Altri lidi, Privata

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 3/4/2021, 11:41
Avatar

Group:
Dipendente Ministero
Posts:
94

Status:


Scheda | Mago
Altri lidi
@ Viciously
Romeo Murphy
La nebbia leggera di Londra li accolse all'esterno del locale, Romeo senza nemmeno chiedere fece un paio di passi. Aveva voglia di distaccarsi dal Paiolo, ma anche dalla conversazione che avevano appena avuto.
Vero, che gli aveva potuto permettere di vedere la vera pasta di Thomas, in cuor suo lo aveva sempre saputo ma quella sera, gli aveva messo davanti quanto aveva bisogno di una persona come lui nella sua vita.
Sì, era stato brusco, ma uno con il temperamento di Romeo aveva decisamente di essere trattato in quel modo, per riuscire a riemergere dalla nube dei propri pensieri.
Vabbèh aspetta di avere la mia età, poi parliamo di quanto uno si sente vecchio
Gli aveva detto sull'uscio del locale, in risposta a ciò che gli aveva detto Thomas, con un cenno di una spalla insieme a un sospiro di risentimento, verso lo scorrere del tempo. Dopo aver compiuto il quarto di secolo, il tempo era scorso senza avere la capacità tangibile, di percepire, il suo scorrere.
Sai come ti accorgi? Che davvero, sei invecchiato? Una mattina ti svegli, non hai bevuto più di tanto, eppure..Ti senti come se ti fosse passato sopra il Nottetempo.
Aveva detto facendo i primi passi fuori dal locale, non accennando ad arrestarsi, solo una occhiata di sbieco per controllare che lo seguisse.
Diagon Alley non era particolarmente affollata a quell'ora, ma qualche passante casuale vi era. Romeo alzò la testa insieme allo sguardo, guardando il cielo con fare interrogativo. Seppur non stesse piovendo, lo sentiva chiaramente il profumo di una pioggia leggera londinese, in arrivo.
Solo quando trovò un angolo di strada che gradisse, si fermò, a quel punto estrasse il porta sigarette aprendolo verso Thomas, offrirgli una sigaretta era il minimo considerata la conversazione avuta in precedenza. Con il solito gesto meccanico, tirò fuori lo zippo, ovviamente al primo tentativo non si accese, uno sbuffo. Si mise con il volto rivolto al muro con la speranza che avrebbe trovato riparo, ma il problema non era il timido vento che soffiava per le strade semi deserte. Era lo zippo in sé.
Mhm, dunque che programmi di fare, qua a Londra?
Chiese in parte anche per distrarre Thomas, da quella lotta dalle sfumature patetiche, mentre continuava a tenere la sigaretta tra le labbra. Probabilmente uno scozzese quanto lui avrebbe capito quella frase, tra l'accento, la sigaretta di mezzo e il tipico modo di mangiarsi le lettere di Romeo.

Continua da qui
 
Top
Martian
view post Posted on 3/4/2021, 16:20




ZBPfkjR


HUmEUF3
"Suvvia Scotland, non sei tanto più vecchio di me! Ora non fare l'uomo di mondo!"

Gli aveva risposto Thomas, con un finto tono di rimprovero accompagnato da un sorriso divertito. Si incamminò affiancando l'altro scozzese, senza chiedersi dove fossero diretti. Camminare senza una meta precisa, era qualcosa che gli era sempre piaciuto. E in quel momento, non gli importava realmente sapere dove l'altro li stesse conducendo, gli bastava essere in sua compagnia. Non avevano bevuto molto, eppure, sentiva la testa leggera. Chissà che in realtà non fosse per via di quella conversazione avuta poco prima, piuttosto che per la burrobirra. Era una situazione irrisolta, lasciata in sospeso da troppo tempo. I dubbi e le incertezze scaturite negli anni, si erano accumulate formando un macigno. Quella sera, si erano finalmente lasciati alle spalle il ricordo di un'adolescenza che, involontariamente, li aveva resi rivali. Thomas aveva avuto modi bruschi, e a dirla tutta, pur essendo spesso impulsivo, proprio quella sera decise di non esserlo. Aveva compreso i meccanismi di Romeo. E proprio questo, adottò un metodo drastico per far sì che lui lo comprendesse, una volta per tutte. Lo seguì in silenzio. Non sentiva la necessità di riempire quei vuoti, perché i pensieri negativi che nascono nella quiete, tacquero per tutta la durata di quell'incontro. Trovato poi un angolo di strada che garantisse tranquillità, ma che allo stesso tempo non distogliesse l'attenzione dalla vita ad Hogsmeade, prese una sigaretta che l'altro gli aveva offerto portandosela tra le labbra.
CITAZIONE
Mhm, dunque che programmi di fare, qua a Londra?

Stava per rispondergli, ma non poté fare a meno di godersi la scena dell'altra serpe che litigava con lo zippo, ostinato a non funzionare. Afferrò un lato della giacca, per prendere il pacco di fiammiferi nella tasca interna, ma si rese conto che era vuoto. Così, mentre Romeo continuava a sballottolare lo zippo ormai andato, estrasse la bacchetta dalla fodera interna della manica e accese una piccola fiammella. L'avvicinò al viso di Romeo affinché potesse finalmente accendere la sigaretta, e di rimando, si avvicinò a sua volta con il viso. Tenne lo sguardo fisso su di lui, accennando un lieve sorriso. Per qualche istante, il suo volto venne celato dal fumo del tabacco che si abbandonava alla combustione. Si scostò lievemente, riponendo la bacchetta nella manica e afferrando la sigaretta tra le dita.
"Non lo so. Non mi piacciono i programmi. Non vanno mai come dovrebbero. Hai in mente di fare una cosa, e qualche imprevisto distoglie completamente l'attenzione da esso.. anche se di solito, sono imprevisti piacevoli."
pronunciò quella frase, osservando il fumo della sua sigaretta. Serpeggiava sinuoso, disperdendosi nell'aria. Rivolse poi lo sguardo a Romeo, schiudendo le labbra, con un soffio di nebbia. Si soffermò per qualche istante, in silenzio. Rilassato.
Scosse appena la testa, emanando una lieve risata.
"No, in realtà, penso che sia arrivato il momento di fare l'adulto. Per quanto sia bello girare il mondo senza mai sapere dove ti ritroverai domani, ho sentito il bisogno di trovare la stabilità. Sarebbe bello continuare ad occuparmi delle creature... Chi lo sa."
fece spallucce, continuando a fumare e a godersi la rilassatezza che solo una sigaretta sapeva dargli. La teneva tra il pollice e l'indice. La mano sospesa a mezz'aria, gli occhi verdi fissi sulla strada. La notte era quieta, cullata dai passi di qualche passante casuale. Come ad Inverness, la sua città d'origine. Le notti in cui usciva, stanco di rigirarsi nel letto, erano come quella. Silenziose, dal sapore agrodolce.
Senza che se ne rendessero conto, aveva iniziato a piovere.

Scheda | Ministeriale | 30 y.o. | Song

 
Top
view post Posted on 12/4/2021, 21:57
Avatar

Group:
Dipendente Ministero
Posts:
94

Status:


Scheda | Mago
Altri lidi
@ Viciously
Romeo Murphy
CITAZIONE
Suvvia Scotland, non sei tanto più vecchio di me! Ora non fare l'uomo di mondo!

L'espressione che assunse Romeo era quello del bisbetico indomabile, quale era, nelle sue sfumature migliori. Un piegare la bocca in sdegno, insieme a un borbottare che lo faceva sembrare una teiera dimenticata sul fuoco. Non era per nulla d'accordo, vero che avessero solo tre anni di differenza ma i suoi trentatré anni, Romeo li sentiva tutti. Il peso di ogni singolo anno vissuto si era annidato sulle vertebre della sua spina dorsale, tanto da renderlo ricurvo...O meglio in quel momento era sì ricurvo, ma stava facendo il teatrale. Addirittura fece finta di zoppicare, quasi per screditare in modo non verbale quello che aveva appena detto, l'altro scozzese.
Vedrai vedrai...
Annunciò con quel modo teatrale da parca, che conosceva già dove il filo rosso della vita di Thomas potesse finire...Esattamente come il suo, in un hangover che lo aveva portato a scontrarsi con la sua realtà anagrafica.
Poi venne il tempo della sua lotta patetica con lo zippo, non lo avrebbe mai cambiato, per motivi sentimentali ma non perdeva nemmeno una volta, per fare un tentativo. Thomas era stato più furbo di lui con la bacchetta, Romeo era andato avanti per un po' imperterrito, convito di farcela. Con poi uno sbuffo spazientito, accendere la sigaretta da Thomas. Rispose al sorriso con uno sullo stesso tono, ancora in quella intesa che si faceva presente tra loro, come una terza persona presente in quella conversazione e luogo. Il fumo che danzava tra di loro, nel freddo grigio di Londra.
CITAZIONE
Non lo so. Non mi piacciono i programmi. Non vanno mai come dovrebbero. Hai in mente di fare una cosa, e qualche imprevisto distoglie completamente l'attenzione da esso.. anche se di solito, sono imprevisti piacevoli.

Lo aveva ascoltato mentre faceva oscillare la sigaretta al rallentatore, dalla bocca al fianco, osservando ogni sua mossa con sguardo clinico. Guardò di lato, per qualche secondo, fingendo di star pensando qualcosa seriamente.
Mhm. Imprevisti piacevoli...eh?
Incalzò con un sorriso di divertimento, molto simile a quello che aveva in sala comune da ragazzino quando voleva prenderlo in giro.
Penso di aver capito
Aggiunse ridacchiando, dopo aver fatto uscire il fumo da un lato della bocca. Era un'allusione, non sapeva nemmeno se fosse giusta ma probabilmente era abbastanza sicuro che potesse essere una delle casistiche.
CITAZIONE
No, in realtà, penso che sia arrivato il momento di fare l'adulto. Per quanto sia bello girare il mondo senza mai sapere dove ti ritroverai domani, ho sentito il bisogno di trovare la stabilità. Sarebbe bello continuare ad occuparmi delle creature... Chi lo sa.

Era questa la parte che Romeo aveva trovato più interessante, di quella conversazione. In primis perché Thomas aveva candidamente ammesso una propria infantilità, in secondo luogo perché era una confessione che certo poteva non essere niente di che, ma Romeo la percepì come qualcosa che dovesse custodire solo per sé, senza che l'altro gli avesse detto una sillaba in merito.
La pioggia londinese, umida e capricciosa, aveva fatto capolino sopra le loro teste. Romeo aveva sbuffato leggermente, facendo qualche passo e riparandosi sotto un tetto spiovente che era in grado di riparare entrambi. Fece cenno a Thomas di raggiungerlo, con un paio di cenni con le mani. Quando furono allineati sotto la tettoia, Romeo posò la spalla sul muro guardando nella direzione dell'altro Serpeverde.
Penso che sia arrivato il tempo anche per me, di fermarmi. La cosa inizialmente mi spaventava, eppure più passano i giorni e più mi sembra di essere nel posto giusto, nel momento giusto.
Anche la sua poteva essere una cosa da niente, ma per Romeo era la pari della confidenza che aveva appena ricevuto. Gli venne spontaneo da dire, come se quello che stavano avendo in quel momento fosse un brainstorming in cui condividevano le idee, per poi riporle nel modo migliore nei propri pensieri.
Corrucciò le labbra, mentre prendeva altre boccate dal filtro della sigaretta, era chiaro che stava per dire qualcosa ma volle tenere Thomas sulla spine, fino all'ultimo.
Ho fatto una cosa, che se va dal verso giusto mi farebbe stabilire in Regno Unito, in modo definitivo
Iniziò il discorso, sperando si agganciasse a quell'amo, voleva la sua completa attenzione o meglio voleva divertirsi a intrattenerlo nella conversazione.
...Ho fatto richiesta per un colloquio in Ministero, come Domatore.
Aveva detto con il pathos del prestigiatore all'ultimo numero della serata, anche distendendo leggermente le spalle e sgranando gli occhi. A quel punto tracciò con lo sguardo la figura di Thomas, il suo viso, curioso di vedere le sue reazioni, in merito.
 
Top
Martian
view post Posted on 17/4/2021, 18:23




ZBPfkjR


n3yTHAD
Sorrise divertito nel vederlo inscenare l'anziano che non era. Probabilmente una delle differenze che li caratterizzava era proprio il modo di vivere la loro età. Non che Thomas non accettasse i suoi trent'anni o cercasse di camuffarli con un'età mentale minore. Semplicemente, decise di non viverla come un ostacolo o una limitazione. Rispose a quella sua sorta di previsione con un movimento delle spalle, tipico di chi avrebbe lasciato tutto al caso, tipico dello scozzese. La pioggia cominciò a cadere, Romeo era corso al riparo sotto la tettoia ma lui era rimasto lì. Chiuse gli occhi, stringendo le labbra per un altro tiro di sigaretta. L'odore del tempo uggioso mischiato a quello della nicotina rese piacevole la sensazione delle gocce sulla pelle. Anche se fredde, lo accarezzarono con delicatezza. Era ciò che amava della pioggia. Proprio quel suo modo delicato di accompagnare chi incrocia il suo cammino verso un posto più asciutto. Dopo un profondo respiro, raggiunse l'altra serpe al riparo.
Penso che sia arrivato il tempo anche per me, di fermarmi. La cosa inizialmente mi spaventava, eppure più passano i giorni e più mi sembra di essere nel posto giusto, nel momento giusto.
Gli aveva detto, Romeo. Lesse una sorta di tranquillità nei suoi occhi. Una tranquillità del quale fu lieto. Una tranquillità che non sempre gli era capitato di leggere nel suo sguardo argenteo. Erano finalmente giunti alla quiete dopo la tempesta che li aveva perseguitati fin dai tempi di Hogwarts. Lo lasciò parlare, senza interromperlo perché se l'altro scozzese aveva deciso di dedicargli quel momento di confidenza, di superamento delle proprie barriere, lui non avrebbe mai detto o fatto nulla per rovinarlo.
Ho fatto una cosa, che se va dal verso giusto mi farebbe stabilire in Regno Unito, in modo definitivo
Nel sentirgli pronunciare la parola "definitivo" si finse sorpreso, anche se un po' lo era per davvero. Entrambi avevano eliminato il termine "definitivo" dal vocabolario per oltre quindici anni, passando da un paese all'altro, da una cultura ad un'altra, senza mai trovare la propria meta. Per Thomas, nemmeno la sua casa ad Inverness lo era stata. Ma in quel momento, si sentiva proprio come Romeo. Sentiva di essere nel posto giusto, al momento giusto. Non era un avvenimento che aveva preventivato. Si era talmente distaccato dalla realtà londinese, che proseguì i suoi anni convinto che gli sarebbe stata stretta come una giacca di due taglie inferiori alla sua. Non fu così. Tutto il contrario. Londra lo aveva accolto con dolcezza e amorevolezza, proprio come una Casa. Lo osservò attentamente, corrucciando appena le sopracciglia, attratto da quel suo modo misterioso di porsi. Lo conosceva abbastanza da sapere che stava giungendo a qualcosa, e se aveva usato quel tono, sarebbe stato qualcosa di grosso.
...Ho fatto richiesta per un colloquio in Ministero, come Domatore.
Rimase immobile a quella frase. Per una ventina di secondi, Thomas lo fissò con un'espressione ancora più sorpresa. Le sopracciglia inarcate, le labbra schiuse, la mano a mezz'aria. Scoppiò in una lieve risata, scuotendo lievemente la testa.
"Sei una persecuzione."
Gli aveva detto Thomas, con il sorriso che si ridipinse sul suo volto. Fece ondeggiare lievemente la testa, con un tono teatrale di chi cercava di far finta di nulla. Romeo non era l'unico con delle novità, quella sera. E in effetti, lo scopo del loro incontro era quello, ufficialmente. Aggiornarsi sulle vite reciproche di fronte ad una burrobirra. Era chiaro che fosse sfociato in altro.
"Pensa se ci mettono nello stesso ufficio. Diamine, no."
a quel punto si voltò a guardarlo, muovendo appena la mandibola in un ghigno divertito. Fece l'ultimo tiro dal filtro ormai consumato. Con un sbuffo, una nube bianca celò la sua espressione per qualche istante, ricomparendo per rivolgergli un occhiolino.
"Eh già Scotland, ho fatto richiesta anche io. Ma come Classificatore."


Scheda | Ministeriale | 30 y.o. | Song



Edited by Martian - 21/4/2021, 23:47
 
Top
view post Posted on 21/4/2021, 19:08
Avatar

Group:
Dipendente Ministero
Posts:
94

Status:


Scheda | Mago
Altri lidi
@ Viciously
Romeo Murphy
Era sempre sorprendente rendersi conto quanto fossero lui e Thomas, affini ma mai uguali. Se Thomas preferiva godersi la pioggia, le sue gocce e il loro contatto sulla pelle, Romeo amava a sua volta la pioggia ma con una predisposizione diversa. A Romeo piaceva osservare la pioggia, ma anche gli acquazzoni e le tempeste, ma non al di sotto di esse piuttosto osservarle a distanza. Avevano predisposizioni diverse, ma l'impeto in qualche modo si eguagliava. Quante volte nelle loro lettere, negli anni, si erano trovati ad essere concordi su una creatura piuttosto che un'altra ma avendo allo stesso tempo, opinioni differenti. Erano due opinioni che creavano una visione d'insieme, completa, ma che non aspirava alla perfezione conoscendo il temperamento di entrambi. Non avevano bisogno della perfezione, ma di concentrarsi su i piccoli dettagli in cui erano terribilmente diversi. Ma era un diversità che arricchiva e mai sottraeva, esattamente come in quel momento, in cui sotto quella tettoia trovano un altro punto d'accordo o di quieto disaccordo.
Era vero che era tranquillo Romeo, più di quanto lo fosse da anni. Era stato convinto delle parole che aveva pronunciato, ma allo stesso tempo era anche certo che fosse proprio a Thomas, proprio in quel momento dovesse dire quello che aveva detto.
Era raro che si esponesse Romeo, soprattutto sulle concezioni sul tempo passato, o i progetti a lungo termine, semplicemente perché finita la scuola scozzese, aveva preferito vivere alla giornata o per meglio dire prendere le cose per come venivano. Eppure, nell'intimità dei suoi pensieri si era ritrovato a bramare qualcosa di più, per questo era tornato in Regno Unito, perché sapeva di appartenere a quella terra.
Si era aspettato diverse reazioni da parte di Thomas a quella dichiarazione, ma quella non era tra quelle contemplate: Gli stava ridendo in faccia? Ma la vedeva la vena bonaria, di conseguenza lo osservò sinceramente sorpreso, con il volto a mezz'aria in attesa di una esternazione reale da parte dell'altro.
CITAZIONE
Sei una persecuzione

A quel punto si sentì autorizzato a ridere a sua volta, scosse la testa per poi indicarsi con un indice e un mezzo sopracciglio alzato, in un finto sdegno del tutto bonario.
Io?
Chiese in quella che non era altro che una domanda retorica, data dal fatto che Thomas era ormai consacrato come: la sua croce e la sua delizia.
CITAZIONE
Pensa se ci mettono nello stesso ufficio. Diamine, no.

A quel punto abbassò quel sopracciglio, per muovere la testa di lato, con una perplessità diversa a quella precedente. Sulle labbra, stava già sbocciando un sorriso che era più un ghigno...Rimase in attesa, aspettando che confermasse esattamente quello a cui stava pensando in quel momento.
CITAZIONE
Eh già Scotland, ho fatto richiesta anche io. Ma come Classificatore.

Non fu una pacca quella che diede a Thomas su una spalla, ma un masso che si schiantò su il povero corvo. La mano che quasi prese la rincorsa, per poi schiantarsi sulla spalla dell'altro il tutto condito da un sorriso che non era un sorriso, ma un ghigno soddisfatto.
Ma io e te, ce la facciamo, o cosa?
Chiese in una domanda retorica e scherzosa, alludendo come in un modo o nell'altro fossero sempre sulla stessa linea. Il fumo della sigaretta che danzava tra entrambi, ne prese un'altra boccata, sorridendo come un bimbo sciocco.
Ti ci vedo, sai?
Disse distogliendo lo sguardo e gettandolo davanti a sé, per poi tornare come un'onda sull'altro con l'ennesimo ghigno divertito.
Dunque adesso ti pagheranno per sapere esattamente di che colore è l'Occamy?
Disse rivangando una disputa passata tra di loro, ma con un intenzione benevola che fu accompagnata con un occhiata fugace e netta che era solo un modo per dirgli di rivangare, tutta quella questione su chi avesse o meno ragione, o se che sfumature avesse l'Occamy.
Prese un'altra boccata di nicotina, rivolgendo poi la testa verso l'alto mettendo insieme i pensieri che gli avevano accarezzato la mente, in quel momento.
Sai, chi sarà davvero contento di vederci colleghi: i buon vecchi Stolas e Reed.
Disse lanciandogli un'occhiata d'intesa che era tramutata in fretta in una risata isterica, ma del tutto sentita. Aveva nominato il nome del proprio nonno e del padre di Thomas, conoscendo le mire avanguardistiche di entrambi i capi famiglia. Un Murphy e un Emerald, insieme, ma che portavano a termine una ribellione verso a certi principi famigliari, esattamente come avevano sognato da adolescenti e da giovani adulti.
 
Top
Martian
view post Posted on 28/4/2021, 14:14




ZBPfkjR


nwwFLEX

Ti ci vedo, sai?
Lo guardò soffermandosi per un lungo istante, cercando di focalizzare l'immagine proposta da Romeo. Si immaginò nel suo ufficio caotico che l'altro avrebbe sicuramente criticato di somigliare più uno studio d'arte che il luogo di un ministeriale, dandogli anche del dandy, ma con quel tono scherzoso tipico di entrambi. Alanis avrebbe avuto un posto speciale in quell'ufficio, proprio accanto a lui. Come ogni regina malefica che si rispetti. Ridacchiò appena ad immaginare l'altro a chiedergli una penna, rinunciandoci pochi istanti dopo per via del fatto che trovarla in quel caos, sarebbe stato difficile. Probabilmente, gli si sarebbe presentato un ufficio dopo un'ora con quella stessa penna in mano, porgendola con la sua solita disinvoltura, come se non avesse già risolto trovandone un'altra per conto suo.
"Anche io ti ci vedo. Immagino quanto sarà ordinato il tuo ufficio. Non vedo l'ora di metterlo in disordine."
gli rispose poi, rivolgendogli un sorriso malizioso. Ammiccò con un movimento delle sopracciglia inarcate, scoppiando poi a ridere subito dopo. Era esattamente così che sarebbe andata. Romeo avrebbe dovuto solamente accettarlo.
Dunque adesso ti pagheranno per sapere esattamente di che colore è l'Occamy?
"Esattamente. Ogni tanto dovrò anche dire quanto sia pericoloso, ma penso che per quello mi diranno un extra."
rq7jOge
Gli rispose agganciandosi al suo tono ironico che aveva accompagnato il resto di quella serata. Fece l'ultimo tiro da quella sigaretta ormai consumata. Con un gesto delle dita, la lanciò nella pozzanghera di fronte a sé, infrangendo per un secondo le circonferenze perfette sulla superficie dell'acqua. Osservò quello stesso filtro scivolare via lungo un tombino, trainato dal flusso di quella notte.
Sai, chi sarà davvero contento di vederci colleghi: i buon vecchi Stolas e Reed.
A quella frase, sgranò lentamente gli occhi, incurvando gli angoli delle labbra all'ingiù. Improvvisò un'espressione confusa, sbattendo poi intensamente le palpebre, un'altra delle sue scene teatrali. E poi sorrise, ricambiando l'intesa di quel momento. Ebbene sì, le sfaccettature caratteriali non erano l'unica cosa che le sue serpi avevano in comune. Non solo le loro famiglie svolgevano la medesima attività, ma sua aveva rovinato quella di Romeo. Pur non essendo stato lui in primis, si sarebbe sempre sentito colpevole per questo. Probabilmente Thomas non avrebbe potuto fargli un regalo migliore che permettergli di annientare l'Impero di Smeraldo, ispezionandolo da cima a fondo e dichiarandolo non idoneo. Guardò le loro immagini riflesse sulle pozzanghere, tremanti al tocco della pioggia. Sospirò rumorosamente, prima di dire
"Dovremmo farlo."
E a quel punto, si voltò a guardarlo. Serio, com'era sempre stato.
"Dovremmo annientare Stolas. E dovresti essere tu a far chiudere gli allevamenti. Per sempre."


Scheda | Ministeriale | 30 y.o. | Song

 
Top
view post Posted on 19/10/2021, 21:08
Avatar

Group:
Dipendente Ministero
Posts:
94

Status:


Scheda | Mago
Altri lidi
@ Viciously
Romeo Murphy
Era abbastanza presuntuoso Romeo da pensare che non meritassero che quello, meritavano di avere un incarico ministeriale nel campo delle creature magiche. Ma non solo, era abbastanza presuntuoso per aspirare al massimo, sia per sé che per Thomas. Ma era anche abbastanza educato, da non riferirlo ad alta voce.
Però se vi era qualcuno che riteneva degno, di cui pensava che si meritasse qualcosa di quel tipo, nella mente di Romeo, era proprio Thomas.
Le lettere che si erano scambiati in quegli anni, avevano permesso allo scozzese di conoscere l'altro in modo più capillare. Scoprendo di avere più affinità di quanto potessero mai pensato di avere, quando ancora risiedevano nei sotterranei verde e argento.
Era nel loro contrasto che Romeo aveva trovato una piacevolezza, mai riscontrata prima. Quanti dibattiti avevano avuto, per concordare che infine avevano una ragione personale.
Ma le parole di quelle lettere trovavano un riscontro quando si ritrovavano di persona come in quel momento, vi erano pochissime persone con cui Romeo avrebbe deciso di fumare sotto una acquazzone.
CITAZIONE
Anche io ti ci vedo. Immagino quanto sarà ordinato il tuo ufficio. Non vedo l'ora di metterlo in disordine

Ancora meno erano le persone a cui Romeo permetteva di rivolgersi in quel modo, e a cui rispondeva a una frecciatina del genere con una risata sincera. Rise lo scozzese, e di cuore perché l'altro lo conosceva abbastanza per prenderci su tutta la linea.
Non osare!
Lo guardò in tralice, con un'occhiata che era atta a dissuaderlo da quel suo intento. La verità era che sarebbe stato più che lieto di vedere incasinato il suo ufficio, se questo voleva dire che Thomas era un suo collega.
Occhiata che non riuscì a mantenere più di tanto e che si sciolse in una risata, la aveva alla fine per davvero accettata quella eventualità.
CITAZIONE
Esattamente. Ogni tanto dovrò anche dire quanto sia pericoloso, ma penso che per quello mi diranno un extra

Lo spero!
Aveva detto quasi subito in un augurio sincero, rispondendo all'ironia dell'altro con la propria.
Ma poi nei pensieri di Romeo era subentrato un pensiero più sinistro e importante, che aveva riferito all'altro. Quanto loro erano uniti, allo stesso modo le loro famiglie covavano conflitti.
Osservò le mosse dell'altro, per un secondo si perse nella sua teatralità. Pensò che quella affinità fosse all'improvviso svanita come il mozzicone della sigaretta che aveva buttato poco prima, ma quando poi registrò quello sgranare d'occhi a un frullo di piume del corvo, capì che fossero allo stesso capitolo.
CITAZIONE
Dovremmo farlo

Posò una spalla sul muro per osservarlo meglio, per raccogliere quello sguardo. Verde nell'argento, come era sempre stato.
Facciamolo
Disse quieto ma con entusiasmo che non si sentiva sulle labbra, da troppo tempo per non sentire la sensazione elettrica di un pensiero spettrale che prendeva possesso delle sue intenzioni. Alzò anche il mento leggermente, quasi ad incitarlo a fare quello che stavano programmando.
Probabilmente avrebbe usato lo stesso tono qualche decennio prima, per programmare uno scherzo a qualche compagno di casata che aveva deciso di fare qualcosa per meritarsi tanta crudeltà.
CITAZIONE
Dovremmo annientare Stolas. E dovresti essere tu a far chiudere gli allevamenti. Per sempre

Annuì per poi guardarlo fiero, cercando nuovamente il suo sguardo. Voleva che la vedesse la sua convinzione, che vedesse che era serio riguardo a quello che stava per dire.
Dobbiamo farlo insieme però, dobbiamo porre fine alla loro tirannia
Il tono di voce basso, tipico del cospiratore ma solenne come solo una promessa può essere.
Me lo prometti, Thomas?
Ciliegina sulla torta di quella solennità, che fu sancita dal portare la mano in avanti da parte di Romeo e chiudere quell'accordo.
 
Top
6 replies since 3/4/2021, 11:41   194 views
  Share