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| James era pronto. Aveva comprato tutto ciò che era scritto sulla lista recapitatagli. Mancava solo salutare i suoi genitori. Non sapeva bene se fosse stato pronto a quell'evento. Non era mai stato lontano da casa per più di mezza giornata. Non era mai andato a letto senza che passassero per il bacio della buonanotte. Ormai però era un bambino grande, questo era l'unico modo per imparare la magia. Li avrebbe rivisti a Natale. Mancava solo qualche mese eppure una sensazione di ansia e pesantezza sullo stomaco lo colse all'improvviso mentre abbracciava Ariel che lo stava rincuorando con parole dolci.
"Torno presto... G-giusto?"
Chiese titubante. Poi mise mano alla bacchetta che portava in tasca. In un certo senso lo rassicurò, quello era lo strumento che avrebbe imparato a padroneggiare, forse se fosse diventato abbastanza bravo avrebbe potuto vedere i suoi genitori quando più gli faceva piacere. Forse avrebbe imparato a teletrasportarsi o teletrasportare qualcuno da lui. Chissà di cosa sarebbe stato capace. La curiosità stava crescendo così come la tristezza per l'allontanamento. Un ragazzo con un carrello simile al suo e una grossa civetta in una gabbia gli passò accanto e svanì dietro un muro.
*Allora quello è il binario nove e tre quarti, mi pareva strano che non ci fossero indicazioni, ma evidentemente ai maghi non sono necessarie.*
"Bene mamma, papà. Io devo andare. Il treno sta per partire, vi farò sapere tutto ciò che mi faranno fare, che cosa imparerò. Cercherò di essere il migliore e di non ricevere nessun richiamo e poi... mi pare di aver letto in qualche libro che ad Hogwarts c'è una gara tra gli studenti per decretare i migliori. Tornerò con una medaglia! Promesso!"
Dopo un lungo abbraccio in cui a stento trattene le lacrime, si staccò dai suoi genitori e tentò di schiantarsi contro il muro tra il binario nove ed il binario dieci. Per fortuna il passaggio dimensionale magico funzionò e si ritrovò catapultato ad un binario molto simile a quello che aveva appena salutato, ma con quel pizzico di magia in più. Moltissimi ragazzino con grossi carrelli pieni di bauli e animali, a volte di dubbio gusto, scorrazzavano sulla banchina in preda all'entusiasmo. Un treno di un rosso scintillante sbuffava e attendeva solo che tutti i suoi passeggeri fossero a bordo. James per un secondo si fermò impaurito. Poi prese coraggio e tutte le sue cose e salì.
"Andrà tutto bene."
Sussurrò.
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