Primi Passi..

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view post Posted on 31/1/2022, 21:11
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Snape

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Silias Thom
Morgan
« Sono le scelte che facciamo che dimostrano quel che siamo veramente, molto più delle nostre capacità.”»

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I
l cappello parlante si era pronunciato. E Silias, accettò di buon grado la sua scelta, anzi ne era felicissimo, l'importante che l'ombra di grifondoro si era allontanata da lui. Non detestava quella casa, anzi l'ammirava come ammirava anche le altre. L'unica cosa che desiderava era quella di non frequentare la stessa casa del padre. E il cappello aveva optato per serpeverde. Il suo carattere aveva inciso, e anche la sua volontà, sapeva che quella era la scelta giusta, la voglia di fare grandi cose bramava in lui. Erano questi i suoi pensieri mentre se ne stava seduto in disparte, nella sala grande. Poggiava i suoi gomiti su una lunga tavolata con i vessilli dei serpe verdi, mentre era cimentato a studiare una pergamena. Pergamena che riportava gli orari delle lezioni, e le materie obbligatorie per lui che era al primo anno. Se ne stava in disparte, perchè ancora non aveva avuto modo di stringere amicizie. Utilizzava la strategia, sono qui, venite da me, strategia che non era mai stata efficace. Aspettava che qualcuno lo salutasse, gli chiedesse il suo nome, si presentasse.... * un serpe verde, una casa migliore di questa non poteva capitarmi* ...continuava a far viaggiare la fantasia, e non voleva altro che iniziare a studiare.... * penso che andrò in biblioteca * ...il primo passo che avrebbe voluto fare come nuovo inizio della sua vita, era stingere almeno una amicizia ... * perchè è cosi difficile vivere come tutti * ...voleva almeno qualcuno con cui parlare, anche se il suo carattere introverso lo frenava ---* ahhh...troppo sbatti, vado dai miei migliori amici, i libri, si andrò in biblioteca *...i suoi amici più fidati erano i libri, non lo avevano mai tradito , e ne mai deriso, amava leggere, amava scrivere, e soprattutto amava il loro silenzio. Ma qualcosa in lui scatto quando stava per alzarsi, decise di restare ancora qualche minuto in attesa di qualcuno. Voleva affrontare il suo primo anno, con almeno un amico , un amico che poteva alleviare solo un pò la sua amata solitudine....

 
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view post Posted on 3/2/2022, 01:11
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𝑤𝑒'𝑟𝑒 𝑎𝑙𝑙 𝑚𝑎𝑑 𝘩𝑒𝑟𝑒

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Quel pomeriggio aveva una fame da lupi. Come se non si fosse già riempita a pranzo, il suo stomaco aveva cominciato a fare i capricci improvvisamente, proprio mentre si stava rilassando nella Sala Comune dei Serpeverde. Le lezioni di quella giornata erano state molto intense e Lyvie si ritrovò a pensare che, sì, uno spuntino non avrebbe fatto male a nessuno. In più, doveva studiare: mica poteva studiare a stomaco vuoto!
Prese le proprie cose, cose che aveva lasciato in maniera disordinata sul tavolino davanti all'enorme camino della Sala Comune, per poterne uscire. Stava studiando Pozioni, la sua materia preferita, ma per continuare a farlo in maniera attiva aveva bisogno del suo carburante preferito. Altrimenti, i suoi Oltre Ogni Previsione sarebbero calati a picco.
Così si allontanò dai Sotterranei per giungere nella Sala Grande. Così come lei, molti studenti si erano recati lì dopo le lezioni. Chi per mangiare qualcosa, chi per chiacchierare, chi per studiare in compagnia... Ma come diavolo si fa a studiare in compagnia? A pensarci mi viene il mal di testa., pensò inevitabilmente, guardando un gruppetto di Corvini giocare e scherzare sui libri di Trasfigurazione. Ma sono seri?
Nel voltarsi verso la tavolata chilometrica degli adepti di Salazar, ben presto Lyvie notò - in totale solitudine - la new entry di quest'ultimi. Improvvisamente si rese conto del fatto che, no, non aveva nessuno al suo fianco. Chi poteva capirlo meglio di lei? Lei che, dal primo giorno, non è che abbia avuto chissà quale cerchia di amici. Sì, di qualcuno si fidava, ma si trattava di poco più di due persone.
Forse doveva fare gli onori di casa? Ci pensò su un attimo la giovane riccia, passandosi una mano tra le ciocche corte senza badare troppo a sistemarsele.
Ci aveva perso le speranze.

« Ehi, novellino. » e così gli si approcciò di conseguenza, squadrandolo da capo a piedi con iniziale fare altezzoso e superiore. Forse per incutergli "timore", ma la farsa non sarebbe durata sicuramente troppo.
Difatti si sciolse in un sorriso stavolta amichevole Lyvie, contenta di avere un novellino tra i piedi. Faceva sempre piacere vedere come la propria casata si popolasse di soggetti così interessanti, l'irlandese non vedeva l'ora di conoscerlo. Si accomodò proprio davanti a lui, senza avere il minimo timore di squadrarlo forse un po' troppo.
Lo stava quasi studiando.

« Sono Lyvie Synfenir, primo anno. » breve e coincisa come al solito, gli porse la mano per potersi presentare adeguatamente.
Non sapeva ancora come l'avrebbe presa, ma con un po' di fortuna sperava potesse essere l'inizio di una nuova amicizia.


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Ci intromettiamo *^^*

 
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view post Posted on 3/2/2022, 21:35
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Snape

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Proprio quando silias, stava per cedere abbandonando la sala grande, per recarsi in biblioteca, una voce femminile lo raggiunse, non credeva hai suoi occhi, era rimasto di stucco . Una ragazza da gli occhi verde scuro, gli rivolse la parola. Si pronunciò con un ...ehi novellino ...seguito da uno sguardo profondo simile a una radiografia.... * novellino io ...sarà sicuramente una del terzo anno *...pensò silias mentre ricambiava il suo sguardo... * ecco qui che parte il nonnismo * ...purtroppo la sua passata esperienza con i coetanei, lo obbligavano a pensare in negativo e mai in positivo. Era sempre preso di mira, solo perchè amava studiare e non amava giocare o parlare di quidditch . Ma la ragazza abbandonò subito la sua serietà facendo sbocciare un sorriso, per poi presentarsi ...Piacere mio lyvie Synfenier ...* un primo anno come me e io che credevo stesse minimo al terzo *...la ragazza inoltre porse la mano a silias, sperando accettasse la sua amicizia... * dovrei stringerla ? * ...come detto silias non aveva esperienza in queste cose, cosi decise di far ricorso a l'unica cosa che gli riusciva bene, studiare, decise che avrebbe studiato la sua compagna.... * non la stringo la sua mano vediamo come reagisce * ...cosi sbagliando ma restando se stesso, non ricambiò e si limitò a presentarsi, incrociando le dita su il tavolo ....Grazie per il novellino, è vero
purtroppo, ma resterò un novellino ancora per poco, comunque io sono Silias Thom Morgan, e sono lieto di fare la sua conoscenza...
iniziò a pensare come continuare, per un secondo si bloccò per poi riprendere...Ho visto che alcuni stanno creando dei gruppi di studio, ma io non amo condividere le mie pergamene o dare consigli, sono del parere che se vuoi ottenere quello che vuoi devi farlo con le tue forze, appoggiarsi ad altri, non è un comportamento forte, amo la compagnia nello studio solo se il mio compagno di lettura sta al suo posto e in silenzio ...fece una pausa...non so lei come la pensa, e sarei interessato a scoprirlo ....il suo carattere freddo era sbocciato come un bucaneve, un bucaneve che germoglia da sotto un manto nevoso. Si chiese se quella ragazza gli avrebbe dato una possibilità, ma si rassegnò quasi subito in attesa di una sua risposta
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view post Posted on 20/2/2022, 15:55
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L’aveva cercato ovunque: all’interno del dormitorio, sotto al letto e persino in tutte le zone da lui frequentate nella Sala Comune, ma non aveva ancora trovato traccia del suo prezioso rapporto.
Aveva iniziato a redigerlo la sera prima, nel corso del suo presidio all’interno dell’ufficio dei Caposcuola ma, non avendolo terminato, aveva deciso di tenerlo con sé per poterlo concludere nel corso dei ritagli di tempo; ma ora, dov’era finito??
Alla peggio avrebbe potuto provare ad appellarlo, ma quella pergamena conteneva al suo interno informazioni piuttosto riservate, e un foglietto svolazzante tra i lunghi corridoi del castello sarebbe stato un facile bersaglio per chiunque; dunque, perché rischiare?
In fondo doveva essere lì, da qualche parte, eppure gli sembrava di aver guardato ovunque! Quasi si irritò nel notare lo sbadiglio di Alexander che gli era appena passato a fianco, quando lui era così trafelato... avrebbe voluto mandarlo in bocca al Troll (?) ma solo in quel momento gli si sbloccò un ricordo riguardante quella stessa mattina:
"Stanco, assonnato e leggermente in ritardo, Mike si era infilato la stessa uniforme indossata la sera precedente prima di afferrare al volo la tracolla e dirigersi verso la Sala Grande per la colazione. Tra un bicchiere di succo d’arancia e un muffin ne aveva approfittato per rileggere quanto scritto la sera precedente, ma quando la torre dell’orologio aveva annunciato l’inizio delle lezioni, lui se n’era andato in tutta fretta…"


*Ma come ho fatto a lasciare il rapporto sulla panca!* Illuminato da quell’improvvisa ricostruzione dei fatti, Mike si mise a percorrere a due a due i gradini che l’avrebbero condotto in Sala Grande. A quell’ora quel luogo era sempre affollato di studenti che si ritrovavano per giocare, mangiare, chiacchierare o per passarsi qualche appunto e, in quel contesto, il suo ingresso sarebbe passato quasi del tutto inosservato. Sgusciando qua e là tra i gruppetti che si erano già formati all’interno della sala, l’inglese aveva quasi raggiunto il suo consueto posto alla tavola dei Serpeverde quando vide Lyvie accomodarsi proprio nel posto adiacente a quello che aveva scelto quella mattina.
Inutile tergiversare o accampare scuse, Mike si sarebbe unito a lei e a quel ragazzino che poi riconobbe essere Silias; insomma, se tutto fosse andato per il verso giusto, oltre a raccogliere il suo rapporto avrebbe pure finito per conoscere il nuovo arrivato.
Veloce, si avvicinò a loro giusto per notare il neoserpino rivolgersi alla Synfenir con la forma di cortesia; un inizio un po' strano per quella che doveva essere una presentazione.

«Lyvie! Non avrai già messo in soggezione il nostro nuovo maghetto.» Nello sfiorarle la riccia chioma in segno di affetto e di saluto, le avrebbe rivolto l’occhiolino prima di sedersi nel posto proprio accanto al suo.
«Spero di non aver interrotto qualche losca trama o, ancor meglio, una nuova strategia di studio per arrivare a podio nella prossima coppa delle case.» Diretto e coinciso, ne avrebbe poi approfittato per dare un’occhiata in giro alla ricerca dell’appunto che aveva lasciato lì quella stessa mattina, dissimulando così quello che doveva essere il suo vero stato d’animo fatto di pura agitazione.

Arrivo per un piccolo saluto! :fru:

 
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view post Posted on 26/2/2022, 16:57
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Snape

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I due ragazzi non dissero altro, la mancata stretta di mano tra i due era indice che qualcosa non stava funzionando, anzi, che sicuramente una amicizia non sarebbe sbocciata da li a poco. Silias era affranto, forse doveva abbandonare i suoi principi, e intraprendere una nuova strada. Ma non era mai stato accusato di essere saggio, anzi, la sua filosofia molte volte era un pò oscura, lui credeva, che la saggezza andava forgiata nella follia, d'altronde solo un pazzo che vive nella follia può realmente diventare saggio. Ma questi pensieri così antichi vennero distrutti da una intromissione inaspettata. Un ragazzo dai capelli castani e gli occhi marroni, si era intromesso, spezzando quel momento gelido. Esso esordì con fare disinvolto, si vedeva che conosceva la ragazza, ma non conosceva silias, e quindi le sue parole erano direte verso di lei e indirette vero di lui.... non ho interesse nella gloria, ma solo nello studio, le coppe delle case si vincono con una unione collettiva, va sudata, e molti si appoggiano solo su gli altri, facendo il minimo indispensabile...fece una pausa, toccandosi dietro l'orecchio, quel giorno la voglia a mezza luna che aveva fin dalla nascita ribolliva...ho notato che molti menti brillanti vengono usate, gruppi di studio ? per carità, sono solo faine che entrano dentro i pollai, io penso che se vuoi qualcosa devi guadagnartela da solo, e per la cronaca non hai interrotto nulla si stava solo presentando, e io la stavo avvertendo che non è mai saggio fare amicizia con un serpeverde ...ahahahah...silias in attesa di una sua risposta, sbotto a ridere, come se voleva far passare le sue parole come uno scherzo. Ma lui sapeva di avere il marchio del corvo, sapeva che suo nonno diceva il vero, e sapeva in cuor suo che quella casa lo avrebbe fatto eccellere ... .

 
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view post Posted on 19/11/2022, 02:38
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𝑤𝑒'𝑟𝑒 𝑎𝑙𝑙 𝑚𝑎𝑑 𝘩𝑒𝑟𝑒

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In fin dei conti, la novellina era proprio lei. Tuttavia, fargli credere che potesse essere più grande o addirittura superiore rispetto a lui le sembrò divertente. Sperò che il suo umorismo e quindi tono - in fondo - scherzoso trapelasse dall'occhiata che gli rivolse: non voleva fare altro che risultargli simpatica. Il bisogno di fare amicizia cominciava davvero a farsi sentire, ormai non poteva negarlo. Quanto poteva essere triste confidarsi solo con la nonna? Troppo.
Non solo non aveva ricambiato la stretta di mano, ma aveva anche sbagliato a pronunciare il suo cognome. Cominciamo bene.

« È "Synfenir", Mr. Educazione. » fu così che dal sorriso le labbra di Lyvie si arricciarono in una smorfia di disappunto, delusa inevitabilmente dal suo essere così distante. Aveva sbagliato qualcosa? Si era lanciata troppo di getto in quella conoscenza?
Una vaga idea di che tipo potesse essere cominciò a farsi spazio nella mente della riccia, idea che però non era né positiva né negativa. Forse era solo timido, forse non era abituato a fare amicizia facilmente. Come biasimarlo?
Il discorso che le fece subito dopo non se lo aspettò nemmeno minimamente. Non poteva negare che si sarebbe aspettata di più un silenzio imbarazzante, ma almeno quella specie di conversazione poteva essere un inizio di qualcosa. L'idea che fosse - paradossalmente - un tantino logorroico, per esempio, emerse immediatamente dentro di lei.

« Mi dai del "lei" e poi non mi stringi la mano? Un po' incoerente. » di certo quel commento non se lo risparmiò, mentre alzava un sopracciglio senza comunque smettere di squadrarlo. Chissà cosa gli frulla in testa, pensò.

« Non resisterei due minuti in un gruppo di studio, già non reggo il chiacchericcio qui dentro. Riesco a studiare solo in biblioteca o da sola, ma a differenza tua non mi faccio problemi a passare i miei appunti. Tanto non ci si capisce niente. » tuttavia gli rispose, accompagnando all'ultima frase un sorriso furbo: solo un pazzo disperato avrebbe chiesto i suoi appunti.
Fu quando sentì qualcuno toccarle i capelli che si irrigidì un pochino ma, ben presto, rendendosi conto che si trattava di Mike si rilassò immediatamente. Un po' arrossì, non aspettandosi quel gesto da parte sua, figurarsi l'occhiolino poi.

« È un osso duro questo qui, Mike, te lo dico io. » incrociò le braccia al petto Lyvie, annuendo come per confermare le proprie parole. Nella sua testa, aveva già inquadrato bene il nuovo arrivato.
Alzò le mani in segno di resa alle sue seguenti parole, giustificandosi immediatamente:

« Proprio questa volta non avevo in mente niente di losco, giuro! Però in parte hai indovinato: stavamo parlando di studio, Pozioni mi aspetta. Credo sia arrivato anche il momento di arrivare a podio... Che ne pensi, Silias? » inserì volutamente nella conversazione anche il novellino, spostando lo sguardo da Mike a lui stavolta.
Fu la sua risposta che le fece sollevare un po' le sopracciglia, non riuscendo a capire il suo punto di vista. Quindi voleva studiare da solo e si interessava poco nei confronti della coppa? Di certo da solo non sarebbe mai riuscito a guadagnarsela, in caso contrario. Tenne quel pensiero per sé, esprimendosi solo sulla sua battuta finale, che la portò a rivolgere uno sguardo e sorriso eloquente anche a Mike.

« Non posso che darti ragione. Mai fare amicizia con un Serpeverde, ma tra Serpeverde ci si aiuta a vicenda. E al podio ci arriveremo, tutti insieme. » concluse, credendoci davvero.


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view post Posted on 23/11/2022, 21:13
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Snape

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Silias Thom
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L
a visione di silias su il concetto di amicizia era ben lontana da quella dei due ragazzi che si trovavano davanti a lui. Era cosi ottuso che riusciva a trasportare e a confondere i presenti con le sue fesserie mescolate a idee nate dal semplice fatto che non era ingrato di approcciare una conversazione sana con un'altro essere umano. In cuor suo sapeva di essere migliore di cosi, e di certo in un'altro contesto sarebbe anche risultato simpatico, ma il suo mettersi sempre su le difensive, lo metteva in condizioni anomale che lo scagliavano contro chiunque cercasse di essere gentile con lui. Non voleva porsi cosi, ma era nella sua natura da recluso, e la sua lingua non aiutava affatto, essendo scollegata dal suo cervello…su il mai fare amicizia con un serperverde siamo d'accordo , ma non lo siamo su tutto il resto...iniziava a stritolarsi le mani, senza farsi notare...Io non accetto le sanguisughe che vogliono vivere su i miei sforzi...ecco che ricominciava, ricominciava a fare lo scemo frustrante...non voglio che qualcuno vada avanti con il mio sacrificio, perché come mi sono impegnato io a studiare, e ho seguito l'insegnante prendendo appunti, anche loro possono farlo...il suo impuntarsi era una dote che aveva fin da piccolo, piuttosto di cedere dandola vinta hai suoi genitori, accettava le peggio punizioni...io la penso cosi...il suo sguardo convinto, ma per nulla sincero, si rivolse verso mike, che con discreta curiosità, lo aveva notato il suo primo giorno ad Hogwarts... '' secondo me lui deve essere un prefetto o forse un caposcuola ?’’....pensò, continuando a torturare le sue mani di nascosto...scusa se posso permettermi vorrei porle una domanda...disse usando parole al quanto strette, come se non reggesse quella pressione sentendosi soffocare... per caso tu sei un caposcuola ? ...la sua domanda forse era inappropriata, ma la sua curiosità nei confronti del ragazzo iniziava farsi sentire, voleva sapere che ruolo aveva all'interno della casa serpervede, e questa curiosità non si fermava di certo a lui ma anche alla ragazza che aveva abbandonato ormai la simpatia che aveva riposta in lui, a causa di quel carattere di melma che si ritrovava...comunque scusa per aver storpiato il vostro cognome e scusatemi se sono stato un po ecco ...str...la parola gli tornò in gola, procurandogli un forte rossore in viso per la vergogna...quindi mi chiedevo se potevo darvi del tu...sempre se vi fa piacere è ovvio...purtroppo il ragazzo era ricoperto di gelo, il suo essere timido e introverso negli anni lo avevano forgiato in malo modo, cupo, testa bassa e nessun amico. Era questo silias un ragazzo che si era sempre ritrovato a fare tutto da solo, e in rari casi appoggiandosi su sua nonna e i suoi genitori, per questo sperava che almeno una volta qualcuno avesse insistito andando oltre quella facciata sgradevole...sperava che almeno loro non rinunciassero, accettando il suo essere esuberante e un po strano buttando giù quel muro che aveva tirato su in torno ad esso....

l'ordine di post dovrebbe essere questo...

Mike
Livye
Silias

correggetemi se sbaglio




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view post Posted on 10/12/2022, 23:48
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È sempre difficile mostrare una certa disinvoltura quando in realtà si ha altro per la testa. Che cosa sarebbe successo se quel rapporto fosse andato perso? E se, ancora peggio, fosse finito nelle mani sbagliate? Non volle nemmeno pensarci.
Cercando di mantenersi per lo più rilassato nei confronti dei due concasati, solo in quel momento Mike avrebbe iniziato a riflettere sul suo approccio, forse eccessivamente diretto e confidenziale, con il quale si era appena rivolto alla giovane Lyvie. Lì per lì non era riuscito a pensare a nessun’altra giustificazione per motivare la sua comparsa lì, proprio affianco della serpina, ma una cosa era certa: il resoconto andava portato in salvo.
Ora che l’aveva scorto e individuato poco sotto la sua attuale postazione, il Caposcuola avrebbe potuto tirare un metaforico sospiro di sollievo, anche se i problemi sembravano non essere finiti lì.
Tra Silias e Lyvie, a pelle, sembrava non tirare una buona aria, anche se il riscontro della Synfenir riuscì a strappargli un sincero sorriso.

«Un osso duro?» Squadrò Morgan per qualche istante, prima di aggiungere: «Nah, secondo me ha soltanto bisogno di un po’ di tempo per ambientarsi. Hogwarts può essere un grande cambiamento nella vita di un giovane mago, e all’inizio ci si può ritrovare un po’ spaesati.»
Ad essere sinceri la conversazione tra i due sembrava riguardare punti piuttosto controversi, quali l’organizzazione dello studio e l’eventuale amicizia con studenti di altre casate.
*Ah, queste nuove leve!* Mike arrivò a sorridere tra sé, riflettendo sul fatto che in quei primi momenti era del tutto normale sviluppare una certa forma di cameratismo. Anche l’inglese era passato da quel periodo nel corso del suo primo anno ad Hogwarts, ma negli anni successivi era poi riuscito a riconoscere che qualche mago o strega valido poteva celarsi anche dietro divise di un altro colore…e quanti momenti meravigliosi si sarebbe perso se non fosse riuscito ad abbattere quel suo preconcetto!
Più che un osso duro, in ogni caso, in quel momento il neoserpino sembrava mostrare qualche evidente segno di imbarazzo, e quando Silias si rivolse a lui con modi formali ed eleganti, scambiò subito uno sguardo eloquente con Lyvie, come a volerle chiedere un qualche tipo di spiegazione. Insomma, cosa stava succedendo?
Nascondendosi dietro un cenno di circostanza, Mike avrebbe cercato di prendere in mano la situazione per tracciare una nuova strada per il proseguo della convivenza.

«Certo, poi farmi qualsiasi tipo di domanda… ma solo se inizierai ad utilizzare con noi, e con tutti gli studenti, modi meno formali. Puoi rivolgerti così al corpo insegnanti, al personale scolastico e ai fantasmi, ma non a noi.»
Fissata quella prima regola per cercare di far sentire tutti più a loro agio, il Caposcuola avrebbe poi fatto passare la mano destra vicino al brillante distintivo che ne identificava il ruolo all’interno del castello.
«Già, sono proprio io! Vedrai che tra un giorno o due ti ricorderai anche tutti i nomi dei nostri Prefetti.» Terminata la presentazione e notato quel primo tentativo di scuse, Mike ne avrebbe approfittato per far finta di dover sistemare i lacci di una sua scarpa, sotto il tavolo. Con quella scusa era riuscito ad allungare le mani sulla preziosa pergamena; l’aveva appena afferrata quando, riemerso da sotto il tavolo, sentì Silias rivolgersi ancora una volta in maniera formale nei confronti di Lyvie.
«…e ricorda la regola che ci siamo appena dati.»

 
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𝑤𝑒'𝑟𝑒 𝑎𝑙𝑙 𝑚𝑎𝑑 𝘩𝑒𝑟𝑒

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Quel neoconcasato, Silias, sembrava davvero in difficoltà. La cosa quasi le dispiacque, anche perché non era sua intenzione quella di metterlo a disagio. Tuttavia, da un lato quella sua chiara difficoltà di esprimersi in maniera tranquilla per poco non le diede sui nervi. Ma decise di essere empatica, soprattutto perché non le piaceva giudicare il libro dalla copertina. Magari, gli serviva solo un po' di tempo per aprirsi.
Sul suo discorso non fu assolutamente d'accordo, per esempio.

« Dunque tu sei il tipico secchione che non passa appunti manco a pagarlo. » replicò senza pensarci due volte, guardandolo ora con occhi molto più attenti. Di certo, non era il tipo a cui avresti potuto chiedere un aiuto. Ma chi era lei per giudicare?
In seguito Silias si rivolse a Mike, ma la Serpina lasciò che fosse lui a rispondere.
Il sorriso di Mike le scaldò un po' l'anima. Sapere di avere un buon rapporto proprio con lui sembrava potesse renderla ancora più parte di quella Casata che ormai aveva a cuore. Non poté che essere d'accordo con le sue parole riferite a Silias: sicuramente gli ci voleva un po' di tempo per ambientarsi meglio lì.
Il suo sguardo successivo fu fin troppo eloquente. Nemmeno Lyvie capiva i modi di Silias, dunque scrollò le spalle, aprendo le braccia in un'espressione confusa.

« Non chiederlo a me. » disse infine, lasciando che fosse Mike a fare gli onori di casa. Magari, Silias avrebbe ascoltato lui.
Nel frattempo, la riccia aveva notato l'iniziale preoccupazione del Caposcuola verde-argento. Per un attimo lo osservò con occhi curiosi nei suoi movimenti, non capendo proprio il motivo di tutta quella preoccupazione che sentiva come se fosse propria.
Cosa aveva perso?
Fu solo dopo, quando il concasato si scusò con lei, che accennò un gesto di sufficienza. Non era la prima volta che storpiavano così il suo nome e cognome. Mike spuntò da sotto al tavolo con una pergamena sospetta, pronto a difenderla da quell'eccessivo fare da galantuomo del ragazzino nuovo. Gli fu immensamente grata, così gli scoccò un'occhiata e un sorriso compiaciuti.

« Dammi del "tu". Mi fai sentire vecchia. E non ti preoccupare per le storpiature, sono abituata. » asserì con tono secco e deciso, rivolgendo a Silias alla fine un sorriso. Poteva sembrare antipatica, fredda a tratti, ma Lyvie non rifiutava mai una chiacchierata semplice tra concasati.
Sarebbe nata una buona amicizia? Solo il tempo poteva affermarlo con certezza.

« Chiamami Lyvie. Al suo servizio. » ironizzò così i suoi modi di fare così eleganti, prendendolo anche un po' in giro nel tentativo di strappargli un sorriso.
Si rivolse di nuovo a Mike. Non sapeva che tipo di pergamena fosse, ma la cosa non le impedì di domandare: « Cos'è? » ugualmente, data la sua indole irrimediabilmente curiosa.


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view post Posted on 3/2/2023, 22:04
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Silias davanti a quella gentilezza non riuscii a trovare una spiegazione adatta a quello che stava provando non essendo abituato a tutta quella disinvoltura, era sempre rimasto nell'ombra e molti suoi amici erano oggetti inanimati...Grazie per la vostra gentilezza...ma il suo modo di fare cosi statico verso altri esseri umani non era mutabile dal oggi al domani..Scusate ma non riesco a gestire sempre il mio carattere un po freddo...disse grattandosi la testa...vi darò del tu comunque... Anche se acconsenti alla richiesta dei due ragazzi la sua mente non riusciva a ingranare il loro modo di fare nei suoi confronti, come se tutto quello che stava succedendo in quel momento fosse sbagliato...non volevo rovinare il tuo bellissimo nome...il ragazzo impacciato , non sapeva come approcciarsi con la ragazza serpeverde che non aveva sicuramente gradito la pronuncia del suo nome da parte sua...sono meglio di cosi, e comunque lo sapevo che eri un capo scuola, avrei dovuto puntare un galeone ...disse con lo sguardo rivolto verso i due che sembravano fissarlo come un oggetto misterioso...sicuramente avrei vinto...ancora una volta il suo voler cambiare gli tappava le ali, come se volesse reprimere il suo vero io interiore facendolo risultare strano...comunque Mike come ci si sente ad avere queste responsabilità ? ...notò con la coda del occhio che il capo scuola era intento a cercare qualcosa, lo aveva notato fin da subito, i suoi occhi viaggiavano in tutte le direzioni come se stessero analizzando l'intera sala grande ...esatto cos'è ?...neanche il tempo di esporre il suo
pensiero che venne anticipato da Lyvie, incipit che gli consenti di ficcanasare. Silias era sempre stato un ficcanaso, amava mettere il naso in cose che non gli competevano, anche quando si trovava a casa, si intrufolava dentro l'officio di suo padre e iniziava a leggere i documenti che trovava su la scrivania, trovando molti rapporti dei quali uno lo fece divertire non poso. Si trattava di un resoconto che il padre aveva scritto per il ministero, dove riportava l'aggressione di un troll rimbambito verso un gruppo di babbani imbattutesi in lui per caso..Lyvie ha ragione, che cos'è ? ...come detto la sua indole di ficcanaso ebbe la meglio appoggiandosi alla domanda della sua nuova amica ...Ho notato fin da subito che i tuoi occhi cercavano qualcosa, ma era solo una supposizione , ma ora ne ho la conferma , è un compito ?...




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