Behind your mind there are secrets, Segue Quest Legilimens

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 9/5/2020, 23:00
Avatar


Group:
Corvonero
Posts:
1,250

Status:


Alice Lastrange
«Tutte le cose hanno origine nella mente,
la mente le produce, di mente sono fatte»

Camminava a fatica, la caviglia le bruciava terribilmente, non si era accorta di quanto fosse mal ridotta fino a quando tutta quella situazione era giunta al termine, anche se realmente tutto doveva ancora cominciare. Suo padre camminava al suo fianco, la reggeva ripercorrendo quei cunicoli che avevano portato Alice a tutta quella situazione. Quanto tempo era passato? Minuti, ore? Quasi si stupì di ritrovare il sole alto in cielo, tutta quella luce infastidì i suoi occhi, ormai abituati alle tenebre della grotta in cui era poco prima e all'oscurità che portava dentro di se.
Era arrabbiata, era triste, avrebbe voluto gridare a squarciagola fino a non avere più un filo di voce, se solo avesse avuto la forza di farlo. I suoi passi si muovevano lenti, le sue forze la stavano lentamente abbandonando, ed Alice si aggrappava a lui, l'uomo della sua vita, come aveva sempre fatto, ma quella volta si sentiva persa, così come lo era sua madre.
Il suo spirito combattivo giaceva per terra, accompagnato dal suo morale, ma presto sarebbe tornato alla carica, portando con se tutta la rabbia e il dolore che celava in quello sguardo perso nel vuoto.
Le scale sembravano infinite ed ogni scalino portava con se un piccola ma dolorosa fitta, ma questo la riportò per qualche istante ad Hogwarts. Avrebbe dovuto abbandonare la scuola, lasciare tutto alla ricerca di sua madre?
No, Alexandra non le avrebbe mai perdonato una cosa del genere, Alice sapeva che sua madre avrebbe preferito morire anziché vederla abbandonare gli studi a causa sua.
Doveva studiare, imparare tutto quello che poteva per riuscire ad affrontare qualsiasi situazione le si fosse parata dinanzi, anche se, al momento, trovava difficile persino stringere tra le mani la polvere volante.
Avvolta da un fuoco verde acceso, Alice venne catapultata lontana da casa, era stanca, quella giornata di studio si era trasformata come la Corvonero non poteva nemmeno lontanamente immaginare, e ora giaceva li, nell'ospedale magico San Mungo, ferita, in attesa che qualcuno si prendesse cura di lei.
Voleva riposare, dormire, abbandonare per qualche ora tutti quei pensiero, disconnettere il cervello per un pò ma quelle sensazioni, quelle grida, Alice dubitava che sarebbe riuscita a tenerle lontane dai suoi sogni. Suo padre giunse poco dopo di lei, la sua figura si fece nuovamente autoritaria mentre chiedeva soccorso per sua figlia e il suo volto nascondeva perfettamente tutto quello che realmente stava provando, come lo invidiava, lei era sempre così trasparente, ogni suo pensiero le si leggeva in faccia, chissà che aspetto terribile doveva avere in quel momento.


● Scheda ● Corvonero ● 17 Anni ● Mezzosangue ●

Statistiche Iniziali
» Punti Salute: 207
» Punti Corpo: 105
» Punti Mana: 127
Statistiche finali
» Punti Salute: 191
» Punti Corpo: 100
» Punti Mana: 127
Caviglia destra ustionata



schema role © psìche



Edited by Alice Lastrange - 10/5/2020, 00:31
 
Contacts  Top
view post Posted on 11/5/2020, 22:45
Avatar

Group:
Direttore San Mungo
Posts:
30

Status:


The Universe doesn't like secrets...
«Un attimo. Un attimo... Ora vi mando qualcuno!», la voce irruppe all'improvviso dal banco informazioni. Il Pianterreno era di norma il posto più affollato e meno silenzioso dell'intero organico. Infermiere e guaritori correvano da una parte all'altra come trottole inferocite e sembrava potesse mancar loro davvero poco per dare di matto. Ciò non capitava quasi mai, comunque. Le facce stanche e i pazienti nervosi non erano abbastanza per far vacillare l'animo di chi dava ogni parte di sé nel mandare avanti la baracca e, soprattutto, per prendersi cura di chi ne aveva bisogno.
Paul Dwight, da poco Capo del sistema, non sembrava rientrare in quel folle gioco dettato da palline rimbalzanti. Lui si muoveva con estrema calma e tranquillità, quasi fluttuando goffamente tra i medici. Con le mani in tasca si scansava a destra e a manca per evitare bacchette puntate in un occhio per distrazione o, peggio, di essere travolto da uno dei Medimaghi massicci che prendevano servizio al reparto di primo soccorso.
La voce della più anziana delle infermiere lo riscosse mentre stava osservando da vicino, schiena inarcata in avanti, un'enorme pustola spuntata sulla fronte di un anziano. Seguiva con interesse il dibattito circa la sua natura. Donovan affermava che si trattasse di un infezione dovuta ad un'incauta esposizione a una rara spora presente solo e soltanto nelle Foreste Amazzoniche; Jarvis, invece, voleva curarlo come un semplice rush cutaneo a cui il malcapitato non aveva badato nella giusta misura. Avrebbe dato torto ad entrambi, Paul, ma non voleva ancora interrompere quell'idillio. La vittima, che li guardava con un misto di paura e malafede, non era mai stato a passeggio nella flora amazzonica - sarebbe probabilmente morto per arrivarci, vista l'età - ma sembrava non avere il coraggio di ammetterlo.
Rizzandosi con la schiena esile, inclinò il capo oltre la tendina che donava almeno una parvenza di intimità a quell'enorme cratere di pus, e cercò di intravedere la fonte dell'ennesimo, improvviso, allarme.
Tutti urlavano al pian terreno, bisogna farci l'abitudine e, soprattutto, bisogna saper distinguere le caotiche grida. Era urgente? Non lo era? Si trattava di un attacco di ipocondria? Qualcuno aveva paura della bacchetta puntata in vena?
Insomma, bisognava pur porre delle priorità.
Voltando ancora di poco il capo, quel tanto che sarebbe bastato a richiamare il fastidio alla spalla sinistra che lo teneva sveglio da giorni, mise a fuoco l'uomo che, ansante, sorreggeva una ragazza in stato di evidente shock.
Passarono trenta secondi e nessuno sembrò effettivamente raggiungere la strana coppia. Quel posto andava rivisto a partire dall'organico. Ma in che situazione aveva deciso di cacciarsi?
Decise che l'infezione aveva perso il suo fascino e che era giunto il momento di mandare uno esperto da due mentecatti e cambiare centro focale della sua scena.

«Venga... L'aiuto.», pochi istanti dopo il Direttore del San Mungo si protendeva verso l'uomo offrendo un braccio per aiutare quella che ipotizzò essere sua figlia. Sorrise ad Alice, sperando che la metà della sua faccia meno attraente non la spaventasse. Come potevano sentirsi, i pazienti, ad essere accolti, al piano dedito alle ustioni, da un uomo che aveva metà faccia bruciata e, per di più, era il Capo? Se lo chiedeva spesso, con innocente curiosità.
«Ecco, ora ti faremo sdraiare qui»spostando con garbo il cuscino, avrebbe fatto accomodare lentamente la ragazza. Gli occhi saettavano dall'uomo a lei, la mente cercava di individuare il problema più evidente.
«Donovan, smettila di sognare il Sud-America e portami immediatamente dei bendaggi puliti e l'essenza di dittamo...», urlò all'uomo qualche tendina più in là,«Devo dare un'occhiata a quella ferita. Nel frattempo, volete dirmi cosa è successo?»

... It conspires to reveal the truth, to lead you to it.
 
Top
view post Posted on 12/5/2020, 22:16
Avatar


Group:
Corvonero
Posts:
1,250

Status:


Alice Lastrange
«Tutte le cose hanno origine nella mente,
la mente le produce, di mente sono fatte»

Una moltitudine di gente si affannava muovendosi di qua e di la, passandole accanto ignorando i richiami che suo padre faceva loro, probabilmente in quella struttura c'erano molto più persone in condizioni più gravi delle sue, ma questo non le importava.
Era giusto aspettare, prima o poi qualcuno sarebbe venuto a darle un'occhiata e a curare la sua caviglia bruciacchiata. Il suo cervello cercava in tutti i modi di ripartire, ma temeva che per qualche ora, o più probabilmente qualche giorno, nessuno sarebbe riuscita a destarla da quell'incubo che ormai era un tutt'uno con la realtà.
Voci indistinte arrivarono alle orecchie della Corvonero, non diede loro peso, voleva tornare a casa, no, ormai nemmeno casa sua era rassicurante, avrebbe preferito passare la notte li, staccare la spina per qualche tempo e poi ricominciare.
Un uomo si avvicinò a loro, suo padre iniziò a farfugliare cose, Alice non capiva se era lui ad essere troppo agitato o era lei a non comprendere le sue parole, che l'uomo non degnò di molta attenzione.
Si sostituì presto a lui, al quale Alice si aggrappò, non odiava sua padre, ma in quel momento non voleva parlare con nessuno di sua conoscenza persino il sorriso tirato di quell'uomo era più rassicurante.
Cercò di darsi un contegno, le sue ferite non spiegavano la sua situazione ed Alice non sapeva se era il caso di raccontare tutto quello che era successo. Il problema è che temeva che una volta iniziato non sarebbe riuscita a fermarsi e allo stesso modo le lacrime, doveva resistere, trattenerle con tutta la forza di cui era ancora a disposizione e sembrare forse. Doveva mentire, fingere di stare bene e crollare solo quando sarebbe stata da sola e al sicuro. L'uomo la accompagnò fino ad un lettino, sul quale la fece stendere, il che le diede più sollievo di quello che potesse aspettarsi.

«Io... » le parole le si strozzarono in gola, la voce era roca e temeva che il suo discorso sarebbe sembrato incomprensibile, ma non si fermò
« ... mi dispiace, io mi stavo esercitando con alcuni incantesimi del fuoco e la situazione mi è sfuggita di mano, c'era vento e non ho calcolato molte cose, sono stata un'incosciente. » lo sguardo si pose solo dopo aver concluso le sue parole sul viso dell'uomo, metà era completamente bruciato, si sentì stupida dopo aver inventato quella fandonia e profondamente irrispettosa, ma non poteva fare altrimenti, sperava davvero di non aver offeso quel pover uomo che stava solo cercando di aiutarla svolgendo il suo lavoro.

● Scheda ● Corvonero ● 17 Anni ● Mezzosangue ●

Statistiche Iniziali
» Punti Salute: 207
» Punti Corpo: 105
» Punti Mana: 127
Statistiche finali
» Punti Salute: 191
» Punti Corpo: 100
» Punti Mana: 127
Caviglia destra ustionata



schema role © psìche


[/QUOTE]
 
Contacts  Top
view post Posted on 17/5/2020, 13:32
Avatar

Group:
Direttore San Mungo
Posts:
30

Status:


The Universe doesn't like secrets...
La risposta non sembrò convincerlo.
Dove si stava esercitando la ragazzina? Non ad Hogwarts certo, altrimenti sarebbe nelle gentili cure dell'infermiera e non nelle sue tozze mani.
La scrutò, gli occhi rialzati su di lei mentre la schiena si incurvava sulla ferita per adocchiarla meglio.
La sua attenzione venne interrotta dal giovane Medimago che, affannato, gli giunse accanto con tre boccette e un rotolo di bende buono per un esercito di Auror.
Alzando le iridi al cielo, Paul non osò dire nulla ma il divertimento era ben visibile sul suo volto. Ciò non mutò la sua concentrazione tuttavia e tornò presto da Alice.
«Tranquilla, è solo un'ustione di primo grado»<i> le sorrise mentre la mano già portava le mani sulla caviglia della fanciulla innescando il processo di cura.
Il rosso dell'infiammazione sembrò scolorarsi, tendendo verso sfumature meno preoccupanti. Nel giro di pochi minuti, sarebbe migliorato del tutto. L'essenza di Dittamo venne spalmata con estrema facilità, facendo attenzione a non crearle troppo fastidio. Le bende vennero posizionato con il semplice utilizzo delle mani, senza incantesimi di sorta e una volta completato il suo lavoro in religioso silenzio, Paul portò sonoramente le mani sulle gambe volgendo l'attenzione sui due.
«Ecco fatto» annunciò, la destra che arrancava alla nuca per ravvivare i capelli che andarono a coprire cicatrice.
«C'è altro che ti fa male?» sapeva già la risposta. La sua abilità di Guaritore esperto, dopotutto, gli permetteva di comprendere lo stato di salute dell'esile corpo ma sentì comunque la necessità di domandarlo, come da prassi.
«In caso contrario, tu è il tuo... Papà? Beh, potete andare. Ricordati di applicare altra essenza se dovesse pizzicarti. Non grattarti, mi raccomado!», un occhiolino e via, come nuova.


... It conspires to reveal the truth, to lead you to it.


Ciao Alice.
I tuoi punti stats ritorneranno come nuovi tra 16 ore (riacquisterai, infatti, 2 PV ad ogni ora). Al termine del tempo previsto per il recupero, dunque, potrai lasciare il San Mungo con un ultimo post.
Grazie per la visita :flower:
 
Top
3 replies since 9/5/2020, 23:00   130 views
  Share