28 y.o. | Dark Wizards catcher | Irishman | old Gryffindor Adept
L
a sbronza della sera prima era stata all’insegna della devastazione più totale, il suo stesso sangue era diventato un mix esplosivo di Gin Lemon, Mai Tai e Capiroska, tant’è che poco prima di gettarsi tra le braccia della cameriera con la quale aveva flirtato tutto il tempo e una scatenata dozzina di Tequila
boom boom, Weiss aveva giurato di aver sentito il proprio fegato urlare: “
Fermatiiii!!! Baaaasta!!! Per piacereeee!!!!”. Eppure, nonostante si fosse rivelato sordo durante i momenti di bisboccia, oltre a non ricordare granché bene cosa fosse successo di preciso, non poteva di certo fare le orecchie da mercante o fingere che non fosse successo niente nel momento in cui riaprì gli occhi e si ritrovò riverso a terra con le gambe ancora sopra ad un letto straniero, mezzo svestito e con un male terribile alla testa e ad un occhio.
Inizialmente annaspò l’aria nel tentativo di capirci qualcosa, poi si tastò l’occhio e soffocò un gemito quando se lo sentì gonfio e pulsante; in effetti era anche per quello che non riusciva a vederci bene, oltre alle intense stilettate che avvertiva nel proprio cranio, il quale era senz’altro il più debilitato dopo quella Notte da Leoni. Fu addirittura arduo rimettersi quantomeno a sedere e provare, in un qualche modo, ad orientarsi in quel posto sconosciuto, oltre al cercare di ricordare qualcosa della sera prima. La vista individuò il profilo sfocato di una figura femminile intenta a dormire di traverso sul materasso, la massa di capelli scuri scompigliata e che le copriva parzialmente il viso: a quel punto Aiden non poté fare altro che trarre un profondo sospiro e lasciarsi andare nuovamente a terra, mentre iniziò a ridacchiare come uno scemo e senza un’apparente motivo. Forse era meglio non ricordare, ma dimenticare, senza domandarsi a chi o a cosa era dovuto l’occhio nero, se fosse stata l’opera di un altro uomo geloso - un ex o un presunto fidanzato - o addirittura della ragazza stessa.
Impiegò una mezz’ora buona per uscire di lì senza fare rumore e senza crollare al suolo come un sacco di patate, lasciando tuttavia un breve biglietto di scuse per essersene andato via senza salutarla, ma forse era meglio così, per entrambi.
Riuscì a tornare alla Tana della Volpe con l’aiuto di sua sorella, una volta resosi conto di trovarsi ancora a Londra e ripristinato un briciolo di orientamento affinché potesse raggiungere l’appartamento di Lena. Ovviamente non venne a mancare una pacata ramanzina, resa più dolce del previsto soltanto perché la Strega si era accorta dell’emicrania del fratello, per poi confinare Aiden a letto a riposare finché non si fosse ripreso a dovere. Tuttavia il riposo durò poche ore, che l’Auror si svegliò con lo stomaco che stava brontolando dalla fame e la voglia di cucinare era rasente lo zero.
Una ventina di minuti dopo…Si era dato una bella sistemata a colpi di bacchetta, anche se il gonfiore dell’ematoma era ancora presente, ma non violaceo come prima. Questo la fece capire lunga su quanto poco si fosse ripreso e di come la propria mente fosse ancora piuttosto provata, ma tant’è che almeno era riuscito a sistemarsi un minimo.
Diede un’ultima lisciata alla barba che aveva lasciato crescere di diversi centimetri e indossò un paio di occhiali da sole, prima di dirigersi a passo svelto verso il villaggio di Hogsmeade.
«
Mamma mia, non ci vedo più dalla fame! Ho proprio voglia di...» esclamò tra una falcata e l’altra, per poi zittirsi improvvisamente per cercare di tradurre i brontolii del proprio stomaco. «
Prosciutto! Sì! Voglio un mastodontico panino al prosciutto!»
Più ci pensava e più aveva la sensazione di avere già il sapore salato di quel bel pezzo di maiale sulle papille gustative, al punto tale che prese a sbavare come un San Bernardo assatanato e ad accentuare un principio di corsa verso i Tre Manici di Scopa. Era certo che Madama Rosmerta non lo avrebbe deluso, né lo avrebbe lasciato a pancia vuota, anche perché era un cliente ormai abituale del suo pub.
Arrivò in prossimità della porta d’ingresso, quando...
Il grande ritorno del Prosciuttino.