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La voce di Thalia arrivava come da molto lontano, sentir chiamare il suo nome lo destò, non tanto per il fatto di esser stato chiamato, ma tanto perchè non ricordava da quanto tempo qualcuno non lo chiamasse per nome. A scuola erano in pochi coloro che lo avvicinavano, ed ancor meno quelli che sotto lo stess da esami avevano voluto provare a farlo. Sebbene non avesse dato a nessuno il modo di intraprendere una conversazione con lui, orari serrati di studio e sporadiche apparizioni in sala grande e sala comune avevano fatto in modo che il ragazzo venisse importunato ancora meno del solito. Alzò gli occhi e assorbì l'impatto di ciò che gli stava dicendo la Caposcuola Tassorosso. Non era indimidito, ma il quel momento una faccia che esprimeva un "Parli con me?!?" non camuffato affatto doveva farlo sembrare un perfetto idiota. Comunque si ricompose dopo qualche secondo ed ascoltò la compagna con rinnovato interesse. Sorrise alla asserzione della ragazza, non era la sola a programmare tutto nei minimi dettagli per poi vedere ogni dettaglio andare a farsi benedire . Comunque disse educatamente ciò che pensava. Sono certo che riuscirai in ciò che vorrai fare Aveva ragione, doveva in qualche modo conoscere il mondo che sarebbe potuto diventare il suo lavoro, e perchè no? Se Thalia poteva aiutarlo non c'era nulla di male nell'accettare, effettivamente era sempre stato restiò al lavoro nell'ufficio per il Controllo e Regolazione delle Creature Magiche perchè non pensava che non avessero lo stesso spirito che muoveva lui a voler intraprendere quel lavoro. Per prima cosa sapeva dell'esistenza dello sportello consulenza flagelli, rapprivì impercettibilmente a solo pensiero, era qualcosa di totalmente barbaro, ma non poteva dire di conoscere per bene tutti gli uffici presenti in quel dipartimento. Non sarebbe stato così brutto poter intraprende la carriera di Magizoologo come ricercatore sul campo, aveva visto illustrazioni sul libro di scuola di animali davvero fantastici e poterli vedere e studiare sarebbe stato molto bello. Beh, grazie Thalia, è davvero una gentile offerta la tua. Non aggiunse altro perchè nella sua mente si accavallavano mille pensieri ed altre ambizioni di vita, non poteva essere certo che quello sarebbe stato il lavoro della sua vita. Aveva altri piani prima di trovare la sua vera strada, sicuramente avrebbe potuto continuare il suo lavoro come giornalista perchè gli avrebbe fornito la scusa perfetta per fare domande ed incontrare le persone giuste per scoprire la verità sul suo passato, era certo che quello sarebbe stato il suo primo obiettivo. Avrebbe usato quel tempo per comprendere melgio quale altra carriera intraprendere. Sicuramente il lavoro alla Gazzetta del Profeta avrebbe fatto il modo che non morisse di fame, sempre che avesse scritto abbastanza articoli pagati. Sorrise brevemente quando Thalia approvò la sua scelta nell'ordinare. Avrebbe dovuto fare molta attenzione a non estraniarsi di nuovo, anche perchè la conversazione era piacevole, forse erano rimasto da solo con i suoi pensieri troppo spesso negli utlimi mesi, sicuramente dovuto al fatto che chino sui libri si era da soli e talvolta la mente, soprattutto quanto era più stanco, lo portava in viaggi che non voleva intraprendere. Quella sera era accaduta la medesima situazione, però non era chino su un manuale, quella situazione richiedeva, quanto al meglio possibile, un relazionarsi con la persona che aveva di fronte. Per cui attese che la cameriera, che guardandola meglio credeva di aver visto a scuola, se ne andasse. Non era poi così strano trovare ad Hogsmeade qualche studente o studentessa che lavora per arrotondare la paghetta. Lui stesso lo faceva a Diagon Alley. Quasi come se la ragazza gli avesse letto nella mente iniziò a parlare dei suoi piani per abbandonare il lavoro come comessa in un negozio a Londra dove Derek era stato per alcuni acquisti, e sì il negozio era carino. Come darle torto? Quei negozi per quanto non di loro proprietà diventavano delle seconde case e si era sempre dediti al lavoro, anche perchè se ne avesse avuto l'opportunità ne avrebbe fatto sicuramente a meno. Ma già al primo anno aveva avuto modo di riscontrare quanto poco poteva permettersi con il fondo di Hogwarts per gli studenti come lui. Lavorare gli aveva ridato la dignita di potersi acquistare qualcosa di nuovo e di potersi permettere una vita più tranquilla. Capiva bene ciò che voleva dire Thalia, forse le loro motivazioni erano diverse, ma anche lui avrebbe lasciato quel lavoro nel giro di pochi anni, purtroppo avrebbe prima dovuto finire Hogwarts. Ed era proprio quello il motivo per il quale lo avrebbe lasciato, era un lavoro ancorato allo studente che era e non all'uomo che voleva diventare dopo la scuola, sarebbe appartenuto al passato, ad uno di quelli che avrebbe ricordato con quel misto di malinonia e gioia che contraddistingue ciò che è dolceamaro. Capisco. Ed intendeva per davvero Anche per me arriverà il tempo di salutare Mr Elegant, anche se quel negozio di vestiti mi ha dato più di quanto abbia mai ammesso Era vero. Non gli aveva solo dato da vivire, era stato un modo per comprendere e apprezzare molti aspetti del mondo della magia, qualcosa che da Oggetti&Accessori non era riuscito a dargli, forse per questo era rimasto così fedele al proprietario per tutti quegli anni. Sottoscrisse l'ultima frase della ragazza con un sorriso più ampio. Hai ragione, rimanere fermi per troppo tempo non è consigliabile, e comunque non fa per me, per questo spero in un futuro non troppo legato ad un scrivania Fu il suo aspetto ambizioso a far capolino nell'ultima frase. Era vero, se fosse riuscito a prendere i M.A.G.O. che voleva, rimanere in quel negozio sarebbe stato non solo deleterio per ciò che avrebbe continuato a ricordargli, ma avrebbe sminuito oltremodo i suoi studi. Si girò per guardare se la cameriera era sulla via del ritorno ma nulla.
Tranquilla, sarà così anche per me tra un po'.
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