Il Ballo delle Fate

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view post Posted on 18/12/2020, 17:58     +19   +1   -1
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Il 20 dicembre dalle ore 7 p.m., in occasione delle feste invernali, Hogwarts si trasforma in radura incantata per accogliere il Ballo delle Fate. Abbandonatevi alla magia dei vasti giardini, innevati e addobbati come non li avete mai visti, in un'atmosfera da sogno ad occhi aperti tra le tenui iridescenze delle affascinanti creature silvestri. L'anno, così, si conclude sulla scia della meraviglia, tra ospiti d'eccezione, piccole sorprese e uno splendido spettacolo magico allo scoccare della mezzanotte. Riesumate le fiabe che vi hanno raccontato da bambini e preparatevi a danzare nell'alone argentato della luna, ma fate attenzione a non abbandonare mai il sentiero!

❆ Sia in on che in off GDR, il ballo verrà aperto il 20 dicembre. Come da tradizione, la sua durata off GDR sarà di un mese o poco più.

❆ Essendo tenuto a Hogwarts, il ballo è aperto a tutti gli abitanti del castello: studenti, docenti e personale scolastico.
Auror, squadra Antimago e giornalisti di professione possono partecipare e sono da considerarsi in servizio. Si raccomanda, pertanto, un comportamento adeguato.
Altri Maghi e Streghe adulti possono partecipare solo se invitati e accompagnati da un abitante di Hogwarts. I personaggi devono conoscersi on GDR.

❆ Verrà aperto, per gli studenti, il sondaggio per eleggere il Re e la Reginetta delle Fate: per poter essere votati postate qui sotto la vostra tenuta entro e non oltre il 6 gennaio alle ore 23.59. Streghe e Maghi adulti, pur non essendo in gara, possono ugualmente condividere il loro outfit, qualora abbiano piacere di farlo. Potete lasciarvi ispirare da qualsiasi specie del popolo fatato, che sia essa appartenente al Mondo Magico o al folklore.




Edited by Unconsoled - 18/12/2020, 18:18
 
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view post Posted on 19/12/2020, 11:37     +15   +1   -1
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Lucien Cravenmoore: completo, orecchino, bracciale, anelli (1, 2, 3)

Apriamo le danze :happy:
 
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Narcissa Miller
view post Posted on 19/12/2020, 14:47     +15   +1   -1




Narcissa Miller, vestita da fata madrina.
Indossa:
- Abito azzurro con fiocchi di neve che placidi cadono lungo la stoffa della gonna.

- Sandali con tacco basso (5 cm) in tinta con l'abito che indossa. Purtroppo la gonna è troppo lunga quindi le scarpe si notano soltanto quando Narcissa sta camminando e l'abito oscilla sotto il movimento dell'aria.

- Dietro alla schiena indossa un paio di ali di ghiaccio cristallizzato che si muovono ritmicamente seguendo i movimenti di Narcissa, dando l'impressione di essere realistiche

- I capelli sono raccolti in uno chignon alto e arricchiti dalla presenza di fiori in tinta con l'abito che indossa

- Non mancano nemmeno i gioielli: una collana di perle al collo e un paio di orecchini blu.


Predomina come sempre il blu, perché Narcissa ritiene che si sposi egregiamente con i suoi capelli biondi e i suoi occhi azzurri tendente al ghiaccio.
Il personaggio della Fata Madrina è tratto da una fiaba babbana che suo padre le leggeva sempre da bambina, Cenerentola, e che Narcissa adorava.

//E comunque capitemi... non sono brava come voi con la grafica, a malapena ho ricordato come si facessero le gif animate XD
L'outfit e l'ingresso alla festa vale anche se metto le cose sparse e non sono capace di assemblarle, veroveroverovero? :(
 
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view post Posted on 19/12/2020, 14:56     +19   +1   -1
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Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts

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Cu5Q5M8



L'outfit di Draven è di ispirazione moderna, con qualche tocco bucolico: indosserà una camicia bianca leggermente trasparente e un gilet nero con ricami floreali dorati, su un paio di pantaloni nero opaco gessati e sneakers bianche con lacci neri e dettagli dorati. I capelli saranno tirati indietro e tenuti da una coroncina di fiori rossi e gialli (se riesce a crearsela senza perdere la pazienza :rolleyes: )
 
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view post Posted on 19/12/2020, 15:15     +24   +1   -1
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treat people with kindness.

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vjDmKPI

Rose Marie non poteva che lasciarsi ispirare dai suoi amati FIORI per il tema dell'abito di questo Ballo.

Il vestito color carne è costituito da un corsetto, allacciato dietro con un nastrino in puro stile vittoriano, e interamente addobbato da una scia di fiori - ricamati e in rilievo - che costituiscono l'elemento di maggior risalto dell'intera composizione. L'esplosione di orchidee, rose, margherite va' lentamente attenuandosi per la lunghezza della gonna di tulle, fino a raggiungerne l'orlo, sul quale dei luminosi accenti dorati si spandono come polvere magica. Dei sandali in pizzo bianco lasciano i piedi scoperti, per riuscire ad avere il pieno contatto con la terra sotto di essi. Sul retro invece, all'altezza della scapole, dalle peonie sbocciano due delicatissime ali, esili ed eteree come la natura della Fata stessa. Piccole spille di farfalle bianche, ricoperte da quel pulviscolo dorato, sono appuntate qua e là sulla veste, appollaiate sulla colorata distesa. A parte ciò, Rose non indossa altri gioielli o accessori - è un dettaglio voluto per veicolare l'idea di leggerezza e naturalezza del completo fatato. I capelli sono però raccolti in una voluminosa treccia, tenuta insieme da muschio e altri piccoli ritrovi dal sottobosco. Infine, il trucco (click) sugli occhi ricorda il motivo dell'abito, mentre sulle labbra ha un semplice lucido rosa.

 
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view post Posted on 19/12/2020, 15:55     +15   +1   -1
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Ama, ama follemente, ama più che puoi e se ti dicono che è peccato ama il tuo peccato e sarai innocente. (William Shakespeare - Romeo e Giulietta)

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20201218-191132

L'outfit è completamente ispirato alla natura.

Abito
Camille indossa un abito senza spalline con la gonna completamente ricoperta di rametti e fiori. Sul retro dell'abito sono appuntate delle ali trasparenti con sfumature che vanno dell'azzurro al viola.

Acconciatura
I capelli sono raccolti in uno chignon molto delicato tenuto su da un grande fermaglio a motivo floreale.

Calzature
Ai piedi non porta scarpe, ma dei nastri, che mimano dei sandali privi di suola.

Accessori
Come accessorio porta dei bracciali a motivo floreale che si estendono fino al gomito.

Trucco
Infine, per il trucco ha utilizzato della semplice polvere colorata azzurra sparsa sulla parte superiore del viso.
 
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view post Posted on 19/12/2020, 15:56     +18   +1   -1
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Ballo-delle-fate-2020

MARY GRENGER

Il personaggio
Leanhaun Shee [tr. fata amante], anche conosciuta come la fata vampiro, nel folklore celtico viene generalmente descritta come una bella musa che offre ispirazione per un artista in cambio del loro amore e devozione. Questo si traduce spesso in follia per l'artista, così come la morte prematura.
Il mito più comune e diffusa attaccato al Leanhaun Shee è che lei è uno spirito vampiresco che si lega ad un solo uomo. Appare irresistibilmente bella, e se viene sedotto da lei, lui è rovinato in corpo ed anima. Molto presente nella Scozia medievale, quando è stato associato con la superstizione cristiana delle succubi.
Leanhaun Shee è una musa potente che conferisce un dono: la possibilità di creare un'opera d'arte, la musica, la poesia. Il prezzo del suo dono oscuro e delicato è spesso il dolore di crepacuore che nasce dall' ossessione.

Outfit
Tutto ciò che indossa Mary non esprime altro che un forte richiamo alla morte, rappresentata dal suo colore universalmente riconosciuto: il nero.
I ricami dorati del vestito riportano al mito: si narra, infatti, che le vittime della fata versassero lacrime d'oro prima di spegnersi. La Grifondoro è scalza, le fate dell'oscurità infatti assorbono dalla terra la linfa vitale necessaria per amare. I capelli sono raccolti in un perfetto chignon alto e morbido.
Sul viso una unica e semplice menzione alla sua natura vampiresca: sulle labbra il rossetto color
sangue.

Mary Grenger is dressed as your worst nightmare: death.

 
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Ocean eyes.

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Le Fate: Mito e Realtà.
M
egan interpreta il tema del ballo facendo riferimento alla storia, ai miti e alle leggende. Si documenta in maniera approfondita sulle Fate – argomento già affrontato ampiamente durante il terzo anno – e sceglie di rappresentare il significato da cui viene questa parola, non mancando di alcuni dettagli conosciuti che rappresentano queste creature e soffermandosi, in fine, in Grecia.

La loro storia millenaria le ha viste trasformarsi da Dee arcaiche ed immortali a misteriose e fiabesche Filatrici, da Profetesse che conoscevano ciò che avviene oltre il divenire, a minuscole entità luminose, simili a bellissime farfalle dalle ali multicolori, o a batuffoli di luce colorata, che nelle calde notti di mezz’estate danzano in cerchio nelle segrete radure. Noi ad oggi sappiamo chi sono: piccole bestie decorative di scarsa intelligenza, usate dai noi a scopo ornamentale. Le Fate abitano boschi o radure, nei pochi centimetri di altezza – da due a dodici e mezzo per precisione – possiedono corpo, testa e arti minuscoli di foggia umana ma esibiscono gradi ali da insetto, trasparenti o colorate in base al genere. Sappiamo che possiedono un potere magico, seppur debole, e che non sono in grado di parlare.
Ma come venivano rappresentate nell'antichità? Quale è il vero significato che racchiude il loro nome?

la parola Fata deriva dal latino fata, – orum, neutro plurale di fatum, che significa “fato, destino, sorte”, “fortuna” ed anche “oracolo, predizione, vaticinio”, personificato in forma singolare femminile. Il termine fatum, a sua volta, deriva dal latino fari, ovvero “parlare, dire, annunciare”; nella forma neutra sostantiva del participio passato, con il senso di “ciò che è stato detto, pre-annunciato, vaticinato”. La Fata è dunque, prima di tutto, la personificazione femminile degli infiniti intrecci del fato, di ciò che è stato annunciato, pronunziato, deciso, e il fato è opera sua. In altri termini, è “colei che si occupa del fato”, “colei che presiede al fato”, “colei che decreta il fato”, e per facile deduzione una dea del fato, regolatrice dei destini degli uomini.

Ed è qui che Megan si sofferma, qui decide di dare vita al tema e sceglie di prendere le vesti di Àtropo, una delle Moire della mitologia greca.
Le Fate, come creature leggendarie, sembrano ereditare i loro poteri ed il loro aspetto da alcuni personaggi della mitologia classica, ovvero principalmente dalle Ninfe e dalle Moire. Come le Ninfe, esse sono spiriti naturali che hanno sembianze di fanciulla; come le Moire presiedono al destino dell'uomo, dispensando vizi o virtù. quest'ultime hanno un’iconografia molto vasta; a volte sono raffigurate come vecchie, in altri casi sono giovani donne. Sovente sono una giovane e rassicurante, una vecchia e incanutita, un’altra ammantata di nero. Sono sempre tre, e ognuna di loro ha un nome e un compito ben preciso. Cloto è la prima delle tre Moire, quella che a volte appare come una giovane ragazza dallo sguardo triste. Il suo nome significa “io filo”, ed è esattamente questo quello che fa, dando forma al filo tra le sue lunghe ed esperte dita. Lachesi è una donna vecchia che tiene in mano il fuso. Il suo nome vuol dire “ricevo in sorte”, e lei ha il compito di avvolgere il filo intorno al suo fuso. Àtropo, l’implacabile, la senza pietà, è colei che tiene in mano un paio di lunghe forbici. Con quest'ultime, recide il filo che con tanta cura è stato creato da Cloto e filato da Lachesi. Il simbolismo è piuttosto chiaro: il filo di cui parliamo è il filo della vita di ogni uomo. Le Moire sono dunque la sorte, il destino, il fato, che decide chi siamo, come viviamo e, infine, come e quando moriamo.


“Altre tre donne sedevano in cerchio a uguale distanza, ciascuna sul proprio trono: erano le Moire figlie di Ananke, Lachesi, Cloto e Atropo, vestite di bianco e col capo cinto di bende; sull’armonia delle Sirene Lachesi cantava il passato, Cloto il presente, Atropo il futuro.”
– Platone, Repubblica X,135,34




Imponendosi di non sposare affatto il classico abito dai colori vivaci e brillanti, Megan realizza la sua idea ed esalta il nero, l'argento viene utilizzato come punto di luce su tutto il corpo. Il vestito presenta motivi legati alla natura – rovi per l'esattezza e qualche rosa appassita – ma figurata come fine della vita, chiara è la scelta del colore, concetto presente in ogni dettaglio da lei utilizzato. L'abito è lungo, un tubino color carne le arriva a metà coscia mentre veli e ricami ricoprono l'intero corpo in semi-trasparenza.




I capelli rimangono naturali, niente di troppo complicato. Sono parzialmente sciolti, morbidi e accarezzano la schiena nuda con leggere onde; due ciocche compongono una treccia dietro la testa e sopra vi poggia una piccola corona di foglie d'alloro, simbolo dell'immortalità.




Non porta orecchini ai lobi, entrambe le orecchie hanno la forma classica tipica della Fata, sono a punta tranne quella sinistra che è mozzata – il finto sangue che cola lungo il padiglione è ben visibile ed è nero – coperta da un gioiello che va a sostituire la punta. Si racconta che le fate tendono a coprire eventuali difetti, con abiti o accessori utili, lasciando risaltare unicamente la loro bellezza.





Ritroviamo il sangue anche sulle mani; Àtropo che ha il compito di recidere il filo della vita. Tutte le dita, almeno fino a metà, ne sono ricoperte e afferrano i fili, simbolo del destino dell'uomo, il fuso; quest'ultimi – catenine con punti luce – poggiano sui i dorsi delle mani, fissati da anelli e da due bracciali chiusi intorno ai polsi.






Dietro la schiena, al centro esatto, vi poggiano un paio d'ali mal ridotte. Volte a simboleggiare la vita ormai giunta al termine, altresì indicano una bellezza ormai sfiorita, l'invecchiamento, e non a caso Àtropo è la più vecchia delle tre Moire.





Il trucco rimane semplice, ad eccezione degli occhi cui palpebre sono colorate di nero con qualche spruzzo d'argento ad illuminare. La pelle candida riflette nell'oscurità delle vesti, nonostante sia celata quasi in ogni parte fanno eccezione viso, parte del petto, schiena e mani. Le scarpe non sono troppo alte, prive di plateau sono nascoste dal lungo abito nero.



Click.


© Esse | harrypotter.forumcommunity.net

 
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view post Posted on 19/12/2020, 23:32     +24   +1   -1
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☽ SPECCHIO DI STELLE ☾
Come sapete, Casey non ha particolarmente a cuore i balli scolastici, ma quest'anno ha deciso di esprimere la sua vena anticonformista con un pizzico di sensibilità in più verso il tema di fine anno.
Camminando per delle bancarelle di libri usati a Diagon Alley trovò una raccolta di leggende celtiche di dubbia veridicità scritte dall'autrice, forse un po' sconosciuta, Brodwyn O'Callaghan. Rimase alquanto colpita da una leggenda appartenente alla contea Sxxxx intitolata "Specchio di stelle" che vuol spiegare la storia del silvantropo del lago sito in quelle terre.

ー Un Cavaliere proveniente da un paese lontano si imbatté in una Ninfa del luogo. I due si innamorarono, ma dopo un po' di tempo i Cavaliere dovette partire per combattere per il suo paese. Rimase vittima della guerra e la Ninfa, non vedendolo più tornare, pianse per molto tempo, notti e giorni dentro il bosco che era la sua dimora. Il Dio del Bosco, dunque, provando compassione per la figlia, decise di alleviare le sue pene trasformando lei e le sue lacrime nel Grande Lago, celebrando la cultura del paese del Cavaliere, che voleva che le anime degli uomini morti con onore diventassero stelle della volta celeste. Così, finché il cielo non si fosse oscurato del tutto alla fine del Tempo, la Ninfa sarebbe potuta entrare in contatto col suo amato ogni notte di cielo terso, lasciando che il di lui spirito sotto forma di stella potesse specchiarsi sulla superficie delle sue acque.
Da lì in avanti la popolazione della contea avvistò non di rado un silvantropo rivestito di flutti luminescenti, cosparsi del bagliore della Via Lattea. Alcuni credono che si tratti del fantasma della Ninfa - o della strega - della leggenda, altri credono che sia l'eco del loro amore che continua a camminare sulla terra per non permettere a nessuno di dimenticare le ingiustizie subite dal cuore a causa del male generato dagli stessi uomini. ー

Casey decide di impersonare quest'ultima teoria, e per metà Cavaliere e per metà Ninfa lacustre si veste di armatura e di stelle o, meglio, del loro riflesso sul lago, lasciando trapelare forse in maniera più consapevole per la prima volta il suo sentirsi androgino.
Metà del suo viso è truccato di blu notte con piccole stelle dorate e argento, l'altra metà è sobria. Indossa un corpetto ricamato di astri di stoffa e filo, pantaloni aderenti scuri e stivali in pelle neri alti fino al ginocchio privi di tacco. La mano destra è ricoperta da un guanto d'arme mentre l'altra è nuda eccetto un anello di lapislazzuli, e alla cintola, a sinistra, una spada finta dal puro scopo ornamentale e simbolico riccamente decorata nell'elsa e nel fodero. I capelli sono stati tinti di un bianco tendente al grigio. Il must dell'outfit è il mantello: appare fatto di acqua e fra le dita ha la sua stessa consistenza, tuttavia non bagna e su di essa si riflette una porzione di volta celeste. Si tratta di un incantesimo molto simile a quello che viene castato sul soffitto della Sala Grande di Hogwarts.


A puro scopo informativo: immagino che Casey non se la prenderebbe a male se venisse votata per il titolo di Re delle Fate :ue:


Ovviamente tutto ciò che è stato scritto in questo post è stato inventato di sana pianta. :uhm:


Edited by Keyser Söze. - 20/12/2020, 17:41
 
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~Who are these country bumpkins swaggering around so close to where the fairy queen is sleeping? What? Are they about to put on a play? I’ll watch. And I’ll act in it, too, if I feel like it~
Francis decide di portare al ballo tutta la sua fatata essenza ispirandosi creativamente e fantasiosamente a Puck, personaggio di "sogno di una notte di mezza estate" del celeberrimo Shakespeare. Puck incarna tutte le caratteristiche di un folletto dispettoso e burlone che, alle volte con cognizione di causa, alle volte meno, finisce per combinare dei guai che portano scompiglio, seppur movimentando quelle che altrimenti sarebbero delle noiose questioni di "corte". Noto anche come Hobgoblin e Robin Goodfellow, Puck viene ingaggiato da Oberon, il re delle fate, affinché porti a termine delle commissioni. Da qui il Jig che trovate in basso "King of The Fairies" (con anche un pezzo intitolato Drowsy Maggie). Il Jig è una forma di danza folk sviluppatasi nel sedicesimo secolo e che portò allo sviluppo di quella che in Italia è conosciuta come "giga". Attualmente è maggiormente associato alla tradizione musicale Irlandese e Scozzese. Si caratterizza per melodie movimentate che spesso non vengono seguite secondo una partitura precisa, rendendo libere le note a discrezione del violinista (o altro musicista) che le esegue e dando, quindi, spazio a virtuosismi e/o accenti creativi. Direi tutto molto in linea con un personaggio esuberante e imprevedibile come Francis. L'abito potete notarlo in tutta la sua sobrietà nelle foto: indossa un frack variopinto e ricco di ghirigori fatati e glitterati, proprio nel suo stile. Un fiocco enorme e nero sboccia dal colletto, i nastri che ricadono potranno essere facilmente utilizzati per schiaffeggiare e infastidire la gente in sala. Le unghie richiamano i toni del blu presenti anche attorno agli occhi, abilmente truccati per dare un tocco un po' drag e rendendo il suo sguardo profondamente più ebete. O più sexy? Sul labbro inferiore una linea di rossetto rosso intenso indica il punto esatto sul quale poggiare i calici di alco...bevande analcoliche~



 
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view post Posted on 20/12/2020, 13:36     +20   +1   -1
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You can own the Earth and still, all you'll own is Earth until You can paint with all the colors of the wind

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Alice partecipa ispirandosi alle wilde Leute del folklore tedesco, composte da fate, folletti e Holzfräulein.
Quest'ultime sono considerate le fate degli alberi che emergono dalla foresta per mostrare agli esseri umani quale erbe medicinali utilizzare per scopi curativi. Ognuna di loro assume i colori della pianta o del fiore utilizzato e così nasce Myosotis la fata che prende il nome dal fiore Vergissmeinnicht , non ti scordar di me.
Il fiore del non ti scordar di me veniva considerato una sorta di panacea di tutti i mali, allegoria della salvezza dal dolore e da “tutto ciò che rende cupa la vita”.



“Myosotis è il tuo nome e, come in sogno,
vola la magica parola
a ripetere la fiaba sofferta.
Dall'azzurro dei petali si alza
Un sommesso “non ti scordar di me”
Sola ti stringo tra le trepide dita
E ritorno a sperare in un fiore”




Edited by Nontiscordardime - 20/12/2020, 21:45
 
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view post Posted on 20/12/2020, 17:56     +17   +1   -1
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kw0eoiR



Siri entrerà al ballo delle fate, basandosi sul personaggio di Logistilla. La sua apparizione e descrizione avviene nell'Orlando Furioso, opera di Ludovico Ariosto, sorella di Morgana e Alcina, cattive ed entrambe descritte come impersonificazioni del vizio e sul piano umano, come ostacoli per Ruggero. Di Alcina non rappresento tanto le vesti, bensì ciò che ella stessa rappresenta nel poema. Il vestito è adornato di rose, ma non solo, anche di rami e spine, il tutto diviso da un nastrino nero. Esso può essere inteso come saggezza e purezza dal bianco che ne fa sfondo, il rosa(inteso come colore) rappresenta la dolcezza (inteso come colore candido) mentre LA rosa è inteso come fiore comune, ma che sopra ogni altro è l'esempio lampante nonché principale tra i fiori stessi, infine le spine, i rami e il nastrino nero, rappresentano la parte più dura dei tratti benefici, ma non come conseguenza del loro utilizzo, ma come raggiungimento degli stessi. Ruggero nell'opera, trova svariate difficoltà per raggiungere Logistilla e con ella, anche la virtù. Le ali di un bianco puro, dal design semplice e diretto, proprio perché la bellezza più semplice è quella che colpisce d'impatto, certo essa non perdura di fronte ad altre bellezze più particolari, ma tutte queste nascono dalla più semplice (come per la musica). Il trucco inserito in una componente leggera, non ha bisogno di sovraccaricare il viso, il rosa e celeste devono congiungersi, ma rimanere distanti, rendere la loro unione impossibile, ma facilmente immaginabili insieme, fondersi nella mente, ma mai materialmente. Per concludere i capelli la parte più interna di essi lasciati liberi, mentre ciò che deve apparire prima di tutto è la fermezza, l'ordine e così accade, dove trecce di capelli si annodano tra di loro. Uno spirito calmo fuori, libertà dell'essere dentro.
 
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view post Posted on 20/12/2020, 19:10     +21   +1   -1
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Quello fatato è un popolo di creature bellissime e terribili. Esseri silvestri, condividono con il bosco la medesima natura immortale, la stessa lunghissima memoria. Come gli alberi secolari che li ospitano, guardano alle vicissitudini umane con distacco, senza che le sofferenze che a noi paiono insormontabili scalfiscano di una virgola la loro esistenza. Le storie popolari non mancano mai di rimarcare l'insita crudeltà dei fae, che portano a perdersi, ad impazzire, molte volte fino alla morte stessa. Qualcuno narra – ma non è una storia riconosciuta – che il principe indiscusso dei fae porti in vita una cintura rossa del sangue umano versato sul morbido terreno dei boschi. Il principe e tutto il suo popolo traggono da qui l'essenza stessa della loro immortalità e, se mai il sangue che imbeve la cintura si seccherà, allora ogni essere fatato avvizzirà e morirà al pari delle loro foreste. Per fortuna, gli uomini hanno in loro abbastanza follia da non lasciar mai prosciugare il lago del loro stesso sangue.

Jolene decide di riproporre questa leggenda, pur sapendo che nessuno comprenderà le sue intenzioni – la storia, infatti, è stata inventata di sana pianta da Mrs Butler, anziana amica di famiglia, che amava raccontargliela quando era ancora una bambina. Vi riconosce comunque abbastanza verità e fascino da sentirsene attratta.
L'abito è lungo, leggero e voluminoso, e sul verde-azzurro piuttosto tenue della stoffa risaltano i dettagli scarlatti – tra cui, per l'appunto, la famigerata cintura. Nel complesso, tra gli accessori fini ed eleganti, l'aspetto di Jolene sembra sereno, etereo quasi. I dettagli che richiamano l'inquietudine che si cela dietro a questa facciata sono soprattutto simbolici – le gocce di sangue sul collo e quelle che, letteralmente, sbocciano sulla linea delle sopracciglia; le unghie lunghe e appuntite come artigli; il baluginio infuocato delle decollete appena sotto all'orlo di cielo dell'abito. Su di lei la natura crudele dei boschi striscia con discrezione, quasi invisibile.

 
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view post Posted on 20/12/2020, 20:52     +19   +1   -1
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When the snow falls, the fox tries to survive.

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E7uAKCcL'Auror Weiss sarà in servizio sorveglianza al Ballo nelle vesti di Madb - Re dei Daoine Sidhe, nonché versione maschile dell'originale figura femminile della mitologia irlandese. Medb era l'affascinante e battagliera regina dei Daoine Sidhe: una donna dal carattere forte e implacabile. Uno dei significati del suo nome è idromele e si dice che Medb diede questa bevanda, quale simbolo del suo sangue, a tutti i suoi consorti.

I Daoine Sidhe, o semplicemente Sidhe, è il nome che in Irlanda si da al popolo delle Fate. Sono, contrariamente all'usuale, esseri alti come un uomo comune, di costumi riservati, e molto potenti. In genere hanno la consistenza di una specie di nebbia, ma possono assumere anche la corporeità umana. Hanno voci dolcissime e suonano musiche straordinariamente belle con le loro cornamuse. Al di là della loro apparenza piacevole, sono molto pericolose, perché basta un loro tocco per far ammalare o morire un essere umano. Per proteggersi è bene non dimenticarsi di lasciare loro offerte di cibo, tabacco e whisky. Abitano sottoterra o in fondo ai laghi.
Tra le teorie sulla loro origine, c'è quella che ne fa dei discendenti degli antichi dei Tuatha de Dannan, mutatisi nelle leggende popolari in esseri fatati.
Daoine Sidhe sarebbe, infatti, il nome assunto dai Tuatha De Danann quando i Milesi li guidarono sottoterra. Loro re era Finvarra, che da quel giorno regna nel suo palazzo sotto la collina fatata di Knockma. Essi sono abili giocatori di scacchi, e mai nessun mortale è riuscito ancora a battere Finvarra in una partita. Quest'ultimo è un vero e proprio donnaiolo, e molto spesso rapisce donne umane.

Aiden è vestito con pezzi di pelle semplice, mostrando tutta la propria forma fisica senza temere il freddo grazie l'ausilio dell'incanto Fuocondro, con tanto di svariate decorazioni blu sul torso, braccia e spalle. Una piccola spolverata di tenue grigio ricopre la propria pelle sotto le pitture per accennare all'aspetto nebbioso dei Sidhe. Presenta due ali azzurrine che ricordano le ali delle cicale. Porta con sé un bastone con incisioni runiche come una sorta di scettro, una corona dorata sul capo e, appesa alla propria cintura, vi è una cornamusa.

 
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view post Posted on 21/12/2020, 16:27     +19   +1   -1
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Nell'immaginario di Vivienne le fate sono creature eteree e delicate, elementi che decide di esprimere indossando un abito che faccia pensare alla leggerezza. Per questo sceglie un vestito corto in tulle, bianco. La gonna vaporosa si muove ad ogni singolo movimento, dando l'idea si essere mossa da una brezza delicata. Indossa un paio di ali quasi trasparenti e scintillanti che al buio emanano un lieve bagliore. I capelli sono sciolti tranne per alcune ciocche intorno al viso che sono state tirate dietro e fissate con un fiocco, anch'esso di tulle bianco. Infine il trucco è leggero, solo alcuni glitter come ombretto ed un velo di lip gloss.



Edited by V i v i e n n e - 14/5/2023, 16:08
 
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