Walking in a winter wonderland, Privata

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view post Posted on 8/12/2021, 16:38
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You can own the Earth and still, all you'll own is Earth until You can paint with all the colors of the wind

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Alice Wagner
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Il clima natalizio era alle porte, Hogwarts iniziava a colorarsi di decorazioni varie, l'agrifoglio veniva saggiamente piazzato in ogni dove così da obbligare tutti gli studenti che vi passavano ad effusioni pseudo romantiche, un grosso abete era stato piazzato in sala grande mentre le tavolate potevano ospitare già alcuni piatti della tradizione natalizia. Il castello era imbiancato di soffice neve che copriva le superfici più varie da settimane e si era così ben solidificata da creare strati di ghiaccio decisamente pericolosi, soprattutto per i più imbranati. Una delle attività preferite della stagione era creare grossi pupazzi di neve o pseudo caricature dei professori a mo' di statue di ghiaccio, ma anche una classica sfida a palle di neve, che spesso mieteva vittime anche tra studenti innocenti, i quali per sfortuna o per caso si erano ritrovati a passare di lì. Alice doveva teoricamente supervisionare i comportamenti dei compagni affinché non si eccedesse, ma alla fine come spesso succedeva veniva coinvolta nei loro giochi tanto da diventarne il portavoce. In fondo quale miglior modo c'era per controllarli se non unirsi a loro? Per questo motivo ora se ne stava immersa in mezzo metro di neve, nascosta dietro una barriera creata per l'occasione dai suoi commilitoni. La sfida era Grifondoro-Tassorosso e non c'era assolutamente niente di più divertente da fare durante la pausa pranzo. Purtroppo stavano perdendo quattro a tre e Alice con la determinazione alle stelle aveva in mente di catapultare il risultato prima della fine della pausa. In teoria non aveva altre lezioni dopo ma doveva studiare per un test di Pozioni per cui in teoria, aveva robe da fare. In teoria. In ogni caso la tensione era alle stelle, Alice teneva l'indice poggiato sulle labbra come a voler segnalare silenzio. Dall'altra parte della barricata la tensione era tesa come le corde di un violino. Dopo qualche minuto di totale silenzio Alice allungò il braccio urlando << FUOCOOOOOOOOO>> anche se quello che stavano gettando era ghiaccio. Ma chissene importava, ora erano tutti pronti a bombardare di palle di neve la barricata avversaria non c'era tempo per le definizioni. Via di rincorse, mangiate di neve con la faccia per terra e scivoloni da paura. Alice aveva un sorriso furbetto sulle labbra mentre tirava una grossa palla di neve, pronta a spiaccicarla sulla faccia di Alex Redmill. Avvenne però una cosa curiosa, il maledetto si abbassa e Alice finisce per colpire qualcun altro. Un malcapitato. Uno che passava di lì per i fatti suoi. Un povero agnello, sacrificato al dio del divertimento sfrenato, quello che aveva tutta l'aria di essere Derek Hide. Alice non lo conosceva e anche se lo avesse riconosciuto era troppo elettrizzata dalla sfida per poter vedere chi fosse, comunque si bloccò portandosi una mano alla bocca, che casino che aveva combinato << Scheiße. >> boccheggió ora, questo non sarebbe dovuto succedere, non sotto la sua supervisione. Decise di prendere subito in mano la situazione, recandosi immediatamente verso il ragazzo che doveva essersi preso la palla di neve direttamente in faccia. Nel saltellare in quella direzione perdeva strati di neve dai vestiti della divisa << Perdono perdono perdono! >> esclamò Alice congiungendo le mani in segno di scusa, saltellando appena e scuotendosi la neve di dosso ad ogni passo, oltre che cercando di recuperare una temperatura corporea decente << Non ti ho proprio visto! La palla era destinata a quell'idiota di Alex-- ehm intendo, non a te di certo!>> sperava che il suo faccino dispiaciuto, contornato da capelli rossi e neve e arrossato per il freddo, riuscisse a convincerlo del suo buon cuore, in fondo non lo aveva proprio visto arrivare, ma chi poteva sapere come avrebbe reagito?

ffff
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Mi immagino Alice tipo così click :ihih:
 
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view post Posted on 2/3/2022, 12:14
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Derek Hide ▲ Corvonero ▲ 6° Anno ▲


 


La giornata non prometteva di essere tra le migliori che Derek avesse avuto nel castello. Se il buongiorno si vede dal mattino, l’essersi svegliato a causa di ragazzini del primo anno che erano entrati nel suo dormitorio mentre lottavano a bacchetta sguainata non lo era affatto. Anche se l’espressione di puro terrore di uno di loro lo fece sorridere. Si vestì in tutta fretta e lasciò il dormitorio prima che altri potessero consciamente o inconsciamente disturbarlo. L’uscita nella torre di Divinazione non fu delle più felici, mentre percorreva il corridoio che lo avrebbe portato verso la scalinata principale della scuola due Serpeverde, forse alla ricerca di una buona fattura stendente, correvano con un calderone pieno d’acqua e per poco non lo presero in pieno. Evidentemente l’obiettivo dello scherzo poco assennato da fare in inverno era un concasato. Purtroppo Derek non era abbastanza lontano per non essere colpito da schizzi di rimbalzo. Ma anche il quel caso, nonostante il mantello della divisa scolastica leggermente umido, trattenne quella che sembrava una barra di caricamento di una pazienza che sarebbe finita abbastanza presto. Continuò la sua discesa verso la sala Grande dove avrebbe potuto fare colazione, ma il fato non aveva ancora finito con lui in quella grigia mattina d’inverno, qualcuno aveva fatto cadere della pozione curabolle sulla scalinata all’altezza del terzo piano, per cui dovette allungare per il terzo piano. Per sua fortuna essendo al sesto anno conosceva i passaggi segreti che lo avrebbero condotto senza troppi problemi al primo piano. Ma lì incontro due Grifondoro in vena di scherzi, possibile che l’aria di neve avesse dato alla testa a tutti! Cerco senza grande successo di evitare l’attacco di caccabombe contro il custode e con quella puzza che lo avrebbe perseguitato tutto il giorno entrò finalmente nella sala grande. Non si accorse subito della foga che stava usando nel prendere il cibo e mangiare. Non era il migliore dei segnali per la ira, che in quei giorni era del tutto incontrollata a volte, spesso anche per futili motivi. Ma d’altra parte la luna piena era passata da poco. La voracità con la quale aveva finito la sua colazione aveva attirato l’attenzione di qualche concasato. Ma lui, come a suo solito, non ci fece caso continuò verso per la sua strada verso le lezioni della mattina. Dopo gli esami era ovvio che avrebbe dovuto fare una scelta su quali materie seguire e quali era meglio lasciare al livello del fattucchiere ordinario, per quanto utili non avrebbe potuto permettersi di passare altri due anni come il quinto. Per cui, seppur a malincuore, aveva fatto a meno di un paio di materia. Quella mattina avrebbe assistito ad una lezione di pozioni particolarmente interessante. La discesa nei sotterranei fu stranamente priva di imprevisti, ma il freddo era quasi insopportabile. Sferzava il volto come lama tagliente, e i fumi dei calderoni che saturavano l’aria non erano d’aiuto. Comunque la lezione passò molto velocemente, e Derek come molti altri non fece altro che stare vicino alla fiamma che attizzava il calderone quando le linee guida lo richiedevano. Uscire dai sotterranei fu molto piacevole, ma dopo la pausa di metà mattina avrebbe avuto cura delle creature magiche, per cui avrebbe dovuto solcare la neve per arrivare fino alla radura, ancora inconsapevole di ciò che sarebbe accaduto.
Nella sua discesa verso la radura, passando per i giardini, osservava studenti giocare a lanciarsi palle di neve, o a divertirsi in altro modo. Tutto accadde quando passò accanto ad un gruppo particolarmente rumoroso. Una palla di neve lo colpì in pieno volto. Si arrestò di botto e si volto, con più foga e velocità di quanto avesse intenzione, verso l’origine del lancio. Non gli fu particolarmente difficile individuare la ragazza che aveva tirato la palla di neve, non che stesse facendo finta di niente. La ragazza dai capelli rossi si stava avvicinando, trattenne a stento un sorriso nel vedere una costernazione troppo sentita per una semplice palla di neve. Possibile che la gente avesse davvero paura di lui, o era solo cortesia?
Comunque non rispose, fece scivolare la bacchetta dalla manica alla mano destra e con un lieve ed impercettibile movimento dalla neve alla ragazza pensò con molta intensità *Oppugno* se tutto fosse andato come doveva a quel punto sarebbe iniziata la guerra. Infine sorrise.


 




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A te la decisione di essere o meno colpita dalla neve (:
Scusami tanto per il ritardo :fru:
 
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view post Posted on 1/4/2022, 12:25
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Alice era partita all'insegna del puro divertimento.
La neve semplicemente era un'occasione troppo ghiotta per far baldoria e anche il suo nuovo ruolo di prefetto non le aveva impedito di buttarsi nella mischia. La gente era semplicemente troppo disorganizzata. Anche nelle battaglie bisognava esserci un ordine ben preciso, altrimenti come si faceva a vincere? L'obbiettivo principale della Grifondoro era ovviamente sconfiggere i Tassi che scioccamente, cantavano già vittoria. Chiaramente troppo presto. Nemmeno fosse un generale delle truppe segrete, piombó in cortile distribuendo ordini a destra e manca. Chi dovevava formare le palle di neve, chi iniziare a costruire le barricate, altri che dovevano infiltrarsi tra le fronde per colpire i poveri tassi inconsapevoli. Insomma era stato tutto programmato come fosse un piano d'azione vero. Come in tutte le battaglie però c'era da sempre la possibilità che qualcosa andasse storto e che, come in questo caso, portasse conseguenze inaspettate. Così nella confusione Alice aveva finito per colpire il misterioso Derek Hide. All'inizio non lo aveva riconosciuto, ma poi aveva visto la faccia di quelli che le stavano intorno. Per qualche motivo sconosciuto la gente aveva paura di lui. Probabilmente poteva giocare il fatto che se ne stesse spesso per i fatti suoi e che non desse troppa confidenza, comunque su di lui giravano storie spaventose. Alice non credeva molto ai pettegolezzi anche se ritrovarselo di fronte le fece improvvisamente realizzare quanto il resto degli studenti fosse facilmente impressionabile. In men che non si dica se la diedero tutti a gambe e la Grifondoro rimase da sola a fronteggiare la minaccia Corvonero. Provó a scusarsi ma assurdamente non fece in tempo ad arrivargli vicino che le arrivo una palla di neve dritta in faccia << EHI TU MALEDETTO BIONDINO->> gli urlò contro ancora rincitrullita per la neve che le era finita tra le palpebre e il getto ricevuto dal lancio che l'aveva un secondo sbilanciata all'indietro. Lo puntò con un dito ancora sotto shock. Ah è così che voleva giocare il vecchio Hide? Aveva trovato pane per i suoi denti. Quindi si avvicinó, cercando di scostarsi la neve gelida dal volto << Prima di tutto gli incantesimi non sono permessi-- sennò ci sarebbe una confusione inimmaginabile! Quindi cos'hai da dire a tua discolpa Hide? >>intanto teneva le mani dietro la schiena intenta a fabbricare una palla di neve bella grossa. Pensava forse di poterla battere, quel tipo? ffff
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view post Posted on 15/7/2022, 10:54
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Derek Hide ▲ Corvonero ▲ 6° Anno ▲


 


Era compiaciuto nel constatare che il suo incantesimo non verbale avesse funzionato, era da tempo che si allenava. Certo non era un incanto difficile, ma comunque un buon risultato. Si guardò attorno, come a cercare una via di fuga, non perché avesse paura ma perché aveva semplicemente sfogato parte della sua frustrazione di quella giornata. La sua attenzione venne attirata dalla ragazza dai capelli rossi che lo aveva richiamato usando un epiteto che trovò alquanto strano, e sorrise. Aveva davvero l’intenzione di iniziare una guerra? Ma lui ne aveva voglia? Certo non poteva nascondere la bacchetta dopo aver tirato la neve, anche perché non c’erano molti dubbi e comunque aveva scaricato parte della sua frustrazione.

Vide molti degli altri studenti scappavano, ed ecco che la sua frustrazione tornava. Non poteva credere che intimiste davvero. Certo se quei ragazzi avessero saputo cosa era probabilmente avrebbe avuto ragione ad aver paura. Ma, per dirla con le sue stesse parole, era un lupo buono, prendeva sempre la pozione antilupo così che le sue trasformazioni fossero indolore e completamente prive di rischio per gli altri. Comunque aveva problemi più urgenti cui rivolgere la sua attenzione, dopo pochi secondi la ragazza si riprese e continuò la sua avanzata.

Cosa aveva da dire a sua discolpa? Nulla, il suo viso per la prima volta in quella giornata era rilassato. Guardò la ragazza con curiosità? Se voleva la guerra…l’avrebbe avuta. Fece l’espressione più stupita e attonita che gli riuscì e disse con tono sorpreso.
Davvero? Non sono ammessi incantesimi? Non ne sapevo nulla. Nel suo volto si dipinse adesso un’espressione innocente poco convincente. Per la prima volta dopo tempo si stava divertendo. La guerra sarebbe iniziata, ma avrebbe lasciato che la Grifondoro facesse la sua mossa.


 



 
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