Don't threaten me with a good time, Privata

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view post Posted on 25/1/2021, 20:41
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Romeo Murphy
mago adulto
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Vi era una atmosfera strana nell'aria, non riusciva davvero a metterla fuoco fino in fondo. Ci aveva provato a capire esattamente cosa fosse, cosa era quella situazione che era iniziata come un sussurro, per poi diventare ogni giorno un suono più chiaro, più completo. Ma non era ancora del tutto definito, era come se lo sentisse in sottofondo, mentre era a mollo nell'acqua.
Era facile quando capitava di tornare in prossimità di Hogwarts, pensare a tutto quello che aveva vissuto in quei luoghi, a volte gli sembrava che qualcuno lo avesse immerso in un pensatoio senza il suo consenso. Alcuni ricordi lo sfioravano, altri irrompevano senza alcun preavviso tanto da decidere di cambiare subito pensiero, per non interrogarsi ulteriormente. Ma il suo cervello funzionava a strati, il primo sul presente, il secondo sul futuro, il terzo sul passato e il quarto era sempre terribilmente pronto rigettare pensieri scomposti, che Romeo finiva per rincorre in un gioco di opposti contro se stesso.
Era difficile per lui mettere a fuoco, certi pensieri, certe sensazioni...Ma quella mattina, doveva ammetterlo, si era svegliato con più buon umore di quanto avesse mai raccolto in quegli anni. Anche Ath quella mattina tra un frullo e un altro delle penne candide, aveva deciso di intonare un motivetto...Ma a sorpresa Romeo mentre beveva il caffè, lo aveva accompagnato, alternando i sorsi del caffè al motivetto.
Ma non si era limitato a quello, una volta terminato il suo caffè era finito al cospetto del suo cacatua per abbozzare qualche passo di danza abbozzato, ovviamente il volatile aveva preso quell'accenno come un invito convinto e aveva passato metà della mattinata a rendere la casa del mago molto meno silenziosa di quanto lo fosse di solito.
Quando aveva ricevuto il gufo inaspettato, aveva già un sorrisetto che sembrava del tutto naturale quel giorno, ma quando lesse ciò che vi era scritto si ampliò. Thomas aveva delle notizie da dargli, poteva già immaginare cosa fosse, ma non era nemmeno tipo da sbilanciarsi in maniera particolare, soprattutto via gufo. Il solito messaggio telegrafico, buttando lì il primo luogo che gli venne in mente: la testa di porco.
Da studente ai primi anni, per ovvie ragioni, non vi aveva mai circolato ma negli anni successi, non era diventato estraneo alle abitudini, ai pensieri, agli odori della testa di porco. Certo non era il locale più alla moda di tutto il mondo magico, ma aveva avuto sempre qualcosa di rude, di spigoloso, di ruvido che trovava adatto per quell'incontro.
Infondo lui e Thomas, si avevano dei bei spigoli da far combaciare, ma avevano trovato il loro modo personale di coesistere.
Come sempre, la natura nevrotica del Murphy, lo aveva portato a presentarsi con cinque minuti esatti di orologio, all'interno del locale quella sera. Con una rapida occhiata al locale aveva scoperto, che nulla sembrava essere cambiato, anzi il mobilio e il locale sembrava essere identico, se non per i normali segni di usura che quel tipo di locale non chiamava buchi o difetti, ma fascino, atmosfera e peculiarità.
Con un sorrisetto autoironico, mentre si sedeva, constatò che non era tanto diverso da quel locale. Anche lui con la reputazione peggiore, ma con nessuna preoccupazione di sfaldarla, anzi vi era proprio un orgoglio nel mantenerla...Non era proprio questa, a fare gravitare le persone attorno a lui?
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Martian
view post Posted on 26/1/2021, 19:30




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Quella mattina Thomas rientrò a casa dopo una notte insonne, passata in giro per Londra nel tentativo di scacciare i pensieri che lo tennero sveglio. Si era sempre considerato una creatura della notte, quindi era abituato a convivere con la costante carenza di sonno. Probabilmente era quello il motivo per il quale la sua barba si era già dipinta con qualche pelo bianco.
Si fece un bagno adagiandosi lentamente nell'acqua, rimanendovi immerso per qualche secondo, come a voler sopprimere i calabroni che gli ronzavano nel cranio, annegandoli. L'incontro con la sua famiglia lo aveva turbato più di quanto avrebbe voluto. Provava un senso di enorme fastidio nei confronti di quei ricordi, e anche verso se stesso. Odiava il fatto che la sua famiglia si fosse insediata nella sua mente, tormentandolo anche a chilometri di distanza, e odiava se stesso per averglielo permesso.
Per anni aveva archiviato il loro ricordo, spezzando la catena che lo teneva legato, e ora perché ci stava ripensando? Per via di Rigel? Per via di sua madre? Era tutto troppo caotico in quel momento e voleva solamente svuotare la mente.
Rimase a mollo per una ventina di minuti, fissando il vuoto nel tentativo di rispondere alle domande che aveva posto a se stesso, poi si stufò e aggrappandosi al bordo della vasca, si tirò su e ne uscì.
Si avvolse un asciugamano attorno alla vita e si pettinò i capelli all'indietro con le dita, dirigendosi poi verso la sua camera. Prese una sigaretta rollata dalla custodia di ferro che portava sempre con sé, l'accese con un fiammifero e nel tirare indietro la testa, il suo sguardo venne catturato dal disegno che aveva sottratto alla sua vecchia camera, in Scozia, che ritraeva lui e Rayla da piccoli.
Lo appese sopra al letto, in modo di portelo guardare prima di addormentarsi.
Tirò via la sigaretta dalle labbra, rilasciando una boccata di fumo con quello che pareva più uno sbuffo che un respiro, e sussurrò a se stesso:
"Tsk... dovrei proprio toglierlo da lì. Mi sta dando gli incubi."
Proseguì la mattinata finendo di prepararsi. Indossò il suo solito outfit che nel mondo magico lo faceva apparire come un cacciatore di vampiri, e nel mondo babbano come una rockstar in decadenza.
La sua colazione fu un'ennesima sigaretta, incamminandosi verso Diagon Alley tra uno sbadiglio e l'altro, pensando tra sé e sé che avrebbe voluto un nuovo animaletto. Dopo la morte del suo amato corvo Lovecraft, rifiutava l'idea con ogni fibra del suo corpo, e ora invece, ci stava pensando. Forse si era stancato di stare da solo coi suoi pensieri.
Proseguì la giornata sbrigando qualche faccenda tra Londra e dintorni, finché poi non giunse la sera e il momento di incontrare Romeo.
Come al solito qualche minuto di ritardo, anche se non era mai intenzionale. Romeo era lì che lo aspettava, come qualche sera prima al Paiolo. Entrò nel locale, con un cenno della mano salutò il barista per augurargli il buongiorno e si diresse dove l'amico lo stava aspettando. Tirò indietro la sedia, ci si sedette quasi cadendoci sopra, e senza neanche augurargli il buongiorno, gli chiese:
"Secondo te, dovrei prendere un gattino?"
Incrociò le braccia, guardando di lato a sé per qualche secondo, e proseguì:
"Mmh, nah.. Farebbe troppo strega scappata da Salem."
 
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view post Posted on 27/1/2021, 14:23
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When the snow falls, the fox tries to survive.

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Aiden Weiss

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L’aroma del tabacco fu una vera e propria manna dal cielo, specialmente in quel clima serale.
Un secondo dopo che la figura massiccia dell’Auror apparve dal nulla, accompagnata dal caratteristico crac della Smaterializzazione, uno strano olezzo raggiunse le sue narici alquanto sensibili; non seppe dire con certezza da dove venisse, se dal retro del peggior pub di Hogsmeade o, più semplicemente, da un qualsiasi altro punto della via che collegava gli edifici di quella zona alla strada principale, ma ad ogni modo ne rimase alquanto nauseato. Arricciato il naso in un primo momento, l’uomo dai capelli vermigli scelse di concedersi una sigaretta mentre prese ad incamminarsi proprio verso quella bettola di pessima fama.
Era da svariato tempo che non varcava le porte di quel locale frequentato per lo più da feccia, anche per un semplice controllo toccata-e-fuga per accertarsi che non vi fossero noie di nessun genere, poiché - solitamente - quando voleva bere qualcosa preferiva di gran lunga frequentare il pub di Madama Rosmerta, un luogo senza dubbio più ospitale e tranquillo. Ciò nonostante, dopo quella che si era rivelata come una giornata piuttosto stressante al Quartier Generale, Aiden decise di concedersi un cambio di routine e dirigersi alla Testa di Porco per una bevuta in completa solitudine; non che fosse eccessivamente bramoso di attirare gli sguardi su di sé per quella sua appariscente capigliatura o per la sua familiare faccia che circolava spesso per il villaggio, o - nella peggiore delle ipotesi - per il suo essere noto come Auror ad alcuni abitanti di Hogsmeade e clienti del locale. Sostanzialmente non gliene importava nulla, ma anche se si fosse imbattuto in un qualche attaccabrighe era certo che non si sarebbe tirato indietro da una bella scazzottata, perché - infondo - lui non era un codardo e nemmeno il tipo di persona che si faceva mettere i piedi in testa dagli altri.
Si strinse maggiormente nel proprio cappotto a quadri neri e rossi e dal colletto imbottito di lana, per poi aprire la porta del pub con ancora la sigaretta serrata tra le labbra e sfilandosi la morbida berretta scura, rivelando così una zazzera ribelle e rossiccia. Una volta riposta la berretta in una delle tasche dei jeans, l’uomo avanzò verso il bancone mentre si rigettava i capelli all’indietro, e gli anfibi che scricchiolavano appena sulle assi di legno consumato.
Aveva una fame e una sete bestiale, indipendentemente che avesse lavorato senza sosta per un sacco di ore di fila o meno: Aiden Weiss era un pozzo senza fondo che pochi potevano sognarsi di eguagliare. L’idromele Ruggito del Leone e il menù Piatto del Gigante, attirarono la sua attenzione nel listino che il pub offriva e che si ritrovò a consultare immediatamente una volta che si fu appoggiato coi gomiti al bancone.
Non vedeva l'ora mettere i propri denti all'opera.
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view post Posted on 31/1/2021, 13:32
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Romeo Murphy
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Era normale per lui arrivare sempre in anticipo, anzi, se ciò non accadeva era un segno che qualcosa non andava. Ma da quando era tornato in patria, tutto era filato liscio come l'olio, anzi, sembrava quasi che fosse arrivato nel momento giusto nei luoghi giusti.
Ma l'animo di Romeo per quanto allietato, celava sempre un pessimismo cosmico o forse era più una consapevolezza data dalle regole invisibili dell'universo: ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria. Per cui si aspettava che succedesse qualcosa, che qualcosa si muovesse, ed era forse quello il rumore di fondo che non riusciva davvero a registrare. Il fatto che la sua preoccupazione per quel cambio di rotta, era inutile, i suoi pensieri sprofondavano nel nulla ala ricerca di un appiglio che non esisteva. Quando Thomas entrò nel locale, capì inconsciamente che infondo era il tempo di godersi il presente abbandonando quella tendenza a pensare a più livelli...Sì era decisamente di buon umore quella sera, forse perché se la sentiva arrivare una buona notizia oppure semplicemente abituato a vedere a naufragare tutto era diventato sensibile anche ai cambiamenti in positivo.
Accolse Thomas con un cenno della testa e un sorriso, che non celava i denti.
CITAZIONE
Secondo te, dovrei prendere un gattino?

Alzò un sopracciglio a quella domanda totalmente casuale d'esordio dell'amico, mentre lo osservava sedersi. Ritirò il labbro inferiore sotto gli incisivi, trattenendo battute di cattivo gusto.
Buonasera, anche a te
Lo salutò, sul ciglio di una risata. La sua formalità nei saluti poteva diventare anche fastidiosa tal volta ma era più forte di lui.
Ma nel caso di Romeo, le parole erano importanti quanto i silenzi di conseguenza si soffermò sul viso dell'amico, guardandolo con sorriso sornione. Quello era il segno del fatto che di dirne ne avrebbe avute, ma preferiva stare in silenzio per non iniziare quel giro infinito di frecciatine.
CITAZIONE
Mmh, nah.. Farebbe troppo strega scappata da Salem

Uno sbuffo di una risata, che sembrò quasi il rumore di una teiera.
Va beh, sei uno scappato di casa anche tu eh.
Buttò lì, citando argomenti pesanti ma nel suo modo di esporsi e di dirlo, era chiaro che fosse una battuta e tale voleva rimanere.
Intercettò l'entrata in scena di un altro uomo nel locale, che osservò più per sua tendenza ad osservare tutto con sguardo clinico più che reale interesse, una volta controllato chi fosse, se lo conoscesse...No, non lo conosceva, ritornò con lo sguardo su Thomas.
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Martian
view post Posted on 4/2/2021, 00:50




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Come ad ogni loro incontro, Thomas non esordì con un saluto, ma con qualche frase fuori contesto che non era alto che l'estensione dei suoi pensieri. Non rendeva mai conto che chi lo ascoltava non fosse nella sua testa e che quindi non potesse di certo udire i suoi sproloqui interiori.
Romeo, però, era abituato a questo, difatti le sue risposte erano sempre rassicuranti, nonostante entrambi comunicassero sempre a suon di ironia.
Quasi sicuramente, se Thomas avesse esordito con un saluto formale, l'amico si sarebbe preoccupato.
Dopo essersi accomodato con fare drammatico, dimenticando per un po' il reale motivo del loro incontro, continuò a fantasticare sul possibile animale da adottare, perdendosi con lo sguardo nel vuoto, come a focalizzarsi sull'immagine di se stesso in compagnia del suo futuro, fedele compagno.
Anche se gli era difficile immaginarsi con accanto una creatura diversa dal corvo.
CITAZIONE
Va beh, sei uno scappato di casa anche tu eh.

Cadde dalle nuvole nel sentire la frase dell'amico. Scosse un po' la testa, tornando a rivolgergli lo sguardo, aprendo la bocca come a voler dire qualcosa. Poi la richiuse, stringendo gli occhi e riflettendo meglio sulla risposta da dare, rivolgendo lo sguardo verso il basso, esattamente sui suoi abiti.
A quel punto tirò in su la testa, emettendo una smorfia
"Beh..." esordì, facendo spallucce "E' vero, ma non mi pare il caso di peggiorare la situazione, no?"
Attese una risposta pronta da parte di Romeo, ma si accorse che il suo sguardo si era focalizzato su una figura che lui però non aveva visto entrare per via del fatto che fosse seduto di spalle all'entrata.
Si voltò a guardare a sua volta, scorgendo un uomo dai rossi capelli e di bella presenza.
"Non sei un po' vecchio per metterti a guardare i bei ragazzi, in un locale come questo?" gli chiese, rivolgendo lo sguardo di nuovo su Romeo.
Quel colore rosso di capelli così particolare, lo aveva visto solo su una persona. Un ragazzino conosciuto ad Hogwarts, che Thomas aveva preso a cuore durante il suo percorso di studi.
Però purtroppo, non ebbe più sue notizie. A scuola combinarono insieme più di un guaio.
Una volta Thomas se ne prese addirittura la colpa, lasciando fuori dai guai quel ragazzino che lui aveva sempre considerato un amico, anche se magari per l'altro, non era così.
Ma questo non impedì al giovane mago di volergli bene.
Ogni tanto gli aveva rivolto un pensiero. Sperò che si fosse liberato dal peso psicologico impostogli dal fratello maggiore, che Thomas stesso non tollerava nonostante fossero coetanei e compagni di casata.
Lui, come alcuni di sua conoscenza, erano la perfetta rappresentazione stereotipata dei Serpeverde, e probabilmente Thomas a suo modo avrebbe voluto aiutare quel suo piccolo amico a non lasciarsi incantare da certe serpi.
Ripensò a tutto questo, mentre era lui, questa volta, a focalizzare lo sguardo su quell'uomo.
Quando poi finalmente rivelò il viso, voltandosi di lato, e lo riconobbe.
"Ma quello non è... Aiden Weiss?" sussurrò, aggrottando le sopracciglia.
 
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view post Posted on 5/2/2021, 11:09
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Aiden Weiss

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Fece scivolare lo sguardo sulla propria destra, osservando una manciata di avventori che stavano giocando animatamente a Sparaschiocco ad un tavolo poco distante, mentre attendeva di essere servito. Eppure, di lì a poco, ebbe come l’insana sensazione di essere osservato e, a quel punto, immaginò di aver attirato l’attenzione in una qualche maniera, per via del Distintivo o per l’acceso colore dei propri capelli che sapeva essere a dir poco appariscente.
Diede una tirata alla sigaretta e, con un sopracciglio alzato, si voltò lentamente per accertarsi che quella sensazione fosse solo dovuta alla propria immaginazione, sondando il resto dei presenti. Ad eccezione di qualche altro singolo cliente sparso qua e là, vi fu una coppia di Maghi ad attirare la sua attenzione, dato che uno di loro era intento a fissare Aiden con curiosità o di chi sembrava averlo riconosciuto; non seppe dirlo con certezza, anche se più osservava quell’uomo e più aveva come l’impressione di averlo da già visto da qualche parte, anni prima probabilmente, se non addirittura ai tempi della scuola. Eppure aveva qualcosa di familiare quell’uomo, nonostante la presenza di un velo di barba, qualcosa nel resto dei lineamenti oltre che nei capelli. Possibile che….
Se non è lui ci faccio una figura di pupù di Nogtail... pensò, staccandosi la sigaretta dalle labbra ed esalando il fumo dalle narici come un drago, mentre continuava a fissare l’altro con cipiglio confuso e ancora poco convinto. «Thomas?» domandò una volta che ebbe compiuto qualche passo verso l’altro. «Emerald… se la memoria non mi inganna e se non ho sbagliato persona, s’intende.»
Aveva la faccia da Thomas o quantomeno sperò che l’altro la pensasse in questo modo nel caso si fosse rivelato un clamoroso buco nell’acqua.
Ricordava quell’ex Serpeverde per quella sua diversificazione dal resto dei propri Concasati, che difficilmente poteva essere non notata o dimenticata, ma che agli occhi di un Grifondoro era apparso come la più soave delle novità, specialmente i propri che avevano sempre ammirato Thomas per il senso di giustizia e l’innata capacità di creare guai e scompiglio tra i classici bulletti. Erano tratti distintivi che si erano ben accostati a quelli di Aiden, tanto da spalleggiarsi a vicenda in più di una occasione.
Ora che entrambi erano adulti, le cose erano certamente cambiate, lui stesso era maturato a tal punto da mettere a dormire alcuni aspetti del proprio carattere adolescenziale. Era più misurato, più accorto, ma anche molto più riflessivo. Tutti aspetti che ora lo rendevano un Auror fatto e finito, con uno spiccato senso della giustizia e della legge, oltre che dell’onore.
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Edited by Aiden Weiss - 7/2/2021, 11:43
 
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view post Posted on 10/2/2021, 20:01
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Romeo Murphy
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Era abituato alle entrate in scena di Thomas, si era chiesto più volte se avesse mai pensato ad accompagnarsi con incanti teatrali, per darsi una maggiore drammaticità.
La verità era che per quanto Romeo facesse finta di non apprezzare i modi di Thomas, era sempre piacevole essere in sua presenza perché faceva parte di lui, la assoluta imprevedibilità. Non sapeva nemmeno Romeo cosa aspettarsi per quella serata, quella incertezza non poteva che essere piacevole.
In realtà un'idea se l'era fatta, considerato il luogo e il loro umore, sperava di tornare a casa gattonando per le troppe burrobirre. O quanto meno, lui era decisamente di quell'umore quella sera.
CITAZIONE
Beh...E' vero, ma non mi pare il caso di peggiorare la situazione, no?

Ridacchiò basso sinceramente divertito, muovendo la testa in senso affermativo e cercando di soffocare una risata maggiore, con il dorso della mano.
Si concentrò poi sullo sconosciuto, ovviamente l'altro serpeverde se ne accorse e non perse occasione per fare una battuta a riguardo.
CITAZIONE
Non sei un po' vecchio per metterti a guardare i bei ragazzi, in un locale come questo?

Incollò la lingua al palato, in una espressione di sdegno che riservò all'altro, condita da uno sguardo ironico con mezzo sopracciglio alzato.
Vecchio, chi, scusami?
Rispose subito, con una smorfia di disapprovazione, essendo in presenza dell'altro non trattenne il proprio accento che risuonò quasi come uno scioglilingua scozzese. Probabilmente avrebbe potuto essere comprensibile solo da un'altro scozzese, Romeo scherzava spesso sul suo accento o sull'accento dei suoi connazionali, dichiarando come potesse essere dichiarata una lingua a parte come il serpentese.
Emerald, ma che mi fai la morale poi? Io posso guardarli, ma tu...
Lasciò che la frase sfumasse nel nulla, cercando poi uno sguardo complice dell'amico. Si aspettava una risposta a tono, sulle inclinazioni dell'altro. Nella situazione migliore, sarebbero scoppiati a ridere entrambi, sonoramente, interrompendo i rumori di fondo del locale.
CITAZIONE
Ma quello non è... Aiden Weiss?

Te pareva, pensò alzando gli occhi al cielo. Ovviamente Thomas aveva punzecchiato lui, ma se vi era un uomo degno di nota era ovvio che Emerald sapesse il nome ma non solo, anche il cognome.
CITAZIONE
Emerald… se la memoria non mi inganna e se non ho sbagliato persona, s’intende

Avrebbe voluto fare una battuta in quel momento, ma il fatto che non conoscesse il rosso gli impedì di dire qualsiasi cosa. Chissà magari, vi sarebbe stata un'occasione migliore per riciclare una battuta che avrebbero potuto apprezzare tutti e tre.
Aspettò che si facessero le cerimonie di rito, Romeo restò ad osservarli cercando di capire anche dalle reazione dell'amico se quell'Aiden fosse una persona gradita o meno. Fece scivolare lo sguardo azzurro da un volto all'altro, aspettando il momento migliore.
Io sono Romeo, piacere
Disse al momento opportuno all'ex grifondoro, con un sorriso sghembo e un cenno della spalla.
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Martian
view post Posted on 12/2/2021, 23:45




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CITAZIONE
Emerald, ma che mi fai la morale poi? Io posso guardarli, ma tu...

A quella frase, rivolse un sorriso malizioso all'amico, facendogli poi l'occhiolino, rivolendo nuovamente lo sguardo verso l'uomo dalla rossa criniera. Sicuro che fosse proprio il suo vecchio amico.
Era tornato a Londra con lo scopo di rimettere in ordine la sua vita e mettere in atto i suoi obiettivi.
Ritrovare le sue vecchie amicizie di Hogwarts non era proprio parte dell'unico programma che si era imposto di rispettare, ma l'imprevedibilità della sua vita era una delle cose che apprezzava maggiormente, nel bene e nel male.
E a dirla tutta, ritrovarsi lì, in compagnia di Romeo, e ora anche di Aiden, gli regalò un senso di leggerezza.
Aveva voluto bene ad entrambi, durante la scuola di magia.
A Romeo si era legato non solo grazie a Francis, ma anche perché erano simili, in maniera diversa. Erano come il colore blu. Ma uno era ciano, e l'altro pervinca.
Anche dopo quindici anni.
Verso Aiden, invece, aveva sempre nutrito un senso di protezione.
Non voleva sostituirsi ai suoi fratelli, voleva solo essergli amico. E per Thomas, lui lo era stato.
Anche se per poco, aveva visto un lato di Aiden che non tutti conoscevano. Un lato leggero e divertente, e si augurò che lo avesse conservato.
Rivederlo dopo così tanto tempo gli fece piacere. In realtà, si era sempre chiesto come stesse, se avesse raggiunto i suoi obiettivi. E non si aspettava di poterglielo chiedere proprio in quel momento,
in uno degli angoli più vecchi e decadenti di Hogsmeade.
CITAZIONE
«Emerald… se la memoria non mi inganna e se non ho sbagliato persona, s’intende.»

Entrambi non si erano sbagliati. Bastò poco per riconoscersi. Thomas non avrebbe dimenticato quel rosso intenso e quello sguardo serio,
e probabilmente Aiden non aveva dimenticato quella faccia da sciocco, visto l'infinito numero di volte che lui lo aveva visto protagonista di qualche guaio o rissa.
"E' strano poterti guardare dritto negli occhi. L'ultima volta che l'ho fatto, eri uno gnometto e a me veniva il torcicollo" gli rispose ridacchiando, scherzando com'era abituato a fare con lui.
Anche se erano passati anni, il modo di porsi di Thomas era rimasto lo stesso con chiunque lui ci avesse tenuto.
Allungò la mano verso di lui, per una stretta amichevole e un colpetto sulla spalla.
"Ti trovo bene. Allora, che mi racconti? Che hai combinato a scuola senza di me? Ti sei annoiato almeno un po'?" chiese poi ,con un sorriso dolce in viso.
Fu proprio felice di constatare che quel ragazzino ferito e solitario, che aveva preso a cuore in un istante, fosse diventato un uomo grande e forte. Per quanto però lui fosse cresciuto, per Thomas era ancora la piccola matricola, la cui testolina rossa spiccava in mezzo a tante, facendosi largo con lo sguardo dritto e deciso, tenendo in mano una pila di libri.
L'amico col quale fece squadra per combinare guai a scuola, dal quale lui stesso lo aveva tolto, prendendosene, spesso, l'intera colpa.
Lo avrebbe rifatto senza esitare.
"Non mi aspettavo di incontrarti, sai? Sono tornato a Londra da poco, dopo esser stato via per dodici anni." poi si risedette
"Sei da solo? Ti va di unirti a noi? Il programma è quello di ubriacarsi fino a tornare a casa trascinandoci coi gomiti." scalò di un posto, per lasciarlo ad Aiden e si rivolse a guardare Romeo, indicando l'altro col pollice
"Io e lui eravamo l'incubo del preside."


pronto per essere servito

Edited by Martian - 13/2/2021, 01:10
 
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view post Posted on 18/2/2021, 11:25
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Aiden Weiss

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Si fermò praticamente a due passi da Thomas, guardandosi negli occhi come quei cowboy che aveva spesso visto nei film western Babbani, ma senza alcuna traccia di sfida; semplicemente si studiavano a vicenda, intenzionati a capire quanto fossero cambiati e quanto invece fosse rimasto immutato nel tempo, o questo - quantomeno - era ciò che fece Aiden. Si staccò quindi la sigaretta dalla presa delle proprie labbra e soffiò via l’ennesimo sbuffo di fumo con un ghigno divertito.
«Il lievito che usavano nelle cucine della scuola è riuscito a farmi crescere, alla fine.» Era da parecchio tempo che non scherzava in quel modo, tirare fuori delle battute di quel genere nell’ultimo periodo si era rivelata un’impresa alquanto ostica, ma fu più che lieto di essere riuscito a ritrovare un briciolo della propria indole scherzosa che lo aveva sempre contraddistinto. «Se poi consideriamo che ho i geni di chissà quante generazioni di giganti Irlandesi, beh… il risultato è quello che vedi!» Spalancò le braccia con fare teatrale, per poi assestare una sonora pacca sulla spalla dell’altro, ma senza eccessiva forza o l’avrebbe certamente mandato al tappeto per quella sua foga; del resto gli Irlandesi non andavano mai per il sottile.
«Dopo l’incidente a Quiddich, ho messo la scopa al chiodo e mi sono immerso nello studio. Come ben ricorderai, avevo le idee ben chiare sul mio futuro lavoro fin dal mio primo giorno di scuola, quindi mi sono dato da fare per ottenere il massimo dei voti nelle materie richieste. E ovviamente non ho mai smesso di combinare guai.» Parlò in tono serio, ma sempre con un piccolo sorriso stampato in faccia, per poi spegnere la sigaretta ormai consumata. Non aveva voglia di rivangare l’episodio avvenuto con Richard e all’incidente che gli aveva quasi costato la vita, anche perché meno pensava a suo fratello e meglio stava, specialmente ora che in età adulta ognuno di loro aveva la propria vita a cui pensare; se non altro il rancore e la gelosia del fratello maggiore non poteva toccarlo fintanto che fosse rimasto in Cina per lavoro.
«Perché ti sei dimenticato della mia incredibile dote nel farmi trovare nei luoghi più impensabili!» intervenne prima che si decidesse a seguire Thomas al tavolo che condivideva con un’altro uomo. Ovviamente Aiden concesse le proprie attenzioni a quest’ultimo prima di accettare l’invito di Thomas o anche soltanto rispondergli, allungando la mano verso colui che si presentò come Romeo e salutandolo con una buona stretta. «Aiden e il piacere è mio.» Dopodiché tornò a fissare Thomas. «Molto volentieri. Permettetemi di offrirvi qualcosa che possa accompagnare la quantità alcolica che andremo ad ingerire.» A quel punto fece un segno al garzone di turno per richiamare la sua attenzione e si sedette a sua volta una volta che si fu sfilato la giacca di pelle.
Non aveva risposto ad una domanda dell’ex Serpeverde per un semplice motivo: per quanto fosse un tipo solitario, talvolta quella condizione gravava su di lui con una pesantezza talmente opprimente da mozzargli il respiro. Per sua fortuna aveva trovato in Jolene White, la sua migliore amica, un appiglio a cui sorreggersi e non pensare alle tante privazioni che costellavano la sua intera esistenza, ma vi erano dei momenti cui avrebbe tanto voluto averla vicino con più costanza se soltanto i lavori di entrambi non gli tenessero così occupati; era l’unica donna alla quale aveva permesso di prendere un posto speciale nel suo cuore, nonostante avevano avuto certe incomprensioni a volte, ma non si erano mai allontanati in maniera definitiva. Lei era l’unica consolazione che aveva in quella sua esistenza fatta di solitudine.
«Meno male che abito a pochi chilometri da qui e che avrò svariate ore per farmi passare la sbornia prima di andare a lavoro.» Fissò entrambi. «Visto che sono l’ultimo arrivato, risponderò per primo alla tanto fatidica domanda in arrivo. Sono un Auror...» disse a mezza voce, non volendosi far sentire dagli altri commensali presenti nel pub. In molti non vedevano di buon occhio gli Auror, perciò preferì non turbare la quiete che regnava in quell’ambiente. «E voi? Cosa fate nella vita?»

Auror | 28 y.o. | Irlandese
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Pronti ad ordinare!

 
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view post Posted on 18/2/2021, 18:14
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𝑤𝑒'𝑟𝑒 𝑎𝑙𝑙 𝑚𝑎𝑑 𝘩𝑒𝑟𝑒

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12 anni • studentessa • I anno • Serpeverde • Scheda


Erano stati giorni difficili ed impegnativi per la giovane Serpeverde, ma niente che non potesse gestire con qualche piccolo crollo emotivo di tanto in tanto. Tante cose le frullavano in testa, pensare troppo era una delle cose che più tormentavano la ragazzina, tra lo studio pazzo e il lavoro non era poi così semplice trovare un certo equilibrio.
Era proprio questo quello che stava pensando Lyvie, mentre serviva l'ennesimo cliente del Testa di Porco. Uno dei soliti, con cui lei era persino riuscita a fare "amicizia". Per quanto fosse un posto decisamente poco affidabile, quello, dopo tanto tempo che vi si era ritrovata a lavorare, ormai aveva familiarizzato bene con l'ambiente e le persone al suo interno.
Tuttavia, l'ingresso di un volto sconosciuto in esso attirò la sua attenzione. Stava strofinando il bancone del bar in quel momento, limitandosi ad osservare il primo uomo che andò a sedersi ad uno dei tavoli disponibili del bar. Stava giusto per avviarsi in sua direzione, dopo aver sistemato delle falci nella cassa e aver ringraziato il cliente appena servito, ma ben presto si rese conto del fatto che l'uomo non fosse solo. Salutò a sua volta, con un cenno cordiale il nuovo ingresso al Testa di porco. Fu allora che le arrivò una nuova ordinazione dalla cucina, che portò al tavolo opposto al loro - ma solo momentaneamente -.
E così fece il suo ingresso anche l'ultimo membro di quel trio a lei sconosciuto, che inizialmente - notò con la coda dell'occhio - si accostò al bancone. Due sembravano conoscersi, l'altro si presentò all'ultimo arrivato e così il trio consolidò definitivamente. Lyvie si limitò a finire di servire l'uomo al tavolo opposto al loro, in modo da poter posare piatti e bicchieri sporchi, per avvicinarsi al loro tavolo dopo qualche attimo di esitazione.


« Salve! Siete pronti per ordinare? Gradite qualcosa da bere, o da mangiare? » domandò cordiale la moretta Serpeverde, accennando un abbozzato sorriso a tutti e tre mentre teneva tra le dita esili il taccuino con tanto di penna su cui era solita a segnare tutte le ordinazioni. Di certo, il suo sorriso andava in totale contrasto con l'ambiente tetro e poco caloroso del Testa di Porco.


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view post Posted on 1/4/2021, 15:30
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Romeo Murphy
mago adulto
33 y.o.
Al sorriso malizioso di Thomas aveva soffiato una risata, per poi scuotere platealmente la testa. Prima donna, aveva pensato dell'altro nella stima più assoluta.
Quando l'altro si avvicinò al tavolo lasciò che i due uomini si scambiassero le battute di rito, fece scivolare lo sguardo grigio tra i due, registrando le loro parole e interazioni.
CITAZIONE
Il lievito che usavano nelle cucine della scuola è riuscito a farmi crescere, alla fine.

Ridacchiò sinceramente alla battuta del rosso, assottigliando anche lo sguardo.
CITAZIONE
Aiden e il piacere è mio

Si alzò dalla sedia per stringergli di dovere la mano, come un bravo ometto che sembrava in quel momento, ricordando le norme di educazione civile.
Non conosceva Aiden, ma conosceva Thomas e le sue reazioni, per cui sapeva da come si era posto che l'altro era una persona gradita, per cui quando lo invitò a sedersi con loro quello che fece Romeo fu sorridere leggermente, cortesemente. Dando sfoggio nuovamente, di una educazione che gli era stata impartita, nei primi anni di vita.
A differenza di un perfetto sconosciuto Romeo, aveva deciso di porsi nei migliori dei modi nei confronti dell'irlandese. Inoltre per una volta non voleva che quell'incontro, due scozzesi e un'irlandese sfociasse in un evento sgradevole. Era decisamente di umore opposto a ciò, quella sera.
CITAZIONE
Ti va di unirti a noi? Il programma è quello di ubriacarsi fino a tornare a casa trascinandoci coi gomiti.

Un sorriso furbo si aprì sul volto dello scozzese, o per meglio dire un ghigno di autentica soddisfazione unito a un luccichio sinistro nei gli occhi, che significava una sola cosa: si sarebbe personalmente occupato che tutti coloro che si sarebbero alzarti da quel tavolo avrebbero avuto difficoltà ad alzarsi.
CITAZIONE
Molto volentieri. Permettetemi di offrirvi qualcosa che possa accompagnare la quantità alcolica che andremo ad ingerire

Un ampio sorriso che mostrò i denti, il suo sguardò luccicò di sarcasmo e divertimento.
Okay, avvisami la prossima volta che mi vuoi rubare il cuore
Era il suo modo per ringraziare, ma non solo per commentare in quel modo quella generosa offerta ma anche per manifestare un apprezzamento sincero, per quel modo di fare dell'altro.
CITAZIONE
Io e lui eravamo l'incubo del preside.

Ridacchiò allegro Romeo, passando lo sguardo da Thomas fino ad Aiden. Uno scrollare di spalle che non era l'ennesima dimostrazione di apprezzamento anche per il nuovo arrivato, non fece commenti perché ancora non consapevole di quanto potesse spingersi con le battute. Non era decisamente il caso di mettere a disagio il nuovo arrivato, inoltre aveva tutta la serata per poter sfoggiare il suo senso dell'umorismo.
CITAZIONE
Salve! Siete pronti per ordinare? Gradite qualcosa da bere, o da mangiare?

Per me un hamburger...Visto che vogliamo fare i signori, una bottiglia di vino elfico. Grazie
Aveva salutato la garzona con sorriso a labbra strette, per poi annuire. Aveva detto il resto della cercando un cenno d'intesa verso gli altri, curioso anche di sapere se avessero colto quel suo moto ironico, pessimo tra l'altro.
CITAZIONE
Visto che sono l’ultimo arrivato, risponderò per primo alla tanto fatidica domanda in arrivo. Sono un Auror...

Un sorriso, del tutto teso quasi d'imbarazzo, trattenne una risata con tutto se stesso.
Tu con amici Auror...Non me la aspettavo
Era stato e rimaneva una serpe, disse rivolto verso Thomas. A quel punto sfogò la risata che aveva trattenuto fino ad allora, ovviamente non era uno sfottò al rosso, la sua era un' intenzione del tutto bonaria.
CITAZIONE
E voi? Cosa fate nella vita?

Bella domanda in quel momento preciso della vita di Romeo, non sapeva nemmeno come rispondere al momento. Visto che formalmente in attesa, di sapere che strada avrebbe preso la sua vita.
Sono rientrato da poco, sono stato fuori dal paese per molti anni. L'idea generale è trovare occupazione, nel campo delle creature magiche.
Iniziò il discorso, con un sorriso di circostanza. Prese una boccata d'aria prima di parlare nuovamente, rivolto sempre l'irlandese.
Devo fare un colloquio per domatore, in ministero
Disse netto, nel suo modo tipico di fare. A quel punto posò la schiena allo schienale, lasciando Thomas prendere la parola.
Tonight
You just close your eyes
aD6tLgT
hzfftPx



Scusate il ritardo tesori miei :cry2: :<31:
Romeo prende l'hamburger e il vino elfico, la bottiglia
 
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Martian
view post Posted on 1/4/2021, 21:24




IJSZIwV



CITAZIONE
Okay, avvisami la prossima volta che mi vuoi rubare il cuore

Inarcò le sopracciglia con forza a quella frase, piacevolmente sorpreso da quella sua improvvisa scioltezza. Guardò la vecchia serpe come a volergli comunicare con lo sguardo "e poi sarei io il marpione". Anche se a dirla tutta, era contento di vedere Romeo a suo agio, al punto da scherzare con qualcuno che aveva appena conosciuto. E sapeva anche che se era stato proprio Thomas ad invitarlo ad unirsi, era proprio perché sapeva che Aiden fosse un mago a posto. Seduti tutt'e tre allo stesso tavolo, erano pronti a dare il via alla serata. Due scozzesi e un irlandese, sembrava l'inizio di una barzelletta alcolica. Probabilmente è in quel modo che avrebbero raccontato di quella serata, in futuro. Ma era molto probabile che nessuno dei tre l'avrebbe ricordata. Non tutta, almeno. Le premesse alcoliche preannunciarono un'amnesia imminente. Soprattutto perché nemmeno Thomas aveva intenzione di andarci leggero, quella sera. Salutò il garzone con un cenno del capo, ascoltando la richiesta dell'altro scozzese, chinando il capo simulando un piccolo inchino per ringraziarlo del "signori". D'altronde, buon sangue non mente. E anche se Aiden non proveniva dalla loro stessa terra, nemmeno il suo buon sangue mentiva.
"Vuoi andare di vino elfico? Allora va bene, una bottiglia anche per me."
sorrise per ringraziare del servizio, rivolgendo lo sguardo all'irlandese.
CITAZIONE
«Visto che sono l’ultimo arrivato, risponderò per primo alla tanto fatidica domanda in arrivo. Sono un Auror...»

"Io aspetto che mi convochino per un colloquio come Classificatore delle creature. Vorrà dire che se mi assumono, ci beccheremo al Ministero... ma lì non so quanto ci convenga fare casino."
rise nel ricordare quante volte si erano messi nei guai a scuola. In effetti, se avessero continuato con quel modus operandi anche al Ministero, il licenziamento sarebbe stato solo un assaggio di quello che li avrebbe attesi in realtà. Ma per fortuna erano cresciuti. Thomas si era ormai abituato a fare casino con discrezione.
CITAZIONE
Tu con amici Auror...Non me la aspettavo

Lo sguardo ora era rivolto a Romeo. Finse di doversi soffermare a pensare per qualche secondo, facendo poi schioccare lievemente la lingua. Mantenne quel pathos di finto stupore, facendo poi spallucce
"Non lo sapevo. Adesso saprò chi chiamare se dovessero arrestarmi."
lo guardò con fare ammiccante, ridendo poi subito dopo a quella battuta fatta per rimarcare l'ironia proposta poco prima da Romeo. Allungò poi il pugno verso di lui per scambiarsi un gesto di fratellanza, nella speranza che di lì a poco sarebbero stati colleghi nello stesso dipartimento. Si sentiva a suo agio in quel momento.
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Ritrovare sia Romeo che Aiden, fu tra le esperienze più piacevoli avvenute da quando era rientrato a Londra. Ebbe modo di conoscerli entrambi da ragazzini, chi per un motivo e chi per un altro. E si era legato ad entrambi, involontariamente ma con piacere. Avevano tempo da recuperare, tanto da raccontare, ma ovviamente Thomas non lo avrebbe proposto in maniera normale
<b>"Adesso che abbiamo superato i convenevoli e accennato ai nostri doveri di adulti, vogliamo fare un gioco e raccontare a chi ha vissuto la situazione più assurda? Comincio io. Stavo per perdere la mano destra durante la prima tappa del mio lungo viaggio. Per via di un Dorsorugoso. Probabilmente questo dovrei evitare di raccontarlo al colloquio." pronunciò quell'ultima frase osservando la cicatrice che ricopriva tutta la mano destra; cercando poi lo sguardo di approvazione di Romeo.


Thomas ordina una bottiglia di vino elfico, che i suoi due bois possono bere quanto vogliono <3

Edited by Martian - 1/4/2021, 22:41
 
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view post Posted on 8/4/2021, 15:03
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When the snow falls, the fox tries to survive.

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Aiden Weiss

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In un primo momento non seppe cosa dire o pensare a quella battuta da parte di Romeo, era la prima volta che gli capitava di ricevere una simile forma di ringraziamento, ma nonostante tutto ne apprezzò l’originalità. Fu quindi uno dei fattori che contribuirono ad aiutare i lineamenti dell’Auror nell’assumere un espressione che non contemplava assolutamente il disagio o la confusione, ma simpatia nei confronti dell’altro. Certo, avrebbe preferito sentirselo dire in assoluta serietà da una donna, ma tanto valeva accontentarsi a ampliare i propri orizzonti in fatto di amicizie.
Quando arrivò la garzona per prendere le ordinazioni, l’uomo trafugò nelle proprie tasche dei jeans in cerca del buono della Gazzetta del Profeta. «Per me una bottiglia di idromele barricato e… un piatto del gigante, per favore!» Concluse, allungandole il coupon appena trovato e leggermente stropicciato. Ovviamente rivolse ai presenti un ghigno divertito, mentre lo scintillio degli occhi fece chiaramente intendere quanto fosse mangione, per non dire un vero e proprio killer di volatili, visto e considerato che il piatto appena ordinato era appunto a base di pollame.
Estrasse dai jeans anche la propria scatoletta di latta e la aprì rivelando il contenuto di una misera e solitaria sigaretta, tanto da spingere Weiss a cercare il tabacco, i filtri e le cartine nella propria giacca, disponendo comunque i sacchetti sul tavolo sudicio, intenzionato a prepararsi ulteriori sigarette da godersi in compagnia di Thomas e Romeo tra un bicchiere e l’altro. Nel mentre ascoltò le parole di entrambi, desiderosi di intraprendere un colloquio di lavoro nell’ambito delle Creature Magiche, tanto da voler restare compagni anche sul posto di lavoro che nella vita di tutti i giorni; dovevano proprio essere due amici affiatati, lui invece non era così fortunato con un legame su ambedue i fronti della propria routine.
«Io ho una sorella che lavora con gli Ippogrifi, ma è ancora una tirocinante. Non vede l’ora di aprire il proprio allevamento.» esordì in tono fiducioso. Sapeva perfettamente quanto Ophelia aspirasse nel rendere reale quel sogno che l’aveva accompagnata da tutta la vita, creando qualcosa completamente da zero e con le sue sole forze; e lui, in qualità di fratello maggiore, l’aveva sempre sostenuta fin dal primo giorno in cui l’aveva sentita manifestare tale desiderio. «Vi auguro di cuore di riuscire a farcela!» aggiunse, sorridendo.
Al commento di Thomas in merito a chi chiamare in caso di arresto, Aiden non disse nulla, anzi, cercò di non prenderla affatto sul serio ma come una semplice battuta. Non era nella sua indole risparmiare qualcuno dalla Legge, amico o nemico che fosse, a meno che non si fosse rivelato veramente innocente, poiché aveva già visto cosa succedeva a chi faceva abuso del proprio Distintivo e lui era sempre stato dell’avviso che la Legge era uguale per tutti, persino per gli stessi Auror. Mantenne dunque il sorriso intatto, scacciando via ogni pensiero in merito a Betterson e a quanto era accaduto quell’ultimo giorno di Agosto nel villaggio: doveva semplicemente godersi la serata al meglio, senza turbamenti di sorta.
«Conosco diversi pub a Londra, in cui possiamo incontrarci per la pausa pranzo o a fine lavoro, magari per cena.» propose come alternativa alle parole di Thomas. A lavoro avrebbero potuto mantenere un comportamento dignitoso, ma una volta fuori da quelle quattro mura nessuno avrebbe potuto vietare alla combricola la propria dose di schiamazzi in un locale accogliente.
Si accigliò quando venne proposto di fare una sorta di gioco in cui avrebbero dovuto raccontarsi la situazione più assurda e a quel punto rivolse un fugace scambio con Romeo, come a chiedergli se Thomas stesse facendo sul serio, ma non tardò molto che proprio quest’ultimo raccontò il proprio aneddoto e strappò al fulvo una genuina risata divertita. Un drago? Roba da non credere!
«Qui ci vogliono i dettagli, mio caro Tommy! » esclamò, sperando che anche Romeo fosse del suo stesso avviso e lo spalleggiasse. E se Thomas aveva appena gettato la propria moneta negli stagno, allora perfino lui fece altrettanto. «Meno male che hai detto la più assurda e non la più imbarazzante! Beh… Ad essere onesti io sono fuggito da un matrimonio combinato per ben due volte. Mio nonno non vuole saperne di demordere e vorrebbe spingermi tra le braccia di una donna che ha scelto lui. Manco fossimo nel Medioevo, no?»
Se la rise, ovviamente, anche se in circostanze normali non avrebbe affatto riso. Finché Meave non si fosse decisa a fuggire via con Logan, Regan avrebbe sempre cercato di forzare il nipote a sposare quella ragazza che invece bramava l’amore di un Babbano. La vita sapeva essere ironica, forse fu per questo che Aiden se la rise di gusto, anche se non era ancora ubriaco perso.

Auror | 28 y.o. | Irlandese
rgBPdCm


Scusatemi per il ritardo.

Ordino 1 bottiglia di Idromele barricato e 1 Piatto del Gigante (che pago con il buono).
 
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view post Posted on 20/4/2021, 14:36
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𝑤𝑒'𝑟𝑒 𝑎𝑙𝑙 𝑚𝑎𝑑 𝘩𝑒𝑟𝑒

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12 anni • studentessa • I anno • Serpeverde • Scheda


Ora che poteva vedere i clienti da vicino, fissò nella propria mente i loro visi. Giunse prima il turno del primo arrivato nel posto, così Lyvie lo osservò all'ordinazione, trascrivendo tutto a penna sul taccuino. Fu al secondo ordine che aggiunse semplicemente un "x2" al vino elfico e, infine, al terzo vide il buono della Gazzetta del Profeta. Riconobbe immediatamente il coupon, per cui annuì in un sorriso cordiale, segnando anche una bottiglia di idromele barricato e il piatto da lui scelto che gli sarebbe stato servito gratuitamente.

« Arriva subito! » e così si congedò la giovane Serpeverde, infilandosi in tasca il buono ora consumato del cliente.
Riferì l'ordine dell'hamburger classico farcito di bava serpentesca e un piatto del gigante in cucina, mentre si avviava verso il retro per recuperare le bottiglie: due di vino elfico e una di idromele barricato. Riuscì a prenderle tutte e tre, due in una mano e una nell'altra, di modo da poterle portare al bancone. Innanzitutto, prese il vassoio per portare al loro tavolo tre bicchieri di media larghezza e lunghezza, semplici, lasciandoli lì per poi fare retro-front per portare le bottiglie al tavolo, già stappate precedentemente.


« Ecco le bottiglie, a breve arrivano i piatti. » disse la moretta e, in un attimo, giunse alle cucine. I piatti erano quasi pronti.
Nel frattempo ebbe modo di servire un altro cliente al bancone, quando sentì la campanella alle proprie spalle. Così si affrettò verso il cuoco che - con la sua solita aria "cordiale" - le lasciò i piatti che prese con ambe le mani.
Solo allora tornò al loro tavolo, in un nuovo sorriso amichevole com'era solita fare. Se ne sarebbe andata subito dopo, per lasciare loro la dovuta privacy.


« Ecco qua! Per qualsiasi cosa sarò al bancone, si paga in cassa o posso portarvi il conto qui al tavolo. Buon appetito e buona bevuta. »


PS: 114 • PM: 58 • PC: 55 • EXP: 3.5






Perdonate il ritardo indecente :(

A persona sarebbe come segue
Romeo: 12 Falci
Thomas: 10 Falci
Aiden: 10 Falci

Grazie mille, scusate ancora :flower:

 
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view post Posted on 21/4/2021, 19:15
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Romeo Murphy
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Peccato, perché la battuta che aveva fatto Romeo ad Aiden non aveva niente a che fare con un approccio che Aiden, avrebbe apprezzato da parte di una donna, ma piuttosto un moto di simpatia che era stato forse posto in una maniera non consona secondo l'Auror. Non che avrebbe stupito saperlo Romeo, era ben conscio di quanto i suoi modi potessero essere fraintesi, era quasi rassicurante sapere che le persone lo fraintendevano. Ma non era nemmeno tipo da rincarare la dose, soprattutto verso chi non conosceva, esattamente come aveva deciso poco prima aveva evitato di rincarare la dose di proprio umorismo, consapevole di poter essere frainteso, su tutta la linea.
CITAZIONE
Vuoi andare di vino elfico? Allora va bene, una bottiglia anche per me

Un'occhiolino verso Thomas, che non era che un segno di approvazione silenziosa per ciò che aveva scelto.
CITAZIONE
Non lo sapevo. Adesso saprò chi chiamare se dovessero arrestarmi.

Aveva ridacchiato leggermente Romeo, all'idea più che altro del motivo per cui Thomas poteva essere arrestato da un'Auror. Era abbastanza certo che un motivo romanzato poteva essere qualche bravata goliardica, ma le scommesse erano aperte sul provocare la propria stessa famiglia, conoscendo i motivi e essendo affine in quella predisposizione non poteva che ridacchiare, con umorismo che rasentava l'umorismo più nero.
CITAZIONE
Ad essere onesti io sono fuggito da un matrimonio combinato per ben due volte. Mio nonno non vuole saperne di demordere e vorrebbe spingermi tra le braccia di una donna che ha scelto lui. Manco fossimo nel Medioevo, no?

Lo ascoltò interessato, non poteva essere in modo differente visto che era l'ultimo arrivato al tavolo. Se per Thomas, la storia di come quasi aveva perso una mano, la conosceva, quella di Aiden no.
Alzò un sopracciglio, con un'espressione tra l'ammirata e il confuso, avevano un altro punto in comune oltre a Thomas: un nonno che era fermo al medioevo.
Ne ho uno anch'io, lasciamo stare!
Disse alzando gli occhi al cielo, sbuffando leggermente, per poi cercare uno sguardo d'intesa per quello che gli aveva appena rivelato, ovvero che avessero un punto in comune famigliare.
A quel punto toccava a lui dire la sua, tamburellò le dita sul ciglio del tavolo facendo per un secondo finta che non toccasse a lui, tutte scene orchestrate non troppo abilmente ma solo per studiare le mosse degli altri due uomini.
Annuì al nulla a quel punto, prima di parlare.
La mia è assurda e imbarazzante, perché non mi faccio mancare mai nulla.
Disse in un umorismo auto-inflitto, facendo scivolare lo sguardo da un uomo all'altro con un mezzo sorriso che era rivolto verso se stesso e quello che stava per dire.
Avevo...22? 23 anni? Beh ha poca importanza, in ogni caso ero in questa riserva per draghi in cui ero tirocinante, fin qui tutto bellissimo, no? Bene, ecco. Ovviamente i primi tempi non è che fai granché per cui mi dedicavo a cose secondarie...Sì, a spalare letame.
Ci stava girando attorno non sapeva se per indorare la pillola a sé stesso o agli altri due, o se semplicemente stava cercando l'attenzione del suo pubblico, creando un flusso narrativo o semplicemente era pura goliardia. Come sempre il Murphy, era del tutto fraintendibile.
Niente, un giorno mi distraggo durante le mie mansioni, scivolo...Esatto, sono finito per intero in un letamaio di drago. Sono dovuti a venirmi a ripescare...
Aveva svelato, muovendo le mani come al suo solito in quel modo nevrotico che gli era tipico, in questo caso più armonico, considerato che quello che stava raccontando era qualcosa che lo faceva ridere. Infatti alla fine della frase iniziò a ridere senza alcuna remora, sperando che anche gli altri lo seguissero in quel moto ilare, alla brutta si sarebbe concesso una risata in solitaria.
CITAZIONE
Ecco qua! Per qualsiasi cosa sarò al bancone, si paga in cassa o posso portarvi il conto qui al tavolo. Buon appetito e buona bevuta

Stava ancora ridendo quando la garzona arrivò con il resto delle loro ordinazioni, non riuscì nemmeno a ringraziare. Si limitò a un cenno con la testa, per poi concentrarsi sul ricomporsi.
Beh non so cosa abbiano detto questi racconti di noi, ma qualcosa hanno detto!
Aveva detto una volta ricomposto, lasciando ai posteri l'ardua sentenza.
Tonight
You just close your eyes
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Nessun problema :<31:
 
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14 replies since 25/1/2021, 20:41   397 views
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