Questions and hot chocolate, Privata

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view post Posted on 31/12/2021, 15:26
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Ognuno di noi è una luna: ha un lato oscuro che non mostra mai a nessuno.

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Emma C. Green - 15 anni - Grifondoro
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Quando Emma si era offerta di intervistare uno dei Prefetti per la Gazzetta del Profeta aveva pensato immediatamente ad Alice. Non era la sua unica amica ad avere quella carica, ma era quella che ricopriva il ruolo da meno tempo rispetto agli altri ed Emma si chiedeva come si sentisse da quando le avevano affidato quell' incarico conoscendo molto bene il suo lato libertino e vivace. In realtà non era l'unica cosa che voleva sapere da lei, ne aveva tante di domande e le aveva segnate tutte sul suo piccolo diario dalla copertina scura: c'era scritto di tutto lì sopra, appunti e scarabocchi di ogni tipo; anche un piccolo abbozzo di una figura che seguiva alla meglio i lineamenti Oliver. Emma aveva provato a disegnarlo più e più volte, ma non era mai soddisfatta dei risultati: prova ne erano i foglietti di carta appallottolati nel cestino del loro dormitorio.
Perfetto, grazie! - la rossa le aveva fatto le trecce mentre lei aveva scritto sul suo diario altre domande che le erano venute in mente nel mentre. Possiamo andare o devi ancora finire di prepararti? - una domanda illecita dopo che la sua amica aveva perso il proprio tempo ad acconciare i suoi capelli. In realtà aveva fretta di andare perché non vedeva l'ora di passare un pomeriggio con lei. Il motivo più importante per il quale aveva scelto di intervistare proprio la rossa era perché sapeva che si sarebbero divertite un sacco, come tutte le volte che stava in sua compagnia. Con il prefetto Grifondoro era impossibile essere tristi, ogni volta che vedeva Emma imbronciata faceva di tutto per tirarle su il morale… e ci riusciva sempre. Alice era sicuramente una delle sue amiche più care, una di quelle per cui sarebbe sempre stata disposta a fare qualsiasi cosa, e sperava di non perderla mai, nemmeno quando sarebbero cresciute e ognuna di loro avrebbe preso la propria strada: Emma avrebbe fatto il possibile per ritrovarsi con lei ad ogni incrocio e sapeva che anche Alice si sarebbe impegnata in questo. Quando arrivarono ad Hgsmeade aveva iniziato a nevicare di nuovo e la neve rendeva ancora più bello quel magico posto. Gli addobbi natalizi erano sparsi ovunque e le due Grifondoro si guardarono intorno incantate mentre i fiocchetti candidi di neve che si posavano sulle loro teste facevano un bellissimo contrasto con i loro capelli: castani di una e rossi dell'altra. Erano dirette da Madama Piediburro, avevano deciso di fare lì l'intervista per approfittare delle leccornie disponibili in quel locale, che oltretutto era uno dei preferiti di Emma. In realtà quello era un posto dove solitamente andavano le coppiette di innamorati per poter starsene tranquilli al caldo in un posto romantico, ma non per forza ci si andava per pomiciare, sarebbe stato un ottimo luogo anche per lavorare all'intervista. Mentre camminavano una di fianco all'altra a una delle due Grifondoro tornò in mente un episodio di qualche anno prima. Il viso di Emma si rattristò improvvisamente come se quel ricordo le avesse colpito direttamente il cuore, e in un certo senso era proprio così. Un po' di anni fa… - cominciò a dire - ...ero venuta qui con mia nonna la mattina di Natale... - guardò Alice mentre le si riempivano gli occhi di lacrime per la commozione. Le immagini di quella giornata le si riproposero nella testa senza chiederle il permesso - eravamo andate al Madama per fare una colazione "con i fiocchi" - fece il gesto delle virgolette con le mani - così aveva detto lei… e beh… aveva ragione - sorrise. Non stava guardando più Alice, ma un punto fisso davanti a lei, come se stesse rivivendo quella scena guardandola dall'esterno. Quel giorno ci siamo rimpinzate così tanto di dolci che alla fine non abbiamo toccato nulla a pranzo… Mitchell aveva messo il broncio perché aveva preparato quel pranzo con tanta passione… fortuna che zio Cam aveva abbastanza fame da poter mangiare quasi tutto - si mise a ridere e riportò gli occhi su Alice - Mi piacerebbe farteli conoscere. Ti piacerebbero molto e tu piaceresti molto a loro. - Non precisò il fatto che sua nonna Rose però, ormai non c'era più: non voleva rovinare quella giornata parlando di cose tristi. Quello raccontato all'amica era un ricordo felice, un ricordo che avrebbe portato sempre nel cuore.
Erano finalmente arrivate al Madama ed Emma non vedeva l'ora di mangiare qualcosa di dolce mentre avrebbe tempestato Alice di domande.
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Prova CHRISTMAS MEMORIES del box nocciola ♡
 
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view post Posted on 21/1/2022, 20:30
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Alice Wagner
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Quando Emma le aveva chiesto per la prima volta se potesse intervistarla Alice era scoppiata a ridere, aveva messo su la sua faccia più snob e aveva finto di essere una di quelle insopportabili celebrità del mondo magico. Il suo nome da popstar collapuzzasottoalnaso era Diamond e l'idea di poter sparare una marea di idiozie di fila sembrava proprio essere ciò che normalmente impiegava le sue giornate. Tutto però si era fermato ed Emma aveva ribadito con voce più seria, seppur coperta dalle risate di entrambe, che voleva davvero intervistarla, chiederle di come il suo nuovo ruolo di prefetto fosse riuscito ad entrare nella sua quotidianità e come riuscisse a gestire le nuove sfide. Questo aveva lasciato Alice piuttosto senza parole e anche un po' in imbarazzo perché non pensava di essere così interessante da meritarsi un articolo, in fondo a chi poteva interessare? Un articolo significava avere il proprio nome sulla bocca di tutti, nel bene e nel male. Non aveva proprio nessuna idea di come questa cosa avrebbe potuto impattare la sua vita di tutti i giorni, era come compiere un salto nel vuoto senza paracadute. Ma in fondo lei a saltare era bravissima. E quindi alla fine si era lasciata convincere. Aveva provato a pensare a quell'articolo come ad una nuova avventura, qualcosa che non aveva mai fatto anche se non aveva assolutamente idea di come avrebbe preso da un punto di vista emotivo e se le avesse fatto domande troppo personali? Anche se.. In fondo era Emma, non avrebbe mai forzato qualcosa dalla sua bocca.

Aveva passato una buona parte per pomeriggio ad intrecciare i suoi capelli corvini, dopo una lunga spazzolata, mentre entrambe sparlavano dei professori e di quanto le lezioni fossero incredibilmente noiose, soprattutto quelle al mattino presto, balzando tra un argomento all'altro come un trapezista esperto. Alice si era quasi dimenticata che dovevano uscire verso il Madama, una location che dava un'aria più professionale ad un'intervista ufficiale del dormitorio Grifondoro << Ah giusto--no sono prontissima, andiamo!>> Si avvolsero entrambe nelle giacche e nelle sciarpe rosso-oro, dirette con piene speranze verso il famoso locale per coppiette. Era buffo e incredibilmente divertente che non ci avesse mai messo piede prima e che la prima volta a farlo era con Emma, una delle sue amiche più care. Era buffo perché avrebbero finito per essere circondati da coppiette e comunque quelle ad essere più affezionate l'una a l'altra sarebbero state loro due. Ad un passo dal locale Emma iniziò a raccontarle una storia, qualcosa che chiaramente la toccava nel profondo. Alice osservò le lacrime rimanere controvoglia sul bordo, senza venir giù e il sentimento con cui la concasata parlava, animata da un ricordo vivido e tenero. Stava condividendo qualcosa di importante con lei ed Alice si sentiva onorata di farne parte << Ah quindi già conosci il menu ah? >> scherzò carezzandole la schiena in segno d'affetto, con qualche pacchetta accennata, cercava sempre di sdrammatizzare per metterla a suo agio << Certo, dovrai presentarmeli. Uno di questi giorni, durante le vacanze, vengo a trovarvi! >> esclamò auto-invitandosi da brava impicciona qual era. Non aveva chiesto oltre riguardo a sua nonna, ipotizzando dovesse trattarsi di un argomento piuttosto sensibile, quando sarebbe stata pronta gliene avrebbe parlato lei direttamente, ne era certa. Presero quindi posto ad uno dei tavolini nell'angolo, così da rimanere indisturbate dalla vista di coppie smielate e Alice iniziò a sentirsi un po' nervosa. Non aveva preparato assolutamente nulla. Si tolse la sciarpa e la giacca, rimanendo con la divisa e i capelli rossi sistemati alla rinfusa, prese uno dei Menu e iniziò a rigirarselo nelle mani. Leggeva ma non capiva una bella ceppa. Okay forse era meglio iniziare a parlare e poi avrebbe ordinato qualcosa. Giusto per capire che tipo di domande aveva in serbo l'amica << Okay spara, prima domanda, così di botto. Come togliere un cerotto.>> sollevò lo sguardo, aspettando con trepidazione.

 
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view post Posted on 23/1/2022, 17:57
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VIVIENNE PIERCE ✿ prefetto Grifondoro


Erano i primi giorni di lavoro per Vivienne. Appena saputo che stavano cercando nuovo personale da Madama Piediburro, la Grifondoro si era praticamente fiondata a fare un colloquio. Non tanto perché si trovasse male al Paiolo Magico, ma perché quel posto era senza dubbio più nelle sue corde. L'atmosfera rilassata, l'odore di zucchero e dolcetti, era tutto esageratamente dolce in ogni aspetto. Per non parlare della presenza delle coppiette felici che mangiavano e bevevano ai tavoli, che rendevano Vivienne genuinamente felice. Al contrario di molti, non era gelosa di vedere coppie felici, o disgustata dalla loro smancerie.
Ad un certo punto, tra i tavoli, scorse due facce conosciute: Emma ed Alice! Preparò il blocchetto delle ordinazioni e si diresse verso il tavolo, prima che qualcun altro le soffiasse da sotto il naso quelle che sarebbero state le sue clienti preferite. « Alice, Emma! Come state? » Le salutò con un grande sorriso stampato in volto. « Cosa vi porto di buono? » Chiese alle due, pronta a segnare le loro ordinazioni.




Pronta a prendere le vostre ordinazioni, fanciulle <3
 
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view post Posted on 9/2/2022, 11:23
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Emma C. Green - 15 anni - Grifondoro
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Dopo aver condiviso con Alice quel dolce ricordo con sua Nonna protagonista, la sua amica aveva cercato di sdrammatizzare - certo che conosco il menù - la mano della rossa toccò la schiena di Emma come a volerla confortare, una pacca amichevole che le sollevò subito il morale. Si asciugò gli occhi, leggermente bagnati, ogni volta che parlava di sua nonna le ghiandole lacrimali si mettevano immediatamente a lavorare con impegno e dedizione, dannazione. Era strano come ultimamente finisse sempre con il commuoversi o piangere quando detestava farsi vedere così fragile. Per fortuna Alice era una sua cara amica, non si sarebbe mai approfittata delle sue debolezze: questo Emma lo sapeva bene, per questo aprirsi con il Caposcuola non le risultava poi così faticoso nonostante la sua indole da finta dura. Un sorriso raggiante comparì sul suo viso delicato come un arcobaleno dopo una giornata di pioggia quando l'amica le aveva detto che sarebbe andata presto a casa sua per conoscere Cam e Mitchell - dici sul serio? Guarda che ci conto! Ti farò preparare da Mitchell un sacco di prelibatezze… ti avevo già detto che è un cuoco!? - non cercò minimamente di nascondere l'entusiasmo. In realtà quel posto le era familiare non solo per la colazione con sua nonna, quella non era stata l'unica volta in cui ci aveva messo piede: ripensando a Mary un senso di malinconia la pervase, guardò in direzione del balcone ricordandosi della ex Grifondoro che serviva tutti i clienti con gentilezza: al suo posto però c'era Vivienne a cui Emma voleva altrettanto bene. Guarda Viv come si da da fare… scommetto che appena nessuno la guarda ne approfitta per mangiare qualche dolcetto - disse sorridendo: il suo non era stato assolutamente un tono di scherno, anzi, Vivienne in quel momento le ricordò sé stessa alle prese con Mielandia, avere tutte quelle leccornie sotto il naso per tutto il tempo… ti metteva a dura prova! Emma non vedeva l'ora di fare tante domande alla rossa, finalmente aveva una scusa per chiederle tutto quello che voleva, ovviamente cercando di non metterla in difficoltà, questo mai. Oh bene… parto allora... - prese il suo diario dalla copertina scura, quasi nera - ...mi fa piacere vederti pronta a cominciare - Emma assunse un'aria seria per sembrare una giornalista professionista, sapeva quasi sicuramente che Alice sarebbe stata al gioco - allora, signorina Wagner... - si schiarì la voce - sono a conoscenza del fatto che non sia da molto che ricopre il ruolo di Prefetto e sapendo quanto lei sia vivace, mi chiedo... - si sistemò una ciocca di capelli dietro l'orecchio con la mano sinistra - ...se per caso si sentisse limitata da questa carica che le è stata affidata. Cosa mi dice al riguardo?.
Emma avrebbe ascoltato Alice con interesse, cercando di rimanere seria e non uscire fuori dal suo ruolo di giornalista. Avrebbe preso appunti sul suo diario sottolineando le parole più interessanti che il Caposcuola Grifondoro avrebbe usato.
Nel frattempo Vivienne arrivò al loro tavolo per prendere le ordinazioni e la giovane strega fu felice di vederla - ciao Viv… che bello vederti! Ti stai trovando bene qui? - era una domanda retorica, dava per scontato che quell'ambiente fosse perfetto per Vivienne, conoscendola. In realtà non so cosa scegliere, qui ci sono troppe cose buone…. - scrutò il menù ancora una volta - ...direi di cominciare con una Cioccolata Stranamore fondente e un Muffin Neverosa - guardò Alice - tu cosa prendi? Offro io!.
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Emma ordina per ora:
Muffin Neverosa (5 falci)
Cioccolata Stranamore (6 falci)

Scalate dal mio conto anche quello che ordinerà Alice ♡


Edited by Miss Effe - 9/2/2022, 12:07
 
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view post Posted on 7/3/2022, 16:57
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Alice Wagner
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Alice era molto legata ad Emma, era come una sorellina minore e aveva cercato in tutti i modi di sostenerla e prendersi cura di lei anche nei momenti più difficili. Sapeva che c'erano cose del suo passato piuttosto tristi, che spesso la facevano soffrire. I ricordi erano cose difficili da custodire, a volte facevano male, altre ricoprivano la vita di una grossa nuvola grigia così da oscurare i raggi di sole. Quelli della piccola Grifondoro erano solitamente aneddoti divertenti, attraversati dalla nostalgia di chi sa di poterli solo rivivere nella propria testa. Emma ogni tanto li condivideva con lei, rendendo quella memoria non più solo sua ma collettiva e così Alice entrava in contatto con personaggi che non facevano più parte di questo mondo, ma che avevano lasciato un'impronta così indelebile in esso da non poter essere cancellati. Era un gesto che Alice apprezzava immensamente, riporre così tanta fiducia in lei le faceva venir voglia di lottare affinché da quegli occhietti castani non scorressero più lacrime. Era anche sinceramente curiosa dei suoi zii, di cui Emma parlava così spesso, finendo per farle venire proprio voglia di conoscerli << Ma certo! Il caro Mitchell rimarrà a bocca aperta dalle mie doti di spazzino. Guarda che riesco a mangiare senza fermarmi per ben tre ore filate. Io ve l'ho detto eh. >> e nel dirlo scoppiò a ridere perché non c'era cosa più vera. Infatti le stava già iniziando a venir fame, dopotutto quel profumino non faceva che invogliarle ad ordinare qualcosa. Sapeva che Vivienne aveva da poco iniziato a lavorare lì e questo non aveva fatto altro che spingerla ancor di più a scegliere quello come luogo dell'intervista, insomma non l'avrebbero licenziata se avesse portato loro due pasticcini in più sottobanco, giusto? La bionda si dava da fare e Alice così come Emma, ripensò per un secondo a Mary. C'erano molte emozioni a riguardo che non aveva dato modo di esplorare, da quando la Grifondoro aveva lasciato il castello per Alice era stato difficile, inutile negarlo. Era arrabbiata. Era molto arrabbiata con lei, per essersene andata via senza una spiegazione, senza un biglietto. Inoltre la preoccupazione che fosse successo qualcosa continuava a darle brutti incubi la notte, insomma pensarci, soffermarsi sulla figura di Mary sembrava strapparle un pezzettino di cuore, per questo, per quell'occasione decise di distrarsi, si obbligò a pensare ad altro, lasciò quei pensieri chiusi con il lucchetto in un angolo buio, accanto al cuore << Ahm.-- sì ecco che si dia da fare la Pierce a portarci da mangiare, insomma che servizio è mai questo?!>> scherzò con fare dispettoso, mentre mostrava la linguaccia sia ad Emma che a Vivienne. I toni dell'intervista presero a farsi seri, quindi Alice avvertì il bisogno di tirarsi sulla sedia in maniera corretta e assumere una postura più professionale << Ahm, ma certo sì giusto miss Green >> borbottò incerta, le cose formali non facevano di certo per lei, si passò una mano tra i capelli, afferrando qualche ciocca << Uhm... devo dire che non è stato facile. M-Mi è stata data un'opportunità di crescita, il team Grifondoro ha creduto in me e ho avvertito in pieno la responsabilità del mio nuovo ruolo...>> per quanto fosse sbruffona, Alice era sincera nel suo dire, c'erano delle cose che ovviamente aveva dovuto modificare. Non poteva più scorrazzare in giro liberamente, doveva pensare e riflettere su molte delle sue azioni e spesso essere un modello di comportamento per quelli della casata e della scuola in generale << Non so perché io sia stata scelta, a volte me lo chiedo ancora... non sono mai stata il candidato ideale, non ho voti alti, nè mi sono mai distinta per comportamento esemplare.... però una cosa forse l'ho capita >> riprese fiato, sollevando poi il viso sulla compagna, era qualcosa di cui era profondamente orgogliosa << Io farei davvero di tutto per la mia casata. >> i Grifondoro erano stati come una seconda famiglia per lei, una casa in cui trascorreva la maggior parte del tempo e lei non poteva far altro che ricambiare quell'affetto, attraverso il suo nuovo ruolo << Penso che sia importante riuscire a trasmettere tutto quello che mi è stato donato in questi anni a tutti i nuovi studenti, credo sia una delle cose che mi entusiasma maggiormente!>> aggiunse infine, sorridendo un po' più timidamente. Non era una a cui piaceva troppo parlare di sè. Arrivò Viv a salvarla dall'imbarazzo delle emozioni che prendevano il sopravvento << Cooosa? A Questo giri offri tu, al prossimo faccio io. Prendo lo stesso! >>



Anche Alice prende:
Muffin Neverosa (5 falci)
Cioccolata Stranamore (6 falci)
 
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view post Posted on 1/8/2022, 14:12
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Emma C. Green - 15 anni - Grifondoro
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Quando arrivò la prima domanda Alice si sistemò sulla sedia e prese a giocare con una ciocca di capelli rossi: era una cosa che Emma era solita fare quando era impaziente o in ansia, così la strega si chiese se l'amica - nonostante i toni scherzosi e la nonchalance - fosse un po' nervosa. Magari era semplicemente emozionata perché quella era la sua prima intervista, o semplicemente Emma si stava solo facendo dei film mentali che non avevano né capo né coda com'era solita fare: "paranoia" avrebbe potuto tranquillamente essere la sua password per gli aggeggi tecnologici babbani. Un giorno Mitchell le aveva spiegato a cosa servisse quella specie di parola d'ordine, ma la giovane strega non ci aveva capito un granché, aveva solo finto di ascoltarlo, nel frattempo stava fantasticando su un libro che aveva da poco finito di leggere dove la protagonista era una piratessa con un occhio solo che comandava una ciurma di duecento uomini a bordo di un nave mastodontica e potente. Immaginare di essere lei le aveva messo una certa euforia in quel momento, tanto ché cominciò a disegnare navi pirata a destra e a manca per almeno due mesi.
Ritornando al presente, la giovane Grifondoro appuntò la risposta della concasata, aveva un'espressione seria e concentrata mentre scriveva, ma appena riportò gli occhi su Alice un sorriso sopraggiunse spontaneo formando ai lati della bocca due piccole fossette che le diedero un'aria fanciullesca. Anche lei avrebbe fatto di tutto per la sua Casata ed è per questo che oltre a volerle bene come amica, la stimava un sacco come persona.
Tra i nostri Caposcuola o ex Prefetti… c'è qualcuno a cui ti ispiri? Qualcuno che vedi come un modello da seguire o che sia per te una sorta di mentore? - il suo faccino era tornato serio. C'erano tante cose che voleva sapere, ci sarebbero state anche delle domandi più leggeri e divertenti da fare al Prefetto, ma prima quelle serie.
Emma avrebbe ascoltato la risposta alla seconda domanda, pronta a fargliene già altre. Ti senti sotto pressione sapendo che gli studenti più giovani potrebbero vederti come un modello da eseguire? - si fece più in avanti con il busto - Ti è già capitato di sottrarre punti per punizione a qualche studente?
Non voleva tempestarla di domande senza darle il tempo di rispondere, ma aveva una lunga lista da esporre ed era troppo curiosa di conoscere le risposte che l'amica le avrebbe dato. A quel punto decise che le avrebbe dato un po' di tregua. Tra l'altro non vedeva l'ora di assaporare il muffin che aveva ordinato e la Cioccolata calda. Era felice di essere lì con Alice, passare del tempo con lei non le dispiaceva mai, quella ragazza era capace di tirarle su il morale anche nei momenti più tristi. E nel suo cuore, la giovane strega, sperava di riuscire a ricambiare in qualche modo l'appoggio che il Prefetto le aveva dato in più di un'occasione. Chissà quando arrivano le nostre ordinazioni… - si portò una mano sullo stomaco - ...con questo profumino delizioso mi è venuta una gran fame.
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view post Posted on 15/8/2022, 23:01
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VIVIENNE PIERCE ✿ prefetto Grifondoro


La sua intenzione era quella di servire le due amiche al meglio, ma le cose non andarono come previsto. Appena presa la comanda, Viv corse al bancone. Riuscì a preparare e decorare i muffin piuttosto rapidamente: aggiunse la panna e la spolverata di vaniglia con più cura del solito. Solo dopo si accorse che la postazione per la preparazione delle Cioccolate era già occupata: una sua collega stava preparando ben dieci tazze! Viv realizzò con amarezza che avrebbe dovuto aspettare il suo turno per un bel po'. Iniziò a picchiettare con indice e medio sul bancone, un po' per scandire il tempo, un po' per sfogare il nervosismo. Ogni tanto, con la coda dell'occhio, guardava verso il tavolo dove sedevano le concasate, stavano parlando e non sembravano troppo spazientite. Viv sperò che non se la prendessero con lei per il ritardo.
Finalmente, dopo un tempo che le era sembrato infinito, riuscì a prendere possesso della postazione. Stavolta cercò di fare più in fretta possibile; c'era il rischio di non fare un lavoro perfetto, ma fortunatamente andò tutto liscio. Appena un secondo prima di partire, però, ricordò che poteva regalare loro una delle tazze della collezione speciale di Madama Piediburro. Si maledisse per non essersi ricordata prima, avrebbe potuto recuperare le tazze mentre aspettava di poter preparare le cioccolate. Corse nel retro a recuperarle. Una volta tornata, mise tutto sul vassoio e si avviò verso il tavolo di Alice ed Emma. « Eccomi, scusate il ritardo! » Disse subito, mentre trasferiva i dolcetti al tavolo. « Per voi in regalo anche queste due tazze! » Aggiunse, porgendogliele. « Se volete altro, chiamatemi e ripasso! » Concluse, prima di avviarsi verso un nuovo cliente che era appena entrato in negozio.




Scusate il ritardo! Eccoci con l'ordine! In più, poiché state svolgendo una role, avete entrambe diritto alla Tazza Via Lattea!
Potete considerarla in vostro possesso appena avrete chiuso la ruolata


Edited by V i v i e n n e - 16/8/2022, 09:43
 
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view post Posted on 4/9/2022, 21:01
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Alice Wagner
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Fare un intervista era qualcosa di molto strano per Alice, soprattutto ora che era diventato prefetto. Le attenzioni e i perché della scelta aleggiavano ancora tra i corridoi e lei stessa si chiedeva se fosse davvero tagliata per quel ruolo oppure no. Mettere alla luce del sole quelle sue paranoie era qualcosa che in qualche modo esponeva un suo lato più debole. Che cosa sarebbe successo poi? Ci sarebbero stati pettegolezzi sul suo conto? Sapeva razionalmente che tanto la gente avrebbe potuto dire quello che voleva sul suo conto, intervista o meno ma l'idea che qualcuno commentasse le sue azioni un po' le dava ai nervi. Si fermò con i pensieri per qualche secondo a fissare un punto nel vuoto, poi con un sorriso un po' distratto tornò su Emma. Dopotutto quella di fronte a lei era una sua compagna di casata, era sua amica, non avrebbe mai potuto farla domande troppo imbarazzanti. Alice si schiarì la voce ed in quel momento Vivienne si avvicinò al tavolo, servendo loro i dolcetti e le bevande ordinate << Grazie Viv, sembri proprio tagliata per questo posto. Non è che qualche volta puoi farci uno sconto? >> ridacchiò verso l'amica, scherzosamente. Sollevò la tazza per dare un sorso alla sua bevanda e pensando su come meglio rispondere alle domande di Emma << Mmh vediamo, be' sicuramente sia Oliver che Casey sono due figure che mi hanno accolto fin da subito. Nonostante abbiano due personalità diverse entrambi hanno raggiunto dei successi non indifferenti, si sono distinti per la loro bravura e- insomma per me costituiscono la base della nostra casata, in loro riesco a rivedere i principi che contraddistinguono i Grifondoro >> arrossì lievemente al pensiero di aver fatto commenti del genere, che in seguito entrambi avrebbero potuto leggere, ma cerco di non pensarci ed essere totalmente onesta. << La persona a cui mi ispiro è Mary Grenger. Vorrei tanto essere come lei un giorno. >> le uscì così di getto, senza stare troppo a riflettere. Poi però si rese conto che sembrava decisamente troppo, detto ad alta voce << Oh e prima che possa prendermi in giro, scrivi che non si montasse troppo la testa per questa cosa. Anzi sai che c'è forse non dovresti proprio metterlo---sai che spina nel fianco poi? Mi tocca colorarle i capelli di arancione per rimediare a queste sdolcinatezze! >> Afferrò il muffin e vi diede un grosso morso, così per non pensare alla cosa che aveva appena detto. Insomma quelle di Emma dovevano essere domande semplici, perché le sembrava così dura rispondere? << No per ora non mi è ancora capitato! >> si ripulì la bocca dal cioccolato che il muffin le aveva lasciato in giro per il viso << Sì certo. Non sono mai stata un particolare modello da seguire fino ad ora, infatti non posso dire di non aver sclerato quando mi è stato proposto il ruolo di prefetto. Mi sento tutt'ora ancora inadatta, però devo dire che ci sono molti aspetti che mi piacciono. Riuscire ad aiutare è quello che prende la maggior parte del mio tempo ed è quello che soddisfa di più. >>

 
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view post Posted on 24/9/2022, 12:57
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Grazie Viv!
Appena la sua concasata aveva portato al tavolo le loro ordinazioni, Emma senza tanti complimenti aveva addentato il muffin facendosi cadere un paio di briciole addosso. Sorrise alla battuta di Alice riguardo allo sconto: non sarebbe stato tanto male averne in effetti. Risparmiare qualche galeoncino avrebbe reso felice le sue tasche.
La Grifondoro ascoltò le risposte dell'amica alle sue domande, con attenzione trascrisse tutto sulla sua agenda. Al solo sentir pronunciare il nome di Oliver, le guance di Emma presero ad avere un colorito più roseo, era piuttosto evidente dato il chiarore della sua faccia. Una nota di nostalgia le invase il cuore quando Alice nominò Mary, ebbe come la sensazione che il bracciale da lei regalatole fosse diventato di colpo più pesante. Era da molto tempo che non vedeva la concasata, da quando aveva lasciato Hogwarts non si erano più viste; Emma non riuscì a fare a meno di pensare a quella serata a casa di Mary, dove c'erano anche Oliver e Alice; si erano divertiti un sacco, era stata una delle serate più belle della giovane strega. Un ricordo prezioso che avrebbe custodito nel suo cuore per sempre. La Grifondoro sorrise alle parole della rossa - certo, sarà fatto… - la penna stretta nella mano sinistra scorreva sulle pagine bianche dell'agenda - Alice dice di non montarti troppo la testa… - mormorò a voce bassa mentre scriveva.
Troppo tardi. Ormai l'ho scritto… - sorrise alla rossa e fece spallucce - a Mary farà sicuramente piacere leggere quello che pensi di lei...Improvvisamente la Grifondoro guardò la concasata negli occhi e un sorriso da teppistella andò a inarcare le sue labbra piene - avrei un'altra domandina per te… - bevve un sorso di cioccolata e non si accorse di essersi sporcata la maglia con la bevanda calda - sei una ragazza così vivace, libera come il vento, e mi chiedevo se ci sia qualcuno che ti faccia battere il cuore - il suo sguardo si fece più serio - esiste una persona speciale nella tua vita? Una persona che ti faccia sorridere al solo pensarla... che ti faccia emozionare il solo averla davanti a te?
Emma sperò di non essere stata inopportuna, non voleva mettere l'amica in imbarazzo, ma in cuor suo non era proprio riuscita ad evitare di farle questa domanda. Se Alice fosse stata contraria a pubblicare la risposta, ovviamente la Grifondoro non lo avrebbe fatto; ma sperò comunque che potesse dare una risposta almeno a lei, per saperne di più sul suo conto.
Più che la domanda di una giornalista ad un'intervistata, poteva essere una confidenza scambiata tra due amiche davanti ad una cioccolata calda.
Ovviamente non sei tenuta a rispondere… - disse chiudendo l'agenda.
Continuò a sorseggiare la cioccolata calda mentre il locale continuava a riempirsi di coppiette, la strega si chiese se fossero davvero tutti così innamorati o se qualcuno stesse semplicemente esagerando per fare scena.
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Edited by Miss Effe - 23/10/2022, 01:16
 
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view post Posted on 30/10/2022, 10:13
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Alice Wagner
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L'intervista stava proseguendo piuttosto bene, ora avevano anche qualcosa di delizioso da mangiare e da sorseggiare. Alice si fiondò sul dolcetto assaporandolo con gusto e intingendo poi le labbra della cioccolata calda, era così piacevole, il sapore dolce ma al tempo stesso lievemente amarognolo << Pff sicuramente mi prenderà in giro-->> sì riferì a Mary in maniera scherzosa, con un finto sbuffo scocciato. Poi tornò a concentrarsi per la domanda successiva, con la differenza che non se l'aspettava per niente. Immaginava che si volessero sapere cose sul suo conto, ma non pensava fossero cose così personali. Fissò Emma imbambolata per qualche secondo, senza sapere bene cosa dire, le mani avvolte intorno alla tazza per approfittare del calore << Ahm no. >> Scosse la testa arrossendo lievemente, in effetti non era una cosa che l'aveva mai toccata più di tanto o interessata in qualche modo, anzi l'idea di perdere la "testa" per qualcuno l'aveva sempre spaventata. Per questo motivo se ne era tenuta sempre alla larga, non voleva di certo finire come i suoi genitori << Penso che tu voglia sapere se c'è qualcuno che mi piace giusto? >> ripeté ad alta voce con un sottile imbarazzo, giusto per essere sicura di aver capito bene la domanda << Non è una cosa che mi interessa---penso che l'amicizia sia la cosa più importante al mondo. Gli amici sono quelli che rendono la mia vita colorata, felice, spensierata. Sarebbe davvero sciocco mettere tutto questo potere nelle mani di una sola persona. >> La sofferenza che l'amore dava, seppur immaturo e giovanile era qualcosa che aveva visto spesso finir male. I suoi genitori erano un esempio lampante di come l'amore di coppia divorasse lentamente ogni pezzetto di sè. Alice aveva promesso a se stessa fin da piccola, di non voler finire in una situazione del genere. Mai. Era decisamente troppo spaventoso e i rischi erano altissimi.
Sospirò sistemandosi i capelli un po' nervosa, per qualche motivo nessuno le aveva mai chiesto una cosa del genere prima d'ora, per cui iniziò a riflettere ad alta voce, cercando di giustificare i suoi motivi << Forse è un po' cinico da parte mia. Ma ho le mie ragioni, ho visto mio padre soffrire per anni per colpa dell'amore che mia madre gli ha negato. E questo per cosa? Per qualche momento di felicità? Non penso ne valga la pena, onestamente. >>

 
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view post Posted on 27/11/2022, 16:48
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Ognuno di noi è una luna: ha un lato oscuro che non mostra mai a nessuno.

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Emma C. Green - 15 anni - Grifondoro
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La cioccolata scendeva lungo la gola della strega dando una sensazione piacevole di calore alla Grifondoro, la leggera nota di amarezza le aveva deliziato il palato mentre ascoltava Alice di fronte a lei.
Siete molto amiche vero? - chiese riferendosi al rapporto tra la rossa e Mary. Non era una domanda per l'intervista, ma una semplice curiosità di Emma.
Quella sera a casa di Mary… - avvertì una certa nostalgia al ricordo di quel giorno dove si erano fatti un sacco di risate, sembrava passata una vita - ...mi siete sembrate molte unite - fece spallucce con una velata tristezza negli occhi grandi e castani - Se manca a me, figuriamoci come ne sentirai tu la mancanza. Siete ancora in contatto? - diede un morso al muffin, qualche briciola le cadde addosso, ma la Grifondoro non diede peso alla cosa. Un forte odore di cioccolata e pistacchio le inondò le narici quando uno dei camerieri del locale le passò accanto con un vassoio con due tazze a forma di mezzo cuore - uno ne completava l'altra parte - che si mantenevano in equilibrio su di esso. La giovane strega si immaginò nell'impresa di fare la stessa cosa e distratta com'era, probabilmente le tazze si sarebbero infrante sul pavimento pastello del locale insieme al loro contenuto, molto prima di arrivare a destinazione.
Annuì alla domanda della concasata sperando di non averle chiesto troppo. Non voleva fare l'impicciona, ma quando si intervistava qualcuno, nella maggior parte dei casi c'erano sempre un paio di domande di natura personale. E poi sinceramente la cosa incuriosiva anche lei, non aveva mai visto Alice con nessuno che le avesse dato il sospetto che fosse il suo ragazzo o la sua ragazza. Emma riaprì l'agenda e strinse la penna nella mano sinistra, ascoltò la risposta del perfetto Grifondoro con attenzione, prendendo appunti quando necessario.
Appoggiò il gomito destro sul tavolino, la mani sinistra sosteneva la guancia, lo sguardo su Alice - Sono d'accordo con te, o almeno, fino a qualche mese fa lo sarei stata. Gli amici sono importanti, anche io li metterei prima di ogni cosa, come anche la mia famiglia … - esitò un attimo prima di continuare - ...ma penso che l'amore non si possa controllare… a prescindere da quello che vogliamo… - fece spallucce - penso che di fronte alla persona giusta sia... - gli occhi per un istante vagarono nel vuoto - inevitabile.
Riportò le iridi su Alice e si scusò con lei per aver divagato. E poi cosa ne sapeva lei dell'amore? Ok, aveva letto abbastanza libri, di ogni genere, per poter dire la sua… ma la vita reale probabilmente era un'altra cosa: non sempre la principessa trovata un bel principe che arrivava su un cavallo bianco per salvarla, anche perché nella realtà le principesse erano capaci di salvarsi da sole.
Sono felice di fare parte delle tua cerchia di amici, se la pensi così. E sono d'accordo sul fatto che dobbiamo goderci la spensieratezza che la nostra età ci offre - sorrise, complice di un qualcosa che era astratto, ma che si percepiva.
Non penso assolutamente che tu sia cinica… e mi dispiace tanto per la brutta esperienza di tuo padre. Se ti va di parlarne, io sono qui… - nel caos Alice avesse avuto voglia di sfogarsi, Emma l'avrebbe ascoltata volentieri, mettendo per un attimo da parte l'intervista che a quel punto sarebbe passata in secondo piano.
Più avanti, dopo aver finito la cioccolata e il muffin, avrebbe continuato con le domande, sperando che nessuna di esse avrebbe riaperto qualche altra, vecchia, ferita.
Dal punto di vista che ti offre la tua carica di prefetto, pensi che ci sia qualche regola ad Hogwarts che dovrebbe essere modificata? - la punta della penna riposava sul foglio bianco, pronta a farsi trasportare dalla mano di Emma non appena Alice avrebbe risposto.
Ci sono delle regole troppo severe secondo te? O pensi magari che l'ambiente di oggi sia troppo permissivo per un luogo scolastico? - inarcò un sopracciglio - sapevi che molti anni addietro, per punizione, appendevano gli studenti per i pollici? - tirò un sospiro di sollievo - secondo me è una fortuna che i tempi siano cambiati - sentenziò.
codice role © Akicch~NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT
 
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view post Posted on 26/12/2022, 08:47
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Alice Wagner
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Mary era un territorio minato. Era davvero dura per Alice parlarne e nonostante Emma fosse sempre molto dolce e tenera nei suoi confronti, spesso Alice faceva fatica ad esprimere tutto quello che le pesava sul cuore.
Cercò di sembrare come se la domanda non le avesse conficcato un pugnale nello stomaco, anche se lo sguardo si dipinse di tristezza. Mary era sparita senza dare sue notizie, nè un indirizzo a cui scrivere, nè un contatto di alcun tipo che potesse permetterle di raggiungerla. Sperava solo che stesse bene. << No, purtroppo no.>> Un sospiro lungo e forzato, cercò di ricacciare indietro le lacrime che sentiva pungere sul viso. Non pensava nemmeno lei che la cosa l'avrebbe ferita così tanto, fu sorprendente vedere gli effetti che quelle emozioni aveva su di lei. Prese una lunga sorsata di cioccolata calda << Scusa, non so cosa mi sia preso.>> scosse il capo, aveva perso il filo del discorso per un momento, finendo vittima dei suoi stessi pensieri << Esatto. E' questo che non mi piace. Non mi piace che una cosa possa sfuggire così tanto dal mio controllo-- ma ammiro tutti coloro che riescano a viverla così coraggiosamente. >> Le sorrise, carezzandole la spalla in segno di apprezzamento per la sua vicinanza. Era sempre lì per lei e questo lo sapeva. Proseguirono con l'intervista, Alice affondò nel dolcetto con il cucchiaio << Mh cosa cambierei? Non so penso che sia un tipo di scuola molto all'antica, improntata su un certo tipo di educazione. Bisognerebbe lasciar più espressione personale, le persone sono cambiate sono più fluide più libere di essere chi vogliono. In questo senso una scuola così tradizionale sembra schiacciare le personalità che tendono meno a conformarsi. Inoltre meno compiti non le avrebbero fatto schifo. Ma questo non poteva dirlo in una intervista vero? << Ecco le punizioni fisiche mi sembrano eccessive, dovevano essere altri tempi, sono felice che siano cambiati! >> una smorfia si dipinse sul volto, riusciva ad immaginare il vecchio custode di quel tempo << Anche se sicuramente Gazza non sarà d'accordo con me! >> una risata per stemperare la tensione e poi un altro sorso di cioccolata. In fondo era piacevole passare del tempo con Emma.





 
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11 replies since 31/12/2021, 15:26   481 views
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