Mike T. Minotaus vs Alice O. Lastrange, Studente vs Studente | Giornata del duellante

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view post Posted on 21/12/2020, 22:55
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Il Fato

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Schulz rimase impassibile agli eventi nonostante quella situazione suscitasse in lui un lungo e penetrante guizzo di eccitazione. Era partito prevenuto fin dall’inizio e ora se ne rendeva conto, aveva pensato di dover arbitrare un duello tra due studenti noiosi; quest’ultimi, invece, si erano rivelati sorprendenti.
Dopo i fatti appena accaduti, che mostravano entrambi i ragazzi a terra ai poli opposti di una pedana ormai instabile, Schulz aveva indietreggiato ritrovando posto sulla seduta; erano vivi e a lui tanto bastava. In attesa di nuove azioni, l’uomo incrociò le dita appoggiandovi sopra il mento; con gli occhi socchiusi osservò dapprima il pavimento, poi spostò lo sguardo udendo lo scricchiolio del legno rompere quella finta quiete.
Il giovane Mike si ridestava dal duro colpo subito. Prendendo coscienza della situazione, con fatica – tra un colpo di tosse e qualche lamento – s’era accertato di avere ogni cosa al proprio posto e di tornare sulla pedana pronto ad intervenire ancora sulla sfidante.
Seguendo il pensiero che aveva invaso la sua mente, qualche attimo più tardi, non appena riuscì a rimettersi in piedi, sarebbe stato pronto ad accogliere il leggero piacere nel vedere Alice in quelle condizioni; spirito di rivalsa e voglia di mettere fine a quell’incontro. Il Serpeverde agì senza perdere tempo, la bacchetta direzionata verso la ragazza con il fine ultimo di colpirla con un'intenzione chiara e precisa. Disegnando un cerchio in senso orario pronunciò la formula nella sua mente, eseguendo con precisione il movimento.

Alice aprì gli occhi, perdendosi fra le alte volte della Congrega. Un attimo di confusione l’aveva colta improvvisa, inevitabile, come il dolore provato che lambiva ogni parte del suo corpo leso. Pensieri in disordine, solo se ascoltati, l’avrebbero successivamente portata a desiderare di essere altrove; dimenticarsi di quel brutto scontro e tornare a vedere Mike in un’unica veste, quella che lei credeva di conoscere.
Stava pensando di dover gettare la spugna, di arrendersi. Il corpo, però, viaggiava in direzione opposta ai propri pensieri e lei seguiva quell’istinto. Alice si era semplicemente lasciata guidare nel compiere un ulteriore tentativo. In tal modo, aveva provato a tornare in piedi ma il dolore, che lancinante viaggiava partendo dal braccio dominante, passando per la spalla e terminando lungo tutta la colonna vertebrale, non le aveva dato modo di farlo con rapidità e come avrebbe voluto. Tuttavia, non si diede per vinta, si servì di un incanto che non le avrebbe richiesto una visuale precisa per sortire il suo effetto. Tentò di sollevare la schiena e si ritrovò seduta sul lastricato, poi richiamò il movimento della Terra sotto di sé, provando a dare vita a un terremoto destabilizzante, enunciando l’Orbis Terrarum.

La bacchetta in Prugnolo concluse la perfetta geometria puntando al centro di quel cerchio immaginario. L’incantesimo si palesò senza troppe difficoltà colpendo Alice in pieno, conducendo la giovane in una gravità illusoria destabilizzante. (-26PS; -10PM; -10PC) D’altra parte la giovane Adepta di Priscilla, aveva tentato di evocare l’ Orbis Terrarum, la voce era stata chiara e altrettanto lo era stata la determinazione ma qualcosa non funzionò. Il tocco con il terreno aveva fatto sì che solamente l’assaggio di un piccolo tremore si fosse palesato lungo l’intero perimetro; nient'altro.
Così, la situazione rimaneva la seguente: Alice intrappolata nella nebbia ingannevole, si vedeva capovolta in una realtà diversa e difficile da gestire. Era seduta ma le sarebbe sembrato di essere sospesa nel vuoto, capovolta, la pedana lontana da lei. In quell’illusione avrebbe avvertito il senso di smarrimento e ogni movimento sarebbe stato pressoché impossibile da controllare senza sentirsi totalmente persa e in pericolo.
Mike dall’altra parte poteva godersi la scena, il fumo era ormai ridotto ai minimi ed Alice era ben visibile ai suoi occhi.



▪▪▪


Alice
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PC: 62/105
PM: 105/129
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Mike
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PM: 136/155
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Mike, sei riuscito ad alzarti e hai evocato con successo il Nebula Antigravitas. Il fumo ora più sottile ti permette ancora meglio di scorgere Alice dall’altra parte, preda del tuo incantesimo.

Alice, non riesci ad alzarti subito dato quanto hai subito, tuttavia riesci a metterti seduta ma purtroppo il tuo incanto non andrà in porto. C’è un’imprecisione nei movimenti, li rendi poco chiari: cerchi di sfiorare il terreno ma lo tocchi con la bacchetta e ti soffermi per alcuni attimi sulla superficie. Una serie di azioni che non sposano con l’esecuzione dell’incanto trascritta all’interno del topic nel Reparto Apprendimenti.
CITAZIONE
Il castante dovrà infatti sfiorare il terreno dinanzi a sé con la punta della bacchetta magica, premurandosi di non toccarlo o farvela sostare più di qualche secondo, tracciando un'immaginaria linea che vada da destra a sinistra.

Data la mancata chiarezza, purtroppo ti accorgi solo di una piccola scossa appena percettibile sotto di te ma non accade nient’altro. L’incanto di Mike, invece, ti colpisce e nella posizione in cui ti ritrovi sei vittima dell’illusione di un mondo capovolto che sarà per te difficile da gestire.


Entrambi:
L’ambiente attuale lo conoscete molto bene. Il fumo riduce ancora la sua intensità, vi permette di vedere più chiaramente adesso ma continua a procurarvi colpi di tosse e il respiro pesante ad ogni minuto passato. Per qualsiasi domanda rimango disponibile per MP!



Turno a Alice

 
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view post Posted on 25/12/2020, 10:31
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Sperava di farcela, di poter sopraffare il suo stesso corpo e riuscire nell’impresa che era solamente rialzarsi. Il dolore che però abbracciava la quasi totalità del suo corpo glielo impedì, così come la corretta esecuzione dell’incanto che aveva intenzione di utilizzare. Le fitte colpivano a ritmi sempre più veloci, un ritmo che non riuscì a darle modo di completare quelli che erano semplici movimenti per un incantesimo altrettanto semplice. Maledì se stessa in quei brevi secondi prima di trovarsi faccia a faccia con l’attacco del suo avversario. Diversamente da lei, Mike non aveva peccato di imprecisione, aveva lanciato alla corvonero un incanto che andò a riscrivere le leggi naturali. La sua testa girava vorticosamente portando il suo stomaco quasi sull’orlo del crollo, aiutato da quell’aria così satura di fumo che le stava sempre più riempiendo i polmoni. L’urto del vomito si faceva sempre più forte mentre i suoi pensieri si diluivano sempre di più, incapaci di restare concentrati sul suo obiettivo. Non che fosse semplice, in quella situazione era quasi impossibile capire anche solo dove il terreno fosse solido o semplicemente dove fosse il terreno. Si sentiva frastornata, sempre più stanca, non ne poteva più.
Si chiese ancora una volta cosa la spingeva ad andare avanti, e ancora una volta non riuscì a darsi una risposta. Avrebbe pensato a lungo a quella situazione, a quel sentimento che permeava il suo corpo, portandola a pensare a tutt’altro che arrendersi.
Cosa fare per risolevvarsi da quella quella situazione? Alice non poteva, no, non voleva arrendersi e se poteva reagire, se solo poteva tentare, ci avrebbe provato.
Il sol pensiero di muovere ancora il suo corpo quasi la spaventava, avrebbe dovuto aspettarsi le conseguenze di ogni sua azione.
Alice avrebbe cercato di serrare gli occhi come più poteva, ostruire uno dei suoi sensi più importanti e castare, ancora una volta, un incanto che, più per ostacolare il suo avversario, l’ex prefetta sperava l’aiutasse a darle qualche secondo di sollievo, farle riprendere fiato e darle modo di riprendersi da quei momenti che l’avevano colpita così duramente. Il suo braccio dominante avrebbe tentato di stendersi il più possibile, tendendolo con la consapevolezza che quelle sue azioni avrebbero portato nuovi dolori.
« Lumos Maxima » la corvonero avrebbe poi urlato la formula dell’incantesimo che aveva intenzione di utilizzare, racchiudendo tutta la sua forza latente, tutta l’intensità che avrebbe voluto incanalare, in quell’incantesimo disperato.


Utilizzata proroga richiesta e accettata dal Master.
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view post Posted on 27/12/2020, 19:07
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Pieno di polvere e ammaccato da quell’ultima rovinosa caduta lungo la pedana, Mike avrebbe passato i successivi istanti poggiando la mano sinistra sopra il naso e la bocca nell’illusorio tentativo di favorire la respirazione . Nonostante l’incendio scatenato da Alice fosse ormai stato in larga parte domato, l’odore pungente e penetrante del fumo aveva ormai irritato in profondità le vie respiratorie dell’inglese. In quel momento avrebbe bramato un bicchiere d’acqua ma, in fin dei conti, c’era un duello da portare avanti.
Così, animato dal dolce piacere della rivalsa, sentimento nato a seguito dello schiantesimo subito in pieno petto, il ragazzo avrebbe rivolto una fugace occhiata anche alla figura di Alice giusto per coglierne sommariamente la posizione. In fin dei conti per Mike sarebbe stato difficile comprendere se il suo precedente incanto fosse effettivamente andato a buon fine; il Nebula Antigravitas era infatti un incantesimo subdolo, dagli effetti devastanti sulla mente e sull’equilibrio umano ma difficile da cogliere nell’immediato a occhio nudo.
In quel momento, pur conscio del fatto che il tempo avrebbe certamente rappresentato una variabile determinante nel corso di quell’incontro, il ragazzo avrebbe cercato di migliorare la sua stabilità continuando a bilanciare la maggior parte del peso sulla gamba sinistra per restare con più facilità in posizione eretta. Solo in secondo momento sarebbe tornato a concentrarsi a dovere sulla mossa successiva, continuando a sfruttare il vantaggio tecnico che l’aveva accompagnato sino a quel momento: l’utilizzo degli incantesimo non verbali.
Sfruttando l’immediatezza dell’esecuzione mentale Mike aveva sempre cercato di compiere, per quanto possibile, un incantesimo dietro l’altro e in quel momento non avrebbe esitato oltre prima di compiere la mossa successiva. Stretta la bacchetta con la destra, l’inglese si sarebbe ritrovato a pensare a come indebolire ulteriormente il fisico e la determinazione della Corvonero, trovando la giusta soluzione nel più classico degli incantesimi di ostacolo.
Si sarebbe così preparato a poggiare la mano destra sulla spalla sinistra come a copiare il movimento iniziale dell’ultimo incantesimo che l’aveva colpito in pieno: l’Everte Statim.
*Immm*
Da lì, con un ampio e repentino movimento del braccio, il ragazzo avrebbe cercato di direzionare la bacchetta verso Alice, tenendo sempre alta la concentrazione sull’obiettivo finale.
*pedimen* con quella scelta non voleva soltanto impedirle di spostarsi velocemente, ma voleva rallentarla in maniera netta e decisa per il resto del duello.
*Taaaa!* a conclusione di quel gesto, avrebbe cercato di mirare precisamente al busto della giovane, tenendo una presa ben salda sul Prugnolo. Qualora tutto fosse andato come previsto, cos'avrebbe provato nel muoversi a rallentatore nel corso di un duello così duro e intenso?

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view post Posted on 9/1/2021, 15:04
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Il torpore fasciava il corpo, alienava la mente da quella situazione. Il dolore, la nausea e la stanchezza portavano Alice a dover combattere contro il desiderio di lasciarsi andare. Vivere quel momento come fosse l’ultimo istante prima della sua resa.
L’illusione creata dal Nebula Antigravitas, si abbatteva su di lei costringendola a dover controllare lo stomaco in subbuglio. Il respiro in affanno cercava aria ma ispirava fumo ad ogni secondo passato. La ragazza era seduta a terra ma si vedeva sospesa nel vuoto, avvolta dal terrore di muovere un singolo muscolo. Tuttavia, in quegli attimi di instabilità, ancora una volta vinse l’istinto di sopravvivenza. La ricerca della tranquillità dopo quella tempesta di incantesimi, un sospiro di sollievo che fosse anche per una sola frazione di tempo. Tornare a prendere coscienza di sé e tentare fino all’ultimo.
Alice, in tal modo, nonostante lo sforzo notevole, riuscì a stendere il braccio in avanti e chiudendo gli occhi evocò il Lumos Maxima.

Dall’altra parte della pedana Mike cercava di riprendere in mano la situazione, imporsi con più incisività e vincere quella sfida. Lo spirito di rivalsa lo condusse ad intraprendere una strada ben precisa. Mentre si convinceva della propria strategia aveva accuratamente coperto il volto con il braccio, bocca e naso; per qualche attimo poté sentire un lieve piacere carezzarle la gola. Poi, aveva trovato stabilità gravando il proprio peso sulla gamba sinistra, mantenendo una posizione eretta. Il dolore alla caviglia era ancora presente ma ora, data la posizione, meno pungente.
Uno sguardo fugace, volto solo ad individuare la posizione esatta della propria avversaria, e lo studente palesò le proprie intenzioni. La bacchetta puntò verso l’obiettivo e l’incanto prese vita da una tacita e precisa formula: l’Impedimenta

Al pari della precedenti situazioni gli incanti viaggiarono all’unisono manifestandosi in tutta la loro potenza, alimentati dalla forza di volontà che, da ambo le parti, era indubbio presente. La forte luce scaturita dalla bacchetta di Alice invase la stanza colpendo in pieno Mike. Il ragazzo si ritrovò avvolto dal chiarore improvviso, accecante, lo stesso che aveva già avuto modo di provare. (-8PS; - 4PC;) Il bruciore era intenso, gli occhi non furono pronti a quella seconda ondata. Non vedeva nulla attorno a sé; incerta sarebbe stata della riuscita dell’incanto da lui evocato. Nell’istinto, avrebbe condotto con entrambe le mani sul viso.
Alice, aperti gli occhi finalmente, tornò a guardare la realtà così come l’aveva lasciata pochi minuti prima. Lo stomaco tornò a distendersi, la calma per breve attimo sopraggiunse; giusto il tempo di qualche respiro, di comprendere cosa era appena successo. Vide Mike e gli effetti che il Lumos Maxima aveva avuto e stava avendo. Tuttavia, non aveva avuto modo di vedere Mike puntarle la bacchetta contro e né tantomeno si era potuta accorgere dell’incanto che adesso gravava su di lei. Se si fosse mossa, però, avrebbe carpito che i movimenti - lenti e faticosi - le impedivano di scattare con velocità. (-30PS; - 10PC;) Il corpo era scosso, stanco se voleva intervenire avrebbe dovuto farlo con cognizione.

▪▪▪


Alice
PS: 87/231
PC: 52/105
PM: 105/129
PE: 20


Mike
PS: 139/234
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PM: 136/155
PE: 30


Alice, il Lumos Maxima ha sortito gli effetti desiderati. L’effetto del Nebula termina e ti ritrovi a terra, seduta, godendoti la scena. Mike è in difficoltà, lo puoi vedere, ma come tenti di muoverti capisci che anche tu lo sei. L’Impedimenta ti colpisce in pieno e nega il moto regolare del tuo corpo per 3 turni, i punti corpo scenderanno di -4 ogni turno passato se non si pone rimedio. I movimenti saranno lenti; complesso sarà per te muoverti con azioni troppo complicate.

Mike, riesci a ad evocare l’Impedimenta ma a causa dell’incanto che ti colpisce non sarai in grado di stabilire se sia andato in porto, oppure no. Il Lumos Maxima ti nega la vista per 1 turno. Sarai confuso e attorno a te vedrai solamente l’oscurità, pittata di puntini luminosi pulsanti e un dolore che ti costringe a portare le mani sul volto.

Entrambi:
L’ambiente attuale lo conoscete molto bene. Il fumo persiste, sebbene abbia ridotto la sua intensità, e continua a procurarvi colpi di tosse e il respiro pesante ad ogni minuto passato.
Vi trovate in fase conclusiva, i vostri corpi iniziano ad accusare la stanchezza. A voi il gioco!


Turno a Mike

 
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view post Posted on 12/1/2021, 14:41
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Una luce intensa, concentrata e incisiva si propagò tutto d’un tratto lungo la stanza, abbagliando Mike e impedendogli di fatto di scorgere il risultato della sua precedente azione.
Se nel corso degli anni aveva già sviluppato una certa avversione per quel tipo di incantesimo, per lo meno nella sua versione più potente, ora ne avvertiva un risentimento sempre più forte, quasi totale.
Incapace di cogliere qualsiasi tipo di sfumatura o dettagli all’interno della sala, con le iridi ormai compromesse l’inglese fu costretto a chiudere gli occhi e a portarsi istintivamente entrambe le mani verso gli occhi. Dinanzi a quel bagliore e al conseguente fastidio che stava provando, il forte e pungente effetto del fumo sembrava ormai passato in secondo piano, almeno in quel frangente.
Certo, dal punto di vista di Alice quella era stata senza dubbio una mossa strategicamente azzeccata che, di fatto, le avrebbe evitato di subire una serie ininterrotta di attacchi diretti. Ma ora, come avrebbe dovuto reagire lui per non finire in quella sorta di déjà vu che l’aveva visto disarmato e accecato?
Teso e preoccupato da quell’ipotesi, anche se al momento si era concretizzato solamente il secondo di quei due grandi timori, Mike avrebbe cercato di far di tutto per non ritrovarsi ancora una volta in balia degli eventi.
Senza quel contatto visivo, tuttavia, si sentiva perso, insicuro e intimorito dall’ignoto che lo circondava. In quella situazione, come avrebbe potuto cercare di prendere la mira o anche solo orientarsi? Ora che non c’era alcun Gargoyle a dargli una mano, il ragazzo avrebbe pensato in un primo momento di chiudersi metaforicamente a riccio in favore di un forte e sviluppato istinto di sopravvivenza.
Per un istante sembrò vacillare ma, per non farsi sopraffare del tutto dalle emozioni, Mike avrebbe cercato di compiere un lungo e profondo respiro, uno di quelli in grado di calmarti e di farti riprendere fiato anche nel corso delle più grandi avversità.
Il vigoroso colpo di tosse che ne seguì gli avrebbe dato, in un certo senso, la forza di reagire e di contrattaccare. Così, sfruttando l’impeto del momento, lo stesso Mike avrebbe provato ad utilizzare in maniera speculare la semplice tecnica della Corvonero, andando a tendere il braccio destro dinanzi a sé e lasciando solamente il sinistro a protezione del viso e degli occhi, rimasti inevitabilmente chiusi.
Ricordando vagamente l'inizio di quello stesso incontro e desiderando restituire quella stessa condizione alla sua avversaria, il Serpeverde avrebbe cercato di ripensare alla violenta luce biancastra che l’aveva appena abbagliato, rafforzando quel sentimento tramite la visualizzazione mentale dell’intenso splendore del Sole estivo.
Solo a quel punto, raggiunta un’adeguata concentrazione, avrebbe cercato di scandire mentalmente la formula dell’incanto:
*Lumos Maxima!*
Con semplicità e immediatezza Mike avrebbe agito forse per ripicca e con un atteggiamento in parte puerile ma, in quel contesto, a contare era solamente il risultato finale e la sua indole gli aveva suggerito di accecare nuovamente tutti i presenti all’interno della sala.

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view post Posted on 13/1/2021, 11:19
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Il pavimento finalmente era tornato ad essere un punto fisso nello spazio, solido giaceva sotto di lei, dandole un senso di stabilità che mai pensava di aver bisogno. L’effetto dell’incantesimo precedente era stato destabilizzante, il suo corpo, già provato dal duro scontro, ormai dava segni di resa. Persino la psiche di Alice iniziava a vacillare mentre, lentamente tornava a razionalizzare tutto quello che era successo.
Finito l’effetto dell’incantesimo, la Corvonero si ritrovò seduta sul pavimento, avrebbe dovuto rialzarsi ma temeva sarebbe stata solamente un inutile perdita di tempo.
Ogni suo movimento era causa di fitte in ogni dove, doveva evitare qualsiasi inutile spostamento e approfittare di quei brevi istanti che si era guadagnata. Si era ripromessa di non utilizzare più quell’incantesimo, ma doveva approfittare di quel momento per attaccare il suo avversario con quello che di più potente aveva nel suo repertorio e tra quelli vi era un unico incanto la cui esecuzione avrebbe richiesto movimenti meno destabilizzanti. In quella situazione Alice doveva mettere in conto moltissimi altri fattori prima di utilizzare un determinato incantesimo, pronuncia e movimento sono spesso determinanti per una buona riuscita e nelle sue condizioni incantesimi la cui esecuzione richiedeva gesture particolari non erano minimamente considerabili.
Una scelta razionale, mitigata ad una strana voglia di mettere fine a quell’incontro di cui Alice iniziava a vedersi vinta e non vincitrice, una scelta che pareva un ultima speranza di un qualcuno che si aggrappava disperatamente ad uno specchio per non cadere, un qualcuno con delle unghia lunghissime che prima avrebbe danneggiato o distrutto quel dannato specchio.
Per quanto le era possibile l’ex prefetta cercò di muoversi velocemente, non curandosi di null’altro se non approfittare della cecità momentanea del serpeverde, puntando la bacchetta in direzione del petto del suo avversario. Stringendo i denti poi Alice avrebbe flesso il braccio dominante portandolo verso se stessa, per poi distenderlo nuovamente andando a puntare il petto di Mike.
« Stupeficium » durante l’ultima parte dell’esecuzione Alice avrebbe enunciato la formula dell’incanto, un incanto che non pensava avrebbe dovuto utilizzare in tale occasione ma che si era ritrovata a lanciare per la seconda volta, formulando tale incantesimo con tutta la decisione e la sicurezza di cui adesso si avvolgeva. Tutto quello che ormai le era rimasto, speranza in una vittoria che iniziava a farsi sempre più lontana ma che la Corvonero non voleva accettare di perdere. Colpi di tosse avrebbero nuovamente scosso il suo corpo destabilizzato della ragazza… *Ah che voglia di stendersi e dormire per i prossimi due anni*


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Il tempo scorreva. Quanti minuti, ore erano passati dal primo istante in cui avevano messo piede alla Congrega? Nemmeno Schultz sembrava più considerare le lancette sull’orologio che stringeva il polso, tanto era intento a osservare i risultati di quel duello sempre più imprevedibile, sorprendente.
I corpi erano ormai stremati dai duri colpi ricevuti, chi più e chi meno; i due studenti lottavano per porre finalmente fine a quella situazione portando a casa una vittoria, l’unica che avrebbe dominato all’interno di quella sala.
Da un lato, Mike faceva i conti con il Lumos Maxima evocato da Alice. Una mossa non affatto prevista che aveva messo in difficoltà il giovane causandogli non pochi problemi. La vista, già compromessa, veniva accecata nuovamente e il dolore che avvolgeva i suoi occhi per alcuni attimi fu insopportabile.
Lo studente aveva avvertito il terreno sotto i piedi mancare, il pensiero di rifugiarsi in posizione fetale sul legno pericolante. Eppure, ancora una volta riuscì a non darsi per vinto e seguito da un colpo di tosse spedì al suo mittente lo stesso copione. Il braccio teso dinanzi a lui a seguire un obiettivo incerto e l’altro a coprire occhi e parte del volto. Ancora un volta il Lumos Maxima avrebbe mostrato la sua potenza.

Alice, dall’altra parte, faceva i conti con la nausea che via via andava scemando. Il dolore provato in tutto il corpo, ormai provato da quella battaglia, le provocava spasmi e formicolii continui. Il respiro arrancava lungo la trachea, a fatica i polmoni si riempivano d’aria. Era allo stremo, eppure questo non le impedì di fare ancora un tentativo.
Infrangendo una promessa, mancando della parola data, Alice parve trovare un’unica soluzione: servirsi dell’incantesimo più forte in suo possesso come probabile ultima arma, lo Stupeficium.
Non si alzò, preferì approfittare della situazione, scelta saggia. Mike era ben visibile e altrettanto lo erano gli effetti che il Lumos Maxima avevano avuto su di lui.
Tentò di sollevare il braccio, l’Impedimenta non le permise di eseguire i gesti con rapidità ma furono precisi, dettati da un flusso di pensieri ed emozioni in contrasto direzionati su un unico obiettivo. (- 4PC;) Quando stese l’arto enunciando la formula, pregando per la sua riuscita, Alice non vide più nulla.

Il Lumos Maxima innondò la stanza e per la seconda volta consecutiva manifestava sua la potenza. La luce invase lo spazio tanto che anche i presenti avrebbero accusato gli effetti, seppur con minor intensità. Alice venne colpita da fascio di luce, un dolore agli occhi la costrinse a portare entrambi i palmi sul viso; forse un grido avrebbe potuto dare sfogo alle sensazioni provate. (-8PS; - 4PM;) Mike dall’altra parte sì riparò dall’intensità di quel bagliore ma nello stesso istante in cui il suo incanto colpì Alice, anche lui fu a sua volta colpito. Non ci fu tempo per il povero studente di evitare lo Stupeficium. Una pressione violenta lo colpì in pieno petto, lasciandolo sbalzare ai piedi della pedana. Il corpo cadde inerme a terra, le spalle e la testa fuori dalla pedana mentre il resto del busto sul legno ancora intatto. Svenne. (-27PS; - 12PC;-8PM)
Seguì un lungo silenzio. Spettatori in evidente stato di allerta si sbilanciavano oltre la linea consentita.

▪▪▪


Alice
PS: 79/231
PC: 48/105
PM: 101/129
PE: 20


Mike
PS: 112/234
PC: 122/162
PM: 128/155
PE: 30


<i>Alice, lo Stupeficium colpisce Mike e tu hai appena il tempo di vedere il fascio di luce direzionarsi verso di lui. L’Impedimenta è ancora attivo sul tuo corpo e ti nega il moto regolare del tuo corpo per altri 2 turni, i punti corpo scenderanno di -4 ogni turno passato se non si pone rimedio. I movimenti saranno lenti; complesso sarà per te muoverti con azioni troppo complicate. Si aggiunge il fatto che sei completamente privata della vista dato il Lumos Maxima che ti ha colpita in pieno.

Mike, riesci ad evocare il Lumos Maxima colpisci Alice ma vieni scaraventato dallo Stupeficium e svieni per 1 turno. Il tuo corpo si trova alla fine della pedana, testa e spalle sono fuori mentre il resto del corpo è sulla pavimentazione in legno.

Entrambi:
L’ambiente attuale lo conoscete molto bene. Il fumo persiste, sebbene abbia ridotto la sua intensità, e continua a procurarvi colpi di tosse e il respiro pesante ad ogni minuto passato.
Ci siamo, ultimi sforzi. Continuate!


Turno a Alice

 
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view post Posted on 19/1/2021, 11:23
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Alice ebbe giusto il tempo di scorgere il raggio dell’incantesimo partire dalla sua lignea compagna quando, ancora una volta, una luce accecante si propagò nella stanza. Quell’incanto, apparentemente così semplice, stava diventando quasi decisivo ogni volta veniva utilizzato. La rabbia montò ancora una volta nel corpo della corvonero, era un momento perfetto e lei era lì imbambolata a fare i conti con la cecità e i residui di quello che, ormai aveva capito, doveva essere un impedimenta.
Il suo avversario era lì inerme, da qualche parte sulla pedana, privo di sensi, ma lei non poteva fare nulla. Un duro schiaffo ricco di realtà, quel duello si stava dimostrando molto più utile e istruttivo - ma anche distruttivo - di quello che Alice poteva solo lontanamente immaginare.
Non doveva però demordere, aveva guadagnano momenti preziosi, poteva finalmente liberarsi da quelle catene invisibili che le impedivano di muoversi correttamente, ed essere pronta per attaccare subito dopo.
A fatica l’adepta di Priscilla strinse la sua bacchetta, iniziando a dirigerla questa volta verso se stessa, quando però un pensiero la fermò. Presto o tardi l’effetto di quell’incantesimo sarebbe svanito da solo, ogni occasione non raccolta era un'occasione persa. Voleva agire d'impulso, senza pensare troppo alle conseguenze e colpire con tutto quello che aveva.
Colpi di tosse interruppero quel flusso di pensieri, il suo corpo era praticamente allo stremo, ma poteva farcela, credeva nelle sue capacità e nella sua testardaggine, sapeva che se ci avesse messo tutta se stessa sarebbe riuscita nella sua piccola impresa.
Socchiuse gli occhi, focalizzando tutta la sua attenzione su quello che doveva fare. Ancora seduta la Corvonero avrebbe compiuto una sferzata muovendo la sua bacchetta da destra verso sinistra enunciando nel mentre la formula:

« Tormentaaaaaaaaaaam »
Una parola si trasformò quasi in un grido disperato, un unico termine al cui interno veniva racchiusa tutta la potenza che l’ex prefetta sperava di poter sprigionare attraverso tale incantesimo. Un escamotage per lei che non sapeva l’esatta posizione del suo collega, un tentativo che Alice sperava sarebbe riuscito a colpirlo, o almeno frenare un suo possibile attacco, l’incertezza stava logorando la ragazza, come le fitte presenti un pò dappertutto nel suo corpo, non sapeva dove fosse il suo avversario, nonostante avesse visto il raggio partire dalla sua bacchetta, non poteva dare per scontato che questo avesse sortito l’effetto desiderato. Nascosta da quel muro di incertezza Alice decise che era giunto il momento di ritornare sulle sue gambe, una volta terminata l’esecuzione del suo incantesimo, Alice avrebbe cercato di tornare in posizione eretta, pronta ad affrontare le conseguenze di tutti quei movimenti e non solo.



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view post Posted on 22/1/2021, 00:44
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A_STARA_STARA_STARA_STAR

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Concentrato com’era a tentare proteggersi il volto con la mano di richiamo, questa volta Mike non avrebbe avuto neppure il tempo di rendersi conto di quel che gli stava per accadere.
Così, dopo aver assecondato il suo istinto nell’utilizzo di quel semplice e immediato incantesimo luminoso, l’inglese si sarebbe trovato a dover subire i devastanti effetti di un colpo tanto improvviso quanto inatteso.
L’intreccio delle congetture che sembravano animare i suoi pensieri, tra l’evidenza di non poter attaccare correttamente senza poter mirare alla sua avversaria e la concreta possibilità di trovarsi ad essere un facile bersaglio per Alice, furono subito spazzate via da un colpo tanto forte quanto inaspettato.
Travolto da un dolore che presto avrebbe scosso tutte le sue terminazioni nervose, Mike si preparò ad abbracciare l’inevitabile. Lì, in balia degli eventi, avrebbe percepito i suoi piedi staccarsi da terra prima di cadere nell’oblio.
Lo scomposto impatto contro il duro e freddo legno della pedana gli avrebbe lasciato più di qualche conseguenza, trasformando l’indolenzimento generale in un dolore acuto e penetrante che presto o tardi avrebbe finito per assorbire tutte le sue ultime energie fisiche e mentali.
I pensieri sembrarono scivolare per qualche istante verso un’altra dimensione, lontano da quella stanza nella quale si stava consumando un duro e prolungato scontro tra i due studenti.
Le forze ormai erano sempre meno e, quella volta, trovare gli stimoli per reagire sarebbe stato decisamente più complicato del previsto.
Solo dopo un non meglio precisato lasso di tempo Mike avrebbe trovato la forza per socchiudere gli occhi, giusto per provare a mettere a fuoco l’ambiente che lo circondava.
Si trovava ancora all’interno del Club di Londra, o forse aveva già raggiunto l’infermeria?
In quel momento l’unica certezza sembrava essere la sua bacchetta, ancora tenuta stretta lungo la mano destra.


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view post Posted on 31/1/2021, 20:13
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Il Fato

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La squadra di Medimaghi presenti all’interno della stanza aveva fatto cenno a Schulz che il giovane Mike si sarebbe presto ripreso; certo, non con le migliori energie ma comunque quel colpo non gli era costato l’impossibilità di continuare nel duello. L’arbitro, dunque, si era limitato ad un semplice cenno del capo e rivolto poi l’attenzione verso Alice.
La giovane Adepta di Priscilla non mancava di caparbietà ed era chiaro agli occhi dei presenti. Sebbene il Lumos Maxima l’avesse colpita in pieno e gli effetti dell’Impedimenta ancora si manifestavano sul suo corpo – certamente con meno incisività rispetto a qualche istante prima – avanzò un chiaro segnale di rivalsa e ancora una volta tentò l’attacco. A breve sarebbe tornata a un moto regolare; tuttavia, ancora avrebbe dovuto fare i conti con la poca fluidità del proprio corpo. I movimenti andavano lentamente a riprendere rapidità; la magia stava per svanire, mancava poco e avrebbe potuto vederlo chiaramente. Con una sferzata da destra verso sinistra, sebbene il movimento non rispecchiasse la velocità auspicata (-4PC), lasciò fuoriuscire dalle proprie labbra una formula chiara e precisa. Dal Ginepro l’incantesimo si palesò con forza. Granelli di sabbia in un vorticare furioso si formarono lungo la pedana fino a raggiungere Mike ancora a terra. Il ragazzo aveva appena cercato di riprendere il contatto con la realtà, socchiudendo gli occhi, quando fu invaso dai mulinelli che avvolsero il suo corpo. La sabbia l’avrebbe costretto a portare le mani sul viso, senza, però, poter evitare alcuni granelli incastrarsi fra le ciglia e penetrare nelle iridi nocciola. Così anche tra la bocca avrebbe accusato il sapore ferroso e la consistenza granulosa. (-10PS; - 5PC;)
Se avesse deciso di reagire, il giovane Serpeverde avrebbe avuto difficoltà a mettere a fuoco l’area circostante; una patina gli avrebbe annebbiato la vista, le figure attorno a sé avrebbero preso, sì, consistenza ma la messa fuoco avrebbe di certo peccato di esistere. Alice tornava ad avere chiara la realtà che la circondava.

Entrambi gli sfidanti erano ormai allo stremo delle forze, Schulz li osservava e di lì a breve avrebbe decretato la fine del duello. Era tutto in mano ai giovani studenti, che le prossime mosse fossero le definitive?
Intanto lo spazio tornava a stabilizzarsi attorno a loro definitivamente. Il fumo ormai era un lontano ricordo e almeno ciò che li circondava non avrebbe influito sul loro modus operandi. La stanchezza, però, quella avrebbe di certo pesato.


▪▪▪


Alice
PS: 79/231
PC: 44/105
PM: 101/129
PE: 20


Mike
PS: 102/234
PC: 117/162
PM: 128/155
PE: 30


Alice, il Tormentam ha sortito gli effetti desiderati. L’Impedimenta sta lentamente svanendo e ti accorgi che i movimenti iniziano ad essere più regolari ma hai ancora i suoi effetti per 1 turno; ti ricordo che i punti corpo scenderanno di -4PC ogni turno passato se non si pone rimedio. Gli effetti del Lumos Maxima svaniscono.

Mike, appena socchiudi gli occhi ti vedi travolto dall’incanto evocato da Alice. I vortici di sabbia ti avvolgono e gli occhi ne risentono maggiormente, la loro sensibilità ti è già nota. Qualunque azione tu decida di fare tieni conto che la vista è appannata e la mancata messa a fuoco è di certo una difficoltà.

Entrambi:
L’ambiente attuale lo conoscete molto bene. Il fumo riduce definitivamente la sua intensità fino a sparire del tutto.
Tenete conto della stanchezza, è indubbio che i vostri corpi ne risentano. Occhio alle prossime mosse!


Turno a Mike

 
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view post Posted on 3/2/2021, 19:55
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A_STARA_STARA_STARA_STAR

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Il giovane inglese, ancora scosso da quel terribile urto che l’aveva visto volare lungo il bordo della pedana, era ancora intento a sbattere debolmente le palpebre quando i primi granelli di sabbia iniziarono a raggiungerlo.
Mike si trovava lì; disteso lungo il tappeto, con un forte dolore al petto e intento a riprendere contatto con la realtà che lo circondava. Il duro legno gli avrebbe richiamato la consistenza della pedana e da lì l’intuizione; forse il duello non era ancora terminato e quella tempesta di sabbia doveva rappresentare l’ennesima avversità con la quale si sarebbe dovuto confrontare. Ce l’avrebbe fatta?
Gli occhi, appena socchiusi, si strinsero inconsciamente e le mani seguirono quel naturale desiderio di protezione. In breve tempo si sarebbe ritrovato in una posizione lievemente rannicchiata, ancora dolorante per i colpi subiti in precedenza e infastidito da quel continuo turbinio sabbioso.
Nonostante la protezione delle dita sul viso, l’istinto gli avrebbe suggerito di espellere ciò che stava tentando di entrare dalla bocca con così tanta insistenza. Così, tra un colpo di tosse e un leggero getto di saliva, Mike si sarebbe ritrovato nel bel mezzo ad una nuvola di polvere, pur sentendosi ancora frastornato dall’ultimo rovinoso impatto con la pedana.
Per la prima volta nel corso di quell’incontro, una sensazione molto simile alla paura avrebbe bussato alla sua anima.
In quel miscuglio di crescente preoccupazione e sofferenza, Mike si sarebbe trovato irrimediabilmente scoperto e in difetto. Il cuore sembrava voler battere sempre più velocemente e lui, in quel frangente, avrebbe voluto trovare subito un modo per uscire da quella difficile situazione.
Così, mentre l’indole gli suggeriva di adottare una posizione autoconservativa, il buon senso sembrava spingerlo in un’altra direzione. Per proteggersi in maniera efficace con uno scudo, in effetti, sarebbe servita una mente libera da pensieri esterni e non attorniata da inquietudini e difficoltà di qualsiasi tipo.
In quel momento di tormento, l’inglese avrebbe cercato di trovare in quelle condizioni così estreme la forza di reagire, provando a dare lustro a sua volta al ricordo di The Magican. Non poteva arrendersi, non ora e non in quel luogo simbolo per qualsiasi duellante.
Aggrappandosi alle ultime energie residue, Mike avrebbe cercato di scorgere e individuare la figura di Alice in tutto quel disordine di sagome.
Verosimilmente avrebbe potuto notarla in fondo alla pedana, intravedendo un eventuale corpo ancora disteso o comunque rallentato nei movimenti. Qualora fosse riuscito a notare un particolare in grado di fornirgli una certa sicurezza circa il suo obiettivo, il giovane avrebbe compiuto l’ultimo dei suoi sforzi indirizzando la bacchetta di Prugnolo in quella direzione, inclinandone lievemente la punta per puntare verso un punto adiacente della pedana.

*Bombàrda* canalizzando lungo il braccio destro tutta l’energia residua, Mike si sarebbe appellato a quel potente e immediato incantesimo offensivo per demolire una parte della pedana e coinvolgere parzialmente Alice nell’esplosione. Pur non colpendola direttamente, avrebbe voluto intravederla finire oltre la pedana, distante da lui e potenzialmente non più in grado di rappresentare una minaccia diretta.

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view post Posted on 5/2/2021, 11:29
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ZA20rTU

Sentiva la pressione farsi sempre più pesantte, tanto da schiacciare quel briciolo di forza che percorreva l’esile corpo della Corvonero. Il suo volto però si faceva sempre più tronfio e, nonostante smorfie di dolore si presentavano non invitate, Alice sentiva la fine di quel duello farsi sempre più vicina regalandole minuti di adrenalina preziosi.
Sentiva che non appena la fine sarebbe stata decretata le sue forze l’avrebbero abbandonata del tutto e persino uscire da quella sala sarebbe stata un'impresa titanica, adesso invece si beava di quella fittizia energia, quella disperata voglia di prevalere sul Serpeverde e provare a vincere quello scontro. Le sue azioni furono immediate, seppure il suo corpo continuava ad imporle limitazioni, l’adepta di Rowena non perse nemmeno un solo secondo prezioso. Non appena la sua vista tornò, gli occhi di Alice cercarono disperatamente il suo avversario e senza preoccuparsi delle sue condizioni strinse salda la presa attorno alla compagna in Ginepro.
« Petrìficus » la prima parte dell’incanto venne enunciata mentre la Corvonero effettuava una rapida frustata verso l’alto. Quei movimenti, veloci, le diedero modo di capire che gli effetti dell’incanto precedente stavano finalmente iniziando a scomparire e, motivata ancora di più da questa scoperta, continuò lesta l’esecuzione. « totàhlus» enunciò infine, quando la sua bacchetta era già ben ferma posizionata in direzione del suo avversario. Alice avrebbe cercato di eseguire l’incanto il più velocemente possibile, per quanto le sue condizioni potessero permetterglierlo, riversando nella stretta, ferma e sicura, attorno alla sua bacchetta tutta la sua volontà e fermezza che tale incanto richiedeva.
Tutte quelle emozioni sarebbero state impresse nei ricordi della giovane, un'esperienza tale da formarla a livello magico ma anche, e soprattutto, a livello umano. Quella teoria che amava leggere o studiare dai libri, aveva appurato sulla sua pelle, spesso non si dimostrava uguale nella pratica. Incantesimi che potevano sembrare ad un primo sguardo banali si erano rivelati i più incisivi in quello scontro, dove la tattica spesso prevale sulla forza. Le motivazioni che l’avevano spinta a partecipare a quell’incontro erano state soddisfatto a pieno, anche se non proprio come se lo era aspettava. In quel duello aveva però acquisito maggiore consapevolezza di se stessa e soprattutto delle sue capacità.
Cos’era però quel sentimento che ribolliva attraverso tutto il suo corpo? Possibile che nonostante tutto l’irrefrenabile voglia di vincere quello scontro mandasse all’aria tutte le belle parole appena dette? Probabile.


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view post Posted on 17/2/2021, 11:48
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Il Fato

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Nel tentativo di liberarsi di quel nugolo di granelli (polvere fastidiosa che s’insinuava nel naso e nella bocca, bruciando le iridi nocciola), con qualche colpo di tosse Mike riuscì a risvegliarsi dal torpore che aveva invaso il suo corpo. Ricevere quell’incanto una seconda volta fu del tutto destabilizzante; la sconosciuta provenienza poteva, forse, far sentire il timore di saperne di più o, al contrario, scuotere la curiosità.
Il giovane studente, ora, provava a controllare la paura che avanzava tentando di bloccare ogni movimento futuro. Era forse inaccettabile la sconfitta, perdere per un passo sbagliato senza tentare di porre rimedio. Mike, sembrò certo di proseguire verso un’unica direzione, voleva vincere.
Così, quando i vortici di sabbia smisero di invadere il suo spazio, nell’agglomerato di pulviscolo il ragazzo tentò di scorgere Alice. Una sagoma, un guizzo d’ombra. Gli occhi bruciavano, la vista coperta da una patina fastidiosa che, però, non impedì di percepire un moto improvviso dall’altra parte della pedana. In posizione rannicchiata, al movimento Mike rispose con un incanto preciso. Il pavimento in legno come obiettivo, Alice sprofondare all’interno definitivamente.
Bombarda. Di nuovo.

Alice, dall’altra parte, stava lottando per portare a termine quello scontro. Quando riuscì a vedere chiaramente, mettendo a fuoco lo spazio di fronte a sé e successivamente Mike poco lontano, a terra, avvolto dalla polvere del Tormentam, la ragazza proseguì in un’unica direzione. Allo stremo delle forze, teneva stretta la speranza di portare a casa la vittoria. Nelle ultime energie aveva messo tutta se stessa, reagito con impulsività pagandone le conseguenze; imparato a prendere di petto le emozioni, non farsi intrappolare andando avanti a testa alta. Proseguiva verso la stessa direzione del proprio avversario, lei non voleva perdere. I movimenti furono più rapidi che in precedenza, un paio di secondi in meno, e non le impedirono di compiere il passo successivo.
Decisiva.
Alice evocò il Petrificus Totalus.

Furono istanti. Il silenzio inebriò la stanza nell’attesa, fiati sospesi di spettatori con occhi fissi verso il loro spettacolo; quel duello era di certo qualcosa che non avrebbero dimenticato presto, né tanto facilmente.
Quando in parallelo i catalizzatori diedero vita ai rispettivi incanti, palesi furono i risultati. Definitivi.
Il Bombarda colpì in pieno la pedana, il pavimento esplose e detriti schegge invasero lo spazio; un pezzo di legno finì per conficcarsi nella gamba sinistra di Alice mentre la forte forza di energia la scaraventava ai margini della pedana. (-40PS; - 15PC -10PM;) Il corpo si trovò per metà sul legno ancora intatto, le gambe penzolavano inerte nel buco provocato dall’incantesimo di Mike. La giovane studentessa non avrebbe avuto modo di riprendersi in autonomia, le forze avevano totalmente abbandonato il suo corpo, la mente vagava nel vuoto che l’aveva accolta. Era svenuta. Non poté vedere il Petrificus andare in porto e Mike, dall’altra parte, immobile con la bacchetta ancora puntata sulla pavimentazione e il viso cinereo. (-16PS; -4PM;)
«Basta così!» Schultz parlò e gli ultimi bisbigli tacquero.
«Sarebbe da folli proseguire. Mi sembra evidente che la signorina Lastrange non sia più in grado di continuare.» La squadra di Medimaghi aveva fatto così la propria entrata andando a verificare le condizioni dei due sfidanti, per poi porre le cure appropriate.
«E mi sembra altrettanto chiaro che il signor Minotaus, sebbene le sue attuali condizioni, sia il vincitore.» L’uomo batté le mani per sole due volte, il resto lo fece il pubblico. Non appena entrambi i ragazzi avessero ricevuto le cure necessarie, avrebbero potuto scontrarsi con l’esito finale traendone, probabilmente, ogni sottile sfumatura, positiva o negativa. Avrebbero avuto domande? Gli ultimi sguardi, se voluti, ogni parola futura o meno, non avrebbero potuto in alcun modo cambiare quel che era accaduto.
Bisognava fare i conti con la realtà.


▪▪▪


Alice
PS: 39/231
PC: 29/105
PM: 91/129
PE: 20


Mike
PS: 86/234
PC: 117/162
PM: 124/155
PE: 30


Fine. La vittoria va a Mike. Complimenti ad entrambi, è stato un lungo duello, imprevedibile e difficile. Durante l’intero scontro ho potuto vedere una crescita continua, anche se qualche piccolo errore ha tentato di cambiare con incisività le carte in tavola. Ricordatevi che oltre a scrivere bei post occorre usare la strategia, soprattutto all’interno di un duello dove l’obiettivo è quello di mandare al tappeto l’avversario, e questo più volte è mancato. Tuttavia, avete davvero dato scena ad un ottimo scontro, bravissimi!

Alice: mi hai sorpreso. Sei stata determinazione e forza d’animo, riuscendo a superare parte dei tuoi limiti. Hai giocato bene ma ti consiglio di fare più attenzione ai dettagli, non tralasciare mai nulla al caso e sii sempre precisa.
Guadagni 2PS 2PC 2PM 1EXP

Mike: ti ho trovato molto riflessivo e preciso, questo mi è molto piaciuto. Tuttavia, a volte hai rischiato che la situazione crollasse su di te in maniera definitiva. L’istinto a volte aiuta, lasciarsi andare totalmente a quel che verrà senza però peccare di consapevolezza, ne hai avuto la prova.
Guadagni 3PS 3PC 3PM 1EXP

Non occorre che curiate le vostre ferite, né fare un post conclusivo.





 
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