Previsioni del futuro, quest per Phoebe, sblocco abilità

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view post Posted on 16/1/2021, 16:40
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Il Fato

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Sotto le feste di Natale, il villaggio di Hogsmede come altri posti dell’Inghilterra, oltre a tingersi con i colori sgargianti delle feste ospitava anche una fiera itinerante, con tanto di giostre, stand che vendevano pop corn, zucchero filato e altre leccornie e piccoli padiglioni e tende con oggettistica più o meno natalizia. Le attrazioni avevano ovviamente tutte un che di magico: la classica giostra per i bambini più piccoli aveva rimpiazzato i cavalli con delle creature magiche che rispecchiano in tutto e per tutto l’originale -il piccolo drago verde gallese sputacchiava fuoco ogni tanto, lo snaso rubacchiava i più disattenti, il jarvey imprecava in modo divertente-, gli autoscontri non erano atro che scope rinforzate che volteggiavano in uno spazio costeggiato da reti, la casa dei fantasmi era realmente infestata da spiriti spaventosi mentre quella degli specchi era zeppa di trabocchetti divertenti e passaggi segreti capaci di far perdere l’orientamento, c’era ovviamente anche il tiro a segno ma invece che sparare con una pistola a pallini verso chissà quale bersaglio, si doveva puntare la bacchetta e sventare la minaccia di mangiamorte di cartone per vincere peluche o puffole pigmee. Vi erano anche delle tende, che raccoglievano le bizzarrie del mondo magico, troll di montagna chiusi in catene che servivano a spaventare i maghi più timorosi, animangus che si esibivano in prodezze atletiche e streghe che promettevano di svelarti i più oscuri meandri del futuro. Quest’ultima era una tenda ampia, dai colori sgargianti, un cartello stava piantato davanti all’ingresso ed elencava le dubbie prestazioni che si potevano trovare all’ingresso. Si era piazzata vicino all’ingresso dei tre manici di scopa e qualche mago preferiva spendere le proprie falci in previsioni del futuro che burrobirra, ma questo non sembrava disturbare troppo gli affari di Madame Rosmerta che a volte s’intratteneva con le due donne proprietarie della tende parlottando fitto. Chissà, forse credeva davvero alla divinazione. Di queste, una delle due rimaneva sempre all’interno della tenda mentre l’altra, una donna corpulenta con un foulard sulla testa a tenere fermi i radi capelli biondi, parlava animosamente con un vago accento dell’est Europa.

-URCA URCA! CHIROMANZIA! CHIROMANZIA!-

A tratti agitava il suo fondoschiena robusto, altre volte sollevava un lembo dell’ampia gonna arancione, svelando con orrore, mutandoni rosa a pois bianchi lunghi fino al ginocchio. Sembrava quasi uscita da un cartone animato tanto la figura era grottesca ma in qualche modo, riusciva ad attirare la gente con la sua parlantina facile e gentile.

-Previsioni del futuro! Amuleti! Fatevi leggere il vostro oroscopo! Solo cinque falci!-

Gli occhi piccoli e scuri saettarono verso il viso di una giovane che in quel momento, stava abbandonando il locale. Probabilmente era una studentessa della vicina Hogwarts.

-Hey giovinetta! Non ti piacerebbe sapere se quest’anno supererai gli esami?-

Disse con un sorriso incoraggiante la donna, parando la sua enorme figura davanti a lei e bloccandole così il passo.



//eccoci e benvenuta alla tua questa di sblocco dell'abilità. Se hai bisogno contattami pure per mp e buon divertimento//
 
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view post Posted on 14/2/2021, 02:09
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PHOEBE HALLIWELL - RAVENCLAW PREFECTHogsmeade. Il Villaggio magico che si sviluppava e si estendeva non molto lontano dalla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, in quel particolare periodo dell'anno, assumeva, quasi vittima di una strana magia, una coloritura nuova, stimolante e totalmente avvolgente. La giovane Prefetta non poteva fare a meno di lasciarsi intimamente influenzare dal clima leggero e festoso che aleggiava in quel borgo. Era senza al dubbio di ottimo umore. Si trovava all'interno del Tre Manici di Scopa. Il suo turno stava volgendo al termine, mancavano pochi minuti al momento in cui avrebbe dovuto staccare. Sistemò, sui ripiani oltre il bancone, una bottiglia contenente del liquido di colore rosso che la riempiva a metà. Poi osservò l'orologio a muro appeso alla parete destra. Era giunto per lei il momento di andare. Come spesso si trovava a fare in queste occasioni, raggiunse Madama Rosmerta per annunciarle che il suo turno era finito. Una volta ricevuto il via libera dalla proprietaria del locale, si congedò salutandola ed andando in seguito ad indossare il giubbotto di colore scuro per poi raggiungere l'uscita. Sarebbe tornata l'indomani.
Era stato un turno di lavoro simile a qualunque altro, tranne per quel piacevole clima di felicità che era riuscito a condizionarla per tutto il tempo e che al tempo stesso non aveva alcuna intenzione di venire meno. Fuori dal locale, vi era indubbiamente qualche possibilità in più di essere immersi - persino con maggior decisione - in quella densa atmosfera di festa. Questo - immancabilmente - fu ciò che in quel preciso istante accadde anche a lei. Si guardò attorno trovandosi a rivolgere brevemente lo sguardo color nocciola in direzione delle bancarelle disposte lì vicino. Probabilmente avrebbero potuto far concorrenza al locale in cui lavorava come garzone. Si voltò appena. Poco più in là vi erano una giostra con riferimenti magici e una tenda, le stesse che aveva già avuto modo di intravedere prima di iniziare il suo turno di lavoro quel giorno stesso. Chissà cosa nascondeva quella tenda? Si era soffermata su questo fugace pensiero quando d'un tratto decise di proseguire sulla sua strada. Aveva fatto qualche passo avanti quando venne fermata d'improvviso da una signora dalla corporatura robusta.
Hey giovinetta! Non ti piacerebbe sapere se quest’anno supererai gli esami?
La donna aveva uno strano e quasi impercettibile accento che in quel momento la ragazza non seppe decifrare bene.
« Beh, ci sarebbero un sacco di cose che mi piacerebbe sapere... Voti, esami, lavoro al Tre Manici di Scopa... E se Prue... » -ed Andy si decideranno a mettersi davvero insieme. Il suo tono si era mostrato divertito, quasi scherzoso e leggermente velato da una piccola nota di imbarazzo. Qualcosa le aveva però imposto di fermarsi. Forse la situazione o... proprio quella signora che aveva di fronte a sè. Non seppe dire. Come aveva accennato poco prima alla donna, vi erano davvero diverse cose che avrebbe voluto conoscere prima che avvenissero. La capacità di poter scrutare gli eventi futuri, era qualcosa che l'aveva da sempre affascinata. Sarebbero andati bene i prossimi esami? Come sarebbe andato il lavoro al Tre Manici di Scopa? Cosa sarebbe accaduto alle sue sorelle? Era evidente che sua sorella Prue e il loro amico Andy - un ragazzo dal cuore d'oro - provassero qualcosa l'uno per l'altra, era così lampante che nessuno lo avrebbe di certo messo in dubbio, eppure c'era una faccenda che continuava a ronzare nella testa della giovane Corvonero: quei due avrebbero trovato finalmente il coraggio di mettersi insieme? E queste, erano soltanto alcune delle cose che lei avrebbe voluto sapere. Ma la sua mente in quel momento la costrinse a focalizzarsi con serietà sulle parole della donna.
« Mi sta dicendo che lei è in grado di predire il futuro? »
Si accigliò. Non sapeva cosa pensare. Era al corrente di ciò che la magia era capace di fare, ma non sapeva se credere o meno a quella signora.
PREVISIONI DEL FUTURO

 
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view post Posted on 23/2/2021, 22:33
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Tutto attorno l’atmosfera era di festa e non vi era traccia di nessun pericolo in agguato, di nessuna paura che potesse dare a Phoebe un qualche malevolo indizio sulle intenzioni della donna, anche perché questa, con il suo sorriso rubicondo e la sua giunonica figura, appariva oltremodo rassicurante. Gli occhi allegri, scuri come la notte si posarono sul volto fresco e giovane di Phoebe quando lei arrestando il suo passo replicò con semplici parole. Aveva fatto centro, questo lo sapeva, ogni giovane donna è curiosa di conoscere il proprio destino più prossimo e di sapere solitamente, se quell’amore adolescenziale tanto agognato avrebbe finalmente fatto breccia.

-Io? Oh no mia cara!-

Fece, posando una mano sul petto e sventolandole sotto il naso il suo indice grosso come un salsicciotto. Cercò poi di mettersi al suo fianco, di agguantarle una spalla con la mano enorme ma dal tocco dolce e gentile.

--Sono solo una messaggera, chi ti può rivelare cosa ti riserva il destino è li dentro!-

Esclamò a gran voce, in tono solenne indicando con la mano libera un punto preciso davanti a loro, ovvero l’ingresso della costruzione improvvisata, fatta di teli variopinti intrecciati uno all'altro. Se la giovane prefetta avesse seguito con lo sguardo laddove la donna puntava il dito, si sarebbe potuta accorgere di un movimento della tenda di perline variopinte che fungevano da porta, attribuibile chissà forse ad uno sbuffo di magia o ad un alito di vento. Qualsiasi fosse stata l’origine di quell’ondeggiare, appariva comunque come qualcosa di mistico e di estremamente invitante.

-Sono solo cinque falci per un consulto, il costo di due bicchiere di burrobirra, non sei curiosa?-

Chiese infine, avvicinando il viso accanto al suo e soffiando all’orecchio quelle parole.

 
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view post Posted on 14/3/2021, 02:36
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PHOEBE HALLIWELL - RAVENCLAW PREFECTNon sapeva proprio cosa pensare della donna tarchiata che, alla fine del suo turno al Tre Manici di Scopa, l'aveva affiancata, si era avvicinata a lei portando con sè, al pari quasi di una bandiera, la promessa di un'immersione, di un viaggio, di uno scorcio del futuro. La proposta che la sconosciuta stava elargendo, agli stessi occhi della giovane adepta di Priscilla, non poteva che essere piuttosto allettante. L'intera situazione però la lasciò interdetta. Si trovava in bilico, spinta da due forze ugualmente insistenti, ma opposte. La voglia profonda di scoprire qualcosa sul futuro, di poter dare uno sguardo a ciò che la sorte aveva in serbo per lei, contrastava con decisione la spinta che avrebbe dovuto portarla a declinare l'offerta della donna, e si opponeva a quella vocina che le suggeriva di non dare ascolto a quello che diceva: dopotutto, non la conosceva, non sapeva nulla di lei. Eppure, i modi di fare di lei erano gentili e non lasciavano trasparire nulla di malvagio. La piccola Halliwell spesso riteneva di essere in grado di valutare le persone, e in quel preciso momento si rese conto che in realtà quella bizzarra signora dai capelli biondi, raccolti da uno stretto foulard, non sembrava avere alcuna cattiva intenzione. Perciò, perché non seguire questo istinto?
Qualche attimo dopo, la ragazza si sentì lievemente a disagio, quando la mano grassoccia di lei si posò sulla sua spalla. Si trovò in quel momento a seguire con lo sguardo la direzione che ora la signora le stava indicando. Adesso iniziava a capire. Adesso la questione sembrava più chiara. Quella stessa tenda, sulla quale si era soffermata qualche minuto prima, pareva essere diventata il fulcro di tutto. Si scoprì incuriosita - e leggermente impaurita - dal leggero movimento di quella che doveva essere la porta. Sarebbe stato lì che avrebbe incontrato la persona che le avrebbe predetto il futuro. Il lieve disagio che ancora persisteva subì un imprevisto ed inevitabile incremento nell'esatto istante in cui la donna prese a mormorare le ultime parole al suo orecchio. A quel punto, la ragazza fece per scostarsi dalla signora, con l'intenzione di tornare a guardarla in viso e di mettere la giusta distanza tra loro.
« Mi incuriosisce »
Non aveva alcun senso negarlo. Si voltò nuovamente in direzione della tenda, e il suo sguardo indugiò su quella costruzione più di quanto avrebbe dovuto.
« Ma non posso trattenermi, devo tornare a casa »
Disse infine. Era vero. Nonna Penny si sarebbe arrabbiata preoccupata se avesse tardato troppo. E conoscendola, non era da escludere che sarebbe giunta fin lì, fino ad Hogsmeade, per cercarla. Ed era ciò che la giovane Corvonero voleva evitare. Tuttavia, qualcosa dentro di lei insisteva nel volerle consigliare di non andare via. Così, decise di restare. Per il momento. La giovane Prefetta si stava contraddicendo. Le azioni avevano preso a smentire le parole in una sorta di gioco fatto di opposizioni e incongruenze.
PREVISIONI DEL FUTURO


Ho cercato di rendere il tutto più coerente possibile. Essendo una ragazzina di 15 anni, non è indipendente (anche se le piacerebbe tanto!), ma ovviamente è incuriosita dalla proposta della donna. Spero di aver fatto bene!
 
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view post Posted on 23/3/2021, 00:10
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Il fatto che lei fosse fuori ad attirare la gente non era un caso. Sapeva benissimo come accalappiare probabili clienti: alle donne sole e disilluse, prometteva quell’amore mai arrivato, a chi si accompagnava assieme a dei pargoli offriva loro la possibilità di dare uno sguardo al roseo futuro della prole, alle persone in carriera che camminavano frettolose e ben vestite giurava un chissà quale inaspettato successo, mentre ai beoni e gli scapestrati, suggerimenti su come raddrizzare la propria vita. Niente però, era di più facile convinzione che i giovani. Loro erano curiosi per natura e desiderosi di vedere cosa avrebbero raggiunto e se le mete prefissate fossero davvero a portata di mano. Sognavano in grande, sognavano amori, successi, un futuro radioso e chi era lei per sfatargli questo desiderio? Vi erano ovviamente poi quella cerchia di scettici che ben guardavano di avvicinarsi al loro tendone e non era loro intenzione sperperare nemmeno uno zellino in quello che reputavano mera cialtroneria, ma per come si era posta la giovane garzona, lei non sembrava fra questi. Le permise senza trattenerla di scivolare dalla sua presa, continuando a sorriderle bonariamente fino a quando Phoebe rispose garbatamente che non poteva rimanere. Fu in quell’istante che l’espressione rassicurante mutò rapidamente e assume connotati tristi e delusi, come se la giovane Corvonero avesse osato dirle che quella gonna arancione che indossava non le stesse per nulla bene o che le si vedevano i mutandosi a pois. Era una tattica? Ovviamente, ma spesso funzionava soprattutto se accompagnata da sagaci parole. Si prese quindi il suo tempo, scrollando le spalle

-È un peccato, noi domani smontiamo le tende per raggiungere Inverness e non faremo ritorno fino al prossimo inverno, sperando di poter tornare ovviamente. Spero dunque che il futuro ti sia roseo piccina! Buona serata!-

Le regalò un sorriso triste e rassegnato, per poi voltarsi e muovere i primi passi in cerca di un nuovo fantomatico cliente. Tuttavia i movimenti erano lenti, sembrava dare alla giovane il tempo di ricomporre i suoi pensieri, di valutare la situazione e rischiare davvero d’investire quelle poche falci e permettersi di tardare. Se i calcoli erano giusti a breve avrebbe dovuto udire la voce squillante della giovane dire di aspettare, che forse poteva permettersi di perdere qualche minuto e tante altre cose che lei, aveva già udito in passato. Quella che aveva usato con la giovane era una delle tante ultime carte che tendeva a giocarsi, con alcuni funzionava decisamente meglio un tono di sfida, chiedendo ad esempio se avessero paura di una banale lettura, con altri come il caso di Phoebe, bastava far presente che quella sarebbe stata l’ultima possibilità per un consulto, nonostante il rischio di venire sbugiardati l’indomani. Era un gioco che valeva la candela se si soleva tirare a campare. Ora stava a Phoebe, decidere se restare o andare verso il suo impegno.



//Certamente! Per qualsiasi dubbio scrivimi pure//
 
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view post Posted on 3/4/2021, 21:44
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PHOEBE HALLIWELL - RAVENCLAW PREFECTQuella donna sapeva esattamente quali tasti premere, quali corde pizzicare per convincere una persona a raggiungerla fino al tendone. Vantava un'evidente abilità nel comprendere in che modo sfruttare le parole per persuadere una persona a seguirla. Il luccichio vivace che faceva brillare il suo sguardo improvvisamente si spense all'affermazione della giovane erede di Priscilla. Aveva detto qualcosa che non andava? Qualcosa che l'aveva ferita? Per quanto assurdo potesse essere, la Corvonero si sentì in colpa. Aveva appena conosciuto quella signora, tuttavia era consapevole del fatto che l'unica da biasimare fosse lei, per quello che l'estranea stava provando. In un angolo remoto della coscienza, faceva i conti con la convinzione che la sua fosse un'esagerazione dettata dall'immancabile ingenuità che le apparteneva fin dalla nascita. Sospirò appena, quasi a voler levarsi di dosso quella nota di biasimo che avvertiva per se stessa. Ed ecco che la sconosciuta diede mostra delle sue capacità. Phoebe cercò di sostenere il suo sguardo, aveva colto nel segno. La prospettiva di dover tornare a casa ora parve entrare in aperto contrasto con lo scenario che stava presentando la signora. Se la giovane avesse deciso di rientrare al 1329 di Prescott Street, avrebbe di certo perso un'occasione! Gli attomi successivi furono segnati da una scomoda e infida indecisione. Seguire la donna fino al tendone sarebbe stato come finire nella tana del lupo? Quanto tempo sarebbe dovuta restare all'interno del tendone? *Ah, che importa* D'un tratto, qualcosa dentro di lei scattò e la costrinse a compiere i primi passi in direzione della donna che lentamente aveva cominciato ad allontanarsi. « Signora, hey! Hey! » Cercò di attirare la sua attenzione mentre a passo spedito faceva per raggiungerla. Quando mai le sarebbe più capitata un'occasione del genere? Quando mai le sarebbe più capitata l'occasione di avere qualche sprazzo del futuro? « È ancora valida l'offerta? » Chiese. Sperava in una risposta affermativa. Intanto, i dubbi che l'avevano attanagliata fino a quel momento non avevano più alcuna importanza, nulla contava più dell'opportunità che la signora le stava offrendo. Non c'era niente in quella donna, nei suoi modi di fare, in quello che diceva, che le facesse dubitare delle sue intenzioni. Dopotutto, seppur giovane, la Halliwell era brava ad inquadrare le persone, no? Certo era che avrebbe affrontato, prestando la dovuta attenzione, qualunque cosa sarebbe accaduta a seguito della sua scelta. L'idea però era anche quella di restare giusto il tempo necessario per rispondere alla curiosità che la animava, che aveva preso il sopravvento, che ormai si era impadronita completamente di lei in ogni sua piccola parte. PREVISIONI DEL FUTURO

 
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view post Posted on 15/4/2021, 22:21
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-Dica lei, vuole sapere chi vincerà questo campionato?-

Sembrava quasi già dimentica di Phoebe la signora che l’aveva fermata, concentrando le sue attenzioni su un uomo che stava frettolosamente muovendo il suo passo tra le bancarelle e i carrozzoni che accompagnavano la piccola fiera, eppure, quando venne richiamata si voltò con inaspettata rapidità, rivolgendole ancora un sorriso bonario e posando le mani sui fianchi opulenti.

-Sei ancora qui allora…-

Il tono di voce tradiva un che di sorpreso, anche se invero, non era sorpresa per niente, Era certa che la ragazzina sarebbe tornata sui suoi passi e fatto quella scelta. Che il segreto del suo successo fosse nel fatto che possedesse anche lei delle arti divinatorie?

-Certo che ancora valida l’offerta, vieni, seguimi…-

Il passo pesante scricchiolava sul selciato, facendo strada verso la famigerata tenda dove al suo interno chissà cosa l’aspettava. La donna nerboruta si fermò all’ingresso di questa, porgendole il palmo aperto per richiedere il pagamento pattuito

-Le cinque falci, prego…-

Non sembrava esserci altra scelta. Prima di poter proseguire la prestazione andava pagata, infatti, solo quando il denaro fu consegnato e messo al sicuro in un sacchetto che teneva tra il seno prepotente, la tenda di perline venne scostata e permesso a Phoebe di entrare.

-Buona fortuna piccola!-

Strizzò l’occhio sinistro per poi lasciare andare la fila di perline colorate che si portarono via con il il loro frusciare, i suoni del vivo villaggio di Hogmsede. Difatti all’interno della struttura, che da fuori sembrava piccola e angusta, ma che si rivelò invece ampia e spaziosa, non si udiva alcun suono provenire dall’esterno. Una musica leggera, con note acute, si propagava nell’aria pregna di odori d’incenso e altre spezie. Il luogo era in penombra, alcune lampade fluttuavano vivide nell'aria e creavano quasi un percorso tra i tappeti e i cuscini di diversa foggia e colore. Vi erano alambicchi, teiere, armadietti di forme e dimensioni più varie mentre ninnoli d’argento e cristalli appesi al soffitto, riflettano la poca luce creando sul pavimento mosaici colorati e variopinti. Ad un paio di metri dall’ingresso, seduta su un comodo cuscino stava una donna. Indossava abiti gitani che risaltavano la sua bellezza. Era una donna decisamente carismatica, con corti capelli neri, occhi verdi ampi e limpidi, ed enormi orecchini d’oro a forma d’anello che pendevano dalle orecchie. L’accolse con un sorriso e allungando una mano, indicò il punto dove la ragazza avrebbe dovuto accomodarsi, sempre che non preferisse restare in piedi.

-Benvenuta cara nel mio antro, io sono Esmeralda. Che genere di consulto vuoi affrontare oggi? Con la cristallomanzia possiamo consultare ia sfera di cristallo, oppure una bella lettura di tarocchi? Mhm? O preferisci impiegare l’uso della tasseomanzia dopo aver bevuto una buona tazza di the? O ancora vuoi fare affidamento all’acqua che scorre prepotente dentro di noi con l’Idromanzia?-

E sfarfallò gli occhioni, porgendo il busto verso di lei in attesa di una sua risposta.



//per qualsiasi dubbio o domanda contattami pure//
 
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view post Posted on 4/5/2021, 16:14
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PHOEBE HALLIWELL - RAVENCLAW PREFECTIl futuro si apprestava ad essere svelato. La giovane Halliwell si sentì quasi fortunata, nello scoprire che l'offerta della signora era ancora valida, e ansiosa di conoscere cosa c'era in serbo per lei. Non le restava, a quel punto, che seguire la donna e raggiungere la tenda. I passi di entrambe sul selciato segnalavano in maniera inconfutabile che alla fine la giovane Prefetta Corvonero aveva accettato di rincorrere la sorte. Durante il percorso fino al tendone, la ragazza non poté fare a meno di avvertire l'agitazione che, quanto mai ostinata, cercava ancora di avere la meglio su di lei. Aveva davvero fatto la scelta giusta? Cosa sarebbe accaduto dopo aver varcato la soglia? Sospirò. Doveva farsi coraggio. Non aveva alternative: se non avesse rischiato, avrebbe perso quella che appariva a tutti gli effetti una grande occasione. Se non avesse messo piede all'interno della costruzione, non avrebbe mai saputo cosa l'aspettava.
« Leggere il futuro? Tutte fesserie... quella non è magia, è un ammasso di stupidaggini » Così sua nonna aveva apostrofato una volta, le persone che si vantavano di possedere "l'occhio interiore". Nonna Penny rientrava nella categoria di quei maghi e quelle streghe che reputavano la Divinazione alla stessa stregua di una ciarlataneria da strada. Per l'auror in pensione Penelope Bennet, dare uno sguardo al futuro non era altro che una forma di magia presunta: una delle pochissime cose che il vero sapere magico non poteva contemplare.
Le tornarono alla mente le parole di Nonna Penny mentre faceva per fermarsi di fronte all'ingresso della struttura. Scosse appena il capo senza nemmeno rendersene conto. Riconosceva il netto rifiuto che la nonna nutriva nei confronti di tutto quanto avesse a che fare con l'opportunità di avere un'anteprima degli eventi futuri, eppure nel profondo della sua anima le era ancora ignota la ragione per la quale la magia non potesse esprimersi anche in questa modalità disdegnata da tanti. La magia era capace pressoché di qualunque cosa: quindi, perché non considerare la possibilità che attraverso il suo utilizzo si potesse essere davvero in grado di avere delle previsioni del futuro? Questo era il pensiero con il quale si era mossa finora. Procedette a saldare il pagamento dovuto per poi rivolgere un piccolo sorriso alla donna con il foulard in procinto di scostarle la porta di perline colorate. Era pronta. Non appena fece il primo passo dentro la tenda, venne accolta da una musica leggera dalle note acute e dal profumo inebriante d'incenso e di spezie varie che rendevano l'atmosfera quasi mistica: i rumori e gli odori provenienti dal caotico villaggio di Hogsmeade sembravano svaniti di colpo, soppiantati da qualcosa di più ascetico, spirituale. Il luogo in penombra in cui adesso aveva fatto il suo ingresso, le dava la sensazione di trovarsi al confine con la realtà. Affascinata, si scoprì a spostare l'attenzione sulle lampade che fluttuavano a mezz'aria indicandole il percorso da intraprendere, tra i vari cuscini disposti a terra, fino ad una donna dai corti capelli scuri. Era la persona che le avrebbe predetto il futuro? L'interno della tenda era decisamente più ampio di quanto ci si sarebbe aspettato. Armadi, teiere e svariati oggetti dalla forma curiosa riempivano l'ambiente, illuminato appena da alcuni cristalli appesi al soffitto. La ragazza non esitò a lasciar scorrere con interesse, di tanto in tanto, lo sguardo color nocciola su tutta quella chincaglieria dall'aspetto singolare, mentre avanzava accorciando le distanze con la donna. Un sorriso - leggermente teso - occupò le sue labbra in risposta a quello di quest'ultima. Ciò che poteva fare in quel momento era andare in fondo a questa storia, concedere al futuro la possibilità di svelarsi e dare libero sfogo alla curiosità imperante. Sedette su uno dei cuscini di fronte a quello su cui era seduta la sconosciuta che - come ebbe modo di notare in seguito - indossava abiti tipici della cultura gitana. Esmeralda. Un nome che le si addiceva alla perfezione, si ritrovò a pensare la ragazza. Esmeralda. Il nome con la quale ella si era presentata evocò nella mente della Prefetta l'immagine di una persona capace di tirarsi fuori da qualsiasi pasticcio, ma anche decisa e in particolar modo dotata di un certo carisma. La donna adesso di fronte a lei pareva possedere, agli stessi occhi della giovane commessa del Tre Manici di Scopa, queste particolari qualità. L'aura di oscuro misticismo che andava a propagarsi all'interno della tenda rendeva tutto così insondabile e misterioso. Sfere di cristallo? Tarocchi? Tasseomanzia? Idromanzia? Cosa scegliere? La Corvonero sembrava essere arrivata impreparata di fronte a tutto questo. Non aveva certo avuto modo di immaginare che le sarebbe toccato di operare una scelta tra pratiche magiche di cui sapeva poco o nulla. Non aveva certo avuto modo di sapere che l'arte di predire il futuro comprendesse una così vasta gamma di aspetti. « Oh... ehm... » Si ritrovò indecisa. Non sapeva affatto su quale, tra le procedure appena indicate da Esmeralda, far ricadere la decisione: doveva affidarsi a ciò che molto semplicemente la ispirava di più. « Tutto così interessante, sì... Credo che sceglierò... la lettura dei tarocchi... » Annunciò dolcemente con un velo di leggero imbarazzo e di lieve indecisione nel tono di voce. Presto ogni cosa si sarebbe palesata. Presto ogni cosa sarebbe stata rivelata. « Cosa mi riserva il futuro? » Dare voce a quel particolare quesito fu come liberarsi di un peso ingombrante. Il desiderio di decifrare l'avvenire aveva dominato il suo animo più del previsto. Solo adesso si accorse davvero di quanto fosse pregnante.

 
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view post Posted on 22/11/2021, 23:13
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-Uh come corriamo in fretta…-

Disse Esmeralda, con una note divertita nella voce e un sorriso sghembo sulle labbra. Non voleva certamente essere fastidiosa o punzecchiare la giovane corvonero, eppure si divertiva con quel suo modo di fare, si compiaceva sempre nel sapere che, chi entrava da quella tenda di perline, pendeva dalle sua labbra e credeva ad ogni sua singola parola.
I movimenti della gitana erano lenti e flussuosi, si piegò appena di lato, afferrando un sacchetto che una volta aperto, rivelò al suo interno un mazzo di carte consunte ma ancora bellissime. Su di uno sfondo blu elettrico vi erano disegnati i pianeti del sistema solare e il sole, sembrava quasi brillare davvero come se fosse fatto di una pietra preziosa, ma probabilmente erano solo l’effetto delle luci su di una tinta troppo forte.
La donna le mise tutte rivolte con il dorso verso l’alto sul tavolo e le mischiò alla rinfusa, per poi raccoglierle nuovamente e infine stenderle davanti a se.

-La domanda di prima era vaga mia giovane amica. Il tuo futuro può riservarti tantissime cose, amori, delusioni, sconfitte, vittorie ma queste fanno tutte parte del gioco della vita. Devi essere più specifica, pensare intensamente a quello che vuoi chiedere e poi, pescare una carta tra queste.-





//Scusa la lunga attesa ma prometto che sarò super veloce nelle prossime risposte. Ti chiedo al tuo prossimo post di scrivermi in off topic tre numeri dall'0 al 16//

 
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PHOEBE HALLIWELL - RAVENCLAW PREFECTL'osservazione esternata da Esmeralda riportò l'attenzione della Corvonero su qualcosa su cui - ad esser onesti - non aveva riflettuto. Stava accelerando i tempi. Stava correndo troppo. Stava lasciando che la curiosità arrivasse a scivolare libera, senza alcun freno. Fu a quel punto che si ritrovò ad irrigidirsi. Le parole della donna l'avevano un po' indispettita - e non tanto perché avevano portato a galla una questione alquanto ovvia ed evidente, quanto piuttosto perché erano state pronunciate in una maniera che - nel suo essere divertita - era fastidiosa. Almeno fu questa la sua percezione. Così si fece sentire la sensazione di aver appena perso il controllo della situazione. Se fino a poco prima aveva creduto che ciò che stava accadendo all'interno del tendone fosse sotto il suo potere, in quel momento questa certezza parve non essere più tanto stabile. S'era imposta di restare vigile e attenta - così da riuscire a reagire al meglio nel caso in cui tutto avesse comportato alcune complicanze. Eppure per un istante le barriere in qualche modo erano crollate. Era sempre stata una persona spontanea che si muoveva senza valutare le conseguenze. Una persona che in genere agiva d'istinto. Con il tempo un profondo senso di responsabilità aveva preso a mitigare questa sua tendenza impulsiva e istintiva. Da quando era diventata Prefetto, la Corvonero aveva imparato a dare sempre più ascolto alla coscienza. Questa esperienza le aveva insegnato a trovare un equilibrio. O forse si trattava di un qualcosa che possedeva già in potenza? Un qualcosa che aveva cominciato a rendersi visibile in particolare quando le avevano affidato la carica da Prefetto? Un qualcosa che la stava aiutando nello svolgimento del suo incarico? Non poteva negare di aver avuto diverse occasioni per maturare - restando tuttavia sempre fedele a se stessa, a ciò che lei era veramente. Per quanto a volte potesse apparire una ragazza con la testa fra le nuvole, in verità le persone che la conoscevano davvero sapevano di poter contare sempre su di lei. C'era sempre per un aiuto o un consiglio. Sembrava avere sempre le idee chiare su qualunque cosa - o giù di lì. Tendeva sempre ad essere coerente, a non cambiare mai parere. Se si faceva un'opinione su qualcuno o qualcosa, difficilmente la cambiava. Naturalmente nel caso in cui era necessario un cambiamento di rotta, non si rifiutava certo di percorrere un'altra strada, purché convinta della giustizia di questa decisione. La giustizia era ciò che guidava ogni sua azione. Diceva sempre quello che pensava davvero: non era ipocrita e non agiva mai per convenienza. Detestava con tutto il cuore chi lo faceva, chi non era sincero, chi mentiva, chi cambiava idea, o capovolgeva la realtà per un proprio tornaconto personale.
Esmeralda tirò fuori da un sacchetto un mazzo di carte usurate. Erano i tarocchi? Malgrado gli effetti del tempo trascorso e dei diversi maneggiamenti fossero ben visibili su di loro, questi mantenevano ancora una certa bellezza. Mentre venivano stesi sul tavolo, con il dorso rivolto verso l'alto, l'Adepta di Priscilla decise di portare a termine ciò per cui si trovava lì. La reazione della donna l'aveva infastidita e aveva cominciato in realtà a spingerla ad essere, in maniera più decisa, guardinga e sospettosa. Il dubbio sulle capacità di Esmeralda di leggere il futuro s'insinuò nell'animo della Corvonero. La donna possedeva realmente le competenze che andava professando? Dal canto suo, la Halliwell aveva dato per scontato che, le due donne appena incontrate, fossero streghe. Dopotutto - nella sua visione delle cose - era veramente molto bassa, se non inesistente, la possibilità di incappare in qualcuno privo di poteri magici, in un Villaggio di soli maghi come Hogsmeade. Quindi la probabilità - sempre secondo lei - che anche Esmeralda fosse davvero una strega era piuttosto elevata. Sulle reali abilità nel predire il futuro di quest'ultima, invece, aveva iniziato nel frattempo a nutrire qualche dubbio. Da un lato, non ne era certa. Dall'altro, si sentiva per qualche oscura ragione curiosa di scoprire se era tutto vero o meno, se il futuro si sarebbe rivelato attraverso quel mazzo di carte. La musica leggera e l'odore di incenso e di spezie, rendevano l'atmosfera totalmente immersiva. Non era affatto difficile sprofondare in quel clima. La Corvonero, dal canto suo, non poté fare a meno di restarne di nuovo avvolta.
Ascoltò le parole successive della donna. Doveva pensare intensamente a quello che avrebbe voluto chiedere. Ma quale - tra le tante che frullavano nella sua testa - aveva la precedenza? Le premeva di sapere più di ogni altra? Il pensiero corse alla sua famiglia - dalla nonna alle sue sorelle. Malgrado fosse quella più piccola sotto il punto di vista anagrafico, non poteva fare a meno di preoccuparsi per loro, chiedersi in ogni momento come stessero. In genere non era quel tipo di persona che pensava al peggio, anzi era l'esatto opposto. Eppure, le capitava spesso di sentirsi preoccupata quando si trattava della sua famiglia. E fu proprio questo a portare la sua mente ad avere chiaro cosa aveva più importanza. Inizialmente la Halliwell esitò. Poi il pensiero cadde sul quesito che spingeva per ottenere una risposta. Dopotutto se si fosse scoperto che Esmeralda era in realtà una ciarlatana, si sarebbe in seguito mossa di conseguenza. Il nocciolo della questione era che... la donna avrebbe potuto essere davvero un'esperta delle arti divinatorie. Nonostante la curiosità fosse sempre presente, la Corvonero sentiva una parte di lei invitarla ancora a muoversi con cautela. *Non accadrà nulla di male alla mia famiglia?* A quel punto, la mente tornò alla domanda e la richiesta divenne più pressante. La cosa che la Corvonero temeva di più era che potesse accadere qualcosa alla nonna e alle sue sorelle. Quanto era successo a sua madre l'aveva segnata nel profondo. E a causa di quel particolare evento non aveva neanche un ricordo di lei, ma ancora ignorava cosa fosse avvenuto esattamente. Era spaventata all'idea di poter arrivare a conoscerne ogni anfratto, ma sentiva di averne bisogno. Sentiva che questo per certi versi l'avrebbe aiutata. Sentiva la paura di perdere anche il resto della sua famiglia. Con tutto questo turbinio, pescò una delle carte disposte sul tavolo, quella che, per qualche oscura ragione, sembrava volerla chiamare. Era il momento.


Chiedo scusa, Master, se non sono riuscita a postare prima! Comunque ecco i numeri che scelgo: 3, 10 e 14!
 
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view post Posted on 31/5/2022, 13:27
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Non solo fra i babbani, ma anche fra i maghi la Divinazione era ed è un'arte criticata.
Sebbene sia appurato che il Dono sia un concetto reale, un'abilità effettiva, restava fra molti il sospetto di trovarsi davanti un ciarlatano. Eppure, Esmeralda in quella tenda sembrava inattaccabile.
Era la regina del suo mondo, la signora dei cristalli e le carte, padrona della Tenda e delle profezie celate al suo interno.
Immersa nel mare di oro e rosso delle sue vesti e i verdi e blu dei suoi cuscini, la divinatrice osservava con un sorriso sghembo Phoebe, sfoggiando una sicurezza di sé e uno charme che le dava credibilità; e con questa veniva anche la tensione, l'ansia e l'aspettativa.
Solo quando la ragazza prese il coraggio di pescare la prima carta, Esmeralda decise di lasciare la sua postazione.
Si sporse in avanti contro il tavolo circolare su cui erano disposti i tarocchi. La mano destra, appesantita da pietre preziose di grosso taglio, tamburellò il tavolo subito di fianco alla prima carta che Phoebe avrebbe portato sul tavolo.
-Dunque ragazza mia, vediamo cosa ti riserva il futuro: dimmi, cosa hai chiesto alle mie carte?-
Portò le dita smaltate di nero sul primo tarocco, accarezzandone i dettagli in rilievo con il polpastrello.
Le bastò uno scatto del polso, sorprendentemente fulmineo, per rivelare la prima pesca.
-L'imperatrice. Ooh..-
Le labbra truccate di rosso si tesero in un sorriso soddisfatto e compiaciuto.
Da sopra il suo trono d'alabastro, l'Imperatrice osservava Phoebe Halliwell con sorriso materno: stringeva in una mano uno scettro di bronzo su cui un rapace dava le spalle allo spettatore, l'altra mano libera era protesa in avanti in segno di invito a stringerla.
-Lei è la madre, la Signora. Consigliera, ma anche guida e leader, è simbolo di potere, ma anche di stabilità e sostegno. Non schiaccia, ma cresce e rinvigorisce.- Si interruppe, sporgendosi ulteriormente in avanti. Lo sguardo non lasciava la carta. Aggrottò al fronte e poi con la stessa rapidità con cui aveva voltato la carta, cercò con la stessa mano sul tavolo quella di Phoebe.
Avrebbe provato ad afferrarla e portarla sulla carta stessa. Quando riprese a parlare il volume della voce era cambiato: il timbro si era fatto più profondo, il volume più basso a far trapelare un consulto intimo, solo per loro due. -Se l'Imperatrice ti chiama, amica mia, significa che non hai bisogno di chiedermi della sicurezza e tua e di chi ami. Sarai tu la soluzione ai tuoi dilemmi. Questo è ciò che aspiri essere, ciò che diventerai: la guida.-
La solennità nella voce e la vicinanza fisica rendevano le sue parole rassicuranti, tanto quanto importante era il significato che voleva trasmettere con la sua lettura. Esmeralda si protese ancora di più in avanti, portandosi parzialmente in piedi, accarezzando con gli orli delle sue vesti il tavolo.
-Continua a toccare la tua prima pesca e gira la tua seconda carta: questa sarà l'ostacolo, ciò che ti impedisce di sbocciare nell'Imperatrice.-


Riprendiamo con la promessa di post più veloci!

 
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view post Posted on 9/6/2022, 19:06
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PHOEBE HALLIWELL - RAVENCLAW PREFECTIl sospetto che quella donna di nome Esmeralda - pur essendo, con ottime probabilità, una strega - potesse non vantare alcuna vera e propria abilità nel predire gli eventi futuri, secondo quanto riteneva la Prefetta Corvonero, non sembrava ancora da scartare. Almeno non del tutto. Per questa ragione, non restava che verificare se Esmeralda diceva la verità, oppure no. Non restava che vedere se lei - al fine di racimolare un bel gruzzolo - mentiva sulle abilità che possedeva, sfruttando ciò che le persone volevano sentirsi dire, in risposta ad una delle domande più importanti e viscerali che nessuno poteva fare a meno di porsi. Cosa devo aspettarmi dal futuro? Cosa succederà? Cosa mi troverò ad affrontare? Solo a quel punto, l'erede di Priscilla avrebbe compreso come era meglio muoversi, e lo avrebbe fatto in base a come si sarebbe evoluto il tutto. Dava per assodato il fatto che ciascuno di noi fosse artefice del proprio destino, ma riconosceva che nella vita di chiunque potevano accadere cose impreviste, inattese, fuori dal proprio controllo. In questi casi erano le modalità, che si decideva di utilizzare per affrontarle, a fare la differenza. Però, in quel momento, la Halliwell avrebbe continuato a stare al gioco. Avrebbe dato corda alla propria curiosità - allo scopo di capire fin dove tutto questo l'avrebbe condotta. L'interno del tendone pareva davvero il regno della gitana. Esmeralda si comportava quasi fosse una regina: non lo si poteva certo negare, la donna non faceva altro che esercitare il proprio indiscusso potere sul vasto spazio delimitato dalle pareti della tenda. Quello era il suo mondo. Un mondo mistico e spirituale.
« Riguardava la mia famiglia » Le parole della Corvonero arrivarono puntuali e sincere. La Halliwell si rese conto soltanto in quel frangente che - com'era tipico del suo carattere - non aveva potuto fare a meno di pensare alla nonna e alle sue sorelle - e di concentrare la propria domanda silente di prima sulla loro incolumità. Avvertiva sempre e comunque il bisogno di assicurarsi che la sua famiglia stesse bene. Teneva davvero tanto a loro - anche più di quanto tenesse a se stessa - però al tempo stesso una parte di lei sentiva la paura di soffrire, se fosse accaduto qualcosa alla nonna e alle sue sorelle, di arrivare a non riconoscersi più, di cadere in un baratro dal quale sarebbe stato difficile rialzarsi. La richiesta - intima, intensa, sentita e profonda - era tuttavia giunta nel preciso istante in cui aveva provveduto a scegliere la carta. Ora bisognava scoprire cosa raffigurava il tarocco che aveva appena pescato. Il tempo sembrò fermarsi. La trepidante attesa - che parve durare un'eternità - venne troncata di netto dal movimento rapido e secco del polso effettuato dalla gitana.
L'Imperatrice.
Si palesò, di fronte ai suoi stessi occhi color nocciola, la figura di una donna. Seduta sul proprio scranno d'alabastro, le rivolgeva un sorriso comprensivo e incoraggiante. Una mano impugnava uno scettro bronzeo raffigurante un meraviglioso rapace di spalle. L'altra, quella protesa in avanti, sembrava volerla invitare ad avvicinarsi per stringerla. Cosa voleva dire? Cosa significava? Cosa stava ad indicare? Quale messaggio intendeva veicolare?
I quesiti ebbero presto una risposta. Il significato che sarebbe dovuto essere legato, associato, all'immagine dell'Imperatrice venne subito snocciolato. Le parole della donna sembrarono permeate di una certa ambiguità. Esmeralda parve intenta a creare una sorta di complicità tra loro, di agire e parlare in maniera confidenziale con lei, quasi si trattasse di un pericoloso segreto.
In che modo la Corvonero sarebbe stata la soluzione ai suoi dilemmi? In che modo lei sarebbe stata la soluzione a ciò che sarebbe accaduto alla sua famiglia?
Sollevò lo sguardo.
« Io... Soluzione ai miei dilemmi? La guida? » Cercò di riflettere incuriosita da quelle parole criptiche mentre seguiva le indicazioni della donna. Arrivò così il turno di scegliere la seconda carta. I suoi occhi tornarono ad esaminare le carte con il dorso rivolto verso l'alto. La scelta però non tardò ad arrivare. Una mano toccava ancora la prima carta pescata. L'altra nel frattempo era pronta ad operare la sua mossa: aveva pescato la nuova carta ed era prossima a girarla - esattamente come appena segnalato dalla donna.
Cosa avrebbe costituito un ostacolo per la ragazza durante il suo percorso per diventare l'Imperatrice? La soluzione dei suoi dilemmi? La guida? Quale scoglio avrebbe dovuto superare per arrivare ad assumere, cucirsi addosso, quel ruolo?
Quale immagine avrebbe fatto bella mostra di sé questa volta? Quale spiegazione avrebbe tirato fuori Esmeralda? Cosa c'era da aspettarsi in tutto questo? Prima l'Imperatrice... e poi? Sospirò. Ecco che qualche attimo dopo la seconda carta venne presto girata. La figura ad essa associata si sarebbe rivelata.
PREVISIONI DEL FUTURO

 
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view post Posted on 14/6/2022, 22:51
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-Certo che riguardava la tua famiglia.-
Il commento non voleva suonare come uno sfottò ai desideri della giovane Corvonero, ma anzi comprensivo e non impressionato, quasi a voler dimostrare che sotto sotto se l'aspettasse.
Forse perché erano state le carte a dirglielo ancor prima della conferma di Phoebe? O forse era troppo facile leggere fra le righe la personalità della studentessa?
Esmeralda sfarfallò le ciglia sporche di trucco, prima di portare la mano ingioiellata dalla mano posta su l'Imperatrice, alle proprie labbra.
Un sorriso sempre più ampio, trepidante, si allargò sul volto davanti alla seconda pesca.
Sembrava emozionata e curiosa, ma allo stesso tempo divertita.
Quanto ai tarocchi, Phoebe poté pescare indisturbata il suo ostacolo.
Peccato che non ebbe modo di vederlo.
Una fitta improvvisa alla testa l'avrebbe interrotta; sembrava il principio di un'emicrania infida, come una stilettata alle tempie.
Per una dozzina di secondi si scoprì incapace di vedere: come se il dolore l'avesse sprovvista della messa a fuoco, si ritrovava immersa in una stanza di colori ad olio, senza contorno e definizione.
Cosa le stava succedendo?
- ...'ndubbio il valore del...- La voce di Esmeralda le giungeva distante e distorta in un eco frammentato di cui non sarebbe stato possibile seguire il filo.
-Il cambiamento..- Forzando la vista questa non sarebbe tornata. Gli occhi, incapaci di concentrarsi su un singolo dettaglio, avrebbero trovato di istinto le tinte blu e oro della carta che Phoebe sentiva fra le proprie dita.
Era calda, bollente, come se fosse appena stata estratta da un camino, eppure allo stesso tempo la ragazza non poteva dire né di soffrirne la presenza, né di volerla abbandonare sul tavolo.
-...incontrare il pericolo, pericolo, pericolo, pericolo.-
La frammentaria lettura del secondo tarocco raggiunse l'apice della distorsione, perdendo lo charme e il peso che Esmeralda era tanto capace di dare alle sue parole.

Poi le voci tornarono, improvvisamente chiare e intense: sembrava venissero da dentro la sua testa stessa, tanta era la forza del loro volume.
| Prendile la borsa, Esmeralda! | Sembra distratta, ma sta bene? | Non importa: pensa ai falci! | Che stupida, stupida credulona |

Un battito di ciglia e Phoebe avrebbe potuto riprendere a sé i colori, le luci e le ombre del Tendone.
Improvvisamente come se nulla fosse successo, si sarebbe ritrovata di nuovo seduta di fronte alla padrona di casa che sorridente e calma era ancora sporta verso di lei.
Il dolore alla testa e la confusione erano scomparse e la sua mano si trovava sprovvista di carta, sospesa a mezz'aria verso il deck dei tarocchi.
-Certo che riguardava la tua famiglia.-
Il commento di Esmeralda tornò alle sue orecchie.
Non voleva suonare come uno sfottò ai desideri della giovane Corvonero, ma anzi comprensivo e non impressionato, quasi a voler dimostrare che sotto sotto se l'aspettasse.
Forse perché erano state le carte a dirglielo ancor prima della conferma di Phoebe? O forse era troppo facile leggere fra le righe la personalità della studentessa?
Esmeralda sfarfallò le ciglia sporche di trucco, prima di portare la mano ingioiellata dalla mano posta su l'Imperatrice, alle proprie labbra.
Un sorriso sempre più ampio, trepidante, si allargò sul volto davanti alla seconda pesca.
Sembrava emozionata e curiosa, ma allo stesso tempo divertita.

A Phoebe questa scena sarebbe parsa familiare.
Cosa le stava succedendo?

Phoebe, come potrai aver già intuito, il tuo pg ha appena avuto l'assaggio della sua prima visione che,
come spesso succede fra gli inesperti, potrebbe sembrare più un enigma che altro.
Sta a te decidere come far reagire il tuo pg. Come però il masteraggio ha già fatto presagire,
alcuni dettagli sensoriali di spicco potrebbero essere la chiave di lettura per sgominare questo imminente pericolo.

 
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view post Posted on 17/8/2022, 01:43
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PHOEBE HALLIWELL - RAVENCLAW PREFECTCerto che riguardava la tua famiglia. La donna non sembrava per nulla impressionata. Phoebe non poté fare a meno di avere quasi la sensazione che lei sapesse già ogni cosa. Per un momento, le parve come se quelle carte consunte, ma ancora piuttosto belle, le parlassero: le dicessero tutto ciò che le serviva sapere. O forse era la sua stessa esperienza a renderla già parecchio abile nel riconoscere chi aveva di fronte? Ciò che la seguace di Priscilla, fino qualche attimo prima, aveva ritenuto una certezza, arrivò a non mostrarsi tale. Qualcosa le impedì di vedere quale immagine fosse rappresentata sul secondo tarocco. La mano era in procinto di girare la carta, quando un'inatteso e fastidioso dolore arrivò a colpire la testa. Un principio di emicrania infierì sulle tempie. La vista si annebbiò: colori e contorni indistinti riempirono il campo visivo. Esmeralda parlava, la sua voce appariva lontana. Alla Corvonero fu dato di percepire soltanto alcuni frammenti del suo discorso. Cambiamento? La carta che teneva in mano era rovente; ma il calore pareva non portare alcun fastidio. Incontrare il pericolo? Pericolo. Pericolo. Lentamente la gitana parve perdere il proprio carisma. Cominciò ad apparire meno convincente. Iniziò a dare sempre più corda ai sospetti che la stessa Phoebe aveva preso a nutrire nel suo animo - e a dare ragioni e motivi in più per avvalorarli. In quel momento le voci si ripresentarono, questa volta limpide, chiare e distinguibili. Presero a rimbombare con forza all'interno della testa come se fosse da lì che provenivano. Parlavano di due persone che avevano intenzione di derubare qualcun altro. Non si poteva ignorare il nome pronunciato. Esmeralda. Esmeralda, come...
Cosa stava accadendo?
La vista poi tornò. I contorni presero ad acquistare ancora una volta la propria definizione. Senza più l'emicrania a tormentarla, la Corvonero aveva fatto ritorno all'interno di quel tendone. La carta non bruciava né era più tra le sue mani. Di fronte a lei, la gitana ammiccava. Certo che riguardava la tua famiglia. Di nuovo, quella frase. Le modalità di muoversi della donna non erano affatto ignote alla Corvonero. Non c'era in fondo nulla di nuovo in quella situazione. L'atmosfera stessa nel suo complesso aveva parecchio di familiare. Così, la sensazione che si trattasse di un déjà-vu, piano piano si fece sempre più intensa e prepotente. Fu proprio allora che Phoebe cominciò via via a rendersi conto di aver già vissuto, davvero, quanto stava avvenendo attorno a lei. Com'era possibile? Cosa stava succedendo? Com'era possibile che stesse accadendo ciò che proprio la Halliwell aveva sperimentato giusto poco prima? Per quanto assurdo fosse, non restava che dare retta a questo istinto, e seguire quanto quest'ultimo sembrava voler dire. Ciò che aveva più importanza, in quel momento, era capire se tutti quei frammenti, visti o esperiti - era difficile avere un'idea chiara su come definire il tutto! -, si sarebbero in seguito verificati davvero. Ogni cosa lì, indicava che non v'era alcuna ragione per non ritenerlo. Quella era la chiave. La chiave per capire come procedere; lo sentiva. Sentiva nel profondo che era l'unico modo per aggirare una minaccia imminente. Di cosa si trattava? Alla mente tornarono, decise ed ostinate, quelle voci. Non v'era alcun dubbio: Esmeralda era implicata in qualcosa. Era coinvolta in qualcosa che andava ben oltre ciò a cui la Prefetta aveva pensato. Seppur plausibile, senza indugio alcuno, era un'opzione che non aveva considerato. Le due donne appena conosciute avrebbero tentato di derubarla. Le voci che aveva sentito nella sua testa non potevano che essere le loro. La Corvonero avrebbe dovuto aspettarselo. Ma ora non restava che capire come muoversi. Le ipotesi si sprecavano.
« Quindi mi sa dire cosa ho chiesto esattamente, e... perché » Posò la mano sul secondo tarocco, e in quel momento fece per girare la carta. Voleva rischiare. Voleva cogliere la gitana in castagna. Voleva farle capire che aveva cominciato a smettere di stare al suo gioco. Se le carte le avevano detto che la tacita richiesta riguardava la sua famiglia, era molto probabile che l'avessero anche informata di cosa aveva chiesto esattamente, e della ragione che l'aveva spinta verso quel pensiero. Phoebe aveva solamente affermato che la richiesta atteneva ai suoi famigliari: non era dunque scesa nei dettagli; e questo poteva essere un buon punto da sfruttare. Ma adesso era sempre più chiaro che Esmeralda non fosse altro che una truffatrice e una ladra. Era fuori d'ogni dubbio. Così, la discepola di Priscilla si sarebbe poi guardata brevemente attorno, con fare circospetto. Sarebbe di certo rimasta all'erta. Avrebbe cercato di non distrarsi e di stare ancora più attenta. Poi avrebbe fatto la sua mossa. Si sarebbe servita, nel caso si fosse rivelato necessario, dei cuscini lunghi e dall'aria compatta attorno a lei per colpire con forza Esmeralda, e dare dunque a se stessa il tempo per allontanarsi. Se l'azione fosse andata a buon fine, avrebbe in seguito riflettuto alla svelta sulla seconda parte del piano, ma anche pensato all'altra donna. In questo caso, ci sarebbe stato da considerare che quest'ultima si sarebbe potuta trovare fuori - proprio dinanzi alla porta di perline, che fungeva da entrata - e avrebbe potuto mettere piede all'interno del tendone - dove comunque vi erano diversi oggetti - oltre ai cuscini - con cui potersi difendere. Li aveva notati al suo ingresso nel tendone.
PREVISIONI DEL FUTURO
Grazie per i chiarimenti! Mi sono basata sull'immagine fornita con i masteraggi, comunque spero di aver imboccato la strada giusta :quote:



 
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view post Posted on 23/8/2022, 13:11
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-Oh cara, non è alle nostre radici che ritorniamo quando vacilliamo?-
Esmeralda rispose senza indugio alla domanda di Phoebe. Il sorriso era sempre stampato sul suo volto. Le labbra piene erano tese a contenere una chiostra di denti eccessivamente bianchi.
Il luccichio delle gemme sui suoi anelli sarebbe sembrato meno esotico ed elegante, ma più pacchiano e costruito come la sua immagine di signora delle carte.
Basta un cambio di prospettiva, l'accenno di un punto di vista diverso perché un sogno si concretizzi in qualcosa di più tangibile e umile.
- E' indubbio il valore delle proprie origini- Deja-vù. Quella frase Phoebe l'aveva già sentita.
Qualche attimo prima, quando era <i>sicura
di aver voltato la seconda carta della sua lettura.
Stavolta però la vista non era venuta meno e nemmeno l'udito.
-Il cambiamento - La ruota della fortuna con i suoi raggi dorati su sfondo blu si mostrava davanti alla Corvonero. -Vuoi sapere cosa ti spetta, vuoi sapere cosa accadrà a chi ti circonda? Il cambiamento è necessario. Non della tua vita per sé, ma della tua persona, ragazza mia. Nuovi ruoli, nuove possibilità che ti costringeranno ad affrontare un percorso di mutazione per renderti l'Imperatrice, la Guida capace di gestire ogni problema e proteggere i propri cari.-
Era quasi fastidioso come sembrasse in controllo di sé, pienamente convinta delle proprie parole.
Puntellò l'indice contro il deck di tarocchi, invitando l'altra a proseguire e pescare la sua ultima carta.
-...significa aspettarsi di incontrare il pericolo, pericolo, pericolo, pericolo.-
Deja-vù, di nuovo. L'eco dell'avvertimento delle carte si sovrappose alle parole di Esmeralda.
Ecco. Sì, la certezza affiorò limpida: quella scena l'aveva davvero appena vista; forse non vissuta, ma era certa di essere stata lì con la mente, davanti ad un'Esmeralda arrivista, davanti alla certezza di un pericolo incombente.
Le bastò guardarsi attorno circospetta con quella nuova convinzione impressa nella sua mente per accorgersi di un dettaglio.
Una volta impugnato uno dei cuscini colorati attorno a lei, la punta scura di una bacchetta sarebbe entrata nella sua prospettiva: di fianco al tavolo tondo, parzialmente occultato dai drappeggi rossi, la cartomante aveva puntato il proprio catalizzatore contro Phoebe.
Qualunque cosa volesse fare non ebbe il tempo di portarla a termine.
-Ma come-?!-
Il cuscino impattò con forza contro il volto della donna che per istinto portò le mani al volto, rivelando una volta per tutte la bacchetta che stringeva nella mano fino ad allora tenuta nascosta.
-Zina!- Urlò, mentre gettava via dal volto il cuscino, apprestandosi ad alzarsi dal suo trono di tessuti.
I fili di perle finte che facevano da ingresso al tendone vennero scosse da una mano, la stessa che aveva invitato Phoebe a tentare la sua fortuna e interrogare il suo futuro.
-Non urlare, cretina! Prendile la borsa, Esmeralda! I falci, ovunque siano!-
Zina, così sembrava chiamarsi la compare della cartomante, non era ancora entrata, probabilmente perché nella studentessa non era capace di vedere un pericolo per la sua collega.
Era però vicina abbastanza da potersi unire all'imminente scontro qualora Esmeralda avesse avuto necessità di un supporto.
Che fare?

Phoebe può avere ora la certezza di aver già rivissuto questa scena
con la differenza di poter reagire e interagire stavolta con ciò che la circonda.
Le carte avevano dato un buon consiglio: sei effettivamente in pericolo.

 
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