Nemichei o amichei?

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Narcissa E. Miller
view post Posted on 19/8/2020, 13:49





Narcissa Elodie Miller
Serpeverde | Studentessa, I anno | 11 anni | Outfit | Scarpe | ♪XwFHG5M
La spazzola, quella mattina, passava con frenesia tra i capelli di Narcissa. La sera precedente, infatti, aveva fatto tardi in biblioteca, perché il professore di difesa contro le arti oscure aveva lasciato loro da scrivere un saggio esaustivo sulla storia della nascita della fattura Gambemolli, corredata di storia del suo inventore e di tutti i vari passaggi che avevano portato a farne un incantesimo offensivo. Dato che in quella materia scarseggiava, ovviamente aveva dovuto impegnarsi a fondo per tirare su la media scolastica e guadagnarsi almeno un Eccellente. Ogni volta che aveva guardato la bacheca della segreteria, il suo ego ne era uscito ammaccato, pertanto adesso s'era messa in testa di impegnarsi a fondo. Peccato che aveva studiato al punto da faticare ad arrivare in dormitorio. Difatti, come s'era infilata il pigiama e aveva appoggiato la testa sul cuscino era piombata in un sonno profondo e ristoratore.
Quando al mattino Narcissa si alzò, aveva i capelli arruffati in testa e il naso arrossato per averlo tenuto troppo a lungo premuto sul cuscino. Osservò con disgusto la sua immagine allo specchio e constatò, con sollievo, che le sue compagne di stanza erano ancora immerse nel mondo dei sogni, quindi sarebbero scampate a quell'impietoso spettacolo. Con un gesto lesto aveva afferrato la spazzola che teneva appoggiata sul baule e aveva iniziato a districare i nodi, per dare ai capelli una parvenza di ordine. Dopo alcuni minuti passati a far scorrere la spazzola tra le ciocche bionde, arrivò ad ottenere un risultato quantomeno accettabile: non che la convincessero al 100%, ma per lo meno poteva dirsi pronta per varcare la porta del dormitorio.

La fame la portò istintivamente in Sala Grande, dove ancora pochi studenti erano presenti. La maggioranza, infatti, stava ancora sonnecchiando e godendosi gli ultimi istanti sotto le coperte. Lei, invece, addentò un toast di fretta e furia, prima di incamminarsi per andare a Hogsmeade.
Controllò frettolosamente nella borsa di aver con sé la pergamena che le aveva consegnato il preside, nella quale c'era espressamente dichiarata l'autorizzazione di lasciare la scuola per motivi di lavoro. Grazie al cielo, il foglio era lì, pronto ad essere esibito nel caso in cui qualche professore particolarmente rompiscatole l'avesse richiesto.
Narcissa uscì dalla porta principale, lasciando che il sole scozzese baciasse i suoi capelli biondi. Il fresco della mattina rilassò le sue membra. Se non avesse avuto il turno ai Tre Manici di Scopa, quasi sicuramente si sarebbe fermata sotto a una pianta a godere del fresco e a leggersi quel manuale che aveva trovato in biblioteca, nel quale si parlava di Animagus e di capacità magiche di assumere le sembianze di un animale babbano. La cosa era tanto avvincente che l'aveva portata, per la prima volta in vita sua, a prelevare un tomo dagli scaffali e a portarselo in camera.

Camminò per diversi minuti, finché non si trovò davanti al locale, dove Rosmerta la stava attendendo per il cambio turno.

"Buongiorno, Rosmerta" la salutò Narcissa con fare affabile.
La donna aveva ancora un'ora abbondante di lavoro davanti prima che la bimba dovesse montare, così Narcissa si sedette accanto al bancone, sorseggiando un succo di zucca offertole dalla donna e lanciando occhiate fugaci fuori dalla vetrina del locale. Sembrava una mattinata movimentata, fuori i ragazzi passeggiavano su e giù per il viale e Narcissa, per certi versi, li invidiava visto che avevano la possibilità di restare all'aria aperta invece che a lavorare dietro un bancone. Fu allora che realizzò che forse avrebbe potuto cominciare con un po' di anticipo per finire mezz'ora prima.

"Rosmerta, io inizierei a lavare il pavimento" annunciò Narcissa, saltando giù dallo sgabello e dirigendosi nel retro del locale, dove la proprietaria conservava l'occorrente per poter lavare e sanificare gli ambienti dedicati alla clientela. Rapidamente la piccola Serpeverde afferrò lo spazzolone e il secchio, che Madama Rosmerta riempì con un colpo di bacchetta.
"Ricordami perché non mi insegni il Gratta e Netta prima che lo facciano a Hogwarts?" domandò Narcissa alla donna. Non era ben chiaro se fosse scherzosa o se lo pensasse sul serio, però di una cosa era convinta: quella cosa che doveva pulire il locale con i metodi babbani finché non avesse appreso l'incantesimo a Hogwarts era profondamente ingiusto. E se nel mentre fosse entrato qualcuno e avesse camminato sull'acqua? Sarebbe potuto scivolare e farsi male, o peggio ancora, avrebbe potuto sporcare le piastrelle e Narcissa, di conseguenza, dover ripulire.
La bimba sospirò, immergendo lo straccio nel secchio e iniziando a spazzolare il pavimento con tanto olio di gomito.


PS: 101 | PC: 50 | PM: 50| PE: 1
Giuls || © harrypotter.it



Christelle ~
 
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view post Posted on 19/12/2020, 18:43
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A_STARA_STARA_STARA_STAR

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Mike stava osservando le sfumature smeraldine del letto a baldacchino già da qualche minuto quando, improvvisamente, decise di alzarsi. Pur conscio di potersi permettere ancora qualche minuto sotto le coperte, il giovane Prefetto ne avrebbe approfittato per vestirsi in tutta tranquillità all’interno del proprio dormitorio.
Anche se in quel momento non gli erano ancora venuti in mente impegni particolarmente impellenti, se non l’appuntamento lavorativo di metà mattina da BiblioMagic, all’inglese era infatti sopraggiunta un'improvvisa voglia di abbandonare la consueta colazione della Sala Grande in favore di qualcosa di ben più dolce e sfizioso rispetto al solito. Sì, quel giorno avrebbe voluto coccolarsi con uno di quei buonissimi dolci che solo Rosmerta avrebbe potuto sfornare!
Così, dopo un primo e profondo sbadiglio, Mike avrebbe cercato di districarsi in quella penombra per indossare un paio di pantaloni e una comoda camicia dalle intense sfumature verde felce. Poi, tra uno spruzzo d’acqua sul viso ed una sistemata generale, il ragazzo sarebbe subito sgattaiolato oltre la porta d’ingresso della Sala Comune, ma solo dopo aver preso sottobraccio l’ultima copia del Profeta.
Pur mostrando degli evidenti segni di sonnolenza, il Prefetto si sarebbe dato da fare per attraversare i corridoi e le sale del Castello senza profer parola, prima di incamminarsi verso l’esterno dell’edificio pronto a soddisfare quel suo improvviso capriccio.
Passo dopo passo, sfidando la leggera brezza che sembrava accarezzargli il viso per spingerlo ad abbandonare la fase del torpore mattutino, Mike si sarebbe diretto in maniera del tutto automatica verso il più famoso Pub del villaggio magico di Hogsmeade.
Varcata la soglia di quell’ampio e luminoso locale, il giovane avrebbe inizialmente socchiuso gli occhi e borbottato qualcosa di molto simile ad un saluto rivolto verso Madama Rosmerta, prima di incamminarsi verso uno dei tavoli laterali del locale.
Poi, l’imprevisto.
Colto alla sprovvista da quel pavimento particolarmente liscio o scivoloso, il piede destro del Prefetto sarebbe scivolato di qualche centimetro in avanti facendogli così utilizzare in maniera improvvisa le braccia per assestare l’equilibrio. Quel repentino movimento gli avrebbe evitato un destino ben peggiore, ma lo sbalzo emotivo dovuto al pericolo di finire a terra avrebbe certamente compromesso la sua pace interiore, almeno nell'immediato. Nell’allargare le braccia, inoltre, Mike aveva allentato la presa sul giornale che, inevitabilmente, stava ormai finendo a terra.
Ora gli occhi erano dilatati e le sue mani stavano cercando di salvare il salvabile andando ad inseguire una fuggiasca pagina del Profeta. Ce l’avrebbe fatta?
In fondo, “Invasione di paperelle sul Tamigi” era proprio la notizia di apertura che avrebbe voluto approfondire con la dovuta calma e tranquillità, mentre sorseggiava un bel boccale di latte.



Piccolo cambio di programma :fru:

 
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Narcissa E. Miller
view post Posted on 20/12/2020, 21:54




Narcissa Elodie
Miller
«O forse a Serpeverde, ragazzi miei, voi troverete gli amici migliori, quei tipi astuti e affatto babbei che qui raggiungono fini ed onori!»

► Mood: Happy► Età: 12 anni ► Ruolo: Studentessa► Outfit: Outfit del giorno

Q
uel giorno il locale sembrava particolarmente tranquillo. Narcissa lanciò un'occhiata all'orologio che,poco distante, segnalava un orario generalmente considerato "di punta".
*Strano, dove saranno tutti?* si ritrovò a domandarsi mentre con lo spazzolone fregava il pavimento con meticolosa attenzione.
Lo sguardo cadde al di là della vetrina che creava una barriera tra l'interno del locale e l'area esterna, dove i passanti correvano su e giù per il viale di Hogsmeade senza degnare di uno sguardo i Tre Manici di Scopa. Che quel giorno avessero indetto un qualche banchetto alla Testa di Porco e lei ne fosse all'oscuro? Le risultava però altamente improbabile: in primis perché le sembrava folle che un posto come la Testa di Porco potesse orientarsi a proporre banchetti ad elevata convivialità, in secundis perché Lyvie, la sua compagna di stanza, era una dei garzoni del locale e generalmente la informava degli avvicendamenti, così come lei faceva in merito ai Tre Manici di Scopa.

"Ok, Rosmerta, ho fatto" annunciò poco dopo Narcissa con una punta di soddisfazione.
Le candele poste ad illuminazione del locale si specchiavano sulla superficie bagnata del pavimento, che adesso brillava. Un profumo floreale pervase le sue narici. Adorava quel detergente e quand'era lei al timone del locale non perdeva occasione per odorarlo a pieni polmoni e per immergerlo in quel profumo così agrumato.

"Aspettiamo che asciughi poi... ops!"
Narcissa lasciò scivolare il manico dello spazzolone, che cadde per terra rumorosamente, per portarsi ambedue le mani alla bocca. Prima di iniziare a spazzolare il pavimento s'era scordata di girare il cartello "OPEN" in "CAUTION", così come Madama Rosmerta ogni volta si raccomandava.
"Ne va della sicurezza dei clienti, Narcissa" le ripeteva ogni volta che la vedeva trafficare con spazzolone, secchio e detersivi. E Narcissa immancabilmente annuiva. Quel giorno, invece, qualcosa era andato storto e le era passato completamente dalla mente di segnalare in qualsiasi modo che i pavimenti erano appena stati lavati. Così, non solo se qualcuno fosse entrato avrebbe rischiato l'osso del collo, ma avrebbe anche lasciato delle fantastiche orme nere come souvenir del suo passaggio. A quel pensiero, la piccola Serpeverde sbuffò nervosamente.

*Anche tu, però, Narcissa, svegliati!* si ammonì dandosi una pacca sulla fronte e ringraziando il cielo che nessuno quel giorno sembrava interessato a volersi scolare una Burrobirra.
Ma la pace durò poco e il senso di sollievo che le aveva appena scaldato il cuore andò a farsi benedire nel momento in cui il campanellino dell'ingresso tintinnò annunciando l'ingresso di un cliente.

*Oddio, proprio adesso?! No!*
Allarmata, Narcissa alzò lo sguardo sull'ingresso del locale, dove Mike Minotaus, il Caposcuola di Serpeverde, stava facendo il suo ingresso con la Gazzetta del Profeta sotto braccio.

"Mike, stai atten..."
Non fece in tempo a concludere l'avvertimento che il Prefetto scivolò. Narcissa vide il suo piede fare un movimento brusco in avanti e Mike perdere l'equilibrio. Con un gesto scomposto ma al contempo ordinato riuscì per fortuna a mantenersi sulle gambe, ma la Gazzetta del Profeta, a dispetto dei molteplici tentativi da parte del ragazzo di acchiapparla, andò a finire almeno in parte sul pavimento bagnato. Di nuovo Narcissa aveva entrambe le mani davanti al viso a coprire la bocca spalancata dallo shock. Il pericolo era stato scampato per un soffio, ma Mike avrebbe potuto farsi male seriamente per quella sua 'piccola' disattenzione. E se Rosmerta fosse sbucata dal retro bottega in quel preciso istante lei si sarebbe presa un cazziatone galattico in diretta internazionale...
"T-tutto bene?" chiese al Prefetto con una punta di incertezza nella voce.
Per un momento si dimenticò persino della figura di bambina impassibile e impenetrabile che s'era impegnata a costruirsi nel corso dell'anno scolastico. Abbassò le mani lasciando il viso scoperto. Mike sembrava essersi ristabilito e anche aver trovato l'equilibrio necessario per non misurare il pavimento dei Tre Manici di Scopa usando le sue chiappe come metro di misura. Per quella sua svista, Narcissa si sentì per un istante in difetto.

"Ehm... mi dispiace, ho scordato di... beh, ecco, di mettere ben visibile l'avviso sulla porta d'ingresso e... sì, insomma, visto che non ti sei fatto male - perché non ti sei fatto male, vero?! - ti prego di non dire niente a Rosmerta... perché, beh, ci siamo capiti, no?" farfugliò a mo' di scuse, sperando che Mike comprendesse il suo errore e che gliela facesse passare liscia, dato che c'era in gioco niente meno che il suo posto di lavoro. Narcissa abbassò per un momento lo sguardo, poi ebbe un'idea geniale.
"Per farmi perdonare ti offro una Burrobirra, ti va?" concluse, come se la Burrobirra fosse una pozione in grado di far dimenticare a Mike quello che era accaduto poco prima.
Sarebbe bastata una semplice bevanda offerta per farsi perdonare il fatto di aver quasi attentato alla vita di uno dei suoi Prefetti? Narcissa sperava di sì, ma sapeva anche che nessuno di loro Serpeverde era facilmente prevedibile, ragion per cui restò in attesa di un cenno da parte del ragazzo.



Edited by Narcissa Miller - 21/12/2020, 18:58
 
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view post Posted on 26/12/2020, 16:52
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A_STARA_STARA_STARA_STAR

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Davvero un “bel” modo per svegliarsi.
Se fino a quel momento era riuscito a ritagliarsi una bolla di calma e di quiete per uscire un poco per volta dal suo classico torpore mattutino, ora Mike si era visto catapultare improvvisamente in un turbinio di emozioni culminato con un picco di apprensione per essere stato preso in controtempo da una situazione a dir poco impensabile. E chi si sarebbe mai aspettato di scivolare? Ma soprattutto, perché il suo piede destro aveva perso aderenza così, all'improvviso?
Con pochi gesti scomposti era riuscito a mantenere per lo meno l’equilibrio, ma ora la prima pagina del Profeta giaceva inesorabilmente a terra, apparentemente stropicciata e inumidita.

*...e le paperelle?* ancora non riusciva a togliersi l’idea di una rilassante e dolce colazione mentre qua e là continuava a tenersi informato sugli ultimi accadimenti del mondo magico. La paperella gigante in prima pagina, infatti, aveva davvero catturato la sua curiosità in maniera quasi morbosa.
Sbatacchiò per qualche istante le palpebre, e solo in quel momento si sarebbe accorto della minuta figura di Narcissa, che lo stava osservando.
Sembrava mortificata e anche il tono di voce non era certamente il solito al quale era abituato. Ma che era successo?
Per un istante il suo sguardo sarebbe andato verso l’ingresso perché sì, non si era fatto male, ma stentava a trovare un filo logico al flusso di coscienza della serpina.

Beh, ci siamo capiti, no? No, non si erano capiti e soprattutto non andava tutto bene.
Miller anche tu qui di mattina presto? Ma cosa è successo con Madama Rosmerta? *Forse non dovrebbe essere qui..?* In parte sorpreso, il Prefetto non avrebbe di certo collegato la presenza della concasata ai Tre Manici con il lavoro come barista; in fondo Mike si era svegliato da poco e dalla sua espressione smarrita tutti questi dubbi risultavano evidenti.
L’offerta di una burrobirra come gesto risarcitorio fu colta dall’inglese come un fulmine a ciel sereno e come un tentativo accomodante di sistemare una difficile situazione.
Narcissa era forse la responsabile della sua scivolata? O si era avventurata ad Hogsmeade senza la necessaria autorizzazione? Poi, l'intuizione!

Oh no, tu lavori qui? Perchè non ti ci vedo sgattaiolare ad Hogsmeade senza permesso. Rimarcando quel concetto come futuro monito, Mike avrebbe ascoltato l’eventuale spiegazione della ragazza con molta attenzione, prima di valutare la sua richiesta. In fondo, il suo stomaco non era ancora pronto ad assumere qualcosa di alcolico, non in quel momento.
Rilancio con un bel boccale di Latte e Fragola, a dir la verità devo ancora fare colazione. Ah, a tuo parere si può fare qualcosa per il giornale? Gli occhi erano ancora un po’ assonnati e la soluzione di utilizzare la bacchetta per asciugare e sistemare il Profeta non aveva nemmeno sfiorato il suo animo, ancora in parte disorientato.

 
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Narcissa E. Miller
view post Posted on 26/12/2020, 17:30




Narcissa Elodie Miller

Narcissa poté tirare un sospiro di sollievo soltanto quando la certezza che Mike fosse sopravvissuto al pavimento bagnato divenne realtà. Restò col fiato in sospeso per istanti che le parvero ore intere: l'apnea era durata tanto a lungo che adesso sulle sue guance si poteva notare un simpatico rosa. Non si era nemmeno resa conto che le stesse mani con cui aveva stretto lo spazzolone e lo strofinaccio per lavare il pavimento adesso erano a contatto con la sua bocca. I denti mordicchiavano nervosamente l'unghia del medio, mentre lei fissava il ragazzo e si sincerava della sua stabilità. In altre condizioni, prima di toccarsi anche soltanto la punta delle scarpe sarebbe corsa in bagno a disinfettarsi le mani almeno un paio di volte.
"Ehm... stai bene, vero?" ripeté con titubanza, ma Mike avanzò in sua direzione, in una tacita risposta a quello che era il quesito iniziale. Sollevata, sperò che il Prefetto evitasse di riferire l'accaduto al suo superiore e che si limitasse a fargliela pagare quando meno se lo sarebbe aspettato in Sala Comune, in perfetto Slytherin Style. A stranirla fu invece la seconda domanda. La sensazione immediata fu che Mike non si ricordasse del permesso che s'era fatta rilasciare per poter lavorare all'interno del locale. Fino a prova contraria, era ancora una studentessa del primo anno e senza il permesso del preside Peverell e il beneplacito dei "superiori" di casa Serpeverde non poteva allontanarsi più di tanto. Ed evadere dalle mura del castello, per quanto adrenalitica potesse sembrare come prospettiva, non le era mai sembrata nemmeno lontanamente un'idea saggia. L'espulsione le sarebbe costata grave in termini di punizioni, ma non a scuola, a casa, dove un'agguerrita nonna Elodie le avrebbe fatto spurgare a suon di colpi di bacchetta la sua insolenza.
"No, certo che no!" ribatté indignata, spalancando gli occhi dallo stupore. "Vorrei ricordarti che ho il permesso del professor Peverell per star qui e che te lo avessi pure detto tempo addietro. Credo lo sappia pure Daniel" sottolineò poi, rovistando nelle tasche del vestito che indossava ed estraendone una pergamena recante il sigillo della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.
"Certo, qualche cappellata l'ho fatta da quando sono stata smistata a Serpeverde, ma non sono così sciocca da scappare di nascosto dal castello" specificò poi per rassicurare il Prefetto, che nel frattempo aveva rivolto un'espressione sconsolata nei confronti della pagina del Profeta, ormai inumidita dall'acqua e dal detersivo ancora non ben asciugati. Anche Narcissa osservò la foto delle paperelle qualche istante, prima di sentirsi riferire un'ulteriore domanda da Mike. A quel punto, si ritrovò a constatare che quel mattino il ragazzo doveva aver addosso una buona dose di stanchezza per non ricordarsi un incantesimo e chiedere a una novellina come lei un suggerimento. Narcissa si grattò il capo pensierosa, prima di avanzare alcune ipotesi: ancora non aveva seguito quelle lezioni*, ma qualcosa in merito l'aveva appreso sfogliando annoiata il manuale durante la dimostrazione di una coppia di Grifondoro.
"Credo di non essere la persona più adatta a salvare le papere... però forse un Tergeo... o un Reparo... oppure... di solito sono i Prefetti a dare lezioni ai primini e non viceversa" borbottò sconnessamente, prima di trovare la frase che l'avrebbe sicuramente salvata da un'eterna figuraccia che Mike avrebbe potuto rinfacciarle a vita. Sorrise appena, facendogli capire che l'ultima sua frase non voleva essere un rimprovero, ma un modo ironico e divertente per indicare che le sue conoscenze magiche erano ancora basilari e le sue tecniche rudimentali. Conosceva giusto qualche incantesimo, ma ancora molto, molto poco per potersi rendere utile. Anche perché se n'era già resa conto esattamente quando Rosmerta le aveva cacciato tra le mani spazzolone e strofinaccio: il Gratta e Netta le avrebbe semplificato la vita, ma soprattutto avrebbe evitato il tentato omicidio di Mike. Al pensiero ridacchiò sotto i baffi.


*quando Narcissa ha aperto la role non conosceva ancora gli incanti, pertanto non li può usare, ma li conosce solo per sentito dire, senza saperne nemmeno gli esiti con precisione :)
 
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