Casey Bell vs Ariel Astrid Vinstav, Studente vs Adulto | Giornata del duellante

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view post Posted on 27/7/2020, 09:45
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Il Fato

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Era inutile, nonostante le due contendenti si stessero impegnando per davvero, mostrando entrambe una certa tenacia e desiderio di vittoria, lui continuava ad associarle a due gattini in procinto di litigare, con le zampette alzate ed inutili e quell’aria coccolosa. Sorrise mellifluo dalla sua posizione, portandosi la mano alle labbra per evitare che qualcuno notasse questo suo atteggiamento decisamente poco professionale ma dei presenti, non c’era uno che guardasse l’arbitro. L’attenzione era tutta per le due giovani che sembravano entrambe desiderose di passare alle maniere forti. Casey aveva visto giusto, utilizzare qualche oggetto d’arredo per ferire l’avversario era oramai una prassi nei duelli e l’oppugno, si poteva annoverare decisamente tra gli incantesimi più usati. Impiegò forse una frazione di secondi in più per decidere cosa oppugnare e quale torcia dirigere verso la sua avversaria che intanto, senza troppi preamboli si stava armando di quello che sembrava essere un cannone. Ariel diede quindi fuoco alle polveri e il suo bombarda, anche se non colpí appieno Casey, riuscì nell’intento di sabotarla, facendole perdere la concentrazione necessaria a padroneggiare appieno l'incantesimo. Mentre la grifondoro veniva sbalzata via, la torcia cadde sulla pedana, a pochi passi da Ariel che aveva riacquistato appieno la vista. Poteva quindi notare come un allegro fuocherello stesse attecchendo il tappeto vicino ai suoi piedi e che la sua avversaria, non era più sulla pedana. Il spostarsi di lato da parte della prefetta, quella breve scivolata che le aveva permesso di evitare ancora meglio il bombarda, che aveva colpito comunque alla destra di Casey, si era rivelato una scelta peggiore rispetto alle aspettative. il fragoroso boato che aveva colpito e frantumato la pedana, levando un nugolo di polvere e schegge impazzite, aveva provocato un onda d’urto alle sue spalle, capace di scaraventarla in avanti (-20 PS). Cadde quindi ad un metro di distanza da dove si trovava prima, sul duro pavimento in pietra, cadde a peso morto, facendo fatica a mettere le mani in avanti dato che era qualcosa di talmente improvviso e inaspettato. Picchiò principalmente tutta la parte sinistra e l’indomani avrebbe sentito tutto il dolore ma al momento, a parte lo spavento per il volo fatto e un attimo di smarrimento, l’adrenalina sembrava attenuare ogni dolore. Si trovava quindi riversa a terra, leggermente di lato e poteva vedere la sua avversaria da quella posizione. Entrambe potevano vedersi.


CaseyAriel
PS:153/180PS:168/183
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PM:191/196PM:131/131

Casey TOCCA A TE. HAI TEMPO 72 ORE.
Ariel 1/3 proroga
Casey 0/3 proroga
 
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view post Posted on 31/7/2020, 09:05
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CASEY BELL
vs. Ariel A. Vinstav
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• PM:191/196 •
LA GIORNATA DEL DUELLANTECOME AFFRONTARE UN DUELLO:
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La concentrazione del Prefetto nell'appiccare fuoco alla sfidante e l'assoluta certezza di riuscita furono spazzati via in una manciata di istanti assieme a mille schegge e scintille infuocate. Il risultato di tutto ciò fu la rottura in mille pezzi delle sue aspettative, una tremenda infiammazione dei suoi nervi e la totale presa di potere dell'istinto. Una lista? Un piano? Dove, come, quando e perché avrebbe dovuto controllare e dosare le sue scelte per ricreare un duello da manuale? Non era mica un robot, e di sicuro non le interessava che il professor-arbitro le scombinasse i ciuffi ribelli con una mano dicendole "brava".
Le uniche cose che Casey avvertì di quel repentino cambio di stato furono il forte impatto e ancor di più la rabbia. Buffo come il Fato decideva di infierire nel momento in cui i suoi pensieri toccavano l'immagine di Drinky. Che agisse tramite una Ariel accecata o tramite il puro caso per andarle contro poco importava: ormai il dado era tratto, e la Bell aveva aperto il pugno che cingeva le redini delle sue emozioni.
Per quanto fosse doloroso e complicato, non era raro che ciò accadesse. Per pochi istanti, quando il troppo stroppiava, alcuni fremiti generavano pensieri estranei, altri risposte a dir poco rispettose, altri ancora malesseri e mal di pancia di ore che subivano gli influssi e il mood di certe pellicole che la sala cinematografica del suo cervello le proiettava sulle emozioni. Nonostante i suoi sedici anni, Casey aveva compreso un pizzico il meccanismo delle sue tendenze, ed era proprio per questo, per scansare un dolore che l'avrebbe solo divorata dall'interno, che cingeva i pugni sui suoi istinti mantenendone il controllo. Tuttavia, mai nulla di tutto ciò era stato scaturito da un'esplosione di quel tipo. Era forse stato l'impatto? L'umiliazione, la sorpresa, la mal riuscita del suo incanto? Ancora, poco importava. La mente era una tabula rasa di domande e risposte, e si gonfiava solo dell'odio e della rabbia cieca in cui affondarono gli occhi di Casey quando ritrovò l'immagine di Ariel.
Non avrebbe perso un attimo, poiché cadde nella posizione ottimale. Braccio destro indenne e libero, visuale perfetta. Veloce, la bacchetta avrebbe puntato il petto dell'avversaria e subito dopo si sarebbe flesso verso lei stessa in un lampo, raccogliendo l'ira che le sgorgava generosamente dal petto. Ancora una volta si sarebbe disteso avanti a lei per toccare Ariel. Il tutto sarebbe avvenuto in un gesto unico, privo di fronzoli, interruzioni ed esitazioni. Non poteva essercene di esitazione a tal punto, né nel ferire né nel dar sfogo al proprio Io ferito, ragion per cui la sua voce sarebbe stata determinata nel declamare con violenza e fermezza la formula: «STUPEFICIUM!»
Quale poteva essere il suo intento? Le motivazioni del passato e quelle del presente si accorpavano creando una solida massa. Non vi era differenza fra Ariel e Drinky, non ce n'era nella sua ira, non ce n'era nel dolore sprigionato dall'ennesimo abbandono. Era stanca, stanchissima, di subire colpi e mancanze, di lasciare che altri decidessero come e quando ella dovesse soffrire. Provocare nell'altro uno svenimento sarebbe stato uno dei migliori modi che aveva a disposizione per prenderne il controllo. Colpirlo, tramortirlo, privarlo della propria energia. Magari sopra un tappeto infuocato, che se nessuno avrebbe spento presto, forse, sarebbe diventato una cortina di fiamme sopra le pedana fra le due sfidanti.
• CONOSCENZE: X

Proroga concessa dal Master.
Posso chiedere, se non è di disturbo, una descrizione seppur sinteticissima degli avvenimenti e della durata degli effetti degli incanti e una mappa adesso che, mi sembra, KC è stata sballottolata via dalla pedana? :(
 
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view post Posted on 2/8/2020, 16:38
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ARIEL A. VINSTAV
vs. Casey Bell
• PS:168/183•
• PC:130/130 •
• PM:131/131 •
O u t f i t
LA GIORNATA DEL DUELLANTE

Se c'era chi poteva vederle come due gattini litigiosi, era altresì plausibile paragonarle a bambine emotive.
Non solo aveva appena scagliato una cannonata alla sua avversaria per panico, ma all'impattare della magia contro la pedana e Casey, Ariel stessa si fece cogliere alla sprovvista con un sussulto che l'arbitro lì vicino probabilmente non avrebbe avuto difficoltà a sentire.
Bene, ma non benissimo.
"AAAH. L'HO UCCISA. SONO UN ASSASSINO DI BAMBINI. UN BAMBAMICIDA" - disse la giornalista che sembrava non avere nemmeno raggiunto l'età del consenso. Ma da che pulpito, eh!
Al danno la beffa quando nel trambusto dello scontro, gli occhi ricominciarono ad abituarsi alla luce e la prima cosa riuscì a mettere a fuoco fu la zona sgombra della pedana, le fratture nel legno e ... la mancanza di Casey.
"L'HO DISINTEGRATA?! OH NOOOOO."
Evidentemente nei duelli la sua intelligenza regrediva a quella di un carlino tramortito: se non vedeva Casey, non era perché era finita oltre la pedana, ma perché doveva averla magicamente disintegrata.
Peggiorò la situazione quando, abbassando di poco gli occhi, poté notare il fuoco e la torcia non troppo distante da questo. Spalancò comicamente occhi e la bocca, formando con quest'ultima una "O" perfetta.
"AAAAH. IL FUOCO" Teatrale poco poco, mi dicono.
Nel momento in cui Casey si sarebbe riportata in piedi, l'istinto l'avrebbe portata a mostrare un sorriso enorme, carico di una gioia e un sollievo assolutamente inadatti alla situazione in cui si trovavano.
Fortuna voleva che a rimetterla con i piedi per terra c'era proprio il Prefetto di Grifondoro, lei e il fuoco che si stava formando vicino ai suoi piedi.
"O GNOMI IN SALMI', GIUSTO. IL FUOCO."
«Ma non si lanciano le cose!» Sbottò a quel punto, presumibilmente avendo appena ricollegato come la torcia non appartenesse all'arredamento tipico di una pedana e che quindi, giustamente, Casey glielo avesse mandato contro.
Il tono sembrava lasciar intuire fra le righe una nota di "ma ti sembra il caso?".

Una persona intelligente a questo punto si occuperebbe di spegnere le fiamme o cercare di neutralizzare la minaccia che era l'altro duellante.
Ariel, però, è stata già più volte presentata come una ragazzina, una giovinastra emotiva: non era una sala di duello il luogo in cui era abituata a tirare fuori il suo lato acuto e coscienzioso - o almeno non lo era ancora.

Avrebbe tentato di portare il braccio sinistro verso la torcia ai suoi piedi, puntando questa con la bacchetta.
La nota emotiva che accompagnava i sui pensieri era semplice: non voleva lì la torcia e voleva questa lontano da lei, assieme al fuoco e tutte le cose brutte che il lancio dell'oggetto aveva causato.
Alla volontà si affiancava un'idea, un'immagine: una nuova spinta magica che doveva manifestarsi come una mano invisibile, la pressione della magia rilasciata dalla sua concentrazione che al contatto con la torcia l'avrebbe spedita lontano da lei, verso il suo target.

Con uno scatto, avrebbe cercato di portare il braccio in avanti, sollevandolo quanto servisse perché la bacchetta puntasse il petto di Casey.
Durante quel movimento, mentre l'arto tracciava un mezz'arco nel suo spostamento, dalle labbra si sarebbe potuto udire ben scandito un «OPPUGNO!», carico di determinazione e fomento, presumibilmente aizzato un po' dal panico che i continui input del duello le lasciavano sul petto, un po' dall'adrenalina che le riempiva il petto.

Alla faccia di "non si lanciano le cose".

• Incantesimi conosciuti: fino alla 4° classe inclusa, proibiti esclusi.

• Role Scheme accoppiato di KC © •
 
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view post Posted on 9/8/2020, 12:32
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Il Fato

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DK9dIKS
Ariel perdeva tempo. Era incredibile come sentisse il bisogno di chiacchierare in un momento simile, di esternare quei pensieri mentre Casey, che non si era mai rialzata ma che aveva compiuto solo il movimento necessario per puntarla con la bacchetta, oramai l’aveva in pugno. Quello che voleva fare Ariel non riuscì quindi, lo schiantesimo della perfetta la colse ancora prima che il cervello della francese avesse elaborato il piano per potersi difendere e al contempo attaccare. Una scarica violenta la colse, le gambe si fecero incredibilmente molli, le braccia flosce e la presa sulla bacchetta tenue che tuttavia, le rimase sul palmo quando finí a terra, scomparendo dalla vista della ragazza più giovane che ancora a terra, ora non la vedeva più. Cadde priva di sensi, riversa al lato opposto alle fiamme che continuavano a bruciare il tappeto e che li a poco l’avrebbero raggiunta se Casey o l’arbitro, non avessero avuto un minimo di pietà per le sue vesti e le sue carni (-35 ps -10 pc -5 pm)
Casey aveva avuto la forza necessaria per reagire, trovando la grinta giusta traendo motivazioni dal più recente passato. Era come se l’ultimo incantesimo da parte di Ariel l’avesse ridestata da una sorta di torpore, come se fosse servito quel boato, quel fragore a scuoterla. Ora dominava la partita e Marcus, con una lieve increspatura tra le labbra, parve apprezzare. La giovane ragazza poteva fare della sua avversaria quello che voleva ora, almeno fino a che quest’ultima non avesse ripreso i sensi.

riassunto: Casey è ancora a terra, giù dalla pedana quindi non vede più Ariel che invece si trova svenuta a terra per un turno. Le fiamme la raggiungeranno in un turno e non si estinguono da sole.


CaseyAriel (svenuta per un turno)
PS:153/180PS:133/183
PC:149/154PC:120/130
PM:191/196PM:126/131

Ariel perde un turno. Se vuoi puoi postare sennò lascia il turno a Casey.
Ariel 1/3 proroga
Casey 1/3 proroga
 
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view post Posted on 12/8/2020, 09:29
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CASEY BELL
vs. Ariel A. Vinstav
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LA GIORNATA DEL DUELLANTE
Evocata la pioggia di scintille rosse Casey si sarebbe approntata a rimettersi in piedi. I danni subiti, nonostante l'adrenalina che le fluiva nel corpo, saltarono ai suoi sensi con un lieve pulsare su tutto il lato sinistro. Il dolore tuttavia non l'avrebbe indotta a rallentare, né a fermarsi per eventuali incantesimi di cura. Lo Stupeficium era andato a segno, gettando l'avversaria oltre il lato più corto della pedana. Occorreva cogliere il momento. Rialzandosi avrebbe avuto migliori opportunità di vederla, forse, ma poco importava: schiantarla non era abbastanza, doveva impedirle di rialzarsi e di fare altri incantesimi.
Si trovava in netto vantaggio rispetto ad Ariel. Il fuoco acceso si allargava, bramoso di legna e di carne da ardere, e presto avrebbe raggiunto l'avversaria andando a toccare i perimetri della pedana. Tanto valeva gioire di quella fame di cenere e servirsi di quella barriera occludente accorsa in suo ausilio. Avrebbe puntato il Nocciolo contro una delle torce di fronte a lei, poste sulla porzione di sala in cui doveva giacere Ariel. Il movimento secco che avrebbe usato per disegnare il percorso dell'oggetto sarebbe dovuto essere direttamente proporzionale alla forza e alla velocità della caduta. «Facem Oppugno!» avrebbe detto, perfezionando la formula con il latino, mentre la punta del suo catalizzatore andava a colpire la porzione di spazio che avrebbe dovuto occupare l'avversaria, oltre la pedana, segnando così la destinazione.
Il petto di Casey si riempì di orgoglio. Giustizia fu il pensiero che le si dipinse in mente di fronte alla riuscita della sua azione precedente e all'intenzione dell'attuale. Non aveva importanza se il fuoco sarebbe andato a colpire direttamente l'altra o se avesse alimentato l'incendio già in atto o se avesse creato un'ulteriore barriera di fuoco attorno alla ragazza. Intendeva scoraggiarla, farle comprendere che né lei né nessun altro avrebbero potuto minacciarla e causarle nuovo dolore. Tanto se quelli della Congrega avrebbero sentito odore di rogo sarebbero intervenuti tempestivamente. *Giusto?*
• CONOSCENZE: X

Petrichor mi ha confermato di voler saltare il turno. :flower:
 
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view post Posted on 5/9/2020, 10:50
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Il Fato

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Le intenzioni di Casey oramai erano chiare. Una volta sollevatasi poteva mettere a fuoco l’avversaria che riversa a terra, era completamente alla sua mercé. Come il fuoco che le bruciava nel petto, quello che oramai aveva lambito una buona porzione di pedana continuava ad ardere e divorare il tappeto, rilasciando nell’aria odore di stoffa bruciata che ben presto, si sarebbe mischiato a un vago odore di pollo arrosto. Difatti la torcia che la bacchetta di nocciolo aveva puntato si era mossa, non trovando alcun impedimento, in direzione di Ariel, che vuoi perché lo schiantesimo aveva cessato il suo operato, vuoi perchè le sue vesti ad altezza del busto stavano andando a fuoco, si stava svegliando, in modo decisamente bruco e reattivo. La sua situazione era decisamente difficile, il fuoco che mangiava lo scendiletto avanzava prepotente mentre la torcia che l’era rimbalzata contro, per poi scaldarle in modo incontrollato il fianco, bruciandole vestiti e ustionandole le carni (-20 ps -5 pc), era li, accanto a lei.
Fu allora che Marcus si mosse, bacchetta sguainata e sguardo puntato sulla francese, monitorando la situazione.

riassunto: Le fiamme della torcia hanno attecchito il fianco sinistro di Ariel. Quelle che divorano il tappeto sono ad un palmo da lei.


CaseyAriel
PS:153/180PS:113/183
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PM:191/196PM:126/131

Turno a Casey. Le solite 72 ore di tempo per postare.
Ariel 1/3 proroga
Casey 1/3 proroga
 
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view post Posted on 8/9/2020, 08:47
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LA GIORNATA DEL DUELLANTE

La torcia centrò in pieno l'avversaria, bruciandole le vesti e anche una porzione di pelle. Il fuoco che invece aveva arso la pedana e il tappetto ora la lambiva lievemente, rendendo necessario l'intervento dell'arbitro. Che la Congrega avesse il timore di un nuovo incendio? Casey non aveva né le potenzialità né il desiderio di distruggere l'edificio. Aveva solo reagito ai colpi col doppio dell'ira, approfittando di un momento di distrazione della francesina. Adesso lei era alla sua mercé, e finché si trovava a terra svenuta o impegnata a tenere a bada le fiamme che la circondavano, avrebbe potuto continuare a scagliarle contro incantesimi o oggetti. Sia il tempestivo intervento dell'arbitro - in cui aveva sperato, nonostante il desiderio di bruciarla viva - che l'odore di carne cotta, però, le fecero sentire di non star duellando molto sportivamente. Voleva batterla, dimostrare finalmente a se stessa che era in grado di domare tutta quella paura di mostrarsi e di fare, ma non voleva godere delle grida di dolore di qualcuno.
Le riflessioni di Casey si produssero in un battere di ciglia, e la fecero agire prontamente, dirottando la strategia impulsiva fino ad allora adottata su un altro binario. Voleva vincere; e voleva far finire in fretta quella tortura, anche se l'idea iniziale era stata quella di continuare a scagliare torce addosso alla poverina per svuotare la pancia dell'odio covato per mesi - e generato da tutt'altro. Tuttavia sarebbe stato un gran peccato darle la possibilità di rialzarsi... e di puntarle addosso la bacchetta. Nonostante il senso di colpa non era sicura che l'altra sarebbe stata tanto riconoscente nei suoi confronti, se lei avesse deciso di non continuare ad alimentare la barriera di fuoco.
Per la seconda volta nell'arco del duello decise di tentare di schiantarla, stordirla e farla svenire. Al resto avrebbero pensato le fiamme, che comunque l'arbitro monitorava. La bacchetta, ancora puntata verso il petto dell'avversaria dopo l'Oppugno, si sarebbe poi flessa seguendo il braccio destro verso la sua padrona, per poi distendersi fulmineamente ancora una volta verso Ariel, sempre contro il suo petto. Nel corso dell'ultimo movimento, Casey avrebbe pronunciato con tono deciso e autoritario la formula dell'incantesimo. «Stupeficium!» Dalla punta del nocciolo sarebbe partito il raggio di luce rossa, dritto al cuore di Ariel.
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view post Posted on 23/9/2020, 00:47
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ARIEL A. VINSTAV
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O u t f i t
LA GIORNATA DEL DUELLANTE

La prima cosa che percepì al suo risveglio fu il continuo fischiare delle orecchie.
Un souvenir tutto tranne che piacevole lasciato dal trauma combinato dello scontro con l'incantesimo e dell'impattare del corpo svenuto con la pedana.
Dell'entusiasmo di Ariel non era rimasto nemmeno l'ombra, sostituito da una smorfia dolorante e una fitta che le trapassò nuca e fronte da parte a parte.

Fischiavano le orecchie, si era detto, ma Ariel avrebbe potuto giurare che la vera causa del suo malessere stesse dal caldo improvviso che sentiva.
"Ma che è successo?"
Poi aprì gli occhi.
«MEEERD.»
Urlò, con tutta l'educazione adatta al caso.
Un duellante con un'esperienza alle spalle l'avrebbe potuta chiamare una mezza calzetta, una codarda, una ragazzina facilmente impressionabile, mentre invece un mago che come lei era abituato ad aver passato gli anni della scuola e del diploma da scolaro, fra pergamene, piume e innocui sventolii di bacchetta, avrebbe potuto dire come l'unico errore di Ariel era stato quello di pensare che alla Giornata del Duellante non avrebbe avuto di che preoccuparsi che del suo avversario.
Era chiaro come il problema di Ariel come duellante fosse lei stessa.
Aveva troppa poca esperienza alle spalle e le mancavano gli strumenti per gestire la sua emotività con nervi saldi.
Sapeva farlo nel suo mestiere, fatto di studi attenti del linguaggio debole e forte, fra parole e immagini, ma non in un contesto così dinamico e rischioso come quello del Duello.

«MA PROPRIO A FUOCO?!»
Il misto di dolore e panico aveva palesemente distrutto la sua capacità di dialettica e gestione dei filtri.
Casey ma proprio a fuoco la dovevi mandare? Come se fosse colpa della Prefetta se questa aveva usato gli oggetti nella sala con intelligenza e lei invece si era soffermata più a pensare a come festeggiare il loro duello, quando questo non era nemmeno finito.

Lo sguardo si era appannato per le fiamme, le fitte di dolore e il calore improvvisi.
Faceva tutto male, male e paura.
Come biasimarla, del resto? Si era svegliata da uno Schiantesimo e aveva scoperto un secondo dopo di stare andando a fuoco.
Proprio per questo la sua prontezza di riflessi non collocò subito Casey come priorità nella lista di cose da cui difendersi, nonostante fosse pronta a scagliarle contro un altro Stupeficium, ma alle fiamme che rischiavano di renderla una braciola cotta a puntino.

Quindi fece un'azione strabiliantemente stupida.
Tese di scatto il braccio sinistro in avanti con la bacchetta puntata verso la restante porzione della pedana ancora in fiamme per la torcia, il suo fianco e i vestiti percorsi dal fuoco. La mente avrebbe dovuto associare facilmente all'incantesimo immagini naturali legate all'acqua: le cascate in Islanda poco distanti dalla residenza di famiglia, i fiumi del Cotswold scovati durante le sue esplorazioni nel bosco vicino casa, il fragore dell'acqua trasportata alla corrente, la sensazione piacevole dell'acqua contro la pelle e con essa il senso di protezione dal fuoco.
Con questi input alle spalle e la concentrazione alimentata dall'istinto di sopravvivenza, si sarebbe espressa a pieni polmoni nell'enunciare «AGUAMÈNTI!»
Non avrebbe certamente voluto farsi del male, visto che il fine della sua concentrazione ed esecuzione dell'incantesimo era quello di spegnere le fiamme su e attorno a sé. Era la corrente moderata di un fiume quella che avrebbe voluto travolgesse il suo corpo, non quella di un'onda anomala.

Era spacciata, insomma e il suo istinto di sopravvivenza allenato come un vermicolo tetraplegico.
Bravissima Vinstav, dalla quarta parete il pubblico s'inchina.

Da qualche parte nella sala il suo povero collega si era accucciato fra i posti negli spalti, tentando di dissimulare il suo interesse sotto il suo cappello a punta.
Oggi c'era da provare grande imbarazzo nel sentirsi associati a quel portento del Duello di Ariel.
E c'era pure il suo Sommo Capo, Vossignoria Direttore della Gazzetta, lì da qualche parte per la sede della Congrega.
La speranza era che non venisse attirato nella sua sala per la puzza di bruciato.

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» Post sotto proroga concessa dal Master!
Mi scuso per il ritardo (sì, ritardo nella proroga, sono un maestro) ma sono stata abbastanza malino di salute in questo periodo e sono riuscita a rimettermi al PC a lungo termine solo adesso >-<
Aggiungo brevemente che la quasi-palese-resa/sconfitta del PG non è per nulla legata al mio OFF (lo star male), ma al fatto che ho coerentemente voluto muovere Ariel come un mago con esperienza quasi nulla nei duelli, consapevole di come la sua emotività e approccio casalingo alla magia l'avrebbero messa in gran difficoltà. Per me il Torneo è stato lo spunto per poterla far crescere nel campo dei duelli nel tempo <3 quindi vi ringrazio un mondo ad entrambi, Duellante e Master, per avermi permesso di far fare le ossa a me e al mio PG. Spero di avervi fatto ridere con la scusa :fru:
 
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view post Posted on 27/9/2020, 13:47
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Il Fato

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Il duello oramai stava volgendo al termine. Marcus lo capí quando Ariel decise di fare qualcosa per se stessa invece che pensare all’avversario, pronta a sfoderare il prossimo attacco. Mentre la grifondoro combatteva contro il suo senso di colpa, la francese pensò a spegnere il fuoco. Le fiamme che le avevano cinto gli abiti trovarono solo stoffa umida, quelle che danzavano sul tappeto si smorzarono tenui ma la francese, non vide mai l’effetto della sua magia. La bacchetta le scivolò di mano, la schiena trovò la dura superficie della pedana, la testa si volse di lato e uno sbuffo venne esalato, chiudendo nuovamente gli occhi, nuovamente svenuta (-35 ps -10 pc -5 pm. Lo schiantesimo aveva avuto il successo sperato e Casey se ne stava in piedi con la bacchetta ancora stretta in mano, un po’ dolorante ma vittoriosa, mentre il suo senso di colpa, alle vista delle fiamme che venivano in parte domate, si acquietava. Il verdetto con quell’ultima mossa era oramai emesso e Marcus si mosse dalla sua posizione, allungò un passo ergendosi sulla pedana, sfoderando la bacchetta per spegnere le ultime deboli fiamme. Fece poi per spostare la mano verso la grifondoro, invitandola nuovamente a salire in pedana. Quando fu raggiunto dalla studentessa, le avrebbe afferrato il polso e sollevato il braccio.

-Casey Bell vince il duello per impossibilità da parte dell’avversario di continuare!-

il tutto mentre un paio di medimago si stavano già muovendo per cercare di rianimare Ariel e curarle le ferite.

-Brava ragazza, ora un sorriso per la stampa…-

Giornalisti della gazzetta le scattarono qualche foto per l’articolo che avrebbero scritto, mentre ne scattarono qualcuna ad Ariel per ricordarle com’era finita. Marcus sorrideva contento al fianco di Casey, il duello era finito e lui n’era uscito indenne. Oh gaudio!



//Duello finito andate in pace.
Casey puoi aggiungerti 1 punto esperienza e 2 punti per ogni statistica.
Ariel, 1 punto esperienza e 1 per ogni statistica.//

 
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