Emily C. Rose vs Aiden Weiss, Studente vs Adulto | Giornata del duellante

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view post Posted on 17/7/2020, 17:11
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Il Fato

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Gli equilibri di un duello erano quanto mai delicati e suscettibili. Bastava poco perché una situazione incerta pendesse a favore di uno o dell’altro, con la possibilità di ribaltare un risultato in corso d’opera.
L’arbitro aveva assistito al suo bel numero di scontri e aveva imparato che fare pronostici sarebbe stato come giocare a dadi col fato; il favore era rapido a cambiare sponda, amante capriccioso. Alcune volte, tuttavia, le era capitato di assistere ad un paio di sfortunati scambi destinati a condurre lo sventurato di turno in un’interminabile discesa verso il baratro. Quale dei due scenari si stesse verificando in quel momento non avrebbe saputo dirlo, ma l’espressione corrucciata tradivano la sua concentrazione e anche una punta di sdegno: quel duello appariva sempre meno come un palcoscenico ragionato e sempre più come una sequela di reazioni meccaniche. D’altronde, si disse, gli sfidanti erano giovani: avevano tempo per imparare.
Weiss poteva vantare una mente lucida e focalizzata e fu in grado perciò di visualizzare con accuratezza sufficiente le pesanti catene che intendeva materializzare. Aveva avuto modo di cambiare posizione e stabilizzarsi col ginocchio a terra, nel farlo aveva ceduto qualche istante prezioso sfruttato per prepararsi mentalmente. In effetti, gli incanti evocativi tutto erano meno che scontati da eseguire, sebbene il movimento richiesto per l’
incarceramus fosse basilare.
I ferri si materializzarono poco dopo, pronti a legare caviglie e polsi dell’avversaria (-11PS). Emily si ritrovò perciò con le braccia congiunte davanti a sé, i polsi stretti tra loro le avrebbero permesso un range molto limitato di movimenti, ma le altre articolazioni (spalle e gomiti) erano libere. Similmente i piedi vennero avvicinati tra loro in una posizione non particolarmente agevole, ma che comunque le permetteva di rimanere in piedi.
Se non altro, pur nel suo temporaneo delirio, nonostante il pesante disorientamento, la ragazza era stata in grado di scagliare il suo attacco prima che le catene si fossero assestate. Aveva deciso di muoversi puramente seguendo un orientamento interno, fidandosi dell’ultima visione di Aiden che aveva avuto prima ancora di finire intrappolata dal
lucis ambitus; qualche minuto era passato da allora, lo avrebbe trovato ancora lì?
In effetti l’incanto non lo colpì in pieno, ma riuscì comunque a fare sufficiente presa da scaturire una risatina forzata in risposta al leggero solletico di cui cominciava a fare esperienza. Quel ridacchiare non era paragonabile alle fragorose risate di pancia, ma avrebbe comunque costituito un diversivo di cui tener conto nei minuti seguenti (-7PS).

Il fuoco, nel frattempo, continuava la sua corsa. Con devozione divorava la stoffa del tappeto e cresceva di dimensioni; arrivava adesso a circa 20-25 centimetri d'altezza, ma più importante— minacciava di allargarsi.
Davanti a Emily, a circa un braccio da lei, il fuoco si allarga. Senza interventi esterni il fuoco aumenterà di intensità (non si esaurisce da solo).

Emily Rose
PS: 272/300
PC: 300/300
PM: 285/300

Il disorientamento diminuisce, così come il fastidio agli occhi. Ti trovi legata. Le catene ai piedi sono leggermente più lente e ti permettono di rimanere in posizione eretta, quelle ai polsi ti limitano ovviamente nella rotazione e nei movimenti dell'articolazione, ma braccia e spalle sono libere (ovviamente se le muovi si muoveranno "in coppia"). Non spariscono da sole.
Aiden Weiss
PS: 226/260
PC: 194/198
PM: 233/233

Sei preda del rictusempra che suscita in te ilarità e allegria fittizie insieme a risatine fastidiose che ti perseguiteranno per tre turni a meno che tu non ponga rimedio. Le risate potrebbero intralciare i tuoi incanti sia in termini di esecuzione che di concentrazione.

Turno a Emily
 
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view post Posted on 19/7/2020, 11:50
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slytherin ▪ 19 yo ▪ Reasoning.Lucidità.
Si accorse di esser ritornata in sé nell'esatto momento in cui gli effetti dello scontro dei due incanti presero a palesarsi. Le catene le avvolsero polsi e caviglie e una smorfia di disappunto colorò il suo viso, già rivolto all'avversario. Una leggera luce colorò le iridi chiare nel trionfo di vederlo ancora a terra, lì dove lo aveva immaginato poco prima.
Le fiamme avevano preso a danzare freneticamente e, per quanto in altra circostanza Emily si sarebbe beata del loro calore e potenza, come l'improvviso propagarsi di un fulmine a ciel sereno, comprese che doveva disfarsene. Conosceva bene gli effetti dell'Incarceramus, lo aveva già provato sulla propria pelle e per tale motivo, non ne avvertì la solita limitazione ma, cosa più importante, poteva mettere liberamente in atto il suo attacco difensivo.
Il riverbero ardente rappresentava un pericolo più per se stessa che per Aiden considerata la vicinanza e checché avrebbe preferito votare i lapilli alla sua strategia, valutando le condizioni attuali agì con raziocinio. Finalmente era in grado di dare un senso ai propri pensieri, per quanto veloci e fugaci, e tanto bastò per indurre un profondo senso di calma ragionata a mente e corpo.
Senza curarsi troppo delle risatine che iniziavano a provenire dall'avversario, agì con lo scopo di difendersi dalle fiamme, certo, ma soprattutto di colpire l'avversario, guadagnando del tempo prezioso per liberarsi dalle catene in un secondo momento.
*Aguamènti!*
Mentre la Ragione già lavorava sul potenziale dell'evocazione, la giusta attenzione venne rivolta alla formula e al particolare accento che essa richiedeva, e tese dunque il braccio verso Aiden, trascinando placidamente con sé anche l'altro. Il palmo destro incontrò così la mano dominante e la strinse, come fossero un unico arto; trovando vantaggio dalla costrizione delle mani dovuta all'Incarceramus, avrebbe imposto all'evocazione il raggio di azione e la direzione desiderata con maggiore vigore ed enfasi. La posizione assunta in piedi era delle più comode possibili per evitare il contraccolpo e la sua mente, rinvigorita dalla ritrovata concentrazione, si era ormai focalizzata sul potente getto d'acqua che, colpendo l'Auror in pieno, sulla pedana, avrebbe poi finito per allagare l'intera sala, trascinando con sé l'eco di fiamme ormai spente.
Le era già capitato di dover ripiegare su quell'incanto e aveva ormai compreso quanto fosse imprescindibile dal successo il saperne regolare il getto e l'intensità. Colpire Aiden in pieno doveva fungere da ostacolo al potente raggio di cui necessitava affinché l'incantesimo sortisse il doppio effetto desiderato e, incontrato il muro umano a terra, il liquido salvifico si sarebbe propagato con forza tutt'intorno, bramando la distruzione delle fiamme che, di contro, avrebbero ambito al cielo, divorando famelicamente quanto le circondava.
PS: 272 | PC: 300 | PM: 285 | EXP: 60



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view post Posted on 20/7/2020, 09:35
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Aiden Weiss

qwJzEKp
Nel momento in cui le proprie catene andarono a serrarsi attorno agli arti della propria avversaria, Aiden percepì un improvviso solletico farsi strada in lui e ne strappò una risatina forzata, oltre ad uno strano senso di buonumore e allegria. Fino a poco prima l’adrenalina e i colpi ricevuti avevano reso l’uomo più propenso al furore che al suo esatto contrario, il che lo rese consapevole che qualcosa non andava e che tali risatine avrebbero potuto distrarlo tanto quanto il senso di solletico, ma la mente - ormai iniziata nell’arte dell’Occlumanzia di cui era Apprendista - agì istintivamente per aiutare il corpo. Svutò la mente e abbracciò la calma necessaria a rendere possibile quel suo schermamento mentale, ma non si limitò solo a questo, no: Aiden tentò di applicare quella calma ai propri muscoli, oltre ad isolare la mente dalle proprie risatine, nonché elemento di disturbo.
Poteva far fronte a quel problema a testa alta e assicurarsi quel tanto di concentrazione richiesta per il passo successivo, perché se l’intenzione della Rose era ostacolarlo in una qualche maniera affinché perdesse tempo ad operare sulle proprie afflizioni, si sbagliava di grosso. L’Irlandese era governato da una natura imprevedibile, per nulla scontata, e ben presto la Volpe che era in lui sarebbe stata liberata… Era solo questione di tempo.
Il proprio braccio armato era rimasto puntato su Emily, ma il rosso rafforzò maggiormente la presa su di essa afferrandosi il polso con l’altra, onde evitare possibili deviazioni e cercò di agire in maniera rapida. Nonostante le risatine che uscivano dalle sue labbra, desiderò con tutto sé stesso veicolare tale ilarità e una buona dose di potenza nell’incantesimo a cui volle appellarsi: se proprio doveva ridere, tanto valeva farlo nel vedere la Rose sbalzata all’indietro e con il deretano al suolo. *Bombàrda!* scandì nella propria mente con decisione, appuntando la giusta accentazione, dopodiché puntò il piede destro alla pedana e lo usò come perno per issarsi in piedi.

PS: 226/260 | PC: 194/198 | PM: 233 | EXP: 36.5


Classe I, II, III, IV, V complete, esclusi i proibiti;
Proibiti appresi: Iracundia (Classe III), Ignimenti (Classe IV), Claudo/Parclaudo e Nebula Demitto (Classe V);
Classe VI appresi: Incarceramus, Realtas;
Classe VII appresi: Magisterium;
Incantesimi da Auror: Stupeficium, Expecto Patronum, Rompisigillo, Nego Negligetiam, Homenum Revelio, Deletrius.
Incantesimi appresi con sblocco Animagus: Mutas/Immūtas.
 
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view post Posted on 29/7/2020, 17:07
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Il Fato

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Con una certa ironia, Emily aveva fatto appena in tempo ad assaporare una rinnovata chiarezza mentale, una certa libertà di pensiero, prima di ritrovarsi costretta nel fisico da pesanti catene concretizzatesi dal niente.
Quel tipo di offensiva, che mirava a intrappolare l’avversario e privarlo del potenziale di contrattacco, costituiva spesso un punto di svolta e avrebbe potuto determinare per la giovane strega l’inizio della disfatta. Eppure, la rossa rimase padrona di sé; anzi, dando prova di profonda arguzia riuscì persino a sfruttare al meglio la condizione in cui verteva.
Il movimento, benché scomodo, era fattibile: le braccia unite puntarono nella direzione di Aiden ed immediatamente il vigoroso getto d’acqua prodotto dalla magia seguì la medesima traiettoria; leggermente arcuato, superò il fuocherello per colpire direttamente l’auror in pieno petto (-20PS).
L’uomo, dal canto suo, subì il contraccolpo e la combinazione di risate e ondata d’acqua lo lasciò temporaneamente senza fiato. Riuscì comunque a mantenersi sufficientemente stabile sulle ginocchia, ma qualunque incanto offensivo avesse elaborato la sua mente non venne non venne mai attuato.
Era stato in grado di riconoscere un mutamento nel proprio umore, ma se la consapevolezza avrebbe potuto aiutarlo a dare una spiegazione a quell’allegria fittizia, altrettanto non sarebbe bastato per impedire al proprio corpo di sussultare a quelle risatine che sopraggiungevano a intervalli più o meno regolari.
Nel frattempo, l’acqua sbarrata dal petto di Weiss (sul quale sarebbe spuntato a breve un discreto livido) schizzava ovunque ma per la maggior parte andava a finire a terra, andando a creare così una pozza sempre più larga. Le trame fitte del tappeto non riuscirono ad assorbirla in tempo.
Il fuocherello che Emiy sperava di spegnere per vie traverse fu tenuto a bada dai vari zampilli d’acqua e non si sarebbe certo propagato laddove la stoffa del tappeto era ormai zuppa, tuttavia pur temporaneamente “contenuto” non era stato del tutto estinto.
Infine, l'
aguamenti esaurì il proprio effetto.
Grazie dell'attesa, fanciulli.
Aiden, purtroppo ho dovuto considerare nullo il tuo incantesimo in quanto il bombarda non ha alcun effetto a meno di avere come obiettivi degli oggetti mentre il tuo pg punta direttamente ad Emily.

Il fuoco a circa un braccio da Emily è diminuito di intensità, ma non è completamente estinto. La porzione di pedana che circonda Aiden è bagnata.

Emily Rose
PS: 272/300
PC: 300/300
PM: 285/300

Ti trovi legata. Le catene ai piedi sono leggermente più lente e ti permettono di rimanere in posizione eretta, quelle ai polsi ti limitano ovviamente nella rotazione e nei movimenti dell'articolazione, ma braccia e spalle sono libere (ovviamente se le muovi si muoveranno "in coppia"). Non spariscono da sole.
Aiden Weiss
PS: 206/260
PC: 194/198
PM: 233/233

Sei preda del rictusempra che suscita in te ilarità e allegria fittizie insieme a risatine fastidiose che ti perseguiteranno per due turni a meno che tu non ponga rimedio. Le risate potrebbero intralciare i tuoi incanti sia in termini di esecuzione che di concentrazione.
Il petto duole per la potenza del getto d'acqua che ti ha colpito. Sei ancora in ginocchio.

Turno a Aiden
 
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view post Posted on 30/7/2020, 09:51
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Aiden Weiss

qwJzEKp
Non ebbe modo di rialzarsi come avrebbe voluto, né di ottenere l’effetto tanto sperato che un getto d’acqua lo colse alla sprovvista e in maniera del tutto impreparata, tant’è che fu una fortuna essere riuscito a mantenersi stabile sulle proprie ginocchia, senza venir sbalzato via. Era, però, altresì vero che la potenza dell’acqua concentrata sul proprio torace arrivò a privarlo del fiato per qualche manciata di secondo, sommata alle risate ancora in corso; ma Weiss tentò disperatamente di non perdersi d’animo, ma si impegnò nel mantenere le condizioni dettate dall’uso basilare dell’Occlumanzia, al semplice fine di non spezzare il proprio equilibrio e darla così vinta alla Rose. Benché la Furia avesse un ascendente piuttosto radicato in lui, la Calma era la virtù dei forti e questo l’Auror lo comprese nell’esatto momento in cui arrivò il dolore.
Estraniando - ancora una volta - ogni elemento di disturbo, dalle proprie risatine e senso di solletico alla rabbia che gli martellava nel petto dolente in risposta al getto d’acqua, il rosso di Galway si preparò a caricare il proprio assalto. Non era vendetta quella che voleva applicare sul corpo della Rose, semmai una semplice formula direttamente proporzionale, atta a punire un’azione con un’altra: occhio per occhio, dente per dente.
Il palmo sinistro scivolò poco più sotto al polso destro, nonché arto armato di bacchetta, affinché permettesse una maggiore fluidità ma anche da garantire un sicuro e solido supporto contro i sussulti causati dalle risatine, mentre la mente - ancora lucida - andò a sancire l’ennesimo decreto che voleva imporre sulla figura avversaria. Non era riuscito a mandarla a gambe all’aria, tuttavia i propositi non erano cambiati e il desiderio e volontà di vederla accasciarsi al suolo persistevano come un tarlo incastrato nell’orecchio. Aiden, dunque, desiderava sì nuocerle, ma nel modo più subdolo possibile e ciò consisteva nel prosciugarla delle energie che la animavano. La stecca di Biancospino andò a tracciare una L con un movimento continuo del polso, facendo ben attenzione a focalizzare l’avversaria, e - nel mentre compiva tale atto - nella propria mente scandì con chiarezza e decisione quella formula magica che rispecchiava alla perfezione la propria volontà. *Decàdo!* Meticoloso nella pronuncia e desideroso di darle pan per focaccia.
Tentò di operare il tutto con tutta la rapidità di cui era capace, ignorando il dolore che il movimento poteva scatenare e tutto ciò che gli accadeva attorno: c’erano solo lui e la Rose, nient’altro.

PS: 206/260 | PC: 194/198 | PM: 233 | EXP: 36.5


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view post Posted on 2/8/2020, 08:52
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slytherin ▪ 19 yo ▪ Reasoning.Controllo.
Strinse forte le mani intorno alla bacchetta, avvertendo il getto ameno sprigionarsi nella direzione voluta. La memoria attinse a dei movimenti non troppo passati e le braccia agirono di conseguenza: i muscoli vennero contratti, le gambe spinsero verso la pedana alla ricerca dell'equilibrio..
Fu così che il getto raggiunse l'Auror colpendolo in pieno petto. Fu così che Emily raggiunse parzialmente il suo scopo.
Sapeva di essere costretta dall'Incarceramus e questo comportava un certa limitazione negli incantesimi da usare. Nella sua giovane esperienza, si era ritrovata incatenata più volte di quante ne poteva sopportare ma, a duello conclusosi, si sarebbe probabilmente resa conto che ciò l'aveva in realtà temprata, supportandola nell'agire con celerità.
La strategia era stata elaborata dal momento in cui aveva visto le catene magiche intrappolare i polsi; come in natura, l'istinto di sopravvivenza era la forza più adatta a guidarla in quella situazione e, per questo motivo, la sua mente aveva considerato fin da subito - e come priorità assoluta - quella di guadagnarsi uno spazio, un momento di stasi, in cui potersi liberare dalla costrizione senza rendersi fragile bersaglio dell'avversario.
Qualsiasi incantesimo volto ad immobilizzare Aiden avrebbe probabilmente sortito come effetto quello di annullare il Rictusempra a cui s'era ormai affezionata e che, invece, avrebbe voluto sfruttare fino all'ultimo secondo della sua durata. Per tale motivo, decise piuttosto di scoraggiare ancora di più ogni sua probabile offesa nonché renderlo così consciamente inutile da fare in modo che tutto ciò avesse una qualche influenza anche sul suo spirito.
Weiss era un Auror e nonostante la mancata fiducia nell'istituzione, Emily sapeva bene di trovarsi davanti a osso duro. Non sarebbe stato facile vincere quel duello, doveva guadagnarselo e ci avrebbe provato, in virtù di tutte quelle volte in cui aveva dovuto dimostrare - a Camille e a Rhaegar - che aveva dovuto cavarsela da sola per forza di cose. Che era anche per demerito loro se era diventata forte.
Sei troppo tranquilla per aver appena subito tutto questo, avevano avanzato.
Il ricordo della loro mancata fiducia non la distrasse ma incentivò la sua forza di volontà.
Lo doveva, a se stessa.
Il calore delle fiamme parve cedere d'intensità ma la luce colpiva ancora la sua visuale, impegnata sulla figura di Aiden che barcollava in ginocchio a causa del getto d'acqua. Attese pochi istanti, il tempo che l'uomo smettesse di muoversi a seguito del colpo appena subito e aggiustò nuovamente la mira, alzando di poco la bacchetta in linea d'aria, centrando la fronte. Le mani stringevano ancora in unione il Salice, trovando una sorta di comodità in quella presa rafforzata. Le iridi argentee erano fisse sul volto del malcapitato e quando la mente scandì la formula ben accentata dell'incantesimo, Emily si concentrò con tutta se stessa nell'evocare, in lui, la peggiore e improvvisa emicrania della sua vita.
*Cefalèa!*
I dolori inattesi insieme alle risatine, lo avrebbero messo momentaneamente fuori gioco affinché lei potesse finalmente tornare in possesso delle sue complete capacità fisiche. C'era ovviamente da attendere la mossa dell'avversario ma considerato lo stato delle cose nonché l'esperienza derivata dalla sua professione, reputò che non avrebbe mai fatto forza su una fattura troppo complessa o difficile.
Al di là delle speranze e congetture fugaci - nonché delle fiamme, chiare alleate del suo nemico - una cosa era certa: avrebbe tenuto Aiden in una costanza situazione di difficoltà. Se non l'avesse fatto, l'Omone avrebbe avuto buone chance di sopraffarla, letteralmente.
PS: 272 | PC: 300 | PM: 285 | EXP: 60



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view post Posted on 9/8/2020, 11:31
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Nessuno dei due sfidanti era intenzionato a demordere e, a dispetto della mancanza di forma e classe che l’arbitro Vaughan ancora non perdonava, stavano dando discreto spettacolo.
La scena, in effetti, era piuttosto impressionante: da un lato un auror di una certa stazza costretto in ginocchio e dall’altra un’esile ragazza legata da pesanti catene. Uno stallo?
Stordito dalla combinazione del getto d’acqua e dalla presa che il
rictusempra continuava ad avere su di lui, Aiden faticò un poco a calarsi nel set mentale della nuova offensiva e anche i suoi movimenti ne risentirono. I muscoli intirizziti reagirono più lentamente permettendo all’avversaria di precederlo quanto bastava per scagliare il proprio incantesimo prima di sentire le proprie forze scemare.
La mente di Aiden, già confusa da quel buon umore fittizio che cercava di dominare coi rudimenti da occlumante, si piegò sotto la prima stilettata di dolore (-10PS -4PM).
Non che Rose ne fosse uscita indenne. La bacchetta ancora crepitava di magia quando la giovane si sentì privare di qualsiasi energia e, fiacca, cadde al suolo. La posizione in cui era costretta non addolcì affatto l’impatto con la pedana, anzi: capitolò prona, le braccia unite a fendere l’aria come si stesse tuffando in piscina protessero il viso, ma il contraccolpo non fu privo di dolore (-2PS +1PC). La Serpeverde finì dunque distesa e ad accoglierla trovò i residui schioppettanti dell’
incendio; con il busto derubò le fiamme dell’ossigeno, ma non prima che queste avessero impresso il loro marchio bruciante sulla pelle (-6PS -5PC). Date le modeste dimensioni dell’incendio —affievolito nel turno precedente— l’ustione non era grave, ma le avrebbe lasciato la pelle sensibile e arrossata.
A questo turno, alcuni effetti prevedibili e altri meno. L'incendio è definitivamente estinto. La porzione di pedana che circonda Aiden è bagnata.

Emily Rose
PS: 264/300
PC: 294/300
PM: 285/300

Sei caduta prona e la stanchezza che provi rende impossibili anche i movimenti più modesti. Dura un turno. Caviglie e polsi sono ancora legati dalle catene, le braccia sono unite in avanti. Hai soffocato il fuoco col corpo e questo ti ha lasciato una bruciatura sulla pancia che ti fa perdere 1PC a turno per i prossimi due turni.
Aiden Weiss
PS: 196/260
PC: 194/198
PM: 229/233

Sei preda del rictusempra che suscita in te ilarità e allegria fittizie insieme a risatine fastidiose che ti perseguiteranno per un altro turno a meno che tu non ponga rimedio. Le risate potrebbero intralciare i tuoi incanti sia in termini di esecuzione che di concentrazione.
Sei preda anche di una fortissima emicrania che ti toglie 4PM per i prossimi 3 turni e che somma i proprio effetti a quelli del rictusempra nell'esecuzione degli incantesimi. La tua mente è messa fortemente alla prova, i rudimenti di occlumanzia non possono granché. Sei ancora in ginocchio.

Turno a Emily
 
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view post Posted on 13/8/2020, 20:13
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slytherin ▪ 19 yo ▪ Awareness.Abbandono.
Fu come venir inaspettatamente colpiti dal proprio incantesimo. L'arma aveva appena assolto al proprio compito quando la Serpina si sentì tirare verso il basso, tradita dalla gravità. La forza, le energie che dapprima la motivavano, vennero improvvisamente a mancare e cadde a terra, senza la possibilità di evitarsi un impatto non previsto.
Il legno della pedana risuonò con vigore contro la pelle, echeggiando tra le membra, nella mente lucida ma che nulla poté contro la rovina.
Le iridi argentee, nella caduta, adocchiarono spaventate la luce delle fiamme a cui andava incontro e l'ustione, seppur lieve, venne accolta con orrore.
Strinse forte gli occhi, trattenendo un espiro di dolore, cercando di accusare la pena improvvisa per non dare soddisfazione all'avversario. Le braccia, tese in avanti ad impugnare il Salice, coprirono inaspettatamente il mento e il viso rivolto in avanti e nel riaprire gli occhi, Emily si ritrovò dinanzi ad Aiden, ancora in ginocchio, con la possibilità - quanto meno - di constatare se il suo crollo fosse valso la pena.
Si rese subito conto di non avere fiato, che qualsiasi sforzo sarebbe stato inefficiente. La ragione le suggerì il nome dell'incantesimo colpevole del momentaneo decadimento e quasi se ne beò: presto o tardi, sarebbe passato e sarebbe tornata in piedi - come a lezione, quando Riley dovette fare i conti con la vendetta, dopo averla ridotta come uno straccio a baciare il pavimento.
Provò a muovere le mani, giusto per comprendere la forza della maledizione subita e si rese conto che ogni tentativo di evocare un controincantesimo sarebbe stato vano: non era in grado di puntare la bacchetta contro di sè, votarla al proprio corpo e liberarsi dalle catene.
Nella sfortuna giunse la consapevolezza della propria sorte: poteva sperare di inveire contro l'avversario facendo appello a facili evocazioni. Le mani giunte in avanti, intorno alla bacchetta, le davano la possibilità di puntare l'arma contro l'Auror ma il range di incantesimi che poteva utilizzare in quella situazione, era estremamente basso.
Cerco di non lasciarsi sopraffare dalla delusione, dalla stanchezza fisica, dall'incredibile difficoltà del possedere un corpo inutile, avvinto dalla debolezza e, al contempo, dalla capacità di ragionare lucidamente. Non avrebbe atteso che gli effetti dell'incanto svanissero, non si sarebbe resa inoffensiva per tanto a lungo e, se anche doveva trattarsi di un'offesa apparentemente innocua, avrebbe comunque evitato di sprecare momenti preziosi.
Chiudendo un occhio, cercò di capire in che direzione fosse puntata la propria bacchetta. In linea d'aria le sembrò di intravedere la direzione sfuocata del suo corpo, senza verso preciso. Non importava si trattasse della maglia e dei pantaloni, persino mirare alla cintura o a un pendaglio poteva fare al caso suo qualora li avesse indossati.
La trasfigurazione a cui fece appello non richiedeva una concentrazione precisa sul bersaglio specifico ma, come la maggior parte delle magie che richiamavano tale categoria, era fondamentale tenerne bene in mente gli effetti.
Con il legno puntato contro Aiden, a mirare gli oggetti di cui si era abbellito appositamente per la propria sconfitta, evocò mentalmente la formula ambita, *Verto Plumbeum*. Immaginò il proprio potenziale attecchire alle molecole offese, mutarne la sostanza, combinarle in un legame diverso, più controllato e ordinato. L'incantesimo non verbale avrebbe avuto un duplice effetto; ovviare al problema della debilitazione e, al contempo, regalare una bella sorpresa allo sfidante: a qualsiasi oggetto avrebbe impresso la durezza e la pesantezza ricercate, lui se ne sarebbe accorto improvvisamente, avvertendone la celere mutazione, forse distraendosi da qualsiasi cosa potesse passargli per la mente.
Aveva usato il Verto Plumbeum durante i primi anni di Hogwarts, per appesantire il cuscino che Riley aveva sul capo, sdraiato a pancia in giù sul divanetto della sala comune. Era stato uno scherzo che gli aveva quasi causato un soffocamento e forse fu anche grazie a quell'incidente che Emily si era resa conto di non essere in grado di vendicarsi ironicamente di qualcosa senza incorrere nell'intoppo dell'omicidio involontario.
Non avrebbe mai pensato di utilizzare un incantesimo tanto semplice in sede di duello ma era esattamente ciò che amava di quei scontri: dover ripiegare su qualsiasi mezzo e inventiva per evitarsi una bella figura di sterco di Mooncalf.
Peccato solo che Aiden non avesse un cuscino sulla faccia da prendere di mira.
PS: 264 | PC: 294 | PM: 285 | EXP: 60



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view post Posted on 15/8/2020, 16:37
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Aiden Weiss

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Il corpo dell’Auror era in preda delle vibrazioni causate dalle risatine che rallegravano la sua massiccia figura, rendendo la zona colpita dal getto d’acqua maggiormente suscettibile a quegli spasmi che dapprima furono dolorosi, poi - a mano a mano - sempre più sfiancanti. Forse fu questo, in combinazione con la sua precaria condizione mentale, a permettere ad Emily di raggiungerlo con l’ennesima stilettata alla sua persona, in particolar modo alla testa. Una forte emicrania lo raggiunse e Weiss devette serrare i denti per non gemere, oltre ad impedire al dolore di prevaricarlo completamente, ed appellandosi alla divina assistenza della Dea Morrigan affinché lo aiutasse a far vedere i sorci verdi alla Rose.
Eppure, nonostante non fosse nelle condizioni più favorevoli, si lasciò andare in una risatina beffarda quando la vide collassare sulla pedana come la più audace delle tuffatrici. Se non altro aveva guadagnato del tempo prezioso per cercare di riprendersi e tornare alla carica più in forma di prima, poiché nella condizione attuale non sarebbe riuscito a concludere granché con simili afflizioni per lo più mentali.
L’Auror si lasciò guidare dall’istinto ma anche dal buonsenso, senza perdere ulteriore tempo: cercò di sfruttare l’acqua presente sulla porzione di pedana sulla quale sostava, puntellando il piede sinistro sulla superficie piana e - applicando forza con il bacino, oltre che con la gamba stessa - provò a far scivolare il ginocchio destro, in modo tale da spostarsi un minimo. Il liquido avrebbe potuto favorire tale manovra, mentre la stecca di Biancospino andava ad operare su se stesso.
Puntandosela contro, infatti, l’uomo dai capelli rossi raccolse quanta più determinazione possibile affinché potesse veicolarla nel proprio catalizzatore, liberandosi da quella serie di afflizioni che sapeva di dover debellare il prima possibile. Avrebbe potuto dar sfoggio della massima conoscenza di Controincantesimi, ma sapeva perfettamente che ciò avrebbe richiesto un impegno maggiore oltre alla complessità dell’esecuzione, cosa che al momento non gli era concessa. La testa doleva, minacciava di schiacciare il suo desiderio e volontà di dominare sulla situazione, di ribaltarla a proprio vantaggio, eppure cercò di aggrapparsi a ciò per trovare una rapida via di fuga. Fiducioso nelle proprie capacità, Aiden volle sfruttare a proprio vantaggio le basi del Magisterium per veicolare su di sé il Finite Incantatem, un incantesimo più diretto ed immediato, cosa che faceva al caso suo. Come se nulla fosse accaduto, dunque, il rosso si affidò completamente alla propria volontà e desiderio di disfare l’operato della Rose alla pari di un castello di carta, il sangue che ribolliva energico nelle proprie vene grondante di potere. E tale volontà la sfruttò perfino nel cercare di non pensare al male che lo affliggeva, respirando regolarmente per cercare di rilassare i muscoli il più possibile.
*Finite Incantatem!*
Deciso e risoluto, nonostante le fitte di dolore a seguito dell’emicarnia, Aiden optò - ancora una volta - alla forma Non Verbale.

Non aveva anelli o bracciali ad abbellire le sue mani come solitamente era abituato, ma una cordicella di pelle la si poteva intravvedere attraverso il colletto della maglia, indicando la presenza di un ciondolo, lo stesso ciondolo a forma di testa di volpe a cui però aveva sostituito la catena un tempo in argento. Giaceva dunque nascosta alla vista, riservato com'era e particolarmente geloso di quell'ultimo regalo lasciatoli dal padre ormai scomparso da diversi anni.

PS: 196/260 | PC: 194/198 | PM: 229/233 | EXP: 36.5


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Proibiti appresi: Iracundia (Classe III), Ignimenti (Classe IV), Claudo/Parclaudo e Nebula Demitto (Classe V);
Classe VI appresi: Incarceramus, Realtas;
Classe VII appresi: Magisterium;
Incantesimi da Auror: Stupeficium, Expecto Patronum, Rompisigillo, Nego Negligetiam, Homenum Revelio, Deletrius.
Incantesimi appresi con sblocco Animagus: Mutas/Immūtas.


Per agevolare il Master ho fatto copia e incolla di quanto avevo descritto a inizio duello sugli accessori che Aiden ha indosso. Spero possa venire apprezzato.
Ad ogni modo si trova anche nel primissimo post.
 
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view post Posted on 25/8/2020, 14:16
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Il Fato

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Debilitati nel fisico e nella mente in più di una maniera, i contendenti iniziavano a pagare lo scotto di una sfida condotta a ritmi serrati e senza esclusione di colpi.
Dalla sua posizione, Emily avrebbe dovuto fare i conti con una fatica fisica innaturale e sfibrante oltre che con una visuale parzialmente deficitaria. La caduta, bruciatura a parte (-1PC), era stata tutto sommato fortunata perché le aveva permesso di acquisire una forma che non escludeva a priori l’esecuzione di un semplice incanto; tuttavia, cercare di aggiustare un minimo la mira le costò più sforzi di quanto sarebbe stato normale. Le spalle non riuscirono a sollevarsi di molto, così come le mani, ma —con un po’ di fortuna— l’incantesimo riuscì a impigliarsi nella scarpa sinistra dell’avversario.
Aiden era riuscito nel suo movimento ma di lì a poco poté notare la calzatura incriminata farsi visibilmente più pesante, tanto da impedirgli —se ci avesse provato— di sollevare il piede da terra. A voler guardare il bicchiere mezzo pieno, la trasfigurazione non aveva interessato altri indumenti o arti.
Oltre a ciò, Aiden aveva ottenuto di annullare i temibili effetti dell’emicrania indotta. Contestualmente, i singulti e gli altri effetti del
Rictusempra si esaurirono permettendo alla sua mente di tirare un metaforico sospiro di sollievo. Tuttavia sarebbe stato necessario qualche minuto prima di poterne assaporare appieno i vantaggi, specie dopo i notevoli sforzi a cui l’uomo era stato sottoposto.
Era il giro di boa, ed entrambi gli sfidanti ne avrebbero pagato le conseguenze.

La porzione di pedana che circonda Aiden è bagnata.
Grazie per l'accortezza, Aiden.
Emily ha usufruito di due proroghe su tre.

Emily Rose
PS: 264/300
PC: 293/300
PM: 285/300

Sei caduta distesa prona. Caviglie e polsi sono ancora legati dalle catene, le braccia sono unite in avanti. Hai soffocato il fuoco col corpo e questo ti ha lasciato una bruciatura sulla pancia che ti fa perdere 1PC a turno per ancora il prossimo turno. Tornano le forze, ma sei leggermente indolenzita per la posizione.
Aiden Weiss
PS: 196/260
PC: 194/198
PM: 229/233

Rictusempra e Cefalea sono spariti, la tua mente è però scombussolata dallo sforzo. La scarpa sinistra, quella puntellata a terra, è diventata come piombo e perciò non riesci a sollevarla. Spero di aver interpretato correttamente il tuo spostamento, a terra dovresti avere il piede sinistro e il ginocchio destro.

Turno a Aiden
 
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view post Posted on 26/8/2020, 18:10
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Aiden Weiss

qwJzEKp
Era finita. Semplicemente finita.
L’agonia a cui la Rose lo aveva costretto, in ginocchio fisicamente e quasi del tutto mentalmente, era cessata e ora l’uomo dai capelli rossi poté sentirsi finalmente libero da quella prigione fatta di risate e spasmi dolorosi. Saziato l’istinto di sopravvivenza, Aiden Weiss capì - nonostante tutto - di non poter più tergiversare, di non poter concedere ulteriore tempo prezioso alla propria avversaria sia in termini di fuga o di opportunità per destabilizzarlo ulteriormente.
Gli occhi del Cacciatore di Maghi Oscuri brillarono di una malizia assai strategica, atta a prevaricare su Emily con quanta più potenza possibile. E benché la mente fosse ancora scombussolata da quanto l’aveva afflitta, la volontà e la decisione sarebbero potute bastare per quel singolo atto, con il semplice fine di non cedere il passo alla Serpeverde con fin troppa galanteria. La Volpe, del resto, era una bastarda opportunista e lui, d’altro canto, non si sarebbe lasciato sfuggire un’occasione così ghiotta nel colpire la Rose mentre giaceva ancora al suolo. In circostanze normali non avrebbe mai abusato di un simile vantaggio - eccetto che con i Maghi Oscuri ovviamente! -, ma era comunque una competizione, seppur sportiva; tanto valeva rompere tutte le uova e godersi la frittata!
Rapido, fino dove le forze glielo consentivano, la stecca di Biancospino venne portata all’altezza della propria ascella sinistra, mentre il desiderio di raggiungere la Rose e farle pagare lo scotto per l’affronto subito prendeva forma e si solidificava dentro di lui, dall’animo impetuoso fino alla sua mente non ancora ripresa del tutto, ma pur sempre temprata come l’acciaio di una lama. Voleva farle assaporare quel momento di totale impotenza dinanzi al morso di serpente che aveva ricevuto tempo addietro, in cui aveva rischiato di passare all’altro mondo se non fosse stato per il tempestivo intervento di Sam; ma non voleva farlo con cattiveria, anzi, semmai come un modo per prosciugarla di ogni residuo di energia. I muscoli si tesero quando Weiss impresse nel movimento quanta più forza possibile, esibendo una frustata che tentò disperatamente di veicolare sulla Rose, terminandola - appunto - verso la figura di quest’ultima con il braccio ben disteso. *Àntares!* Scandì con meticolosità e decisione nella propria mente, determinato a non voler cedere terreno in alcun modo.
Indebolirla fino allo stremo delle forze era la strategia che molti Predatori adottavano: una volta privata delle proprie energie, come avrebbe fatto la Preda a sfuggirgli? Avvelenarla era il modo più rapido per debellare ogni possibile atto di ribellione o comunque era ciò in cui confidavano l’uomo.
Terminata la pronuncia dell’incantesimo, l’Auror tentò di sfruttare il piede sinistro puntellato ancora alla pedana per issarsi in piedi e ripristinare dunque la stabilità che precedentemente aveva perso.

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view post Posted on 29/8/2020, 10:01
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slytherin ▪ 19 yo ▪ Holding on.Ultimo sforzo.
L'esecuzione del Verto Plumbeum non era stata semplice ma quando la Trasfigurazione prese vita dalla bacchetta, Emily avvertì una leggera scossa di compiacimento rianimarla, donarle nuova energia.
Lentamente - si rese conto - stava tornando in possesso del proprio corpo, doveva soltanto continuare con la sua strategia per darsi il tempo di rimettersi in piedi, e ribaltare le sorti del duello.
Era consapevole del fatto che Aiden non sarebbe rimasto lì ad aspettare ma sapeva altrettanto bene che, in uno scontro, bisognava saper perdere abbastanza terreno per essere poi in grado di recuperare. Avesse potuto consigliare l'Auror, gli avrebbe detto di approfittarne in quel momento, prima che fosse troppo tardi. L'uomo, dal canto suo, non sembrò per niente in difficoltà a seguito dell'incantesimo subito e, se solo la Serpina ne avesse avuto il tempo, lo avrebbe trascorso chiedendosi se fosse andato realmente in porto. Era semplicemente concentrato sulla propria strategia? Ne aveva una? Tutte domande che non si sarebbero palesate con enfasi, che non avrebbero mai trovato degna risposta giacché la giovane già si preparava a incalzare con la piccola concatenazione di incantesimi che aveva avuto in serbo per lo sfidante.
Non aveva messo in conto la repentina ripresa che la fortuna le aveva concesso ma non v'era spazio per ricapitolare le proprie azioni e, con quell'ultimo incantesimo, avrebbe chiuso quella piccola parentesi volta ad attaccare anche quando la situazione in cui versava non era affatto delle migliori.
Checché Aiden non desse segni di aver accusato l'incantesimo precedente, Emily dovette fare affidamento sulla propria sicurezza e sul fatto che, sì, era andato in porto.
Un sorriso silente colorò le sue labbra mentre gli occhi chiari pregustavano già quanto avrebbe voluto che accadesse.
La bacchetta era ancora tesa verso il collo del piede del giovane, ad inquadrare la calzatura vittima del Verto Plumbeum. Le iridi imposero la direzione, i gomiti, poggiati sulla pedana per imprimere sicurezza e precisa direzione al movimento, fecero il resto...
« INCENDIO! », la formula venne pronunciata a gran voce, il tono rauco dovuto allo sforzo di imprimere alla vocazione la stessa potenza e ardore che avrebbero condotto le alte fiamme a divorare gli indumenti per poi attecchire all'epidermide, cibandosi della sua vittima. L'arma venne alzata di poco in direzione dei pantaloni dell'uomo e nella brevità di quell'accortezza, Emily non volle solo trarne velocità di azione ma si preoccupò anche di ridurre al minimo il rischio del fallimento dovuto al corpo provato dalla posizione e dalle forze che non avevano ancora del tutto attecchito al suo esile corpicino. Entrambi i polsi, rigidi per costrizione, guidarono l'evocazione e le mani, ancora una volta unite sul Salice, veicolarono l'impeto del fuoco traendo energia dalla loro unione. La magia scorreva nelle sue vene, animava il cruore, e la bacchetta ne era il catalizzatore. Con questa consapevolezza, Emily era certa di aver fatto il possibile.
E Aiden?
Costretto al suolo dal peso impresso dalla trasfigurazione, non avrebbe potuto piegare la gamba contro la pedana per spegnere le fiamme, attingendo all'acqua che la bagnava. Non v'erano pozzanghere a cui rifarsi e, se non voleva bruciare vivo sul capezzale di Salem, avrebbe dovuto sacrificare l'attacco in virtù della difesa personale. Ci avrebbe provato? Possibilmente; ma si sarebbe reso conto di non poter far molto, e ciò gli avrebbe forse fatto perdere ulteriori secondi preziosi.
Era poco su cui basarsi, soprattutto con la velocità con cui aveva dato vita a quella breve sequenza di predizioni al turno precedente, ma era ciò che poteva permettersi in quelle condizioni, in quel momento.
Facendosi forza su questo pensiero, il corpo si sarebbe mosso quasi immediatamente dopo aver concluso l'incantesimo, per compiere i primi spasmi e rialzarsi poi, chiudendo metaforicamente gli occhi qualora ciò avesse potuto, in qualche modo, giovare al colpo che stava per accusare perché, se anche le sorti del duello restavano oscure, di una cosa Emily era certa; Aiden Weiss non le avrebbe concesso la vittoria facilmente, e lei non aveva desiderato altro per il suo primo duello alla Congrega.
PS: 264 | PC: 293 | PM: 285 | EXP: 60



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view post Posted on 7/9/2020, 13:48
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Il Fato

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Se nel turno precedente il duello aveva subito che quella che —dall’esterno— poteva passare come una battuta d’arresto, di certo gli sfidanti avevano deciso di recuperare in grande stile. In linea di massima, lo scontro sembrava aver raggiunto circa la metà del suo svolgimento (a meno di colpi di scena imprevisti) e da lì in poi i primi segni di cedimenti avrebbero potuto manifestarsi: stanchezza, dolore, affaticamente, difficoltà di concentrazione; probabilmente i colpi si sarebbero fatti meno precisi, le strategie più goffe, gli errori più frequenti.
Tuttavia, non era ancora giunto il momento. Il bruciante desiderio di vittoria ardeva intatto negli animi di entrambi i partecipanti, assumendo in ciascuno una sfumatura leggermente diversa.
Da una parte Aiden propese per un attacco subdolo e sottile, fulmineo come il morso di un serpente e altrettanto in grado di debilitare sul lungo termine le difese della giovane erede di Salazar. L’ago magico centrò il braccio sinistro di Emily e subito dalla puntura il veleno iniziò a entrare in circolo (-10PS -8PC).
Dall’altra, Rose non se ne era rimasta con le mani in mano. A dispetto della posizione scomoda in cui verteva e che metteva alla prova (tra le altre cose) i muscoli del collo, la studentessa fu in grado di procedere con la propria strategia. Gli indumenti dell’auror erano umidi per via dell’
aguamenti subìto qualche battuta prima per cui i tessuti impiegarono qualche secondo prima di accendersi, ma una volta appiccate le fiamme non avrebbero lasciato la presa tanto facilmente. Aiden avrebbe potuto sentire quasi subito il calore alla caviglia sinistra tramutare gradualmente in dolore (-17PS -4PC) mentre l’orlo dei pantaloni veniva bruciato; qualche secondo e sarebbe poi toccato alla pelle sottostante.
In un solo scambio di offese, strega e mago si erano assicurati di lasciare il segno per molto tempo.

La porzione di pedana che circonda Aiden è bagnata.
Emily ha usufruito di due proroghe su tre.

Emily Rose
PS: 254/300
PC: 284/300
PM: 285/300

Sei caduta distesa prona. Caviglie e polsi sono ancora legati dalle catene, le braccia sono unite in avanti. Hai soffocato il fuoco col corpo e questo ti ha lasciato una bruciatura sulla pancia che ti fa perdere 1PC a turno (finito in questo turno). Tornano le forze, ma sei leggermente indolenzita per la posizione; i gomiti fanno male per il peso che ci stai mettendo (la pedana è dura, nonostante il tappeto). Sei stata colpita da un ago avvelenato che ti toglierà 18 punti (tra salute e corpo) per ogni turno in cui non ti curi.
Se tenti di rimetterti in piedi ti chiedo di essere il più precisa e dettagliata nelle tue descrizioni data la condizione particolare in cui ti trovi.
Aiden Weiss
PS: 179/260
PC: 190/198
PM: 229/233

Rictusempra e Cefalea sono spariti, la tua mente è però scombussolata dallo sforzo. La scarpa sinistra, quella puntellata a terra, è diventata come piombo e perciò non riesci a sollevarla. Sei riuscito a metterti in piedi, ma l'orlo sinistro dei pantaloni ha preso fuoco e brucia la pelle al di sotto. I danni dei prossimi turni saranno variabili (salute e corpo), ma comunque le fiamme non svaniranno da sole.

Turno a Emily
 
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view post Posted on 9/9/2020, 17:33
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slytherin ▪ 19 yo ▪ Overturn.Ostinazione.
L'ago magico penetrò la carne costringendola ad un lieve ed improvviso spasmo muscolare. Qualcosa era accaduto, qualcosa che lei poteva solo ipotizzare ma che, in quel preciso momento, non fece altro che incoraggiarla nella sua mossa.
Lo sguardo non incontrò le fiamme e, per tale motivo, Emily non si beò così presto del proprio successo. Non ne ebbe modo né tempo poiché le priorità erano altre e lei doveva agire con estrema velocità.
I gomiti cominciavano a dolerle non solo per la posizione a cui era forzata ma per l'eterno lasso di tempo in cui vi si era piegata. Aveva tentato di scacciare quel fastidio che si era palesato come la persecuzione di un dannato sassolino nella scarpa ma, arrivati a quel punto, seppe di non poterne più. La frustrazione fu l'olio per mettere in moto l'ingranaggio, per ricercare nella spossatezza, la forza per il prossimo, drastico movimento.
Le braccia, piegate ad interrompere la retta che le congiungeva fino a polsi, erano già in posizione: toccava al corpo fare il resto.
Dopo lunghi ed estenuanti allenamenti di Quidditch e a seguito delle innumerevoli situazioni di pericolo, le esili membra avevano imparato ad agire con scaltrezza. Flessibili, muscolose, elastiche; sarebbe bastato?
Impresse una forza notevole sul bicipite destro, per evitare di appesantire l'altro - prediletto per l'esecuzione degli incantesimi nonché plausibilmente ferito - e, contemporaneamente, fece leva sulla punta del piede sinistro, così da avere la lieve spinta di cui necessitava per voltarsi sul fianco opposto e chinare la schiena, accennando ad una posizione fetale col busto.
Avvertì subito la pressione sul ginocchio sinistro, a causa della pedana dura contro cui imprimeva l'intensità necessaria ad eseguire quel movimento nel modo più lesto possibile. Se fosse riuscita nel suo intento, un paio di secondi sarebbero bastati per trovarsi sul fianco, bacchetta alla mano che puntava sorprendentemente nella direzione opposta all'avversario.
Oltre di lei, gli abiti di Aiden avrebbero preso fuoco con il dovuto ritardo ma lei ne avrebbe gioito soltanto dopo. Il Salice venne così meglio indirizzato in corrispondenza delle caviglie, verso la radice ben visibile delle catene che ancora l'imprigionavano.
*Finite Incantatem*
La sua mente avrebbe dunque focalizzato la formula, sancendo il termine di un incanto tanto semplice quanto necessario e fautore di una nuova fase del duello.
Il tempo passato in quella posizione forzata le era sembrano così eterno che ritrovarsi finalmente libera di muoversi come voleva, sarebbe parso come un dono, un vantaggio che non aveva intenzione di sprecare.
Da quel momento in poi, se il Finite avesse palesato la sua riuscita, avrebbe provato a rimettersi in piedi alzando dapprima il fianco sinistro, facendo leva sul bicipite, mentre la gamba già si piegava per aiutare la destra a fare lo stesso verso l'alto. Una spinta col palmo della mano sarebbe infine bastata per il celere e arcuato scatto volto ad ergersi in piedi, a fronteggiare nuovamente l'Auror.
I movimenti, naturali nella loro esecuzione, sarebbero stati dettati dalla necessità di muoversi nel più breve tempo possibile ma la mente, dapprima concentrata sull'incantesimo, già avrebbe pregustato la difficoltà dell'avversario nel prendere la mira qualora avesse accennato all'ennesimo attacco.
Solo poi, avrebbe potuto finalmente incrociare il calore del fuoco che bramava l'epidermide dell'uomo e, da quel momento, avrebbe palesato le sue seguenti intenzioni.

Non tutte le sue strategie avevano avuto modo di compiersi e non tutti gli ingranaggi del sistema si erano mossi come avrebbero dovuto per decretarne la messa in atto ma Emily era ben consapevole di una cosa: nella storia dell'evoluzione, non era l'animale più forte colui che sopravviveva ma, semplicemente, quello in grado di adattarsi meglio ad ogni avversità.
PS: 254 | PC: 284 | PM: 285 | EXP: 60



Intenti: Emily si muove sul fianco destro per mirare alle catene che imprigionano le caviglie ed evocare il Finite Incantatem. Solo a seguito di questo, prova a rimettersi in piedi.

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view post Posted on 11/9/2020, 11:31
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Aiden Weiss

qwJzEKp
Imprevedibile.
Un po’ per deformazione professionale e un po’ per la sua stessa natura, l’Auror aveva assunto un ruolo che non gli si addiceva affatto ma che comunque era stato costretto ad addossarsi, per questioni di controllo e di strategia, arrivando così a sferrare il proprio colpo come un aspide che era stato stuzzicato più dello stretto necessario. Era stato un cambio di pelle necessario, in cui lo spirito di adattamento della Volpe aveva prevalso, rendendo possibile tale manovra e guadagnandosi così la nomea di creatura imprevedibile.
Concentrato, completamente deciso a creare un punto di svolta più significativo, Weiss mise da parte quel briciolo di soddisfazione che aveva provato nel vedere il proprio attacco andare a segno per dedicarsi al resto dell’azione: provò infatti a scansarsi, ma il piede sinistro pesava come il piombo e fu davvero fortunato a non trovarsi all’interno di una piscina o di un qualsiasi altro contenitore naturale d’acqua, altrimenti avrebbe rischiato l’annegamento per via di un simile peso che lo stava trattenendo. Eppure, nonostante la scarpa non volesse saperne di muoversi e che aveva addirittura preso fuoco - cosa della quale la caviglia fu la prima a risentirne -, Aiden non si diede per vinto ma tentò di sfilarsela facendo leva con l’altro piede e cercando di rimanere in equilibrio, pur di avere libertà di movimento e non dare ad Emily la soddisfazione di vederlo arrostire, oltre a capitombolare. Se lei sperava di fermarlo con così poco, allora avrebbe dovuto rivedere le proprie aspettative, perché l’Irlandese non era il tipo d’uomo che si faceva mettere facilmente nel sacco.
Una smorfia lasciò le sue labbra appena nascoste dal folto della barba rossiccia, piene di disappunto e delusione, come se si fosse aspettato troppo dalla Rose. Ma non perse tempo più dello stretto necessario, anche se - di lì a breve - si sarebbe accorto che delle fiamme avevano preso ad attecchire anche sull’orlo dei bermuda. La spossatezza mentale si faceva sentire, per questo le rughe sulla sua fronte si accentuarono quando la aggrottò nel disperato tentativo di appellarsi a quanta più concentrazione possibile. Non voleva concedere tempo ad Emily di passare al contrattacco, di difendersi, di curarsi dal veleno appena iniettato o qualsivoglia altra mossa al fine di riportare un po’ di equilibrio dal proprio lato della bilancia; per questo la mano armata prese a muoversi con sicurezza e nel modo più celere possibile, con una fermezza e volontà mai vista prima, cercando di andare oltre al dolore e alla stanchezza. Armato del desiderio di prevaricarla, Aiden convogliò la propria potenza magica nella propria diletta e si gustò l’ennesima scarica adrenalinica, mentre eseguì una frustata verso l'alto, cercando di batterla sul tempo. *Petrìficus…* Scandì con chiarezza e determinazione nella mente, durante quel frangente di tempo che lo separava dall'obiettivo, per poi terminare - appunto - sulla figura distesa di Emily. *... Totàhlus!* Ovviamente ci mise tutto se stesso nel mostrarsi zelante sia con il movimento che con la pronuncia, mentre la concentrazione si andava a spostare con il quadro della situazione che sperava di ottenere: Emily Rose che giaceva inerme come una statua di pietra.
Era strano, eppure Aiden si sentiva come una sporca Gorgone: deplorevole, ma pur sempre necessaria. Non c'era nulla di personale, semplicemente aveva accettato quella sfida siglata nel fuoco.

PS: 179/260 | PC: 190/198 | PM: 229/233 | EXP: 36.5


Classe I, II, III, IV, V complete, esclusi i proibiti;
Proibiti appresi: Iracundia (Classe III), Ignimenti (Classe IV), Claudo/Parclaudo e Nebula Demitto (Classe V);
Classe VI appresi: Incarceramus, Realtas;
Classe VII appresi: Magisterium;
Incantesimi da Auror: Stupeficium, Expecto Patronum, Rompisigillo, Nego Negligetiam, Homenum Revelio, Deletrius.
Incantesimi appresi con sblocco Animagus: Mutas/Immūtas.


Previo consulto con il Master in merito alla zona colpita, considerando l’outfit di Aiden già descritto nel primissimo post, le parti colpite sono scarpe e orlo del bermuda, anziché lembo ad altezza caviglia.
 
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