|
|
| PHOEBE HALLIWELL - RAVENCLAW PREFECTIl piano di colpire Zina con la teiera in peltro aveva quindi funzionato. Quella donna tarchiata venne colpita all'altezza del petto e fu costretta a spostarsi. La modalità in cui ella si ritrovò a reagire in quel momento, l'accento tipico scozzese che utilizzò, fu l'ulteriore e definitiva conferma del fatto che il tutto, lì, non fosse altro che una farsa. Una messinscena. Consapevole o meno che fosse, Phoebe ci era caduta dentro, ma era anche riuscita - almeno per il momento, sembrava - a superare ciò che la sua decisione di seguire Zina fino al tendone aveva comportato. L'unica cosa da fare adesso era fuggire alla svelta da quella costruzione. -Non puoi andartene a metà lettura!- Esmeralda non era affatto contenta di come le cose stavano andando. Come stavano andando realmente? Quali pieghe stavano prendendo? La Halliwell non ne aveva alcuna idea in verità. Quello che sapeva era di essere finita all'interno di un meccanismo volto a truffare le persone. Ma era anche consapevole del fatto di essere stata in grado di sgominare alcuni di quei pericoli interni alla tenda - grazie ad una strana magia che le aveva concesso di avere uno scorcio di ciò che sarebbe potuto accadere. Nel frattempo, però, Esmeralda sembrava intenzionata a non mollare. A non demordere. Non voleva lasciarla illesa. Sicuramente la fuga della giovane Erede di Priscilla avrebbe costituito un grosso problema per lei, e la sua compare. La sensazione di fastidiosa emicrania - la stessa sopraggiunta appena l'insolita magia si era attivata per la prima volta - era quindi tornata e aveva costretto Phoebe a chiudere gli occhi, le mani portate subito alle tempie. E questo voleva dire soltanto una sola cosa: nuova visione, o quel che era, in arrivo. Le due complici presero a fluttuare davanti a lei diventando come delle ombre. Cosa stava succedendo? La bacchetta di Esmeralda era puntata verso di lei. Un raggio di colore rosso adesso viaggiava lentamente in direzione proprio della sua testa; e sembrava compiere quel movimento al rallentatore. Lì accanto, la mano grassoccia di Zina pareva volerla afferrare per il braccio destro. Poi, di nuovo. Il tempo tornò indietro. Phoebe si trovava nei pressi dell'uscio. A causa della sua azione, la truffatrice Zina appariva visibilmente sconcertata. -Non puoi andartene a metà lettura!- Quella stessa imprecazione. La Corvonero non aveva di certo la benché minima intenzione di restare lì, in quella situazione pericolosa. Le immagini che aveva avuto modo di vedere poco prima vorticarono a tutta velocità nella mente. La voce di Esmeralda. Il raggio luminoso rosso diretto verso la sua testa. La mano tozza di Zina pronta ad afferrarla per il braccio destro. Proprio come mostrato da quelle immagini. Se solo la Bronzo-Blù si fosse soffermata per davvero su quella situazione, ne avrebbe di sicuro colto l'ironia. Teoricamente era giunta fino a quel tendone per farsi leggere il futuro - salvo poi scoprire che in verità non era altro che una truffa; Phoebe così aveva scoperto di essere finita in mezzo ad un imbroglio. Aveva scoperto in fondo di essere, a dire la verità, già in possesso di ciò che formalmente era andata cercando all'interno di quella struttura. Ma no. Non ci si soffermò. Non si soffermò su questo. Era così presa dall'obiettivo di scampare a quello che poteva apparire come il nuovo e futuro pericolo. Di cosa si trattava? Bisognava agire. Con la teiera ancora in mano, avrebbe tentato di colpire Zina di nuovo, questa volta al braccio che - stando alle immagini viste - quest'ultima si sarebbe probabilmente trovata a sollevare per afferrarla. Nel compiere quel movimento, in quella frazione di secondo la Halliwell si sarebbe spostata dietro Zina, in maniera tale che Esmeralda - con il raggio vermiglio - colpisse la sua complice; e non lei. Se tutto fosse andato come previsto, Phoebe sarebbe uscita dalla tenda incolume facendo in modo che Zina venisse colpita dal fuoco amico, sarebbe in questo modo sgattaiolata via da lì e avrebbe probabilmente riferito tutto alle autorità competenti. Non voleva che altre persone incappassero in quelle due truffatrici. Ora come ora, non le importava se Nonna Penny si sarebbe adirata e preoccupata per il ritardo. Ora come ora, portare Zina ed Esmeralda ad avere qualche guaio con la legge, era il suo obiettivo primario. Era una questione di principio. Voleva evitare che continuassero a truffare altre persone. Non si poteva però in alcun modo escludere che - all'arrivo delle autorità - le due donne sarebbero già scomparse, avrebbero già levato le tende. PREVISIONI DEL FUTURO
|
| |