| La giornata del duellante Casey Bell Mike T. Minotaus La corsa sfrenata compiuta fino alla Congrega le aveva quasi fatto rimpiangere la sua scarsa praticità con i viaggi magici: la metropolvere o le passaporte avrebbero potuto essere molto più efficaci, persino un viaggio con la scopa lo sarebbe stato! Per quanto potesse essere fuori dalla sua portata, oltre che rischioso - non era normale svolazzare nei cieli di Londra solo per non far tardi, giusto? - avrebbe preferito volare su di una scopa piuttosto che arrivare in ritardo. E non nera una cosa di poco conto per la Tassorosso. Correndo riusciva a pensare solo al fatto che non sarebbe riuscita a vedere il volto di Casey prima dell'inizio del duello, che non sarebbe riuscita ad infonderle nemmeno un po' di coraggio prima che la concentrazione dello scontro diventasse suprema. Certo, la Grifondoro probabilmente non ne aveva nemmeno bisogno e, come per il suo primo duello, aveva tutte le carte in regola per affrontare il secondo, e magari vincere ancora, con o senza la presenza della Tassorosso. Lei però voleva esserci, desiderava fare il tifo per lei dagli spalti, incoraggiarla a dare del suo meglio ed essere presente se avesse avuto bisogno di soccorso. Festeggiare una vittoria oppure anche distruggere qualcosa per compensare una sconfitta; ecco sì, l'avrebbe sostenuta in entrambi i casi. Ancora con il fiato corto per la corsa, oltre che sospeso dall'emozione per l'evento, Gwen prese posto sugli spalti senza nemmeno guardare la sedia sulla quale si stava fermando. La presentazione dell'arbitro era oltre che superata, il lancio della moneta già effettuato ed i segni di bruciature sulla pedana erano più che evidenti. Anche questa volta la tattica dell'elemento del fuoco si era fatta suprema della Grifondoro, visti i segni di bruciatura sul suo avversario, e questo poteva significare che avesse già un qualche vantaggio. Con questa consapevolezza il cuore della spettatrice già si riempiva di compiacenza per la compagna, mentre iniziava ad osservare ogni movimento, suo e del suo avversario. Lo sfidante questa volta era uno studente, il Caposcuola Serpeverde per essere precisi. Non ci aveva avuto molto a che fare, quindi non aveva idea di che tipo di mago fosse, ma non era difficile notare che aveva una grande abilità di incantesimi non verbali; la Tassorosso suppose che fosse difficile riuscire a contrastare qualcosa i cui effetti possono essere visti solamente dopo essersi mostrati. Ascoltare una formula permette di prevedere, in qualche modo, ciò che ci si aspetta da essa, ma senza udirla i movimenti della bacchetta rischiano di diventare una distrazione, ipnotica forse. Nessuna previsione significava nessun preavviso e Casey stesa sulla pedana poteva essere dovuto a questo, Gwen era arrivata proprio quando la Grifondoro era riuscita a mettersi seduta, già con ottime carte da giocare: quando izzò il gargoyle contro il Serpeverde, infatti, Gwen non mancò di sorridere con entusiasmo, mentre stringeva i pugni sopra le ginocchia, per incoraggiare la compagna anche se non poteva vederli. Osservò la creatura animata da Casey forse con troppo fervore: il Serpeverde era in seria difficoltà, ma in quel momento, la cosa importante era solamente il vantaggio che avrebbe portato alla Bell. Il Caposcuola si dimostrava comunque un osso duro, nonostante gli evidenti dolori corporei non demordeva e continuava a lanciare incantesimi contro la sua amica, il che rendeva il duello emozionante. Anche se, istintivamente, gli occhi della Tassorosso si spostarono appena alla ricerca di chi doveva occuparsi delle cure degli sfidanti: dovevano esserci dei medimaghi in pista, per evitare il peggio, a maggior ragione visti i precedenti alla Congrega. Sì, perché la studentessa non si era di certo fatta sfuggire la storia riguardo la chiusura di quel complesso e lo stop ai duelli esistente fino a quella ripresa. Non si poteva mai sapere chi fosse il proprio avversario, come decidesse di agire e quali fantasmi aveva rinchiuso nel proprio armadio. Allo stesso modo i due attuali sfidanti, che potevano star riversando le proprie emozioni sulla pista, il che era sia un vantaggio per determinati incantesimi sia uno svantaggio, soprattutto dal punto di vista strategico: in fin dei conti bisognava pianificare qualcosa anche in un duello. Pochi attimi e poi vide il Serpeverde accusare gli impatti di una magia a lei sconosciuta, mentre Casey sembrava apparentemente non aver subito nulla dall'ennesimo incanto non verbale del suo avversario. Cosa le aveva scagliato questa volta? *Forza KC, puoi farcela!*
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