Emily C. Rose vs Mìreen K. N. Fiachran, Studente vs Docente | Giornata del duellante

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view post Posted on 22/5/2021, 10:26
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merystreep
LA GIORNATA DEL DUELLANTE
Affrontare un duello non era mai cosa semplice, ed Evelyn Richardson lo sapeva fin troppo bene. Fregiandosi di una profonda e incontestabile esperienza, era certa che l'andamento di uno scontro dipendesse da un'infinità di fattori, i quali, dal canto loro, non facevano altro che far pendere l'ago della bilancia verso una soluzione piuttosto che un'altra. Fermamente convinta di questo, la donna proseguì ad osservare impassibile - quasi annoiata - l'evolversi della sfida. Non era ancora accaduto nulla di veramente stimolante o interessante, nessuna delle due sfidanti aveva ancora messo in campo quel guizzo, quella scintilla, di cui una tenzone ufficiale necessitava. Ciò nonostante non si poteva certo ignorare il fatto che, a dispetto di ciò che ci si sarebbe aspettato, la Rose, seppur giovane, stesse dando del filo da torcere alla sua docente. Eppure, a conti fatti, oltre questo, non vi era nient'altro che rendesse lo scontro meritevole di essere seguito. La donna sospirò incredula. Non riusciva a credere a quanto tempo stesse sprecando. Sentiva di voler stare da un'altra parte ad occuparsi di qualcosa di più costruttivo.
Chiuse prontamente gli occhi, preparandosi all'offensiva pianificata da Mìreen nei confronti della sua avversaria, per poi ritrovarsi qualche attimo dopo a sgranare quelle stesse iridi di ghiaccio con stupore, mentre i tentativi dell'ex Antimago andavano in fumo. Lumos Maxima. Sarebbe stata di certo un'azione efficace, certamente utile, se la docente non si fosse trovata a trascurare quella che era la giusta pronuncia dell'incanto: forse il Confundo aveva fatto più danni del previsto. Riaprendo gli occhi e tornando a voltarsi in direzione della sua sfidante, ella avrebbe scoperto che dalla sua bacchetta non si era sprigionato il caratteristico fascio di luce. Nel frattempo, sull'altro versante, Emily non era certo rimasta con le mani in mano. Puntando la propria arma in direzione dell'armadio, quello con i libri, posizionato appena oltre gli spettatori, al lato destro della pedana, aveva fatto prendere fuoco ad un paio di quei volumi dall'aria spessa e impilati uno sull'altro. Il fuoco? Le fiamme? Era con questo che voleva giocare? Un istante dopo i due testi vennero lanciati come missili verso lo spazio sulla pedana occupato dalla Fiachran. Un rumore d'impatto, e un dolore forte e acuto, avrebbero segnalato a quest'ultima che uno dei due tomi infuocati l'aveva colpita alla parte esterna del polpaccio sinistro (-10PS; -2PC) costringendola a piegarsi leggermente in avanti. Il colpo aveva lasciato un segno sul suo corpo: ora all'altezza del polpaccio si poteva notare uno squarcio diagonale che si allargava leggermente verso il basso sul pantalone e una bella scottatura sulla pelle. Si udirono in quel momento due tonfi consecutivi che si presentarono più sordi rispetto a quello risultato dall'impatto del tomo sul polpaccio. Se l'ex Antimago avesse dato uno sguardo alla pedana, alla sua sinistra, appena dietro di lei, a circa mezzo metro di distanza, avrebbe notato che il fuocherello, quello che aveva avvolto il libro che l'aveva colpita per poi cadere a terra, si era estinto lasciando il volume bruciacchiato. Tuttavia, di fronte a lei, risicate fiammelle - evidentemente provocate dal secondo libro - bruciavano timidamente ad un metro da lei. Per il momento, l'entità dell'incendio non avrebbe probabilmente destato alcun problema alla docente. Ma nulla avrebbe lasciato pensare che quelle piccole fiamme non si sarebbero alla fine sviluppate o che non le avrebbe dato in futuro qualche grattacapo a cui pensare. Il fuoco era, indubbiamente, uno tra gli elementi più instabili, imprevedibili e difficili da gestire, proprio perché tendeva spesso ad espandersi in maniera incontrollata; questa era forse la ragione che avrebbe portato l'adepta di Salazar a non escludere che, quel fuocherello da lei generato, le si sarebbe, nel corso del duello, potuto ritorcere contro. L'arbitro incrociò le braccia cercando di studiare la situazione. Il veleno continuava senza sosta a debilitare il fisico della docente (-30PS) mettendolo a dura prova, fiaccandolo sempre più. Il respiro cominciava a farsi affannoso, gli occhi iniziavano a bruciare e la mente piano piano stava tornando vigile e attenta. Non era ancora arrivato il momento di chiudere il duello: Evelyn Richardson avrebbe dato la possibilità a Mìreen di provare a risollevare le sorti dello scontro. A ben guardare, la Fiachran si trovava ancora una volta di fronte ad un bivio, ma la strada da imboccare era soltanto una. Il giudice della contesa sollevò un sopracciglio e si chiese se la donna l'avrebbe finalmente percorsa.

Emily
PS: 280/300
PC: 290/300
PM: 300/300
Proroghe: 0/3
Mìreen
PS: 148/258
PC: 196/203
PM: 212/212
Proroghe: 0/3

Perdonate l'attesa. Non è stato un buon periodo, ma ora cerchiamo di procedere in maniera più spedita. Attraverso l'immagine qua sotto, segnalo le posizioni vostre e dei due libri sulla pedana.
pedana
Il puntino giallo indica il libro bruciacchiato. Il puntino rosso segnala la posizione delle fiammelle.

Descrizione Sala

Sala del Duello
La Sala è molto ampia, con alte finestre luminose e il soffitto a non meno di sei metri da terra. Vi sono molti oggetti e arredamenti...

Lista Oggetti Presenti
Un lungo tappeto, sulla pedana dove i due si sfidano;
Due armadi, uno con libri e un altro con coppe e trofei, addossati alle pareti laterali alla pedana;
Quattro armature, una per angolo
Otto torce, che oscillano nella sala;
Un enorme lampadario in ottone, con 36 candele, appeso al soffitto esattamente sopra il centro della pedana;
Due candelabri a tre braccia;
Una quindicina di quadri;
Arazzi e stendardi alle pareti;
Lunghe tende alle finestre;
Quattro statue gargoyle poste agli angoli della sala;
Due puff;
Due file da dieci sedie poco distanti dai due lati lunghi della pedana;
Un tavolo accostato al muro;
Quattro ganci appesi al soffito per appendervi gli stendardi.

Emily: Sei ancora a terra. Il tuo incantesimo va in porto. La distanza che ti separa dall'armadio con i libri (quattro metri e mezzo), e quella che intercorre tra te e Mìreen (otto metri), ti rendono complicato colpire Miìreen in maniera più incisiva. Uno dei volumi che hai preso di mira, dopo aver preso fuoco, colpisce semplicemente la tua avversaria alla parte esterna del polpaccio sinistro per poi cadere sulla pedana a circa mezzo metro di distanza da quest'ultima. L'altro libro impatta direttamente sulla pedana a circa sette metri da te. In corrispondenza del secondo volume sono state generate alcune fiammelle di scarsa entità che, come per Mireen, a lungo andare, potrebbero rivelarsi un vero problema, proprio perché imprevedibili.
Mìreen: Attenta, purtroppo il tuo incantesimo non va a buon fine a causa di un'errata esecuzione. La formula magica da pronunciare è "Lumos Maxima" e non "Lumus Maxima". Comunque sia, vieni colpita da uno dei due libri infuocati che sono stati scagliati da Emily. Ora mostri uno squarcio sul pantalone all'altezza del polpaccio sinistro dove presenti una leggera scottatura. Dopo averti colpita, il libro in questione cade a terra a mezzo metro da te, mentre l'altro ha impattato direttamente sulla pedana a circa un metro di distanza. Al momento le fiamme sprigionate dal secondo libro sono piccole, ma in futuro potrebbero espandersi andando a costituire un fuoco di più ampia portata. Nel frattempo, il veleno continua ad infierire. Ma vi è tuttavia una nota positiva: lo stato confusionale ormai non costituisce più un problema. La tua condizione mentale è tornata come all'inizio del duello e ti permette di evocare sia incantesimi facili che quelli difficili. In sintesi, il tuo stato mentale ha ripreso il suo livello ottimale e c'è un piccolo fuocherello (che al momento non rappresenta un problema) ad un metro da te. Le fiamme che hanno avvolto il libro che ti ha colpita si sono estinte. il dolore acuto che avverti in prossimità della scottatura sul polpaccio sinistro ti porterà ad avere qualche problema, almeno inizialmente, nei movimenti. Il veleno è ancora in circolo e comincia a mostrare i suoi effetti debilitanti - respiro che comincia a diventare affannoso e occhi che iniziano a bruciare: questa situazione appena descritta peggiorerà e risulterà necessario porvi rimedio.

Turno ad Emily.


 
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view post Posted on 24/5/2021, 22:36
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Comunico che Emily ha chiesto la prima proroga di 24 ore, che le è stata accordata. Avrà tempo fino alle ore 11:26 di mercoledì 26 maggio per postare.
Mìreen dovrà, invece, fare la sua mossa entro 72 ore dal post di Emily, salvo richiesta proroghe.

 
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view post Posted on 25/5/2021, 17:11
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Banshee ▪ 19 yo ▪ scrapping.
Funzionale.

Una mossa di disappunto increspò le labbra della Serpina alla vista dei pochi tomi che, infine, cedettero alle fiamme. La concentrazione richiesta dal Candens non perse tuttavia d'intensità e quando il colpo ardente s'arrestò sulla docente, Emily si disse quanto meno soddisfatta del danno arrecato; nonostante non vi fosse molto di cui essere orgogliosi, non v'era tempo per porsi quesiti sulla condotta dell'offensiva appena operata.
Tizzoni flebili presero ad accendersi tra lei e Mireen, e lo sguardo chiaro venne scosso dalla luce affatto improvvisa: il calore del braciere appena nato e la quiete di quel duello avrebbero fatto dormire anche i più irriverenti dei Dorsorugosi.
Se solo ciò non avesse arrecato una perdita di tempo inutile, Emily si sarebbe lasciata andare alla disperazione dettata dalla noia incombente. Si sarebbe dunque immaginata l'arbitro in trepidante attesa della fine di quello spettacolo da quattro zellini, il pubblico ronfante, la Congrega intera a scuotere la testa in preda alla delusione. Si meritava dunque d'essere spettatrice e causa di tanta insoddisfazione?
Fu forse in balia di tali sentimenti, ancora inespressi nella caducità di quei pochi istanti, che la Banshee decise di agire con imminenza.
Il braccio dominante, già steso verso la sfidante aggiustò la mira quel po' che bastava per allinearsi con le fiammelle che ravvivano la pedana. Prossime com'erano alla docente, il punto da loro indicato come una grande X su un'agognata mappa del tesoro, potevano rappresentare un valido strumento per condurre l'incombente assalto. Con il salice perfettamente piegato alla traiettoria voluta, avrebbe dunque e al contempo pronunciato a gran voce la formula, donandovi enfasi ma, soprattutto, al solo scopo di annunciare la bellezza dello scoppio che avrebbe preso piede.
« Bombàrda! »
La perfezione di quell'incanto sostava proprio nell'evidenza della sua semplice esecuzione: non bisognava compiere uno sforzo di concentrazione ma era puro potere magico asservito a forza demolitrice. Un incantesimo "ignorante", come l'aveva definito anni addietro, ma indispensabile nel proprio arsenale.
Lo scopo sarebbe apparso chiaro se avesse avuto modo d'essere: pronunciare la formula con la giusta accentazione e abbattere la pedana di legno, ridurla in pezzi e schegge che, se infuocati, avrebbero trafitto la sfidante arrecando maggiore perdita.
Avrebbe potuto mirare Mireen direttamente, certo ma stava conducendo un duello seduta a terra e valorizzare la propria situazione sfruttandone le potenzialità era la prima cosa da tenere a mente in sede di duello.
E quel misero, affranto fuocherello, terribilmente vicino all'ex Antimago, necessitava assolutamente di essere sfruttato.

PS: 280 | PC: 290 | PM: 300 | EXP: 64



Fino alla V classe inclusa + Repsi Genitum
Oscuri: Sectumsempra; Vielente; Essenza Converto; Segreto Ombrae; Protego Totalus.
 
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view post Posted on 28/5/2021, 15:52
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Il Fato

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Segnalo che anche Mìreen ha chiesto una proroga. La sua nuova scadenza è fissata per le ore 18:11 del 29 maggio. Ricordo ad entrambe che ora avete a disposizione due proroghe

 
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view post Posted on 29/5/2021, 16:26
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§ 25 Anni § DOC. ERBOLOGIA § Sangue BANSHEE ஜ Scheda PG



Mìreen Fiachran
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2° Giornata del DUELLANTE

Ciò che le fece sbagliare l'incantesimo, se lo sarebbe chiesto più e più volte, finito quel duello.
Poteva il "Confundo" della sua avversaria esser così forte da farle errare anche un incantesimo tanto facile?
Alla stanchezza mentale per quelle continue mancanze, si stavano seriamente aggravando quelle fisiche. Non era riuscita ad ottenere un attimo per curarsi ne col Petrificus ne col Lumos e ora il veleno iniettatole al primo turno la stava parecchio debilitando: il respiro cominciava a diventare affannoso e gli occhi a bruciare. Come che non bastasse, il libro infuocato lanciato da Emily le colpì il polpaccio sinistro causandole un taglio con scottatura, oltre a piegarla leggermente in avanti, rendendole difficile muoversi, almeno nell'immediato, l'improvviso dolore che l'aveva momentaneamente bloccata.
Esattamente quando sentì bruciore e ferità, comprese che il suo incanto non era andato a segno, e aperti gli occhi ne ebbe la conferma.
Una piccola parte di lei era tentata di ritirarsi, di porre fine a quel duello che stava diventando quasi noioso, non serviva neanche guardare la faccia della sua avversaria per ammetterlo, tutti quei tentativi andavi a vuoto, l'avevano un poco demoralizzata, com'era successo contro Mya, soprattutto l'ultimo era stato il più avvilente... come aveva potuto scambiare una O con una U?? Non era neanche la prima volta che le succedeva, cosa c'era nel suo inconscio che le impediva di pronunciare quell'incantesimo in modo corretto?
Eppure non voleva arrendersi, non aveva intenzione di finire quel torneo con la sua resa, piuttosto ne sarebbe uscita in barella diretta al San Mungo, ma col cavolo che avrebbe messo fine a quello scontro semplicemente ritirandosi! Muìryn non glielo avrebbe neanche permesso, e in quel momento era lei a comandare, figurarsi se avrebbe preso la via più comoda e facile, anche ridotta ad uno straccio, immobile a causa della nuova ferita, non si sarebbe tirata indietro.

Nel momento esatto che sentì il dolore al polpaccio, mentre si piegava un poco in avanti, aprì gli occhi.
Già consapevole di esser ancora più in svantaggio nella sua posizione, non le importò di niente, non si curò ne della fiammella poco distante da lei, ne della sua avversaria - tanto non poteva muoversi, a cosa serviva analizzare la situazione? Sapeva di esser nella merd* senza bisogno di porsi mille domande - il braccio, la cui mano già impugnava la fedele bacchetta fin dall'inizio dello scontro, cercò di spostarsi il più velocemente possibile da sinistra verso destra, per poi provare a disegnare un semicerchio in senso antiorario, e finire subito col puntare il catalizzatore nel punto esatto in cui l'incantesimo velenifero l'aveva colpita, quindi appena aldisotto della clavicola destra.
Attenta a porre l'accento tonico sulla E giusta (la seconda), le sue labbra si sarebbero mosse per pronunciare la formula magica << Curo Venénum>>
Aveva cercato di esser rapida, sicura, precisa.
L'incanto era nella sua testa fin dal primo turno, ogni mossa, ogni parola che aspettavano con ansia di esser usate, ma non era mai riuscita a guadagnarsi l'occasione per lanciarlo.
Ora era costretta a farlo, e avrebbe fatto il possibile per riuscirci, qualsiasi cosa fosse successo, qualsiasi incantesimo le avrebbe mandato contro quella studentessa, la sua concentrazione era solo e unicamente sulla cura, movimenti e formula. NIENTE l'avrebbe fermata, neanche se avesse sentito la terra mancare sotto i suoi piedi o la sua vista si fosse fatta nera come la notte, tanto lo conosceva alla perfezione nella sua testa, solo un incantesimo immobilizzante o l'esplosione dell'intera congrega avrebbero forse fermato ciò che era determinata a compiere ad ogni costo.
Una cosa era sicura: se ce l'avesse fatta, se avesse finalmente sentito il veleno smettere di scorrerle nelle vene per debilitarla, segno che l'incantesimo aveva avuto successo, per la piccola Emily sarebbe iniziato un Inferno, a cui solo l'arbitro avrebbe potuto porre fine.
Si stava così visibilmente annoiando? Non immaginava minimamente cosa Muìryn poteva farle, se solo si fosse liberata di quello stramaledetto veleno.


§ PS: 148/258 § PC: 198/203 § PM: 212 /212

INCANTESIMI Conosciuti:
_Fino alla QUINTA Classe COMPLETA (esclusi i Proibiti)
_INCANTESIMI BONUS per "Squadra Antimago"

codice role © Akicch; NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT
 
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view post Posted on 22/7/2021, 20:55
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merystreep
LA GIORNATA DEL DUELLANTE
In seguito alla mancata riuscita dell'incantesimo di luce, vi era soltanto una cosa da fare: cercare in qualche modo di recuperare, ma soprattutto, di pensare al veleno che - sempre più insidioso - non accennava a smettere di mostrare i suoi effetti devastanti. Nell'attimo esatto in cui la docente cominciò a muovere con una certa urgenza la bacchetta fu evidente ciò che intendeva fare: liberarsi della sostanza nociva. Un movimento veloce del braccio da sinistra a destra, un rapido semicerchio immaginario in senso antiorario, un colpetto in direzione della clavicola destra, una pronuncia perfetta, e l'incantesimo di cura divenne qualcosa di concreto. Lentamente Mìreen avrebbe iniziato ad avvertire una piacevole sensazione di benessere(+6PS). Il respiro sarebbe presto tornato regolare. Gli occhi avrebbero cessato di bruciare. Proprio in quel frangente, quando sarebbe potuto sembrare che la situazione si stesse risollevando, quando sarebbe potuto sembrare che le cose sarebbero andate per il meglio, accadde qualcosa che l'avrebbe fatta ricredere. Bombarda! L'attacco della Serpeverde si presentò deciso ed imperioso. Il salice in cerca del suo bersaglio, puntato sulle fiammelle che, nel frattempo si erano un poco sviluppate, e mosso a disegnare una X, insieme alla formula magica perfettamente pronunciata, provocò a quel punto una forte esplosione che andò a colpire l'ex Antimago. Le fiamme prese di mira da Emily fecero per spegnersi nella deflagrazione mentre polveri scure di detriti sembrarono scagliarsi contro il loro obiettivo. La Fiachran venne così colpita all'altezza del busto da alcuni frammenti provenienti dalla pedana e sbalzata all'indietro a causa del contraccolpo(-46PS; -10PC). La botta risultò abbastanza forte, ma la docente, ora sdraiata a terra più o meno al limitare della pedana, si sarebbe resa conto che tuttavia non le avrebbe impedito di muoversi. Nemmeno il dolore al polpaccio sinistro avrebbe più costituito un problema. Il libro bruciacchiato era anch'esso volato via a causa dello spostamento d'aria dovuto alla deflagrazione. Intanto una densa coltre di fumo e detriti si era innalzata, a circa due metri di distanza da Mìreen, impedendo alle due sfidanti di vedersi a vicenda. Quello che avrebbero visto, oltre il fumo e i detriti, sarebbero state delle semplici ombre. Nella zona più vicina alla docente, l'esplosione mostrava di aver fatto alcuni danni: la pedana era accidentata. In particolare, nel punto in cui la deflagrazione aveva avuto origine, era presente - coperto dalla coltre - un foro dal bordo iŕregolare là dove il materiale era saltato via. Finalmente - per la prima volta durante il duello - Evelyn apparve interessata. .

Emily
PS: 280/300
PC: 290/300
PM: 300/300
Proroghe: 1/3
Mìreen
PS: 108/258
PC: 186/203
PM: 212/212
Proroghe: 1/3

pedana

Descrizione Sala

Sala del Duello
La Sala è molto ampia, con alte finestre luminose e il soffitto a non meno di sei metri da terra. Vi sono molti oggetti e arredamenti...

Lista Oggetti Presenti
Un lungo tappeto, sulla pedana dove i due si sfidano;
Due armadi, uno con libri e un altro con coppe e trofei, addossati alle pareti laterali alla pedana;
Quattro armature, una per angolo
Otto torce, che oscillano nella sala;
Un enorme lampadario in ottone, con 36 candele, appeso al soffitto esattamente sopra il centro della pedana;
Due candelabri a tre braccia;
Una quindicina di quadri;
Arazzi e stendardi alle pareti;
Lunghe tende alle finestre;
Quattro statue gargoyle poste agli angoli della sala;
Due puff;
Due file da dieci sedie poco distanti dai due lati lunghi della pedana;
Un tavolo accostato al muro;
Quattro ganci appesi al soffito per appendervi gli stendardi.

Mìreen: Il Curo Venenum funziona: cominci ad avvertire una sensazione di benessere (il veleno smette di mostrare i suoi effetti, il respiro lentamente tornerà ad essere regolare e gli occhi non bruceranno più). L'incantesimo di Cura ti fa recuperare ad ogni turno 6PS (pari al 3% dei tuoi PM) fino al 50% dei PS persi con l'Antares di Emily. Dopo esserti curata vieni però colpita all'altezza del busto da alcuni frammenti risultati dall'esplosione generata attraverso il Bombarda di Emily che ti sbalza all'indietro facendoti ritrovare con la schiena a terra. Ti rendi conto che il dolore al polpaccio è piano piano svanito e che - sebbene la deflagrazione abbia inferto un duro colpo al tuo fisico - riesci comunque a muoverti. Hai la bacchetta ancora in mano. Tra te ed Emily - a circa due metri da te - si è innalzata una coltre di fumo e detriti che ti impedisce di vedere la tua sfidante. Ovviamente, considera che guardando in direzione di Emily vedrai un'ombra, ma non potrai essere sicura che sia lei. Perciò pondera bene la mossa successiva.
Emily: Il Bombarda scaglia all'indietro Mìreen e fa innalzare una densa coltre di fumo e detriti tra te e la sua avversaria, a circa due metri di distanza da quest'ultima. Anche tu vedrai semplicemente un'ombra oltre la nube, ma non potrai essere sicura che si tratti di Mìreen. Quindi stai attenta alla mossa successiva.

Turno a Mìreen.


 
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view post Posted on 26/7/2021, 19:33
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Mìreen Fiachran
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2° Giornata del DUELLANTE

Si era mossa veloce, l'incanto nella sua mente già da fin troppo tempo.
Si era esternata da TUTTO, dall'enorme sala dove il duello si stava svolgendo, dalle occhiate degli spettatori in attesa di vedere la loro prossima mossa, addirittura dall'attacco della sua avversaria, pur di eseguire quella cura disperata.
E ce l'aveva fatta.
Finalmente era riuscita a curarsi dal veleno che fin dall'inizio del turno la stava danneggiando, tanto da arrivare a farle bruciare gli occhi e smozzarle il respiro.
Quando sentì tornare a respirare regolarmente e gli occhi smettere di far male, le sembrò di aver tolto un enorme macigno dal petto, le energie che gradualmente le tornavano grazie all'effetto secondario di guarigione del Curo Venénum.
Il sollievo, la felicità di esserci riuscita non vennero spazzate via neanche dal Bombarda della sua avversaria.
Il sorriso sulle sue labbra restò al suo posto anche mentre veniva sbalzata in aria all'indietro, per poi cadere di schiena. Giusto una rapida smorfia di dolore quando impattò contro la dura superficie della pedana, ma scomparve quasi subito, sostituita da un ghigno quasi malefico.
Se fino a quel momento la cara Emily si era annoiata, ora avrebbe trovato pane per i suoi denti, il livello di sopportazione per gli affronti subiti era sceso così in basso che per lei era solo una fortuna che Mìreen non la potesse vedere abbastanza bene da mirarla col peggior incantesimo che conosceva.
Era arrivato il momento di gettarla nel suo inferno personale.

Benchè il colpo subito, poteva ancora muoversi, e la bacchetta era rimasta ben salda nella sua mano.
Senza perder tempo provò a sollevare il busto il necessario per poter vedere la densa nube di fumo e detriti che occultava la visuale, tanto da non veder la sua avversaria se non una imprecisa ombra.
Non c'era tempo per cercare tante alternative sul da farsi, alzata la testa e in parte il busto, notata la coltre e l'impossibilità di attaccare con sicurezza, cambiò rapida la propria strategia.
Non voleva sforzare troppo la schiena e i muscoli addominali considerato cosa voleva fare, quindi sarebbe arrivata addirittura a sedersi con uno scatto della parte superiore del corpo, nel caso avesse valutato esser la scelta migliore considerata la sua posizione.
Completamente attenta alla gestualità che il prossimo incantesimo richiedeva, mentre si sollevava col busto, la mente dettava i movimenti e la sua mano armata ubbidiva.
Per poter lanciare il Glacies, doveva prima eseguire il Frigus, così provò a distendere le braccia, e col fedele catalizzatore impugnato nella destra, intanto che le labbra pronunciavano decise << Frigus>> la sinistra provò a muoversi come per spingere l'aria attraverso la bacchetta, come per volerla soffiare sul lungo e sottile legno magico.
Il formicolio che percepiva ogni volta che richiamava una magia elementale era per lei una sensazione meravigliosa, pura magia ed energia, la Natura che rispondeva al suo richiamo, permettendole di evocare e/o manovrare le sue creazioni più primitive.
Poteva sentire l'aria spostarsi, seguendo la sua mano libera, quasi la poteva vedere, avvolgere e poi penetrare nel nero noce, la cui punta volgeva verso quella che in teoria doveva esser la sua avversaria, ma di cui ne poteva vedere solo una semplice ombra.
Se avesse funzionato, ottenendo il soffio d'aria fredda prevista dall'incantesimo, la sua concentrazione si sarebbe focalizzata sull'imprimere maggior forza nel getto. Più potenza otteneva, più veloce si spostava la coltre di fumo e detriti, ma soprattutto, più si abbassava la temperatura dell'aria incanalata dalla bacchetta.
E appena fosse riuscita a raggiungere il punto massimo, iniziando a far quasi fatica (per questo non voleva affaticare i muscoli con una posizione troppo scomoda), avrebbe pronunciato la formula << Glacies>> così da far diventare ghiacciato quello stesso getto d'aria.

La sua mente ripensò ai freddi inverni in Irlanda, le tormente di neve che obbligavano sua nonna e i suoi genitori a rinforzare le serre, i danni che quelle folate impetuose causavano - scuroni staccati dai loro ganci, tegole che volavano via scoperchiando lentamente il tetto.
Di solito le tempeste di vento non erano gelide, ma ce ne fu una, quando era ancora piccola, che fu così fredda e terribile, da lasciarle il ricordo di una bambina nascosta sotto una coperta, davanti il cammino acceso del salotto, tremante di freddo e di paura ad ogni ululato e sferzata.
Una notte scura e gelida, col vento che frustava le mura in pietra, così adirato contro quella famiglia, da abbattersi senza ritegno.
Le labbra viola e le mani bianche di suo padre, appena rientrato dopo che era corso fuori a lanciare incantesimi di protezione sulla casa che il vento sembrava voler spazzare via... così congelato, da non riuscire più a muoversi normalmente e non sentire le dita dei piedi, scosso da tremori e brividi allarmanti.
Quella casa, tanto antica ma ben tenuta nel tempo dalla famiglia Fiachran, ancora possente, resistita a guerre e tempeste di ogni tipo e potenza, per la prima volta l'aveva sentita gemere, tetri lamenti di dolore, trafitta da lame d'aria, così veloci e gelide, da metterla inginocchio.
Alla fine aveva resistito, ma solo perchè, dalla sua costruzione, vi avevano abitato numerosi maghi e streghe, assorbendone, nel corso dei secoli, la magia rilasciata non solo dai loro incanti, ma anche da riti e preghiere dedicate alla Dea Madre.

Ecco, era la tormenta gelida e indomabile di quella notte che voleva richiamare.
Ma se avesse ottenuto almeno il getto d'aria fredda iniziale, lo avrebbe mantenuto puntato contro la nube, con l'intento di spostarla più rapidamente possibile verso Emily, e poter così sia ridurle il campo visivo, sia gettarle addosso tutti i detriti, schegge e polveri da lei stessa sollevate col suo precedente attacco.
Magari non l'avrebbe ferita gravemente, ma almeno un granello di polvere nell'occhio glielo avrebbe ficcato... e se fosse riuscita ad abbassare abbastanza velocemente la temperatura dell'aria fino a ghiacciarla, avrebbe potuto tagliarla o un minimo congelarla (almeno uno starnuto!).

Ogni cosa, ogni movimento, doveva esser rapido e perfetto.
Compreso il sollevare testa e busto il necessario per vedere nube e ombra, fino ad addirittura e sedersi con uno scatto, mentre già iniziava a lanciare l'incanto,
Se tutto fosse andato bene senza intoppi, al sollevamento del busto, in contemporanea, ci sarebbe stata la concentrazione ed esecuzione dei gesti del Frigus, puntando la bacchetta contro la nube e l'ombra della studentessa, per poi aumentare la potenza del getto e abbassarne la temperatura così da lanciare il Glacies.
Non era sicura di aver il tempo per congelare il getto d'aria, ma almeno la coltre di detriti sperò di riuscire a mandarla contro Emily.


Inf. XXXII, 22-24
Per ch’io mi volsi, e vidimi davante
e sotto i piedi un lago che per gelo
avea di vetro e non d’acqua sembiante.

Inf. XXXII,34-36
livide, insin là dove appar vergogna
eran l’ombre dolenti ne la ghiaccia,
mettendo i denti in nota di cicogna.

Inf. XXXII, 37-39
Ognuna in giù tenea volta la faccia;
da bocca il freddo, e da li occhi il cor tristo
tra lor testimonianza si procaccia.

Inf. XXXII, 70-71
Poscia vid'io mille visi cagnazzi (lividi)
fatti per freddo ...

Inf.XXXIII, 92-99
Noi passammo oltre, là 've la gelata
ruvidamente un'altra gente fascia,
non volta in giù, ma tutta riversata.
Lo pianto stesso lì pianger non lascia,
e 'l duol che truova in su li occhi rintoppo,
si volge in entro a far crescer l'ambascia;
chè le lagrime prime fanno groppo,
e sì come visiere di cristallo,
riempion sotto 'l ciglio tutto il coppo.

Inf. XXXIV, 11-15
... là dove l'ombre tutte eran coperte,
e traparien come festuca in vetro.
Altre sono a giacere; altre stanno erte,
qella col capo e quella con le piante;
altra, com'arco, il volto a' piè rinverte.

Inf. XXXIV, 46-52
Sotto ciascuna uscivan due grand'ali,
quanto si convenia a tanto uccello:
vele di mar non vid'io mai cotali.
Non avean penne, ma di vispistrello
era lor modo; e quelle svolazzava,
sì che tre venti si movean da ello:
quindi Cocito tutto s'aggelava.



Per i Cristiani, l'Inferno era fatto di fuoco e lava, lapilli che sferzavano l'aria, temperature così alte da sciogliere la pelle e cuocere le carni dei condannati all'eterno dolore.
Eppure, soprattutto nella letteratura, l'Inferno non per forza era un luogo caldo...
Per Dante, nella Divina Commedia, il punto più profondo dell'Inferno era un pozzo sul cui fondo vi era un lago ghiacciato coi dannati qui immersi, nudi e congelati. Incapaci di muoversi, la pelle livida e annerita dall'ipotermia, il gelo che impedisce loro di parlare e di vedere.
Non possono che soffrire per il freddo che penetra nelle loro carni come lame letali, le lacrime che si congelano sul loro viso, creando orribili maschere di ghiaccio, volti di cristallo, per coloro che hanno commesso il peccato peggiore: il tradimento (della famiglia, della fede, della Patria).


§ PS: 108/258 § PC: 186/203 § PM: 212 /212

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view post Posted on 29/7/2021, 17:04
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Giant.

La deflagrazione che seguì il Bombarda fu uno spettacolo che risuonò con altisonante orgoglio alle orecchie della Serpina. Checché non potesse vedere l'avversaria, confidò nel fatto di averle causato abbastanza danni da solleticarne il desiderio di vendetta.
Aver risvegliato il gioco, tuttavia, non voleva certamente dire che le avrebbe lasciato campo libero; senza concentrarsi ulteriormente su ipotesi di attacco nemico o su dove quest'ultimo potesse trovarsi in mezzo al vorticare frenetico e polveri e detriti, Emily optò immediatamente per un'azione ad ampio raggio e che, grazie alla sua esecuzione, avrebbe potuto evocare senza doversi preoccupare di mirare alla docente.
Distese il braccio davanti a sé, lasciando roteare in senso anti-orario il polso sinistro. Il movimento, però, non fu celere o continuo ma venne scandito nella lentezza di un solo giro perfettamente circolare. V'era una melodia tacita a tracciare l'orbita, a definire l'eleganza di quell'attacco, interrotta soltanto dall'enunciazione chiara dell'incanto:
« Ebùblio »
Accentata a dovere e altisonante, la formula avrebbe così consacrato la creazione di una sola, gigantesca bolla ardente ed estremamente dannosa per Mireen.
L'evocazione si sarebbe erta dinanzi a sé per poi mirare con immediatezza all'avversario comune. La fattura era rinomata per arrecare pericolose ustioni sulla pelle ed Emily, ansante e curiosa, sperò che la nebbia si dissipasse abbastanza in fretta per godersi la scena.

PS: 280 | PC: 290 | PM: 300 | EXP: 64



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merystreep
LA GIORNATA DEL DUELLANTE
La sensazione di benessere aveva preso lentamente a propagarsi. Dalla zona appena al di sotto della clavicola destra (+6PS) aveva iniziato ad insinuarsi piacevolmente sino alla parte alta del busto investendo la spalla corrispondente. La docente poteva avvertirlo distintamente, al pari di una brezza fresca in una giornata afosa. Desiderato, agognato, bramato proprio per il suo potere rigenerante. Ella avrebbe cominciato a sentirsi quasi rivitalizzata, se non fosse stato per il dolore al busto e alla schiena, provocato dall'esplosione alla quale la sua sfidante l'aveva costretta qualche istante prima. Riuscì tuttavia, scostandosi di dosso polvere e detriti, a sollevare il busto quel tanto che bastava per constatare la presenza della nube di fronte a lei, quella stessa che le impediva di individuare con chiarezza la posizione esatta della Serpeverde. Non bisognava perdere tempo. Le braccia vennero prontamente distese. Frigus! La mano sinistra, quella libera, si mosse quasi a voler spingere l'aere contro la bacchetta simulando il soffio che avrebbe dato vita all'incantesimo. In questo modo, la magia presto fluì attraverso il legno e si concretizzò lentamente nella forma di un getto d'aria fredda. La coltre si dissipò al suo passaggio mentre la temperatura scendeva di qualche grado. Nel preciso istante in cui tutto questo avveniva, la giovane studentessa sul versante opposto concludeva l'ampio e lento movimento circolare del polso in senso antiorario. Ebùblio! La formula ben accentata e pronunciata in maniera altisonante, rappresentò in seguito l'ultimo e indispensabile tassello per la realizzazione dell'incantesimo. Un'unica bolla di grandi dimensioni stava ora cominciando a prendere forma. Una volta sprigionata del tutto, per qualche frazione di secondo rimase sospesa a mezz'aria per poi galleggiare velocemente in direzione della Fiachran. La mente di quest'ultima era in quel momento immersa nel ricordo dei geli vissuti in Irlanda. Inverni freddi, venti impietosi e violente tempeste irlandesi assorbivano completamente la concentrazione della donna. Intanto, nella parte centrale del palco, si scontravano due forze opposte. Da una parte, la magia dava alla bolla una particolare missione: quella di raggiungere la sua vittima. Dall'altra, l'aria sembrava voler fare da scudo rallentando l'avanzata della sfera. La pedana somigliava sempre più ad un vero e proprio campo di battaglia: la polvere e i detriti erano dispersi sulla sua superficie. Glacies! Piano piano un leggero strato di ghiaccio iniziò a stendersi lungo il palco della contesa fino ad arrivare al punto in cui il Frigus e l'Ebublio entravano in collisione. Poi, accadde all'improvviso. L'aria fredda fece sollevare rapidamente la bolla - ora ad un passo dalla punta del lampadario. L'ex Antimago era riuscita ad evitarsi un'intensa ed estesa scottatura, tuttavia, la Richardson sembrò non volersi perdere nulla di quegli istanti. Il gioco si stava facendo interessante.

Emily
PS: 280/300
PC: 290/300
PM: 300/300
Proroghe: 1/3
Mìreen
PS: 114/258
PC: 186/203
PM: 212/212
Proroghe: 2/3

pedana

Descrizione Sala

Sala del Duello
La Sala è molto ampia, con alte finestre luminose e il soffitto a non meno di sei metri da terra. Vi sono molti oggetti e arredamenti...

Lista Oggetti Presenti
Un lungo tappeto, sulla pedana dove i due si sfidano;
Due armadi, uno con libri e un altro con coppe e trofei, addossati alle pareti laterali alla pedana;
Quattro armature, una per angolo
Otto torce, che oscillano nella sala;
Un enorme lampadario in ottone, con 36 candele, appeso al soffitto esattamente sopra il centro della pedana;
Due candelabri a tre braccia;
Una quindicina di quadri;
Arazzi e stendardi alle pareti;
Lunghe tende alle finestre;
Quattro statue gargoyle poste agli angoli della sala;
Due puff;
Due file da dieci sedie poco distanti dai due lati lunghi della pedana;
Un tavolo accostato al muro;
Quattro ganci appesi al soffito per appendervi gli stendardi.

Emily: Riesci ad evocare una bolla di grandi dimensioni che inizialmente fluttua davanti a te per poi galleggiare velocemente in direzione di Mìreen. Il suo percorso però subisce una deviazione a causa dell'aria fredda, ottenuta tramite l'incantesimo Frigus. La bolla infatti rallenta. Si solleva poi velocemente avvicinandosi sempre più alla punta del lampadario. Nel frattempo la coltre si è dissipata e ti permette di vedere Mìreen. Polveri e detriti sono dispersi lungo la pedana. Un leggero strato di ghiaccio ricopre la metà di Mìreen.
Mìreen: Il Curo Venenum ti fa recuperare altri 6PS. La sensazione di benessere si espande. Riesci ad evocare l'incantesimo Frigus. L'aria fredda fa dissipare la coltre di fumo e detriti (puoi così vedere Emily) e arriva a coprire metà pedana rallentando la bolla. Il palco è disseminato di detriti: tieni conto che vicino a te puoi notare anche gli effetti del Bombarda di Emily. Il Glacies fa stendere un leggero strato di ghiaccio lungo la pedana (lungo la tua metà). Dopo aver rallentato, la bolla si solleva rapidamente sino a raggiungere quasi la punta del lampadario.

Turno ad Emily.


 
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view post Posted on 5/9/2021, 17:33
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Banshee ▪ 19 yo ▪ distorsione.
Hazzard.

Arrivati a quel momento del duello, la stanchezza era inevitabile. Ogni fibra dei loro corpi stava irrimediabilmente inneggiando al riposo. Le membra, trafitte da spasmi muscolari e tremolii, cercavano di rispondere ai comandi della ragione, posticipando il momento del loro stesso collasso.
Emily aveva vissuto momenti forse addirittura più intensi di quel duello e sapeva bene che, quando il corpo inizia ad avanzare i primi segni di cedimento, tutto ciò a cui bisogna appellarsi era la Ragione.
Cosa sarebbe successo, quindi, se lei avesse minato quella forza?
Cosa ne sarebbe stato della docente?
Fu proprio nel vedere la propria bolla venir spazzata tacitamente via che prese una decisione: l'alito gelido stava vanificando il suo attacco, spostando il pericolo incombente verso la punta del lampadario, in direzione del soffitto...
La bacchetta andò a tracciare un cerchio perfetto, quasi a volervi inglobare dentro l'avversaria ora ben visibile, «Nebula...», avrebbe pronunciato mentre il perimetro dell'immaginata figura giungeva a compimento. L'arma venne poi puntato al centro esatto, memore delle svariate volte in cui quell'evocazione le era stata d'aiuto, e accompagnata dall'enunciazione finale, «...Antigravitas
Con i piedi ben saldi al terreno gelido e scivolo e l'Ebublio a torreggiare sulle loro teste a mo' di spada di Damocle, Mireen non avrebbe osato fare un solo passo animata dal panico di cascare a testa in giù, scivolare sul manto ghiacciato da lei stessa evocato e finire a capofitto nella bolla ustionante.
Il terrore era da sempre il peggiore dei nemici in uno scontro; quando il panico rallenta i sensi, intorpidisce il corpo e accelera il battito, un velo opaco si stende sui pensieri e ci impedisce l'azzardo.
Il suo respiro si sarebbe fatto più ansante? Le gambe avrebbero retto al timore del loro stesso peso? Avrebbe guardato in su, la docente, nel vano tentativo di cercare una fuga verso il cielo ora divenuto terra?
Emily sarebbe rimasta in attesa, ma non per molto: tempo di constatare il termine del proprio incanto e avrebbe, finalmente, tentato di rialzarsi facendosi forza sul lato sinistro del proprio corpo per poi piegare il ginocchio insistendo sulla caviglia prima di mettere la destra a terra e tentare, così, di togliersi dall'aria di tiro nel minor tempo possibile.

PS: 280 | PC: 290 | PM: 300 | EXP: 64



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§ 25 Anni § DOC. ERBOLOGIA § Sangue BANSHEE ஜ Scheda PG



Mìreen Fiachran
iBQQLAi
2° Giornata del DUELLANTE

Aveva ottenuto sia il vento sia il freddo, ma non il risultato sperato.
Voleva spostare la nube contro la propria avversaria, per ferirla coi detriti di cui era composta, invece l'aveva solo dissipata, tornando visibile e bersagliabile. Inoltre, nella sua posizione, ancora quasi a schiena a terra, il busto sollevato per vedere la sfidante, era in svantaggio... per fortuna anche Emily ancora non era riuscita a rialzarsi.
Una magra consolazione c'era stata: la sua folata di vento e ghiaccio, aveva rallentato fino a fermare la bolla letale lanciatele contro, peccato che ora stava fluttuando in aria, e alzandosi lentamente, minacciava di raggiungere il lampadario.
Se fosse scoppiata, come una normale bolla, l'incanto l'avrebbe colpita? Quanto era distante e alto il lampadario rispetto a dove si trovava lei? Abbastanza da concederle un altro po' di tempo?
Il suo primo pensiero fu proprio di scagliargliela contro, rispedendola al mittente... ma nel tempo necessario al puntarla e lanciarla, Emily sarebbe riuscita ad attaccarla?
Aveva la bacchetta già bella rivolta verso l'avversaria, la cui figura, da semplice ombra, era tornata ben visibile grazie al Frigus, le sarebbe bastato solo scegliere l'incanto "punta e lancia"... più facile di così? Non poteva perdere una simile ghiotta occasione!
Ma quella maledetta bolla ustionante da cui si era salvata per pura coincidenza, rischiava di darle non pochi dolori se arrivava al lampadario e scoppiava.
Era ardua la scelta, ma in un duello contava molto la velocità nel decidere non solo la mossa successiva, ma addirittura le due o tre mosse dopo... e Mìreen aveva già preso la sua decisione.
Nel momento in cui vide il suo vento gelido dissipare la nube di detriti, senza riuscire ne a congelare ne a scalfire con le schegge volanti la Serpeverde, e l'Ebublio della sfidante rallentare e sollervarsi, reagì subito.

Più rapidamente possibile, cercò di far cessare col pensiero il Frigus Glacies appena lanciato, per poi provare a spostare di poco il catalizzatore - la sfera magica si era alzata solo di un paio di metri - in modo da puntare la bolla e tentare di spostarla veloce contro la propria avversaria, mentre le sue labbra enunciavano sicure la formula << Oppugno bolla!>>
Nella sua mente, immaginò di "agganciare" con la punta della bacchetta la bolla sospesa in aria, e poi di scagliarla veloce e con forza, contro la sua creatrice.
Aveva cercato di esser rapida, nella speranza di anticipare l'offensiva della rossa, ma era la prima volta che spostava oggetti magici evocati da incantesimi rimasti letteralmente "in sospeso", avrebbe funzionato o l'Ebublio le sarebbe esploso nell'intento?
Però il suo vento non l'aveva fatta esplodere come succedeva quando si soffiava sulle normali bolle di sapone, quindi non poteva esser tanto delicata... Era pur un "oggetto magico", e lei l'aveva "afferrato" e scagliato sempre magicamente, ma quale sarebbe stato l'esito?
Era riuscita ad esser più veloce della sua avversaria, o la bolla era troppo distante e lo spostamento troppo lento da interromperla?
Appena lanciato l'incanto, avrebbe provato comunque a sollevarsi un poco, cercando di far leva con la mano sinistra, scattando il busto verso avanti e facendo strisciare le gambe sotto al sedere. Voleva muoversi giusto il necessario per mettersi inginocchio, mantenendo il più possibile la bacchetta puntata contro l'avversaria.


§ PS: 114/258 § PC: 186/203 § PM: 212 /212

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// Informazioni sulla bolla e lampadario pervenute dal Master
 
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merystreep
LA GIORNATA DEL DUELLANTE
La sensazione di benessere proseguiva nel suo lento e continuo percorso di espansione (+6PS) arrivando così ad investire il braccio destro e a scendere lungo il busto, sul quale persisteva ancora il dolore dovuto all'esplosione provocata dal Bombarda. Intanto sulla pedana, la magia del Frigus, come era nata, presto svanì. Il vento freddo sparì e la temperatura cominciò a salire. Fu proprio in quell'istante che la bacchetta venne puntata in direzione della grande sfera trasparente che sembrava sostare appena sotto al lampadario, a circa due metri di altezza, esattamente sopra il centro della pedana. Il braccio armato prontamente si mosse con decisione per segnalare la strada che avrebbe dovuto percorrere la bolla. A coronare il tutto, si presentò puntuale l'imposizione verbale. Sul versante opposto della pedana, il fittizio cerchio perfetto era stato eseguito dando origine all'esecuzione dell'incantesimo vivido nella mente. Nebula... La voce poi aveva accompagnato il movimento di chiusura della forma immaginaria, al centro della quale era stata in seguito puntata la bacchetta. ...Antigravitas. La parola, a concludere l'evocazione della magia. Due strategie differenti, dunque, erano state messe in campo: da un lato, alterare la percezione, tanto da bloccare l'avversaria e renderle, in questo modo, i movimenti complicati; dall'altro, sfruttare la bolla facendo rivoltare l'incantesimo Ebublio contro la stessa strega che l'aveva generato. In quel frangente, la sfera si lanciò decisa - apparentemente ignara della sua mole - verso il basso, in direzione della giovane Serpeverde, che cercava di sollevarsi. I movimenti di quest'ultima, però, vennero inibiti dalla stessa bolla che esplose (-23PS; -5PC; -5PM) a contatto con il corpo. L'impatto costrinse Emily a muoversi leggermente all'indietro ricadendo sulle ginocchia, mentre una profonda ed estesa ustione aveva preso a ricoprire dolorosamente la spalla destra e buona parte del torace. Se l'adepta di Salazar si era appena ritrovata a dover fare i conti con un grattacapo alquanto doloroso, la docente non poteva considerarsi completamente fuori da ogni pericolo. La strega era stata, infatti, colpita in pieno dal Nebula Antigravitas (-23PS; -10PC; -10PM) nel preciso istante in cui aveva portato le ginocchia a toccare il suolo. L'incantesimo aveva poi dato vita all'illusione che avrebbe complicato ogni cosa: la pedana e il pubblico adesso stavano sopra; il soffitto, invece, si trovava sotto ai piedi. Tuttavia, nessuno dei presenti in quella sala, a parte Mìreen, si sarebbe reso conto di questo. L'ambiente circostante, nella realtà dei fatti, non aveva subito modifiche di tale improbabile portata, eppure la sensazione di cadere - in ginocchio - dentro il soffitto della sala, a circa cinque metri di distanza dal lampadario, per la donna sarebbe sembrata così reale, spaesante e vertiginosa. Era comunque tutto nella sua testa. Ma in che modo avrebbe affrontato la situazione? Con quali modalità, entrambe le contendenti, avrebbero cercato di fronteggiare le loro difficoltà? E prese dai loro importanti e gravosi problemi, si sarebbero accorte del leggero strato di ghiaccio che cominciava a rompersi presentando le prime piccole crepe? L'innalzamento della temperatura aveva provocato l'iniziale spaccatura della sottile lastra ghiacciata.

Emily
PS: 257/300
PC: 285/300
PM: 295/300
Proroghe: 1/3
Mìreen
PS: 97/258
PC: 176/203
PM: 202/212
Proroghe: 2/3

pedana

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Sala del Duello
La Sala è molto ampia, con alte finestre luminose e il soffitto a non meno di sei metri da terra. Vi sono molti oggetti e arredamenti...

Lista Oggetti Presenti
Un lungo tappeto, sulla pedana dove i due si sfidano;
Due armadi, uno con libri e un altro con coppe e trofei, addossati alle pareti laterali alla pedana;
Quattro armature, una per angolo
Otto torce, che oscillano nella sala;
Un enorme lampadario in ottone, con 36 candele, appeso al soffitto esattamente sopra il centro della pedana;
Due candelabri a tre braccia;
Una quindicina di quadri;
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Quattro statue gargoyle poste agli angoli della sala;
Due puff;
Due file da dieci sedie poco distanti dai due lati lunghi della pedana;
Un tavolo accostato al muro;
Quattro ganci appesi al soffito per appendervi gli stendardi.

Mìreen: Recuperi altri 6PS grazie al Curo Venenum, ma sei ancora dolorante. Riesci ad oppugnare la bolla che sfreccia in direzione di Emily. Mentre ti metti in ginocchio vieni colpita dal Nebula Antigravitas che ti conduce in una sorta di dimensione illusoria. L'incantesimo ti fa sembrare che la pedana e il pubblico stiano sopra di te e il soffitto della sala (con il lampadario) si trovino sotto di te. Avverti la sensazione vertiginosa di cadere quasi dentro il soffitto. Il leggero strato di ghiaccio comincia a mostrare alcune piccole crepe, e tu perdi il senso dell'orientamento. Sei disorientata: dunque pondera bene le tue azioni successive. Ti segnalo che resterai in questo stato per un turno.
Emily: Riesci a scagliare il Nebula Antigravitas (che durerà un turno). Mentre cerchi di sollevarsi, vieni colpita però dalla bolla oppugnata da Mìreen. La sfera trasparente ti fa guadagnare una profonda ed estesa ustione. La dolorosa bruciatura ricopre la spalla destra e buona parte del torace. Il leggero strato di ghiaccio sulla pedana - nella metà di Mìreen - comincia a mostrare alcune piccole crepe.

Turno a Mìreen.


 
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view post Posted on 13/10/2021, 23:18
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Mìreen Fiachran
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2° Giornata del DUELLANTE

Era riuscita a lanciare contro la sua creatrice l'Ebublio, ma a quale prezzo? Prestando ferma dov'era, muovendosi solo del necessario per mettersi in ginocchio in modo da non perder tempo, era rimasta dove si trovava e l'incantesimo antigravitazionale della sua avversaria l'aveva presa in pieno.
Come poteva, un incantesimo strettamente mentale far così male?? Alla fine si trattava di una sensazione mentale, non fisica, eppure quell'attacco le aveva fatto un fottio di dolore, neanche fosse stato un Bombarda dritto in faccia.
L'incantesimo antigravità era stato lanciato in tempo, prima che la bolla esplosiva colpisse, e ora che la sensazione di avere cielo e terra invertiti le destabilizzavano i sensi, non le restavano molte mosse tra cui scegliere. 6
Certo, per una abituata fin da piccola ad arrampicarsi sugli alberi e ad aggrapparsi ai rami per restare a testa in giù come un pipistrello, solo per la voglia di vedere il mondo sotto un punto di vista diverso, oppure semplicemente per fare uno scherzo al fratellino, non era poi un problema insormontabile... Peccato che, mentre lei vedeva spalti, pedana e arredamento girati al contrario, in realtà nessuno si era spostato, erano ancora perfettamente al loro posto, neanche lei si era mossa, solo la sua percezione mentale era cambiata di colpo.
Dove lei vedeva il soffitto vuoto, probabilmente c'era la sua avversaria e viceversa.
A quel punto, a cosa le serviva la vista, se la poteva solo ingannare?
Attaccare era inutile, avrebbe sicuramente mancato il bersaglio non vedendone l'effettiva posizione, non poteva neanche interagire con l'ambiente poichè al momento era falsamente invertito e rischiava solo di confonderla ulteriormente...
Poteva auto-incantarsi, ma con quale scopo scegliere l'incantesimo? Proteggersi? Curarsi? Occultarsi? Certo occultarsi non sarebbe stata male come idea, ma a parte generare del fumo cos'altro poteva fare?
Curarsi significava restare completamente alla mercé della Serpeverde che, a differenza di lei, non aveva il mondo rovesciato, e chissà cosa le avrebbe riservato.
No, non poteva restare lì, doveva muoversi.

Nel momento in cui Mìreen vide il sopra e il sotto iniziare a ribaltarsi, capì di non aver lanciato in tempo l'Oppugno per scagliare la bolla contro Emily prima che lei agisse.
Senza neanche aspettare di vedere se l'Ebublio era almeno arrivato a ferire la rossa, cercò veloce di chiudere gli occhi, infondo la vista l'avrebbe solo ingannata.
Tenendo il gomito destro alzato, la bacchetta impugnata nella mano sempre destra rivolta verso il proprio corpo, provò a muovere il braccio con un veloce slancio verso l'esterno, da sinistra verso destra, che finiva con la punta del catalizzatore rivolta verso la direzione in cui sperava di proiettarsi: il lato della pedana dove ricordava (con gli occhi chiusi doveva andare a mente) non vi fosse ancora la sottile lastra di ghiaccio.
Ugualmente poco le importava dove sarebbe finita, le sarebbe andato bene anche cadere giù dalla pedana, avrebbe sicuramente fatto meno male di un colpo diretto della Rose, l'importante era spostarsi dalla traiettoria della sfidante e non esser un facile bersaglio fermo.
Intanto le labbra della docente, pronunciavano la formula << Proiècto>>, ponendo l'accento sulla "e" aperta.


§ PS: 97/258 § PC: 176/203 § PM: 202 /212

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view post Posted on 16/10/2021, 20:37
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Comunico che Emily ha chiesto di poter usufruire della seconda proroga: avrà tempo per postare fino alle ore 00:18 di lunedì 18 ottobre.

 
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view post Posted on 17/10/2021, 19:40
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Banshee ▪ 19 yo ▪ chiusura.
Ironical.

Il dolore giunse con tutta la sua distruttiva carica. Emily avvertì l'ingiustizia dell'offesa bruciare le viscere prima ancora del contorcersi dell'epidermide, del sibilare ardente delle cellule a contatto con gli abiti roventi.
Il potere magico dell'Ebublio s'era abbattuto contro la sua stessa genitrice ed era proprio in quell'involuto tradimento che s'ergeva il sentimento del torto subito. La prepotenza del danno bruciò contro al torace, estendosi alla spalla e la Serpina strinse gli occhi accusando il colpo inferto all'orgoglio. Col tempo, forse, avrebbe ripensato a quel momento come un qualcosa che prima o poi sarebbe stata costretta a provare e, con alterigia, avrebbe sorriso perché, infondo, il dolore che provava era direttamente proporzionale alla sua stessa capacità di causarlo.
Con le iridi chiare a inquadrare nuovamente l'avversaria, però, era l'ira più profonda ad animarla, e null'altro. Mireen aveva avuto un vantaggio in termini di tempo su di lei ma ora che il Nebula dava vanto del suo successo, sarebbe stata Emily a poter compiere un passo in avanti - mentre all'avversaria non restava che perdersi nell'inattesa incapacità di distinguere il sopra dal sotto.
Con la bacchetta stretta nella sinistra e già puntata verso la spalla lesa, aveva già deciso.
E' ironico come il dolore possa renderci lucidi, come la sensazione di prevalere sulle ingiustizie possa avere una forza da tale da sconfiggere ogni male inferto al corpo.
La bolla ustionante era sopravvissuta al getto freddo, sfidando ogni legge fisica, era stata librata in aria e poi scagliata contro di lei. Quella ferita, quelle stesse ustioni che stavano pericolosamente alzando la temperatura del corpo esile, non potevano dirsi vane; dovevano pur servire a qualcosa.
La ragione prevalse e, con essa, la consapevolezza che, tutto ciò che aveva fatto fino a quel momento, non era servito ad altro se non a giustificare l'attacco che stava per giungere.
Emily compì la sferzata del Salice, da destra verso sinistra, pronunciando al contempo la formula e tutto divenne chiaro, cristallino..
«Tormentaaam!»
Immaginò le forti tempeste di sabbia imperversare contro il nemico, tutt'intorno alla sua aria di azione. Le schegge di legno causate dal Bombarda, le crepe di ghiaccio dell'incantesimo precedente, la rena a cui la Serpina stessa avrebbe dato origine... Tutto ciò avrebbe circondato Mireen, ovunque lei avrebbe deciso di avanzare per sfuggire dalla Nebbia in cui l'aveva imprigionata. Tagli e graffi avrebbero minato il suo corpo e gli occhi, se non serrati, sarebbero stati afflitti da minuscole lacerazioni dovute alla sabbia.
Se solo fosse riuscita nel suo intento, avrebbe potuto chiudere il cerchio degli incantesimi che si erano susseguiti fino a quel momento. Avrebbe potuto dire di aver saggiato il suo stesso potere.
E di averlo fatto, per tutta la durata del duello, senza alzarsi in piedi.
PS: 257 | PC: 285 | PM: 295 | EXP: 64



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