| Cosa devo aspettarmi? è la domanda che si stava facendo Hytham, durante il tragitto per la stazione di King's Cross. Avevano caricato in macchina il grosso baule, e la gabbia con Syl al suo interno. Iniziava a provare un leggero affetto nei confronti del gufo, quasi invidiandolo: lui aveva le ali, era libero, non dava conto a nessuno. Alla guida, l'ansiosa mamma stava parlando con Maverick, lo zio che ormai si era proclamato suo mentore, nei suoi sogni forse...
Stai tranquilla mamma, è una semplice scuola di magia, mi farò rispettare. - Aveva cercato di confortare la figura materna con quelle parole, mostrandosi - apparentemente - privo di ansia, risoluto. Invece covava dentro di sé tantissimi dubbi, tantissimi nodi che avrebbe voluto sciogliere all'istante, e l'avrebbe fatto nei mesi seguenti.
Bene, ci siamo. Stai tranquilla! ti manderò delle lettere, *Anche se non so se sia possibile farlo* non è mica un carcere quella scuola. - Una volta sceso dalla macchina, e come di rito alzato il cappuccio della felpa verde, afferrò bruscamente il baule dal cofano, utilizzando tutta la sua forza - ovviamente non aveva bisogno di aiuto - e la gabbia. Grazie all'ausilio del carrello trasportò facilmente i suoi bagagli, arrivando all'ingresso della stazione.
So di averlo detto poco in questi anni ma... ti voglio bene, non è necessario piangere. - Seppur avesse detto a fatica quella frase, si lasciò catturare dall'abbraccio della madre piangente, contenta che il figlio fosse un mago, triste di doverlo lasciare andare.
Saltati i convenevoli, accompagnato adesso da Maverick, spingeva frettolosamente il carrello, verso il muro posto tra i binari 9 e 10. Lo zio durante il tragitto gli aveva spiegato come funzionava, quindi con fare deciso, strinse i denti, iniziando la corsa contro quel muro... Et voilà! Si trovava chissà dove, leggendo il cartello sopra di lui ''Espresso per Hogwarts, Binario 9 e ¾'' e a fare da padrone era la gigante macchina a vapore rossa, che lo avrebbe portato tra qualche minuto in quella fantomatica scuola di magia e stregoneria.
Bene zio, eccoci qua... grazie e arrivederci! - Diede una forte pacca sulla spalla di Maverick. Non gli piacevano gli addii o comunque non era capace di mostrare gratitudine verso la disponibilità e affetto dello zio, quindi si era semplicemente dileguato verso un vagone a caso, lasciandosi alle spalle quella cara e barbuta figura, che accennando un sorriso lasciò correre via il nipote verso la sua nuova vita.
Edited by bersagliere - 10/11/2022, 12:13
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