Mentre Maurizio levava lo sguardo verso il soffitto, il veleno dell'Antares in circolo trasmise un'improvvisa fitta di dolore.
La pelle attorno alla zona colpita si era fatta bollente e dal bicipite al pettorale sinistro il duellante cominciò ad avvertire il pulsare improvviso e innaturale dei muscoli. Al calore anomalo si associava una crescente sudorazone e sensazione di fatica: l'Agente Pisciottu era un uomo dalla pelle dura, avrebbe potuto sicuramente continuare a denti stretti il duello ancora un po' nonostante gli effetti dell'Antares, ma non sarebbe stato sicuramente indifferente al suo malessere.
Il Licantropo avrebbe dovuto tollerare fitte occasionali nella zona muscolare precedentemente descritta
(-28 PS Antares).Nel mentre Maurizio avrebbe cercato di rintraccia la posizione del suo avversario affidandosi ai suoi sensi sviluppati. All'atto pratico l'azione non era troppo complessa, ma la mancanza di un riscontro visivo avrebbe reso impossibile annullare del tutto il margine d'errore, specialmente con i tempi ristretti richiesti da un duello.
Sirius era di fronte a lui, Maurizio lo avrebbe potuto affermare senza problemi e vista la diminuita intensità della sua traccia olfattiva, avrebbe potuto comprendere come fosse qualche metro più lontano dalla posizione originale, presumibilmente per via del bombarda usato pochi attimi prima verso di lui.
Misurare con "precisione al centimetro" dove si trovasse, però, in prospettiva con il soffitto non era ancora alla portata del cacciatore, non con il poco tempo che coscienziosamente avrebbe dovuto spendere per analizzare la zona nel bel mezzo di un duello.
Fortuna voleva che nel mettere a fuoco il soffitto a cassettoni della Sala dei Duelli, Sirius avrebbe perso la sua onesta fetta di tempo per rialzarsi e raccogliere la concentrazione necessaria per rilasciare il Neptuno.
L'incantesimo elementale non era alla portata di molti duellanti e la copertura ad ampio raggio dell'onda anomala che creava obbligava il Docente a spendere ben più qualche secondo prima di eseguire la formula.
Le immagini della marea, la corrente e la forza travolgente di questa, però, erano state rimarcate con bravura dal Mago che nell'eseguire la fattura si sarebbe potuto dire particolarmente sicuro dell'ottima esecuzione del tutto.
Quando dal catalizzatore del Signor White venne rilasciata un'imponente quantità d'acqua, qualcuno degli spettatori al sicuro sugli spalti si sporse dalle sedie, lasciandosi sfuggire un sussulto di stupore
«Woah!» (...)
«E' enorme!»La volontà del duellante era risultata chiara alla sua magia: voleva travolgere il muro di fumo e sbaragliare chiunque si trovasse ancora sulla pedana.
E' qui che un po' il caso, un po' le circostanze avrebbero sorriso a Maurizio che nel cercare di sottrarsi preventivamente alla furia del suo avversario, non si trovava più sulla pedana.
Il rumore della corrente gli sarebbe arrivato alle orecchie ancor prima dell'impatto del suo Bombarda con il soffitto, dandogli in caso il tempo di reagire che fosse stato con una legittima ingiuria o un'eguale espressione stupita a quella del pubblico.
«Guardate su!» La sicurezza non avrebbe avuto modo di zittire qualcuno dal pubblico che aveva notato dalla sua posizione il raggio scarlatto che dalla bacchetta di Maurizio aveva superato il banco di fumo risalito la sala dei duelli, impattando il soffitto poco prima del passaggio del Neptuno.
Il rumore dell'esplosione e del ruggire dell'acqua si sovrapposero, costringendo Maurizio a stringere i denti per impedire di chiudere gli occhi o tapparsi le orecchie per l'improvviso impulso sensoriale che la sua natura licantropa gli avrebbe trasmesso.
Lo tsunami artificiale di Sirius avrebbe trovato come primo ostacolo il Fumos: la corrente travolse la protezione fittizia dell'Agente con grande violenza, disperdendo la nube all'interno della cortina di vapore acqueo e schiuma che l'acqua portava con sé.
Secondariamente nel travolgere la pedana, una sezione parziale del fianco dell'onda avrebbe raggiunto anche il corpo di Maurizio: spalla, braccio e fianco destro dell'uomo avrebbero accusato un danno da botta improvviso, costringendo l'uomo ad arretrare di due passi e ritrarre la parte colpita del corpo, barcollando. Se non fosse stato per la sua naturale resistenza, un qualsiasi altro duellante nelle sue condizioni sarebbe stato sballottolato dalla corrente o al più portato in ginocchio, ma le circostanze gli erano state misericordiose
(-29 PS).
Alla fine di quel duello Maurizio avrebbe vantato una vasta collezione di ematomi, poco ma sicuro.
Il bombarda d'altra parte non era andato a vuoto: l'esplosione colpì i cassettoni del soffitto della sala dei duelli, portando una pioggia di detriti a ricadere sulla zona della pedana sotto cui si trovava Sirius.
Come il saggio Babbano soleva dire
"It's raining man, hallelujah": i duellanti riportati sugli stucchi bianchi erano ora brandelli in caduta libera sul campo di gioco. Un fianco di Ungaro Spinato e parte dei maghi che lo domavano cadde sulla fila di sedie laterali, in schegge di legno massiccio e gesso grosse al massimo quanto un pugno; vennero poi fasci di incantesimi, braccia di duellanti e cappelli a punta di chi si scontrava nell'immaginario dell'architetto proprio come stavano facendo ora Maurizio e Sirius, questi caddero al centro della pedana, andando a cozzare parzialmente contro alcune delle candele accese del lampadario e per fortuna non prendendo fuoco.
A Sirius sarebbe arrivato alla spalla destra il bassorilievo parziale di un grifone rampante, spezzato fra coda e zampe posteriori e subito dopo alla testa il volto urlante di un mago nel bel mezzo della lotta. L'impatto del primo gli avrebbe lasciato qualche livido sull'arto e del secondo un graffio obliquo poco sotto l'attaccatura dei capelli
(-8 PS, - 2 PC).
La caduta libera dei detriti avrebbe liberato sulla pedana polveri di gesso e lasciato nello spazio a dividere i due duellanti un quantitativo oneroso di schegge di legno di diverse dimensioni.
Del fumo ormai non rimanevano che residui, mescolatisi alla nube di polvere e la cortina di vapore acqueo rilasciata dall'onda anomala.
I due duellanti, quindi, erano tornati visibili. La cortina sospesa ancora per aria andava offuscando i dettagli dei piedi di Sirius e - vista la discesa dalla pedana - del corpo di Maurizio dai fianchi in giù.
Le assi della pedana avevano subito l'impatto e ora la pavimentazione oltre ad essere fradicia poteva denotare piccoli segni di cedimento lungo la zona segnata dal tappeto che qua e là ora vantava qualche strappo.
«Una cosa è sicura: il perdente di questo duello è l'architetto.» Sinjur Lumi, almeno, sembrava starsi divertendo.
2° Manche della Giornata del Duellante
Sirius White:
PS: 259/300
PC: 289/300
PM: 288/300
Proroghe: 2/3
Maurizio Pisciottu:
PS: 142/273
PC: 231/245
PM: 234/234
Proroghe: 0/3
Sirius: Riesci nuovamente a vedere Maurizio che dal tuo punto di vista è alla tua destra e sceso dalla pedana. La zona dal fianco in giù del tuo avversario non ti è visibile, complice anche la cortina.
Maurizio: Sei sceso dalla pedana al suo lato sinistro. Riesci a vedere Sirius, in piedi qualche metro indietro a dove lo avevi lasciato prima del Fumos.
Finché non farai uso del controincantesimo dell'Antares il veleno continuerà a debilitarti fisicamente, sottraendoti 28 PS per turno. Non hai ricevuto danno pieno dal Neptuno per merito dei fattori combinati della tua Resistenza da Licantropo e il fatto che non hai ricevuto in pieno l'onda.
Tutti: Il muro di fumo è stato travolto dal Neptuno di Sirius, sollevando una nube di vapore che si mescola alla polvere e i detriti del soffitto colpito dal Bombarda di Maurizio. Riuscite a vedervi vicendevolmente. La pedana ha subito dei danni strutturali, non abbastanza da renderla inagibile. Detriti e danni sono aggiornati come sempre nella descrizione in spoiler.
Turno a MaurizioSala del Duello
La Sala è molto ampia, con alte finestre luminose e il soffitto a non meno di sei metri da terra. Vi sono molti oggetti e arredamenti.
Lista Oggetti Presenti
Un lungo tappeto, sulla pedana dove i due si sfidano; un ampio foro si trova alla sua metà al centro, causato dal Bombarda di Maurizio Pisciottu: la pedana è spezzata per mezzo metro di larghezza al suo centro per questo stesso motivo; il Neptuno di Sirius White ha allargato lo squarcio ad un metro, creando una voragine nella zona poco sotto il lampadario.
La pedana è danneggiata nella zona centrale e alcune assi si mostrano in pendenza o spezzate in alcuni punti anche da sotto il tappeto.
Due armadi, uno con libri e un altro con coppe e trofei, addossati alle pareti laterali alla pedana;
Quattro armature, una per angolo
Otto torce, che oscillano nella sala;
Un enorme lampadario in ottone, con 36 candele, appeso al soffitto esattamente sopra il centro della pedana; cinque di queste candele sono state colpite dai detriti del soffitto e si sono spente e spezzate
Due candelabri a tre braccia;
Una quindicina di quadri;
Arazzi e stendardi alle pareti;
Lunghe tende alle finestre;
Quattro statue gargoyle poste agli angoli della sala;
Due puff;
Due file da dieci sedie poco distanti dai due lati lunghi della pedana ricoperte di polvere di gesso e puntellate qua e là da frammenti di legno grandi quanto un pugno o più piccole;
Un tavolo accostato al muro;
Quattro ganci appesi al soffitto per appendervi gli stendardi.
Extra: due cime di corda ognuna lunga mezzo metro sostano sul tappeto della pedana, ad un metro dal suo centro dal lato in cui si trova Maurizio Pisciottu..