A snowflake is winter's butterfly, Privata

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 29/11/2021, 21:00
Avatar

You can own the Earth and still, all you'll own is Earth until You can paint with all the colors of the wind

Group:
Grifondoro
Posts:
1,205

Status:


Alice Wagner
Gryffindor - 3rd year - Prefect -
« Even the strongest blizzards start with a single snowflake. »
La prima neve della stagione aveva iniziato ad imbiancare tutte le superfici esterne del castello, il vento gelido danzava superbo pronto a render ghiaccio ogni anfratto, raccogliendo sulla punta della lingua, tutte le imprecazioni degli studenti che ne finivano prede. Un passetto sbagliato, una mano dalla presa poco solida e via di capitomboli. Le mura del castello fungevano però da grossa coperta, riscaldate da un qualche incanto magico, di cui gli studenti si vestivano ogni volta che ne varcavano la soglia. E via al rossore delle guance, le mani che sfregano contro le vesti e il naso che inizia a scongelarsi come un ghiacciolo, via al tepore caldo di quel morbido abbraccio che rilassa le membra i i pensieri. Proprio lì sull'uscio della soglia del cortile se ne stava Alice, appena reduce di una lezione di Erbologia che le aveva creato un gran mal di testa, ancora avvolta nella sciarpa rosso-oro, i capelli corti impigliati in essa che uscivano fuori a ciocche mentre il corpo sembrava finalmente chetare gli spasmi di gelo. Ovviamente non aveva di certo previsto la neve, aveva pensato che una sciarpina potesse bastare per raggiungere le serre. Dopotutto erano dietro l'angolo no? E invece no. O meglio non erano lontane ma quel seppur breve tragitto con indosso la sola divisa e niente giacca le aveva gelato perfino le punte dei capelli. Per cui se ne stava a dondolare sui talloni, assuefatta ora dal quel morbido tepore, la borsetta di tela che oscillava insieme a lei, stracolma quasi perdeva pezzi di pergamena in giro. Avvertì però ad un tratto un suono sordo, qualcosa che per poco non l'aveva presa in pieno e che si era schiantato contro la parete alle sue spalle. Si voltó immediatamente allarmata, arrivando ai piedi dell'oggetto. Ah-Ha. Lo poteva riconoscere tra mille, un frisbee zannuto. Ma chi lo aveva lanciato? Come previsto nemmeno mezzo secondo dopo sentì i passi di qualcuno affrettarsi per andarselo a riprendere e chi le venne incontro? Eddie Clarkson e Lizzie Remarine, due sue concasati. Mo le partiva l'embolo eh << Oh ma che siete matti? Questi sono vietati ad Hogwarts. Dai raga almeno non fatevi becca-->> Alice Alice sei un prefetto ora <<-Ehm cioè volevo dire, se lo ritrovo e mi tocca toglierci punti vi men-->> si interruppe di nuovo, okay autoritaria ma non violenta << C-ci saranno delle conseguenze spiacevoli! >> Boh ma che ne sapeva lei di come si faceva il prefetto. In ogni caso la spilla che brillava a lato del maglioncino le aveva dato abbastanza modo per farli sbiancare. E dire che prima sarebbe potuta stare lei al loro posto. Ma non è che c'era un manuale da qualche parte su come sembrare professionale pur essendo una maladrina professionista?
code © psiche


Edited by Megan M. Haven - 29/11/2021, 22:39
 
Top
view post Posted on 5/12/2021, 22:01
Avatar

Ocean eyes.

Group:
Caposcuola
Posts:
9,897
Location:
Nowhere

Status:



M1
L
’ora di Trasfigurazione era terminata. Una boccata d’aria. Finalmente gli studenti si spingevano fuori dall’ampia aula situata al secondo piano e via per i corridoi, percorrendo le scale e proseguendo la loro lunga giornata. Megan era ancora nella stanza,con calma metteva in ordine tomi e pergamene poggiati lungo la superficie del banco.
«Devo aspettare o ci vediamo direttamente in Sala Grande?» chiese Grace a braccia conserte e con le spalle appoggiate contro il piedritto della porta.
«No, vai pure. Io sicuramente faccio un salto fuori all’aria aperta» rispose Megan senza nemmeno voltarsi. «Ci vediamo direttamente giù».
L’inverno bussava ormai alle porte e i primi fiocchi di neve avevano già imbiancato il paesaggio scozzese. Il sole quella mattina aveva fatto capolino dalle nuvole che macchiavano il cielo cristallino entrando dalle ampie vetrate; giochi di luce e ombre creavano forme geometriche perfette, mettendo in risalto anche i più piccoli dettagli architettonici.
Borsa a tracolla, cappotto appoggiato sulle spalle e passi veloci. Abbandonata l’aula Megan attraversava il castello beandosi di quelle poche ore di libertà. La tensione, in vista degli esami a fine anno, poggiava sulle sue spalle giorno dopo giorno con maggiore pressione, lasciando intravedere le conseguenze nell’espressione stanca che le adombrava il volto. Numerose notti insonni erano tornate a farle visita e nemmeno gli intrugli di infusi e decotti avevano alleggerito il suo animo inquieto.
Braccia conserte e mento verso l’alto. Osservava gli studenti che le passavano a fianco lungo il tragitto, mai lontana dagli sguardi indiscreti e curiosi di chi ormai sapeva cose sul suo conto. Ormai era abituata, se ne era fatta quasi una ragione e sosteneva quelle occhiate con indifferenza e a volte rispondendo con un mezzo sorriso di circostanza.
Giunta al piano terra, dopo aver attraversato i lunghi ambulacri, si era spinta in direzione del giardino. L’aria gelida a pochi passi dall’uscita le fece venire la pelle d’oca, costringendola ad infilarsi per bene il lungo e pesante soprabito. Varcando la soglia riuscì a fermarsi in tempo vedendo improvvisamente un oggetto sferico venirle incontro e scagliarsi contro la parete alla propria destra. Gli occhi cobalto si soffermarono sulle divise rosso-oro, gli studenti colpevoli dell’accaduto risero di gusto prima di essere placcati dalla loro referente. Megan si gustò la scena rimanendo immobile. Nessuno si accorse della sua presenza e celata nell’ombra avanzò di un passo sentendo alcuni pezzi di ghiaccio rompersi sotto al suo peso; il frisbee zannuto giaceva a pochi centimetri dai suoi piedi, capovolto.
Guardò la ragazza dai capelli rosso fuoco e poi i suoi concasati. La testa leggermente piegata da un lato e l’espressione sorpresa. «Tu devi essere Alice Wagner, nuovo Prefetto Grifondoro» disse rivolgendole tutta l’attenzione. Si piegò raccogliendo il frisbee trattenendolo nella mano. «Mi auguro che Grifondoro sia in buone mani» le allungò così l’oggetto volante. Era indubbio che avesse assistito a tutto l’accaduto, altresì che avesse deciso di non intervenire. D’altronde qualsiasi decisione fosse stata presa dalla ragazza avrebbe mostrato chiari segnali che, Megan, avrebbe recepito tra qualche manciata di secondi.


 
Top
view post Posted on 7/12/2021, 09:13
Avatar

You can own the Earth and still, all you'll own is Earth until You can paint with all the colors of the wind

Group:
Grifondoro
Posts:
1,205

Status:


Alice Wagner
Gryffindor - 3rd year - Prefect -
« Even the strongest blizzards start with a single snowflake. »
Aveva cercato di sembrare dura, per quanto interamente le sembrasse ridicolo il modo in cui si fosse posta. Era in effetti una cosa che doveva assolutamente migliorare, il come forse era proprio giunto alle sue spalle, i passi decisi, il portamento impeccabile. Di fronte a lei se ne stava la caposcuola Corvonero, Megan Haven, intenta a porgerle il frisbee incriminato. L'espressione lievemente sorpresa sul viso incorniciato dai capelli castani. Gli studentelli rosso-oro se l'erano già data a gambe lasciando Alice, difatti senza parole. Era sicura che avessero recepito la lezione e se così non fosse stato la prossima volta li avrebbe dati in pasto a Gazza spifferando bellamente il loro intento nel rovinare le mura della scuola. C'era forse una punizione peggiore? Ma ora ad ogni modo c'era da chiedersi da quanto tempo la Corvonero fosse rimasta lì nell'ombra. Alice inghiottì saliva, lisciandosi inutilmente il maglioncino della divisa, che voleva forse rendersi presentabile? Megan aveva un'aria solitamente seria e composta che la metteva un po' a disagio, anche perché non la conosceva bene. L'aveva più che altro incrociata tra i corridoi o aveva sentito parlare delle sue geste durante le lezioni, dove riusciva sempre a prendere ottimi voti, ricordava fosse uscito un articolo su di lei qualche mese prima, che aveva fatto infuriare Casey sopra ogni livello. Alice comunque odiava le dicerie per cui non poteva nemmeno dire di conoscere cosa si dicesse sul suo conto, le impressioni su Megan erano sue e basta << Ahm sì in persona. >> annuì facendo un passo nella sua direzione e allungando la mano per riprendersi il frisbee. Ora, non poteva sapere se fosse stata un buon acquisto per il team Grifondoro ma dopo che Casey aveva quasi menato uno per la rabbia pensava di poter tranquillamente passare almeno le prime selezioni << Tu devi essere Megan Haven. Piacere di conoscerti. >> e posto il Frisbee nella sua borsetta di tela, le allungò la destra come a volerla stringere, una presa avrebbe constatato Megan, piuttosto sicura e nonostante il freddo gelido, calda << Hai... Visto tutto eh? >> cantilenó con un lieve imbarazzo che prese a colorarle le gote, andò a portarsi una ciocca di capelli dietro l'orecchio nervosamente. Alice non era solita arrossire o sentirsi a disagio, c'era però da dire che quel nuovo ruolo la metteva di fronte a situazioni diverse che non aveva mai affrontato prima e non raramente finiva per fare figuracce << Be' questo lo spero anche io... È un ruolo piuttosto nuovo, per cui se hai qualche consiglio sono certa che mi tornerà utile. >> aggiunse con una risatina, dopotutto non poteva pretendere di avere già tutto sotto controllo. Certo quando quella mattina aveva deciso di uscire senza giacca, non si era aspettata quell'incontro, per cui ora ancora un po' tesa, sembrava finalmente accorgersi di avere neve tra i capelli e che questa di conseguenza si stesse sciogliendo man mano. Doveva assomigliare ad un pupazzo di neve in decadenza. Perfetto.
code © psiche
 
Top
view post Posted on 28/12/2021, 20:19
Avatar

Ocean eyes.

Group:
Caposcuola
Posts:
9,897
Location:
Nowhere

Status:



M1
L
e dita mollarono la presa attorno all’oggetto sferico. Alice avanzò un passo verso la sua direzione e non si tirò indietro nel presentarsi. Lo sguardo di Megan, seguì le miriadi di lentiggini che puntellavano il viso delicato della giovane Grifondoro e sorrise ​​con garbo.
«Piacere mio» disse allungando di nuovo la mano. Strinse le dita con delicatezza, poi tornò a sfiorare il tessuto della divisa. Non smise di osservarla, il lieve imbarazzo si liberava colorando gote di Alice di un rosa più acceso. Un solo attimo di silenzio e la senti di nuovo parlare.
Nel cercare di studiare ogni singolo movimento Megan doveva ammettere che a pelle la ragazza le dava una buona impressione, che quelle note di disagio e nervosismo sposavano bene con la sua figura minuta. «Sono sicura che Casey sia un buon mentore. Mi sento di dirti solamente che, almeno qui, devi essere sempre nel giusto» osservò la sua figura, «e che faresti meglio a rientrare con questo freddo» poi sorrise. «Io mi sposterei ai lati, almeno è un po’ più coperto. O appena dentro, proprio qui». Megan prese l’iniziativa, indicò con un piccolo cenno della testa la porta d’entrata ai giardini e poi prese a frugare nella tracolla. «Oggi hanno consegnato i turni del mese, non so se hai avuto modo di leggerli ma se vuoi » allungò un foglio di pergamena, «puoi dare un’occhiata».
Infine, con passi decisi, le voltò le spalle. Camminò calpestando il ghiaccio e la neve che, con maggiore consistenza, ora cadeva sulla livida pietra. Si raccolse nel mantello trovando riparo voltandosi una volta arrivata. Lasciò ad Alice la scelta di seguirla o meno. In attesa. Aveva cercato un’ora di libertà ma le parve che isolarsi in quel momento non fosse necessario. Quell’incontro, seppur da considerarsi casuale, pensava che avrebbe potuto dare dei risvolti interessanti a quella giornata. Grifondoro aveva presentato il loro nuovo Prefetto e Megan cercava di conoscerlo.
«Sei segnata martedì insieme a Jean, Jean Grey», alzò la voce con gli occhi rivolti sul nuovo foglio stretto tra le dita. Cos’altro aveva da dirle?


 
Top
view post Posted on 10/1/2022, 16:14
Avatar

You can own the Earth and still, all you'll own is Earth until You can paint with all the colors of the wind

Group:
Grifondoro
Posts:
1,205

Status:


Alice Wagner
Gryffindor - 3rd year - Prefect -
« Even the strongest blizzards start with a single snowflake. »
Riposto il fresbee nella borsa inchiodata alla spalla, allungò la mano per stringere quella di Megan. Delicata, calda. Al confronto della sua semi congelata. La strinse decisa, sorridendole << Ah sì! Non pensavo facesse cosi freddo >> ridacchió scuotendosi un po' di neve di dosso, dai capelli, dalla sciarpa. Come al solito si era buttata a capofitto in una situazione dall'esito altamente incerto e i risultati non erano tardati ad arrivare. Lo sguardo di Megan era attento e sembrava quasi curioso mentre coglieva i movimenti della Grifondoro e ne studiava i dettagli. Alice dal suo canto si sentiva lievemente intimidita dalla sua presenza, un po' perché era caposcuola, aveva molta più esperienza in quelle faccende, un po' perché le sembrava una tipa composta ed ordinata che probabilmente si chiedeva perché diamine fosse uscita senza giacca. In effetti se lo chiedeva anche lei. Nonostante ciò il suo spirito tripudiava spensieratezza. Sebbene la Corvonero l'avesse colta in una situazione in cui non si era destreggiata benissimo, Alice non era tipa da buttarsi giù per qualche errore, anzi quell'opportunità di far conoscenza con la caposcuola Corvonero poteva essere un buon modo per svoltare la giornata. Finalmente si scostó dall'uscio, pestando a terra bene i piedi in modo da non tappezzare di impronte tutto il castello, o Gazza avrebbe fatto di lei mangime da servire alla sua gatta. Quindi allungò una mano per afferrare la pergamena e leggerne il contenuto, aveva già fatto qualche turno di notte ma per ora non aveva ancora beccato nessun corvonero << Grazie >> Megan si voltó ed Alice ebbe un secondo di incertezza prima di seguirla a ruota, scattò con le gambe, facendo un saltello. La pietra era semi congelata e piuttosto scivolosa ma nonostante ciò riuscì a non scivolare. L'equilibrio era comunque piuttosto precario, anche se Alice non pareva prestarci troppo caso << Ah Jean certo devo averla incontrata in giro, non ho ancora avuto il piacere di parlarci. Ma penso proprio che ora ne avremo di tempo ah! >> quindi le porse la pergamena di nuovo, non voleva macchiargliela o farla diventare neve. Nel frattempo le trotterellava di fianco osservando la neve cadere in fiocchi leggeri << Non penso che ai prefetti sia concesso fare battaglie di neve... Ma non pensi sia la cosa assolutamente più figherrima dell'intero inverno? >> esclamò nella sua direzione, sostenuta da un sorrisetto malandrino << Oh andiamo non dirmi che non lo faresti subito>> Alice era proprio curiosa. Curiosa di saper cosa si nascondeva sotto quell'aria sempre calma e gentile che si posava addosso alla Corvonero, conoscere cose magari sciocche ma che accomunavano forse molti più studenti di quanti si pensasse. Vero era che in quanto prefetti o caposcuola dovevano portare l'esempio ed essere figure rispettabili, ma chi aveva detto che il divertimento non potesse essere di pari passo? Rimase ferma ad osservare la sua reazione, incuriosita più che mai.
code © psiche
 
Top
view post Posted on 6/3/2022, 15:56
Avatar

Ocean eyes.

Group:
Caposcuola
Posts:
9,897
Location:
Nowhere

Status:



A_Snowflakes2
O
sservare Alice era davvero divertente.
Per Megan era indubbio che il suo modo di essere fosse molto lontano dal proprio ma proprio per questo si era sentita di trattenersi in sua compagnia. Se era lo svago che in qualche modo cercava, quello sembrava un buon modo per passare qualche minuto di totale libertà lontana dai doveri burocratici.
Afferrò la pergamena rimettendola al suo posto nella tracolla, mentre la Grifondoro zampettava qua e là con lo sguardo rivolto ai fiocchi di neve che imbiancavano il terreno. Chiuse la cinghia, nello stesso istante la proposta indiretta di Alice la condusse ad alzare la testa. Sorrise. Era di certo insolita come proposta visto il poco tempo passato dal primo “ciao”. La difficoltà attraversò il proprio volto, manifestandosi in leggeri spasmi espressivi che colorarono le gote di un roseo imbarazzo. Lei era sempre sicura di sé, o così cercava di farsi vedere dinanzi agli altri e in quella richiesta esplicita non seppe tenere il controllo. Forse la ragazza di fronte a lei non avrebbe fatto fatica a capire la leggera difficoltà. Abbassò la testa qualche istante per poi tornare a sondare le iridi della giovane «Non faccio a palle di neve da anni. Credo di aver perso la mano e anche la voglia, sai quando si è piccoli è diverso ma adesso…» alzò le spalle abbozzando un falso sorriso. Il viso palesò una smorfia di tristezza mentre nella propria mente prendevano vita dei ricordi ormai sommersi da una sofferenza celata nella parte più profonda di sé. Aveva cercato di dimenticare tanti momenti della sua vita, vivere il presente senza fare i conti con il passato, ma era incredibile come un solo attimo nato per gioco potesse far rifiorire la nostalgia di un tempo che non sarebbe mai tornato indietro e che in cuor suo desiderava di rivivere con tutta se stessa. E così, immagini chiare la riportarono per alcuni istanti nel giardino di casa sommerso dalle prime nevi londinesi. Palle di neve volanti attraversavano il perimetro e le risa racchiudevano quegli attimi di spensieratezza. C’era Paul, c’era sua madre Eloise e suo padre Carl. C’era tutto ciò che oggi non esisteva più.
La spalla cedette lasciando cadere la tracolla a terra. Un risveglio brusco che subito la spinse a raccogliere quanto caduto. Alcuni tomi si sparsero a pochi centimetri dal tessuto e il calamaio rotolò ai piedi di Alice aprendosi e spargendo l’inchiostro lungo la superficie, macchiando le scarpe della studentessa in più punti.
«Che disastro! Mi spiace» disse con sincero rammarico. «Lo spessore del tessuto del mantello a volte mi frega» continuò, cercando di attutire le emozioni che l’avevano sopraffatta. Una scusa bella e buona ma che poteva avere un senso logico per proteggere quell’imbarazzante situazione.
«Comunque potreste organizzare qualche battaglia sul campo da Quidditch» aggiunse in ginocchio, mentre con la mano destra si allungava per afferrare l’oggetto ai piedi della Grifondoro.


 
Top
view post Posted on 29/3/2022, 08:22
Avatar

You can own the Earth and still, all you'll own is Earth until You can paint with all the colors of the wind

Group:
Grifondoro
Posts:
1,205

Status:


Alice Wagner
Gryffindor - 3rd year - Prefect -
« Even the strongest blizzards start with a single snowflake. »
Alice era piuttosto elettrizzata. Conoscere nuove persone la metteva di buon umore e questo era dato dalla sua naturale curiosità verso il mondo. I suoi occhi chiari erano semplicemente avidi di novità, di inaspettato e Megan era l'ultima persona che avrebbe pensato di poter incontrare quella mattina, per cui si disse tra sé, perché non avere una piccola avventura insieme? Si dondoló sul pelo del piccolo muretto di pietra che sovrastava appena il pavimento, saltellando al fianco del caposcuola con le braccia tese per tenere l'equilibrio. Sembrava una ragazzina nonostante i sedici anni compiuti e il peso della responsabilità come prefetto. Per Alice l'inverno era divertimento, spensieratezza, solo una piccola nota buia sigillata in un pozzo profondo del cuore era riuscita a macchiarlo, ma era chiaro che al momento non ci stesse pensando. Guardava Megan con fare maladrino, divertito e sembrò coglierla di sorpresa. Non l'aveva mai vista arrossire, per cui chinò il capo curiosa. Fino a poco fa quella in imbarazzo era lei, mentre ora si sentiva perfettamente a suo agio << Troppo presto? >> scherzó su prima che l'altra potesse risponderle, mutando poi l'espressione sorpresa in una più cupa, triste. Alice non conosceva troppo la tristezza, certo ogni tanto capitava anche a lei di esserlo, ma non era mai qualcosa di così profondo e radicato. Nello sguardo di Megan, seppur fugace, era possibile cogliere una tristezza ferma, solida, calcificata da anni. Qualcosa che in qualche modo fece cadere le intenzioni malandrine della rossa, per focalizzarsi sul perché di quella risposta, non era strano che qualcuno dicesse che non si ricordava come farlo? Mentre rifletteva su tutto ciò però si ritrovò coinvolta in un buffissimo incidente, che la fece scoppiare a ridere fortissimo. L'inchiostro rotoló velocemente dalla borsa della Corvonero, macchiando in alcuni punti le sue scarpe di tela, altri oggetti rotolarono via, Alice osservò la scena divertita << Oh ma figurati- scusa non dovrei ridere così ma sai cosa pensavo? >> si chinò affrettandosi a raccogliere le cose cadute in giro così da passargliele << Prima ero così nervosa che pensavo avrei combinato a breve un disastro e invece a sto giro me la sono scampata! >> Tiró fuori la bacchetta, pronunciando un utile Tergeo così da sistemare il disastro in un battito di ciglia. Il sorriso al solito le illuminava il volto, la cosa non l'aveva minimamente turbata. Poi ora che Megan aveva suggerito il campo da Quidditch come battaglia epica, tornó a guardarla con fare elettrizzato << Ah-Ha il caposcuola Haven che mi dà dritte su come organizzare una battaglia a palle di neve! Sapevo che sotto quello spirito da studentessa modello si nascondesse una ribelle! >> balzó di nuovo in piedi con tanto di occhiolino si avvicinó ad un cumulo di neve, le mani nude avvertirono subito il contatto gelido, ma Alice lo ignoró in nome di un po' di sano divertimento << Quindi che dici ah? Hai intenzione di far ammenda per il tuo oltraggio? O devo decretare la vittoria dei Grifondoro su Corvonero? >> la palla di neve intanto prendeva forma, Megan doveva decisamente correre ai ripari se voleva evitarne una, o armarsi e difendersi dalla minaccia incombente.
code © psiche
 
Top
view post Posted on 19/4/2022, 12:03
Avatar

Ocean eyes.

Group:
Caposcuola
Posts:
9,897
Location:
Nowhere

Status:



A_Snowflakes2
L
e risa della Grifondoro maturarono in lei il leggero imbarazzo provato in precedenza, accendendo di un rosa più acceso la pelle sulle gote. Raccolse dalle mani di Alice le ultime cose rotolate via dalla borsa a tracolla appena caduta e scoppiò a ridere di rimando. Una fragorosa risata che si intersecò tra un pausa e l'altra del discorso del Prefetto.
«È davvero divertente» finì per dire tornando in piedi e scuotendo il capo. Portò lo sguardo su Alice, guardandola afferrare un cumulo di neve che modellò tra le mani. Sul volto l’espressione sorpresa non tardò ad arrivare, così come la difficoltà nel gestire quel tipo di situazione. Le sembrò davvero assurdo sentirsi completamente in balia dell’insicurezza, soprattutto perché a portarla era un fatto così banale e stupido. Nell’attesa il colpo di Alice non l’avrebbe di certo mancata e lei l’avrebbe attutito spostandosi leggermente di lato. La testa si sarebbe piegata verso sinistra e i lunghi capelli, in parte bagnati dall’impatto del piccolo cumulo di neve sulla spalla destra, si sarebbero appiccicati sulla pelle bagnandole il viso. La sensazione provata avrebbe continuato a legarsi al passato e parte del suo cuore non avrebbe desiderato altro che potersi trovare dinanzi a sé quello che da tempo aveva perduto. Eppure di Paul non ci sarebbe stata traccia, né di Eloise e Carl. Ad accoglierla lo sguardo furbo e audace della giovane studentessa, il riso probabilmente compiaciuto e l’attesa di un colpo di rimando pronto a schivare da un momento all’altro.
Così, Megan si sarebbe voltata e in quel momento si sarebbe accorta di come il proprio cuore batteva forte nella difficile ricerca di gestire una situazione così, all’apparenza, banale.
Spinta dall’istinto con velocità sarebbe tornata a guardarla e nel tentativo di scorgere la sua posizione si sarebbe chinata leggermente verso il muretto adiacente, raccogliendo la quantità di neve necessaria per modellare una palla ben solida da poter lanciare. Nel tentativo di dare forma all’unica arma che stringeva tra le dita, avrebbe trovato riparo dietro una colonna. Successivamente, studiando la situazione che dinanzi a lei si era plasmata in pochi secondi, come nelle più ardite battaglie avrebbe scagliato la palla di ghiaccio in direzione di Alice attendendo il momento in cui ella si sarebbe esposta alla propria visuale.
«Facciamo che si arriva ad un totale di cinque punti, chi perde avrà l’obbligo di fare qualcosa o di dire assolutamente la verità ad una domanda eventuale. Che ne pensi?» avrebbe alzato la voce per farsi sentire meglio mentre rimaneva nascosta dietro la colonna in attesa. In quel lasso di tempo avrebbe certamente fatto più volte capolino da dietro la pietra rendendosi conto di ciò che sarebbe accaduto di lì in avanti.
E così, Megan aveva semplicemente lasciato andare ogni cosa trasportando se stessa in un contesto che, seppur in parte doloroso, era capace di farle sentire la leggerezza di un momento presente che aveva l’esigenza di vivere per poter trovare davvero quell’attimo di libertà al di fuori della propria vita e del proprio ruolo.



Per quel che mi riguarda, questioni di coerenza, Alice parte in vantaggio colpendo Megan.
Diamo il via ai dadi! Il numero più alto può mettere a segno il colpo, o l'eventuale schivata. Chi viene colpito per cinque volte perde.




Alice: 10
  • 2d6
    6
    4
  • Inviato il
    19/4/2022, 17:15
    Megan M. Haven
Megan: 12
  • 2d6
    6
    6
  • Inviato il
    19/4/2022, 17:15
    Megan M. Haven


Edited by Megan M. Haven - 19/4/2022, 17:15
 
Top
view post Posted on 8/5/2022, 09:13
Avatar

You can own the Earth and still, all you'll own is Earth until You can paint with all the colors of the wind

Group:
Grifondoro
Posts:
1,205

Status:


Alice Wagner
Gryffindor - 3rd year - Prefect -
« Even the strongest blizzards start with a single snowflake. »
Il risvolto della giornata aveva preso una piega diversa, i sottili fiocchi di neve ne avevano decretato il destino in qualche modo, unendosi candidamente al manto invernale che ricopriva il castello, come una grossa ed accogliente coperta. Il messaggero di quell'inverno una farfalla di neve, aveva planato intorno agli archi che circondavano la scuola, pronta ad unire con i suoi strani gironzolii, due anime che fino ad ora non avevano mai incrociato i passi l'una dell'altra. Le risate avevano in qualche modo convalidato quell'unione, quella scommessa, di fronte al gelo della terra che sotto rimaneva in attesa di un lungo risveglio primaverile. La gioventù riecheggiava al di sopra di essa, passi affrettati, scattanti si susseguivano affinché ci si accaparrasse il nascondiglio perfetto, le mani poi incuranti del gelo andavano a raschiare gli strati di neve, febbrilmente impegnate nella creazione dell'arma da imbracciare contro il nemico. Una palla di neve. Alice ne aveva fatte di battaglie e come il più esperto dei generali, sapeva benissimo di doversi accaparrare la neve meno fresca, quella già in qualche modo consolidata dal gelo e quindi più compatta, perfetta per la creazione della sua artiglieria. Un sorriso un po' sghembo comparve sul suo faccino impertinente alla proposta della Corvonero di arrivare ad un massimo di cinque punti, nel suo cervello Alice si stava già chiedendo cosa avrebbe potuto chiedergli, l'idea di perdere non le sfiorava nemmeno il pensiero << Ah, pronta a perdere Haven? >> si affrettò mentre parlava a trovare un nascondiglio e con gli occhi che si facevano largo, vispi per il giardino. Fu lo stupore di un secondo a catturarli, pareva aver inquadrato un muretto in parte devastato da battaglie precedenti, un luogo di perfetto accampamento temporaneo. Un paio di metri era la distanza tra di loro, Alice sollevò cautamente la testolina per inquadrare bene il nemico, Megan aveva trovato riparo dietro una colonna vicina. Fu quell'attimo a distrarla, la palla di neve della Corvonero volò sulla sua testa che si affrettava a portare al sicuro, ma non abbastanza velocemente. I capelli rossi si mischiarono ancora al bianco della neve, per un secondo le sembrò che il cervello le fosse entrato in black out. May day, may day Wagner abbiamo un problema. << Okay, ammetto che hai spirito d'iniziativa. >> parlò a voce alta, con le spalle che si poggiavano sul muretto e il didietro che si scavava la fosse nella neve. Scosse il viso nel tentativo di togliersi qualche fiocco di neve tra i capelli, poi con pazienza andò a formare un paio di palle di neve, ne afferrò una, tenendola stretta nella destra << Sai non ti facevo una tipa da battaglia nella neve...>> riprese a parlare nel tentativo di distrarla, poi si sporse velocemente, con forza lanciò la pallina nel raggio d'azione che avrebbe dovuto raggiungere Megan. Ora si dava il via alla battaglia.
code © psiche






Alice: 9
  • 2d6
    4
    5
  • Inviato il
    8/5/2022, 10:13
    Nontiscordardime
Megan: 7
  • 2d6
    6
    1
  • Inviato il
    8/5/2022, 10:13
    Nontiscordardime
 
Top
view post Posted on 26/7/2022, 19:57
Avatar

Ocean eyes.

Group:
Caposcuola
Posts:
9,897
Location:
Nowhere

Status:



A_Snowflakes2
P
resa!
Le fossette abbellirono il viso di Megan mostrandosi in un risolino divertito. Colpendo Alice la Corvonero sentì la soddisfazione crescere e l’impulso spingerla in avanti desiderando la vittoria. Si affrettò ad appallottolare un’altra palla di neve. Ma prima di far leva per prepararsi al prossimo attacco sentì ancora una volta la voce della ragazza dall’altra parte di quel campo che avevano perfettamente immaginato. Un confine tutto loro e gli spettatori ai margini.
«Ah si? E da cosa mi facevi?» si affrettò a dire mentre elaborava le parole appena sentite. Megan era abituata a giudizi troppi affrettati, così come a sguardi inquisitori. Ormai, per quanto faceva male, aveva scelto di smettere di preoccuparsi degli altri e di cosa avrebbero potuto pensare di lei. Tuttavia, non sempre ci riusciva e infatti quella domanda nacque spontanea. Quale era l’impressione che Alice aveva di lei? La stuzzicava il pensiero di venirne a conoscenza. Dopotutto, parte della sua vita era sulle bocche della maggior parte degli studenti, non poteva succede niente di così grave. Gli altri l’avrebbero vista in un momento di leggerezza, con il cuore agitato e l’emozione di una bambina. Quella che da un po’ di tempo l’aveva abbandonata.

Colpita!
Attutì il ghiaccio sopra alla spalla. Si era distratta abbastanza da poter permettere ad Alice di colpirla. Si pulì con la mano tornando a nascondersi e sbuffò appena alzando gli occhi al cielo.
Quel momento la faceva sentire bene, in lei riaffioravano ricordi che, seppur lontani è impossibile da rivivere, le trasmettevano felicità. Immagini conservate nella parte più profonda di sé che venivano a galla, come i pezzi di una imbarcazione distrutta. Raccoglieva ogni frammento e iniziava a rendersi conto che nei suoi ricordi non c’era solamente oscurità.
Allora rise. Il suono della sua voce suonò ilare anche se per pochi attimi. Il giardino di casa, lei nascosta dietro ad un’aiuola imbrattata dal candore della neve. Cercava qualcuno. Cercava lui.
Quell’immagine si dissolse, era il freddo pungente che richiamava la sua attenzione. Si grattò il naso con la manica del mantello. Fece capolino da dietro alla colonna, sperando di intravedere i capelli rossi della Grifondoro. Aspettava che fosse Alice ad esporsi, lei era già lì, senza barriere, in attesa di vederla muoversi. Così, solo quando sarebbe giunto il momento esatto avrebbe scagliato la palla di neve, nella speranza di fare centro.



Risultato:
Megan: 1
Alice: 2



Megan: 6
  • 2d6
    4
    2
  • Inviato il
    26/7/2022, 20:57
    Megan M. Haven
Alice: 11
  • 2d6
    6
    5
  • Inviato il
    26/7/2022, 20:57
    Megan M. Haven
 
Top
view post Posted on 4/9/2022, 20:41
Avatar

You can own the Earth and still, all you'll own is Earth until You can paint with all the colors of the wind

Group:
Grifondoro
Posts:
1,205

Status:


Alice Wagner
Gryffindor - 3rd year - Prefect -
« Even the strongest blizzards start with a single snowflake. »
Avvertì la risata di Megan arrivare fino al suo orecchio, nonostante fossero lontane di qualche metro, le sembrava quasi che il Caposcuola si trovasse al suo fianco. Sorrise di conseguenza, come reazione istintiva. La felicità era qualcosa di contagioso, arrivava dentro come un raggio di sole, nonostante i muri di vetro riusciva a filtrare e riscaldare parti del cuore lasciate al gelo.
Al momento la Grifondoro se ne stava con il didietro nella neve più folta e avvertiva quasi la pelle bruciare dal freddo, ma non avrebbe mollato per niente al mondo! La sua ostinazione, più che semplice goliardia, era forse uno dei suoi più grandi difetti. Non poteva assolutamente gettare la spugna, nè tantomeno darsi per sconfitta. Il sorriso malandrino comunque era amplio sul viso arrossato e mentre rifletteva sulle parole da usare, una risatina fuoriuscì a mo' di sbuffo, procurando una nube di vapore << Mmh per una più seria e studiosa direi. Ma non so, forse mi sbaglio. Dopotutto sai il fatto tuo in quanto a lancio di palle di neve, non posso negarlo. >> concluse divertita e sorpresa al tempo stesso di aver appreso qualche informazione in più sulla figura di Megan, che vedeva sempre così distante. Gli occhi chiari andarono ad spiare, sollevando appena la testolina per poter inquadrare la perfetta angolatura dove puntare la sua catapulta, mentre con le mani fabbricava una grossa palla di neve, pronta ad essere accolta dal bel faccino della corvonero. Mentre faceva capolino dal muretto dove si era nascosta, Megan ne approfittò per lanciare il suo prossimo attacco. Alice ebbe due secondi per reagire, fu una reazione istintiva e di scatto chinò giù la testa, battendo con il sedere sul terreno attutito dalla neve, non fu piacevolissimo a dirla proprio tutta << Oh quasi colpita. Se ti consola credo di avere un grosso livido sulle chiappe ora. >> Cercava di farla ridere, distrarla, così da poter colpire nel momento più opportuno. Uno sbilanciamento qualsiasi avrebbe potuto renderla più visibile, tutto questo frullava nel suo cervello, mentre rifletteva sul fatto che in effetti, non l'aveva mai vista ridere o divertirsi. Era sempre così contenuta, tanto che spesso si era lei stessa chiesta che tipo di persona realmente fosse. Era interessante aver avuto quell'incontro, ma mai quanto la sua, a breve, vittoria. Fu il momento dunque, scagliò la sua palla di neve, destinata a colpire ancora una volta la Corvonero, chissà se vi sarebbe riuscita.
code © psiche

Megan: 6
  • 2d6
    3
    3
  • Inviato il
    4/9/2022, 21:41
    Nontiscordardime
Alice: 3
  • 2d6
    2
    1
  • Inviato il
    4/9/2022, 21:41
    Nontiscordardime
 
Top
view post Posted on 2/10/2022, 14:10
Avatar

Ocean eyes.

Group:
Caposcuola
Posts:
9,897
Location:
Nowhere

Status:



A_Snowflakes2
L
’opinione che gli altri avevano sul suo conto ormai le scivolavavano addosso come acqua fresca. Aveva raggiunto quello stato in cui il mondo esterno non aveva più alcun controllo sulla propria vita, o quasi. Tuttavia, la risposta di Alice la fece sorridere. Una piacevole sensazione di libertà le attraversò il corpo, accogliendo quel complimento. «Sorpresa!» rispose prima di lanciarsi di nuovo contro di lei.



«Mancato!» Paul sbucò dietro un cespuglio allargando le braccia in segno di sfida. Quella partita si stava concludendo decretando un vincitore. «Credo proprio che sarò io a farti le domande!»
Megan dall’altra parte sbuffò infastidita, tornando a nascondersi dietro l’albero.
Detestava perdere.


La piccola palla di ghiaccio sferzò nell’aria mancando per un soffio la Grifondoro. Il tonfo udito poco dopo le lasciò sfuggire un ghigno soddisfatto. Sebbene fosse riuscita a mancarla perlomeno l’aveva fatta cadere.
«È qualcosa. La vittoria va sudata» rispose. Il respiro in affanno spingeva il cuore a battere con più forza nel torace. Il ricordo l’aveva portata ad una reazione chiara e decisa, non avrebbe lasciato che ella vincesse.
Si abbassò impugnando la neve tra la mano, modellandola prima di sporgersi dalla colonna. L’avanscoperta le costò quasi un colpo sicuro. Evitò la palla di neve lanciata da Alice abbassandosi, trovandosi in pugno briciole di ghiaccio distrutte dalla presa troppo dura.
Sì riparò immediatamente. «Dannazione!» imprecò sottovoce.
«Stai perdendo colpi?» riprese fiato, lanciando una freccia in direzione dell’avversaria.
Poi, si lasciò sfuggire un riso e ripartì all’attacco.
Megan si sarebbe sporta guardando in direzione della Grifondoro. Avrebbe portato a termine quel lancio sperando di vederla cadere in fallo, cercando di colpirla




Risultato:
Megan: 1
Alice: 2


Megan: 4
  • 2d6
    2
    2
  • Inviato il
    2/10/2022, 15:10
    Megan M. Haven
Alice: 6
  • 2d6
    2
    4
  • Inviato il
    2/10/2022, 15:10
    Megan M. Haven
 
Top
view post Posted on 24/10/2022, 06:24
Avatar

You can own the Earth and still, all you'll own is Earth until You can paint with all the colors of the wind

Group:
Grifondoro
Posts:
1,205

Status:


Alice Wagner
Gryffindor - 3rd year - Prefect -
« Even the strongest blizzards start with a single snowflake. »
Lo scontro si stava facendo interessante, sembrava proprio che le due non volessero mollare la presa. Per Alice era più una questione di orgoglio che di risultato, non poteva di certo farsi battere così facilmente! Non di fronte ad un gioco che aveva perfezionato in anni ed anni di allenamento.

Eppure nonostante fosse riuscita a schivare la palla di neve in arrivo, quella che aveva lanciato verso l'avversaria non sembrava aver avuto l'effetto desiderato << Siamo duri a perdere ahh?!>> replicò frustrata di fronte al muretto dietro il quale si nascondeva, aveva sollevato appena la chioma rossa per sbirciare la posizione di Megan, pronta ad un altro attacco quando la Corvonero si era sporta per il controattacco. Per fortuna i riflessi di Alice erano piuttosto svegli, per cui con una certa fretta si chinò per terra, riparandosi. Uno sbuffo di risata circondò l'aria gelida intorno alla sua bocca, ormai era chiaro che si sarebbero prese l'influenza, piene di ghiaccio com'erano << Non così in fretta, cara Meg! >> commentò divertita, le mani intanto si stringevano intorno ad un'altra pallina<< E invece? La tua impressione di me?>> le chiese con curiosità, sbirciando ancora una volta per poter capire il raggio d'azione. Dopodichè, mentre l'altra pensava probabilmente ad una risposta, attaccò. Sperava davvero che i suoi sensi non la ingannassero, doveva andare in porto.
code © psiche



Alice: 6
  • 1d10
    6
  • Inviato il
    24/10/2022, 07:24
    Nontiscordardime
Megan: 5
  • 1d10
    5
  • Inviato il
    24/10/2022, 07:24
    Nontiscordardime
 
Top
view post Posted on 7/11/2022, 12:02
Avatar

Ocean eyes.

Group:
Caposcuola
Posts:
9,897
Location:
Nowhere

Status:



A_Snowflakes2
L
a schiena contro la colonna premeva con forza facendosi spazio fra le scapole. Il respiro arrancava, il cuore accelerava nel petto e la tensione lasciava tremare il suo corpo. Mancata! Diavolo! disse tra sé. Il colpo sicuro in cui aveva tanto sperato aveva sfiorato la testa della Grifondoro, schiantandosi direttamente sull’acciottolato alle sue spalle.
«Non così in fretta Meg!» la sentì divertirsi al di là del riparo. «E invece? La tua impressione di me?» chiese poi.
«Credo che a Grifondoro servisse un animo così frizzante, sai? Sai il fatto tuo e mi piace» finì per dire Megan, ammettendo che la compagnia della ragazza non fosse affatto spiacevole. Considerata la difficoltà nel coinvolgerla in attività fuori dell’ordinario, la Caposcuola pensò che quell’istinto fosse del tutto positivo. Non solo essere lì riusciva a farle tornare in mente ricordi piacevoli ormai sepolti nel tempo, ma aveva ravvivato almeno un po’ quella spensieratezza che, a quell’età, sarebbe dovuta essere pane quotidiano.
Guardò in avanti, pronta a scattare dietro una colonna più lontana. Le avrebbe consentito maggiore spazio di manovra e una visuale migliore. Nel tentativo di muoversi rapidamente, però, conducendo lo sguardo a comprendere i movimenti successivi della Grifondoro per ripararsi da un altro eventuale attacco, Megan fu colpita in pieno viso. La neve impattò sulla pelle rosea e un brivido di freddo le attraversò la spina dorsale. Si spinse a terra scuotendo la testa; in ginocchio tra la neve appallottolò in fretta e furia il prossimo proiettile di ghiaccio.
Mancava davvero poco alla fine di quella partita e la sorte sembrava non essere affatto clemente con lei. Così, gattonò fino alla colonna successiva, sperando di disorientare Alice. Una volta giunta in prossimità della sua nuova base si sarebbe sporta scrutando la chioma vermiglia tra le tonalità fredde che illuminavano l’ambiente. La prospettiva avrebbe potuto aiutarla ma la fortuna lo avrebbe fatto? Un lancio deciso e dita incrociate; non appena l'avesse vista venir fuori dal suo nido avrebbe direzionato la palla contro di lei.



Risultato:
Megan: 1
Alice: 3






Megan: 6
  • 2d6
    5
    1
  • Inviato il
    7/11/2022, 12:02
    Megan M. Haven
Alice: 7
  • 2d6
    5
    2
  • Inviato il
    7/11/2022, 12:02
    Megan M. Haven
 
Top
view post Posted on 4/12/2022, 17:47
Avatar

You can own the Earth and still, all you'll own is Earth until You can paint with all the colors of the wind

Group:
Grifondoro
Posts:
1,205

Status:


Alice Wagner
Gryffindor - 3rd year - Prefect -
« Even the strongest blizzards start with a single snowflake. »
Nel freddo di quel pomeriggio, Alice avvertì le gote colorarsi di rosso, erano calde sotto quella neve gelida e insieme ad esse un sorriso un po' timido fece comparsa sul viso. Non si aspettava parole così gentili dirette verso di lei. Ridacchiò un pochettino nervosa, avvicinandosi ad un altro punto del muretto per poter stare un pochino più nascosta << Ti ringrazio. Anche tu devo dire la verità, sei molto più divertente del previsto. >> doveva uscire come un complimento, ma ora che ci pensava, sembrava più un insulto, provò a rimediare aggiungendo poco dopo << Cioè non che non lo fossi prima--- ma non ti conoscevo appunto. Ora so a chi indirizzare la prossima battaglia di palle di neve durante la ricreazione. >> sorrise diabolicamente, ma con una velata ironia. Già si immaginava a prendere a palle di neve uno dei caposcuola, in pubblico. Probabilmente le avrebbero dato della fuori di testa, ma in fondo, quando era mai stata normale? Mentre rifletteva sui punti che le mancavano per vincere, avvertì la campanella squillare impazzita. Sarebbero dovute rientrare a breve, ma come potevano risolvere quella partita in così poco tempo?
Dato che si trovava in vantaggio, avvertì una certa magnanimità nei confronti di Megan, o forse era solo sicurezza di vincere. Fece sbucare appena la chioma rossa da sopra il muretto per avanzare la sua proposta << Hm. Sai che ti sto stracciando vero? Facciamo così- >> si fermò mentre proseguiva a gattoni sulla neve per cambiare posizione, così da confonderla << Chiaramente sono in vantaggio, ma se tu riuscissi a prendermi a questo giro, anche solo di striscio la vittoria sarebbe tua. In caso contrario, decreteremmo la mia vittoria. Cosa ne pensi? >> era una proposta molto rischiosa, ma Alice adorava il rischio. Sembrava essere fatta per giocarsi tutto e rimettersi alla sua buonasorte << Ovviamente chi delle due dovesse vincere avrà il diritto di chiedere all'altra di fare o di essere assolutamente sincera su qualcosa. Bigliettino limitato da un solo obbligo o verità, da utilizzare però quando si vuole. Cosa ne pensi, cara Meg? >> sorrise ora, nascondendosi per bene, avrebbe dovuto far in modo di non essere colpita.
code © psiche
 
Top
15 replies since 29/11/2021, 21:00   442 views
  Share