In cerca di cure, Post evento la strada del sole

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view post Posted on 25/6/2020, 13:06
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Era successo così tante volte che ormai spiegarsi era divenirsi inutile. Quell’ospedale lo aveva accolto nelle situazioni più disparate e sicuramente in condizioni decisamente ben peggiori di quella presente. Dopo la conquista della runa e la smaterializzazione nella cabina telefonica di Londra la sua situazione fisica sembrava essersi in qualche modo ristabilita. Sowilo, che ormai si era integrato nel suo corpo, sembrava avergli donato una forza e una resistenza che mai avuto prima. Percepiva in mondo in modo diverso, sentiva i raggi del sole che gli scaldavano la pelle penetrare attraverso da essa, attingervi energia. Molti dei tagli e delle abrasioni che aveva subito si erano come rigenerate anche se il sangue rappreso un po' ovunque sul suo corpo suggerivano lesioni ben più di quelle che in realtà il suo fisico presentava. In un primo momento aveva pensato di potersi risparmiare quel ricovero. Si sentiva una forza della natura, quasi invincibile ma la sua caducità e la natura di uomo presente oltre gli strani della runa si erano infine fatti percepire. La stanchezza lo aveva assalito, le piaghe residue sul suo corpo avevano iniziato a pizzicare. Tutti gli strascichi di quello scontro titanico si erano abbattuti su di lui con tale violenza da spingerlo inevitabilmente verso il San Mungo. Non era la prima volta, non sarebbe stata l’ultima. Ormai ci aveva fatto decisamente l’abitudine. Avrebbe dunque raggiunto la soglia dell’ospedale e cercato di il triage nell’attesa di poter infine ricevere le prime cure. Lo conoscevano, probabilmente avrebbe trovato la stessa infermiera che lo aveva accolto durante il suo ultimo ricovero. Quasi lo sperava ma in fondo l’unica cosa gli importava in quel momento era di riposare.


PS: 150/319
PC: 310/416
PM: 340/416
 
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view post Posted on 6/7/2020, 15:20
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Don't let your History interfere...

Con la destra al volto, Paul provò sollievo. I polpastrelli a causa di una circolazione che non era delle migliori, si muovevano delicatamente lungo la cicatrice velata da una ciocca di capelli cenere. Di tanto in tanto la ferita ormai vecchia gli dava qualche problema, pizzicava o sembrava accalorarsi, ma vi aveva fatto l'abitudine.
Quel giorno il San Mungo era in fermento. Capitava così, d'altronde, c'erano periodi in cui le persone sembravano volersi far del male tutte insieme, nemmeno avessero preso parte al Festival delle fratture.
Per questo motivo, mentre il Direttore era impiegato con un colloquio per rinfoltire il personale - e le persone che aveva mandato via senza troppi giri di parole - toccò ad un'infermiera occuparsi del docente, di Sirius White.
Se il fato avesse potuto parlare, si sarebbe fatto delle grosse risate: Sirius non avrebbe riconosciuto Paul, ma il Mangiamorte non avrebbe dimenticato facilmente i suoi connotati. Quel giorno, tuttavia, la sorte era stata clemente.
«Allora? Cosa abbiamo qui?», facendo appello alla propria arma, l'infermiera tanto desiderata si presentò al capezzale del docente. Sembrò turbata, quasi confusa ma non si lasciò andare a domande di sorta: ormai ne aveva viste così tante che quella dell'uomo gli sembrò, tutto sommato, una situazione spettacolarmente normale.
«Adesso dormirà un po'...» avrebbe detto porgendogli una fiala dal contenuto ambrato, «Al suo risveglio le darò una controllatina ma poi potrà andare».
Non v'erano specifiche ferite, nulla che richiedesse un occhio particolarmente esperto. Curati i tagli e le abrasioni rimaste, l'uomo doveva semplicemente dedicarsi al più totale riposo.


... with your Destiny.


Tutte i tagli e le abrasioni sono state curate. Il sangue rappreso è stato lavato via in cerca di ferite. L'infermiera ti ha dato una pozione per un sonno senza sogni.
Considerati sveglio e dimesso..
 
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