| Lucas Scott PS 269/269 - PC 213/213 - PM 251/251 - P.EXP. 49.5 Preso dall’euforia del combattimento la sua mente aveva quasi del tutto rimosso la condizione attuale nella quale vigeva il ministeriale. O forse, la sicurezza di poterlo colpire con ferocia, intercettando l’ammasso di detriti rocciosi che lo ricoprivano per intero, aveva destabilizzato il corretto flusso dei suoi pensieri logici. Strinse gli occhi finché non riuscì a constatare l’operato del suo attacco precedente, un’ondata d’urto potente ma fine a sé stessa: la figura di Maurizio sembrava non aver risentito minimamente l’impatto con la violenta esplosione. Il corpo dell’antimago era lì, sdraiato in posizione supina all’esterno della pedana, una parte delle macerie che ancora ricopriva la sua reale posizione. Le ferite causate dal duello continuavano a bruciare lungo il corpo di Lucas, anche se ormai era lontano da quella situazione infida nella quale riversava qualche secondo addietro. Eppure non poteva più esitare, le sue energie si stavano indebolendo secondo dopo secondo. Quanto avrebbe retto appeso a quel filo invisibile, che ora assumeva una forma reale, e lo sosteneva a diversi metri dalla possibile caduta nel baratro? L’unico pensiero costante era quello di attaccare velocemente, sempre più nelle profondità, doveva ferire in maniera tangibile la prestanza fisica di quel nemico così duro da abbattere. Poteva dirsi quasi furioso ed esaltato allo stesso modo. Non doveva mostrare alcuna pietà per lui, nessuna esitazione, il tempo stringeva e doveva approfittarne. Doveva concludere quello scontro, doveva buttarsi alle spalle quella sciocca paura di non farcela. Appuntò maggiormente le suole delle scarpe sulla parte di pedana obliqua ancora stabile, così da tornare ad una posizione di combattimento accettabile. *Nessuna pietà* pensò assottigliando lo sguardo, cercando di trasformare quella realtà in una dimensione alternativa, una realtà in cui la figura di Maurizio appariva come quella di un acerrimo nemico da sconfiggere ad ogni costo. Il braccio scattò rapido in avanti, in posizione tesa, il polso della mancina che impugnava la bacchetta cominciò a muoversi in senso anti-orario, in modo continuo e più rapido possibile con il forte obiettivo di riuscire a compiere più rotazioni possibili. -Ebùblio!- Gridò contemporaneamente con quanto fiato aveva in gola, ricordandosi di porre l’accento sulla vocale “ù”. La punta della bacchetta era rivolta in direzione del volto di Maurizio, il forte desiderio di poterlo accecare con qualche ustione rovente. Quel duello aveva il potere di risvegliare in lui il lato più spietato e combattivo, quello che non voleva cedere a nessun costo, quello che voleva predominare. Per avere la sicurezza di riuscire un giorno a proteggere ciò che amava, doveva ora portarsi al limite, lo sentiva. E distruggerlo, anche se faceva male. Se riesci a combattere contro te stesso, quale nemico può spaventarti?
Incantesimi ConosciutiI classe completa II classe completa III classe completa IV classe completa V classe completa VI classe (Homenum Revelio, Illudo Camaleontide, Incarceramus, Specialis Revelio, Repello) Incantesimi oscuri (Crucio, Sectumsempra, Segreto Ombrae, Fyindfire, Lamento Frango, Sicamen) Incantesimi innati (Lapsus, Florikus, Ardesco, Oppugno, Vitreo, Brillium, Vermillius, Veronesi, Flamora, Waddiwasi)
23 ANNI - GIORNALISTA - SCHEDA
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