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| Daph, sei sicura di aver preso tutto? Con un sospiro, Daphne contò fino a dieci prima di rispondere alla madre. Avevano iniziato a preparare il baule della ragazza alcuni giorni prima e, da circa due ore, la donna ripeteva questa domanda. Sì, mamma. Abbiamo preparato la lista dell'occorrente, l'abbiamo controllata più volte e abbiamo anche ricontrollato il baule. Prendendo possesso del proprio carrello e, sapendo ciò che avrebbe dovuto fare grazie ai racconti della madre, la ragazza si avvicinò, a passo deciso, alla barriera che divideva il mondo babbano da quello magico. Dopo alcuni secondi, si ritrovò davanti al treno che l'avrebbe condotta verso il castello che, di lì a breve, sarebbe stata la sua casa per i prossimi anni. I genitori iniziarono a farle le solite raccomandazioni ma Daphne, sorridendo ed annuendo, non le ascoltò: guardarsi attorno ed osservare le persone attorno a lei era più interessante che sentirsi ripetere, per l'ennesima volta, di tenersi lontana dai guai e ascoltare i professori. Posso andare? Il treno è in partenza! I genitori annuirono e, dopo miloe abbracci, Daphne salì i gradini che l'avrebbero portata sul treno e verso la sua seconda famiglia.
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