Litha - Il Ballo del Solstizio d'Estate

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view post Posted on 11/7/2022, 09:58     +13   +1   -1
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Mi raccomando, cliccate sui numerini per scorrere le pagine :u.u:
 
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view post Posted on 11/7/2022, 17:30     +13   +1   -1
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Ama, ama follemente, ama più che puoi e se ti dicono che è peccato ama il tuo peccato e sarai innocente. (William Shakespeare - Romeo e Giulietta)

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Il Solstizio d'Estate appartiene tanto agli umani quanto alle creature magiche. Infatti durante questa ricorrenza, quando il velo tra le due realtà si assottiglia, il mondo magico si rivela alle persone comuni: fate, folletti, fauni, ninfe, ecc... escono allo scoperto nei boschi ad esempio.

Una di queste creature sono sicurissima vi sarà ben nota, è stata descritta più di una volta da William Shakespeare: il suo nome è Puck.
Puck, tra i protagonisti dell'opera "Sogno Di Una Notte Di Mezza Estate", è un folletto, uno spirito dei boschi dispettoso e ingannatore al servizio di Re Oberon. Lo sapete tutti cosa combinò, sì? Quindi prestate attenzione se lo incontrate, altrimenti si divertirà a giocare con i vostri sentimenti, manipolando il vostro cuore.

Ho scelto di farlo "interpretare" a Camille, ma tranquilli, non ha con sé il filtro estratto dalla viola del pensiero, siete al sicuro!
E poi beh, se dovesse succedere qualcosa di strano potreste anche averlo sognato, no?

«Se noi ombre vi siamo dispiaciuti,
immaginate come se veduti
ci aveste in sogno, e come una visione
di fantasia la nostra apparizione.»



In-Collage-20220711-165849929


Edited by Camille Donovan - 11/7/2022, 18:47
 
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view post Posted on 11/7/2022, 19:35     +17   +1   -1
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You can own the Earth and still, all you'll own is Earth until You can paint with all the colors of the wind

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“He stepped down, trying
not to look long at her, as if she were the sun,
yet he saw her, like the sun,
even without looking.


Leo Tolstoy, Anna Karenina


Per i Celti, Litha rappresentava il giorno più importante della stagione estiva e del Sole, proprio perché durante il Solstizio, la stella esprimeva la sua massima potenza per poi iniziare il suo lento e inesorabile declino. In quel momento è come se il sole rimanesse lì fermo, senza muoversi, in mezzo al cielo.
Il passaggio del sole veniva solitamente marchiato così da poter essere seguito con più attenzione, durante Litha infatti si svolgeva una battaglia tra la luce e il buio. In questa battaglia l'Oath King, che rappresenta la luce e L'Holly King, che rappresenta il buio combattevano per il potere e per l'equilibrio della natura.

Alice indossa il Sole, un lungo abito dalle tonalità calde dell'oro, incastonato da piccole brillanti a forma di stella; l'orlo è incantato in maniera che vada a creare delle sfumature continue, come a voler rappresentare i raggi. I capelli sono adornati da fili esili e dorati che risplendono a seconda della luce. La pelle allo stesso modo è particolarmente luminosa, brillante. Camminando lascia una piccola scia di luce che marchia il percorso, ma scompare dopo pochi secondi.

ballo2

Nsomma egocentrismoportamivia :ihih:

 
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view post Posted on 11/7/2022, 21:02     +19   +1   -1
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Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts

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Dopo il solstizio d'estate le giornate iniziano lentamente, ma inesorabilmente ad accorciarsi. La luce fa spazio all'oscurità.

Draven rende omaggio a Cernunnos, il Dio Cornuto perché dopo Euphoria un par di corna fanno colore che nella mitologia celtica rappresentava la fecondità, la virilità, la caccia, la guerra e l'abbondanza, della natura selvaggia e della morte.


Behind the scenes
👇
Come lo stiamo vivendo questo ballo?

La ricerca dell'outfit
Io: :laa:
Draven: :laa:

Studio del tema
Io: :fix:
Draven: :laa:

Partecipazione al ballo
Io: :laa:
Draven: :fix:
 
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view post Posted on 12/7/2022, 20:28     +14   +1   -1
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view post Posted on 13/7/2022, 09:55     +17   +1   -1
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Edited by ion` - 14/7/2022, 13:07
 
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view post Posted on 13/7/2022, 19:32     +17   +1   -1
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You can take the darkness out of the man, but you can't force him to step into the light.

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Adieu. :gufetto:
 
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view post Posted on 13/7/2022, 22:08     +13   +1   -1
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Ognuno di noi è una luna: ha un lato oscuro che non mostra mai a nessuno.

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La leggenda narra che Litha, dea del sole, avesse una sorella di nome Muninn, soprannominata dea dell'oscurità e amica dei corvi, nacquero il giorno del solstizio d'estate. Nonostante fossero gemelle, il loro aspetto era completamente diverso: la prima aveva occhi dorati e capelli biondi e splendenti simili a quelli di un angelo, mentre la seconda aveva una chioma fluente di capelli corvini e ondulati, la pelle chiara come la luna e un paio di occhi neri come quelli dei corvi.

Sin da piccola, Litha, amava il sole, adorava sentire il suo calore sulla pelle che veniva pian piano resa dorata da esso. La grande stella aveva un'influenza positiva su di lei, la rendeva sempre più forte e più bella. Anche a Muninn il sole piaceva, ma la sua pelle diafana e troppo delicata non le permetteva di stare a contatto con esso troppo a lungo a differenza di sua sorella. Esso la indeboliva molto e le faceva male agli occhi. Questo però non la faceva desistere, passava mattinate intere ad ammirarlo con i suoi occhi neri tanto da arrivare alla sera con le pupille che quasi le bruciavano. Il giorno del loro diciottesimo compleanno (data in cui avviene il solstizio d'estate) il sole splendeva nella sua massima potenza sprigionando un calore più forte rispetto a quello che emanava durante il resto dell'anno. Quello fu l'ultimo compleanno in cui la giovane Muninn poté guardare la grande stella con i suoi occhi: i potenti raggi sprigionati da essa la resero cieca.
Non poter osservare più il sole - che nonostante tutto - era la cosa che più aveva amato nella sua vita, le lacerava il cuore ogni giorno di più. I suoi bellissimi occhi neri con il passare del tempo diventarono vitrei e la sua voglia di vivere sbiadì insieme ad essi. La ragazza non sopportava più ascoltare sua sorella che allegramente le parlava del sole e dell'estate, pensando forse di farle un favore. Al contrario, Muninn si rattristava ogni giorno che passava, pensando che mai più avrebbe potuto ammirare la cosa più bella che l'universo avesse mai generato. Così, il giorno prima del loro diciannovesimo compleanno la ragazza scappò nella foresta e ne Litha, ne i suoi genitori, la rividero mai più.
Muninn era decisa a lasciarsi morire, si sedette ai piedi di un albero, non avrebbe bevuto né mangiato, sarebbe perita lentamente nello stesso modo in cui i suoi occhi avevano perso il colore che li contraddistingueva. Si sarebbe fatta inghiottire dall'oscurità che ormai riempiva da tempo la sua esistenza. Il gracchiare dei corvi intorno a lei le fece pensare che erano lì per cibarsi delle sue carni, invece quelle bestiole sembravano provare attrazione nei suoi confronti, non avevano cattive intenzioni, anzi. Dopo due giorni, rendendosi conto del suo stato, quegli uccelli dal manto corvino, contro ogni legge della natura, cominciarono a portarle del cibo: piccoli animali che loro stessi avevano cacciato per la giovane. Ma la ragazza non ne voleva sapere di mangiare. Passarono due mesi, anche una creatura come Muninn non poteva più resistere alla sete e alla fame, la morte sarebbe sopraggiunta di lì a poco. Eppure, proprio quando stava per perdere le forze quasi del tutto - quello strano affetto che quelle creature sembravano provare per lei - fece scattare nel suo cuore una scintilla: aveva agognato la morte per tutto quel tempo e proprio quando quest'ultima stava finalmente per raggiungerla… si rese conto di voler ancora vivere. Cominciò a mangiare tutto quello che i corvi le portavano senza fare la schizzinosa, e quando ebbe abbastanza forza per alzarsi si cercò da bere. Visse nascosta nella foresta per anni, i suoi genitori e sua sorella non la trovarono mai, o forse nemmeno provarono a cercarla. Ma a Muninn andava bene così.
Il legame che venne a crearsi tra lei e quegli uccelli divenne sempre più forte con il passare del tempo. Crebbe così tanto da creare una sorta di connessione con loro così potente da riuscire a vedere attraverso i loro occhi.
Finalmente poteva guardare nuovamente il sole, ma Muninn aveva vissuto così tanto nelle tenebre che ormai faceva parte di esse.
© code by ℳiss ℱ.



L'outfit di Emma è semplicemente come lo vedete nel collage.

Non ho trovato nessuna storia che mi ispirasse collegata al solstizio d'estate, così ho provato ad inventarne una... spero di non aver scritto troppe ca**ate! :secret:

Dark for ever.


Edited by Miss Effe - 14/7/2022, 09:07
 
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Ocean eyes.

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N.B: Il torso è un omaggio ad uno dei miei personaggi preferiti di sempre. Chi lo capisce è bravo :tifo:
 
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Appena Jean ha sentito il tema del ballo di fine anno, la sua mente l'ha portata subito verso casa sua. Verso Stratford-upon-Avon, la sua città natale. Ma anche casa di William Shakespeare, autore da lei tanto amato. Non ha potuto evitare di pensare immediatamente a una delle sue commedie più famose, Sogno d'una notte di mezza estate. E sì, è vero, la commedia non si svolge realmente durante la festività della Litha, il solstizio d'estate, ma durante il calendimaggio, il risveglio della primavera. Ma questo non cambia il fatto che l'atmosfera che Shakespeare vuole descrivere, mostrare, in cui vuole far immergere lo spettatore con la sua commedia sia proprio la classica atmosfera da midsummer: "un periodo fuori dal tempo", appunto, nella stessa accezione della tradizione celtica, nonostante i fatti narrati nella commedia abbiano luogo nell'antica Grecia. Fate, amazzoni, fumi, deliri, spettacoli, danze, magia: questi gli elementi che compongono la sognante opera del drammaturgo di Stratford-upon-Avon. Anche se forse si distacca un po' dal senso stretto del tema, Jean non ha potuto ignorare il riferimento così intimo, così personale. Ha deciso di indossare un abito e degli accessori che vogliono ricordare quelli di un'amazzone, in riferimento a Ippolita, personaggio della commedia, sposa di Teseo e regina delle Amazzoni.

 
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view post Posted on 15/7/2022, 14:27     +10   +1   -1
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Phoebe-Halliwell-Litha
 
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view post Posted on 16/7/2022, 00:08     +12   +1   -1
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"Gran Sacerdote del Tempio della Pizza"

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Prima di trasferirsi in Inghilterra, Ariel trascorreva il Solstizio d'Estate in Islanda con il resto della sua famiglia, passando la giornata a Skjòl immersi nel prato della sua vallata, mangiando frutta di stagione e attardandosi attorno ai fuochi a cena, banchettando e raccontandosi storie sotto le stelle.
Nonostante il lavoro la porti a saltare quella tradizione, Ariel si era ripromessa di portarsi dietro un po' di Islanda con sé, indossando comunque il tradizionale Upphlutur (di un vistoso e assolutamente non canonico arancione), decorando il capo con una corona di lavanda intrecciate e volto, mani e piedi con i glifi magici della sua cultura.

 
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view post Posted on 17/7/2022, 12:51     +12   +1   -1
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fototapet-summer-forest-lake-584-584-1


Non sono buona a creare aesthetic come fate voi, spero vada bene comunque :flower:
 
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view post Posted on 17/7/2022, 15:06     +5   +1   -1
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Snape

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CITAZIONE
Quando il sole scende e la morte prende il sopravento, il corvo plana tra i campi di battaglia per cibarsi dei cadaveri. Il loro sangue gli da vitalità, mentre la loro carne lo rinvigorisce. Per omaggiare la dea Litha, dea del sole, ho deciso di vestire i panni del dio Bodbh il dio corvo che si nutre della morte stessa.
 
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