Coperto dal tendaggio, Sirius White sembrò svanire alla vista come falsa vittima di uno dei più comuni giochi di prestigio babbani.
Widebelly chinò la testa ad identificare le pieghe che delimitavano il suo corpo e si chiese se altri avrebbero fatto lo stesso.
La sfidante, dal canto suo, volle forse ripagare il danno subito appellandosi a qualcosa che, a modo suo, avrebbe potuto ricondurvi.
Le dinamiche che si susseguirono vennero osservate e annotate con estremo interesse. Il docente lo sorprese e, tra i tanti incanti, aveva forse optato per quello che gli avrebbe potuto creare meno grattacapi in fase di esecuzione.
Entrambi gli avversari necessitarono di qualche secondo per prendere familiarità con la loro condizione ma tutti e due sapevano bene che era impossibile concedersi un istante di più, pena il rendersi ancor più inermi di quanto non lo fossero.
Checché la pedana fosse costituita dal più robusto legno, era da considerare quanto l'ornava: un lungo tappetto scarlatto che - Widebelly ebbe il piacere di notare - s'intonava perfettamente con il tendaggio, tant'è che White gli sembrò, per un momento, come inghiottito da uno zerbino troppo grande.
Le intenzioni della studentessa erano forti come la sua volontà ma proprio a causa del mancato focus sull'origine della sua agognata pianta rampicante, le radici stesse ci misero un po' prima di comprendere come ergersi ad esistenza.
Qualche germoglio, più debole, tentò invano di oltrepassare la stoffa dura e rozza, e vi rimase al di sotto, costretto all'oscurità e al peso. Chiusi nella loro bolla vermiglia, rimasero, inutili, a spegnersi sotto forma di piccoli bozzi che avrebbero di poco innalzato il livello sotto le ginocchia di Sirius White.
Quest'ultimo concentrato nella sua esecuzione, al contrario loro, trovò presto una via d'uscita, sbocciando letteralmente dalla sua prigionia. Non tutta la stoffa divenne inconsistente poiché la magia si concentrò unicamente nel punto che egli aveva toccato con la punta della sua arma ma il buco fu abbastanza grande da permettergli di venirne fuori. Aveva dunque notato la luce filtrare appena un po' di più lì dove aveva mirato e il materiale divenire inconsistente al tatto, pur mantenendo quasi integramente le sue sembianze visive.
Arcuando la schiena un po' di più e scivolando oltre il tendaggio molle, ne sarebbe venuto tranquillamente fuori.
Il gelsomino, tuttavia, non si era arreso del tutto e doveva necessariamente ringraziare il potenziale del suo evocatore. Arresisi all'inefficienza della pedana come sorgente, la magia si appellò al tappeto e le fitte trame del gelsomino, annusata la libertà, si ersero dove era stato imposto loro di farlo.
Sirius White si sentì momentaneamente impossibilitato a continuare la sua ripresa e rimase con lo stinco destro rilegato al tappeto, il tendaggio ancora intatto a nasconderlo mentre i primi fiori risalivano contro l'altra gamba, piegata verso l'alto.
La pianta non si erse oltremodo e qualora l'uomo avesse tentato di rialzarsi, avrebbe notato il contrappeso del tappeto a fargli da fardello. Le radici e la trama dei rami, inoltre, gli avrebbero reso difficile il cambio di posizione agli arti inferiori
(- 3 PC; - 2 PM)Non un bozzolo, certo, ma quanto meno Niahndra poteva dire di aver intrappolato una farfalla nella tela del ragno.
E Sirius? Rinato dal drappeggio, era in grado di muoversi senza ostacoli dalle ginocchia in su; busto e arti superiori rimanevano inalterati. Non era, poi, del tutto in trappola.
Sirius WhiteSei stato punto da due api. I tuoi punti corpo scenderanno di 2 ad ogni turno se non poni rimedio al veleno iniettato. Liberarti del tendaggio ti è costato qualche secondo in più rispetto a quanto da te preventivato giacché non hai solo indirizzato la bacchetta contro l'obiettivo ma lo hai toccato con la punta della tua arma.
Nel tentativo di rimetterti in piedi, dunque, sei dovuto passare attraverso la grande "fessura" creata dal Verto tenuis. Leggendo che, in ultimo, facevi appello alla mano sinistra per poi ergerti sulle gambe, ho ritenuto che fosse il ginocchio sinistro stesso ad alzarsi mentre l'altra gamba restava piegata a terra. Sei nella posizione di fare una proposta di matrimonio, per intenderci, con una fitta trama di rami a fare da mantello al polpaccio e rampicanti risalire lungo l'altro, mentre sbocciano dei profumatissimi gelsomini.
La tenda, la parte che non è divenuta inconsistente, ti copre la scarpa e l'intero polpaccio destro. Il Verto Tenuis evocato durerà 2 turni. ps
246 / pc
284 / pm
276Niahndra AlistineSei in piedi. L'incarceramus ti ha colpita parzialmente. La mano dominante è stata costretta contro al fianco: non puoi muovere il braccio e, ovviamente, se muovi la spalla, l'intero busto seguirà la sua direzione. Il polso e la mano sono liberi. La corda, affatto pesante ma spessa, si estende lungo il ventre e prosegue fino a metà tra anche e ginocchia. Le gambe non possono muoversi, non puoi camminare (per intenderci, l'unico metodo per spostarti sarebbe saltellare) ma le ginocchia e i piedi sono liberi da questo impaccio.
ps
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171 / pm
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