Consigli gratis per una ragazza triste

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view post Posted on 1/9/2019, 18:22
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Ognuno di noi è una luna: ha un lato oscuro che non mostra mai a nessuno.

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Vanya Mikaelson
Dopo più di ventiquattro ore senza mangiare e senza dormire... Sono stanca morta. Tutti gli indizi che ho seguito per ritrovare Isaac non mi hanno portata da nessuna parte ma, arrendermi non è nella mia natura. Continuerò a cercarlo, fosse l' ultima cosa che faccio nella mia vita.

Mi trovo nei quartieri di Soho, nel West End di Londra. Mi guardo intorno in cerca di un posto in cui rifocillarmi e noto un locale dall'aria etnica. Quando Ben era ancora vivo, andavamo molto spesso a mangiare Giapponese o Cinese. Decido di entrarvi e il mio stomaco è più che d'accordo con me. Una volta dentro, ammiro la sala d'ingresso arredata in stile cinese. Noto che a destra c'è un arco di fiori di loto e mi dirigo da quella parte. Mi ritrovo in una seconda sala dedicata allo stile giapponese ed è qui che decido di accomodarmi, non appena noto un tavolo lontano dagli altri clienti.
Mi siedo mentre il mio stomaco brontola... spero che qualcuno venga subito a prendere le ordinazioni.




p.s. Ho avvisato Suguni prima della modifica del post!;)


Edited by Miss Fortune - 2/9/2019, 16:53
 
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view post Posted on 2/9/2019, 00:27
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Le giornate di fine agosto stavano diventando sempre più umidicce, come ogni anno, e anche fastidiose, considerando soprattutto lo strano sudore che causavano. Ciò non faceva altro che aumentare il rischio di prendersi un raffreddore, passando dal caldo umido esterno, al fresco climatizzato dei locali; la giovane Tassorosso non ne era ovviamente esente, ma con il tempo passato nelle varie faccende svolte in orfanotrofio, era riuscita ad ottenere un discreto complesso di anticorpi. Anche se aveva iniziato a fare degli starnuti sospetti.
Quel giorno il ristorante era più vuoto del solito, forse perché la gente era tornata da poco dalle vacanze, avevano tutti considerato il periodo di festa come riposo arretrato ed avevano ripreso il lavoro più autorevolmente di prima. Fatto sta che Gwen non era mai stata così libera durante un turno di lavoro, aveva addirittura ripreso a fare gli origami come passatempo, con la promessa che la prossima volta si sarebbe portata dietro un buon, caro, libro.

Era appena riuscita a fare una contropiega per lei parecchio complessa, quando una ragazza varcò la soglia del locale e si diresse nella sala riservata ai clienti che portavano sempre con loro una bacchetta magica. Gwen ripose subito il foglio spiegazzato e si avvicinò al bancone sul quale i camerieri poggiavano tutto ciò che serviva per i clienti, come tovaglioli e posate pulite. Attese qualche attimo, facendo finta di mettere in ordine qualcosa, mentre lanciava occhiate poco furtive alla ragazza. Aveva scelto un tavolo parecchio isolato e piccolo, probabilmente era andata lì da sola e non doveva aspettare nessuno. Gwen attese che aprisse il menù o che la chiamasse per un ordine specifico, ma fu distratta da un'altra cliente che aveva alzato la mano nella sua direzione. Fece un cenno rapido con la testa e corse subito verso il tavolo, chiedendo di cosa avevano bisogno: la grossa signora chiedeva un'altra porzione dello squisito dolce che stava assaggiando e con riverenza la tassina si recò in cucina per acconsentire alla richiesta.

Tornata nella sala la ragazza arrivata poco prima era ancora lì e Gwen si decise a non farla attendere troppo. Si avvicinò al tavolo e fece un breve inchino, con le mani strette tra loro lungo il grembiule, come aveva ormai imparato in quell'anno di lavoro lì.

«Huanyíng!» disse con ancora la schiena un poco piegata, rialzò subito la testa e pronunciò la traduzione: «Benvenuta!» Sorrise gentilmente alla cliente, rimettendosi in posizione perfettamente diritta, da quella distanza poteva notare meglio i dettagli del suo viso spigoloso. «Sa già cosa ordinare? Ha bisogno di qualcosa?» Cercò di essere il più gentile possibile, mostrandosi disponibile per ogni eventualità.


Avanti, facci vedere cosa sai fare :fru:

 
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view post Posted on 2/9/2019, 08:27
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A volte troppa gentilezza è irritante

Il locale è un po' esuberante per i miei gusti ma, tutto sommato è accogliente. Gli odori che sta captando il mio olfatto, mi rendono ancora più affamata.

A Ben sarebbe piaciuto questo posto. A Isaac probabilmente no... Penso mentre mi scappa un sorriso ripensando a lui. Un sorriso che si trasforma subito in una morsa allo stomaco quando mi torna alla mente che è sparito e che devo trovarlo al più presto. Se quello che sospetto è vero; sta per commettere il più grande errore della sua vita e io devo impedirgli di farlo. Anche a costo di fare male a me stessa.

Improvvisamente avverto una presenza e mi volto.


Guardo la ragazza che è apparsa magicamente accanto al mio tavolo, o forse ero talmente assorta tra i miei pensieri da non accorgermi che si fosse avvicinata normalmente. Non è molto alta e non dimostra più di dodici anni. Fa una specie di inchino e dice una parola in una lingua straniera che poi traduce in "benvenuta!". Le faccio un sorriso di circostanza un po' irritata dalla sua espressione carina e gentile.
«salve...» mormoro con acidità. Forse un po' troppo anche per me. Mi schiarisco la voce e cerco di cambiare tono.

«non sono mai venuta in questo locale, puoi consigliarmi qualcosa di buono che non sia magico? Sai, le pietanze magiche hanno effetti strani e io dal punto di vista della cucina... preferisco i babbani.» ammetto facendole l'occhiolino «ma che resti fra di noi!».


 
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view post Posted on 2/9/2019, 10:21
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Il volto spigoloso della ragazza, a quella distanza, mostrava un sentimento singolare che la giovane cameriera non riusciva a comprendere, ma che venne totalmente mascherato dalla successiva espressione irritata. Gwen iniziò a pensare di essersi avvicinata troppo presto alla cliente, forse avrebbe dovuto lasciarle più spazio, più tranquillità, più tempo con i suoi pensieri. Per fortuna, però, la ragazza sistemò il tono di voce e si mostrò cordiale, addirittura le fece un segno di intesa dopo una battuta sul cibo babbano. Il sorriso di Gwen, a quel punto, non si trattenne dal mostrare i denti: «Capisco perfettamente!» Da quell’affermazione aveva intuito subito di non essere di fronte ad uno di quei purosangue che ripudiano in ogni maniera qualsiasi cosa che non fosse magica. «Anche io vado matta per il cibo babbano» Aggiunse, cercando di fare capire la stessa cosa anche alla sua interlocutrice. «Terrò la bocca chiusa, a patto che lo faccia anche lei!» Concluse poi in risposta alla richiesta di far restare la questione tra loro. Dare del “lei” alle persone più grandi era una cosa intrinseca nella Tassorosso e i clienti da Himiko non erano di certo esonerati.
Dunque, le aveva chiesto un consiglio sul piatto, qualcosa senza effetti magici.
«Per il consiglio sulla pietanza...» Fece una breve pausa di riflessione, poi prese il menù da sopra il tavolo e lo poggiò aperto in modo che potessero guardarlo entrambe. «Innanzi tutto, dipende da quanta fame ha!», continuò guardando la ragazza, «E dato che non è mai stata qui, le spiego subito che serviamo sia cibo cinese che giapponese, quindi se ha una preferenza tra le due tradizioni possiamo scegliere meglio». Poi posò lo sguardo sul menù e cominciò a sfogliare le pagine: «Se ha una fame contenuta e magari solo voglia di un po’ di sfizi, le consiglio degli antipasti.» Trovò la pagina giusta e indicò alcune fotografie presenti: «Tra quelli cinesi, senza alcuno strano effetto, abbiamo le Verdure al Tofu.» Tornò a guardare la ragazza negli occhi: «Che sono appunto delle verdure speziate, con senape, miele, arancia e aglio» Poi posò di nuovo il dito sul menù, «Mentre tra quelli giapponesi le propongo i Kamaboko oppure gli Onigiri» Le foto non davano il giusto peso alle pietanze. Si voltò di nuovo a guardare la cliente: «I primi sono polpettine di pesce fritte, davvero molto buone! Gli Onigiri invece sono polpette di riso bianco ripiene, qui lo chef le riempie di prugna umeboshi, oppure con salmone grigliato. Le foto sul menù non rendono, ma le assicuro che queste pietanze giapponesi sono davvero squisite!» Parlò con sincerità, le aveva assaggiate lei stessa e non aveva ancora smesso di fare i complimenti al cuoco! Certo, i gusti delle persone non sono tutti uguali, ma non aveva ancora sentito lamenti da parte dei clienti, qualcosa doveva pur significare. «Se invece ha molta fame, allora dovremmo passare ai primi o ai secondi piatti» Concluse poi aprendo il menù nell'apposita sezione e attendendo che desse un'occhiata da sola, non voleva riempirla di nozioni che magari avrebbe dimenticato di lì a poco.

 
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view post Posted on 2/9/2019, 14:48
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Vanya Mikaelson è ufficialmente affamata!

La ragazza con gentilezza mi suggerisce varie cose che sostiene siano buonissime e ad un certo punto mi consegna il menù suggerendomi di dare un'occhiata per essere più sicura sulla scelta delle portate. E' molto carina e ha dei modi di fare che mi fanno sospettare sia una Tassorosso.
Prendo il menù e inizio a leggere attentamente la lista di prelibatezze che ho davanti agli occhi. Il mio stomaco brontola di nuovo e spero che lei non abbia sentito, sarebbe un po' imbarazzante.

«vorrei che mi portassi dei Kamaboko, una porzione di Ramen e una delle cose che mi hai suggerito prima, mi fido della tua scelta.» sentenzio porgendole il menù «sono, veramente, veramente, veramente affamata!» ammetto guardandola negli occhi castani. Di solito non sono cosí chiacchierona.
Noto che mi scruta attentamente. Magari si vede così tanto che sono depressa e che non dormo e mangio da più di ventiquattrore ore. Oppure si è accorta del brontolio... Comunque sia, sembra troppo educata per fare commenti sulla questione.



Edited by Miss Fortune - 2/9/2019, 16:07
 
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view post Posted on 3/9/2019, 15:54
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Una volta terminata la descrizione degli antipasti e consegnato il menù alla nuova cliente, Gwen iniziò a già a pentirsi di averla sommersa di parole e sperò di non averle solo confuso le idee. Attese sullo stesso posto con educazione, spostando lo sguardo dal menù alla ragazza, dal tavolo ai bicchieri e dalla finestra, che mostrava l'avvicinarsi di un brutto tempaccio, fino a tutto il resto della sala, assicurandosi che nessun altro avesse bisogno di una cameriera; in tutto ciò, continuava a posare lo sguardo sul volto di quella ragazza, che non le era mai sembrato del tutto sereno e come i suoi occhi, che si spostavano da una parte all'altra seguiti da percettibili movimenti del capo, così la sua mente iniziò a vagare: la possibilità che quella ragazza fosse andata lì per caso era praticamente al 50%, quindi poteva essere entrata consapevole di cosa vi avrebbe trovato con la stessa probabilità. A giudicare da quegli accenni di occhiaie non aveva passato una bella giornata, quindi poteva o svolgere un noiosissimo lavoro d'ufficio, oppure qualcosa di più…..entusiasmante! Magari era una strega addetta a faccende complicate del mondo magico, cose che Gwen non poteva neanche immaginare, e che aveva passato tutto il giorno a cercare di sbrogliolarle. Passarono pochi attimi nella realtà, anche se per la mente di Gwen era passato molto più tempo, prima che la ragazza propose cosa mangiare; a giudicare dalla scelta le prelibatezze Giapponesi erano la sua preferenza. Raccolse con una mano il menù che le veniva restituito, mentre con l'altra cercava nella tasca del grembiule il taccuino per poter segnare l'ordinazione; mise il menù temporaneamente sotto il braccio, in modo da riuscire a scrivere meglio, e segnò sul foglio
tavolo 22
1× kamaboko
1× ramen
Poi tornò a guardare quel volto, apparentemente segnato solo da stanchezza, cercando di comprendere il vero significato delle parole pronunciate. «Perfetto!» Disse abbozzando un altro sorriso, la ripetizione dell'avverbio le fece subito pensare che forse, oltre ad aver lavorato tanto, non aveva neanche trovato il tempo per mettere qualcosa sotto i denti. «Se ha così tanta fame, è approdata nel posto giusto! Dalle sue scelte deduco che predilige il giapponese, quindi aggiungerei anche un paio di piccoli onigiri all'ordine!» Attese il consenso prima di posare nuovamente lo sguardo sul foglio ed aggiungere l'ultimo rigo. «Da bere le porto dell'acqua?» Chiese poi prima di completare il tutto ed allontanarsi con un altro breve inchino.
Lasciò quindi sola la cliente, libera finalmente di potersene stare un po’ con i suoi pensieri.


Aggiorno il post per il conto a fine role!

 
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5 replies since 1/9/2019, 18:22   179 views
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