| Lingue di fuoco, alte e scoppiettanti, creavano una barriera cui dubbio d’estinzione, almeno in un primo momento, permeava nella mente dell’arbitro. Schulz teneva la situazione sotto controllo, pronto ad intervenire qualora il suo intervento fosse stato richiesto. Era certo, però, che le volontà dei giovani maghi avrebbero portato quel duello a una degna conclusione. Quello scontro, che li metteva quasi a pari livello, aveva causato non poche perplessità fra i presenti; quest’ultimi, non sarebbero stati poi tanto sicuri su chi scommettere una vittoria certa. Alice e Mike procedevano con le loro intenzioni e nessuno dei due parve, almeno fino a quegli istanti, cedere fronte alle difficoltà di cui erano stati protagonisti. Così, lungo la pedana si poteva vedere chiaramente quanto la determinazione fosse presente. Entrambi i giovani studenti, posizionati in lati opposti, si incoraggiavano pronti ad intervenire ancora. Il fumo inondava la sala, presentandosi agli occhi degli spettatori come una nebbiolina fastidiosa. Le due figure, inevitabilmente più vicine, ne percepivano l’intensità sempre più insopportabile. Mike, a fatica aveva trattenuto dei convulsi di tosse e ora posizionandosi con il peso sulla gamba illesa, provava a dare vita alla propria vendetta. L’incanto da lui evocato si mostrò chiaro dinanzi ai suoi occhi; con entrambe le mani strette sulla bacchetta, aveva dato inizio a un vero e proprio scontro acceso. L’aria calda, scontrandosi con fumo e fiamme, aveva aperto un vero e proprio varco verso il centro portando il fuoco a raggiungere il corpo dell’avversaria. Alice, dall’altra parte, non era riuscita a trattenere la difficoltà del fumo. Seppur con la speranza di mantenere la calma, nello spostamento volontario venne tradita da una tosse improvvisa che rivelò all’avversario la propria posizione, lasciando arrivare l’incanto proprio contro di lei su una traiettoria chiara e precisa. Provando a inalare più aria possibile per rimanere concentrata sul proprio obiettivo, la Corvonero aveva trovato riparo dietro la statua di pietra portando a compimento anche lei la sua breve ma decisa azione. Il fuoco la raggiunse proprio nel momento in cui il braccio, con un movimento preciso, veniva teso verso le fiamme e in un breve ma intenso momento poté sentire il calore bruciante avvolgerla. In tal modo, lo scontro fra i due incanti fu decisivo. L’aria rovente era giunta contro la Corvonero portando con sé non solo il proprio calore ma anche l’arrivo delle fiamme ardenti. La linea di fuoco investì Alice in un primo momento, proprio mentre il l’Exstinguo mostrava i propri effetti. Il fuoco venne spento dalla magia ma l'insopportabile calore l’avvolse inaspettato. Il braccio teso fu il primo a subire la tremenda scottatura, poi toccò al volto. L’istinto avrebbe portato la giovane a ritrarsi, trovando riparo dietro al Gargoyle. (-7PS; -4PC;) Cosi, metà del corpo di Alice era avvolto da un bruciore implacabile, che la vedeva lottare contro la voglia di strapparsi via i vestiti da dosso. La pelle, qualche minuto dopo, avrebbe manifestato sulla superficie bolle d’acqua di medie dimensioni come unica protezione; il viso, invece, rimaneva lievemente scottato. Dolore. Irrefrenabile voglia di urlare. L’inferno non era più attorno a lei, non si manifestava come una lunga distesa di fiamme. Era dentro il suo corpo, adesso, e avanzava annullando ogni effimera emozione.
In quel terribile contesto, l’aria soffocante, il respiro in affanno e il bruciore agli occhi avevano accentuato la loro intensità. Piccoli bracieri lungo la pedana, fiammelle prossime a morire e un un fumo intenso, pesante. L’Aestorus, aveva dato modo a quest’ultimo di espandersi più velocemente e ora respirare era sempre più difficile. In un secondo momento, la vista avrebbe dato i primi segnali ad entrambi. Alice, se si fosse spostata e avesse guardato oltre la pietra, avrebbe intravisto le vesti dell’avversario. Una figura sfocata, come un faro nell’oscurità, intermittente, fra le sfumature della nebbiolina grigia e consistente. Allo stesso modo, anche Mike avrebbe avuto chiara la figura del Gargoyle in pietra, che troneggiava immobile laddove l’aveva lasciato, ne poteva distinguere le linee seppur distorte dall’ambiente. Se i due ragazzi si fossero mossi lo scricchiolio distinto avrebbe attirato la loro attenzione. Nel punto in cui era posizionata Alice il pavimento lamentava una resistenza ormai agli sgoccioli, gravata dal peso della statua. Mike, invece, poté vedere alcuni pezzi di legno rompersi e sgretolarsi proprio di fronte a sé.
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Alice PS: 173/231 PC: 82/105 PM: 115/129 PE: 20
| Mike PS: 163/234 PC: 144/162 PM: 136/155 PE: 30 |
Mike, l’incanto da te evocato va a segno. Ora distingui il Gargoyle ma continui ad accusare l’aria che è sempre di più irrespirabile. Davanti a te il pavimento presenta dei cedimenti.
Alice, l’Exstinguo ti salva dalle fiamme ma in un primo momento ne avverti l’intensità e il calore brucia la metà esposta del tuo corpo, colpendo il braccio dominante e il volto. Ti trovi in balia del dolore e la scottatura ti da molto fastidio, in più la porzione di pedana su cui ti trovi ha accusato maggiormente lol fuoco e con il peso del Gargoyle è instabile.
Entrambi: Come avete potuto vedere gli incantesimi hanno fatto il loro dovere. Le fiamme si stanno definitivamente estinguendo lungo i lati della pedana ma il fumo è aumentato, rendendo l’aria pesante e il respiro in affanno. Vi trovate su un pavimento non più così sicuro, il fuoco ha senza dubbio indebolito il legno e dovete fare particolarmente attenzione. Vi ricordo di giocare in maniera coerente e di tenere conto di ogni dettaglio da me scritto. Per qualsiasi dubbio o domanda, sono a vostra completa disposizione per mp. Buona fortuna, ancora!
Turno a Alice
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