Santé passe richesse, Colloquio di Apolline Duval

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view post Posted on 26/10/2022, 20:36
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Si prospettava una bella giornata, il cielo a pecorelle della sera prima sembrava sparito, sostituito dall'azzurro che tanto mi piaceva. Ma l'aria rimaneva quella tipica frizzantina dell'autunno, avevo dovuto mettermi un foulard leggermente più pesante quando mi stavo appropinquando per andare a sporcarmi le mani in giardino. Mi ero ripromessa di ripiantare alcune piante officinali per mia madre, ma un gufo dal piumaggio cappuccino aveva avuto da ridire. Appena ero uscita, l'avevo visto planare sulla fontanella in pietra: la mia richiesta per un colloquio al San Mungo era stata accettata.

Sabato, 14:45
Quel giorno ero giunta ai piedi del grande edificio con molta tranquillità, ma curiosa di vedere come sarebbe andata a finire. Avevo fatto presente il mio arrivo e mi ero recata - con molta calma, quanto potevano le mie coscette di pollo - all'ufficio della dottoressa Montgomery come indicatomi, ritrovandomi da sola, i miei passetti che rimbombavano nel corridoi deserto come fossi un gigante. Mi ero seduta, gambe a penzoloni, in trepidante attesa. Il Medimago era un lavoro che avevo sempre desiderato svolgere e mi consideravo preparata.


Master Adepto

 
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view post Posted on 27/10/2022, 15:52
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Il Fato

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La dottoressa Montgomery non era il tipo da « andarci piano. » Il suo modo di approcciarsi alla vita aveva sempre un piano d'attacco e mai, in nessun caso possibile, questo piano aveva qualcosa a che fare con il rimanere fermi per più di cinque secondi. Era una persona naturalmente attiva e con il mestiere che si era scelta, la cosa sembrava calzare a pennello. Non c'era infatti un momento in cui, durante il suo tempo in quelle mura, la si potesse vedere seduta a riposare o mangiare qualcosa. Sembrava una macchina fatta appositamente per occuparsi dei pazienti. Così quando le avevano detto che doveva mettersi a fare un colloquio li aveva inceneriti con lo sguardo. Non aveva tempo lei, di occuparsi di cose di questo genere, non c'erano forse altri responsabili che potevano perdere tempo per cose di questo tipo? Lei doveva rimanere in prima linea, dove era richiesta e dove il suo aiuto era più necessario. Essere una donna nel suo ambiente non era stato facile, soprattutto con il suo background da nata babbana. Molti avevano ancora pregiudizi sui maghi che non fossero purosangue e spesso rifiutavano addirittura le cure, senza contare il sessismo dilagante che impregnava ogni parolina detta per ingraziarsi il gentil sesso. Quante volte le si erano riferite con frasi come Amore? Tesoro? Signorina? Immancabili erano stati i rospi buttati giù e quelli sputati sulla faccia del poco gentile interlocutore.

Tutto questo comunque non aveva importanza al momento, perché la candidata che aveva sottomano sembrava essere una donna con una certa esperienza. Sperava che il documento che aveva letto velocemente questa mattina, rispecchiasse almeno un po' l'idea che si era fatta della donna, nonostante fosse a conoscenza del fatto che la prima impressione per lei avveniva sul campo e non nelle mura ammuffite di un ufficio. Verso le tre meno dieci la dottoressa Montgomery con il suo passo spedito e lo sguardo accentuato da un forte trucco iniziò a dirigersi verso il suo studio. Il suono dei tacchi rimbombava nel corridoio. Per quanto fosse un medico eccellente e sempre in azione, adorava vestirsi con stile e non lasciare niente al caso. Seppure semplice il suo stile faceva trapelare una certa eleganza. Dei pantaloni beige e una camicia chiara, una collana che le stringeva il collo, il tutto coperto da un camice bianco e una targhetta di riconoscimento, al solito affiancata da altri strumenti utili e una cascata di penne.

Aprì la porta dello studio con una certa fretta, l'orologio segnava già le tre meno cinque, non c'era tempo da perdere. Fece dunque la sua entrata, il tono sicuro, deciso, un sorriso di circostanza appena accennato
« Mrs. Duval? E' un piacere, sono la dottoressa Montgomery. Ma sentirete parlare di me più come la macchina da guerra se avrete occasione di lavorare nel nostro team. » osservò la persona che si trovava davanti, una donna avanzata nell'età, i capelli di un biondo platino, la statura piuttosto ridotta, non le riscosse emozioni particolari, per cui proseguì con un gesto della mano che indicava la porta « La prego di seguirmi, vede... iniziamo subito. Con me non esistono colloqui discussi a tavolino. » Il tono era distaccato ma non freddo, come quello di qualcuno che tende sempre a mettere alla prova chi ha di fronte, prima di poterlo giudicare. Il sorriso di circostanza stampato sul volto, gli occhi, fiammanti di curiosità e passione, due principi per lei fondamentali in quella professione. Si diresse immediatamente fuori camminando con fare frettoloso, ma assicurandosi che l'altra la seguisse « Mi pare di aver letto nel suo curriculum che si fosse candidata come infermiera. Ciò di cui abbiamo davvero necessità al momento sono Medimaghi... pensa di poter essere adatta a questo ruolo? » nel mentre intorno a lei l'ospedale iniziava a delinearsi, i reparti facevano capolino dalla fine del corridoio, dove molti pazienti effettuavano le cure o si riprendevano dalle operazioni.



Benvenuta Apolline al tuo colloquio per il lavoro di Medimago presso il San Mungo, ti ricordo che non è possibile modificare i post, dovessi avere domande non esitare a contattarmi via mp! Ti auguro buona fortuna e buon divertimento!

 
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view post Posted on 1/11/2022, 15:41
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Nell'attesa ero andata indietro nel tempo ai miei precedenti impieghi nel settore ospedaliero: mi piaceva davvero quel lavoro, si incontravano gli individui più diversi, si sentivano tante storie diverse e si aveva modo di lasciare un po' l'impronta nella vita altrui. Almeno così mi piaceva pensare.
Ero talmente immersa nei miei pensieri che quando la porta si era aperta avevo avuto un sussulto.

Oh cielo! ma mi ero schiarita la voce subito dopo Mi scusi, ero altrove.
La dottoressa Montgomery somigliava molto al tipo di medico che avevo immaginato di poter trovare al San Mungo: professionale e autoritaria perfino nell'aspetto esteriore e non appena aveva aperto bocca, dubbio sparito.
Accidenti, addirittura una macchina da guerra, spero che le mie basi di Difesa Contro le Arti Oscure saranno utili.
Voleva essere una battuta riguardo all'"ambiente pericoloso" che il nomignolo ipotizzerebbe, ma non ero molto sicura che avesse sortito l'effetto sperato. Mi sentivo un po' messa alla prova, ma in fondo lo scopo era quello. Avevo quindi seguito la donna. Conversazione sul campo, ottimo!
Ho sempre lavorato come infermiera, prima nell'ospedale magico di Parigi, poi in un centro medico e al pronto soccorso qui in Inghilterra. Una piccola carriera durata quasi 30 anni.
Bei tempi e ricordavo ogni singola cosa! Beh no, non proprio tutto, ma buona parte.
Ma mi piacciono le sfide e ne ho viste di tutti i colori, quindi alla sua domanda risponderei fiduciosa: sì.
 
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view post Posted on 6/11/2022, 20:03
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Gli occhi chiari della dottoressa si soffermarono su quelli della donna di fronte a lei. L'umorismo era un potentissimo strumento, soprattutto in un posto come un ospedale. Poteva curare i mali più invisibili. Non sorrise, nè lasciò che nessun accenno di risata le contornasse il viso, ma dentro di sé sentì il potenziale che quella donna poteva mostrar loro. Sempre, se fosse riuscita a dimostrare ciò di cui era capace « Molto bene Mrs. Duval. La sua esperienza sulla carta è decisamente impressionante. Ma, come ho detto, voglio vedere di cosa è capace. » Proseguirono lungo i corridoi dell'ospedale, salendo fino al quarto piano, reparto lesioni da incantesimo. Il passo della dottoressa era piuttosto veloce, era fatica starle dietro e lei non era una persona che aspettava. Era solita dire che l'unica per la quale avrebbe atteso sarebbe stata la sua disfatta, quindi con fare deciso si accostò alla porta di una delle camere del reparto, passando il suo cartellino magico affinché entrambe potessero accedervi. Di fronte a loro un uomo con una forte peluria sul viso, la bocca spalancata in versi che ricordavano quelli di un cane, delle orecchie pelose comparivano ai lati della testa e una coda folta sbucava dal basso della schiena. Se ne stava accucciato in un angolo, ringhiando parole sconnesse, più simili al parlare animale che a quello umano, teneva il braccio destro sul petto, in maniera innaturale come se fosse in qualche modo spezzato e appena sembrava far un movimento sbagliato, ugulava di dolore. La dottoressa Montgomery si avvicinò con tranquillità, afferrò la cartella relativa al paziente e diede una rapida lettura, dai sintomi manifestati sul corpo aveva già intuito, ma era sempre bene essere sicuri di qualsiasi storia precedente del paziente « Buon Pomeriggio Mr. Hugs, sono la dottoressa Montgomery, esperta in traumatologia e in spezzare fatture, ci prenderemo gran cura di lei non si preoccupi. » lo salutò con cordialità, nonostante i versi sconnessi dell'uomo che sembravano spaventati e irritati dalla sua stessa condizione. La Montgomery si spostò di lato per indicare Apolline al suo fianco « Mrs. Duval è qui con me per un colloquio. Le porrò alcune domande circa il suo trattamento, nel caso dovessero essere giuste le permetterò di castare l'incantesimo corretto. Non si preoccupi. Niente passa sotto il mio controllo che non sia di per sè eccellente, il suo trattamento non sarà da meno. » Il suo sguardo di ghiaccio si ammorbidì nel guardare l'uomo, così come la voce che assunse una nota più colorata, gentile e pacata. Si voltò poi immediatamente verso la donna al suo fianco, tornando con il tono professionale e distaccato, lo sguardo serio, il portamento composto « Molto bene Mrs Duval. Questo è il signor Hugs. E' arrivato qualche ora fa, affetto come può vedere, da mutamenti del corpo dovuti ad una perdita di controllo dell'Animagia. Come può avere intuito quest'uomo è un Animagus e nel cercare di trasfigurarsi qualcosa deve essere andato storto. Ora, come pensa di poter procedere affinché il paziente si tranquillizzi? Ha notato qualcosa nello specifico di cui potrebbe già iniziare ad occuparsi? Cosa suggerirebbe di fare per iniziare? » Le chiese, attendendo pazientemente la risposta. Era proprio curiosa di sapere come avrebbe affrontato la sfida che si era appena ritrovata davanti. Mettere i suoi futuri colleghi in difficoltà dimostrava spirito e capacità di adattamento, qualità per lei fondamentali.



Eccoci qui, entriamo subito in azione, ma nessun problema, i modi per affrontarla sono molteplici e legati tutte alle scelte che il tuo pg compirà. Per aiutarti posso
suggerirti dei topic utili dove potrai trovare la descrizione degli Incantesimi Curativi e delle
Classi Curative
Molto utili sono anche L' Almanacco delle Pozioni e la Lista delle Piante Magiche.
Non dimenticare che qualora tu voglia utilizzare un incantesimo è necessario fare un tentativo senza dare per scontato l'esito di come avverrà. Per qualsiasi altra cosa, contattami pure per mp!

 
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view post Posted on 19/1/2023, 21:46
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A sua disposizione! avevo commentato in ultimo, prima di seguire la dottoressa.
*Lesioni da incantesimi. Archiviato.*
Avevo trotterellato un po' a fatica dietro la donzella e infatti, una volta giunti a destinazione, avevo dovuto riprendere fiato un secondo. Ah, la vecchiaia!
Ma c'era qualcuno messo peggio di me: il povero signor Hugs aveva avuto qualche problema con l'Animagia, ritrovandosi per metà animale. Ma abituata com'ero ad aver avuto a che fare con molti pazienti poco propensi a farsi controllare, avevo dovuto abituare l'occhio ai particolari e non era stata la peluria che mi aveva preoccupata.
Toccava a me.

Innanzitutto, piacere di conoscerti, caro avevo iniziato, rivolta al paziente, con il mio solito sorriso e il tono gentile e informale: panico e autorità non andavano bene insieme. Posso solo immaginare come ti possa sentire, ma sono più che sicura che non sia la pelliccia il problema principale, dico bene? Tranquillo, sarà risolto tutto molto presto, se non da me, dagli ottimi medici dell'ospedale.
Un altro sorriso e mi ero quindi rivolta alla dottoressa.
Trovo che la prima cosa di cui bisognerebbe occuparsi sia il braccio: per ovvi motivi comincerei con il somministrare una Pozione Anestetica, dopodiché farei affidamento all'Artum Emendo e a cose fatte, il Ferula, per sicurezza. Consiglierei quindi una notte di osservazione qui all'ospedale e una bella Pozione del Sonno Senza Sogni.


Edited by PuppyBoy - 21/1/2023, 03:16
 
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view post Posted on 23/2/2023, 16:15
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Il Fato

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Rimase in silenzio, così da lasciar modo alla signora Duval di effettuare una prima diagnosi, senza essere influenzata dal suo dire o da alcun tipo di movimento del corpo che potesse suggerire in alcun modo se stesse andando bene o male. Era una donna di tutto punto e voleva che i propri medici fossero capaci di affrontare le più diverse situazioni senza bisogno del suo aiuto, dopotutto non sarebbe stata lì con loro per sempre. Quando la donna finì, si voltò verso il signor Hugs, sorridendogli « Bene bene mr. Hugs, vedo che il nostro nuovo medico in prova ha subito adocchiato un problemino che sembra darle fastidio. Perché non prosegue dunque mrs. Duval? Il suo approccio è corretto. » La dottoressa Montgomery spinse l'occhio al di là della finestra, dove alcuni tirocinanti facevano capolino, li invitò ad entrare facendogli segno di avvicinarsi. Avevano il fascicolo del signor Hugs tra le mani ed erano a conoscenza della sua condizione da qualche giorno, ma avevano ancora diverse domande. Per cui perché non utilizzare quel colloquio per chiarirne alcune? In fondo diventare medico lì al San Mungo significava sicuramente insegnare ai giovani medici tutto ciò che c'era da sapere sui casi più difficili.
Lasciò modo alla donna di iniziare ad anestetizzare l'uomo con una delle pozioni che una infermiera le stava porgendo e di proseguire, con gli incantesimi che aveva suggerito. Nel frattempo però il paziente sembrò agitarsi, la sua voce prese a mugolare, ad abbaiare quasi, ululando a tratti, la peluria aumentò ma non tanto da permettere all'uomo di mutare del tutto. Uno dei tirocinanti sembrò prendere un colpò, alzò la mano tremante, la dottoressa Montgomery gli concesse la parola.
« Ma Doc, non è che si sta trasformando in un licantropo? » una domanda da dilettante ovviamente. La dottoressa sollevò un sopracciglio, decisamente stranita da quella domanda. Ma dove li prendevano i tirocinanti oggi giorno? « Perché non risponde lei alla domanda, mrs Duval? Sono sicura saprà illuminare questa giovane mente nel modo più consono possibile. »



Ciao Puppy, ho un paio di suggerimenti per te. Quando scrivi mi raccomando cerca di ampliare un pochino di più in tuo scritto e proseguire anche con libertà verso i passaggi successivi, sentiti libero di scavare più a fondo con la tua analisi. Fisso una scadenza così da poterci regolare meglio.

Prossima scadenza 04/03
 
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5 replies since 26/10/2022, 20:36   221 views
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