U.F.B - Unknown Flying Book, Privata

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view post Posted on 20/3/2021, 10:56
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Ama, ama follemente, ama più che puoi e se ti dicono che è peccato ama il tuo peccato e sarai innocente. (William Shakespeare - Romeo e Giulietta)

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20210319-101552

Uscì dall'aula di Pozioni affascinata dalla lezione del giorno, ma anche leggermente stordita dai vapori di ciò che avevano preparato quel giorno. Si diresse a passo lento verso la Sala Comune, il professor White aveva assegnato delle ricerche da svolgere entro la prossima lezione, quindi avrebbe passato il pomeriggio china sui libri. Arrivata davanti alla catasta di botti batté il ritmo che permetteva l'accesso alla tana dei Tassorosso, ormai per lei era un gesto automatico. Sperava di poter studiare in cortile, ma quel giorno pioveva, per cui non le restava che prendere il necessario e recarsi in biblioteca. Andò in dormitorio, cacciò in borsa un blocco per appunti e inchiostro di riserva, ma non riuscì ad abbandonare la stanza senza le proteste di Pinky. -Lo sai che non puoi venire in biblioteca, i responsabili non lo permettono- per tutta risposta ricevette un trillo stizzito. Per rabbonirla le dette un po' del suo cibo preferito, ne aveva fatto scorta alla festa al Serraglio Stregato. Era sicura che non sarebbe bastato, ma almeno aveva apprezzato e per il momento si era placata. Prima di andare fece lo stesso con Kermit, che tutto felice mandò giù gli insetti che gli aveva porto. -Mi raccomando, fate i bravi! Prometto che tornerò presto, nel frattempo non mettete niente sottosopra. Parlo soprattutto con te Pinky!- la situazione sembrava sotto controllo, quindi lasciò velocemente la stanza immergersi nello studio. Una pila di tomi da consultare, vecchi e nuovi, l'attendeva al quarto piano.


Raggiungere la biblioteca fu più difficile del solito, quel pomeriggio le scale si erano messe in testa di cambiare non una, non due, ma ben tre volte, allungando di circa venti minuti il tempo per arrivare. Varcata finalmente la soglia si guardò attorno per trovare un tavolo libero. Non ci mise molto, ne individuò uno infondo alla stanza, vicino alla finestra, lo raggiunse a passo deciso e posò la borsa sulla sedia per poi andare in cerca dei testi utili per le ricerche. Girovagare tra li scaffali era rilassante, amava sentirsi invadere le narici dal profumo dolciastro della pergamena. Lesse con attenzione i vari titoli del reparto dedicato alle piante e le erbe magiche, quei manuali le servivano per capire la funzione di alcune erbe e fiori utilizzati nelle Pozioni Rigeneranti. Sua madre ne aveva alcune nella sua serra, ma non aveva mai approfondito, le sue conoscenze erano ancora piuttosto superficiali. Ne aveva già recuperati un paio ed individuato un terzo, peccato però che era troppo in alto per lei. *Quanto vorrei avere qualche centimetro in più!* nelle vicinanze non c'era nessuno, quindi doveva arrangiarsi. Notò che la scala utilizzata per raggiungere i punti più alti delle librerie si trovava poco distante, decise quindi di utilizzarla, cosa poteva succedere?
Una volta trascinata nel punto ottimale iniziò ad arrampicarsi, piolo dopo piolo, fortuna non soffre di vertigini. Finalmente riusciva a toccare il libro che voleva, un tomo rilegato in pelle con delle scritte in oro, piuttosto pesante anche. Talmente pesante che le sfuggì di mano! Quando abbassò lo sguardo si accorse che una figura si stava avvicinando alla traiettoria del libro -ATTENZIONE- gridò d'istinto. Per fortuna il libro toccò terra con un tonfo sordo prima che la figura, una ragazza si rese conto, fosse completamente sotto tiro, se lo ritrovò davanti ai piedi. Per un pelo, ci mancava solo attentare alla vita di altri studenti. -Per Tosca, scusa, scusa, scusa. Tutto bene? Era troppo pesante e non sono riuscita a tenerlo- si ritrovò a dire mentre scendeva rapidamente dalla scala.

20210319-101552


Hoiuth :<31:

Scusa l'approccio pericoloso, giuro che la mia pg non ha intenti omicidi :fru:
 
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view post Posted on 8/4/2021, 11:29
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𝑤𝑒'𝑟𝑒 𝑎𝑙𝑙 𝑚𝑎𝑑 𝘩𝑒𝑟𝑒

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12 anni • studentessa • I anno • Serpeverde • Scheda


Per quanto le piacesse Trasfigurazione, non andava sicuramente pazza per le ricerche. Dopo la lezione, il docente chiese una ricerca sui differenti effetti dell'incanto "Pulvinus" in base alla piuma e all'animale di appartenenza, per cui Lyvie sapeva benissimo che - per quel compito - doveva recarsi il prima possibile in biblioteca, anche giusto per farsi un'idea. Doveva assolutamente recuperare tutto lo studio arretrato, che tuttavia era comunque poco. Ansiosa com'era, non voleva di certo sballare il ritmo che aveva preso studiando assiduamente.
Però, prima di recarsi in biblioteca direttamente, pensò bene di passare per la Sala Grande per uno spuntino. Ci voleva una bella ricarica, per cui optò per una fetta di torta al cioccolato, torta che mangiò al volo - dissetandosi con un succo all'ananas - per potersi poi avviare verso le scale. La fortuna fu a suo favore: esse non cambiarono più di tanto, permettendole di giungere al quarto piano al volo. E qui giunse il difficile: cominciare a cercare materiale. Cos'è che doveva fare? Ecco, cercare un manuale più approfondito di Trasfigurazione, precisamente concernenti delle piume trasfigurabili.
C'era gente come al solito in biblioteca, chi in piedi in cerca di libri, chi seduto con la testa su uno di essi e chi seduto con la testa tra le nuvole. Come prima cosa, cercò immediatamente posto: poggiò la cartella sul tavolo, che condivideva con un ragazzino Corvonero che non conosceva. Non gli degnò uno sguardo, bensì si avviò verso i corridoi di scaffali che aveva a disposizione.
Non fu difficile trovare un libro adatto per quella ricerca. Ritornata al tavolo, lo sfogliò in cerca dell'incanto adatto che - fortunatamente - trovò quasi subito. Le saltò all'occhio la piuma di Tuono Alato e il suo utilizzo nell'incanto... Curiosa com'era nei riguardi della Creature Magiche, doveva assolutamente indagare. Ma per giungere nel reparto che le interessava, decise di prendere la scorciatoia per il reparto delle piante e erbe magiche, dove si recava spesso per Erbologia o Pozioni.
Notò immediatamente Camille - che aveva conosciuto molto tempo prima al Ballo delle Fate - su una scala, pensò di conseguenza di salutarla. Ma di certo non voleva rischiare di farla cadere, dunque decise di evitare la cosa e andare dritto verso la sua meta.
Fu a quel suo grido chiaro e distinto che Lyvie si bloccò immediatamente nel suo passo piuttosto veloce indirizzato verso il reparto delle Creature Magiche - che non era neanche la prima volta che visitava, sebbene non avesse ancora cominciato a studiarne la materia -.


« Cosa-- » riuscì solamente ad accennare, tutto successe così velocemente. E, fortunatamente, aveva evitato un bel bernoccolo in testa.
Raggelò e il sangue le ribollì nelle vene al vedere quell'enorme libro a terra, anche a causa del tonfo pesante che causò. Il cuore sembrò volerle uscire dal petto per lo spavento, ma prese un profondo respiro per non sbottare contro di lei: sicuramente, non aveva attentato alla propria vita. Fosse stato qualcun altro, gliel'avrebbe fatta pagare.
Sollevò lo sguardo e notò Camille scendere, quando decise di chinarsi per recuperarle il libro.


« Volevi farmi perdere qualche anno di vita dallo spavento? Ci sei riuscita! » ironizzò per smorzare la tensione di tutta quella situazione Lyvie, passandosi la mano libera sul viso arrossato. E così le porse il libro che, come aveva immaginato, era incredibilmente pesante.

« Per tua fortuna non mi ha colpito, o avrei potuto pietrificarti. » la minacciò allora, fingendosi seria quando - in realtà - scherzava. Ma non le diede modo di capirlo.

« Camille, giusto? »


PS: 114 • PM: 58 • PC: 55 • EXP: 4






Vi è andata bene :picchiare:

 
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view post Posted on 9/4/2021, 09:52
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Ama, ama follemente, ama più che puoi e se ti dicono che è peccato ama il tuo peccato e sarai innocente. (William Shakespeare - Romeo e Giulietta)

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20210319-101552

Cosa aveva appena combinato? Stava per far male ad un'altra studentessa, colpendola per poco in testa con un enorme tomo, che per fortuna si era semplicemente schiantato al suolo. Se fosse successo qualcosa di grave non se lo sarebbe perdonato. A questo punto, oltre all’ansia di come poteva reagire la povera malcapitata, sperava di non aver danneggiato il libro, ci mancava avesse rovinato uno dei testi di proprietà della biblioteca. In caso non voleva conoscere le conseguenze, soprattutto se avesse comportato la sottrazione di punti, scatenando l'odio dei concasati. Con il cuore ancora a mille per la preoccupazione finì di scendere dalla scaletta, tralasciando l'ultimo piolo in favore di un piccolo salto. Aveva fretta di assicurarsi che fosse tutto a posto, entrambe sicuramente si erano prese un bello spavento.
Una volta messi i piedi a terra, trovandosi di fronte all’altra ragazza la osservò per pochi secondi, associandola quasi immediatamente ad una figura familiare: Lyvie. Stavolta priva del trucco e l'elegante abito da Fata con cui l’aveva vista la prima volta. Si erano conosciute al Ballo Invernale grazie a Narcissa, a quanto pare erano destinate ad incontrarsi in modo rocambolesco? Dopo il ballo sperava almeno di rivederla in circostanze più tranquille.
Le aveva fatto prendere un bel colpo, intuì guardandola in volto. Sembrava un fascio di nervi.
-Oddio, mi dispiace. Credimi, mi sono spaventata pure io, non è mia abitudine attentare alla vita di qualcuno- disse con un mezzo sorriso imbarazzato, prendendo il libro che Lyvie aveva raccolto e le stava porgendo. Per fortuna pareva intatto, almeno non rischiava l'ira dei responsabili. Stavolta, nonostante il suo peso, lo tenne ben stretto. Non voleva farlo finire di nuovo sul pavimento, o peggio sui loro piedi.
-Probabilmente me lo sarei meritato- se era un tono scherzoso o meno quello della ragazza non lo sapeva, ma sicuramente da statua vivente avrebbe fatto decisamente meno danni, almeno per quel giorno. -Sì, esatto. Tu invece sei Lyvie, se ricordo bene- passato il momento critico l'aria si stava facendo forse meno tesa? -Giuro che di solito non sono così imbranata.- Beh, in realtà le capitava spesso di combinare guai a casa quando era più piccola (anche adesso qualche volta), ma per tutt'altro motivo, non perché si faceva sfuggire oggetti dalle mani come se fosse fatte di sapone. -Posso farmi perdonare in qualche modo?- aggiunse subito dopo, le sembrava il minimo sdebitarsi dopo lo spavento che le aveva causato.
-Magari se hai bisogno di recuperare qualche libro? No, forse i libri è meglio di no visto il precedente- non sarebbe ricapitato, ma non era in caso di sfidare la sorte.

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