Era opinione piuttosto diffusa – e Lenka si trovava in linea con quel pensiero – che in un duello non erano significative solo le azioni compiute di fronte ad un avversario armato e pericoloso. Si poteva comprendere molto di una persona anche dal modo in cui gestiva i momenti di chiaro vantaggio.
Quello era il caso di Casey, che, pur destabilizzata dal
Nebula Antigravitas, aveva ancora la possibilità di contrattaccare – a differenza di Mike, che giaceva incosciente sulla pedana. La tensione serpeggiava per l'intera sala; pareva di distinguere, nei sussurri che correvano tra il pubblico, la domanda che tutti si stavano ponendo in quegli istanti di attesa: che cosa avrebbe fatto la Grifondoro? Lenka stessa abbandonò il proprio appoggio, staccandosi dalla sedia e allungando impercettibilmente il collo come a voler osservare meglio. Casey avrebbe scatenato un'altra volta le fiamme? O, forse, aveva in mente una nuova strategia corrosiva al pari di quelle già attuate? Niente di tutto ciò. Con discreta sorpresa dell'arbitro, la ragazza scelse di neutralizzare l'avversario nel modo più pulito possibile.
La bacchetta del Serpeverde non rispose subito al richiamo dell'
Accio: le dita del mago vi si avvolgevano intorno creando una seppur debole resistenza. Ma, priva della volontà di un uomo cosciente, la stretta non poté impedire che, infine, l'arma scivolasse fino a liberarsi: percorse velocemente la porzione di pedana che la separava da Casey, finendo dritta nella mano che lei aveva teso.
Seguirono alcuni istanti di insolito silenzio. Lenka non aveva bisogno degli sguardi rivolti nella sua direzione per capire che era arrivato il momento di intervenire.
«Può bastare» tuonò, prima di avviarsi verso la pedana con una lentezza studiata al fine di dare ad entrambi i concorrenti qualche secondo in più per riprendersi.
Quando la donna salì i gradini che la portarono alla stessa altezza di Mike e Casey, questi ultimi erano ormai liberi dagli effetti di qualsiasi incanto: la ragazza sentiva di nuovo i piedi ben saldi a terra, mentre Mike aveva ripreso conoscenza. L'arbitro gli tese una mano per aiutarlo ad alzarsi: era certa che, nonostante il dolore delle ferite, il Serpeverde avrebbe voluto assistere a testa alta alla fine ufficiale dello scontro.
«Il duello si conclude qui. Minotaus non è in grado di proseguire, pertanto la vittoria va alla signorina Bell! Complimenti.» Rivolse alla giovane un cenno del capo, le labbra tirate in un sorriso pressoché impercettibile. Lasciò che il giubilo del pubblico esplodesse.
«Complimenti anche a lei, signor Minotaus. Pochi avrebbero resistito con tanta fermezza.»Si ritirò, lasciando che i contendenti si prendessero i meritati applausi prima che i Medimaghi si affrettassero a raggiungerli.
