Il Bacio del Dissennatore, Dissennatori: etica storia e politica dei secondini di azkaban

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view post Posted on 5/5/2020, 19:52
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È la più temuta delle pene che il Ministero della Magia può comminare nonché, senza ombra di dubbio, anche la più irreversibile. Sono pochi quelli che non rabbrividisco all’idea del Bacio del Dissennatore. Queste creature, note ai più soprattutto per essere le guardie della prigione magica di Azkaban, con la sola presenza e l’aura di oscurità che si portano appresso, sono tali da intimidire e far paura. La capacità però di queste creature di risultare temibili aumenta quando si pensa a quel particolare potere che hanno e che noi, comunemente, chiamiamo il Bacio del Dissennatore.
Con il Bacio queste creature si abbassano il cappuccio nero che contraddistingue la loro figura e si chinano verso la loro vittima come per azzannarla ma il danno non è esterno: niente sangue, niente dolore. Le ferite sono interne: i Dissennatori aspirano l’anima, lasciano la loro preda come un contenitore vuoto. Senza anima si sopravvive, ma si può anche dire che si continua a vivere?
Forse ciò che rende così temibile il Bacio è anche il senso dell’ignoto alle conseguenze di questo, si può pensare a cosa significhi vivere senza anima, ma nessuna spiegazione potrà andare oltre la nostra personale immaginazione.
E’ difficile, se non impossibile, immaginarsi quello che vuol dire vivere senza poter provare sentimenti, senza sentire nulla. Una vita paragonabile a quella di un robot babbano.
Nei casi più efficaci, quando al Dissennatore viene lasciato libero campo d’azione e può portare a termine il bacio senza interruzione, la vittima si trova addirittura ad essere in stato vegetativo. Potremmo quasi dire che questa è una conseguenza ben peggiore della morte: vivere il resto della propria vita come un involucro vuoto, incapace di sentire alcunché e di provare alcunché. Immaginate di fare un incubo ma non avere la possibilità di svegliarsi: probabilmente, nonostante quanto detto prima, la sensazione che segue al Bacio è questa.

Come si accennava precedentemente, il Bacio del Dissennatore è stato scelto dal Ministero della Magia per punire i crimini più efferati.
In Gran Bretagna non si è accolto il meccanismo più drastico, ma forse meno cruento, a cui è ricorsa la società non magica e cioè la pena di morte. E’ comunque doveroso specificare che gli Stati che utilizzano ancora oggi la pena di morte sono davvero pochi e che la tendenza va verso la sua eliminazione.
Alla luce di quanto specificato sopra, sembra chiaro che il Bacio, seppur non comporti il decesso dell’individuo che vi è sottoposto, possa essere messo sullo stesso piano della pena di morte, considerando però che è molto più cruento dei mezzi poiché reca una sofferenza perenne alla vittima.


E’ legittimo chiedersi le ragioni per cui il mondo magico sia rimasto, se si vuole, indietro rispetto ai babbani che da tempo hanno sviluppato correnti contrarie alla pena capitale con la stessa Gran Bretagna che ha abolito la pena di morte nel 1998, ma che ben trent’anni prima aveva lasciato come reati punibili con la stessa l’incendio del palazzo reale, l’alto tradimento e la pirateria con violenza che, come si può facilmente intuire, sono ipotesi davvero residuali.
Probabilmente si potrebbe dire che il Mondo magico ha ancora a che fare con l’evenienza di sovversioni dell’ordine pubblico e con la magia oscura e che quindi voglia dotarsi di uno strumento estremo per proteggersi da questi. Eppure, se la civiltà babbana, con mezzi inferiori, è riuscita a dotarsi di strumenti deterrenti e di punizione idonei che potessero sostituire la pena di morte, perché il mondo magico non è in grado di fare lo stesso?


Il Bacio sembra una misura alquanto arcaica, risalente ad un’epoca in cui ancora non si riconoscevano in capo all’individuo dei diritti naturali, cioè diritti con cui il cittadino è nato e che non gli vengono concessi dallo Stato, bensì che gli appartengono e, anzi, lo Stato è tenuto a rispettarli. Tra questi sembra scontato dire che vi rientra anche il diritto alla vita.

Come si è potuto considerare in precedenza, il Bacio equivale alla morte che, se non è fisica, è cerebrale e quindi può essere equiparato ad una lesione del diritto alla vita del cittadino che non viene meno, nemmeno quando questo commette un reato.


Sarebbe poi sbagliato non menzionare il rischio di creare lesioni permanenti e irreparabili sull’individuo innocente. Se una persona è stata erroneamente rinchiusa in carcere e si scopre poi innocente, nonostante abbia comunque subito un danno ingente, è possibile risarcirla e ripristinare il suo onore. E’ chiaro che ciò diventa molto più complesso quando l’innocente è stato sottoposto al Bacio, una somma di denaro resa ai parenti non potrà mai sopperire alla perdita della persona cara.


Infine, sembra doveroso menzionare anche quella che è la tendenza globale a riconoscere come sempre maggiore la funzione rieducativa della pena ed è chiaro che questo aspetto non si trova, neanche minimamente, nel Bacio.
Disponiamo di mezzi punitivi che sono di gran lunga meno degradanti e che comportano sofferenze inferiori ma che riescono in ugual modo ad avere la loro forza retributiva e preventiva e che dovrebbero essere preferibili rispetto al concedere ad una creatura la capacità di punire un essere umano nostro pari.

 
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view post Posted on 5/5/2020, 20:48
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LA MANGIAMORTE

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LA STORIA DEI TEMIBILI GUARDIANI DI AZKABAN

Oltre al fatto che siano creature classificate dal ministero della magia come pericolose e che facciano guardia ad Azkaban, dei dissennatori si sa poco e niente. Lunghi studi da parte di magizoologi hanno dimostrato che si moltiplicano un po’ come dei funghi, ma solo in ambienti dove vi sia cibo in abbondanza, per questo, vengono tenuti reclusi in un solo posto, ad Azkaban, che tra l’altro è proprio il posto dove hanno origine.
Ma facciamo un passo indietro. Il primo avvistamento di un dissennatore avvenne attorno il 1590, anni dopo la morte dello stregone Erkidiz, colui che aveva eretto la fortezza di Azkaban che la utilizzava come sua reggia. Oltre ad essere irraggiungibile e ben occultata era anche estremamente ben difesa, non solo dalle sottili figure con il nero mantello, ma anche da sortilegi avanzati di magia oscura che, per nostra fortuna, sono andati persi. I primi avventori che si recarono sull’isola descrissero il luogo come "la madre di tutti gli incubi" e le creature che lo popolavano "sembravano la cosa meno temibile”. Trovarono tracce sulla creazione della struttura, di preciso frammenti scritti dai temibili secondini: questi narravano di come alcuni sprovveduti marinari siano riusciti a raggiungere lo scoglio dopo il naufragio della loro barca, per poi essere sottoposti involontariamente ad incantesimi potenti che li trasformarono in una via di mezzo tra spettri e lethifold, bisognosi di consumare emozioni positive per tutto il resto della loro vita. Rimasero soli su quello scoglio per molto tempo e il loro numero stava lentamente calando, fino a che, nel 1718, Damocles Rowle, neo eletto ministro dell’epoca, decise che Azkaban fosse il luogo ideale dove poter tenere dei prigionieri e i dissennatori, secondini ideali che gli avrebbero fatto risparmiare risorse utili dato che non chiedevano uno stipendio.
Vi furono proteste da parte di tutta la comunità magica internazionale, la fama delle oscure creature le precedeva e i metodi fin troppo brutali con i quali seviziavano le loro vittime, strappando loro ogni secondo di gioia vissuta e ricordata, sembrava una punizione ben peggiore della morte. Ed è tuttora così.
Eppure vennero accettati, anche se per pochi anni, perché nessuno sembrava essere in grado di presentare delle alternative a riguardo. Fu Eldritch Diggoy, ministro della magia tra il 1733 e il 1747, fino a che il vaiolo del drago non se lo portò via, che decise a cercare una soluzione. Dopo una visita che i giornali dell’epoca ricordano con parole come “sconvolgente” e “terrificante” Diggory tentò d’instaurare un comitato per provare a destituire i dissennatori dal loro compito e cercare idee alternative. Tra queste, alcune furono decisamente bislacche: si era parlato di assumere dei giganti, solo che il loro pessimo temperamento non sembrava la miglior soluzione, altri ancora, avevano proposto la presenza di goblin per tentare di appianare le divergenze tra quest’ultimi e i maghi, ma la loro avidità poteva presentare una facile soluzione ai tentativi di evasione. Infine, prima di scegliere di provare ad assumere dei maghi capaci tramite l’utilizzo anche di un patto infrangibile, si era avvalorata l’ipotesi di avere degli elfi domestici a servizio di Azkaban ma si rivelarono creature alla fine in qualche modo troppo malleabili.
Quando oramai le cose sembravano fatte, il comitato si accorse dell'impossibilità di eliminare i Dissennatori in modo definitivo. Lasciare libero un numero cospicuo di loro, che durante gli anni di servizio avevano trovato “nutrimento” sufficiente a moltiplicarsi, voleva dire dare loro il permesso di vagare liberi nell’entroterra, con serie conseguenze sui maghi ma anche sui babbani, rischiando quindi di violare lo statuto di segretezza magico formulato da nemmeno cinquant’anni.
Il comitato decise quindi di rimandare una decisione a riguardo, fino ad abbandonare ogni tentativo di trovare un alternativa e con la morte di Diggory, infine, venne sciolto. I suoi successori cercarono sempre di trovare una soluzione a riguardo anche perché durante gli anni dell’ottocento, la comunità magica si trovò spaccata in due fazioni: chi sosteneva l’utilizzo delle oscure creature e chi no, trovandole non solo temibili, ma anche pericolose. Si sussurrava infatti che alcuni maghi oscuri, promettendo ai dissennatori di avere più vittime da consumare, potessero ottenere il loro controllo e rivoltarli contro il ministero e il mondo magico. Per fortuna nulla di tutto questo è ancora accaduto ma fino a quando? Prima o poi, giungeremo forse alla soluzione del problema ma l’amministrazione odierna, non sembra voler, o forse poter, fare nulla a riguardo.

Rowena Abyss




 
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view post Posted on 5/5/2020, 20:56
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L'Attualità della norma e dello strumento

Tutto molto interessante il mondo che gira attorno le oscure forze dei dissennatori così come è interessante portare sul ring la contesa Etica e Giustizia ma… cosa è oggi, effettivamente, il sistema del bacio? Perché ancora in uso? Come garantisce, o si suppone che garantisca, Giustizia? Tralasciando la dubbia morale e l’eticamente giusto, il paragrafo ``giustizia`` alla sua base pone un ragionamento, un corpus di dottrine e ideologie che nei secoli di storia nazionale, attraverso varie individualità personali/sociali, hanno trovato terreno fertile per formulare un’individualità generale sulla quale basare giudizio e percezione. La legge che conosciamo oggi altro non è che un processo storico dove la comunità ha trovato un unico e proprio metro di giudizio per determinate esperienze e avvenimenti. Ghigliottina, sedia elettrica, impiccagione…un bacio. Ancora una volta nella storia torna l’atto d’amore puro in veste di condanna, di tradimento nell’anima nella versione che conosciamo e che tutt’oggi la nostra comunità, con le sue istituzioni, attua. L’attualità della pena ci porta a meditare sul suo effettivo ``beneficio``, sulla sua effettiva ``utilità`` e, difatti, è con questo principio che chiuderemo il cerchio, il discorso già da troppo protratto. Si deve cominciare a far riferimento alla nascita del fenomeno, dello strumento, e ora sapete come è nato e perché; si tende a pensare che come tutti i fenomeni di natura umana, questo debba avere un inizio e una fine ma, dovendo intervenire su più livelli e competenze, non è facile dire come e quando questo ``servizio`` potrà esser abolito… non entra in gioco solo il cogliere la possibilità di un’apertura dagli organi competenti ma tutto un vasto discorso di dati, di statistiche, con cui si fa politica. Riportando i numeri alla mano, l’azione criminosa da parte di maghi e streghe di oscura natura nei soli ultimi 30 anni è diminuita del 63%, cifra sicuramente positiva da un punto di vista giuridico ma non abbastanza per la società che ancora sente, giustamente, di dover venire protetta. La percezione del male, nel suo esser diminuita in attività, trova per paradosso un vertiginoso aumento nella percezione della persona che, proprio perché non abituata più al quotidiano male, percepisce con maggior eco quell’azione criminosa e malvagia solitaria e sporadica, chiedendo di neutralizzarla prima che possa a sua volta moltiplicarsi. In tal senso, il settore giustizia o, in generale, il settore istituzionale rallenta a legiferare in materia per un motivo possibilmente sano di principio ma non coerente in etica e morale: tenere la pena del bacio fa sì che i criminali meno spavaldi, timorosi di incorrere in una simil condanna a morte, si tengano lontani dal praticare arti oscure o azioni efferate. In poche parole, ad oggi, la figura del bacio del dissennatore è un deterrente, ovvero un’azione con carattere di esemplarità istituito dal ramo giustizia per tenere lontano possibili atti malvagi; inoltre, come la storia ci insegna, è da oramai tanto tempo considerato un diritto naturale in quanto pratica usata da generazioni precedenti, che fossero barbari o civili, di base quindi contrari alla soppressione della pena; sempre sul ramo giustizia, viene considerata tutt’oggi come giustizia retributiva con alla base un contrappeso morale che non scade in vendetta… cosa vuol dire ciò? Che la migliore risposta ad un crimine è una pena proporzionale al reato, inflitto perché l'autore del reato merita la punizione e, al tempo stesso, si porti (spregevolmente pensando) a un ``conforto`` dell’animo/i della persona/e offese; è anche una pena recidiva, nel senso che la sua applicazione evita che la società debba incorrere per qualsiasi motivo nello stesso criminale già giudicato e, per diverse circostanze, evaso o fuori dal proprio range di sconta penale. Insomma, per farla breve e corta, è un azione istituita anni e anni or sono, con specifiche condizioni e scenari, attualmente portata ancora avanti come pratica per tenere a bada il fenomeno criminale, favorita dai dati di percezione del fenomeno stesso e materia tutt’altro che semplice da legiferare e regolamentare per via dei suoi impervi e infiniti dibattiti, sia di natura sociale che istituzionale, che trova un falso equilibrio sull’applicazione cautelare della condanna e la sua NON soppressione. La riunione dei capigruppo rappresentanti le diverse nazioni al comitato magico internazionale sfiorò un accordo epocale una decina di anni fa, quando si chiedeva a voce quasi unanime la soppressione di pene capitali nel mondo magico in via definitiva e la condivisione di un nuovo strumento che sarebbe dovuto passare sotto il nome di D.A.R.K. (Dipartimento Analisi e Riabilitazione Kulak) per tutti gli stati che sedevano al tavolo delle trattative; questo strumento creava in maniera innovativa una serie di nuove sezioni speciali e condivise per tutte le comunità magiche, vere e proprie istituzioni con una sede fisica nella capitale magica di ogni nazione e un personale scelto e qualificato fra medici, psicologi, giuristi e forze dell’ordine che si sarebbero dovuti premurare di esaminare caso per caso ogni individuo condannato per un’atrocità commessa e tenerlo SI’ lontano da un contesto sociale, lontano dalle persone e dalla civiltà, ma in una comunità di altri condannati che avrebbero dovuto assolvere a determinate mansioni utili, al tempo stesso, alla società, senza magia e con un costante controllo rigido da parte dei loro ``custodi``; di pari modo si sarebbero impegnati a farsi aiutare e riabilitare dalla stessa equipe di personale selezionato, con l’obiettivo di arrivare a creare una nuova comunità ``indipendente`` nel loro modo di vedere le cose, estranea al resto del mondo e con un livello di controlli anche maggiori di Azkaban e Nurmengard ma, al tempo stesso, più umani e ``sicuri`` dell’affidamento della mansione a creature oscure o simili. In quell’ottica, si sarebbe arginato anche il problema dell’opinione pubblica dato che, negli incontri successivi, fu inserito un emendamento circa la denominazione del progetto in ESILIO ETERNO e la classificazione dei rapporti in TOP SECRET per ogni stato… la gente, emessa la condanna, non si sarebbe mai più dovuta interrogare sul condannato; sembrava tutto andare per il verso giusto quando a un certo punto in quel tavolo cominciò la protesta dei russi: non credevano alla redenzione, non volevano spendere ulteriori risorse per elementi oramai inutili alla società e non volevano sicuramente impegnarsi a dover far le guardie ai criminali che, possibilmente, erano stati i primi a eliminare propri colleghi o in generale le proprie forze magiche militari. A coda, altri stati come la Romania, la Croazia e la Germania cominciarono, in una serie di infiniti e ulteriori incontri al tavolo, a creare perplessità su vari punti portati in auge dalla Russia e il tutto si concluse con un ennesimo fallimento della diplomazia e della società di cambiare registro per la tutela del condannato. Sicuramente era come al solito un discorso da rimandare alle proprie spese interne e al dispiegamento di forze non del tutto minime… il tutto fu fatto passare come una carenza di risorse generale e da quel momento il progetto D.A.R.K. tornò a esser un sogno appena sfiorato con le dita da chi credeva in un mondo migliore; gli stati si trovarono dal poter cambiare il modo di gestire e somministrare condanne e pene in modo migliore a prendersi l’ingrato nomignolo che quella K dell’acronimo, di Kulak, doveva definire… avari e incettatori (questo è il significato etimologico del termine), avevano preferito le finanze e le risorse (ben superiori a quanto poteva esser stato falsamente dichiarato) anziché dare umanità a un mondo che lo chiedeva; gli avari di potere, di ricchezze e di scadenti ideologie quali erano i condannati stessi, per l'appunto, erano diventati santi al loro confronto e cedettero con onore la propria corona a chi si era opposto a quel progetto. Dal punto di vista mediatico l’intera faccenda fu trattata come scandalo o vittoria delle Lobby che amministravano i più grossi centri detentivi e punitivi dell’intero mondo magico…. inutile dire che i giornali al tempo vendettero milioni di copie.

Cari lettori, a voi le riflessioni dell’intera faccenda, con l’augurio che non permetterete mai ai vostri animi di esser aspirati da creature peggiori dei dissennatori: gli uomini.


di Issho Fuji-Tora


 
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