A pochi isolati dal centro del
Villaggio di Hogsmeade si dipana una strada ampia e acciottolata di sampietrini e tufo; percorrendola fino alla fine, si arriva ad un incrocio: sulla destra si snocciola un sentiero che riporta al centro del sobborgo magico, sulla sinistra all'apparenza ci si imbatte in un
vicolo stretto, senza uscita. Tra le pareti spoglie si scorge tuttavia, in un angolino, una statua in cemento grezzo - è scura, ricoperta di licheni per l'umidità pesante, ma ha la forma abbozzata di un cane a tre teste:
Cerbero, la mitologica creatura degli Inferi, è posto a guardia silenziosa, privo di vita.
Statuetta di Cerbero scultura di Cerbero, cane infernale, alta venticinque centimetri. Se messa a guardia di un luogo o un oggetto si animerà, abbaiando rumorosamente attraverso le tre fauci; il rumore giunge alle orecchie del padrone anche se non si trova nelle immediate vicinanze.
Alle sue spalle, la parete del vicolo è incrostata di erbaccia scura che scivola lungo le pietre; al giusto visitatore, basta una
carezza sul capo centrale del cane di statua per rivelare ogni segreto: i mattoni si ritirano al pari di edera e foglia, mostrandosi rapidamente come un
arco in pietra arancio. È l'ingresso di un'abitazione protetta dalla magia, è un palazzo imponente - non troppo largo, slanciato verso l'alto -, a rifinire una cupola in vetro impolverato: mattoni smussati, l'uno sull'altro, in una torre certamente non babelica. Dalle tonalità del tronco, della crema e delle fiamme più calde, la struttura mostra qualche pezzo mancante sui lati, in parte è coperta di muschio e di erba smeraldo. È una
proprietà privata del C.r.e.p.a., acquistata con i fondi raccolti nel tempo: nasce con l'intento di accogliere gli Elfi Domestici salvati dalla prigionia attraverso le missioni degli attivisti, così come tutti gli altri in difficoltà e/o senza più lavoro o posto in cui abitare. La residenza collabora infatti con l'Ufficio per il Reinserimento degli Elfi Domestici, al Ministero della Magia [
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Il Calzino Rattoppato, in riferimento simbolico al più semplice indumento che rende libero un Elfo Domestico. Rivestito di
Incantesimi Protettivi, Anti-Babbani e Anti-Materializzazione (questi ultimi vani alla sola magia elfica). Il palazzo è indisegnabile e occultato. L'ingresso è conosciuto da gran parte degli attivisti.
All'esterno, lungo tutto il perimetro, si alternano statue in pietra dalle fattezze demoniache - veri e propri
gargoyle in cemento grezzo; il volto scontroso, spesso dotati di ali e coda, appaiono come astanti spettrali e di tanto in tanto si muovono di sfuggita per grattarsi il capo, ammiccare, sbadigliare o sgranchirsi dalla prigionia apparente. Se da un lato le statue hanno la simbolica funzione di tenere lontana l'oscurità, dall'altro sono incantate come guardiani: in caso di pericolo o attacco alla struttura, si animano immediatamente per proteggere e preservare i confini.
Mappa
pianoterra scale a chiocciola ▪️ cucina ▪️ giardino
sotterranei laboratorio
primo piano dormitori ▪️ bagni
soffitta
Il portone principale è molto alto, è interamente in legno come quasi tutti gli interni della struttura; la maniglia in ottone è rotonda e una volta entrati ci si ritrova al pianoterra. Ha una forma circolare, mostra un camino sul fondo della stanza, un tappeto a strisce dai colori pastello, una finestra rettangolare che affaccia sull'esterno, un tavolo e sedie e divanetti sistemati alla rinfusa per gli abitanti e per le riunioni improvvisate dei membri del C.r.e.p.a. Proprio sulla sinistra, appena all'ingresso, si articola una scala a chiocciola in legno di formica, color caramello: ondeggia su se stessa verso l'alto e verso il basso, portando così ai piani superiori o inferiori. Gli Elfi Domestici si spostano tuttavia per Materializzazione innata.
Poco più avanti del camino nel salotto al pianoterra, si ritrova un corridoio abbastanza stretto e spoglio che conduce alla cucina e verso la fine ad una porta in vetro per accedere al giardino. La prima stanza è vinta da un Incantesimo Estensivo Irriconoscibile e si presenta come una cucina piuttosto ampia, con una lunga tavolata in legno che accoglie tutti gli Elfi Domestici per i pasti del giorno; gli strumenti da cucina come piatti, pentole, bicchieri, posate e così via sono tutti nei dintorni tra cassetti e fornelli, gli stessi Elfi Domestici preparano i vari piatti. Un forno a legna si incastona nella parete principale, la stanza è circondata da vetrate che la rendono luminosa e che mostrano il giardino all'esterno; ha un profumo dolce, caldo e rustico di cibo fatto in casa.
Percorso tutto il corridoio laterale del pianoterra, si raggiunge così una porta in vetro smussato che conduce al giardino; è un fazzoletto di terra abbastanza piccolo, che permette la coltivazione di pochi fiori - perlopiù margherite e molta edera - con qualche verdura contadina, poi cucinata dagli Elfi Domestici. Tra un cespo di insalata e qualche fungo talvolta si intravedono gnomi tra strumenti come carriole e cesoie; una piccola pozza d'acqua circonda tutto il territorio e il palazzo di lato.
sotterranei ↓
▪️ laboratorio Percorrendo la scala a chiocciola verso il basso, i gradini si mostrano talvolta traballanti e poco stabili; pochi metri per arrivare ai piani inferiori, dove si ritrova una stanza circolare di ampie dimensioni con una mobilia consunta e tante sedie in legno attorno ad un largo tavolo. Tra strumenti di lavoro, in acciaio e in ferro, il laboratorio si presenta tra pareti in pietra grezza; sulla sinistra ci sono diverse macchine da cucito, insieme ad un comodino con aghi, fili e tessuti colorati. È il luogo in cui gli Elfi Domestici hanno un lavoro del tutto libero, secondo proprio desiderio e propria autonomia, e i cui manufatti vengono poi rielaborati, revisionati e incantati con la magia elfica per essere venduti al negozietto che il C.r.e.p.a. aprirà a breve. I ricavati dalle vendite saranno utili per il sostentamento degli Elfi Domestici. | primo piano ↑
▪️ dormitori ▪️ bagni  Percorrendo la scala a chiocciola verso l'alto, un lungo poggiamano in ferro battuto si annida al legno dei gradini; si raggiunge così il piano superiore, permeato a sua volta da un vibrante Incantesimo Estensivo Irriconoscibile: si snocciolano infatti due corridoi, l'uno a destra che conduce ai dormitori, l'altro a sinistra invece ai bagni. Per i primi, si tratta di lunghe e ampie camerate con letti a castello, cuscini sulle tonalità del rosso e dell'arancio e coperte colorate - è Estia, a sua volta Elfo Domestico e rappresentante del C.r.e.p.a., ad aver realizzato tutti gli arredi dei dormitori. Le stanze si ampliano per magia di volta in volta che arrivano nuovi Elfi Domestici, ognuno ha una postazione personale inclusiva di comodino, lampada da sera e cassetti disponibili; c'è anche un dormitorio più piccolo con letti per gli attivisti del C.r.e.p.a. Dall'altro lato del corridoio, invece, si arriva ai bagni pubblici, divisi da una parte con le docce con sapone dai profumi di frutta e spezie e dall'altra con le toilette e lavandini in pietra semplice. |
È in soffitta che gli Elfi Domestici amano trascorrere le loro sere: in una stanza circolare e interamente rivestita di un soffice tappeto colorato, ci si può stendere per osservare il cielo stellato al di là dell'ampia cupola in vetro che pone il tetto della struttura. Le costellazioni, le stelle, la luna, nelle notti più nitide è uno spettacolo vero e proprio, al quale nessuno sa resistere. Di tanto in tanto arrivano pasticcini, teiere fumanti e spuntini dalle cucine, così da rendere l'incontro ancor più speciale.
