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| Ho deciso di aprire questo blog perché penso che la poesia mi abbia salvato la vita.
A volte penso che scriverla mi aiuti a metabolizzare determinati eventi o a liberarmi di un peso sul cuore.
Ho riflettuto molto sul fatto di condividerla, ma alla fine ho pensato che se nessuno lo avesse fatto con me probabilmente non l'avrei mai scoperta. Condividere cosa scrivo è un modo per mostrarsi e questo spaventa, perché è come dare un accesso illimitato al proprio cuore. Però io ringrazio tutti i poeti, gli scrittori, gli amici e i perfetti sconosciuti che l'hanno fatto, perché a volte quella frase, quella riga, quella combinazione di parole hanno permesso di creare emozioni forti e vivide. Mi hanno fatto lasciare la mia realtà e per qualche istante entrare nella loro. Penso che nella poesia ci sia un'intrinseca bellezza di saper cogliere tante sensazioni insieme. La combinazione di parole, il ritmo, le immagini. Penso che riesca a toccare certe corde dimenticate e nascoste.
" Scrivo per riordinare.
I pensieri.
Le emozioni.
Antidoto che cura l'anima
Medicina di parole che spesso
non voglio mandar giù.
Butto la polvere sotto al tappeto.
La intrappolo dentro parole.
La espongo come merce fresca.
Filtro l'acqua dal sale.
Lo modello in una pietra.
Insaporito, lo servo.
Aspetto di venir capita.
D'un mercante di sale che del mio
S'innamora. "
Le mie poesie non hanno titoli, perché non sono capace di crearne, perché non riesco a sintetizzare in una parola tutto il mare di emozioni che quelle righe mi suscitano. Penso che forse è stupido farsi tutte queste pippe mentali per una cosa che in fondo non è nemmeno bella.
Penso che tanto Nontiscordadime chi la conosce in fondo, nonostante poi questo forse è un modo per conoscerla anche troppo. Ma alla fine io rimango qui dietro. E voi lì fuori.
" Svuotata da tutto mi lascio cadere.
Il cuore che batte rimbomba nel corpo.
Non so proprio come si faccia a respirar dritti.
Nella gola avverto un vibrare sonoro.
Rimpianti di scelte mai fatte.
Sospiri di quelle future.
Sogni inconsistenti.
Involontariamente, spero.
Come il cuore che rumina quando il resto tace. Come il braccio che scatta di fronte alle fiamme.
Spero, senza voler sperare.
E così forse respiro.
E mi sembra di non cadere, ma galleggiare. "
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