Un tranquillo (?) giorno da bibliotecario, Aperta per gli studenti e per gli insegnanti

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view post Posted on 6/9/2022, 18:20
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Ronald De Canard
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Ronald s’era recato in biblioteca per vedere come l’avevano organizzato i vecchi bibliotecari.
Quando si trovò li prima chiusa la biblioteca per aver un attimo di pace prima che gli studenti entrassero e vide che nella sua postazione c’era solo un registro dove segnare il nome di chi avesse preso il libro in prestito e poi anche alcuni fogli con i sistemi per controllare i permessi per la consultazione dei libri proibiti. E quando continuò il suo controllo nella biblioteca s’accorse che alcuni volumi continuavano a spostarsi e a scambiarsi di posto e quindi pensò:

*forse sarà per questo che non ci sono stati molti bibliotecari*

E continuò l’esplorazione Ronald notò che gli unici libri che erano incatenati erano “i libromostro dei mostri.”
Dopodiché torno alla sua postazione e riaprì la bibiloteca.sperando che quel suo primo giorno fosse una giornata tranquilla.




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ELOISE LYNCH TASSOROSSO 17 ANNI
La giornata di Eloise era stata un fallimento dal primo squillo della sveglia fino a quel momento. A colazione era finito il porridge, Peverell l’aveva richiamata durante la lezione perché parlava di argomenti diversi dalle Megere, si era presa un Bolide in faccia durante l’allenamento e ora non trovava il libro di Pozioni.
Aveva rivoltato mezzo dormitorio alla ricerca di Guida agli Antidoti, ma il libro di testo di Brodus sembrava davvero introvabile. Pensava di averlo lasciato in Aula, o al suo covo del Terzo Piano, ma né l’uno né l’altro luogo avevano mostrato sue tracce. Abbandonata la ricerca, non era riuscita a convincere neanche mezzo Tassorosso a prestarglielo: aveva una leggendaria lista di oggetti misteriosamente spariti nel nulla, e comunque tutti sembravano in ritardo con la consegna del compito di Pozioni tanto quanto lei. Se voleva evitare una T non c’era altro modo di risolverla: fiondarsi in Biblioteca, raccogliere più informazioni nel minor tempo possibile, e sperare che il professor White gliela desse buona.
Entrò in Biblioteca camminando all’indietro, salutando un paio di Tassi della Squadra di Quidditch che l’avevano accompagnata fin lì. «Ci vediamo dopo… Ora si sbocc---iahemm…» Camuffò la frase con un colpo di tosse, colta alla sprovvista: non era abituata alla presenza di un Bibliotecario di ruolo, in solerte attesa studenti studiosi. Fino ad allora non c’erano stati altro che sostituti antidiluviani, che si muovevano con la rapidità di un bradipo e non avevano mai fretta. Anche se aveva sentito della nuova assunzione non era mentalmente pronta.
Lo fissò un istante, prima di riscuotersi: sembrava lì in attesa di svolgere al meglio il suo lavoro, e lei si era momentaneamente dimenticata di cosa l’aveva spinta fin lì.
«Eh-ehm, sì, buongiorno, avrei bisogno di… Guida agli Antidoti, di Brodus, è il libro di testo di Pozioni del Quarto.»
Insomma, un ottimo inizio.
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view post Posted on 6/9/2022, 21:37
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MIKE T. MINOTAUS SERPEVERDE 18 ANNI

Quel giorno Mike s’era recato in biblioteca subito dopo l’orario di apertura per cercare di far fronte a tutti i compiti che avrebbe dovuto consegnare per l’indomani. Così, con tenacia ed entusiasmo (?) si era messo a sfogliare le pagine di tutti gli appunti che era riuscito a prendere a lezione, fin quando non si ritrovò a leggere per la terza volta la stessa riga.
Stanco e desideroso di una pausa, aveva notato ad un tavolo vicino una vecchia copia de “Il Cavillo” e così, perché non distrarsi con una lettura più leggera prima di cimentarsi nuovamente in una lunga e pesantissima maratona scolastica?
Appellata la rivista con il più classico degli incantesimi non verbali, in un atto di puro masochismo Mike aveva preso a sfogliarla, restando via via sempre più sgomento e contrariato.
«Bah…» quella sottospecie giornaletto aveva iniziato a dare spazio alle teorie magiche più strampalate e irrazionali, prive di qualsiasi fondamento logico.
Così, se da una parte “I Nati Babbani sono pericolosi e puntano alla sostituzione magica” dall’altra parte “L’uso della polvere volante e della Metropolvere può causare allucinazioni e stordimento”.
Mike stentava a credere che anche tra i maghi si nascondessero seguaci delle Teorie del Complotto, perché, in fin dei conti, Hogwarts aveva il compito di formare tutti i maghi del paese e Peverell era così vecchio da aver conosciuto ed esaminato tutti gli attuali adulti del tempo, ma forse qualcosa era andato storto nel tempo. O nel corso delle sue avventure nella Storia con gli Ateniesi.
Non era rimasto così sconcertato nemmeno quella volta che da BiblioMagic si era ritrovato davanti ad una copia di “Natiche trafitte da schegge ed emorroidi gonfie" di Guthrie Lochrin, il che era tutto dire.
Innervosito dalla lettura di quelle baggianate, avrebbe cercato di trovare un sostegno nello sguardo di chi stava seduto al suo stesso tavolo.
Così, in un momento di distrazione, noncurante di trovarsi ancora in biblioteca, avrebbe piegato la rivista per facilitare anche agli altri la lettura di quel trafiletto, per poi commentare: «E così, secondo quest’articolo quell’idiota di Hughes s’è ridotto così male a forza di giri sulla Metropolvere…»


Mike è a vostra disposizione. Fatene buon uso.
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EMMA C. GREENGRIFONDORO15 ANNI
Quel giorno la Grifondoro aveva raggiunto la Sala Comune con tutte le intenzioni di leggere il libro che le aveva passato Gwen, prima di restituirlo in biblioteca. Si mise comodamente appollaiata su uno dei divanetti morbidi e rossi. Il libro in questione era "Misteri Sfuggevoli e Sfuggiti", titolo che le era apparso molto interessante nelle mani dell'amica Tassorosso. Purtroppo in quel momento la sala comune Grifondoro sembrava non essere il posto adatto per concentrarsi. I suoi concasati sembravano particolarmente allegri, continuando a schiamazzare non diedero modo alla strega di godersi la sua lettura. Qualcuno rise così forte da farsi scappare quello che sembrava a tutti gli effetti il verso di un maiale. Emma chiuse il libro irritata, non si era preoccupata nemmeno di inserire il segnalibro a forma di serpente verde e argento che aveva adagiato sul bracciolo della poltrona: non aveva nessun effetto magico se non quello di emettere un sibilo ogni volta che lo si chiudeva tra le pagine. Lo aveva acquistato tempo fa durante una svendita al Ghirigoro: quelli della sua Casa purtroppo erano terminati, per cui aveva optato per il segnalibro dei Serpeverde.
Siete proprio tre rompiscatole! - Esclamò riferendosi a Kevin, John e Albus che stavano ridendo sguaiatamente chissà per quale assurdo e stupido motivo - quando ci siete voi non si può mai leggere in tranquillità - sentenziò prima di prendere le sue cose e dirigersi in biblioteca: lì sicuramente avrebbe avuto modo di leggere in santa pace. Aveva sentito anche parlare di un nuovo bibliotecario, non aveva avuto ancora modo di vedere la sua faccia, quindi non sapeva chi fosse.
Buongiorno… - disse preoccupandosi di non alzare troppo la voce, non voleva distrarre o disturbare nessuno. La strega si diresse a uno dei tavoli vuoti guardando la chioma fluente del nuovo bibliotecario con un po' di sospetto. Trascorse circa un quarto d'ora immersa nella lettura, quel libro era davvero interessante per lei, se avesse continuato di quel passo, con ogni probabilità lo avrebbe terminato prima del calar del sole.
E così, secondo quest’articolo quell’idiota di Hughes s’è ridotto così male a forza di giri sulla Metropolvere…
Una voce che conosceva bene riuscì però a distrarre la Grifondoro dalla sua lettura. Emma alzò gli occhi e a un paio di tavoli di distanza da lei scorse la figura di Mike. Stava sventolando una rivista e sembrava contrariato per qualcosa, questo bastò per incuriosirla. Mise il serpentello verde e argento tra le pagine prima di chiudere il libro, dopodiché si diresse con esso tra le mani verso il Caposcuola Serpeverde.
Ciao Mike… - disse senza badare al tono. Si sedette accanto a lui adagiando il libro sul tavolo con il titolo in bella vista. La testa del Serpente fuoriusciva dalle pagine come a voler ascoltare anche lui quello che stava dicendo Mike.
Chi sarebbe Hughes? - chiese cercando di tenere bassa la voce.
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view post Posted on 9/9/2022, 09:17
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Ronald De Canard
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Ronald dopo aver controllato e seduto sperando di avere almeno un attimo di pace per ricrearsi una specie di mappa mentale della biblioteca o capire se ci fossero dei posti preferiti dei libri magici, prima arrivò una ragazza che simulò un colpo di tosse e gli chiese del libro “Guida agli Antidoti, di Brodus, è il libro di testo di Pozioni del Quarto.”

Ronald lo trovò subito ma prima di consegnarlo chiese:


ma non dovreste avercelo già voi ?

Poi senza aspettare la risposta perché appena che fece quella domanda la ragazza a Ronald gli parve un po’imbarazzata e quindi aggiunse:

Mi potreste gentilmente dire il vostro nome Il vostro nome e che Ccasa appartenete ?
Poi mentre stava scrivendo il nome e la casa, vide con la coda dell’occhio entrare un ragazzo che si mise a leggere il Cavillo , anche lui era uno dei pochi maghi che leggeva quelle riviste per quello che lo riconobbe subito, e quindi pensò:
*non sono l’unico che legge il cavillo*

poi arrivò anche un'altra ragazzina grifondoro che lo salutò con un buongiorno con la voce giusta per la stanza in cui si trovava e poi gli sembrò che lo guardasse con aria sospettosa dopo cominciò a leggere il suo libro che la ragazza si era portata appresso. Finché il ragazzo non parlò e poi Ronald tornò alla ragazza con cui stava consegnando il libro richiesto:

Puoi tenerlo per l’intero anno scolastico deve trattarlo con cura e non perderlo.

Poi Ronald tornò al suo lavoro ognitanto alzava gli occhi e tendendo le orecchie se ci fossero dei problemi .




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scusate il ritardo ma tardi è sempre meglio di mai (almeno nelle role XD)
 
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view post Posted on 10/9/2022, 18:50
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S.G.NIERANTHTASSOROSSO15 ANNI
Aveva esattamente due libri da dover restituire alla biblioteca, uno era lì sotto i suoi occhi, in perfetta forma e salute, come di consueto fra le mani della Tassorosso, l'altro invece... Be' l'altro era un grosso problema: non riusciva più a trovarlo! Era impossibile, aveva sempre tutta la sua roba in ordine e più che spesso le sue compagne di stanza l'avevano presa in giro per l'eccessiva minuzia di regolare ed organizzare ogni cosa. L'aveva cercato ovunque, anche nei posti in cui impensabilmente lo avrebbe riposto, sotto il baldacchino giallo-nero ad esempio. Aveva così paura che qualcuno le avesse fatto uno scherzo che aveva iniziato a guardare ovunque, persino sotto il materasso. Nessuna delle sue compagne di stanza però, le aveva detto di aver visto quel libro e nessuna di loro sembrava stesse nascondendo una beffa di quel calibro, per lei decisamente cattivo. Quindi la risposta era solo una: glielo avevano rubato!
Non c'era altra spiegazione; lei non era il tipo che dimenticava libri da qualche parte, né tantomeno che li lasciava incustoditi in luoghi inadatti, di conseguenza l'unico motivo per il quale non riusciva a trovarlo era perché qualcuno glielo aveva soffiato via da sotto il naso. Doveva essere qualcuno che aveva accesso alla sua stanza o peggio, qualcuno che le aveva messo le mani nella borsa. Era una sensazione tremenda, soprattutto se pensava che il giorno per la scadenza della restituzione fosse proprio quello. Si diresse così al quarto piano, dove il profumo dei libri l'aveva sempre accolta con diletto. Questa volta però, si sentiva così afflitta e desolata che quello stesso profumo non fu di consolazione. Camminava a testa bassa, con i sensi di colpa che le impedivano di alzare gli occhi sui presenti: non era stata abbastanza attenta nel custodire quel libro, lo aveva perduto ed era tutta colpa sua. Quale disonore stava arrecando alle famiglie di quegli alberi? Sospirò estraendo il libro superstite dalla borsa, pronta a correggere il registro delle restituzioni, come faceva sempre in assenza di un bibliotecario di ruolo, ma si fermò nell'udire una voce familiare: Eloise stava chiedendo un libro per il quarto anno. Parlava evidentemente con qualcuno dall'altra parte del bancone e quando la Tassorosso finalmente alzò lo sguardo, vi trovò dei capelli lunghi, lisci e sciolti, indosso ad un ragazzo piuttosto giovane. Non aveva idea di chi fosse e si sorprese nel constatare che davvero era stato assunto un nuovo bibliotecario ad Hogwarts. Istintivamente bloccò le sue azioni, non sentendosi più in diritto di scrivere in autonomia su carte o registri della biblioteca. Attese così il suo turno, salutando con un cenno gentile la concasata, dopo che ottenne il suo libro, poi si fece avanti verso il bibliotecario:
«S-salve! Dovrei restituire un libro preso in prestito..» Parlò svelta, allungando il tomo sul bancone, in attesa che il ragazzo effettuasse le sue mansioni. Sperava che non si rendesse conto che i libri da restituire in realtà erano due ed evitava il suo sguardo con fare probabilmente sospetto. Tamburellava con le dita sul bancone e dopo qualche minuto deglutì, presa dal senso di colpa, che inevitabilmente prese il sopravvento: «Oh non è vero, mi dispiace» Disse abbassando le mani e la testa sottolineando la sua sincerità, «In realtà i libri da restituire sono due, ma credo che l'altro me lo abbiano rubato!» Alzò la voce sull'ultima frase «Sono sempre attenta ai libri, soprattutto quelli della biblioteca, è impossibile che io l'abbia perso...» Concluse rivelando quei pensieri di cui non era sicura nemmeno lei. Possibile che si fosse dimenticata di qualcos'altro?
Quello che cerchi è dentro di te. Altrimenti è ancora nel frigo


Grazie Nih per il codice ♥
 
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view post Posted on 16/9/2022, 12:00
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ELOISE LYNCH TASSOROSSO 17 ANNI
Era evidente che il bibliotecario era uno attento ai dettagli. «Tecnicamente, sì-» Rispose aggiustandosi lo zaino sulla spalla e cercando di captare eventuali tracce di rimprovero, ma le sembrava di aver registrato una constatazione sincera, più che un tono impettito. «Ma non riesco più a trovarlo.» Alzò gli occhi al cielo, esasperata e sincera. «Mmmh… Eloise Lynch, Quarto Anno, Tassorosso». Aveva pensato di mentire sulla sua identità per non restare legata a quel prestito, ma aveva imparato a sue spese che quel genere di bugie avevano le gambe troppo corte. E voleva iniziare con il piede giusto.
Lo osservò muoversi per la biblioteca a caccia del volume e indugiò per un istante a un tavolo poco distante, dove Minotaus stava sfogliando quello che aveva tutta l’aria di essere il Cavillo. Lo salutò con un cenno del capo e lo sguardo sornione di chi è già pronto a strumentalizzare le informazioni in suo possesso per ricatti futuri. Realizzò che, diligente com’era, sarebbe stato di un valore strategico per il suo il compito di Pozioni.
Il Bibliotecario, nel frattempo, stava già tornando verso di lei in un fruscio di vesti, con il libro tra le mani. Eloise lo prese, e alla sua raccomandazione tamburellò sul dorso. «Ah, tutto l’anno! Allora è il mio giorno fortunato!» Rivolse un sorrisetto a Gwen, che aveva appena fatto il suo ingresso e confessava un crimine molto simile al suo.
Decise di rimanere ancora un momento nei pressi del bancone, ma solo perché la sua compagna le stava particolarmente simpatica e si sentiva di darle manforte. «Le assicuro che non siamo sempre così smemorati, noi Tassorosso, signor… De Canard?» Aveva indugiato con lo sguardo sulla scrivania, individuando solo in un secondo momento una targhetta che riportava quel nome. «è arrivato da poco, vero?» La politica, per Eloise, era sempre la stessa: meglio qualche chiacchiera fine a se stessa che un noioso e urgentissimo compito di Pozioni.
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Potere ai trerighisti
 
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view post Posted on 18/9/2022, 20:44
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MIKE T. MINOTAUS SERPEVERDE 18 ANNI

Si era decisamente fatto prendere la mano.
Quello che doveva essere un semplice momento di svago si stava via via trasformando in un sempre più acceso dibattito tra lui e un suo giovane concasato, Alexander.
Titubante sulla veridicità di quell’articolo, il ragazzo si era avvicinato per chiedere spiegazione al suo Caposcuola, che di rimando stava cercando di convincerlo sull’autenticità di quel racconto.
«Hanno scritto proprio così! Si tratta proprio di un articolo del Cavillo sulla Polvere Volante e no, non si tratta dell’ultima invenzione dei Weasley.»
«Secondo me, invece, questa non è una vera copia del Cavillo. Lo hanno manipolato. Io lo leggo sempre e non citerebbero mai fonti non autentiche. »
Insomma, anche tra i possessori del dono magico potevano nascondersi degli autentici zotici, ed Alexander ne era la prova. In quel momento Mike stava quasi per inveire verso il giovane studente, ma il sopraggiungere di Emma riuscì a coglierlo un po’ alla sprovvista.
«Con te faccio i conti più tardi…» Sguardo severo e minaccioso, l’avrebbe liquidato così, prima di spostare l’attenzione sull’arrivo della giovane Grifondoro.

«Emma, non ti hanno mai detto che hai proprio un bel segnalibro. Dove lo hai preso?» Orgoglioso com’era, non avrebbe mai fatto passare sotto traccia quel semplice dettaglio.
In quel momento le avrebbe voluto chiedere qualcosa in più anche sul libro che aveva appena posato sul tavolo, ma con che faccia le avrebbe potuto muovere un appunto ironico su titolo, se fino a pochi istanti prima aveva tenuto in mano le pagine del Cavillo?
«Dunque, non conosci Hughes? Non saprei bene come definirlo, se non con l’appellativo di autentico deficiente. Nell’ultimo anno non mi è mai capitato di averlo visto lucido per più di due ore di seguito.»
Terminata la breve descrizione facendo spallucce, Mike ne avrebbe approfittato per spostare i suoi preziosissimi appunti dalle pagine della rivista, ma proprio in quel momento il destino volle far incrociare il suo sguardo con quello di un’altra Tassorosso. No, non si trattava di Thalia.
*Lynch!* Con Eloise nei pressi non si poteva mai stare tranquilli, e lo sguardo ambiguo che gli aveva appena riservato era l’ultimo di una lunga serie di campanelli d’allarme che Mike, in qualità di Caposcuola, non poteva permettersi di ignorare. Cosa stava tramando in compagnia del nuovo bibliotecario? Insomma, non se la sarebbe mai aspettata lì, in biblioteca, senza un enorme tornaconto personale.
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view post Posted on 21/9/2022, 08:39
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Dopo aver appuntato il nome della signorina Eloise Linch ammise che non l’aveva perduto ma che qualcuno l’avesse rubato e idem per la seconda ragazza . S.G.NIERANTH che non trovava più uno dei libri che aveva preso in prestito e da buon corvonero anche se ex, disse:
Beh quando vi siete accorti di non averli, avete provato a richiamarli con l’incantesimo d’appello ?
Comunque se poi li ritrovaste vi sarei grato che veniste a restituirmi quelli presi dalla bilbioteca, grazie!


Poi vide che il signorino Mike stesse per inveire contro un grifondoro un certo Alexander, e lui stava per impugnare la bacchetta mentre domandava alla seconda tasso il titolo e il suo nome e con la coda dell’occhio notò che una grifondoro che si mise in mezzo e quindi osservò che Mike aveva smesso di inveire proprio quando Eloise gli domandò se fosse arrivato da poco, e inoltre aggiunse che non tutti i tassorosso erano cosi smemorati chiamandolo signor De Canard, Ronald quando si senti chiamare così gli venne da sorridere visto che a occhio erano quasi coetanei gli sembrò leggermente più giovane di lui.
Quindi disse:

Beh signorina Lich, sì ha ragione è il mio primo giorno di lavoro come bibliotecario.

Mentre gli altri stavano discutendo qualcosa sul Cavillo, peccato che poteva solo sentire qualche frase o nomi di persone… e nient’altro . Quindi tornò a fare il suo lavoro di bibliotecario.





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Se c’è qualcosa da modificare ditemelo cosi quando potrò modificherò ^_^ visto che potrei esser molto occupato nei prossimi giorni.
Inoltre qualche corvonero si faccia vivo poiché è strano che nessuno corvonero sia presente in biblioteca, no ?
 
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view post Posted on 13/10/2022, 23:01
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EMMA C. GREENGRIFONDORO15 ANNI
Ad Emma sembrò che Mike fosse un po' nervosetto quel giorno: la Grifondoro non era riuscita bene a seguire il suo discorso da quelle distanza, ed è per questo che le si era avvicinata. Le parole uscite dalla bocca del Serpeverde, sembravano a tutti gli effetti l'accusa di un complotto giornalistico o di un'infamia nei confronti di un certo Hughes, o almeno così aveva capito. Sperò che la sua intromissione non avesse infastidito il Caposcuola.
L'ho comprato al Ghirigoro durante una svendita. Credo fosse in edizione limitata, sai? - molto probabilmente era una delle poche ad averlo ad Hogwarts, se non l'unica. Fino a quel momento non aveva visto nessuno con uno uguale o simile al suo.
Si protese verso Mike con interesse, adorava i drammi - non l'ho mai sentito nominare - ammise - altrimenti sono più che sicura che me ne ricorderei - la strega aveva una memoria di ferro, difficilmente dimenticava un volto o un nome.
Usa polvere di fata, secondo te? - aveva sentito che alcuni studenti, durante il weekend, si divertivano con questa famosa polvere che a quanto pare crea delle allucinazioni a chi ne fa uso. Emma si chiese come mai certe persone si divertivano in quel modo, a lei darebbe molto fastidio ingerire qualcosa che potrebbe annebbiare i sensi, ma sotto sotto, si chiedeva che strana sensazione si potrebbe provare nel caso.
Mike guardò in direzione del bibliotecario, c'era una ragazza bionda con la quale incrociò il suo sguardo: ad Emma sembrò che la cosa avesse turbato il Serpeverde.
oh, ma guarda chi c'è! - notò anche Gwen alla reception della biblioteca, sembrava agitata, preoccupata per qualcosa. La Grifondoro rammentò la loro sfida a palle di neve, e pensò che probabilmente avrebbe battuto la Tassorosso anche se quest'ultima non fosse caduta. Alzò il braccio agitando la mano in quella direzione per salutarla, ma non era sicura che la strega l'avesse vista.
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Edited by Miss Effe - 3/11/2022, 08:41
 
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