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Rune antiche. Da qualche giorno a quella parte erano le due parole che più aveva ripetuto a sé stesso. La lettera da parte di sua zia Brhunild era stata per certi versi illuminante. Era la tipica lettera che la zia inviava ogni anno alle sue nipoti, - era la zia di sua madre, ma lui l'aveva sempre chiamata zia Brhunild - ma quell'anno Jaehaerys l'aveva letta sotto una luce un po' particolare. Il vero incontro con la magia gli aveva permesso di percepire la vera efficacia delle rune e, benché in anticipo di qualche anno rispetto ai programmi di Hogwarts, se ne stava già interessando. Tra lo studio ed i vari impegni, era riuscito a ritagliarsi un po' di tempo libero per fare delle ricerche in biblioteca. Oh se gli era mancata la biblioteca. La sua dedizione allo studio l'aveva tenuto un po' lontano da quell'ambiente, paradossalmente, poiché inconsciamente lo vedeva come una sorta di parco giochi, dove poteva passare da un'attrazione all'altra, ma a lui serviva concentrazione. Focalizzare la sua energia mentale su una singola materia era ciò che gli permetteva di studiarla affondo e ci riusciva solo nella sala comune di Corvonero, seduto sulla poltrona vicino alla finestra. Si muoveva agilmente tra gli scaffali, lasciando scivolare l'indice della mano destra sulle copertine dei libri; ogni sezione era un mondo a sé che poteva raccontare storie ed avventure incredibili. Alcuni erano ancora fuori la sua portata, ma ben presto li avrebbe raggiunti tutti. Impiegò qualche minuto prima di raggiungere la sezione che gli serviva e, a dire il vero, il primo impatto non fu dei migliori. Senza avere una base in quella materia, riuscire a destreggiarsi tra i titoli dei volumi era particolarmente difficile, ogni cosa gli sembrava di un livello avanzato e difficile da comprendere.
*Con calma Jaehaerys, devi solo trovare un volume che abbia "base" o "principiante" nel titolo... sarebbe troppo semplice trovare un bel "rune antiche per neofiti", vero?!*
La mano sinistra era chiusa sul mento, mentre l'indice della destra seguiva lo sguardo da un libro all'altro, stava quasi per arrendersi quando il suo sguardo si fermò su una frase specifica: "L'origine degli Aettir". Era un nome che sua zia ripeteva spesso e ciò lo indusse a credere che fosse un elemento alla base delle rune, pertanto si accinse subito a recuperare il volume, salvo essere interrotto da tre parole pronunciate da una voce assai familiare.
*Eh, Corvo Bianco?! ... Siri! *
Voltò il capo e finalmente la vide, la sua amica Siri! Era passato un po' dal loro ultimo incontro, e vederla in quell'istante lo stava rendendo assai felice. Tra lo studio ed i vari impegni, non aveva avuto poi molto tempo per gironzolare per Hogwarts e salvo le lezioni in comune, non aveva avuto tempo per incontrare i suoi amici esterni ai Corvonero.
Ciao Siri!
Rispose agitando a sua volta la mano, per poi incamminarsi e prendere posto a sedere di fianco a lei. In quell'istante dimenticò completamente il motivo che l'aveva spinto a raggiungere la biblioteca quel giorno. Rivedere Siri gli aveva riportato alla mente ricordi che erano stati aleatori per troppo tempo, i suoi occhi ed il suo sorriso l'avevano rasserenato. Pensò anche a Lyvie, ma non vi badò troppo, era bene concentrarsi su chi aveva di fronte.
Come stai? Vedo che sei sempre alle prese con qualcosa da studiare... sicura di non essere una Corvonera nel profondo? E' da un po' che non ci vediamo, ma gli ultimi giorni sono stati davvero impegnativi per me, come te la sei passata? Dai racconta.
Si mosse con la sedia per avvicinarsi a lei, un movimento quasi involontario, dettato principalmente dal desiderio di sapere come se la fosse passata in quei giorni in cui non si erano visti o sentiti; sapere cosa passasse per la testa dell'amica lo affascinava, spingendolo, forse, ad essere un po' invadente. La curiosità era un lato del suo carattere che non sempre riusciva a controllare.
Oliver ♦ harrypotter.it
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