Solo nella quinta carrozza

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 13/5/2022, 23:27
Avatar


Group:
Corvonero
Posts:
1,098

Status:


Un bambino correva all'impazzata per salutare il fratello sul treno mentre quest'ultimo cercava di aprire il finestrino per ricambiare il saluto; un gruppo di studenti del secondo o del terzo anno schiamazzavano con tutto il fiato che avevano in gola e con il corpo sporto per metà dai finestrini del loro scompartimento; decine e decine di genitori e nonni pronunciavano le rituali raccomandazioni che si staccavano perolopiù inascoltate dal lungo marciapiede del binario 9 ¾ di King's cross in direzione dei maghetti già seduti nelle carrozze più preoccupati di scambiarsi le novità dell'estate che di salutare i genitori. Un ribollire di suoni ed emozioni, di voci e di saluti, rimanevano tutti rigorosamente al di fuori di quello scompartimento della quinta carrozza dove un undicenne era tranquillamente seduto in una beata solitudine, nella sua bolla mentale che lo teneva al riparo da tutto quel vociare che, sebbene varcasse la soglia dello scompartimento, era talmente sordo alle orecchie del ragazzo da risultare quasi assente.

Edmund era arrivato coi genitori molto presto quella mattina, il padre era un maniaco della puntualità, quindi c'era stato tutto il tempo per salutarli con calmae mandare a memoria ogni singola e preziosa raccomandazione, ogni singolo consiglio. Edmund aveva salutato il suo caro fratellino, i giochi con luo gli sarebbero davvero mancati, e ora aspettava impaziente la partenza del treno.

Stranamente, sebbene nei giorni precedenti non vedesse l'ora di partire, galvanizzato all'idea di essere sull'Hogwarts Express, diretto coi coetanei alla prestigiosa scuola di magia britannica, ora pareva preoccupato, e non poco. Per qualche insolito motivo lo stomaco gli si contorceva su se stesso e un vago senso di malessere lo aveva invaso, facendolo sentire insicuro, preoccupato, tormentato e spingendolo a cercare una solitudine che gli desse modo di pensare. Era un suo difetto infatti, ogni volta che qualcosa non andava, anziché parlarne con qualcuno o cercare di distrarsi, chiudersi maggiormente in se stesso per indagare le cause recondite di quel malessere nella propria coscienza.
In quel caso il compito era meno difficile che in altre circostanze, le paure che lo assillavano erano facilmente prevedibili,
Edmund si chiedeva se sarebbe stato all'altezza di tutto ciò, dove sarebbe stato smistato, avrebbero riso di lui o corvonero se fosse stato stupido, o i serpeverde se non fosse stato abbastanza astuto o i grifondoro se fosse stato un fifone, oppure sarebbe finito nei tassorosso cosa che temeva potesse accadere, radicato in lui un pregiudizio su quella casa. E sarebbe stato all'altezza delle lezioni e delle aspettative dei professori e dei genitori? E se avesse fatto un disastro e fosse stato un totale incapace.
Innumerevoli le domande che si poneva senza riuscire a dare una risposta. Il futuro faceva paura, lo spaventava l'ignoto degli eventi che sarebbero potuti accadere. Per lungo tempo Hogwarts gli era stato descritto come un luogo formidabile nella preparazione dei maghetti e questo aveva creato in lui un'aspettativa talmente alta da temere ora di non esserne all'altezza.
Vide una scia luminosa passare accanto al finestrino, un bagliore, un riflesso, la partenza.
L'unico modo per conoscere il futuro è viverlo si disse mentre la mente iniziava ad abbandonare quei pensieri e ad accarezzare i paesaggi che l'allontanamento del treno iniziava a lasciar intravedere.
 
Top
view post Posted on 15/5/2022, 17:12
Avatar


Group:
Caposcuola
Posts:
9,895
Location:
Nowhere

Status:


Partito

PE33IZ1

 
Top
1 replies since 13/5/2022, 23:27   107 views
  Share