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| Ho un'app di note sul telefono che uso da anni. La riempio con tutte le parole che mi affascinano e che non conosco, seguite dal loro significato. A lungo andare è nato un piccolo dizionario, e piano piano ne ho perso sempre più il controllo. È diventato lunghissimo e le parole ora sono un ammasso di pagine. Sono il frutto di quei momenti in cui leggo un libro e mi accorgo di quanto poco ne so del linguaggio e dunque cerco freneticamente di prendere appunti. Mi piaceva l'idea di aprire questo topic in cui possiamo condividere una parola per post, magari una appena conosciuta o una che ci è rimasta dentro e, perché no, discuterne da buoni corvi intellettualoidi quali siamo. Quando capita, senza seguire un flusso rigoroso ma solo l'ispirazione.
Comincio con:
Bonzo /bón·ẓo/
Figurativamente, una persona che si da grande importanza. In realtà sta a indicare i preti buddhisti, ed è un termine occidentalizzato che deriva dal giapponese bōzu, probabilmente tratto dal cinese (correggimi Oliver se sbaglio ).
Me lo sono ritrovato oggi leggendo un libro sui samurai e so' rimasta tre ore a fissarlo perché in effetti avevo già incontrato il termine nei masteraggi della Scuola di Atene. Non ne avevo mai cercato il significato, relegandogli sempre l'immagine descritta dalla Tuke di un gigante d'ombra. Che scemokkia.
Sembra che questo termine serva ad indicare anche un utensile antico da sarto con una testa larga con cui si spianavano le cuciture e le costure.
Be' insomma, avanti tutta.
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