Standing in the way of control

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view post Posted on 8/6/2022, 20:37
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Lucien e Jane percorrevano la High Street illuminata da rade candele che svolazzavano pigre tra un esercizio commerciale e l’altro. Le loro ombre intaccavano la superficie fredda del ciottolato che attutiva i loro passi sostenuti, proponendone i riflessi nelle rade pozzanghere, un ricordo del temporale pomeridiano. L’aria si era rinfrescata nonostante le temperature rispecchiassero ormai la stagione in corso e il docente sentiva qualche ciuffo ribelle staccarsi dalla patina di sudore che gli rivestiva la fronte. Svolazzavano pigramente senza una direzione precisa, fendendo il cielo notturno trapuntato di stelle. Le mani del mago e della strega erano intrecciate e, negli avvallamenti offerti dalla singolare unione, un calore più intenso ne sanciva la stretta sentita. Dopo il pesante confronto da Himiko’s Taste, i due ex adepti di Priscilla avevano deciso di andarci con i piedi di piombo, restii a perpetrare l’inutile dolore. Ed era davvero strano dopo così tanti anni finire per fare ciò che aveva tanto rifuggito, con la paura che il dolore fosse dietro l’angolo pronto a stringerlo in una morsa ineluttabile; temeva fosse solo questione di tempo, ma sarebbe stato proprio il tempo a dargliene conferma o smentire i suoi timori irrazionali.
- Sai, i babbani hanno questo detto che dice “L’assassino torna sempre sul luogo del delitto” o qualcosa di simile. Beh, ecco che, a distanza di quasi un anno, torniamo dove tutto è iniziato - mormorò con la sigaretta che penzolava dal labbro inferiore. Il miscuglio di erbe essiccate aveva come elemento dominante semi tritati di Datura, una pianta dall’elevata concentrazione di alcaloidi (tra i quali la scopolamina) dunque piuttosto velenosa. Infuse nel francese una percezione di rilassatezza e sensi acuiti molto gradevoli; di contro avvertì freddo e la bocca secca al punto da dover per forza sorseggiare acqua in continuazione. Ma sostituire l’acqua con gli alcolici era tanto invitante quanto la papabile conclusione di quella giornata.
Giunti all’ingresso del locale, il francese spinse la porta d’ingresso invitando Jane a fare il suo ingresso per prima, dopodiché la seguì senza intaccare la vicinanza reciproca e assottigliò lo sguardo alla ricerca di un tavolo libero dove poter prendere posto. La locanda pullulava di clienti assordanti e l’unico tavolo libero che riuscì ad individuare offriva posto a ben più di due persone.
Scrollando le ampie spalle, Lucien si arrese all’eventualità di dividere la serata con altri maghi e streghe in cerca di svago. D’altronde non erano alla ricerca di una location romantica o non sarebbero andati nel pub di Hogsmeade noto per le frequentazioni poco raccomandabili.
Gli tornarono alla mente i fatti che quasi un anno prima avevano riunito loro e altri maghi adulti, tra cui delle amicizie dello stesso Lucien, alla Testa di Porco. Le intenzioni alcoliche erano state interrotte dalla fuga di Tiziano, il simpatico aggelino mascotte della serata, che li aveva obbligati a lasciare il locale senza aver potuto bere una sola stilla di alcol. Ma quella sera, il mago se lo sentiva, che fosse solo con Jane o in compagnia anche di altri esponenti del mondo magico, le cose sarebbero andate decisamente meglio.

Lucien Cravenmoore 26 ANNI | DOCENTE E GUARDIACACCIA | TESTA DI PORCOcode © sotired | gifs © tumblr



Edited by Atonement. - 8/6/2022, 21:56
 
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view post Posted on 4/8/2022, 08:53
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Non sapeva identificare quanto tempo fosse passato dall’ultima volta che si erano incontrati, fatto sta che il tempo era passato e con esso alcune situazioni erano cambiate.
Finalmente, dopo innumerevoli peripezie, aveva trovato il suo percorso professionale e di vita e ora voleva donare tutto se stesso al fine di riuscire a farlo bene.
Fumando con tranquillità la classica sigaretta all’Asfodelo, proseguiva verso la strada che lo avrebbe condotto al luogo di incontro con quei compagni di bevute.
Ancora non si ricordava se si fossero dati appuntamento oppure no, se alla fine dell’ultima bevuta o successivamente si fossero detti qualcosa sul riprovare a vedersi, certo era che in qualche modo sapeva di dover andare e non poteva tirarsene indietro.
Quello per lui era un modo di fare conoscenze, approfondire le relazioni , piuttosto che lasciarle nella loro patina di superficialità, dove non gli avrebbero donato nulla se non un leggero sorriso.

In quel momento della sua vita era come un sasso nel frullatore. Era - per cosi dire - rigido, al punto che il suo bacino non ondeggiava più come aveva fatto in passato.
Quel ruolo che aveva ora, quell’essere obbligato ad essere maggiormente distaccato nei confronti degli studenti, lo stavano condizionando al punto tale da irrobustirgli i muscoli e irrigidire parti del corpo che fino a poco tempo prima erano state fluide. Insomma, stava tornando ad essere lui.
Un altro sbuffo di grigio aroma arrivò nell’aria, assieme a molte delle sue paure e preoccupazioni. Quello era il suo modo di allontanare il peso che gli comprimeva il petto, il modo di scacciare le ansie almeno per un momento.


*Beh, direi che ci siamo.*

Pensò davanti a quel dannato locale che lo aspettava per essere nuovamente un cazzone, il Toobl che molti conoscevano, la maschera che portava fin da bambino e che solo in pochi avevano visto cadere.
Mosse lentamente il collo.
Quando sei abituato a fingere quotidianamente, entri con più facilità nei panni del personaggio che ti sei costruito, ma se non lo fai da tempo risulta piuttosto complesso trovare il giusto mood.
Facendo un grosso respiro mentre buttava la cicca a terra, si spostò in avanti e aprì con vigore la porta.
Il rumore, il vociare delle persone arrivò a lui, gonfiandolo, ricostituendolo.
Come linfa trovata dal nulla, la gente gli diede energia, gli diede la possibilità di essere finto, di mascherarsi tra le chiacchiere e i finti sorrisi. Poteva tornare l’ipocrisia dell’essere che credeva che nessuno sapeva che poteva essere.
Un sorriso ebete, gli occhi nuovamente del colore vispo a cui erano stati abituati negli anni di Corvonero.
Ci stava, era tornato.


- È qui la F-E-S-T-A!?! -

오-오-오-오 오빤 강남스타일 .
Oppa gangnam style.

Rapidi movimenti di braccia riportavano a galla un ballo fin troppo conosciuto.
Meno male che c’era quel lato babbano che lo aiutava. Dopotutto quale era il luogo per eccellenza dove non poteva essere lui?
Sentendo la musica nelle vicinanze cercò di muoversi a ritmo.
Nella musica ci stavano dei battiti di fondo che ne segnavano il tempo e lui sapeva dove solcarli, toccarli, sentirli al fine di segnare il ritmo, avvertire il momento in cui tutto sarebbe finito, avrebbe preso la strada per il castello e sarebbe tornato ad essere lui.
Notò Jane e Lucien, gli amanti del vino di Villa Scott e si avvicinò a loro. Era giunto il momento di socializzare. Presto sarebbero arrivati anche gli altri e allora tanto valeva farsi trovare già nel mucchio.


 
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view post Posted on 12/8/2022, 14:43
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The North remembers. ♥

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L’estate in Scozia arrivava lentamente, senza fretta.
Nonostante la bella stagione ormai avesse avvolto Londra nella calura umida da giorni, ad Hogsmeade essa diventava un ricordo appannato cancellato dal venticello estivo che si infilava tra i capelli scompigliandoli appena. Il cielo stellato si rifletteva sui regali del temporale estivo che costellavano la strada, spicchi di cielo tra un gruppo di ciottoli e l’altro intervallati da timide pozze di luce che le poche candele sospese a mezz’aria riuscivano a creare.
Lo sguardo di Jane seguiva distrattamente il susseguirsi di spicchi di luce senza darvi una reale importanza, la mente intenta a elaborare il tiepido calore generato dalla sua mano stretta in quella di Lucien. Il pranzo da Himiko’s Taste si era trasformato in un masso sotto il quale avevano provato a nascondere il passato, e la pesante discussione di quel giorno aveva trovato il suo epilogo nella decisione comune di un timido tentativo di provare a vedere se tra di loro si sarebbe potuto trovare il giusto incastro. La cautela era diventata il leitmotiv della loro relazione, il timore della sofferenza ben ancorato nell’animo di entrambi, ma ciò non era andato a ledere la capacità di divertirsi in compagnia… soprattutto alcolica.

L’insegna della Testa di Porco li accolse cigolando, ondeggiando mossa dalle timide folate di vento, e già dall’esterno era percepibile il caos generato dalla marmaglia che occupava il locale a quell’ora. Ormai la pessima reputazione del pub che in passato aveva frenato la Jane più giovane a frequentare il posto era un lontano ricordo, e anche se in tempi più recenti sembrava essere diventato la sede di snodi importanti della sua vita alla fine si era trasformato in un’alternativa discretamente valida dove trascorrere le serate. Un leggero sorriso le piegò le labbra nell’udire le parole di Lucien, una leggera sfumatura orchidea pronta a prendere posto sugli zigomi della strega mentre i ricordi di quella serata di un anno prima venivano rievocati nella sua mente. Che fosse ormai giunto il momento di dare una nuova possibilità all’Acqua di Fuoco?
« Di solito per recuperare l’arma del delitto, vero? Questa volta forse dovremmo fare più attenzione… » Non attese la reazione del francese alla sua risposta e fece il suo ingresso nel locale, senza sciogliere la stretta tra le loro mani. La confusione regina incontrastata della Testa di Porco la accolse senza sconti, facendola indugiare quell’attimo in più sulla soglia che permise a Lucien di individuare per primo un tavolo libero a cui prendere posto.
Prima ancora che il suo sguardo potesse notare quante sedie libere circondavano il tavolo in legno grezzo una voce nota fendette l’aria, e una figura conosciuta aveva fatto il suo ingresso in scena a passi di danza.
« Ciao, Daddy! » Jane sorrise all’ex concasato, mentre con un secondo di ritardo i ricordi dell’ultimo loro incontro riaffioravano nella sua mente. Villa Scott, un mare di vino e una scena vagamente compromettente. Sperando che il chiaroscuro dell’ambiente aiutasse a mimetizzare la virata color porpora della cute del viso, indicò al mago una delle sedie libere intorno al tavolo. « Sbaglio o siamo in debito con te di una bottiglia di vino? » Spostò successivamente lo sguardo verso Lucien, ad assicurarsi che l’invito non avesse alterato troppo i piani alcolici della serata. Chissà, forse un agnello avrebbe fatto nuovamente il suo ingresso in scena…
Jane Read | 20 y.o. | healer
 
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view post Posted on 19/8/2022, 09:36
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lucas scott
25 anni
giornalista
L'incontro di quella sera riusciva a metterlo di buon umore, e forse avrebbe saputo spiegarne il motivo. Anche se negli ultimi tempi preferiva di gran lunga restare solo, fin da quando aveva fatto rientro a Londra, riscopriva per la prima volta una certa curiosità nel rivedere Aquileia Goodheart.
Ricordava bene la sua ex docente di Erbologia, fin da quando, durante il suo primo anno di Hogwarts, aveva superato con il massimo dei voti, il complicato esame riguardante la classificazione e l'utilizzo sulle piante più velenose al mondo. Con lei alla guida, aveva ottenuto discreti risultati, uno studio di partenza profondo, per migliorarsi in una materia che aveva completamente sottovalutato. Negli anni la memoria di quando era ben più piccolo era andata affievolendosi, ma avrebbe potuto giurare di saper descrivere tuttora la sensazione di benessere, e quella di profonda ammirazione, che la presenza dell'altra aveva infuso durante i suoi anni d'insegnamento.
Le gambe, intanto, continuavano a procedere lungo le stradine affollate del borgo magico, e quando il vociare dei passanti giungeva come distrazione incessante, sentiva già di essere lontano da ogni vecchio manuale, da ogni etichetta, e da ogni rigida regola. Il senso di disagio gli doleva di meno, il peso dei tomi appariva come un ricordo lontano, perfino il tono grazioso dell'insegnante sfumava come memoria assoluta d’infanzia.
Una nuova prospettiva d’incontro, era scaturita quella stessa mattinata, all'interno del Ministero della Magia: l'attimo prima Lucas salutava un dipendente dell'ufficio misteri, dopo una breve intervista per conto del Profeta, e l'attimo seguente s'imbatteva contro la figura di Aquileia nella veste di Auror.
Non riuscì a porgere neanche un saluto fugace, che la donna si ricordò di lui ad un primo sguardo, nonostante il tempo trascorso senza mai incontrarsi. Un piccolo scambio di battute, una timida richiesta insolita per raccontarsi gli ultimi avvicendamenti, e ben presto decisero di concludere la loro conversazione più tardi, una volta terminato l'orario di lavoro. Tutto, in lei, gli aveva concesso un senso di sicurezza, un senso di pace, a dispetto della nuova carica che interpretava.
Sorrise, da parte propria a quel pensiero, con quell'espressione sincera che palesava calma e sicurezza. Non era vero che le prime impressioni non contassero, l'aveva capito da lungo andare, e lui doveva apparire agli occhi della donna con il più sincero sorriso degli ultimi tempi.
Impossibile da contenere, la fantasia guizzò come un’onda tra uno o più scenari, e già si vedeva a recitare la parte del bravo giornalista, con una penna prendi appunti pronta ad ogni battaglia mediatica, pronta ad ogni più eroica storia da raccontare.
Preferì custodire gelosamente quei pensieri, consapevole di come la suggestione della mente in quel luogo stesse paventando pericoli, avventure e sensazioni che sarebbero dovute rimanere celate.
Una manciata di minuti e i passi svelti, che solcavano il marciapiede della via principale, lo portarono a pochi metri dall’ingresso della Testa di Porco.
Volgeva allora il capo da un punto all’altro, dapprima verso sinistra, poi verso destra, e tutto gli appariva come un viaggio nel tempo. E lì, proprio quando pensava di essere arrivato troppo in anticipo, sostava la figura di Aquileia che lo guardava sorridente.
«Un giornalista non è mai in ritardo, Aquileia Goodheart. Né in anticipo. Arriva precisamente quando intende farlo.»
ribatte sorridendo, senza vergogna, per poi avvicinarsi con la mano già protesa a sfiorargli l’avambraccio in segno di saluto.
Trattenne a stento una risata, forse perché leggermente imbarazzato da quello scambio così poco professionale: percepiva, infatti, quella novità d'intenti come un qualcosa di bello e completamente nuovo rispetto al precedente ruolo di studente-insegnate.
«Non so tu, ma io sto morendo di sete… e dicono che questa sia la migliore taverna di Hogsmeade.»
sul volto del ragazzo, le fioche luci dei lampioni svelarono il più cordiale sorriso degli ultimi tempi, mentre con il dito indice, indicava la massiccia porta in legno già circondata dai soliti avventori dall’aspetto poco raccomandabile.
«Con un Auror al mio fianco, spero proprio di scroccare qualche consumazione gratuita dentro a questa bettola!» desiderava, con quell’innocente battuta, di averla messa a proprio agio, superando così qualsiasi timore iniziale.

Interazioni concordate con Aquileia.
Entro, spacco, esco nel prossimo post. Ciao! :fru:
 
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view post Posted on 19/8/2022, 14:34
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«And the only solution was to stand and fight» Merlino ballerino!

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Aquileia Goodheart - Auror


Quartier Generale Auror, ore 16:55

sfondo-desktop-libri-antichiIl fascicolo che stava riordinando trovò posto sulla scrivania, nel momento esatto in cui la porta di ingresso del suo ufficio si apriva quasi letteralmente esplodendo.
Aquileia, intenta nella lettura, la testa appoggiata alla sua mano destra, alzò lentamente lo sguardo interdetta, le iridi chiaroscure sbarrate puntate verso la porta del suo ufficio in un'espressione eufemisticamente interrogativa.
*Ma cosa diamine...???*. Rizzò la schiena. Da dietro l'uscio, irruentemente, spuntò una testa riccia da barboncino rosso-aranciato, sormontata da un paio di occhiali da vista a lenti quadrate con montatura verde prato.
«Chris, Merlino ballerino, mi hai fatto prendere un colpo!!!».
Il giovane domatore la guardò dall'alto in basso, ammiccando scherzosamente.
«Lo so che è sempre un'emozione per te vedermi, dolcezza, ma non è il caso di infartuarsi per il mio fascino» ribattè con fare spiritosamente pomposo. Si avvicinò ad una delle due poltroncine e ci balzò agilmente sopra, per poi sedervisi acavallando le gambe. «E poi non ti sono mancato? Da quando sei tornata in città non sei nemmeno passata a lanciarmi una gelatina!» la squadrò, abbassandosi scenicamente gli occhiali sul naso. «Che modi, per Morgana. Sei irriconoscibile!»
Leia rise di gusto nel ritrovare il suo vecchio amico, mentre chiudeva il fascicolo e si apprestava ad alzarsi dalla sedia. «Ci tengo alla mia incolumità, pel di carota! E poi con quegli occhiali sei davvero indegno di considerazione» lo prese in giro, aggrottando le sopracciglia. «Ti piacciono? Ultima moda. Ci ho rimorchiato una strega, ieri sera. Era daltonica. Però che carrozzeria! Senti, hai finito il tuo turno, leva le tende da questo ciarpame cartaceo ed esci. Stasera dò una festa alla maison, e sei attesa anche tu, occhistrambi».
Leia scoppiò a ridere di gusto, mentre riponeva il fascicolo nel suo archivio sullo scaffale ad angolo. «Non voglio nemmeno sapere i dettagli della tua serata di fuoco, flipendo vivente!» rispose. «E per stasera la risposta è no. Sfortunatamente per te, ho già concordato un appuntamento. Ma se vuoi domani sera posso essere tutta tua!» finì, ridendo sotto i baffi mentre si allacciava la sua mantella blu elettrico sulle spalle.
«Ah! Ho capito, non sei ancora pronta per queste emozioni forti! Ma lo comprendo, ti attenderò con ansia, darling. Voglio poi tutti i dettagli» rispose il ragazzo, alzandosi di scatto dalla sedia e avviandosi verso l'uscita. Leia lo seguì con passo leggero. «Nessun dettaglio, è con un mio ex-studente, teppista degli avvincini! E adesso aria, lasciami andare a godermi casa mia in santa pace!» lo apostrofò spiritosamente, avviandosi verso l'ascensore.
«Attendo un gufo per domani, miss Cavalcagrifoni!» ribattè il ragazzo, sorridendole sincero, prima di avviarsi verso il proprio ufficio e lasciarsi alla spalle il viso sorridente della ragazza.

***

Villaggio di Hogsmeade, la sera

scarpe-autunno-2021-7-scaledCon la schiena appoggiata al muretto poco lontano dal Testa di Porco, Aquileia attendeva osservando le persone che passavano allegre davanti a lei, nella sera estiva di Hogsmeade. Si scostò istintivamente una ciocca dal suo occhio azzurro, voltandosi verso il fondo della strada ancora illuminato dalle ultime luci del tramonto, mentre ripensava al piacevole incontro del pomeriggio. *Lucas Scott, ex corvonero*. Si guardò la punta dei suoi stivaletti di cuoio decorato, lasciando andare i suoi pensieri e tornando a qualche anno prima, quando era docente di Hogwarts. *Erbologia*. Chiunque di primo acchito aveva pensato che Pozioni avrebbe avuto più senso, visti i suoi studi, ma all'epoca la cattedra era già occupata, e comuque di sicuro lei non se la sarebbe sentita - con la Pozionistica era nettamente migliorata, ma forse non l'avrebbe mai sentita "casa sua". Ma gli anni da docente le erano valsi moltissimi momenti felici. Molte delle persone che aveva conosciuto le erano rimaste nel cuore, e spesso si domandava quale strada avessero intrapreso nella comunità magica. Quando le capitava di incontrarne qualcuno, come quel pomeriggio, era sempre curiosa di sapere delle loro vite, desiderosa che riuscissero a trovare il meglio in ogni esperienza. Per lo più si ricordava dei suoi amati grifondoro, conosciuti durante il suo periodo da Capocasa, ma anche studenti di altre case le avevano lasciato un buon ricordo, e questo era il caso di Lucas, che ora era diventato nientemeno che giornalista. La ragazza si ricordava ancora molto bene di lui, era stato uno studente davvero brillante, e non solo nella sua materia da quel che si ricordava. *Uno che ti rende appassionante anche il tema delle piante decorative non poteva fare altro che il giornalista*, pensò divertita tra sé e sé. L'aveva sorpresa rivederlo qualche ora prima nei corridoi del Ministero, ma di una sorpresa piacevole, tanto che non aveva perso tempo a domandargli cosa facesse lì, e ascoltando con molto interesse il suo breve racconto. Aveva cominciato a scrivere per la Gazzetta, dopo essere stato via da Londra per qualche tempo, un interessante punto in comune con la giovane donna. Il tempo a disposizione tra i corridoi del Ministero non era però sufficiente per un confronto esaustivo. Avrebbe fatto piacere alla ex professoressa trovarsi per bere qualcosa in compagnia, lontani dalle incombenze del lavoro?
*Ma certo che sì* pensava Aquileia, appoggiandosi meglio al muretto e chinando la testa leggermente verso il basso, sempre pensierosa. Dov'era lei all'età di Lucas? *Probabilmente ero ancora a Durmstrang a finire i miei tirocini. Adesso i giovani cominciano a viaggiare più presto di noi, eh ragazza?* pensò sorridendo, affettuosa. Un rumore di passi, più marcati di altri, che si muovevano verso di lei, la riportarono al momento presente, mentre voltava il viso nella direzione da cui proveniva il rumore.
«Sei in ritardo, Lucas Scott.» proferì, con uno spiritoso sorriso accennato, prima di lasciarsi andare in una risata gioiosa dopo la sua risposta. Ricambiò il suo saluto toccandogli il braccio mentre il proprio sorriso incrociava il suo, in un comfort privo delle sovrastrutture tipiche dei rapporti docente-studente. *Finalmente!*. Da una parte le sembrava un po' strano, ma dall'altra era sinceramente sollevata di non essere subordinata ad uno schema ormai datato (per quanto legittimo) che condizionasse la sua interazione con le persone.
«Dicono bene, te lo assicuro, e sono molto sollevata nel sapere che ora che sei adulto non hai bisogno di una prof che ti protegga dai pericoli!» scherzò. «Ma certamente. Il primo giro te lo offro volentieri. Compito dei più anziani!» rispose, facendogli l'occhiolino e bandendo definitivamente ogni formalità. «Vieni, faccio strada io» disse, avviandosi verso l'ingresso del locale.
Leia sorrise socchiuendo gli occhi nel ritrovare il vociare degli avventori del Testa di Porco. La clientela di Aberforth non si smentiva mai, grezza e burbera come solo lì poteva essere. Contrariamente a quanto si potesse pensare, Leia adorava quel posto. Da quasi vuoto, era per i più inquietante, ma non per lei, che infatti vi tornava spesso a pensare. E da pieno, era esattamente il tipo di caciara che le serviva per sbrogliarsi dai suoi pensieri e lasciarsi andare a un po' di scioltezza.
Entrando con Lucas, fece scorrere le iridi chiaroscure sorridendo, in cerca di un posto dove sedersi.
«C'è molta gente stasera. Magari può darsi che si incontri anche qualche conoscenza» proferì, con un sorriso.



OT: scusate la modifica, ho abilitato la firma perché mi sono accorta che non l'avevo inclusa nel post.


Edited by *Leia - 26/8/2022, 16:17
 
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view post Posted on 26/8/2022, 03:26
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25 anni - Irlandese - Doc. Erbologia - Sangue Banshee
Quanto si poteva cambiare nel giro di poco più di 1 anno? Era stata così impegnata col suo nuovo ruolo da docente ad Hogwarts da dimenticarsi che non esistevano solo compiti, lezioni ed esami. Quando poi tornava a casa, doveva occuparsi di altre mille cose per la congrega e di tempo libero gliene ne restava poco.
Dalla festaiola che faceva gare di bevute con gli amici era diventata sempre più seria e meno da baldoria... prima come Antimago doveva esser sempre pronta in caso venisse convocata per urgenze, poi come insegnante doveva dare il buon esempio, quindi niente più scappate in labirinti sinistri con le amiche dopo essersi fatti fuori così tanti drink da non ritrovare la strada per uscire.
Infondo non era l'alcool quello che veramente le mancava, ma perdita di freni che esso comportava e che l'ultima volta l'aveva provato ad una festa privata finendo per far una figura di merda con un commento che da sobria mai si sarebbe permessa di fare.
Seduta a gambe incrociate sul suo letto, osservava i bozzetti che aveva appena disegnato per la prossima celebrazione celtica, ma più si concentrava, più le passava la voglia. Quasi le venne voglia di lanciarli via da quanto si sentiva annoiata e frustrata da quell'ennesima responsabilità.
I suoi occhi si spostarono sull'orologio appeso sulla parete della sua camera nell'appartamento di Londra che ogni tanto ancora usava... le 23 passate.
Si lasciò cadere con la schiena sul letto e osservo il soffitto del letto a baldacchino.
Era un maledetto sabato sera, il giorno dopo non avrebbe avuto lezione... e lei era lì a fare stupidi disegni!
Si portò le mani alla faccia, come per nascondere quella specie di vergogna, come che la sua versione più giovane e spensierata potesse vederla e biasimarla.
Sciolse la scomoda posizione allungando le gambe e fregandosene del rischio di stropicciare i fogli e di perdere la matita, si rigirò in modo da avere il viso completamente sprofondato nel cuscino.
Benchè il senso di soffocamento che quella posa le stava dando, mantenne un respiro regolare, gli occhi chiusi e il corpo completamente abbandonato sul morbido materasso.
Ultimamente ogni festa a cui partecipava o finiva male o nella più completa noia/desolazione, aspettarne un'altra per potersi divertire non era un progetto molto allettante.
Certo, a quelle del suo villaggio si divertiva, ma lavorando così distante, non poteva frequentare i suoi amici irlandesi, solo quando tornava per le festività principali e purtroppo c'erano mesi di distanza tra una e l'altra.
Era sbagliata lei? Forse non era più in grado di divertirsi?
Eppure non le avevano detto che crescere, trovare un lavoro fisso e prendersi impegni importanti implicava smettere di svagarsi...
Di colpo alzò la testa, riuscendo a liberare occhi e naso.
No, nessuno glielo aveva detto, ma perchè non era vero che crescere significava non più divertimento!
Basta, per quella sera aveva fatto abbastanza.
La Mìreen seria aveva fatto la sua parte, ora era il turno di quella pazza.
Si mise le prime cose da sera e abbastanza corte da non morire di caldo viste le temperature di quella sera e quasi buttò nel camino del salotto, una manciata di metropolvere nella mano presa al volo.
In un battito di ciglia si ritrovò ad Hogmeade e l'eccitazione della possibile serata di festa improvvisata iniziava già ad impossessarsi di lei.
Se voleva divertirsi, in quale posto migliore poteva trovare un po' di casino?
Naturalmente al Testa di Porco, il pub rinomato per la gente poco serie che vi bazzicava.
Appena entrata, senza neanche guardarsi intorno, si diresse al bancone, decisa finalmente a bere.
Guardò la lista degli alcoolici e restò gradevolmente stupita nel vederla aggiornata con novità che neanche lontanamente immaginava cosa contenessero.
Ok, era arrivato il momento di buttarsi e fregarsene di cosa le avrebbe finalmente fatto raggiungere lo stato di "ubriaca e felice".
<< Prendo un distillato speciale ai "Fiori di ciliegio", la bottiglia per la precisione.>>
Aspettò che la servisse e solo dopo i primi bicchieri decise di guardarsi intorno e studiare un po' la sala e la clientela, così da capire dove poteva imbucarsi per un po' di divertimento e nuove amicizie.
L'idea di nuove amicizia dovette esser messa da parte quando vide die colleghi e una ragazza che già conosceva ad un tavolo.
L'effetto della bevanda stava già avendo effetto... si sentiva decisamente allegra!
<< Guarda, ti prendo anche una bottiglia di Vodka delle Ebridi e raggiungo i miei amici laggiù.>>
Saltellò per tutta la sala a ritmo di musica, con le due bottiglie ben strette tenendole da collo in una mano e nell'altra il suo bicchiere già pieno.
Raggiunse la coppietta al tavolo e il povero terzo in comodo.
<< Bene bene... Guarda chi si incontra nella bettola numer one di Hogsmeade!
Complimenti Daddy, il tuo Oppa gangnam style non era male, potresti utilizzare quei movimenti alla prossima lezione di DADA, scommetto che stenderesti un Dissennatore, altro che cioccolata!>>

Bere senza avere molto nello stomaco non era stata una gran idea, ma poco le fregava, la magia la rendeva più allegra e coraggiosa.
<< Ecco... - appoggiò sul tavolo la vodka appena presa - ...un regalino per farmi perdonare dei commenti stupidi detti alla festa privata degli Scott... Avevo bevuto un po' troppo e mi sono uscite di bocca senza rendermi conto del senso... - si girò verso Jane e sinceramente dispiaciuta continuò - Mi dispiace veramente, spero di poter rimediare...>>
Quella sera non era stato solo l'alcool a farle dire quelle frasi inappropriate, ma anche l'invidia nello scoprire che Lucien non solo era stato ma faceva addirittura coppia con un'altra. Dire che provava interesse verso il docente di Cura delle creature magiche era riduttivo, ma come tutte le sue "cotte", se la stava facendo passare, infondo non era successo niente tra loro e dopo che l'aveva accompagnata una notte nella foresta proibita per raccogliere artemisia, non si erano più incontrati se non a scuola.
<< Aggiungo al piatto delle scuse anche questo buonissimo distillato ai fiori di ciliegio che, GIURO, mette allegria già al primo sorso... Spero che non ci abbiano messo altro oltre alla magia per ottenere questo effetto...>> guardò un attimo con sospetto la bottiglia e ne annusò l'arome non le sembro di cogliere aggiunte sospette.
Cedette ad un piccolo sorriso con la speranza che i due, ma soprattutto Jane, accettasse la sua offerta alcolica di pace.

MìREEN FIACHRAN [ Scheda Pg ]
[ code by psiche ]



Compro:
1 bottiglia di Distillato speciale "Fiori di ciliegio"
1 bottiglia Vodka delle Ebridi


Ma No dai Lucas! Resta! E' passato un anno dall'evento della festa, non penso che portino ancora rancore Lucien e Jane, soprattutto se ti presenti con una auror xD
 
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view post Posted on 26/8/2022, 15:05
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Il tramestio che imperava nel locale rassomigliava a quello udibile in una caverna di troll incazzati. I suoni erano di varia natura e si scontravano dando vita a un casino che rendeva difficoltoso comprendere le parole di chi stava vicino, figurarsi di era posizionato lontano. Ma poco importava del resto a Lucien, rapito dalle labbra di ciliegia di Jane, che l’inusuale illuminazione del pub evidenziava (e esasperava) con violenza. Flemmatico, le raggiungeva e poi se ne allontanava dando giusto il tempo alla proprietaria di comunicare oralmente, abbandonandosi ai ghigni caratterizzanti.
- Perché? L’ultima volta non mi sembra ci sia andata tanto male … - ghignò beffardo, alludendo alla conclusione della prima serata in cui erano stati soli ormai più di un anno prima. Fare attenzione non gli era costato il fegato - nonostante le improbabili cibarie a listino - bensì una notte che aveva sancito l’inizio di un altro tipo di rapporto rispetto a quello che li legava quella sera.

L’arrivo movimentato del collega di Difesa Contro le Arti Oscure rappresentò un imprevisto assai gradito. Lungi dall’ importargli del decoro, il francese scoppiò in una fragorosa risata vedendo Daddy immolarsi in un balletto spiccatamente divertente.
- Non proverei a seguirti in quel balletto nemmeno se mi fossi scolato due bottiglie di Sfrangicervello. La signorina qui presente mi fatto quasi slogare il bacino ieri sera! - proruppe indicando la medimaga col pollice. Non colse un invito plateale da parte della strega di unirsi a loro, ma diede per scontato che Daddy avrebbe tenuto compagnia loro per un po’ perciò gli allungò una sedia in modo che potesse sedersi al loro tavolo.

Mentre si prodigava nel gesto cortese, scorse con la coda dell’occhio un volto familiare: Lucas Scott. La prima ed unica volta che i due si erano visti, Lucien aveva rischiato di pestare il giornalista e gli aveva allagato la villa distruggendo tutte le botti di vino delle cantine. In aggiunta al fatto che ora stava con la sua ex, reciprocamente non doveva essere il massimo rivedersi o spendere altro tempo insieme.
Ma, c’è sempre un ma. Il mago dalla piuma lingua affilata era in compagnia di una bella strega visibilmente più grande di lui, inoltre l’idea di farlo incazzare un altro po’ lo stuzzicò al punto da farlo sbracciare richiamando la sua attenzione.
- SCOTT !!!!! -
Accertatosi di aver ottenuto la loro attenzione, puntò la dodici pollici verso altre sue sedie libero per avvicinarle al loro tavolo. - Prima la rossa, ora la mora, vedo che le stai provando tutte per cercare di accantonare le vecchie pene d’amore! - Evitò di palesare l’appartenenza di Jane alla branchia in questione - non era stronzo fino a questo punto. Ma l’alcol poneva rimedio a tutto.
- Lucien Cravenmoore, guardiacaccia e docente di Cura delle Creature Magiche a Hogwarts - si presentò alla strega che accompagnava Lucas - Giuro che sono piacevole, a volte, ma Scotty tira fuori tutto il peggio di me - spiegò ammiccando con fare giocoso verso il giornalista del Profeta. Tra i due, alla festa a Villa Scott, era stato il padrone di casa a dimostrarsi decisamente spiacevole, ma a sua difesa traboccava alcol da ogni orifizio. E quella sera non prometteva molto di meglio.

L’arrivo roboante di un’altra collega di Lucien sancì il divertimento assicurato perché, con una come Mireen, non ci si poteva non divertire. Più scoperta rispetto a quando si erano beccato ad Hogsmeade durante le vacanze invernali a tracannare Idromele e lanciare fuochi d’artificio magici, si rivolse prima a Daddy poi a Jane, favorendola di una bottiglia di distillato di fiori di ciliegio. Il mago la salutò di buon grado seguitando ad aggiungere - Basti tu a mettere allegria, Mireen. Non starai insinuando che rendo triste Jane? - Era ironico, era chiaro, anche se non poco tempo prima aveva effettivamente fatto passare le pene dell’inferno alla povera medimaga, ma questo dubitava che Mireen potesse saperlo. Le fece posto lasciandole la possibilità di sedersi dove preferiva - effettivamente lo spazio a quel tavolo avrebbe permesso l’aggiunta di altri maghi e streghe, tanto era ampio. - Hai passato delle buone vacanze? Io non so se sono pronto ad un altro anno tra studenti complessati e creature anarchiche. -
Scosse con forza il capo, avvertendo la testa girargli un pochino. Intercettò il garzone di turno per farle segno che erano pronti ad ordinare (eventuali aggiuntivi avrebbero potuto ordinare prima di aggiungersi a loro).

Occhieggiò la bottiglia acquistata da Mireen, pensando a come avrebbero potuto beneficiarne tutti se Jane fosse stata abbastanza buona da decidere di condividerla con tutti e non solo con lui quando fossero tornati in un luogo appartato.

Lucien Cravenmoore 26 ANNI | DOCENTE E GUARDIACACCIA | TESTA DI PORCOcode © sotired | gifs © tumblr


Lucien aveva già ordinato un bicchiere di Vodka delle Ebridi e due di Vino elfico prima di prendere posto al tavolo :fru:

Edited by Atonement. - 30/8/2022, 22:11
 
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L’esperienza gli aveva fatto scoprire che il modo migliore per affrontare quelle situazioni era buttarcisi a capofitto.
Senza timore, doveva dare il meglio di sé, non curarsi delle figuracce che poteva fare e dare il peggio che poteva offrire.
Per rendere al meglio si doveva gettare nel vuoto, un po’ quando si prova a fare un tuffo da un punto veramente elevato dove se ti fermi a riflettere sei fregato.
Osservando tutti come se fossero l’acqua nella quale si doveva tuffare proseguì la sua serata, sperando vivamente che qualcuno o qualcosa lo aiutasse a divertirsi.
Sorridendo a Jane, memore di quanto era successo a Villa Scott, disse:


- Ciao Jane! -

Un sorriso cordiale affiorò sul suo volto, mentre altre persone accedevano al locale. Erano stati studenti della stessa casata eppure si erano parlati poco; un vero peccato dato che la reputava veramente una ragazza interessante e piena di iniziative.
Sentendo quanto gli venne detto, gli risultò spontaneo sorridere nuovamente ed osservare entrambi, i veri distruttori delle cantine Scott.


- Sbagli, sono io ad essere in debito con voi. Avete distrutto la cantina di quel pallone gonfiato di Nathan; non potevo chiedere di più.-

Alzando la mano in cielo, chiedendo una bottiglia di Rum che faceva molto Jack Sparrow, si girò verso Lucien continuando a ballare.
Era assurdo che nessuno lo seguisse in quel ballo euforico a tratti convulso. Che non fosse di moda in quel magico mondo?


- Mio caro Lucien! Noto con piacere che la schiettezza è il tuo pane quotidiano!-

Disse mentre stava rallentando il suo balletto per parlare con un altra persona, l’ennesima di quel giorno.
Diamine! Stava mettendo a dura prova la sua capacità di socializzare! Non vedeva un mucchio del genere da quando era stato ad Ibiza con la sola bacchetta a fargli compagnia!
Osservando Mireen, la quale sembrava essere l’unica a conoscenza di quanto aveva da poco effettuato le diede una lieve botta con il bacino per poi dire:


- La flessibilità è un requisito indispensabile per ciò che insegno, non so se vale lo stesso per Erbologia.-

Prendendo la sedia che gli era stata offerta da Lucien, si girò quando lui si mosse verso Lucas Scott, quindi indicando la ragazza accanto a lui disse con fare scherzoso:

- Io volevo lanciare caccabombe sulle tue Serre!-

Gli occhi erano fissi su Aquileia, sua docente di Erbologia ai tempi in cui (forse) non era nemmeno Caposcuola.
Che fine aveva fatto? Come mai era sparita dai radar? A quelle domande poteva avere a breve risposta, curiosità docili che potevano dare informazioni importanti.
Senza perdere tempo in ulteriori indugi disse ai due appena entrati e a Mireen.


- A questo punto direi che possiamo sederci tutti assieme!

Scostando di poco il gilet prese la bacchetta e spostò delle sedie verso di loro.
Un movimento fulmineo, per nulla compromesso dall’alcool che ancora non era in corpo ma che stava per arrivare.
Si sedette velocemente, occhi verso il garzone che stava portando la sua bottiglia con dei bicchieri.
La aprì e la mise al centro del tavolo per offrirla a tutti.


- Ancora che dicono che il rimedio contro i Dissennatori è il cioccolato. Pluffate.-

Bevve un sorso. Era giunto il momento di perdersi nel nulla.




Daddy ha comprato una bottiglia di Rum. Consideratelo già servito.
Interazioni con tutti (più o meno).
 
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view post Posted on 26/9/2022, 17:54
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The North remembers. ♥

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Le parole di Lucien fecero curvare le labbra della medimaga in un leggero sorriso che generò una scintilla di divertimento nel suo sguardo. Si ritrovò a pensare che sarebbe stato interessante scoprire se qualcuno si fosse preoccupato di riportare alla normalità il pavimento della stanza numero nove sei al piano di sopra o se le assi di legno di tanto in tanto provassero ancora ad intrappolare gli incauti visitatori della camera. La comparsa di Daddy però aveva fatto sì che il suo pensiero non si tramutasse in una domanda che avrebbe preferito circoscrivere all’udito del francese accanto a lei, che tuttavia non si mostrò così restio a condividere certe allusioni con l’ex concasato: si ritrovò a ringraziare il chiaroscuro del locale, certa che la sfumatura color porpora delle sue guance non si sarebbe notata tanto quanto se si fossero trovati ai Tre Manici. Prese quel momento come un segnale, e alzò il braccio per richiamare il garzone di turno verso il loro tavolo.
Mentre attendeva che si avvicinasse, tornò a rivolgersi a Daddy. « Felici di esserti stati d’aiuto! » Anche se l’obiettivo non era sicuramente quello di fare un torto a Nathan, in fondo ripensandoci non era stato per niente spiacevole allagare accidentalmente la cantina di Villa Scott. L’arrivo del garzone la fece voltare, dando le spalle ad entrambi i due maghi. « Potremmo avere una bottiglia di Vino Elfico, una di Vodka delle Ebridi e tre… »
SCOTT!!
La voce di Lucien la fece tornare con lo sguardo in direzione del tavolo, costringendola a trattenersi dall’alzare gli occhi al cielo. Inutile sottolineare che aveva sperato che si trattasse di Nathan, venuto a reclamare i danni per la cantina distrutta, e invece era proprio Lucas Scott che il francese stava invitando a sedersi con loro. Un bicchiere di Acqua di Fuoco non sarebbe mai stato sufficiente se voleva essere certa di non ricordarsi nulla il mattino successivo. « … facciamo sei bicchieri di Acqua di Fuoco, grazie! »

Concluse l’ordinazione con un cenno di ringraziamento, una lieve preoccupazione pronta ad ombreggiare il suo volto: l’ultimo incontro tra Lucien e Lucas non si era rilevato dei più piacevoli, e l’alta concentrazione di alcol che aveva alimentato lo scambio di parole alla festa di Villa Scott sembrava essere pronta a far loro compagnia anche quella sera. Augurandosi di non dover concludere la serata tra le mura del San Mungo, anche se l’allusione del francese non prometteva nulla di diverso - dovette ammettere però che in fondo quelle parole la divertirono un poco - attese che il giornalista e la ragazza in sua compagnia si avvicinassero prima di rivolgere loro la parola. « Lucas. Non mi sarei mai aspettata incontrarti qui, eppure… le vecchie abitudini sono sempre le ultime a morire, giusto? » Quello che doveva essere un semplice saluto si era velocemente trasformato nella prima frecciatina della serata. Doveva iniziare a bere, e in tempi brevi. Spostò quindi la sua attenzione verso la bionda accanto a Lucas, certa di non conoscerla nonostante le sembrasse un volto noto: dove poteva averla già vista?
Io volevo lanciare caccabombe sulle tue serre!
L’uscita dell’ex concasato - in pieno stile “Daddy” - dissipò la nebbia nella sua mente, collocando il volto della strega in un punto preciso dei suoi ricordi. Possibile che fossero passati così tanti anni dall’ultima lezione della professoressa Goodheart?
« Ciao! » Incerta su come porsi nei confronti di qualcuno che era stato suo docente anni prima, e in dubbio se si ricordasse di lei, si limitò ad un saluto informale, accompagnato da un sorriso e un gesto della mano. Cercò di non focalizzarsi troppo sulle domande che la curiosità aveva già creato - del resto, non era affar suo il motivo per cui Lucas e la ex docente si trovassero insieme alla Testa di Porco - quando una bottiglia di Vodka delle Ebridi venne posata davanti al suo sguardo. E non si trattava di quella che aveva ordinato poco prima.

Euforica e piena di energie come sempre, Mireen aveva fatto il suo ingresso in scena pronunciando parole di scuse che rievocarono ancora una volta quella sera la festa di qualche mese prima a Villa Scott. Non ricordava nel dettaglio le parole della docente di Erbologia, ma non riteneva che fosse necessario soffermarvisi troppo. Già quando si erano incrociate durante la festa ad Hogsmeade durante le festività natalizie Jane si era lasciata alle spalle il loro spiacevole scambio di battute durante la festa a casa di Nathan e Lucas, e in realtà non aveva mai ritenuto necessario un chiarimento. Quando c’era di mezzo l’alcol, l’opzione migliore era dimenticare tutto con altro alcol.
Sorrise alla strega, allungando una mano in sua direzione e stringendole il braccio.
« Non c’è nulla da perdonare Mireen, davvero! E non devi rimediare assolutamente a niente. » Il garzone nel frattempo aveva raggiunto il tavolo con il resto delle ordinazioni, tra cui la tanto attesa Acqua di Fuoco. Allungò un bicchierino in direzione di Mireen, invitandola ad imitare i suoi gesti mentre ne afferrava uno a sua volta e lo fece sbattere con delicatezza contro quello della docente prima di berne il contenuto in un solo sorso. Avvertì il calore del distillato scendere urente lungo la gola, e istintivamente strizzò gli occhi per un paio di secondi prima di tornare a guardare Mireen e sorriderle. Sperava che ormai fosse evidente che non ci fosse più nulla da chiarire tra di loro e che avrebbero potuto trascorrere la serata senza la compagnia del passato. Fu solo quel momento che notò lo sguardo interessato di Lucien nei confronti della bottiglia di Vodka di cui Mireen l’aveva omaggiata, e con un gesto veloce la fece scivolare lontano dal francese, un’occhiata di sfida prima di berne un sorso. Ormai una certezza aveva iniziato a farsi spazio nella sua mente: l’indomani non si sarebbe assolutamente ricordata nulla di quella serata.
Jane Read | 20 y.o. | healer


Jane ordina una bottiglia di Vino Elfico, una bottiglia di Vodka delle Ebridi & 6 bicchieri di Acqua di Fuoco.
Interazioni con tutti i presenti nessun rancore Lucas, vogliamo solo vederti uscire strisciando sui gomiti a fine serata :*-*:


Edited by Jane Read - 26/9/2022, 19:15
 
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Di sole e di gatti

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Amelia Gin Moonword

studentessa |12 anni | I anno | Corvonero


Quella sera Gin era di nuovo di turno al Testa di Porco. Era stanca e un po’ arrabbiata per i numerosi compiti e qualche voto che non le era piaciuto. Non aveva molta voglia di vedere persone note e per questo tollerava molto bene il lavoro al Testa di Porco. Solo lavoro, nessuna necessità di vedere i suoi compagni al di fuori dell’orario scolastico. Le piaceva soprattutto quello. Stava diventando un po’ asociale ultimamente, doveva ammetterlo, ma in fondo le andava bene così. Avrebbe avuto tempo per recuperare magari sotto Natale, quando lo spirito natalizio si sarebbe impossessato di lei (forse). Anche quella sera il locale era affollato. Gin passava da un ordine all’altro ormai con una certa disinvoltura ma creando ancora qualche guaio, alle volte. Surfava tra i tavoli, portando soprattutto bevande, parecchio alcoliche e i cui fumi ogni tanto le davano alla testa. Era pienamente intenta a scivolare piccola, scattante e non perlopiù ignorata nella sala, quando la porta si aprì per lasciare entrare alcuni avventori che non poteva non ammettere di conoscere: si trattava del professor Cravenmoore e di una donna che aveva già visto in passato, forse sempre lì nel locale ma di cui non era certa di ricordarsi il nome. Prese dal banco la loro prima ordinazione praticamente restando di spalle, un po’ imbarazzata dalla presenza di uno dei suoi professori preferiti, la cui materia tuttavia ancora non poteva seguire. Probabilmente non l’aveva nemmeno riconosciuta, del resto l’ultima volta che si erano visti era stato diverso tempo prima quando in compagnia di altre studentesse, Gin aveva fatto la conoscenza di un bellissimo Ippogrifo. Altri maghi si aggiunsero alla coppia, ormai seduta ad un tavolo, tra cui diversi professori e altri maghi adulti che Gin non conosceva. Ognuno di loro aveva lanciato un ordine a chi trovava al banco entrando. Era giunto il momento di portare tutto al tavolo, sperando di non rovesciare niente. Mise tutto su due vassoi e si diresse dal gruppo.

“Ecco qui le vostre ordinazioni, scusate per l’attesa. Per l’Acqua di fuoco vi ho portato la bottiglia, se per voi va bene, purtroppo non la vendiamo al bicchiere.” Mise tutto sul tavolo, compresi 6 bicchieri vuoti (di dubbia pulizia).

“Fatemi sapere se manca qualcosa, nel caso, o se posso portarvi altro. Buona serata” sorrise debolmente.

Nessun convenevole ulteriore. Come diceva sempre a se stessa: chi viene al Testa di Porco non ci tiene a queste cose!



PS: 117 | PM: 51 | PC: 51 | EXP: 4




© Gaelle





Buonasera a tutti e benvenuti! Allora se ho fatto bene i conti (altrimenti scusatemi) dovremmo essere in questa situazione:
Mireen: 20 falci
Lucien: 6 falci
Daddy: 10 falci
Jane: 30 falci
Jane scusa per la bottiglia, ma in effetti nel menù i bicchieri non ci sono e sentendo in giro mi hanno consigliato di fare così. In realtà economicamente ti conviene!

Sentitevi liberi di ignorarmi in on. Buona serata
 
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view post Posted on 26/10/2022, 16:44
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«And the only solution was to stand and fight» Merlino ballerino!

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Aquileia Goodheart - Auror


Leia si guardava intorno sorridendo un po' stranita, senza ben sapere da che parte guardare. Non si poteva certo dire che Lucas l'avesse trascinata verso il tavolo dei ragazzi che facevano così tanti cenni verso di lui - Leia ascoltava, e aveva già intuito dai movimenti del giovane, così controllati, che con alcuni di loro non dovevano esserci stati dei trascorsi propriamente gradevoli, ma si limitò a prendere atto con se stessa di quell'impressione e accantonarla, mentre già iniziava a sentirsi di nuovo rapita dall'atmosfera familiare del Testa di Porco. Non un locale elegante, questo era certo, ma il genere di locale giusto per godersi qualcosa di un po' più forte di una burrobirra, in un'atmosfera senza fronzoli e di poche goliardiche parole, proprio come piaceva alla ragazza quando davvero voleva staccare. Mentre si avvicinava al tavolo, si diede il tempo di osservare quelli che potevano diventare i suoi compagni di bevute di quella sera - *bevute perché già sappiamo che ci faremo più di un giro, Goodheart?* - per inquadrare il primo che le rivolse la parola.
«Piacere mio, Lucien! Aquileia Goodheart... ex domatrice di creature magiche ed ex Docente di Erbologia» rispose, semplicemente, sorridendo gioviale mentre si toglieva la sua mantella. Fece in tempo a voltare appena la testa, prima di sentire una voce squillante provenire dalle sue spalle. Tra la gente del testa di porco si fece strada una ragazza, parlando a gran voce, e finendo il suo breve tragitto proprio al loro tavolo, equipaggiata di vodka e liquore ai fiori di ciliegio. Aquileia la squadrò con attenzione, ma non con fare malevolo, bensì con un sorriso di complice ammirazione. *Ok ragazza, non ho la minima idea di chi tu sia, ma già mi piaci*. La osservava mentre parlava con gli altri giovani - evidentemente si conoscevano tutti, ma la cosa non la fece sentire minimamente fuori posto. Interessata, colse lo scherzo tra lei e un altro ragazzo (che a quanto pareva doveva essersi esibito in qualche specie di micro balletto, ma a lei sfortunatamente era sfuggito) e colse di conseguenza anche il ruolo della ragazza. Sorrise, piacevolmente sorpresa, ma non interruppe la giovane - non voleva sembrare maleducata, e poi a lei per il momento piaceva osservare. Fu solo la frase del ragazzo che interrupep il flusso dei suoi pensieri:

-Io volevo lanciare caccabombe sulle tue Serre!-

Leia si girò verso il giovane, lo guardò per un momento, dopodiché scoppiò in una squillante e sincera risata, prima di ricambiare la battuta: «Beh, allora sei fortunato che non sia più io la Docente, di sicuro sarebbe stata una bella battaglia visto che anche a me piace lanciarle!» scherzò, immaginandosi la scena di lei contro uno studente a lanciarsi caccabombe come due dannati. «Grazie di darmi del tu, soprattutto, ragazzi, se mi aveste dato del lei penso mi sarei fatta crescere barba e capelli per assomigliare a Merlino ed immedesimarmi meglio. Ciao a te, tesoro» riprese, rivolgendosi a Jane. «Mi fa piacere rivederti anche fuori da Hogwarts!» le rispose, contenta. «E visto che siamo qui, fatemi contribuire». Prima di servirsi con ciò che c'era già sul tavolo, fece in tempo ad intercettare la giovane garzona che aveva appena portato le ordinazioni.
«Piccola, per favore, portaci anche una bottiglia di Geco smeraldino. Ti lascio subito le 15 falci» disse, porgendole la somma dovuta, per poi accomodarsi allungando le gambe su una sedia di fianco al loro tavolo - ma senza rubare posto a nessuno. *Tanto a quanto pare siamo tutti maggiorenni e la serata si prospetta divertente*.



Leia ordina una bottiglia di Geco smeraldino per allucin... EHM rallegrare la serata ancora di più :fru:

Menziono Mìreen, parlo con Lucien, Daddy e Jane.
 
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view post Posted on 16/12/2022, 14:26
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Per la regola delle gradazioni alcoliche secondo cui non si dovrebbe mai andare a scalare, al vino elfico Lucien preferì prima scolarsi il bicchiere di vodka. Lo mandò giù tutto d’un sorso, avvertendo gli occhi bruciare e la gola implorare pietà; dovette abbonarsi qualche secondo per riprendersi, durante il quale il balletto sempiterno di Daddy gli sembrò la risultante di una Tarantallegra castata male. Il collega si chiese dove avesse trovato tutta quell’energia (non doveva aver avuto la distrazione di una Jane del caso), nessuno sembrava volerlo emulare dunque spiccava nella massa. Lucien ridacchiò sotto i baffi inesistenti rammentando il macello che lui e Jane avevano compiuto nella cantina di Villa Scott.
- Non sapevo che anche tu avessi lei trascorsi turbolenti con gli Scott - commentò con espressione beffarda, senza sapere se quel “ non potevo chiedere di più” fosse da relegare a vecchi dissapori solo con Nathan, da lui nominato. Dopotutto sia Daddy che loro avevano preso parte alla loro festa.
Annuì sornione alla successiva esclamazione - veritiera - dell’ex Corvonero.

Scoccò uno sguardo interessato ad Aquileia, che con quell’ “ex domatrice di creature magiche” si era accaparrata tutto il suo ingerisse. - Interessante …! Le creature magiche sono il mio pane quotidiano, visto che attualmente lavoro come docente di CDCM a Hogwarts. Le domavi in una struttura tipo il Circus Arcanus oppure presso allevamenti specifici? - domandò inchiodando lo sguardo liquido in quello caldo della strega. Esistevano allevamenti di creature spiccatamente pericolose per le quali era necessaria la figura di un domatore, altrimenti era facile vederli in giro per il mondo magico con occupazioni itineranti. - Hai qualche preferenza? - aggiunse con uno dei suoi soliti ghigni da prendere a sprangate.

Nessuno di loro era lì solo per conversare, questo era ovvio, ed ora che si erano occupati degli alcolici, era il caso di movimentare un po’ la serata visto che il fato aveva voluto riunirli allo stesso tavolo.
Con uno scatto fulmineo, il francese si rimise in posizione eretta ed alzò la voce quel tanto che bastava a garantirsi l’attenzione dei presenti.
- Madame et monsieur, volete unirmi a me per dilettarvi in un gioco puerile, se vogliamo, ma evergreen e sempre divertente? Ho qui con me un mazzo di tarocchi: a ciascuna carta corrisponde una prova che il mago o strega che la pescherà dovrà fare. - L’invito suadente era condito di una certa attrattiva. Una volta sinceratosi del responso positivo dei presenti (azione concordata), Lucien dispose le carte facendo spazio sul tavolo - bottiglie e boccali al centro - e per dare il buon esempio pescò per primo.

Rivelò la carta pescata ai presenti: per magia, sulla superficie cartacea (numero 22) apparve la seguente scritta: ballare sul ghiaccio.
Divertito, estrasse la bacchetta e la puntò sul pavimento lercio castando un Glacius in modo da congelare una considerevole porzione di travi. Fatto ciò, incastrò le mani nelle tasche e fece cenno a Jane di raggiungerlo mentre iniziava a ballare improvvisando i passi. Dovette liberare subito le mani e stendere le braccia per tenersi in equilibrio sulla pista scivolosa, incurante degli sconosciuti che lo mandavano a farsi stendere per aver minato anche i loro movimenti (chiaramente Lucien non era il solo a poggiare i piedi sulle tra i ghiacciate e qualche incauto cliente gli stava vicino). Finì col sedere a terra un paio di volte: ahhh già Jane gli doveva delle anche nuove, ora rischiava di farsi ulteriormente male … come si diceva? Nella buona e nella cattiva sorte?

Quando il siparietto fosse concluso, Lucien avrebbe designato Daddy come successivo giocatore che avrebbe dovuto pescare una nuova carta e sottostare al suo volere

Lucien Cravenmoore 26 ANNI | DOCENTE E GUARDIACACCIA | TESTA DI PORCOcode © sotired | gifs © tumblr



Una volta scritto il post, prima di inviarlo lanciate il dado (numero dadi 1 - numero facce 27) in modo che l’utente che in ordine deve postare dopo di voi sappia quale tarocco numero è uscito al proprio pg e nella lista delle penitenze pinnate sul gruppo Telegram, possa vedere a quale prova corrisponde
Edit: Daddy, il 18 corrisponde a Tentacolus
Lancio dado: 18
  • 1d27
    18
  • Inviato il
    16/12/2022, 14:26
    Atonement.
 
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view post Posted on 11/1/2023, 10:01
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Colto da un barlume di insperata saggezza, dato che i sensi di colpa per essere stato scortese nella sua richiesta nei confronti dei garzoni tuonavano con forza dentro di lui, ringraziò chi lo aveva servito per continuare la pantomima del pazzo scalmanato.
Cosa gli era successo? Come poteva continuare con quelle idiozie?
A pensarci bene, era da tempo convinto di esser arrivato in quel momento di transizione tale da voler di più dalla vita che ridere per un paio di ore.
Continuando a ballare - dato che oramai i giochi erano stati fatti- osservò i bicchieri vuoti che erano stati consegnati a loro e osservandone la dubbia pulizia disse:


- Fate come volete, ma li non ci bevo! È meglio ubriacarsi dalla bottiglia che prendere la scabbia dal bicchiere.-

Un passo avanti e uno indietro, uno a destra e un’altro a sinistra.
Un ballare perpetuo a ritmi lenti rispetto alla musica nel locale. Totalmente in asincrono.
Sentendo la risposta di Aquileia , rispose in maniera divertita.


- Chissà chi avrebbe vinto, all’epoca era uno dei miei passatempi preferiti!-

La certezza che avrebbe vinto lui un’ipotetica battaglia dello sterco non gli si toglieva di dosso, ma come poteva dirlo in un momento di festa?
Girandosi verso Lucien, con il suo zompettare allegro rispose all’affermazione.


- Nathan mi sta sul cazzo. Ho fatto una gita nel periodo Inca con lui e mi ha dato uno spintone.
Quando avrò la possibilità, gli farò il culo.-


Sentenziò tra il serio e il divertito.
Era una persona che si legava le cose al dito, specialmente se non erano di suo gradimento.
Certo c’era da aggiungere che forse anche grazie a quell’atteggiamento arrogante era riuscito a diventare più forte, ma questo non lo avrebbe mai ammesso a quello strafottente e pluriripetente di un Grifondoro.

Passò del tempo, che a suo dire sembrò circa ventisei giorni, ma in realtà era tuttalpiù ventisei minuti.
Lucien, ergendosi in maniera coraggiosa, spiegò un gioco che non aveva mai sentito ma che sembrava essere molto curioso.
Acconsentendo alla sua proposta in maniera normale, dato che finalmente aveva trovato posto a sedere, osservò il ragazzo ballare e al contempo intruppare con gran parte dei clienti del posto.


- Vedo che ci sai fare, amico.-

Disse con un tono che ricordava più quello di un componente di una gang di un ghetto americano, che un neo disoccupato europeo.
Vedendo il mazzo di carte arrivare, ne prese una e trovò ciò che non si sarebbe mai aspettato.
Cosa era quello? Il tarocco di una seppia, un uomo con otto braccia o un cavallo con fin troppe zampe?
Forse in quel caso, il bere gli aveva dato alla testa, ma era chiara la prova che dovesse affrontare.
Sorridendo ai ragazzi, esclamò:


- Non ridete troppo, mi raccomando!-

All’effettivo non c’era scritto come dovesse affrontare la penitenza. Avrebbe potuto sparare quell’incantesimo anche ad un passante, ma che gusto c’era?
Alla fine il divertimento stava tutto nel deridersi, con la promessa di dimenticarsi tutto il giorno dopo e negare l’impossibile.
Sicuro di quello che doveva fare, prese uno sgabello dal bancone del bar quindi, lanciandolo in aria con la sola mano destra, rapido con la mano sinistra iniziò ad effettuare una doppia stoccata in direzione dell’oggetto.
Mentre il pensiero era fisso nel trasfigurare l’oggetto in un polipo gigante dai colori violacei,pronunciò con sicurezza la formula.


-Tentàcolus -

Il movimento seguiva con attenzione l’enunciazione della formula, concludendosi precisamente nel momento della fine della pronuncia.
Ci volle poco, giusto qualche instante e il famigerato polipo apparì in aria prossimo a ricadere su di lui.
Non ci pensò molto, allargò le braccia e aspettò che l’amico arrivasse a lui, dritto in volto.
Passarono giusto alcuni secondi all’impatto, quindi cadde sul pavimento facendo volare alcuni sgabelli in aria. Un rumore esagerato, per una questione altrettanto imbarazzante.
Il polipo copriva interamente il suo volto, mentre lui, con estrema difficoltà si alzava e lo staccava dal suo viso.


- Aaaaah ho sempre sognato di limonare un polipo!

Disse effettuando un Finite sull’animale per riportalo alla sua forma originaria.
Con la faccia ricoperta da segni di ventose, prendendo il mazzo di tarocchi, lo passò a Jane, quindi disse:


- È il tuo turno cara. Cosa ti riserva il destino?-

Un sorriso, poi l’attesa.




Tarocchi:: 9
  • 1d27
    9
  • Inviato il
    11/1/2023, 10:01
    Daddy E. Toobl
 
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view post Posted on 6/5/2023, 09:54
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Di sole e di gatti

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G2Ylysc

Amelia Gin Moonword

studentessa |12 anni | I anno | Corvonero


«Piccola, per favore, portaci anche una bottiglia di Geco smeraldino. Ti lascio subito le 15 falci» le disse una delle persone presenti, porgendole i soldi dell’ordinazione.

Gin prese i soldi, si girò per andare a prendere la bevanda e, senza farsi vedere, roteò gli occhi. Perché la gente si rivolgeva alle persone con degli appellativi così fastidiosi? Le tornò alla mente una delle sue zie che non vedeva mai e che spesso usava lo stesso appellativo. Dubitava che si conoscessero, ovviamente, era solo un modo di dire. Sorrise fra sé al pensiero assurdo di quel collegamento e tornò subito indietro con la bottiglia dello strano idromele ordinato. Non le era ancora capitato di vederne dal vivo gli effetti ma sapeva che ci sarebbero stati. Si ripromise di osservare la scena, se il lavoro glielo avesse permesso.

«Ecco qui e buon divertimento» disse porgendo la bottiglia direttamente alla persona che lo aveva ordinato e cercando di starsene alla larga dal polipo che Daddy Toobl aveva trasfigurato.



PS: 121 | PM: 55 | PC: 53 | EXP: 4.5




© Gaelle




Totale Leia: 15 falci
 
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