Ufficio Cordelia F. Dixon

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view post Posted on 3/5/2020, 09:12
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Ognuno di noi è una luna: ha un lato oscuro che non mostra mai a nessuno.

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L'ufficio di Cordelia è mediamente spazioso e molto accogliente. Appena si varca la soglia si viene accolti da una fragranza di lavanda e tiglio che lei stessa si assicura non manchino mai. Alla destra della porta vi è una scrivania in legno molto semplice che ospita una macchina da scrivere, qualche libro riposto uno sull'altro, un piccolo vasetto con dei fiori, una piuma, un calamaio pieno di inchiostro, qualche pergamena sparsa in modo disordinato e una lampada a forma di Mooncalf. Sulla sinistra è disposta una piccola libreria in legno colma di romanzi di ogni genere che la giovane giornalista legge nelle ore di pausa quando non ha voglia di pranzare. La sua sedia personale è comoda e girevole, ed è di colore bianco. Nella stanza sono presenti due poltrone comode e morbide poste una alla sinistra e l'altra alla destra della piccola libreria, leggermente più in avanti rispetto ad essa, e inclinate una verso l'altra. Alle pareti sono appesi diversi quadretti sparsi che rappresentano paesaggi floreali che ha dipinto lei stessa. Sul davanzale della finestra, proprio di fronte alla porta di ingresso, c'è una Erica: pianta caratterizzata da foglie strette, lineari e aghiformi, e da una fioritura duratura e violacea.






Edited by Miss Fortune - 24/5/2020, 14:13
 
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view post Posted on 26/5/2020, 12:26
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« Evviva lo Zufolo »
II reparto degli strumenti a corda era stato sistemato con diligenza, le chitarre erano nuovamente in bella mostra, le lire amorose pizzicavano note armoniose, i violini e i bassi notturni erano stati tirati a lucido; mancava una parte soltanto, tra le arpe e i liuti, nulla che avrebbe richiesto più di venti minuti. Quando sentì il suo nome e incontrò James chiedergli di affrettarsi al pianoterra, Oliver stirò la bocca in un sorriso forzato: odiava essere interrotto, a maggior ragione quando mancava così poco per portare a termine un compito. Scoccò così un'ultima occhiata agli strumenti in attesa, carezzò di sfuggita un mandolino in legno di cedro, e a passo svelto si ritrovò nell'ascensore incantato. Di lì a breve fu al primo piano, e subito dopo raggiunse la postazione principale all'ingresso dello store di Zufolo. L'espressione cambiò improvvisamente, si tinse di gentilezza e di carisma, e quando arrivò alle vicinanze del nutrito gruppetto di streghe adolescenti, lì alla ricerca degli album delle Sorelle Stravagarie, il sorriso a fior di labbra rese Oliver perfettamente calato nella parte del commesso ideale. Impiegò più del dovuto con i clienti, più di quanto avesse immaginato: un CD all'occorrenza, la ricerca di qualche disco che fosse in vinile, infine la speranza da parte di un paio di ragazzine di avere un album con tanto di autografo originale, tutto quello si trascinò per molto. Aveva appena concluso l'ultimo incasso, concedendosi al volo uno di quei succhi di frutta magici che tanto apprezzava - al gusto pesca, infinitamente dolce -, quando colse al volo alcune frasi che non riuscì a collegare.
«Ti dico di sì, era un Grifone.»
«Non dire sciocchezze, il Ministero non l'avrebbe permesso.»
«Mezzo leone, mezza aquila, lo diceva Hackel ad Hogwarts, più chiaro di così.»
«Un Grifone nei cieli di Londra, Pamela? Mi prendi per il cu-»

«Chiedo scusa» Si intromise in fretta, il succo ancora stretto tra le mani; il gusto della pesca lasciò un sapore stranissimo, quasi pastoso sulla lingua, ma Oliver cercò di parlare prima che la coppia di streghe potesse riprendere la conversazione. «Un Grifone, dite?»
Forse più sollevate di quanto previsto, le due donne si volsero di scatto verso il commesso; e se la prima parve continuare ad essere scettica, l'espressione palesemente contrariata, la seconda lì vicina celava a stento il fascino di essere stata ascoltata. La sua non era una storia da quattro soldi. «Proprio così, è stato visto spiccare il volo nei cieli di Regent's Park, gira voce sia scappato dallo Zoo di Londra, una mia amica l'ha visto.»
«Certo, Pamela. Parliamo sempre di Jenny la Matta, no? Ti ricordo che l'ultima volta ha visto un Tritone che le toccava le tette, voglio dire, io non mi fiderei.»
«Jenny era ubriaca di Acquaviola, quella volta. Ma ora era più che lucida, e io le credo. Regent's Park è fuori casa sua, non essere una Megera, lei...»

*Un Grifone in libertà*, il pensiero non poté che attecchire immediato; se fosse stato vero, quella sarebbe stata una notizia da prima pagina. Lasciò la scatolina in cartone del succo a pesca sul bancone principale, si assicurò che le due donne fossero soddisfatte degli articoli acquistati e si congedò in fretta, consapevole di non essere più ascoltato dalle due: la loro discussione cominciava a farsi accesa, mentre si avviavano all'esterno del negozio. Da parte sua, Oliver attirò l'attenzione di James - l'altro collega - e chiese in prestito le chiavi dello sgabuzzino. Al suo interno era certo di trovare il Gufo Reale di Mr Vinaccia, il proprietario di Zufolo, e quando finalmente fu giunto a destinazione, fece scattare la serratura rapidamente e trasse così un respiro di sollievo all'immagine del volatile sul suo solito trespolo. Spalancò la finestra dello stanzino, mentre recuperava un foglietto di carta dalla scrivania lì al centro.
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«Autoscribo» Un movimento di bacchetta, la punta di legno d'Abete verso una piuma di gufo, tra le più classiche lì sul banco. La penna tracciò su uno straccio di pergamena poche frasi in una calligrafia approssimata, veloce, di scatto. Quando concluse il suo compito, danzò per un attimo su se stessa e capitombolò così, come ultima esibizione, tra un'armonica e una boccetta d'inchiostro già consumata per bene. Piegò il breve messaggio più volte e lo lasciò al becco del rapace, a quel punto guidò la creaturina fino all'unico accesso all'esterno di Tottenham Court Road. Era poca strada da compiere, e la velocità avrebbe rappresentato un vantaggio. Sorrise, mentre comunicava la destinazione interessata.
«Redazione del Profeta, sai dove andare. Fai in fretta.» Da lì agli Uffici del Giornale non sarebbe stato complicato, e quel gufo già aveva portato più di una missiva nello stesso luogo nel corso delle ultime settimane, fin da quando Oliver raccoglieva notizie di passaggio tra clienti, acquirenti e passanti dello store di Evviva Lo Zufolo. Cordelia Dixon, chiarì lei infine come destinataria, e il Gufo l'avrebbe ricordato. Tornò all'ingresso del negozio con un sorriso più vivace del solito. Quanto avrebbe voluto vedere un Grifone dal vivo, se quella storia fosse stata vera.

Cordelia Dixon
Redazione del Profeta
Ufficio, Londra

«Gira voce ci sia un Grifone in libertà, scappato dallo Zoo di Londra.
Ne parlavano due streghe stamattina, contattate gli Osservatori di Regent's Park. Se così fosse, lei saprà cosa fare, Miss Dixon.

Con profonda stima,
Oliver Brior
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view post Posted on 2/6/2020, 19:26
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Man mano che si avvicinava ai tetti sporgenti dell'edificio della Redazione del Profeta, pregustava tutti i biscottini al caramello, con goccioline di cioccolato e un soffio di vaniglia, quelli che di solito riusciva a recuperare sulle scrivanie dei primi giornalisti in arrivo. Tra un articolo e l'altro, tra un plico e l'altro, un foglio a destra e un altro a sinistra, il gioco era fatto e la ricerca di quel tesoro squisito era tra le avventure più semplici e per lei più belle. Sorvolò il tetto con una virata perfettamente aggraziata, lasciò che il soffio di vento già estivo le solleticasse le ali e a quel punto Ursula si disse pronta per la consegna finale. Riuscì ad accedere alla sede del Giornale attraverso una finestra aperta di uno dei piani più alti e di lì a breve raggiungere anche l'Ufficio di suo interesse non le risultò più complicato del solito. Conosceva già Cordelia Dixon, e avrebbe dovuto ammettere che la Giornalista vantasse il suo apprezzamento migliore. Era gentile, era educata, e soprattutto aveva sempre tante cose belle sulla scrivania. Che fosse anche quel giorno l'occasione adatta per un muffin, uno di quelli che aveva scovato tempo addietro? Arrivò in stanza e lasciò il giornale dove di consueto, mentre il verso stridulo annunciava il suo ingresso trionfale. Oh quanto amava quel posto, e sì, c'era un muffin.


Giochi enigmistici




Cordelia F. Dixon

CITAZIONE (Kanny @ 10/5/2020, 16:04) 


I Wotan's Son e i Fenrir contro i Giganti.

Una giornata davvero dura è stata quella dei Wotan's Son e dei Fenrir durante la loro prima partita del campionato della Lega Triangolo Nord (raramente chiamata Lega Norvegese-Svedese-Finlandese). Arrivati al loro primo scontro le due squadre norvegesi si sono dati battaglia allo stadio Sinfjötli, su un'isola dell'arcipelago Lofoten, dando prova di resistenza al gran freddo di luoghi simili. I movimenti dei cacciatori dei Wotan, soprattutto del capitano Astrid Jacobsen, hanno portato immediatamente la squadra in netto vantaggio di 50 punti a 0, lasciando i Fenrir nella polvere, o meglio nel ghiaccio, riuscendo a collezionare a malapena un ottimo tiro di bolide sul terzo cacciatore dei Wotan: Mathias Berg. All'ottavo minuto, arriva finalmente il primo punto per i Fenrir, con assist di Thea Gorovich e tiro di Tina Dahl, sbloccando da lì in poi un'ascesa senza pari della squadra del nord dove l'anno scorso grazie ad esse, sono riuscite a portare la squadra dei Wotan's Son al secondo posto del campionato Norvegese, spiccando nella classifica dei migliori cacciatori della Lega Triangolo Nord, che abili e ben coordinate giocatrici! L'azione principale, dopo lo sblocco dei Fenrir, è stata quella da parte del battitore Oliver Hagen che con un colpo poderoso e forte ha assestato uno smacco non indifferente all'azione dei Wotan, impedendo proprio all'ultimo di subire 10 punti dalla squadra avversaria. Le azioni delle due squadre hanno portato un pareggio di 50 e 50, senza riuscire però a sbloccare l'azione, con vari contrasti e bolidi svolazzanti per l'intero campo da quidditch, arrivando ai 10 minuti dove vi è l'infortunio del portiere Kenneth Nilsen, danneggiando la squadra dei Fenrir e portandoli in uno svantaggio numerico che si è fatto sentire immediatamente. L'infortunio, causato da un cattivo posizionamento del portiere durante l'azione avversaria, lo ha portato a subire un grave danno alla testa, facendolo crollare immediatamente al suolo. Con la perdita di un membro importante per la squadra, gli Wotan segnano 2 tiri grazie al capitano Astrid Jacobsen, portandosi velocemente in vantaggio e distaccandosi dai Fenrir che a malapena riescono a reggere il primo confronto, sfuggendo nelle battute finali delle azioni, così da essere surclassati e il punteggio dopo 30 minuti di partita è di 90 a 50 per i Wotan. Cinque minuti più tardi, il cercatore dei Fenrir, Stein Gløs, avvista per primo il boccino d'oro che lo porta ad allontanarsi dal campo in cui si trova, spostandosi di una trentina di metri da esso, inseguendolo per zone ghiacciate e terre congelate dell'arcipelago, seguito a ruota da Julie Cross, la cercatrice dei Wotan. La situazione cambia circa 10 minuti dopo, quando dopo l'allontanamento dei due giocatori, quest'ultimi ritornano spaventati, inseguiti da alcuni Giganti. Creature enormi, estremamente potenti, abitanti di luoghi freddi e inospitali, ma anche pericolosi per babbani e non, per la loro grande forza e "impulsività" che li rende imprevedibili, oltre che difficili da contrastare con la semplice diplomazia. Essi, in pochi attimi, si lanciano sia sui giocatori che sul pubblico stesso, generando del panico non indifferente. Proprio qui, infatti, abbiamo avuto la fortuna della presenza di alcuni auror, inizialmente giunti per evitare problemi tra il pubblico e fare da guardia alla partita, scontrandosi contro queste creature disdicevoli e venendo aiutati dai giocatori stessi che, in quella situazione, hanno abbandonato la rivalità, tenendo a bada i giganti in semplici fastidi e distraendoli dagli spalti. La partita è stata fermata dunque, venendo rinviata a data da destinarsi, ma in compenso non ci sono state vittime in fin di vita, ma semplice panico e paura che è andato poi svanendo quando le creature sono state scacciate. Ancora una volta, il quidditch, sport magico molto famoso, ha dato prova di essere composto da persone che sanno mettere le scope da parte e tendere una mano a chi ne ha bisogno. Questo attacco dei titani è stato considerato da molti, non solo dal Ministero, come un inizio della rivolta dei Giganti, un loro attacco. Non è comprensibile se esso fosse stato preparato prima o meno, ma una cosa chiara, la situazione con quelle creature non è affatto pacifica.

Qui e tutto da Siri Jensen!


CITAZIONE (Oliver Brior @ 25/5/2020, 16:30) 
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C.r.e.p.a. » Il riscatto degli Elfi Domestici
Una Spilla circolare di un rosso sgargiante, una cornice color panna, infine un calzino rattoppato stilizzato in superficie; la semplicità che si rende simbologia, l'indumento più comune nei cassetti di maghi e streghe, adulti e bambini. Poche lettere, una sigla in bella mostra, a caratteri cubitali – C.R.E.P.A., l'idea che possa essere una minaccia, uno scherzetto di poco valore. Appare come un messaggio tra tanti, in parte curioso, e nulla lascerebbe intendere che sia portavoce di un percorso ben più dinamico, ben più profondo. Comitato per la Riabilitazione degli Elfi Poveri e Abbruttiti, quello il richiamo, e la Spilla altro non rappresenta che il segno distintivo di tutti gli attivisti che ne fanno parte. È il nome di un'associazione benefica, operante in prima linea per i diritti degli Elfi Domestici. Un ente tutto sommato singolare, con una buona morale di fondo: il rispetto, la salvaguardia, la protezione di Creature Magiche così comuni nelle famiglie magiche, ormai da lungo andare. È risaputo, infatti, che gli Elfi Domestici siano parte integrante dell'identità collettiva: la loro natura innata li vede come servitori presso numerose abitazioni del paese; acquisiti per eredità diretta, per richiesta legale o semplicemente per caso fortuito, gli Elfi Domestici stipulano un contratto magico vincolante con il proprio Padrone: da quel momento, sono legati al mago o alla strega per cui lavorano, fino alla fine dei loro giorni. Orecchie lunghe, naso a punta, vestiti appena di uno straccio, sono di indole estremamente remissiva, peccando in questo modo di ogni qualsivoglia rivolta: l'incremento di episodi di maltrattamento di Elfi Domestici ad opera dei rispettivi padroni è ad oggi una pagina nera evidente, e tuttavia a stento resa pubblica. L'incapacità di agire in prima linea quando necessario, l'impossibilità di disubbidire agli ordini ricevuti, l'uno e l'altro aspetto rendono la vita di una simile Creatura profondamente complessa. In principio come comitato studentesco, il C.r.e.p.a. ha saputo coinvolgere il mondo magico per intero nel corso di lunghi anni - con un percorso difficile, costellato di ostacoli. La dedizione di un ideale lascia il posto ad una necessità etica che porta il Comitato ad attecchire radici più che fertili da Hogwarts al Paese intero: con una serie di incontri pubblici, la continua raccolta fondi e il relativo impegno sociale, il C.r.e.p.a. si è reso argomento sempre più diffuso. Nel tempo, ha attirato altri maghi e streghe, raggiungendo così i vertici più importanti fino al Ministero della Magia. Ad oggi è l'ente benefico più partecipe e rinomato, con legami nel contesto sociale, politico, culturale. Un lavoro certosino, lento, soprattutto paziente:
feste pubbliche, banchetti di beneficenza, forme di pubblicizzazione, lettere respinte, porte chiuse, infine uno spiraglio.
C'è da chiedersi per quale motivo la condizione impietosa degli Elfi Domestici non sia mai stata posta in prima linea, e in parte la risposta comune richiama una tradizione magica secolare che ritrova tali Creature come servitori di propria volontà: il problema forse non si presenterebbe, se i casi di maltrattamento non fossero così frequenti. La profonda differenza tra la scelta libera e l'imposizione atavica di essere un Domestico, di nome e di fatto, potrebbe restare oggetto di dibattito: quello che preoccupa, e che dovrebbe continuare a preoccupare, è quando e come quella stessa condizione si sia macchiata delle tinte peggiori - costrizione, prigionia, violenza, abusi in generale. Il Comitato del C.r.e.p.a. ha cercato di porre in risalto il dramma celato nelle case di maghi e streghe, ai danni degli Elfi Domestici: una protesta a gran voce, e tuttavia per lungo andare respinta. Con interventi in prima linea, gli attivisti del C.r.e.p.a. sono riusciti da sé a salvare più Elfi Domestici in difficoltà, raccogliendo prove e testimonianze delle loro condizioni peggiori. La voce di un tempo finalmente viene ascoltata: la legge magica si rinnova, il Vice-Ministro e il Ministro della Magia comprendono la necessità delle richieste del Comitato e degli Elfi Domestici di cui si rende portavoce, si stabilisce così una revisione legislativa a tutto tondo verso le pratiche riguardanti tali Creature. Con il dinamico contributo dell'Associazione, da oggi il Ministero della Magia accoglie l'Ufficio per il Reinserimento degli Elfi Domestici, come sottosezione della Divisione Esseri al Quarto Livello. Uno sportello di consulenza attiva, in stretta collaborazione con il C.r.e.p.a. e con i loro rappresentanti: si ritrovano nuove, utili regolamentazioni per le pratiche di Adozione, di Censimento e Licenziamento degli Elfi Domestici (Cfr. Dichiarazioni, pp. 6-7), per una cooperazione versatile tra Maghi e loro Creature. Armie Allister viene promosso a Capo-Ufficio, rappresenterà ii il miglior contatto tra Ministero e C.r.e.p.a., e ancor più tra Elfi Domestici e loro Padroni. La sottosezione si presenta come strategia necessaria per consultazione attiva; si esprime come soluzione per il reinserimento in società di tutti gli Elfi Domestici in cerca di una famiglia presso cui servire.
Con parte dei fondi raccolti, lo stesso Comitato del C.r.e.p.a. acquista una residenza al Villaggio di Hogsmeade, che si pone come vera e propria casa d'accoglienza di quegli Elfi Domestici in attesa di lavoro o semplicemente di un posto in cui abitare: licenziati, salvati, liberi per scelta, potranno da oggi bussare al Calzino Rattoppato – questo il nome più simbolico della Residenza – e trovare un pasto caldo, un tetto sicuro, un luogo di conforto. Traguardi che compiono la differenza, il frutto di un raccolto atteso da tempo, il cambiamento che si rende necessario e più prezioso. Il riconoscimento di un impegno inestimabile, la voce che il Profeta ascolta e rende finalmente unanime.
C.r.e.p.a. Una Spilla circolare, l'equilibrio che si stabilizza.
Quelle porte chiuse di continuo ora si aprono al Calzino Rattoppato,
e qualcosa suggerisce che sia soltanto l'inizio più bello.

Al prossimo Canto,
Oliver Brior
 
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view post Posted on 3/7/2020, 20:55
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GUFOEvjUAqh


Mr. Quimby aveva dovuto sostituire Calderotto in una consegna dell'ultimo minuto: a quanto pare aveva di nuovo mangiato troppo e ora alcuni addetti della gazzetta l'avevano dovuto portare da Misurino a cercare un rimedio per calmargli lo stomaco.
Diversamente dal suo pansuto amico. Mr. Quimby poteva vantare tutto ciò che un gufo di rispetto come lui avrebbe dovuto essere nella sua professione: puntuale, elegante e silenzioso.
Come il migliore investigatori nei fatti di cronaca di cui era appassionato, il gufetto adocchiò la zona più scoperta della scrivania dell'ufficio e con acrobazia sopraffina, roteò a mezz'aria sopra questo quanto bastasse per far cadere – spezzato lo spago con il becco – la copia del Giornale nel varco scovato.
Bubolò soddisfatto, sollevando l'ala destra per raddrizzare sul capino la buffa bombetta gialla con merletto che s'ostinava a indossare.
Anche oggi Mr. Quimby aveva trionfato.


In allegato, per tutti gli abbonati del Profeta:

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Poster di Quidditch
Con l'ufficializzazione della Bisca del Quidditch, il Profeta invita i suoi abbonati a tentare la fortuna con le scommesse sul Campionato! In allegato si ritrova infatti un poster da parete - possibile da rimpicciolire o ingrandire con la magia -, con un facile incantesimo d'adesione incorporato. Passate la bacchetta magica sulla carta e vedrete comparire e animarsi lo stendardo ufficiale della vostra squadra di Quidditch del cuore. [Offgdr – info click]


GIOCHI ENIGMISTICI
Altro appuntamento con i giochi enigmistici.
Attenzione I primi sei che invieranno tutti i giochi risolti alla casella mp del Gufo Espresso vinceranno buoni spesa alla prossima consegna. Aguzzate l'ingegno!



Cordelia F. Dixon
CITAZIONE (Alice Lastrange @ 30/6/2020, 12:00) 



━━━━━

Scrivere qui sulla Gazzetta del Profeta, devo ammettere, mi emoziona più di quello che pensassi, scrivere per un pubblico così vasto è qualcosa di unico e che un po' mi spaventa. D’altro canto, però, ciò per cui sono qui a scrivere un articolo mi riempe il cuore di gioia ed è per me fonte di grande orgoglio, colgo infatti questa occasione per annunciare che la libreria di Hogsmeade, BiblioMagic, si sposterà al Ballo di Fine anno della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, facendosi largo tra le varie attrazioni, con un piccolo stand dedicato. Da anni io, Alice Lastrange - studente al III Anno Corvonero - e Mike Minotaus - Prefetto Serpeverde al III Anno - ci occupiamo delle vendite nella sede del villaggio poco distante da Hogwarts, e non abbiamo potuto fare a meno di pensare a quanto sarebbe stato bello approfondire e arricchire la serata con la presenza di libri inerenti al contesto proponendo le nostre idee ai gestori della libreria, che si sono trovati subito d’accordo mettendosi alla ricerca di titoli adatti all’occasione.
   Il tema di quest’anno si basa sugli Elementi della Natura, i quattro pilastri della vita, da cui tutto ne discende e grazie ad essi ha modo di nascere, crescere, ed infine morire, un argomento quindi che dall'inizio dei tempi ci accompagna, un qualcosa che ci circonda costantemente, come l’aria che, seppur inconsistente, respiriamo e ci permette di vivere. Proprio per la sua sempiterna esistenza e la sua natura così ignota e allo stesso tempo concreta, che gli Elementi sono da sempre protagonisti di innumerevoli tomi e manoscritti che, nel corso dei secoli, hanno dato ispirazione a moltissimi scrittori che, grazie ad essi, hanno avuto modo di scrivere romanzi, storie, leggende e non solo.
BiblioMagic si immerge in questo tema, denso di significato, per presentare, agli invitati che parteciperanno al gran Ballo di Fine anno, alcuni particolari tomi che saranno disponibili solamente per tale evento, data la loro ricercatezza e il loro valore.
Trovare alcuni di essi non è stato molto semplice, ci siamo impegnati molto per selezionare ciò che abbiamo ritenuto più adatto, e particolare, mettendoci all’opera e confrontandoci con esperti e ricercatori dell’ambito letterario da tutto il mondo, che hanno portato al ritrovamento di alcune preziose copie di libri, in alcuni casi, perduti e di quantità molto limitate.
Un totale di cinque tomi, in diverse copie, di cui quattro inerenti ad uno specifico elemento ed un ultimo che li racchiuderà tutti.
   Il primo è legato all’elemento del Fuoco, il suo titolo è “Lectio Ignis” che significa letteralmente lettura del fuoco, la sua particolarità consiste nel far fuoriuscire le parole, che sono scritte su di esso, sotto forma di fiammelle, che il lettore potrà osservare mentre scorreranno dinanzi ai suoi occhi, per poi ritornare al loro posto una volta lette. Questo tomo narra di storie legate a tale elemento, racconti e leggende di maghi del passato, alcune di fantasia altre realmente accadute, e trova le sue origini nel tardo Medioevo per mano di uno scrivano a seguito di una premonizione. Alcune fonti dicono infatti che quest’uomo, durante la notte, avesse sognato che gran parte della biblioteca, di cui era custode, sarebbe andata perduta a causa di un incendio, e così, preso dal panico, avrebbe iniziato a trascrivere tutto su un unico manoscritto che avrebbe tenuto al sicuro e che avrebbe incantato, rendendolo immune alle fiamme. Purtroppo la veridicità di tale storia non è assoluta, nonostante questo credo che, se così fosse, l’impegno di quell’uomo andrebbe premiato e anche per questa ragione è stato scelto tale testo, acquistandone alcune copie che mi raccomando, diversamente dall’originale, non sono ignifughe.
   Il secondo libro si intitola “Ventus Caelo”: il suo nome è latino, che tradotto significa vento del cielo, anche se realmente deve le sue origini alla cultura orientale che, da secoli, tramandava tali storie, generazione dopo generazione, raccontandole senza mai trascriverle. Secondo la loro cultura e i loro ideali, così come l’elemento a cui si ispira, l’Aria è impalpabile e allo stesso modo essi non potevano rendere terrene tali storie, racchiudendole in parole scritte su carta. L’autore di questo libro, il cui nome è a noi sconosciuto, promise di incantare ogni copia presente, e futura, in cambio del permesso di racchiudere tutte questi antichi racconti in un libro. Ogni tomo, infatti, fa scaturire dal suolo un costante soffio magico di vento che farà levitare il lettore portandolo a circa mezzo metro da terra. Un giusto compromesso che ci ha dato la grande possibilità di conoscere storie di un popolo lontano che altrimenti non avremmo mai avuto modo di leggere e di farlo come se fossimo eterei come l’Aria stessa.
   Se ad un primo sguardo il tomo riguardante l’Elemento della Terra può sembrare un comune libro erboristico, scritto da Jasmin De Larose, in realtà trascrive la descrizione di moltissime piante poco comuni e rare, di natura non magica, presenti al mondo. La donna infatti era una grande appassionata di Erbologia e una provetta pozionista, tanto da spingerla in giro per il mondo alla ricerca di piante sconosciute per studiarne le proprietà. Al termine del suo viaggio racchiuse tutte le sue considerazioni all’interno di questo libro che intitolò “Verborum pullulant” che tradotto significa germoglio di parole, un titolo che racchiude al suo interno l’essenza stessa di questo tomo. Questo libro, infatti, quando la lettura sarà terminata, potrà essere piantato e da esso nascerà una delle piante descritte che è possibile scegliere semplicemente cerchiandone il nome.
   La lettura si tinge di nuovi colori, cambia il suo aspetto, attraverso il “Flumine litterarum” il tomo dedicato all’elemento dell'Acqua, il cui nome, che tradotto significa fiume di lettere, non rende abbastanza giustizia alla proprietà intrinseca che racchiude. Le sue origini sono sconosciute, sulla copertina non vi è autore, ma solo il titolo e un avvertimento, che chiede al lettore di sfogliarne le pagine solo in posti che si ritiene essere sicuri. Aprendo questo libro la psiche verrà risucchiata, portandolo ad uno stato di incoscienza, in un mondo acquatico dove avrà modo di ascoltare storie su creature mistiche, che ancora oggi non sappiamo se fossero realmente esistite o create dalla fantasia di qualche mago, raccontate direttamente da esse, avendo così la possibilità di conoscerle e osservarle da vicino. Più degli altri volumi trovare alcune copie di questo tomo si è rivelato più difficile del previsto, le sue caratteristiche sono molto particolari e lo rendono unico nel suo genere. Grazie all’aiuto di alcuni studiosi di letteratura magica è stato possibile risalire alla posizione di alcuni di essi per recuperarli, dandoci così la possibilità di poter esporre dei pezzi tanto rari quando limitati di questo meraviglioso libro.
   Il quinto ed ultimo libro scelto per l’occasione si intitola “Elige elementum” e racchiude al suo interno tutte le caratteristiche e i vari significati di ciascun elemento, descrivendo tutto quello che più li caratterizza, con i rispettivi punti di forza e debolezze. Un libro diverso da quelli precedenti che non contiene storie o racconti ma vi permetterà di approfondire l’argomento del tema scelto per il Ballo di organizzato quest’anno ad Hogwarts. Su ogni copertina sarà anche disposta una semisfera violacea che, poggiando la propria mano su di essa, cercherà di definire a quale dei quattro elementi si è più affini. Testando personalmente questo tomo vi consiglio di non prendere troppo seriamente tale responso, non è del tutto affidabile e se consultato più volte potrebbe anche dare risultati diversi. Per quanto il risultato possa essere impreciso questa pietra, seppur non preziosa, è il risultato di vari esperimenti magici che avevano come scopo l’unire tutti e quattro gli elementi in un unico e potente oggetto magico. Il risultato finale purtroppo non è mai stato quello sperato, nonostante questo i loro creatori cercarono di arricchirsi, sfruttando proprio l’oggetto da loro creato, truffando chi capitava loro a tiro. Molti anni dopo l’autore di questo libro ne modificò le proprietà ponendone una per ogni copia, con la speranza che potesse attirare l’attenzione sul suo libro, cosa che avvenne ma non nel modo da lui sperato. Per molto tempo l’Elige elementum veniva acquistato solamente perché giravano ancora voci sulle mirabolanti fandonie narrate dai creatori di quella pietra, che veniva puntualmente separata dal proprio libro, inutilmente. Trovare copie che ancora ne avessero una ha richiesto settimane e moltissime ricerche, per fortuna alcune copie si sono salvate da questo triste destino, portandole direttamente tra le nostre, e successivamente le vostre, mani.
Credo di essermi dilungata con le descrizioni, che spero abbiate trovato interessanti tanto quanto lo sono state per me e per tutto lo staff di BiblioMagic tanto da convincerci a selezionarli per questo evento che da sempre è colmo di significato per tutti gli studenti che si apprestano a festeggiare la fine dell’anno scolastico appena trascorso e per salutare il castello e i propri compagni.
Vi aspettiamo quindi numerosi allo stand di BiblioMagic, che troverete nella Zona della Terra del Giardino del Castello di Hogwarts e per tutti coloro che non potranno essere presenti a tale evento sarà possibile effettuare l’acquisto tramite posta via gufo, così da non perdere questa incredibile occasione!














CITAZIONE (Nontiscordardime @ 11/6/2020, 21:04) 

1eTob0z


Pix Il Poltergeist
☘ ☘ ☘ ☘


S
alve a tutti, eccoci con un nuovo articolo dal tema insolito.
Sono sicura del fatto che molti studenti più esperti ci avranno già avuto a che fare, mentre i primini come me potranno esservici incappati una
o due volte....per sbaglio, per sfortuna? Insomma avete capito di chi parlo immagino.

Il nostro dispettosissimo Poltergeist di Hogwarts, Pix!

Ma cominciamo dal principio, che cos'è in effetti un Poltergeist?
Mi riempie di orgoglio annunciarvi che la parola abbia origine tedesche (il che mi ha permesso di affidarmi a fonti in lingua originale) e tradotto letteralmente il suo significato assumerebbe quello di "spirito rumoroso" (ora sembra inquadrare Pix molto di più, non credete?)
Ma perché spirito rumoroso? Si dice che questi Poltergeist nidifichino nelle case e visitino spesso gli edifici (soprattutto quelli abitati da adolescenti, considerati "spiriti giovani") per farsi conoscere attraverso eventi, considerati dai babbani "sovrannaturali." Gli spiriti suddetti andrebbero quindi a molestare i residenti, creando rumori di origine sconosciuta o divertendosi a far levitare oggetti a mezz'aria (cosa che non avrebbe nessuna spiegazione nel campo della scienza babbana.)
L'esistenza di questo fenomeno, mai accertata, veniva ipotizzata già ai tempi dell'antica Roma e se ne fa menzione in documenti babbani del Medioevo in Germania, Galles e Cina.

"Nella credenza popolare occidentale , in particolare negli Stati Uniti e in Europa,
i poltergeist sono spesso visti come le anime di coloro che hanno subito una morte violenta o impovvisa.
In Giappone, le attività poltergeist sono attribuite ad alcuni demoni come
Bakeneko, Nekomata e Rokurokubi mentre in Cina abbiamo
i Mogwai (in cinese si scrive 魔鬼) che sono gli spiriti vendicativi, dispettosi
e fastidiosi, e gli Yuan gui (in cinese 冤鬼)
che sono gli spiriti che si lamentano dopo la morte e creano danni, infestando luoghi e case."


In generale i Poltergeist dovrebbero risultare invisibili, ma nel caso del nostro Pix, la capacità di apparire in forma umana è possibile (anche se è in grado di diventare invisibile quando gli va). Non è una qualità così comune, dato che la maggior parte dei Poltergeist non sono visibili ed è questa una delle loro principali caratteristiche.
Mi è capitato di incontrare il nostro spiritello più di una volta, essendo lui stesso molto interessato al mio nuovo articolo, tanto da richiedermi un'intervista.
Peccato poi svanire nel nulla ogni volta che tentassi di fargli una domanda.
O finire per intrecciarmi i lacci delle scarpe, per poi scoppiare in una fragorosa risata.
Si è anche proposto di posare per una foto, che trovate proprio qui sotto.
Bellissima no?

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(Ritratto di Pix su Reflex, dopo aver fatto sapientemente
esplodere la batteria, pochi minuti dopo.)



Credo di parlare a nome di tutti quando presuppongo l'esistenza di due scuole di pensiero riguardo Pix. Chi non lo sopporta e vorrebbe piuttosto gettarlo dalla torre di astronomia (non faccio nomi ma ha il suo "Studio" al piano terra e insieme alla sua compagna pelosa è testimone di diverse punizioni) e chi lo trova spassoso e divertente, anche se a tratti malizioso (e in questo gruppo ci metterei anche la sottoscritta.)
Vi siete mai chiesti come sia possibile che, avendo tutti questi nemici, Pix riesca ancora a girovagare tranquillo per Hogwarts?
I tentativi volti a scacciarlo sono purtroppo (o per fortuna!) andati tutti in fumo.

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Il più famoso è quello risalente al 1876 che vede come avvocato dell'opposizione il vecchio custode Carpe (anche lui particolarmente rancoroso... c'è per caso un bando specifico fatto appositamente per assumere guardiani iracondi?)
Mentre alla difesa il solo ed unico Pix, che non ha bisogno di altro aiuto se non di se stesso.
Il fattaccio si svolse nel più classico dei modi, il custode aveva elaborato una trappola nella quale rinchiudere lo spiritello, le armi con le quali era stata costruita avrebbero dovuto attirare la sua attenzione e farlo poi finire in una grossa campana di vetro incantata.
Ma non andò proprio così, Pix infatti si liberò e ruppe la gabbia in mille pezzi di vetro, finendo per sparare sulla folla e minacciando tutti di morte.
Il Castello fu evacuato e la vecchia preside Eupraxia Mole finì per accettare di firmare un accordo che avrebbe consentito a Pix non solo di rimanere nella Scuola, ma anche di fare alcune cose, ad esempio la doccia (consentitogli solo una volta a settimana!) nei bagni dei ragazzi al piano terra. Dopo questo tentativo fallito da parte di Carpe, egli decise di lasciare la propria posizione di custode vacante e da quel giorno in poi Pix ha finito per regnare indisturbato. Certo è anche vero che nonostante i dispetti sia conscio di alcuni limiti, accettando di rimanere fuori dalle aule durante le lezioni e riconoscendo l'autorità degli insegnanti (forse non tutti, ma in linea generale.)
Come tutti gli spiritelli, ha studenti che gli vanno più a genio ed altri meno.
E' invece ben noto a tutti il suo timore per il Barone Sanguinario, dal quale si vede bene d'indispettire. Come liberarsi di Pix? L'unico modo a mio avviso più efficace per far sì che un burlone professionista ci lasci in pace è....annoiarlo!
Se non gli date modo di reagire ai suoi scherzi, arrabbiarvi o stizzirvi Pix volerà altrove, a nessuno piace la noia e di certo non ai dispettosi di natura. Se dovesse però cogliervi in un momento particolarmente imbarazzante, state certi che gli echi della sua risatina (o canzoncina inventata al momento) risuoneranno per ogni angolo di Hogwarts!



Alice Wagner ☘☘




Edited by Il Gufo Espresso - 4/7/2020, 01:30
 
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view post Posted on 3/8/2020, 11:41
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Campionessa di burlesque sul trespolo, prima vincitrice di ballo salsa macarena per volatili, medaglia e nastro d'oro per artigli splendenti per tre anni di fila, e tanti altri premi in successione per lei, tutti per lei. Katti Katy - doppio nome, il primo con la -i, il secondo con la -y, come ripeteva spesso durante le interviste - era la Regina dei Cieli, lo era da sempre. Da piccola, a pochi mesi dalla schiusa nei pressi delle spiagge di Los Angeles, aveva spiccato il volo con una maestria che non aveva eguali e aveva saputo raggiungere le vette in largo anticipo, di certo prima delle sue sorelle civettuole - di carattere, non di razza. Era da sempre una barbagianni d'eccellenza, dal fascino indiscusso e dal talento innato; un giorno si era ritrovata sulla staccionata della villetta sul mare di Robin Antin, quella Robin Antin, e si era trattenuta per bere un lungo sorso d'acqua fresca da una talea di gerani color indaco. Aveva visto la donna ballare, muoversi a ritmo, e impartire schemi di pura sensualità: giorno dopo giorno, aveva fatto visita più volte a quella casa e alla fine Robin Antin si era accorta di lei. Ne era stata sorpresa, ne era stata affascinata, e anche lei ne aveva carpito la bellezza indomita della sua specie. Katti Katy era diventata dapprima una creatura da compagnia e poi una vera e propria amica: mai in gabbia, sempre libera, assisteva alle lezioni della nota coreografa della Città degli Angeli. Andava bene, alla meraviglia, fino a quando Robin Antin non conobbe le spregevoli Pussycat Dolls. Erano state loro la rovina di Katti Katy, fin dall'inizio. Il loro successo, il denaro che riuscirono a guadagnare, la fama dei riflettori... anche la coreografa, vecchia amica Robin Antin si era lasciata coinvolgere, e alla fine la dolce barbagianni era rimasta da sola. Emigrata per nuovi successi, aveva raggiunto dopo lungo andare la Città di Londra, era stata lì per molti mesi, si era innamorata e aveva ottenuto il ruolo prestigioso di postino del Profeta. Mentre consegnava il giornale alla giornalista Cordelia Dixon, si fermò ad osservare le fotografie della donna e si accorse di come fosse elegante, bella, di classe. Era come lei, proprio come lei. Strillò acutamente, in segno di rispetto e di piacere, prima di scappare via. Nei suoi pensieri, c'era sempre la vendetta: per Robin Antin e per il suo abbandono; per le Pussycat Dolls e per la loro intromissione tanti anni prima.


GIOCHI ENIGMISTICI
Altro appuntamento con i giochi enigmistici.
Attenzione I primi sei che invieranno tutti i giochi risolti alla casella mp del Gufo Espresso vinceranno buoni spesa alla prossima consegna. Aguzzate l'ingegno!




Cordelia F. Dixon

CITAZIONE (Jolene White @ 17/7/2020, 16:14) 







Siamo ormai entrati in piena bella stagione: lo dimostrano le sere sempre più lunghe e dolci, le temperature gentili. La stessa Hogwarts ha da poco chiuso i battenti, sancendo così l'inizio delle vacanze per gli studenti e non solo. Che l'estate per voi significhi abbondanza di tempo libero o frenesia per viaggi e nuove avventure, non potrete perdere l'occasione di trascorrere qualche ora in compagnia dei libri qui proposti. Perfetti per la stagione per i motivi più diversi, sono letture che spaziano tra numerosi generi: dal romanzo al racconto breve, passando per la poesia ed una guida turistica unica nel suo genere. Leggete quindi fino alla fine, per scoprire quale faccia più al caso vostro!


Nata dal profondo affetto e dalla fascinazione che legano l'autrice alla capitale, Londra Magica si propone come una guida alla scoperta delle meraviglie della città. Si presta tanto alle Streghe e ai Maghi che non l'hanno mai visitata che, al contrario, a chi vi vive da anni e anni. È infatti il frutto di una ricerca minuziosa di dati storici, sociali e culturali, magnificamente filtrata dalla spiccata sensibilità della Velterson. «Ho passato l'infanzia e l'adolescenza a seguire mia nonna in giro per la città», ha spiegato l'autrice durante un incontro promozionale ospitato dal Ghirigoro. «Lei le chiamava gite e passeggiate, ma di fatto erano vagabondaggi all'interno dei suoi ricordi e della sua immaginazione. Aveva una storia per ogni angolo, per ogni costruzione apparentemente anonima, e io mi sono nutrita dei suoi racconti fino a vedere con i suoi occhi e i miei, insieme.»
Ci sono voluti diversi anni per raccogliere tutto il materiale necessario, ma infine, alle porte di quest'estate, le vecchie storie si sono intrecciate ai dati reali e hanno così dato vita alla prima opera della Velterson. Un grosso tomo fitto di fotografie, disegni, stampe risalenti ad ogni epoca, nonché di curiosità annotate a bordo pagina, quasi fosse un autentico diario di viaggio. Una miriade di racconti dai toni leggeri della favola spinge a visitare di persona i posti interessati, così da vedere con i propri occhi un gargoyle che secoli addietro veniva animato per trasportare la corrispondenza di due giovani Maghi innamorati, o la finestra che, incastonata in uno dei tanti palazzi di Mayfair, affaccia non su un elegante interno, bensì su un precipizio sotto al quale ruggisce l'Oceano Atlantico. Se volete viaggiare in luoghi e tempi meravigliosi senza spostarvi troppo lontano da casa, non avete che da lasciarvi trascinare da questa guida così singolare.


Rimanendo sulla scia dell'esplorazione di luoghi unici, questa raccolta di racconti vede come protagoniste alcune delle città europee più belle in assoluto. Venezia, Praga, Parigi e Budapest sono solo alcune delle tappe in cui verrete accompagnati dalla scrittura incantevole dell'autore. Macovei ha già dimostrato di essere uno scrittore di talento grazie alle numerose pubblicazioni alle sue spalle, sempre accolte con favore da critica e pubblico. In questo caso supera se stesso non solo nella prosa, ma nella concezione stessa della raccolta, che mescola egregiamente letteratura e musica. Il titolo non è certo un caso: il lettore sarà accompagnato in ogni racconto da una melodia diversa – una serie di notturni, per l'appunto, emessi per magia dalle pagine stesse. Le note del pianoforte si adatteranno al ritmo di lettura, variando velocità e volume a seconda delle scene, così da garantire l'atmosfera perfetta per ogni momento. Consiglio, a questo proposito, di stare attenti nello sfogliare il libro: scorrerlo troppo in fretta potrebbe portare ad una spiacevole sovrapposizione cacofonica. Attenzione soprattutto nelle biblioteche!
Oltre che dalla musica, i racconti sono legati dalla medesima atmosfera malinconica, pur senza negare sprazzi del sottile umorismo per cui l'autore è tanto apprezzato. Personaggi e vicende sono definiti nello spazio di poche pagine, facendo di questa una lettura perfetta per chi ha poco tempo libero sparso nel corso delle giornate. Per darvi un'idea di quanto i Notturni incantati possano affascinare e colpire, riporto di seguito un commento dell'autrice Aimee Jensen: «Prima di averli letti non avevo mai visto Venezia. Poi, quando qualche settimana fa ci sono stata per la prima volta, l'ho trovata anche più incantevole di come era descritta. Un unico dettaglio mi stonava: il silenzio. Sembrava davvero silenziosa, senza l'accompagnamento della musica».


Un'altra raccolta, ma questa volta di poesie: Highwoods fu uno scrittore estremamente affermato nella seconda metà del diciannovesimo secolo, purtroppo caduto nel dimenticatoio in epoca più recente. Dobbiamo ringraziare la casa editrice La Manticora per le ristampe di questo ultimo anno, grazie alle quali è stato possibile, per il grande pubblico, riscoprire un poeta dalla sensibilità così spiccata da non risentire affatto dei centocinquant'anni passati dalle sue prime pubblicazioni.
Questa raccolta, in particolare, nasce da una domanda che probabilmente molti di voi si saranno posti almeno una volta: che profumo ha l'Amortentia per me? Ebbene, per Highwoods profuma d'estate. Esplora il suo amore per la calda stagione attraverso sessantaquattro poesie dalla metrica variabile, tutte accomunate dalla stessa concretezza legata agli oggetti e alle esperienze di tutti i giorni. Dettagli apparentemente insignificanti – la tenda scostata di una finestra, un bicchiere abbandonato sul tavolo, l'inclinazione particolare dei raggi del sole al tramonto – diventano ponti per un'osservazione privilegiata, capace di portarci al di là della percezione sbiadita cui siamo abituati e farci intuire, per pochi fugaci istanti, verità che all'uomo non è dato conoscere. Semplicità e raffinatezza sono le caratteristiche essenziali del poeta, le cui parole, sempre ben soppesate e collocate con precisione magistrale, possono portarci momenti di autentica illuminazione.


Cambiamo completamente genere e atmosfere per assaporare l'ultima uscita di un'autrice che negli ultimi anni ha saputo raccogliere intorno a sé un pubblico tanto fedele quanto entusiasta. La Adems risulta una delle scrittrici più amate del momento, per quanto pubblichi sotto pseudonimo e intorno alla sua reale identità circolino ogni sorta di voci, ma nessuna certezza. C'è perfino chi sostiene che dietro alla sua figura si nasconda niente altri che Madama Piediburro, ma le congetture sono davvero troppe, necessiterebbero di un articolo a parte. Quel che è certo è che questi romanzi – dalle tinte fosche, pieni di azione e pensati ad arte per tenere col fiato sospeso fino all'ultima pagina – continuano a riscontrare un successo enorme. Se è vero che in estate si ha il tempo di lasciarsi catturare per dimenticarsi di se stessi e dei propri doveri, allora questo romanzo può fare al caso vostro.
Ma perché scegliere la Adems, invece di uno qualsiasi dei mille altri romanzieri del genere? È indiscusso che l'autrice abbia uno stile unico, basato su un principio semplice ma sorprendente: quello, cioè, di unire la spietatezza dei crimini più efferati, degli inseguimenti più mozzafiato, ad un linguaggio intriso di metafore e riferimenti culinari. Se vi sembra che paragoni arditi tra il colore del sangue e della marmellata di ciliegie siano risibili e di cattivo gusto, potreste ricredervi una volta immersi nella lettura. Ciò che apparentemente stona diventa per molti motivo di fascino, e non è detto che anche il più cinico dei lettori non si ritrovi, a libro completato, a tentare una delle tante e deliziose ricette sapientemente mescolate alla narrazione. La Adems, insomma, travalica le distinzioni di genere, e il risultato è curioso, bizzarro, e – almeno, stando alle vendite – sorprendentemente riuscito.


Questa non è che una brevissima panoramica delle ultime uscite letterarie: molti altri titoli meriterebbero la nostra attenzione, tuttavia questi sono quelli che potrebbero essere maggiormente apprezzati proprio in questa stagione. Le circostanze in cui si affronta una lettura influiscono sempre, in misura più o meno notevole, sull'esperienza che se ne fa; ciò non toglie che dei volumi validi possano essere apprezzati in qualsiasi momento, ma forse la giusta atmosfera aiuta ad immedesimarsi più a fondo, a lasciarsi trascinare dalle parole con maggiore trasporto.




CITAZIONE (Jane Read @ 15/7/2020, 12:16) 
Macrabù e le Passaporte dispettose:
il mistero delle uova scomparse
La nuova serie dell’autrice per bambini Andromeda Flanders
Tutti i bambini del Mondo Magico prima o poi nel corso della loro infanzia conoscono Andromeda Flanders: “La principessa che divenne un troll” e “Ronald, il fattucchiere pasticcione” sono solo due dei titoli più famosi tra gli innumerevoli scritti pubblicati a suo nome, ventisette per l’esattezza.
Storie all’apparenza semplici e divertenti, ma con un messaggio di fondo forte e deciso: attivista, sempre in prima fila nella lotta per i diritti di maghi, streghe e creature magiche, Andromeda Flanders attraverso i suoi libri ha cercato nel corso degli anni di indirizzare le future generazioni verso la creazione di un mondo più equo e giusto.

Con questa nuova serie avente per protagonista il folletto Macrabù, l’autrice si pone il coraggioso obiettivo di diffondere nel Mondo Magico le storie folkloristiche meno conosciute, per « impedire che finiscano nell’oblio della vecchiaia e per aiutare a comprendere come dalle tradizioni fioriscano le radici che sostengono e nutrono la comunità magica. »
Una comunità che non si limita ai confini nazionali, ma li supera per abbracciare il nostro pianeta nella sua interezza: durante il breve colloquio con uno dei nostri giornalisti infatti, l’autrice ha rivelato in esclusiva che la serie si svilupperà in più volumi che andranno a prendere in considerazioni anche le tradizioni di paesi molto lontani dalla nostra isola, in modo da « permettere alle giovani streghe e ai giovani maghi della nostra patria di capire fin dall’infanzia come il diverso non sia da temere ma da conoscere e stimare. Ciò che per noi è tradizione per altri può sembrare pazzia, eppure il senso di appartenenza che ci lega ai nostri rituali più inusuali è la forza che ci permette di tessere legami e creare le basi per un clima di rispetto e pace. »

Il primo libro della serie vede il protagonista impegnato nella sfida della notte di San Giorgio, una tradizione folkloristica di Gwbert-on-Sea, un piccolo paese affacciato sul mare nel Galles sud-occidentale.
Da secoli durante il giorno di San Giorgio, mentre i Babbani festeggiano la vittoria del loro idolo religioso sul drago malvagio, i piccoli maghi e le piccole streghe passano il pomeriggio sulla spiaggia alla ricerca del sasso più somigliante ad un uovo di drago. Una volta trovato, lo adagiano tra le fiamme contenute in un vaso di vetro incantato, preparato dai loro genitori, e lo lasciano accanto al letto per tutta la notte.
Tradizione vuole che se al risveglio il fuoco arde ancora all’interno del recipiente significa che il proprietario è stato coraggioso e impavido durante l’anno trascorso e che merita quindi una ricompensa: solitamente si tratta di una riproduzione di un piccolo drago incantato, che i genitori fanno trovare ai figli tra le fiamme all’interno del vaso al posto del sasso.
Macrabù arriva in Galles proprio la mattina dopo San Giorgio, ma non è un clima di festa quello in cui si trova immerso. Infatti, sembra che durante la notte tutti i vasetti infuocati siano scomparsi…

Non vogliamo rivelare troppo ai nostri lettori, siamo certi che anche se ormai l’età dell’infanzia è alle nostre spalle, sarà un piacere per tutti tornare a leggere dopo anni le storie dallo stile inconfondibile di Andromeda Flanders.


Per tutti gli appassionati, per i genitori dei bambini della nostra comunità e per i nostalgici, l’autrice presenterà il suo nuovo libro presso la libreria BiblioMagic di Hogsmeade questo venerdì pomeriggio alle ore 18.00 – alla presentazione seguirà un momento dedicato per gli autografi e le dediche.

A partire da venerdì inoltre il libro sarà disponibile per l’acquisto insieme a tutte le altre opere di Andromeda Flanders.

 
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4 replies since 3/5/2020, 09:12   270 views
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