Mangialumache. Per un attimo Jessica aveva temuto che lo scudo le rispedisse l’incantesimo indietro e il corpo aveva d’istinto scartato appena di lato. Non c’era però stato alcun raggio di alcun colore nella sua direzione e Jessica si era rilassata.
Sembrava poi che Ana si fosse infine arresa al dover fare qualcosa per il Rictusempra. Jessica sorrise, mentre portava la bacchetta in posizione. Pensò di riprovarci col Mangialumache, ma solo gli stupidi insistevano con lo stesso incantesimo dopo un fallimento. E poi non vedeva l’ora tirare fuori l’artiglieria pesante. Pazienza, si disse.
Puntò la bacchetta contro Ana.

“Decàdo” disse e mentre lo faceva, spostò la bacchetta prima verso l’alto e poi verso destra.

***



RnFJGXn

Kaspar seguiva il duello. Era ancora agli inizi e se le due avversarie avessero continuato a lanciarsi contro incantesimi da primo anno si preannunciava uno scontro lungo. C’era comunque sempre la possibilità che si stessero solo scaldando. Del resto, lui stesso la considerava una tecnica migliore di quei duellanti che usavano subito le loro migliori e più potenti mosse, salvo rimanere in breve senza energia e finire comunque sconfitti.
Da un lato, la signorina Croft aveva deciso di porre fine alla ridarella artificiale che ancora la scuoteva. Il Finite, commentò tra sé, sarebbe potuto essere più efficace se avesse puntato la bacchetta contro la pancia invece del petto, ma aveva fatto lo stesso il suo lavoro e quello era importante.
Non che alla fine fosse servito a molto. Giusto il tempo di terminare l’incantesimo che venne colpita dal Decado di Jessica e la costrinse dritta a terra, con la sensazione di non riuscire a muovere nemmeno il mignolo.


***



4SdQhXj

Ottimo. Proprio ottimo. Non c’era modo che Ana potesse muoversi, figuriamoci stringere la bacchetta per compiere un qualunque incantesimo. Allo stesso tempo, non c’era tempo da perdere. Si figurò cinque corvi, dai becchi particolarmente duri e dagli artigli particolarmente affilati, oltre a essere in generale particolarmente arrabbiati. Se li immaginò belli scuri e rapidi, mentre allo stesso tempo ricordava una scena di un film famoso dove tutti i volatili di una certa cittadina si infuriavano tutti insieme all’improvviso, per disperazione degli esseri umani.
Alzò la bacchetta sopra la testa.

“Avis!”
E rapidamente la riabbassò puntandola contro Ana. “Oppugno!”



Statistiche

Ana
160/167 PS
110/110 PC
110/110 PM

Terminato l’effetto del Rictusempra. Colpita dal Decàdo. Sei stesa a terra, prona. Hai una diffusa sensazione di spossatezza e non riesci a muoverti. Rimani ferma per un turno.
Jessica
150/150 PS
100/100 PC
100/100 PM
Illesa
 
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view post Posted on 26/8/2019, 19:25
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All that grows in the skulls of the living are flowers of fear

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PS 160 » PC 110 » PM 110 » EXP 25
a0ie0PM
Ana Croft

Il sollievo che provò dopo che le risate provocate dal Riktumsempra ebbero fine era paragonabile a quello di un bicchiere d'acqua gelata in una giornata afosa. Dopo quella che era sembrata una eternità riuscì finalmente a inspirare profondamente e riempire le riserve di ossigeno. Era come tornare a respirare dopo una lunga apnea.
Doveva ammettere che si era sottovalutata. Aveva passato troppi anni nel mondo babbano, lontana dall'aiuto della magia, e le sue reazioni erano tremende. Al quinto anno ad Hogwarts avrebbe saputo fare di meglio. Ma nonostante stesse fallendo miseramente in quella prova, non la considerò un fallimento totale: ora aveva una misura ben definita dei suoi limiti magici, ed era ben inferiore a quanto avesse pensato. Se non altro quel "fallimento" avvenne in un contesto totalmente sicuro. Non sarebbe stato altrettanto divertente se le avesse prese di sana ragione in un vicolo buio col rischio di lasciarci le penne.
Il Decado arrivò inaspettatamente, ma dentro di se sospirò. Era impossibile evitarlo perciò si preparò ai suoi effetti. Era uno degli incantesimi che detestava di più, assieme agli incantesimi paralizzanti. Odiava non avere il totale controllo del suo corpo, e per quanto il decado funzionasse in modo diverso rispetto al pietrificus, il risultato era presocché lo stesso: col culo per terra senza la possibilità di rialzarsi.
I muscoli di colpo non risposero ai comandi, la spossatezza provocata dall'incantesimo le fece prima tremare e poi cedere le gambe. Cadendo colpì dolorosamente il fianco e la schiena. La bacchetta le scivolò dalle dita per poi cadere con un "tac tac" legnoso sul pavimento e rotolare una decina di centimetri più in la.
Anche se sapeva che era impossibile, provò comunque ad allungare la mano per recuperare la bacchetta. Sospirò, anche se non era certa di essere in grado di fare neanche quello. Quella situazione iniziava a darle sui nervi.

//Le stats sono in alto, in inventario ho solo la bacchetta.
Lo so che non può muoversi, ma Ana è una di quelle che quando le dici che la lampadina è saltata lei va ad accendere la luce per vedere se è vero, perciò sa che non può muoversi ma ci prova lo stesso XD



No matter how much success you have — no matter how many opportunities, fame, fortune, no matter how many people accept you to your face — the person that really needs to accept you is you.

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view post Posted on 31/8/2019, 10:50
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RnFJGXn

C’era poco che Ana potesse fare, se non aspettare e sperare che il colpo successivo non fosse troppo violento. Colpita da un Decado ben castato, aveva sentito le forze abbandonarla finché reggersi in piedi era diventato impossibile. Anche la presa sulla bacchetta si era fatta meno salda, ma per sua fortuna quest’ultima era caduta a pochi centimetri dalla sua mano, una posizione da dove avrebbe potuto facilmente recuperarla non appena le fossero tornate le forze.
Per il momento, tuttavia, era inerme. La sua avversaria non aveva certo atteso. Si trovava in posizione di vantaggio e sarebbe stato sciocco non approfittaren. Cinque corvi apparvero sopra la testa di Jessica. Nessuna sorpresa, era un talento con gli incantesimi di Trasfigurazione. Indirizzati dalla seconda parte dell’incantesimo, si scagliarono contro Ana (-15 PS; - 5 PC), i becchi e gli artigli pronti a beccare e graffiare.



Statistiche

Ana
145/167 PS
105/110 PC
110/110 PM

Hai graffi su braccia e gambe. Il Decàdo ha esaurito il suo effetto. Ti stanno tornando le forze.
Jessica
150/150 PS
100/100 PC
100/100 PM
Illesa


Ana, spetta al Master decidere gli esiti di qualsiasi azione, incluso se perdi o meno la bacchetta. Non importa quanto le conseguenze possano sembrare ovvie, gli esiti sono imprevedibili!

Turno ad Ana
 
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view post Posted on 8/9/2019, 11:11
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Primo richiamo per Ana Corft
 
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view post Posted on 17/9/2019, 21:09
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Secondo richiamo per Ana Croft
 
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15 replies since 14/7/2019, 12:55   394 views
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