Little Pieces., Cura post "Stabat Mater"

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 7/5/2021, 18:06
Avatar

You are not saving this world, you are preparing it for me.

Group:
Dipendente Ministero
Posts:
1,245

Status:


MAURIZIO PISCIOTTUsquadra antimago ✧ 28 anni ✧ Stabat Mater
Sento la neve cedere sotto il mio peso, rende i miei passi più pesanti che mai, forse più per la scelta che ho appena compiuto che non per la fatica in se, il sangue mi scivola addosso e mi ricorda che sono più vivo che mai. Il lupo batte dentro di me, la sua sete non si è ancora placata del tutto, ma questa volta sono riuscito a domarlo, per la prima volta sono riuscito a prendere il controllo sulla mia rabbia.
Osservo le mie ferite un'ultima volta prima di capire che il San Mungo è una tappa obbligatoria, decido di ridurre le dimensioni della maschera e inserirla in una delle poche tasche rimaste integre, tengo il diario tra le mani e poi...Puf!
Non ho mai amato la smaterializzazione, mai stato un bravissimo utilizzatore né un amante delle sue sensazioni. Sono a cinquanta metri dal San Mungo, l'ultima volta ho fatto di peggio.
Trattengo a fatica un conato e poggio le braccia sulle ginocchia mentre un po' del mio sangue finisce sul marciapiede. Mi avvio quindi verso l'ospedale sulle mie gambe ancora decisamente integro, le ferite non sono così gravi, anche se gli artigli inumiditi da quel fluido nero mi mettono una certa preoccupazione, la sicurezza prima di tutto, del resto un Antimago che va in ospedale con delle ferite è cosa normale per il San Mungo.

@ CODE BY SERENITY



Punti Salute: 218/238
Punti Mana:204
Punti Corpo 178/183

Ferite alle spalle e al collo.
 
Top
view post Posted on 2/8/2021, 16:53
Avatar

The North remembers. ♥

Group:
Medimago
Posts:
7,676
Location:
Blair Atholl, Scozia

Status:


Jane Read
primum non nocere, secundum cavere, tertium sanare
pPG9TK0
QgmasjO
3ip6Yok
Un urlo spaventato e un rumore umido risuonarono nel corridoio stranamente vuoto e nessuno accorse per vedere se ci fosse bisogno d’aiuto: ormai aveva capito che era la normalità per i dipendenti del San Mungo non reagire al benché minimo suono proveniente dagli ambulatori e che se avesse avuto necessità di una mano in più occorreva chiamare e attendere speranzosi. Grace aveva risposto al suo richiamo e in breve tempo si era presentata nella stanza, anche troppo velocemente rispetto al previsto, tanto che Jane non aveva nemmeno fatto in tempo ad avvisarla del pericolo e ad evitare lo spiacevole incidente.
« Ehm, troppo tardi per dire pavimento scivoloso? » si avvicinò con attenzione alla collega, allungandole una mano per aiutarla ad alzarsi mentre con l’altra si reggeva alla barella. Nel mentre il paziente, comodamente sdraiato sul lettino, mormorò un « Ops! » prima di scoppiare a ridere convulsivamente. Grace fulminò il mago con lo sguardo mentre cercava di rialzarsi in piedi con l’aiuto di Jane, per poi farsi sfuggire un flebile lamento non appena notò lo stato della sua divisa.
« Grace, ti presento il signor Allen. » si affrettò ad introdurre il caso prima che la collega si disperasse del tutto notando che oltre ad essere viscido e appiccicoso, il liquido verdastro che ricopriva parte della sua divisa oltre al pavimento puzzava terribilmente. « Si è presentato un’ora fa qui da noi con copiose perdite di liquido dall’orecchio sinistro. Sostiene di non aver inserito nulla al suo interno, ma i suoi precedenti ci fanno credere che abbia provato per l’ennesima volta a creare una nuova versione della Puzzalinfa. » Il signor Allen era un cliente abituale del San Mungo e negli ultimi tre mesi si era presentato dieci volte all’accettazione con i più disparati sintomi: abile ricercatore in giovane età, alla soglia dei quasi novant’anni aveva scoperto il meraviglioso mondo degli scherzi e aveva iniziato a progettare varianti fantasiose di quelli più classici. Il problema era che purtroppo l’età avanzata spesso cozzava con i suoi esperimenti e più di una volta lo aveva portato a testare le sue invenzioni su sé stesso.
« Mini palloncini di Puzzalinfa magicamente modificata! Non li trovate geniali?! » l’anziano si inserì allegramente nella spiegazione, agitando le mani nodose verso l’alto, « Basta nasconderli da qualche parte e… BUM! Un paio di secondi ed esplodono riempiendo il nemico di liquido! Splendido, splendido… »
« Un’invenzione straordinaria signor Allen, » Jane annuì avvicinandosi al paziente, facendo poi un cenno a Grace di seguirla, « peccato che abbia deciso di inserirne una ventina nel suo orecchio! Ora con la mia collega cercheremo di estrarre quelli che ancora non sono esplosi, però lei deve cercare di rimanere fermo. »
Il mago fece spallucce, per poi scoppiare a ridere, giustificandosi con un « La mia invenzione migliore degli ultimi mesi! » prima di venire immobilizzato dalla stretta sicura di Grace.
Un’ora, qualche esplosione e una doccia completa di Puzzalinfa modificata dopo, il signor Allen stava allegramente salutando le due streghe mentre la nipote lo accompagnava all’uscita, esclamando un « Ci vediamo presto! » mentre varcava la porta. Le due ragazze si guardarono sgomente quando udirono quelle parole, poi senza avere nemmeno la forza di commentare ad alta voce l’accaduto si affrettarono verso gli spogliatoi del personale, prima di rischiare di trascorrere il resto della giornata ricoperte di liquido verde appiccicoso.

Maurizio Pisciottu
Quando entrò nell’ambulatorio – la Puzzalinfa ormai un vago ricordo – il paziente era già stato fatto accomodare sul lettino e un’infermiera si stava occupando delle prime cure eliminando i pezzi di tessuto che circondavano la ferita sulla spalla e cercando di fermare l’emorragia con uno strato consistente di bende ripiegate. Jane indossò i guanti leggendo velocemente la cartella posata su un tavolo recante le generalità del mago e il referto dell’accettazione, poi si avvicinò al paziente, recuperando nel tragitto un pacco di garze e della pozione disinfettante.

« Signor Pisciottu, salve, sono il Medimago Read. » lo guardò con più attenzione, cercando di far riemergere dalla memoria i tratti dell’uomo, « Ci siamo già incontrati, o sbaglio? Del resto, visto il suo lavoro non dovrebbe essere la prima volta che viene a trovarci al San Mungo. » fece un cenno all’infermiera di scoprire i tagli, per poterli osservare più da vicino, « E viste le sue ferite posso dedurre che se le sia procurate durante uno dei suoi incarichi, vero? Ma non si preoccupi, non le chiederemo ulteriori dettagli. Mi hanno detto che è stata una creatura, vero? »
La collega annuì, rispondendo con i suoi gesti alla domanda in realtà rivolta al paziente: un’abitudine che sembrava aver acquisito negli ultimi tempi, ma Jane non aveva tempo per farle notare quanto fosse poco corretto. Posò da parte garze e pozione antisettica, estraendo la bacchetta.
« Ora cercheremo di pulire al meglio le ferite e poi di medicarle. Se è stata una creatura non credo che la bava di Gorgol sarà sufficiente per chiuderle, nel caso dovremmo dare qualche punto. Ma stia tranquillo, » si affrettò ad aggiungere, temendo una reazione preoccupata da parte dell’uomo, « le darò anche un antidoto generale, in modo da risolvere anche eventuali problematiche in caso la creatura fosse velenosa. »

In poco più di mezz’ora le ferite dell’Antimago vennero pulite, disinfettate e suturate con precisione da Jane e dalla sua collega: mentre quest’ultima si assicurava che la medicazione fosse sufficientemente stretta da impedire nuove emorragie ma non troppo da causare fastidio al mago, Jane si diresse verso un armadietto chiuso a chiave, dove venivano conservate le pozioni che non potevano rimanere a disposizione di chiunque. Scelse la boccetta più grande tra quelle riposte con ordine sui vari ripiani, versandone il contenuto scuro in un bicchiere: si trattava dell’antidoto utilizzato per i veleni più comuni, e con un sorriso diede il contenitore al mago. « Il suo antidoto, signor Pisciottu. Lo beva tutto, mi raccomando. Poi la mia collega la accompagnerà in una stanza dove potrà riposare per qualche ora prima di tornare a casa. Se dovesse avere bisogno di qualcosa, chieda pure di me. »

Attese che l’uomo uscisse dall’ambulatorio, accompagnato dall’infermiera, prima di sedersi sullo sgabello più vicino: solo un paio di minuti di riposo, poi avrebbe riordinato la stanza.


medimago - 19 anni - Little Pieces


Medellino perdonami per il ritardo oltremodo vergognoso :flower:
→ Maurizio: in base alle ferite riportate sarebbero necessarie 20 ore di permanenza al San Mungo, considerando però la tua natura di Licantropo ritieniti dimesso dopo circa 12 ore di ricovero.

Per dubbi o domande mi trovi via MP, prometto che la prossima volta sarà più celere perché conoscendoti so che potremmo rivederci presto tra queste mura :fru:

 
Top
1 replies since 7/5/2021, 18:06   60 views
  Share