Sarebbe stato molto meglio

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 6/9/2021, 00:09
Avatar

Group:
Negoziante
Posts:
441

Status:


TW: violenza. Nulla di eccessivo, vola solo qualche pugno. È così che Elizabeth reagirebbe a questa situazione e per coerenza potevo edulcorare fino a un certo punto.

Ormai ne era certa: la seguiva. Quel pomeriggio, al Paiolo Magico, un tizio incappucciato aveva rovesciato una sedia, producendo un gran baccano e attirando l'attenzione di tutti i presenti, inclusa Elizabeth. Meno di dieci minuti dopo lo stesso tizio era entrato poco dopo di lei ai Tiri Vispi e poche ore dopo, quando aveva finito il suo turno da Accessori, se l'era ritrovato lì fuori. Si era spostata a Nocturn Alley per un paio di acquisti, ed eccolo lì. Si fermò di fronte a una vetrina buia, figendo di scrutare all'interno del locale ma osservando invece i riflessi sul vetro: fermo anche l'incappucciato, naturalmente. Riprese a camminare e intanto estrasse la bacchetta, attenta a muoversi in modo che nessuno alle sue spalle potesse capire che si stava armando. Svoltò velocemente in un vicolo e quando il tizio sbucò da dietro l'angolo la strega fu pronta a reagire: per disarmarlo bastò un Accio, visto che l'uomo non aveva nemmeno tirato fuori la propria bacchetta. Come avesse fatto a non rendersi conto di essere stato beccato, al termine di quella giornata, solo Merlino avrebbe potuto saperlo. Lasciando perdere la magia, Elizabeth lo colpì con un destro in pieno viso e lo spinse contro il muro premendogli un braccio sulla gola e la bacchetta contro una guancia, incurante del sangue che gli usciva dal naso. Il cappuccio scivolò indietro, rivelando un volto emaciato e dal colorito grigiastro e qualche ciuffo di capelli spenti e stopposi. Il naso era visibilmente storto, ma non c'era modo di sapere se lo fosse anche prima del pugno. «Chi sei?»
Lo sconosciuto le sorrise: «Non sono affari tuoi». I suoi denti erano ingialliti e ne mancava più di uno, l'alito era decisamente pesante. Aveva tutta l'aria, in breve, di qualcuno che avrebbe fatto qualsiasi cosa per una fialetta di qualche particolare pozione, ma che avrebbe anche parlato piuttosto velocemente se fosse stata in gioco la sua pellaccia.
Elizabeth ripose velocemente la bacchetta e altrettanto velocemente gli assestò un violento pugno nello stomaco. L'uomo grugnì e si accasciò appena, tenuto al suo posto dal braccio della strega che per buona misura lo colpì di nuovo, sul fianco, mirando al rene. Questa volta il tizio uggiolò. «Ora ascoltami bene», esordì lei a voce bassa e controllata, «non mi faccio nessun problema a lasciarti qui in terra, chiaro? Sai quanto me che ti sei fatto sgamare nel posto sbagliato, che qui nessuno interverrà né chiamera gli antimaghi, nessuno si interesserà di cosa sta succedendo. Quindi dimmi: chi preferisci proteggere? Quelli per cui lavori o te stesso?»
«Tu sei completamente pazza.»
Fu Elizabeth, questa volta, a sorridere: «Bingo. Perché mi seguivi?»
«Non lo so, ok? Te lo giuro!» aggiunse alzando il tono di due ottave quando la strega accennò a colpirlo di nuovo. Aveva perso tutta la sbruffonaggine, il fenomeno. «Mi pagavano per seguire l'altro tizio, ora mi pagano per seguire te, c'entra qualche magia, roba grossa, ma non so nient'altro, davvero. Io non li ho nemmeno mai-»
«Quale altro tizio?» lo interruppe Elizabeth. Nel suo tono non c'era più traccia della calma di prima, forse perché temeva di sapere già la risposta. Credeva di aver messo al muro un normale rapinatore al soldo di qualche pesce più grosso, ma chiaramente non l'aveva scelta a caso e c'era da sospettare che più che di un pesce si parlasse di un branco di squali. «Quale altro tizio?» ripeté a voce più alta scrollando l'interpellato.
«Glenntailor! Dewayne Glenntailor. C'è questa magia, qualcosa di potente, ha a che fare con la luna, è tutto quello che-»
«E cosa c'entra Dewayne Glenntailor con questa storia?»
«Io non lo so, non lo so! Pensavano che avesse scoperto più di loro e mi hanno assunto per tenerlo d'occhio. Lui è morto, ma ti scriveva tutte quelle lettere e magari poteva averti detto qualcosa e così...»
«Chi sono loro?»
«Non li ho mai visti» sussurrò lui. «Mi contattano e mi pagano via gufo, io non li ho mai visti. Ti ho detto tutto quello che so, ora lasciami andare, per favore, prometto che non ti seguirò più, non mi vedrai nemmeno in giro, sparirò del tutto.»
Non c'era altro da estorcergli, chiunque l'avesse assoldato chiaramente sapeva con chi aveva a che fare e gli aveva detto il meno possibile. Elizabeth lasciò la presa, schifata, lasciando che l'uomo si accasciasse contro il muro: «Sarà meglio». Gli voltò le spalle e si allontanò di un paio di passi.
L'incappucciato, inaspettatamente, invece di ringraziare la sua buona stella per essersela cavata così a buon mercato e tacere, ritrovò la baldanza che aveva dimostrato all'inizio: «Altrimenti? Non sei così sveglia come credi. È più di un anno che ti seguo e te ne sei accorta solo ora. Ed è stato inutile, se vuoi saperlo: a parte blaterare di quidditch e piangerti addosso non fai granché.»
La strega si girò. Sorrideva sarcastica, con le sopracciglia inarcate, ma la mascella era rigida di rabbia.
L'uomo si era alzato in piedi e si reggeva al muro, piegato in avanti e con una mano a strigere il fianco offeso. Sputò un grumo di sangue e saliva. «Sarebbe stato molto meglio» aggiunse «se il tuo amico non avesse tirato le cuoia.»
Il pugno, questa volta, lo centrò sulla tempia, facendolo accasciare a terra privo di sensi.



Prova Words of Magic: Body 5.
Mentre sei a Nocturn Alley, una figura incappucciata comincia a seguire il tuo PG: che cosa fa?
 
Top
0 replies since 6/9/2021, 00:09   39 views
  Share