| Silias Thom Morgan Ci vuole molto coraggio per difendere i nostri nemici Non avevo mai affrontato un evento simile in tutta la mia vita. Io che andavo ad un ballo ? ..impossibile, ero il ragazzo che si tirava indietro davanti a tutto ciò che riguardava la vita mondana. Ero il classico sociopatico che le feste e i balli amava guardali da lontano. Anche quando i miei genitori insistevano per portarmi con loro , mettevo il broncio e battevo i piedi per restare con la nonna. A soli 11 anni il mio carattere era talmente ambiguo che perfino mio padre iniziava a preoccuparsi, chiedendosi cosa avessi e da chi avessi preso. Di certo non da lui, visto che spiccava nel mondo magico, essendo un mago rinnovato affiliato al ministero. Ma di mio padre non mi importava io volevo vivere a modo mio, e essere entrato nella casa serpeverde era stato per me una rivincita su di lui. Sapevo che ci fosse rimasto male che il capello non mi avesse smistato in grifondoro, ma non mi importava, io volevo entrare in una casa che spiccasse, che mi rendesse grande che rispecchiaste la mia natura, e che mi aiutasse a crescere. ..''Non dimostrerò mai di essere dispiaciuto per lui, non vuole svelarmi i segreti della nostra famiglia, mi ostacola, bene, io farò sempre il contrario di ciò che mi chiede, e anche se gli voglio bene, non andrò mai contro i miei principi, e grazie cappello parlante per avermi smistato in questa casa stupenda, grazie ad essa crescerò bene ''...Erano questi i pensieri che attanagliavano la mia mente mentre fissavo i vestiti distesi su il mio letto . Per partecipare al ballo avevo fatto ricorso alla mia anormalità scegliendo un completo che spiccava e inquietava terrore. Avevo scelto il dio corvo per omaggiare la dea Litha. Fino a questo giorno avevo sempre ignorato il solstizio di estate, e tutto ciò che lo riguardava, non ero un amante di questo genere di tradizioni, ma la scuola aveva organizzato questo evento, e io dovevo rispondere alla chiamata. Cosi afferrai i vestiti e iniziai a indossarli. Come detto avevo scelto il dio corvo Bodbh, colui che discende su i campi di battaglia e si nutre della carne dei caduti... '' la parte complicata arriva adesso, ma poco importa , l'importante è far emergere per bene tutta la mia follia, giusto per essere sicuri che a nessuno venga la brillante idea di avvicinarsi a me ''....dopo aver indossato un pantalone di pelle nera , una maglia sempre nera e in parte strappata, indossai anche una fascia su l'addome guarnita con un laccio d'oro , per poi iniziare a truccarmi. L'idea era quella di ricoprire la mia faccia di colore bianco per poi colorare di nero il contorno occhi, con due linee che andavano una verso il basso e una verso l'alto......'' non sono molto pratico ma credo stia venendo bene''...il risultato fu quasi perfetto, naturalmente non ero una ragazza, e il trucco non rientrava nelle mie competenze.
Ero molto soddisfatto del risultato, quasi non ci credevo di essere riuscito a dar forma al mio progetto, credevo che sarebbe uscito un qualcosa di simile a un clown, ma invece no , su il mio volto c'era follia pura. Guardandomi allo specchio mi spettinai e con della cera cercai di lisciare un po i capelli facendogli assumere una forma più scomposta, e guardandomi non a caso un sorriso spuntò su il mio volto, ma scomparve quasi subito quando la coda dell'occhio cadde su l'orologio, ero un fanatico della puntualità, cosi decisi di scendere e anticipare la mia partenza verso il luogo dell'evento...
Giunsi nella sala comune, e indossai l'ultimo pezzo del mio vestito, un giaccone di pelle..."guarda come si dimenano, ancora non sono pronti, sembrano tanti pazzi ''...guardavo il resto dei miei compagni, che impazzivano nella loro preparazione, mentre io poggiato al muro mi divertivo ad osservarli..'' ho fatto bene a scegliere la semplicità, mista al terrore, gran bella mossa silias ''..I miei pensieri scomparvero quando tutto ad un tratto mi sentii strattonare. Non capii cosa stesse succedendo, forse un fantasma mi aveva attraversato, e invece no , un ragazzo, con una maschera strana su la testa mi aveva afferrato con forza e mi trascinava evitando il resto degli altri serpeverde presenti nella sala. Il mio corpo tutto ad un tratto si irrigidi non sapevo cosa fare, e come reagire, non ero abituato a comportamenti del genere verso la mia persona, ero confuso, molto confuso, Talmente confuso che non opposi resistenza, forse spinto dal mio essere timido oppure dalla voglia di cambiamento, chissà ...'' ma che vuole da me, non capisco, e ora che faccio ''...Se posso chiedere, sempre se mi è concess...stavo per dirgli di lasciarmi quando tutto ad un tratto eravamo arrivati nei pressi del giardino...ecco io volevo chiedergli, io non capisco la natura di questo suo gest...neanche mi fece finire di parlare che iniziò a parlare lui...Ok lo faccio per serpeverde, ecc ecc, ma tu chi sei per trascinarmi come un manico di scopa ?.....I miei occhi si posarono su la spilla che portava su il petto, la notai grazie alla brillantezza che emanava, era un prefetto, era il mio prefetto, non ero riuscito a riconoscerlo a causa della poca lucidità dovuta a quell'evento inaspettato....ecco , be...insomma io...farfugliai qualcosa a bassa voce quando mi di fece senno di seguirlo. Molte domande iniziarono a nascere come margherite in primavera nel mio cervello, e la prima tra esse era...cosa vuole il prefetto da me ? ...era un tipo strano, ma tutto sommato io non ero da meno, cosi decisi di seguirlo senza oppormi, anche perchè chi mai si opporrebbe al proprio prefetto, solo uno stolto. Raggiungemmo la sponda ovest del lago nero, come da invito, e li si apri uno scenario mozzafiato. Ero incredulo a ciò che vedevo, l'ambientazione della serata era stata studiata nel minimo dettaglio...'' si sono superati''...un chromlech imponente sedeva su il terreno avvolto da un'atmosfera surreale, non riuscivo a metabolizzare tutte le bellezze che toccavo con lo sguardo...'' cosa starà pensando il prefetto ?''...le mie domande erano ancora vive, ma chiuso in me stesso continuavo a seguirlo, fin quando mi rivolse la parola , solo per dirmi di seguirlo verso la zona bar .. '' iniziamo bene, subito giù di alcol, peccato che io non posso bere ''...giunti nella zona bar, come un Suricata continuavo ad osservare, notai tanti studenti, e i loro abiti erano spettacolari...scusa se posso, vorrei chiederle, perché mi hai trascinato fino a qui di punto in bianco, fino all'altro giorno non sapevi neanche io esistessi presumo ….non ero molto bravo con le parole, ma volevo risposte...e comunque ti sarei grado, signor prefetto che mi aiutasse con tutto questo, non amo le folle e soprattutto non amo ballare se sono qui oggi, è proprio perché come ha detto lei, lo faccio per serpeverde e per la scuola , niente di più e niente di meno...riuscii finalmente a parlare, mi ero tolto un peso...
PS: 100 PC: 50 PM: 50 EXP: xxx
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