La fuga estiva

Seth Collins
Grifondoro | 15 anni | Primo Anno | Giugno "Live and let die"
L
a risposta di Juliet non tardò ad arrivare. L’incontro era stato fissato dalla Grifondoro nel giorno dopo la conclusione dell’anno scolastico, presso la Stamberga Strillante. ”Speravo in un un posto con un’atmosfera più tranquilla...” pensò Seth mentre ripiegava la lettera nella Sala Comune con il gufo ancora sulle ginocchia. ”Di fatto però... l’anno scolastico è finito... quindi anche se ci beccano, non possono toglierci punti” Il pensiero gli scivolò immediatamente di dosso e un sorriso li comparve sul volto. Dopotutto non riteneva importante il luogo dell’incontro, ma l’incontro stesso. Finalmente avrebbe potuto parlate con Juliet e magari chiarire quella strana tensione, quasi palpabile, percepita durante il loro ultimo incontro ai Tre Manici di Scopa. Oltretutto aveva decisamente bisogno di un’uscita, forse l’ultima, prima del ritorno a casa per l’estate. Nell’ultimo periodo passava troppo tempo da solo, sommerso da strani e spesso spiacevoli pensieri.
Seth si alzò dalla poltrona nella Sala Comune e spedì il gufo verso la finestra costantemente aperta per il caldo estivo. L’uccello sì liberò nell’aria con un leggero sbattere d’ali, sparendo nella direzione della guferia. Seth rimase a guardare ancora per qualche attimo fuori dalla finestra per poi dirigersi verso il dormitorio maschile. Nella Sala Comune si percepiva l’euforia della fine delle lezioni. Gli studenti entravano ed uscivano dal dormitorio, portando con se numerosi oggetti magici comprati da Zonko, dolci da Mielandia ed altri strani aggeggi sconosciuti e potenzialmente anche un po’ pericolosi. Seth entrò nel dormitorio evitando un fuoco d’artificio fluttuante, rischiando di farselo esplodere davanti agli occhi. Mancavano ancora parecchie ore all’incontro con Juliet, ma Seth percepiva già una leggera e allo stesso tempo strana tensione. Sembrava come se stesse per incontrare una ragazza per la prima volta, ma probabilmente era solamente la sua carenza di rapporti con altre persone, piuttosto marchiata nell’ultimo periodo.

Dopo la colazione Seth si recò nelle cucine della scuola, dove riuscì ad ottenere qualche dolcetto ed un paio di burrobirre dai gentilissimi elfi domestici. Impacchettò tutto in una saccoccia in tela per non destare sospetti e proseguì verso la Sala Comune per gli ultimi preparativi. Arrivato nel dormitorio prese la bacchetta e si mise la saccoccia in schiena per poi proseguire verso l’uscita principale del castello. Molti studenti stavano passeggiando per il cortile esterno, quindi per lui sarebbe stato facile passare inosservato verso Hogsmeade. ”Comunque è meglio non farmi vedere, altrimenti si chiederanno dove sto andando...”.

Dopo una lunga camminata verso il villaggio magico vicino al castello, Seth raggiunse finalmente la struttura scricchiolante. «Lumos!» disse con la voce titubante mentre saliva la prima rampa di scale. Arrivato all’ultimo gradino si fermò e si mise comodo per terra ad aspettare Juliet. Rimase in silenzio per poter sentire eventuali rumori provenienti dalla Stamberga, ma stranamente non c’era nulla di inusuale da udire. ”Meglio che aspetto qui, ormai dovrebbe mancare poco al suo arrivo...”.

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