Tranquillity, Privata

Marjorie cominciava a sentirsi spaesata. Il caos tutto attorno a lei la faceva sentire fuori posto, quasi inadeguata. Non era abituata a far baldoria in quel modo: le poche feste che aveva partecipato fino a quel momento erano state più calme, regolamentate dal rigido galateo delle famiglie purosangue. Erano state spiacevoli a loro modo, tanto da farle cercare scusanti valide per saltarle, ma aveva apprezzato la loro relativa tranquillità. La festa in cui si trovava ora era tutt'altro che tranquilla, in un certo senso simile al carnevale babbano a cui di tanto in tanto sua madre l'aveva trascinata. Se fosse stata qualche anno più grande probabilmente sarebbe riuscita ad apprezzarla. Magari avrebbe anche atteso con trepidazione che la bottiglia fosse fatta 'girare', sperando di essere selezionata per scambiare un bacio col ragazzo più bello della scuola. Undicenne com'era, il gioco della bottiglia era solo una fonte di panico. Il pensiero di poter venir colpita nuovamente dalla bottiglia incantata la metteva estremamente a disagio, soprattutto considerando che durante la prima selezione si era ritrovata 'costretta' a fare uno scherzo ad una Caposcuola. Aveva provato un attimo di euforia nel momento dello scherzo, non poteva negarlo, ma poi era subentrato il timore delle conseguenze. Marjorie non era mai stata una bambina sicura di sé né particolarmente estroversa. Se non fosse stata per la presenza di Gin - l'unica del suo gruppetto ad averla seguita anche durante lo scherzo, dandole consigli su come superare quella specie di prova rituale - probabilmente si sarebbe data da tempo alla fuga.

Parlando di fuga... «Ehm, Gin? Che ne dici di darci alla fu... ehm, di tornare ad Hogwarts?»


Aveva decisamente mangiato troppo. Per sviare la sua attenzione dalla stramaledetta bottiglia e dal timore di essere nuovamente scelta come sua vittima, Marjorie si era concentrata sulla musica... e sul cibo. Aveva assaggiato buona parte degli stuzzichini disponibili, tranne quelli a forma di cuore che tanto temeva essere collegati al gioco della bottiglia, e si era bevuta diversi bicchieri di coca cola. Inutile dire che stava cominciando a pentirsene.

«E ora cosa facciamo?» Domandò, una volta che ebbero superato i cancelli di Hogwarts. «Una passeggiata, magari?» Il sole aveva appena cominciato a tramontare ma Marjorie riteneva che, se non fossero state troppo distanti dal castello, non avrebbero avuto problemi a ritrovarlo anche al calare delle tenebre. Una passeggiata sarebbe stata poi perfetta per favorire la digestione quel che bastava per farsi vedere in Sala Grande una volta giunta l'ora di cena. Come serpeverde, non le sarebbe dispiaciuto avere un alibi se i professori fossero venuti a sapere della festa illecita.