12 anni • studentessa • I anno • Serpeverde •
SchedaUn periodo estremamente turbolento per Lyvie aveva quasi finito di scuoterla. Quasi tutti i rapporti interpersonali che aveva annaffiato nel suo percorso ad Hogwarts sembravano essere appassiti. Cos'era successo?
Inimicarsi mezza casata Grifondoro forse non era stata la cosa giusta da fare, ma a Lyvie - in fondo - non interessava un fico secco di loro. Ci fu un momento di rottura non indifferente, l'allontanamento di Narcissa, la situazione di stallo con Daniel, proprio non capiva il comportamento di certe persone. Non vedeva più in giro le facce che conosceva meglio, in quei mesi - paradossalmente - sembrava aver incrociato il suo acerrimo nemico ormai, suo fratello, più spesso di tutti i suoi amici.
E ciò, fortunatamente, le diede molto modo di riflettere. Cosa poteva fare? Fare un passo in avanti le sembrò il minimo. Mettere da parte l'orgoglio è sempre stato un problema per Lyvie, cocciuta com'era, era capace di mantenere il broncio quasi a comando.
Ma quando vide Daniel nei pressi dell'altra parte del Ponte Sospeso, capì che quella era la decisione giusta. L'aveva cercato un po' in giro per la scuola, quando si rese effettivamente conto che, sì, era una bella giornata. Forse, era fuori. Così si avviò verso il giardino di Hogwarts Lyvie, trovando immediatamente Daniel assieme ad un gruppo di altri compagni, Serpeverde e non.
E improvvisamente cominciò a farsi mille domande, la giovane moretta: come approcciarsi? Avrebbe dovuto chiamarlo da quella distanza o avvicinarglisi?
Certo, la Serpeverde aveva un carattere socievole, ma solo se messa a proprio agio. Non conosceva quelle persone, per cui esitò un attimo e quasi non levò i tacchi per andare via. Magari, avrebbe potuto beccarlo anche in un altro momento. Ma non poteva perdere quell'occasione. In fondo, era solo un gruppo di studenti!
L'epopea mentale durò solo pochi secondi. Partì spedita dunque, arrivando ad una manciata di centimetri dietro Daniel, che era di spalle, quando gli picchiettò un dito sulla spalla per attirare la sua attenzione. Quando la ottenne, parlò:
« Ehi, Daniel. Posso parlarti due secondi? Sarò breve. » asserì senza mezzi termini, con tutte le intenzioni di chiarire le cose.
Ovviamente non ce l'aveva con lui, voleva solamente sapere se - tra di loro - potesse esserci un semplice chiarimento. Attese Lyvie, gettando uno sguardo breve ai compagni che aveva attorno, focalizzando principalmente le iridi verdi sul suo viso. Teneva sinceramente alla loro amicizia, tutto l'astio superficiale provato nei suoi confronti era stato totalmente dimenticato, poiché era stato innegabilmente e del tutto infantile. Daniel le era sempre piaciuto fin dal primo momento, la sua amicizia era di fondamentale importanza, per lei: le sembrava il minimo chiarire la situazione e fargli capire che, no, non lo odiava veramente. Con un po' di fortuna, il Prefetto avrebbe provato lo stesso.
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