Imago mortis, Missione ES

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view post Posted on 9/2/2023, 13:08
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—IMAGOMORTISIl silenzio dei corridoi del piano terra durante le vacanze trasformava del tutto l'aura del castello. Quelle sale, fino a pochi giorni prima brulicanti di studenti fra colazioni e corse verso le lezioni, erano piombate in una dimensione di religiosità e rispetto. Il Natale non c'entrava, e Casey non si era ancora chiarito quanti del Mondo Magico fossero cristiani. In realtà era solo in questi momenti, in cui il castello era molto meno popolato, che si rendeva conto di quanto fosse vivo di suo.
Veniva da camminare in punta di piedi. Il rischio era infastidire un ritratto, o peggio svegliarlo, per poi subire una cascata di manfrine sull'irrispettosità delle nuove generazioni nei confronti delle buone maniere e delle anime antiche. Un paio di giorni prima, all'esordio dello svuotamento della scuola, Casey aveva osato passeggiare canticchiando qualche piano più su. E' risaputo a tutti che è stonato come una campana, ma nella solitudine del luogo non si era posto il problema di star disturbando qualcuno. Invece, l'affabile Sir Cadogan l'aveva seguito di cornice in cornice puntandogli la spada contro e intimandogli di smetterla. Altrimenti, promise, avrebbe convinto tutti i quadri della scuola a far suonare una banda di ciaramelle e strilli ovunque avesse gironzolato nel castello.
Ora, però, l'esigenza di far piano e di armarsi di rispettosità, nasceva da tutt'altro. C'era un obiettivo chiaro, che andava oltre qualsiasi capriccio adolescenziale e insofferenza. Le parole di Toobl erano state pari a un piccolo elettroshock: Gazza era stato vittima di un trauma il giorno in cui il castello era stato invaso, e loro dovevano farsi rivelare cosa aveva visto.
La delicatezza dell'argomento lo fece sobbalzare. Subito dopo un profondo senso di colpa si insinuò nel suo stomaco. Gazza era sempre stato l'ultimo dei suoi pensieri, come d'altronde lo era per la maggioranza degli studenti. Nessuno si era mai preoccupato di lui, e anzi spesso lo si guardava con sdegno, trattandolo da disturbatore, da povero troglodita che sputacchia rimproveri e minacce ai ragazzini. Mai Casey si era soffermato sul fatto che Gazza potesse possedere, come tutti, una propria sfera emotiva.
Chissà cosa aveva vissuto quell'uomo. Chissà cosa l'aveva traumatizzato. In base ai racconti e all'idea che si era fatto dell'evento, era probabile che non l'avesse passata tanto liscia. Un trauma può nascere per svariati motivi. Può esser stato vittima di una maledizione e qualcuno può aver abusato della sua persona. Oppure l'immagine della morte può essersi palesata di fronte ai suoi stessi occhi, così vicina, così concreta, e aver sconvolto ogni atomo del suo corpo.
Dovevano andarci cauti con lui. Dovevano far sì che si aprisse con loro. Sperava solo che il suo compagno di missione la pensasse come lui.
«Ti sei assicurato una T in Difesa» si rivolse a Camillo, perforandolo con lo sguardo. «Mi raccomando, evitiamo stronzate con lui.»
Gli fece un cenno con la testa per invitarlo a bussare alla porta dell'ufficio del guardiano. Quello era il primo posto in cui cercarlo. Se non fosse stato lì, sarebbe stato un problema: Hogwarts era piuttosto grande con i suoi cunicoli e i suoi nascondigli.

CONOSCENZE• I classe
• II classe (completa)
• III classe + proibiti
• IV classe + Circumflamma, Colossum, Mucum ad Nauseam
V classe: Antares, Flagrate, Stupeficium

INCANTESIMI CHIARI
I classe: Ludibrium Speculo, Stupeficium

POZIONI
• Semplici
• Medie + P. Illusione
• Difficili

VOCAZIONI & ABILITA'
• Divinatrice (base)
INVENTARIOBacchetta (Legno di Nocciolo, piuma di civetta bianca, due gocce di sangue di Mooncalf, dieci pollici, flessibile) con Pietra Nera Sconosciuta che amplifica la potenza.
Orecchie Oblunghe: strumento utile per ascoltare conversazioni a distanza. Vere e proprie estensioni di un orecchio, possiedono un lungo filo che può essere comodamente inserito nell'orecchio, permettendo cosi di far udire ogni cosa come se si fosse presenti nel posto dove viene piazzato l'altro capo dell'oggetto. Collocabili anche sotto le porte.
Ciondolo a forma di ape regalatole da Gwen (X)
Anello dei Gemelli (Camillo Breendbergh): due anelli che se portati da due persone particolarmente legate tra loro (amici, fratelli, fidanzati) permettono loro di comunicare anche se non sono vicini, su vasta distanza.
Coda della Kitsune: Si tratta di una pelliccetta, applicabile al mantello o più semplicemente all'abbigliamento scelto; uno dei poteri della Kitsune è quello di creare illusioni e irretire la mente, pertanto questo capo riesce a rafforzare l'esito di incanti illusori e confondenti. Utilizzabile una volta per quest.

TRACOLLA
Pozione dell'Illusione in biofilm.
Pozione Mnemonica in biofilm.
Nanosticca, Gigansticca, Aerosticca.
Scattatempo: una normalissima polaroid che però attraverso una rotellina può essere impostata su “passato” o “presente”. Se usata per immortalare l’ambiente in cui ci si trova, stampa una foto in cui ne mostra la storia attraverso simboli enigmatici che bisogna decifrare.
Attenzione! La macchina tenderà ad incepparsi se si cercherà di andare indietro nel tempo di oltre un anno. (Unicum di Words of Magic).
PS: 306 • PC: 273 • PM: 315 • PE: 36 • PP: 610



Scusate, ci ho messo un po' più di quanto promesso per aprire. Gli scrutini mi hanno divorato l'anima.
 
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view post Posted on 26/2/2023, 22:41
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Triste, come chi ha perso il nome delle cose.

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—IMAGOMORTISCon il Tooblerone fuori dai giochi, Camillo si era ritrovato da solo con la signorina Bell a ripercorrere in silenzio tuuutta - si prega di notare l'enfasi - la strada che portava dalla camera dei segreti al terzo piano, fino all'ufficio del buon vecchio Argus, al piano terra.
Ritmo di marcia, tempo serrato. Non una parola. Si era chiesto per tutto il tragitto se ci fosse qualcosa che non andava per meritarsi di essere quasi ignorato. Forse, ci ragionò, la Grifondoro non aveva preso troppo bene il modo in cui lui si era interfacciato al docente. O magari il fatto che fosse la sua ex e che per un po' di tempo non si fossero sentiti aveva contribuito ad alimentare il desiderio di entrambi di mantenere al minimo i dialoghi. Per pignoleria narrativa, mi ritrovo a dover puntualizzare che non spese molte energie mentali per venirne a capo: in corpo aveva abbastanza benzodiazepine da assassinare una giraffa adulta e due cormorani ben nutriti. L'unica cosa che ancora lo manteneva in vita, vigile e senziente, era il livello disgustoso di caffeina e grassi saturi che aveva assunto per bilanciare la dose. Clonazepam per buttarsi giú, caffé nero e burger king per tirarsi su. Un bungee jumping tra la vita e la morte, il senno e la follia.
Per quanto lo riguardava, se così preferiva, poteva anche ignorarlo tra scale e corridoi, ma una volta arrivati davanti all'ufficio di Gazza avrebbe dovuto fare i conti con il fu suo innamorato; un po' come i nodi che venivano al pettine. Sempre ammesso che ce ne fossero. In quel frangente lui si sentiva liscio e setoso, come in uno spot della Pantene, almeno a livello spirituale.
*E uno e due e tre. Bim bum bam. Simsalabim. The ting goes skrrrahh (Ah)
Pap, pap, ka-ka-ka (Ka-ka)
Skidiki-pap-pap (Pap)
And a pu-pu-pudrrrr-boom (Boom)
Skya (Ah)
Du-du-ku-ku-dun-dun (Dun)
Poom, poom
You don' know.
The girl told me: "Take off your jacket". I said "Babes, man's not hot" (never hot).*
– Se non ti calmi all'istante ti faccio tornare in mente di quella volta che sei caduto mentre c–
*Agli ordini capo*
Ritrovatisi davanti allo scannatoio in cui il vecchio accumulatore seriale accatastava tutte le cianfrusaglie che riusciva a fregare agli studenti, finalmente si parlarono.
Casey era fatta cosí, aveva quel modo di fare passivo e accusatorio in grado di farti sentire sotto l'inquisizione spagnola, nella sua interezza ed al picco del suo splendore. Che poi, apro una parentesi, a Camillo gli spagnoli non piacevano neanche un po', e non perché fosse razzista o altro, ma credo che questa sia una storia per un altro momento. Chiusa la parentesi - e vi giuro che adesso arrivo al punto - Camillo ormai era abituato all'eleganza con cui lei riusciva sempre e puntualmente a dargli della gonade dotata di libero arbitrio. Non fu quella frasetta, buttata lí tanto per. A lui poco importava se il professore di questa o quell'altra materia gli dava una T prima di lucidarsi la bacchetta con vigore. Fu il suo sguardo.
Ricordava bene quanto un tempo fosse ricolmo d'amore, ed ora che si era spogliato di quel sentimento, le sue iridi tanto gli parevano bisturi pronti a vivisezionarlo al primo passo falso.
Il Tassofrasso alzò gli occhiali da sole e li posizionò come un cerchietto per tenere su il ciuffo, rivelando un'espressione serena.
Da qui in poi avrebbe parlato a voce bassa per non farsi sgamare subito da Gazza, anche se ricordava fosse sordo come una campana.
Non fa nulla Commentò egoisticamente, come se quella verità valesse per entrambi. Non sono tagliato per queste cose, per questo mondo; tanto stavo pensando di piantarvi tutti quanti in asso come degli ebeti.
Grattandosi lievemente la nuca per scaricare l'imbarazzo, finalmente si liberò dell'ennesimo peso che portava in petto. Le sue parole risuonarono tanto sincere quanto erano solide le basi su cui si posavano. Non parlava di Trasfigurazione, di Gazza o dell'ES e questo la Grifondoro lo sapeva. Parlava proprio dell'intero mondo dei maghi, che gli era sempre stato stretto al collo come un cappio. Poi sviò, senza darle il tempo di controbattere
Sai, sono reduce dal giro d'Italia Scherzò, per quanto amasse montare in sella sulla sua bici e andarsene a zonzo per ore, un po' come una sorta di Pantani dei poveri. Io e mio fratello Erik ci dovevamo incontrare a Maranello, perché ora lui si trova da quelle parti e ci teneva a farmi vedere il museo della Ferrari, essendo un appassionato, ma… la mattina che sono arrivato mi ha tirato un pacco piú grosso di quelli che fabbricava Ted Kaczynski. Si batté il petto, baciò il proprio pugno chiuso ed indicò verso l'alto, come se quell'anima fosse già stata colta dal tristo mietitore. Probabilmente, viste le condizioni in cui versava, se la stava passando meglio di Camillo. Cosí mi sono fatto una passeggiata e ho trovato uno di quei ristorantini marci e chic allo stesso tempo che tanto ci piacevano. Credo si chiamasse il Grottino o qualcosa di simile, ma non è questo il punto. Continuò, mentre metteva via il pugno come se l'era messa via sulla puntualità e sull'affidabilità del primogenito. Ora tu immagina, Domenica a pranzo, tutto pieno. Il proprietario riesce comunque a trovarmi un posto e mi piazza un tavolino vicino al frigo in sala, solo come una bestia. Io ordino una Caprese, che mi sembrava la pizza piú italiana possibile e dopo un po' mi portano questa cosa che francamente non ho ben capito cosa fosse, ma sembrava il fratello mai nato di una pizza vera. In pratica gli ingredienti erano tutti messi alla tanto-questo-è-straniero-che-vuoi-che-ne-capisca Gesticolò, come un autoctono insomma, un pezzo di pane con le robe posate sopra. Io me lo mangio, perché non ho niente di meglio da fare, poi vado alla cassa per pagare e sto tizio mi chiede pure se mi era piaciuto. Al che tiro fuori il traduttore, mi preparo al volo la risposta e nell'italiano piú putrido e maldestro possibile gli dico che pure gli scozzesi fanno la pizza meglio. "Vieni con me in cucina, ti mostro come le prepariamo" mi fa il proprietario, in un inglese che non era poi tanto meglio del mio italiano improvvisato. Io lo seguo, arriviamo in cucina e la prima cosa che fa è darmi una testata sul naso con tutta la potenza che ha in corpo. Sangue ovunque, tu non hai idea della fatica che ho fatto per cavarlo dalla maglietta. Si indicò prima la faccia, il mento e i vestiti. Allora lo guardo con questi occhi gonfi come quelli di un iguana e gliene tiro una pure io, con tanto di salto perché il tizio altrimenti non riuscivo a ciccarlo bene da quanto era alto. Naso rotto, sangue ovunque. Una roba tarantiniana, dovevi vederci. Poi senza dire una parola ci stringiamo la mano in segno di rispetto, mi fa uscire dal retro e mi saluta come si farebbe con un vecchio amico.
A quel punto, si disse, Casey doveva essere secca come il ghiaccio chimico. Il 'Frasso concluse con un sussurro talmente austero da spazzare via ogni dubbio che potesse sparare altre minchiate.
Quello che voglio dirti è che se usciamo vivi da qui ti ci porto, è una promessa, perché il posto è carino e se non prendi la pizza del deficiente si mangia da fiaba, ma tu adesso ti occulti e ti tieni pronta al peggio, perché l'ultima volta che sono uscito da questo ufficio avrei davvero preferito una testata sul naso, e invece a me hanno passato un fianco da parte a parte con una lancia e a Niahndra hanno perforato un polmone. Controllò che non ci fossero testimoni, spinse con decisione e delicatezza Casey ben oltre la soglia della porta per lasciarle spazio di manovra, poi la salutò. Sei sempre stata tu la migliore dei due con gli incantesimi, io probabilmente non ti vedrò, tieni gli occhi aperti e preparati al peggio.

Nocche contro la porta. Toc toc magonò.

CONOSCENZE• I classe
• II classe (completa, senza i proibiti)
• III classe (completa, senza i proibiti)
• IV classe (completa, senza i proibiti)
V classe: Stupeficium e Flagrate

INCANTESIMI CHIARI
I classe: Stupeficium

POZIONI
• Facciamo finta che non le sappia fare, anche se è esperto nel mixare vari tipi di sostanze babbane

VOCAZIONI & ABILITA'
• Borseggiatore (esperto)
• Barboneggiatore (esperto)
INVENTARIOBacchetta
Ciondolo della Fenice: chi indossa questo ciondolo, composto da una piuma di fenice e una sfera molto resistente che contiene sangue di drago ungherese, non viene percepito da alcuna creatura magica nell'ambito di gioco in cui si trova (licantropi trasformati compresi). Ha quindi la possibilità di agire indisturbato eliminando il contatto visivo con le creature magiche. + 3 salute + 9 mana
Anello Difensivo Protegge da danni fisici e incantesimi. Anche da Avada Kedavra, ma poi si spezza. Usabile 1 volta per Quest
Collana con medaglione con incastonata una Gemma di Adularia (+1 PM) {Tasca}
Anello dei Gemelli (Casey Bell): due anelli che se portati da due persone particolarmente legate tra loro (amici, fratelli, fidanzati) permettono loro di comunicare anche se non sono vicini, su vasta distanza.
Accessori, cianfrusaglie varie In pratica bigiotteria comprata per strada a pochi spicci, di pessimo gusto perché ovviamente è stato lui in persona a sceglierla
Zainetto
Psicofarmaci assortiti Alprazolam in pastiglie, Escitalopram in pillole, Clonazepam in gocce, un cucchiaio in una bustina. Prescrizione del medico inclusa
Bevande e dolciumi babbani Coca-Cola, un paio di gusti di tè, caramelle e via discorrendo
Coltello Svizzero
Portafortuna vari collezionati durante le sue avventure Roba tipo monetine e pupazzetti, una cravatta orribile (camo) le chiavi dell’auto di un tizio che nemmeno conosce (non ha la patente)
Carta stagnola abbastanza da presumere che abbia intenzione di usarla
PS: 273 • PC: 197 • PM: 218 • PE: 30,5



Scusate il ritardo ed il pippone, il sunto è che Camillo spara una barca di sciuokkezze a Casey prima di fare toc toc. Se tutto va come deve andare, con il permesso del Master, Camillo se ne sta fisso come un palo davanti alla porta aspettandosi di trovarsi Gazza e Casey è posizionata a lato, così che il Guardiano non possa accorgersi subito della sua presenza, pronta ad occultarsi in caso abbia voglia di dar retta al Tassofatto
 
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view post Posted on 20/3/2023, 19:36
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La calma pervadeva il piano terra del castello.
Tra gli addobbi natalizi e quelle candide decorazioni che riempivano il cuore dei passanti, Casey e Camillo camminavano con l’intento di arrivare all’ufficio del guardiano.
Passo dopo passo, in quel silenzio assordante che riusciva solamente il Tassorosso a rovinare colloquiando del più e del meno, sommessi gemiti si avvertivano oscurando la gioia del momento.
Più si avvicinavano a quell’ufficio e maggiore era il dolore che si avvertiva. Lacrime, parole autoconclusive, venivano enunciate da qualcuno che ben conoscevano.

-Vi ho detto che mi dovete LASCIARE IN PACE-

Ribattè stizzito qualcuno nelle loro vicinanze, mentre ripartiva un rumore di convulsi singhiozzi difficili da gestire.
Quando Camillo bussò alla porta, un rumore di naso umido fece capolino nelle loro orecchie.
Era certo che chi si trovasse in quel luogo o era raffreddato o si trovava in una condizione simile al pianto.
Passarono alcuni minuti prima di avere una risposta, interminabili secondi in cui si sentì un chiaro movimento di cassetti che sparì pochi momenti prima che la voce di Gazza gracchiasse:

-Avanti-

Fu tutto molto strano.
Il guardiano non proferì offese, non minacciò quegli studenti di mandarli in punizione, ma acconsentì a quella richiesta di comunicare, senza troppe remore.
Se Camillo avesse aperto la porta, si sarebbe ritrovato una scrivania confusionaria nel bel mezzo di molte rovinate scaffalature di legno.
La polvere e le ragnatele contagiavano quel posto nel quale l’uomo dal naso simile a quello dei volatili e la gatta dagli occhi rossi sembravano esser stati incastonati, un po’ come si fa con una gemma su di un anello.

-Cosa vuoi?-

Domandò.
In quel momento Casey non era visibile dal guardiano, ma le sarebbero bastati alcuni passi per trovarsi sull’uscio della porta e quindi essere osservato con fare torvo come era successo a Camillo.
In quella prima fase di analisi i ragazzi dovevano capire come agire e che approccio utilizzare.
Quale era il modo migliore per portare a compimento quella missione?




Buonasera ragazzi e benvenuti alla vostra prima Quest Es.
I dettagli iniziali sono stati buttati giù, le statistiche ci sono e quindi possiamo iniziare.
Unico dettaglio chiedo a Camillo di scegliere quale ciondolo indossare se il ciondolo della Fenice o la Collana con medaglione. Questo incide esclusivamente sugli effetti che può usare in questa precisa quest. Non mi serve la comunicazione MP, basta la rettifica dell'oggettistica sul prossimo post.
Per comodità la prossima scadenza è fissata il 02/04 ore 23:59.
Per qualsiasi dubbio resto disponibile per Mp.

Buon gioco.
 
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view post Posted on 2/4/2023, 21:56
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—IMAGOMORTISNel bel mezzo del silenzio assordante del castello, il cianciare a pieni polmoni di Camillo era assordante. Faceva uno strano effetto ritrovarselo così vicino, così chiacchierone, così disinvolto dopo un anno di mutismo. La rottura fra i due non si era innescata in maniera disastrosa, ma comunque aveva lasciato un po' di amaro in bocca.
Lentamente si erano allontanati. Lui, per chissà quale diavolo di motivo, Casey perché... perché era Casey. Si ripeteva che, orfano ormai svezzato, tutto quel cazzeggio non più leggero con tutto quel peso sulle spalle, come quello di doversi mantenere da solo. Ci si era messo d'impegno ad ingozzare di menzogne la vocina coscienziosa dentro la sua testa. Quanto siamo abili talvolta ad ingannarci da soli.
La verità era che, non appena il rapporto era divenuto più intimo, entrare in contatto diretto con la famiglia del Tassofrasso fu devastante. E non perché fossero un branco di pazzi come il loro rampollo. I Breendbergh erano deliziosi, in un modo o in un altro. Tutto quel disagio era generato dal semplice fatto che mettendo piede in quella casa o ritrovandosi davanti un parente, a Casey tornava in mente quanto non aveva mai avuto e che, secondo lui, non avrebbe mai realmente avuto.
Camillo non sapeva che era orfano. Nessuno lo sapeva, a parte i professori probabilmente. Era uno di quei segreti che Casey faticava a rivelare a chiunque, nemmeno alle persone di cui più si fidava. Per questo credette che lui non l'avrebbe mai capito, che non avrebbe mai capito i suoi bisogni, i suoi attaccamenti e perché a volte i suoi modi di fare facessero tanto schifo. Casey avrebbe solo continuato a metterlo in imbarazzo di fronte ai suoi amici giallo-nero e le loro lunghezze d'onda sarebbero state sempre più distanti.
Per questo, oltre ogni previsione, risentirlo raccontare stralci di storie azzardate lo destabilizzava nel profondo. Aveva un sapore dolceamaro: una nostalgia accalorante, un fastidio nervoso. Ed entrambe le cose stonavano con gran fragore con le intenzioni di quella giornata, che era da dedicare a tutt'altro.
«...»1

Tornando a noi, e alla missione soprattutto, Casey rimandò ogni sorta di revisione logica su quanto detto da Camillo, e si approntò a fare le sue raccomandazioni. Che non scalfivano in alcun modo il Tassorosso. Per contro, ogni cosa da lui detta lo colpiva in pieno volto come il gancio di un boxeur.
Aggrottò le ciglia e assunse la solita espressione che tutti assumevano ascoltando le storie che partoriva con, almeno apparentemente, tanta disinvoltura. Com'era possibile che la gente rischiasse il trapasso definitivo in quell'ufficio?
Ma soprattutto: per quale diavolo di motivo si sarebbe dovuto occultare?
«Preferirei tornare all'idea che ti ho detto prima, usciti dalla Stanza. Non devi nascondermi da niente.» Suonava piccato, perché detestava gli imprevisti. E i suoni lamentosi e confusi provenienti dall'ufficio non credeva sarebbero tanto andati d'accordo con un occultamento. Se dovevano interloquire con una persone affetta da sindrome post-traumatica da stress, bastava un singolo passo falso per rovinare tutto e distruggere ogni fiducia guadagnata. Era meglio essere più trasparenti, benché tale parola dissonasse del tutto con gli intenti di Casey e si allacciasse meglio a quelli di Camillo. Perché di balle ne avrebbe raccontate.
Tutto quel casino lo innervosì molto. Fra Camillo, i gemiti e rumori di ogni sorta, per poco non si occultò da solo per confusione. Era Gazza che parlava da solo dentro il suo ufficio o c'era qualcun altro? Chi doveva lasciarlo stare? Casey non lo conosceva molto bene, non ci aveva mai avuto a che fare a tu per tu. Non si fidava appieno del suo collega, tanto grezzo nel parlare quanto nel muoversi, e soprattutto non credeva che fra Millo e Gazza potesse scorrere buon sangue, dato che il 'Frasso veniva soprannominato "Il Diavolo dei Sotterranei".
Camillo bussò inavvertitamente e non diede il tempo a Casey di rilassarsi. Il rumore di cassetti chiusi lo incuriosì, ma ancor di più il tono non minaccioso che assunse il guardiano. L'aria sapeva di umidiccio, così come il suo "avanti". Umido come muco e lacrime, considerati i lamenti.
Quando Camillo aprì, Casey si sarebbe fatto avanti per non assecondare il suo piano malefico.
«Buongiorno signore. Potremmo rubarle qualche minuto? Sono il Caposcuola Bell, e lui è...»
Lasciò la parola a Camillo, sperando in cuor suo che nulla sarebbe andato più male di quanto temeva.

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Anello dei Gemelli (Camillo Breendbergh): due anelli che se portati da due persone particolarmente legate tra loro (amici, fratelli, fidanzati) permettono loro di comunicare anche se non sono vicini, su vasta distanza.
Coda della Kitsune: Si tratta di una pelliccetta, applicabile al mantello o più semplicemente all'abbigliamento scelto; uno dei poteri della Kitsune è quello di creare illusioni e irretire la mente, pertanto questo capo riesce a rafforzare l'esito di incanti illusori e confondenti. Utilizzabile una volta per quest.

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Attenzione! La macchina tenderà ad incepparsi se si cercherà di andare indietro nel tempo di oltre un anno. (Unicum di Words of Magic).
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1. Onestamente non saprei descrivere in altra maniera la risposta di Casey al racconto di Millo.
 
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view post Posted on 2/4/2023, 22:23
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—IMAGOMORTIS*Iinferno sanguinario, quel vecchio bifolco si sta nascondendo tutte le riviste osé che mi ha confiscato durante gli anni dentro i cassetti della scrivania!*
Camillo non era Superman, non aveva la vista a raggi X, ma era evidente che Gazza stesse trafficando con qualcosa. Li aveva piantati lí fuori mentre si sparava l'antichissima auto-lucidatura del rimpianto, tra un singhiozzo e l'altro, e sembrava proprio l'avessero colto sul fatto a giudicare dal rumore tipico di chi nascondeva le prove del misfatto in fretta e furia.
–Starà facendo sparire le prove di ciò che gli ha causato un trauma, non puoi sempre pensare male.–
*Tutto sterco di toro, questa missione non può essere cosí scontata*
–E se ti dicessi che potrebbe anche essere che Gazza non sia veramente Gazza ma qualcuno che con qualche incantesimo o pozione lo sta impersonando?–
*G, lascia che ti dia i miei due spicci, se fosse davvero cosí potrebbe succedere qualcosa di grave, tipo che invece di scrivere io per la Gazzetta sarà la Gazzetta a scrivere di me nell'edizione di domani mattina. E poi se ti azzardi a dare un'altra idea alla sorte giuro che ti espello dalle narici*
Minuti interminabili, pensieri sparsi, gettati all'aria come foglie autunnali, teorie del complotto. Divinazione, metagioco? Quello era un gioco? Natale. Si respirava il clima natalizio.
–E se fosse proprio Babbo Natale?–
*Mi auguro per lui di no, abbiamo un conto in sospeso*
Insomma, in qualche modo doveva occupare il tempo.
Tic tac. Quack quack. –Quale sfiga ci toccherà?–
Quando finalmente il guardiano diede il via per fare irruzione, Camillo si ricompose. Pensò che fargli un raid, cosí de botto, non fosse proprio il miglior punto di partenza e decise pertanto di adottare l'approccio… diplomatico.
Signor Gazza *Bleah* sono io, Breendbergh.
Spiegò, nascondendo quanto fosse alto il suo spirito in quel momento, quasi come se si fosse trasformato in una persona perbene. Gazza lo conosceva, sapeva che non lo era affatto, ma in realtà al di là di qualche innocente marachella Camillo non gli aveva mai causato problemi seri; ciò a prescindere, per quanto vecchio e per quante botte in testa dovesse aver preso nel corso della sua amara esistenza, era difficile si fosse dimenticato di lui.
Argus se ne stava lì, quasi pronto a fare capolino dalla porta, con il rischio che sbirciasse e vedesse Casey o qualcosa che boh, francamente non gliene poteva fregare di meno di quello che avrebbe visto. Semplicemente invase il suo spazio vitale, cosí da prevenire ogni eventualità inaspettata e a sua volta si mise in presenza a sbarrargli la visuale. Un atto comunque influenzato da un linguaggio del corpo inoffensivo, ponderato, lento che voleva gridargli in faccia "non sono una minaccia, ma se ti avvicini ancora un po' ti farò scoprire il mistero sensuale del bacino alla francés, oui oui, très bien!* Gli occhiali a cuore in effetti denotavano una certa fluidità e la minaccia quasi si faceva concreta. Del resto gli elementi c'erano tutti, primo tra i pari la follia che contraddistingueva il Tassorosso.
Son venuto a trovarla e vengo da Londra, quindi per favore non mi mandi via. Le ho portato quei dolcetti babbani che le piacciono. Cercò di fargli capire che non era lì per scotennarlo, ma in modo gentile gli intimò di non rompere troppo le scatole e di non azzardarsi nemmeno a dirgli di togliersi dai piedi. In piú c'era quell'offerta allettante di un delizioso snack carico di zuccheri per riportare un po' di gioia nella fase buia che stava attraversando. E nel caso vi steste chiedendo come faceva a conoscere i gusti del guardiano, beh, dai, era impossibile che glieli confiscasse ogni volta senza mai restituirglieli, o li mangiava oppure ci faceva dell'altro.
–Stai smarrendo la retta via fratello.–
Posso entrare? Cosí, giusto per fare due chiacchiere al volo, poi tolgo il disturbo, promesso.
Il disordine, la puzza di chiuso, la gatta malefica, gli stavano già dicendo di no. E sicuramente Gazza gli avrebbe detto di no, ma ci doveva provare, aveva il supporto di Casey, avventura rapida, dentro e fuori, ce la potevano fare. In piú gli sarebbe convenuto dire si sí, perché l'alternativa non gli sarebbe affatto piaciuta.
Sorrise, come a dire "Eddddaaaaaiii…"

CONOSCENZE• I classe
• II classe (completa, senza i proibiti)
• III classe (completa, senza i proibiti)
• IV classe (completa, senza i proibiti)
V classe: Stupeficium e Flagrate

INCANTESIMI CHIARI
I classe: Stupeficium

POZIONI
• Facciamo finta che non le sappia fare, anche se è esperto nel mixare vari tipi di sostanze babbane

VOCAZIONI & ABILITA'
• Borseggiatore (esperto)
• Barboneggiatore (esperto)
INVENTARIOBacchetta
Ciondolo della Fenice: chi indossa questo ciondolo, composto da una piuma di fenice e una sfera molto resistente che contiene sangue di drago ungherese, non viene percepito da alcuna creatura magica nell'ambito di gioco in cui si trova (licantropi trasformati compresi). Ha quindi la possibilità di agire indisturbato eliminando il contatto visivo con le creature magiche. + 3 salute + 9 mana
Anello Difensivo Protegge da danni fisici e incantesimi. Anche da Avada Kedavra, ma poi si spezza. Usabile 1 volta per Quest
Collana con medaglione con incastonata una Gemma di Adularia (+1 PM) {Mio fratello/mia sorella in Cristo, è nella tasca, giuro che non verrà utilizzato come arma impropria per menare Young Argus (ma non darmene occasione)}
Anello dei Gemelli (Casey Bell): due anelli che se portati da due persone particolarmente legate tra loro (amici, fratelli, fidanzati) permettono loro di comunicare anche se non sono vicini, su vasta distanza.
Accessori, cianfrusaglie varie In pratica bigiotteria comprata per strada a pochi spicci, di pessimo gusto perché ovviamente è stato lui in persona a sceglierla
Zainetto
Psicofarmaci assortiti Alprazolam in pastiglie, Escitalopram in pillole, Clonazepam in gocce, un cucchiaio in una bustina. Prescrizione del medico inclusa
Bevande e dolciumi babbani Coca-Cola, un paio di gusti di tè, caramelle e via discorrendo
Coltello Svizzero
Portafortuna vari collezionati durante le sue avventure Roba tipo monetine e pupazzetti, una cravatta orribile (camo) le chiavi dell’auto di un tizio che nemmeno conosce (non ha la patente)
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Invece accadde l’impossibile.
Osservando il ragazzo dal basso verso l’alto, Argus Gazza, lo fece accomodare.
Un gesto veloce di mano che venne prolungato alla Caposcuola che aveva deciso di rivelarsi.
Uno sguardo serio, ma non cattivo; un semplice cenno di capo che fece intuire a loro che preferiva stare in compagnia piuttosto che combattere i propri demoni.
Spostando lentamente delle pile di cianfrusaglie dalle due siede dove si sarebbero potuti accomodare, si avvicinò alla postazione dietro la scrivania per poi sedervicisi.

-Quali dolcetti?-

La curiosità sembrava essere molta, al punto tale che tutti si sorpresero al non sentirgli proferire qualche minaccia o la parola “punizione”.
Il guardiano era incuriosito dall’atteggiamento informale di Camillo; parlava come se lo conoscesse da sempre, ma non si ricordava di aver avuto chissà quali rapporti con lui.
Osservando entrambi, attendendo che gli venisse mostrato quanto promesso, chiese:

-Vi serve altro? Oppure volete una punizione?-

Quella volta la parola magica arrivò, ma il tono con il quale venne proferita cozzava totalmente con quel personaggio; un disagio strutturale che creava difficoltà anche al suo gatto, che al sentirlo parlare in quel modo si mosse verso di lui per fargli le fusa.
Sembrava che anche Mrs. Purr fosse preoccupata per lui, come se qualcosa turbasse anche lei che non aveva il dono della voce.
Nel pieno di quel contrasto, i ragazzi sapevano di dover agire sia per la missione sia per appianare le loro curiosità.
Ad occhio esterno, sembrava avessero un piano, ma avrebbe funzionato?
La strategia di Camillo poteva risultare ben sviluppata, ma Casey sembrava non saperne nulla.
Cosa sarebbe successo? Estro e abilità avrebbero dato risposta a quell’ultima domanda.




Prossima scadenza 21/05 ore 23:59.
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—IMAGOMORTISCon il senno di poi, dopo la prima interazione avvenuta col presunto guardiano – l'idea che non fosse davvero lui iniziava a cronicizzarsi – Camillo si risentì per il comportamento di Casey. Non solo gli aveva riservato il trattamento del silenzio, ancora una volta, ma non gli aveva dato minimamente retta. In piú lo aveva letteralmente e metaforicamente scavalcato, prendendo in mano le redini della successiva interazione. E vi dirò di piú, a quel punto gli andava pure bene cosí. Se voleva condurre i giochi le avrebbe fatto da spalla. Ciò di cui gli importava era sbrigarsi a concludere quella faccenda. Con le buone, sperava; con le maniere forti, se fosse stato necessario. Nello stato psicologico che stava attraversando, era disposto ad accettare le conseguenze della propria condotta senza mettersi tanto a frignare, pur di svincolarsi dalla situazione in atto.
La ringrazio, ma sto bene in piedi. Non penso ci vorrà molto. Seppur scocciato, seppur irritato da tutta quella sequela di eventi, cercò di mostrarsi quanto più affabile possibile, cosí da non lasciar trasparire la minima traccia di un intento malevolo celato nel profondo della sua anima.
Zip zap. Se il fato e l'inesorabile susseguirsi degli eventi glielo avesse concesso, a quel punto l'olandese avrebbe aperto lo zaino, iniziando a recuperare le varie leccornie promesse all'uomo. Più avesse scavato con la mano, più si sarebbe reso conto che in effetti aveva esagerato con la scorta di dolciumi: m&m's, skittles, cioccolatini incartati. Cavò fuori pure un paio di barrette alla nocciola ed un blister di alprazolam, medicinale con cui aveva una certa dimestichezza oramai. E proprio quando l'involucro argentato fosse sbucato fuori, considerati i se ed i ma del caso, lo avrebbe indicato, raccomandandosi. Con queste ci andiamo piano però, una, massimo, ma proprio massimo, due. Sono un tonico bello potente, specialmente per chi non è abituato; l'eccesso porta all'effetto opposto, la paralisi. Le altre sono tutte innocue. Era un tonico? Non l'avrebbe definito tale, ma quella parola piaceva tanto ai maghi – compreso chi li frequentava – e lui la sfruttò a proprio vantaggio, quasi come un invito a provarle affinché Gazza si "tirasse su". Si fa per dire. In cinque minuti iniziavano a fare effetto. Poi avrebbe sfilato un paio di tè in bottiglia dalla borsa: Pesca o limone? Avrebbe chiesto, per capire quale fosse la preferenza dell'uomo. L'altra probabilmente l'avrebbe rifilata a Casey, se ne avesse avuto voglia.
Al termine di quell'esposizione colorata ed invitante, zuccherina ed anche un po' psicoattiva, se tutto fosse filato liscio e senza intoppi di sorta, sarebbe arrivato al dunque. Non prima di un'esortazione a sperimentare le gioie saporite che aveva messo in tavola, espresso attraverso un cenno della mano.
Lasciamo stare le punizioni, non credo ce ne sarà bisogno, siamo venuti qua con una proposta che penso le gioverà.
Avrebbe quindi esposto il suo pensiero, mascherando la sua faccia tosta sotto un effeminato ed innocuo cerchietto fornito dagli occhiali a cuore. Signor Gazza, voglio ricordarle che lei è una figura importante, un pilastro della nostra istituzione, forse addirittura piú del preside stesso, ed Hogwarts senza la sua autorità rischia di perdere la credibilità e l'immagine costruita con fatica in secoli di storia. Non so cosa sia successo in tempi recenti, ma già vedo i primini comportarsi come se ora comandassero loro e la cosa inizia a diffondersi a macchia d'olio tra gli altri studenti. Capisce quanto tutto questo sia grave? È inaccettabile!
Avrebbe guardato l'uomo dritto negli occhi, con l'entusiasmo di chi voleva pompare l'ego, non di un semplice vecchietto messo lì a spazzare la scopa al posto di un gratta e netta ben assestato, ma quello di un vero combattente. Un agente segreto, forza dell'ordine indispensabile per la stabilità del Castello. Voleva che si sentisse ammirato come un pavone, temuto come una tigre, rispettato come… come non lo era mai stato in effetti.
Ed è per questo che io e il Caposcuola Bell riteniamo che la cosa migliore sia…
E lì, ribadendo che tutta questa scena è sospesa nel limbo del condizionale, fato permettendo, avrebbe lasciato la parola a Casey. Se aveva un piano era il momento buono per cacciarlo fuori, perché il suo compito di spalla ormai si era esaurito. Per quella messinscena servivano nuovi spunti, che era certo l'altra sarebbe riuscita a cavar fuori dal cilindro della sua inventiva.
*Vediamo che ti inventi adesso* Un pensiero sfuggente, la curiosità che si faceva largo a gran voce.

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—IMAGOMORTIS*Stronzo.* La cosa più assurda che potesse mai accadergli era che il suo ex volesse proteggerlo.
La sfrontatezza di Camillo gli era rimasta sul gargarozzo. Aveva avuto tutto il tempo di azzardare idee e fare piani dopo aver parlato con Toobl, e solo davanti alla porta di Gazza si era dato una mossa.
Era chiaro. Era sicuro. Era plateale. Glielo aveva fatto apposta perché sapeva che si sarebbe incazzato. E Casey odiava gli imprevisti. Se c'era una grande passione cui non poteva rifiutare era la sua mania di controllo. Quindi, perché stravolgere all'improvviso tutto ciò che si erano detti sulle scale?
Per vendicarsi, ovvio. Per cosa? Boh. Erano ex, quindi a quanto pareva dovevano mettersi i bastoni tra le ruote per costrutto sociale.
Odioso, odioso, odios-
«Grazie mille.» Si sedette, lanciando un'occhiataccia a Camillo che invece evidentemente pensava di sbrigare tutto con un piede fuori dalla porta.
La situazione in atto però cominciò a distoglierlo dai cattivi pensieri sul suo ex. Non aveva avuto l'onore di conoscere Gazza così intimamente, ma poteva affermare con certezza che il custode era un tantinello strano. Prima i mugugni, le lacrime, ora quella gentilezza inaspettata. Persino la gatta, così vispa e intelligente dai racconti degli studenti più canaglie del castello, sembrava stranita dal suo comportamento. E poi l'improvviso cambio di rotta. Inserì la parola "punizione" in una frase, dopo una pausa che fece pensare a Casey che si fosse appena ricordato di dover interpretare un ruolo.
Le opzioni erano due: o il trauma raccontato dal professore era stato davvero forte — magari un trauma cerebrale, in seguito a una testata ad un muro gli si era spostata qualche rotella — oppure Gazza... non era più Gazza.
In fondo era vero. Per quel poco che ne sapeva il disturbo post traumatico da stress poteva cambiare profondamente il carattere e l'umore di una persona. Ciò magari avrebbe potuto spiegare eventuali stati depressivi e pianti, o il fatto che non riuscisse più ad essere spontaneamente ostile nei confronti degli studenti. Magari proprio qualcuno di loro durante l'attacco ad Hogwarts era stato il suo aggressore.
Eppure... non tornava. L'idea più assurda — di assurdo alla fin fine vi erano poche cose nel mondo magico — era che qualcuno avesse preso le sembianze del custode. Le prove erano poche e questi solo ragionamenti. Teneva qualcosa nella borsa, forse più di una, in grado di fargli guadagnare qualche indizio in più.
In seguito a tali ragionamenti, Casey avrebbe sfruttato il tempo in cui Camillo tenne occupato Gazza a parlar di caramelle e studenti per guardarsi in giro, cercando di adocchiare con nonchalance perlopiù i possibili cassetti che l'uomo aveva sbattuto prima.
Non appena il Tassorosso lo chiamò in causa, Casey tornò con lo sguardo fisso su Gazza rivolgendogli un elaborato sorriso.
«Vorremmo scrivere un articolo su di lei» disse con calma. Camillo, perlomeno, adesso era stato al gioco. Adulare il custode era il primo passo. Il secondo, chiedere il suo aiuto da buoni studenti bisognosi.
«Io e Breendbergh vorremmo entrare alla Gazzetta del Profeta nella sezione dell'Eco di Hogwarts. Solo non vogliamo proporre un articolo trito e ritrito sulle meraviglie del castello o sulle sagre che fanno ad Hogsmeade. Secondo noi, Hogwarts ha bisogno di trarre ispirazione dalle figure di spicco che accoglie. E quale voce potrebbe risultare più affascinante se non quella di chi sorregge le fondamenta della nostra istituzione a partire dalla sua ordinaria amministrazione?»
Silenzio. Ansia, boccheggi.
«Cosa ne pensa?»

CONOSCENZE• I classe
• II classe (completa)
• III classe + proibiti
• IV classe + Circumflamma, Colossum, Mucum ad Nauseam
V classe: Antares, Flagrate, Stupeficium

INCANTESIMI CHIARI
I classe: Ludibrium Speculo, Stupeficium

POZIONI
• Semplici
• Medie + P. Illusione
• Difficili

VOCAZIONI & ABILITA'
• Divinatrice (base)
INVENTARIOBacchetta (Legno di Nocciolo, piuma di civetta bianca, due gocce di sangue di Mooncalf, dieci pollici, flessibile) con Pietra Nera Sconosciuta che amplifica la potenza.
Orecchie Oblunghe: strumento utile per ascoltare conversazioni a distanza. Vere e proprie estensioni di un orecchio, possiedono un lungo filo che può essere comodamente inserito nell'orecchio, permettendo cosi di far udire ogni cosa come se si fosse presenti nel posto dove viene piazzato l'altro capo dell'oggetto. Collocabili anche sotto le porte.
Ciondolo a forma di ape regalatole da Gwen (X)
Anello dei Gemelli (Camillo Breendbergh): due anelli che se portati da due persone particolarmente legate tra loro (amici, fratelli, fidanzati) permettono loro di comunicare anche se non sono vicini, su vasta distanza.
Coda della Kitsune: Si tratta di una pelliccetta, applicabile al mantello o più semplicemente all'abbigliamento scelto; uno dei poteri della Kitsune è quello di creare illusioni e irretire la mente, pertanto questo capo riesce a rafforzare l'esito di incanti illusori e confondenti. Utilizzabile una volta per quest.

TRACOLLA
Pozione dell'Illusione in biofilm.
Pozione Mnemonica in biofilm.
Nanosticca, Gigansticca, Aerosticca.
Scattatempo: una normalissima polaroid che però attraverso una rotellina può essere impostata su “passato” o “presente”. Se usata per immortalare l’ambiente in cui ci si trova, stampa una foto in cui ne mostra la storia attraverso simboli enigmatici che bisogna decifrare.
Attenzione! La macchina tenderà ad incepparsi se si cercherà di andare indietro nel tempo di oltre un anno. (Unicum di Words of Magic).
PS: 306 • PC: 273 • PM: 315 • PE: 36 • PP: 610



Scusate se arrivo proprio all'ultimo :flower:
 
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view post Posted on 6/6/2023, 08:15
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Rapidamente, l’ufficio del guardiano si trasformò nel paese dei balocchi.
Leccornie di varie forme e tipologie vennero buttate sulla scrivania, mentre lo sguardo del guardiano iniziava a riempirsi di gioia.
Mai si sarebbe aspettato un trattamento di quel tipo, un apprezzamento così grande per il suo operato che in pochi sembravano notare.
Prendendo un pacchetto di M&M’s alla nocciola, si infilò tutte le palline nella bocca e le sgranocchiò con una voracità fuori dal comune.
Forse era per quel motivo che il sorriso di Gazza risultava rovinato, troppi dolci incidevano sullo smalto dentale.

-Un Tonico? Potrebbe servirmi.-

Affermò l’uomo che, preso dal momento di euforia, prese due pastiglie di alprazolam e si fece servire del Tè alla Pesca in uno dei bicchieri impolverati che trovò nei scaffali vicini.

Fu proprio in quel frangente che Casey riuscì a notare un foglio uscire leggermente da uno dei cassetti chiusi dal Guardiano.
Purtroppo, se avesse provato a leggere quanto vi era scritto sopra non vi sarebbe riuscita; il foglio era troppo stropicciato, ma si poteva notare che era una ricevuta di qualche servizio svolto nel castello.

-E queste cosa sono? -

Domandò a Camillo indicando le barrette, mentre ingurgitava il pacchetto di Skittles che aveva tra le mani.
Gazza stava vivendo uno dei grandi sogni babbani, quello fatto di cioccolato e zucchero e privo di Gelatine tutti i gusti +1.
Fermandosi al sentir parlare i ragazzi di un articolo di giornale su di lui, affermò:

- Sapete, non è una cattiva idea. Bisogna riportare del sano terrore in questa scuola
Magari potrei farvi un elenco di punizioni o torture che si possono mettere in atto su alcuni dei vostri colleghi. -


Anche in quel caso, quando iniziò a parlare di qualcosa di violento, Gazza si irrigidì.
Era come se quando si avvicinasse a quelle tipologie di pensieri, qualcosa riaffiorasse in lui e lo bloccasse, come se vi fosse qualcosa che lo riportasse al punto di partenza.
Cercò di fare finta di nulla, ma Mrs. Purr, compagna protettiva, si mosse nuovamente verso di lui. Un miagolio concitato, delle fusa rapide volte ad aiutare il padrone che non sembrava essere totalmente in sé.
Mancavano pochi minuti a che il calmante iniziasse a fare effetto, ma in quel frangente come potevano far passare il tempo? Sarebbero riusciti a reggere la scenetta?




Prossima scadenza 13/06 ore 23:59.

 
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—IMAGOMORTISBingo. Gazza aveva abboccato alla storiella del tonico e ora si era sparato un paio di quelle pastigliette ansiolitiche che, ne era certo, avrebbero alleviato il suo trauma. Il desiderio di torturare la gente ed infliggere punizioni a destra e a manca si sarebbe ben presto smorzato, lasciando spazio ad una sorta di serenità profusa. Indotta, sí, ma profusa. Aiutava anche il fatto che le avesse prese durante il pasto, per quanto zuccherino. Non si preoccupò troppo, ma si pose l'obiettivo di fargli da guida nella sua avventura culinaria con i dolci babbani.
Il guardiano gli aveva chiesto cosa fossero le barrette e lui gli aveva risposto Sono un altro tipo di dolce, meno zuccherato delle caramelle ma comunque glielo consiglio perché sono davvero speciali. Non mentí, erano le sue preferite: la consistenza misurata a dovere perché non fossero troppo molli, né troppo croccanti, bilanciate da una spolverata di granelli di nocciola. Anche i dolci, per come la vedeva lui, aiutavano a superare i traumi. Non che fossero la cura definitiva, ma un bel cerotto piazzato momentaneamente per chiudere la ferita. Restava da sbrogliare il nodo del tempo, prima che la magia farmaceutica facesse il suo corso graduale.
In effetti l'idea non ci dispiace, è giusto che chi fa malanni sappia a cosa va incontro, un bel deterrente per tenere tutti in riga.
Lo assecondò, mentre un'idea alquanto pazza lo fulminava in tutta la sua meraviglia artistica.
Senta, le dispiace se mentre la mia collega la intervista io le confeziono un vestito per la foto. Non che quello che ha non vada bene, sia chiaro…
Spiegò il tassorosso nella maniera piú accomodante possibile. Quasi non si riconosceva. Un tempo avrebbe preso Gazza e l'avrebbe scuoiato con le proprie mani; ora la mente era un turbinio di idee su come renderlo un figo della madonna, roba da prima pagina di tutte le piú importanti riviste patinate. Se solo Versace non fosse stato assassinato e avesse avuto modo di assistere al suo processo creativo, probabilmente sarebbe morto a causa dell'estasi. Ma era meglio lasciare in pace chi se ne stava sotto terra, la moda andava comunque avanti trainata dalle nuove leve.
Ma stavo pensando a qualcosa che potesse catturare in maniera piú vivida la sua essenza. Qualcosa di, come dire… non voglio anticipare nulla. Si fidi di me e si lasci sorprendere, sono sicuro che non ne rimarrà affatto deluso.
Il piano malefico che avevano architettato sulle scale era stato magistralmente celato in quella richiesta. Tutto organizzato alla perfezione nei minimi dettagli, considerato che avevano deciso di percorrere quella via. Si spiegò meglio per attirare Gazza in trappola – e tenerlo d'occhio piú da vicino in caso fosse successo qualcosa di catastrofico.
Sa, è lei la vera giornalista, oltre a questo ha un occhio pazzesco e riesce a scattare delle istantanee meravigliose. Penso dovrà soltanto studiare come la luce si espande nel suo ufficio, ma sarà una cosa veloce. Io dei due sono lo stilista, se mi facesse la cortesia di avvicinarsi qua dove c'è piú spazio mi piacerebbe prendere le misure per il Completo, se lei è d'accordo.
Camillo era rimasto in piedi lontano dalla scrivania, in un'area dell'ufficio che in effetti si prestava meglio a quel genere di operazione. Aveva anche la scusa per far gironzolare liberamente Casey mentre lo teneva distratto, cosí che facesse lei il lavoro sporco. Ovviamente, bisognava dargli un incentivo.
Sono certo che finirà in prima pagina e che tutti i lettori della Gazzetta del Profeta potranno ammirarla all'apice del suo splendore. Non si lasci pregare.
Continuò, invitandolo con un cenno elegante della mano a raggiungerlo, con quel tono lusinghiero che mascherava mille promesse. Uomini che lo invidiavano per il suo stile iconico, streghe con gli occhi a cuore che si gettavano tra le sue braccia. Giovani studentelli che lo ammiravano, sognando un giorno di avere anche solo un quinto del suo fascino. Il Magonò che con il suo carisma e la sua eleganza moderna aveva conquistato il mondo della magia. Più spinti fossero stati i suoi desideri di rivalsa, nei confronti di chi per tutta la vita l'aveva trattato come un bidello sfigato, più la leva dei sogni avrebbe spinto il guardiano tra le grinfie del suo sarto. Questo era il presupposto, ciò che immaginava.
E immaginava, per l'appunto, che Gazza non avesse avuto una bella vita, senza magia tra i maghi, odiato e schernito dalla comunità che egli stesso serviva quotidianamente.
Doveva solo abboccare, a renderlo il piú ganzo di sempre ci avrebbe pensato il signor Breendbergh, dagli ambiziosi progetti e dagli incantesimi arditi. Quando era ora di sparare qualche trasfigurazione per le boiate peggiori, erano in pochi quelli in grado di tenergli testa. La fantasia e la creatività avevano il loro peso. Ma lui aveva una marcia in più, l'ambizione di uno che con le sue cretinate voleva dominare la concorrenza. E lo avrebbe fatto, se Gazza gli avesse fatto da modello.
Che poi, nessuno escludeva la possibilità che quell'articolo uscisse per davvero. Nessuno escludeva la possibilità che facesse diventare verdi anche i piú potenti stregoni, mentre le fanciulle si rifacevano gli occhi sullo scatto che avrebbero preparato. Ma soprattutto, nulla escludeva che anche i primini sognassero un giorno di essere degli Argus Gazza. L'eroe che ci meritiamo, ma di cui non abbiamo assolutamente bisogno. Almeno finché non lo vediamo su tutte le copertine delle riviste di moda del mondo magico.

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—IMAGOMORTISLa pantomima incalzata da Camillo stava raggiungendo livelli assurdi. Una scintilla di euforia percorse il corpo di Casey, che evidentemente conservava una memoria di ferro più della sua stessa testa. Era difficile dimenticare il cazzeggio sfrenato e l'incredibilità di certe avventure in cui il Tassorosso l'aveva fiondato. Quella che stavano vivendo in quel momento sembrava proprio una di esse, benché lavorassero su qualcosa di serio.
Tralasciò sul momento le domande sulle emozioni, probabilmente aiutato dalla visione di Argus che si trasformava in criceto. No, non perché era un Animagus. L'uomo sventrò il pacchetto di M&M's e li calò tutti nella sua bocca gonfiando le guance di nocciole (avvolte in un croccante strato cioccolatoso e zuccheroso) proprio come quell'animaletto. Poteva risultare un tantinello schifoso, grezzo, rozzo. Però scaturiva compassione.
Chissà come doveva essere per lui la vita. Certe persone gli avevano detto che era un Magonò. Nato da genitori maghi, privo di poteri magici. Abituato allo stile di vita antiquato che la popolazione magica portava ancora avanti, tanto da preferir vivere e lavorare in una scuola di magia piuttosto che nel mondo babbano. Non faticava a credere che li odiasse uno per uno quegli studenti scansafatiche che potevano utilizzare un incantesimo persino per grattarsi le chiappette.
Il paradiso di zucchero e cioccolato sul tavolo proposto da Camillo avrebbe attratto pure lui, se solo non si fossero trovati in missione. La situazione era assurda, scioglieva un po' la tensione, ma l'obiettivo rimaneva importante. Era da portare a casa, e nel migliore dei modi, per poter finalmente aiutare gli abitanti del castello.
Il fatto che il Guardiano avesse abboccato all'amo e si rendesse disponibile per l'intervista, infatti, gli fece tirare un respiro di sollievo. Non si stranì sentendolo parlare di torture e punizioni, ma reputò insolito il modo in cui si era improvvisamente irrigidito. Se la spiegazione del professor Toobl non avesse anticipato la loro missione, probabilmente Casey non avrebbe collegato tale atteggiamento al trauma. Un trauma tanto forte da farlo sobbalzare alla minima menzione di una parola vaga.
Si chiese se avesse dimenticato. Spesso il cervello preferisce rimuovere i grandi dolori. Come ad esempio… sbatté lentamente le palpebre cogliendo un vuoto, e l'immagine della boccetta ricolma di una sostanza lanuginosa e argentea bloccò la memoria. No, quella non era opera del suo cervello. Quella era opera sua.
«Signor Gazza, le prometto un articolo coi fiocchi. Spero ne sarà entusiasta.»
Camillo, zompettando come un perfetto showman sul suo palco con l'intento di intrattenere, aveva solo cominciato l'opera di rincretinimento del Guardiano con i suoi discorsi. Prese a parlare di vestiti, e lì Casey si perse. Trattenne il respiro e cominciò ad escogitare una domanda abbastanza arguta da interessare il suo interlocutore, finalizzata ad approfondire quanto egli aveva menzionato, ma speranzosamente delicata, così da non scuoterlo troppo. Mentre rifletteva, balzò all'occhio il bianco di un foglietto di carta che sbucava da un cassetto. Pallido, strozzato a metà dalla foga con cui era stato chiuso malamente dentro. Sembrava una fattura, qualche servizio svolto al castello. Non sapeva se poteva trattarsi di qualcosa di interessante per loro, né se Gazza prima piagnucolava per via dei motivi che li avevano spinti lì. Eppure, il rumore sentito da dietro la porta dell'ufficio rimandava immediatamente la sua testa a qualcosa che veniva chiuso.
«Oh sì, assolutamente. Se non le dispiace, non appena il mio collega ha fatto vorrei scattarle qualche foto nel suo posto di lavoro.»
Colse l'occasione per alzarsi e recuperare la polaroid. Aveva una voglia matta di utilizzarla e di capire se funzionava davvero. Così con lei in mano e, sempre con lo zaino in spalla, il mento sostenuto da due dita nella posizione di chi riflette, avrebbe fatto qualche passo. Un passetto qua, uno là, come chi passeggia riflettendo. Per puro caso questi passi sarebbero stati fatto in direzione del cassetto e del bigliettino che tratteneva.
«Ecco, vorrei molto poter scrivere dei metodi che l'hanno resa famosa, così da poter ispirare le generazioni future. Come Custode di Hogwarts i suoi compiti sono molti, primo fra tutti esercitare la sua posizione per educare gli studenti. Quali sono i criteri con cui sceglie le punizioni? Una piccola curiosità che il pubblico vorrebbe togliersi, secondo me, è se lei a sua volta abbia preso ispirazione, se sì da chi o da cosa, oppure se si tratti esclusivamente della sua creatività.»
Era abbastanza da tenerlo impegnato a parlare per un bel pezzo. Nel mentre, Casey, avrebbe potuto dare un'occhiata ben da più vicino.
«Infine, secondo lei, qual è la punizione più efficace di tutte?»
Avrebbe dedicato uno sguardo di intesa a Camillo. Loro, in fondo, sapevano farlo un buon gioco di squadra. Era solo che… non si parlavano da troppo tempo, e il non detto aveva deteriorato la fiducia. Come ad esempio quelle pillole fra le caramelle sul tavolo. Perché Camillo ce le aveva? Inspiegabile che le avesse recuperate solo per la missione. Me soprattutto… Gazza le aveva ingerite?

CONOSCENZE• I classe
• II classe (completa)
• III classe + proibiti
• IV classe + Circumflamma, Colossum, Mucum ad Nauseam
V classe: Antares, Flagrate, Stupeficium

INCANTESIMI CHIARI
I classe: Ludibrium Speculo, Stupeficium

POZIONI
• Semplici
• Medie + P. Illusione
• Difficili

VOCAZIONI & ABILITA'
• Divinatrice (base)
INVENTARIOBacchetta (Legno di Nocciolo, piuma di civetta bianca, due gocce di sangue di Mooncalf, dieci pollici, flessibile) con Pietra Nera Sconosciuta che amplifica la potenza.
Orecchie Oblunghe: strumento utile per ascoltare conversazioni a distanza. Vere e proprie estensioni di un orecchio, possiedono un lungo filo che può essere comodamente inserito nell'orecchio, permettendo cosi di far udire ogni cosa come se si fosse presenti nel posto dove viene piazzato l'altro capo dell'oggetto. Collocabili anche sotto le porte.
Ciondolo a forma di ape regalatole da Gwen (X)
Anello dei Gemelli (Camillo Breendbergh): due anelli che se portati da due persone particolarmente legate tra loro (amici, fratelli, fidanzati) permettono loro di comunicare anche se non sono vicini, su vasta distanza.
Coda della Kitsune: Si tratta di una pelliccetta, applicabile al mantello o più semplicemente all'abbigliamento scelto; uno dei poteri della Kitsune è quello di creare illusioni e irretire la mente, pertanto questo capo riesce a rafforzare l'esito di incanti illusori e confondenti. Utilizzabile una volta per quest.

TRACOLLA
Pozione dell'Illusione in biofilm.
Pozione Mnemonica in biofilm.
Nanosticca, Gigansticca, Aerosticca.
Scattatempo: una normalissima polaroid che però attraverso una rotellina può essere impostata su “passato” o “presente”. Se usata per immortalare l’ambiente in cui ci si trova, stampa una foto in cui ne mostra la storia attraverso simboli enigmatici che bisogna decifrare.
Attenzione! La macchina tenderà ad incepparsi se si cercherà di andare indietro nel tempo di oltre un anno. (Unicum di Words of Magic).
PS: 306 • PC: 273 • PM: 315 • PE: 36 • PP: 610

 
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view post Posted on 21/6/2023, 08:35
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-Potrebbero piacermi anche queste.-

Esclamò Gazza che, con foga, arpionò e azzannò un paio di barrette.
Non si soffermò troppo sulle parole di Camillo, fin troppo lunghe e complesse per quel pasto. Ingurgitò tutto come se fosse uno di quei trita rifiuti presente nei lavabi americani.
Masticando il tutto freneticamente a bocca aperta, osservò Casey dall’alto verso il basso, ancora non del tutto convinto che fosse un giornalista degno della sua nomea.
Lo sguardo giudicante sembrò restargli incollato a dosso fintanto che il Tassorosso riprese parola, portando a galla quella anomala proposta:

-Ah, ora mi ricordo di te. Eri l’apprendista di Madama Malkins’s!-

Era chiaro che lo stordimento stava arrivando a Gazza, solo nelle forme e nei modi che non si erano aspettati.
Seppur avessero notato il lui un rallentamento nel modo di respirare e la dilatazione nelle pupille, non sapevano che l’uomo li iniziava a vedere sfocati, come delle figure insolite e nuove.
Agli occhi del custode, Camillo era diventato un lungo uomo incappucciato nero, interessato ad offrirgli un vestito a cui non seppe dire di no più per paura che per cordialità.
Si alzò barcollando, si avvicinò a lui, mentre iniziava a rispondere a Casey:

-C..c..certo. Possiamo fare una foto-

Disse con poca sicurezza.
Se Camillo si raffigurava come un incappucciato, la figura esile di Casey veniva rappresentata da un’essere sbiadito con una corona dorata sul capo.
Probabilmente un’entità divina, la morte che si avvicinava assieme al suo boia.

-Sono tante le punizioni che mi hanno reso famoso… C’è quella dove appendo gli studenti per i pollici, poi la variante dove la corda va sugli alluci dei piedi…
Poi abbiamo la punizione della colla a caldo sulle mani e… ehm…quella del buio assordante, fa impazzire quella del buio assordante.-


Deglutì. Stava sudando freddo e iniziava ad essere paranoico.
Era chiaro che quel farmaco avesse avuto degli effetti collaterali.
Improvvisamente l’uomo iniziò a piangere con forza:

-Vi prego non mi fate del male, non fatemi soffrire di nuovo… NON LO FATE VI PREGO!-

Il primo grido del guardiano fu come un lampo. La porta era ancora aperta e al piano terra qualcuno si sarebbe potuto accorgere di quella paura.
Un movimento rapido e sembrò che Gazza fosse intenzionato a darsi alla fuga.
Nel mentre Casey si era avvicinata al foglio, notando che era una fattura di una società di manutenzione delle tubature di Hogwarts.
La parcella sembrava essere datata, strano che si trovasse li, specialmente nell’ufficio del custode.
Avvicinandosi ulteriormente a quel foglio, proprio quando era prossimo ad averlo a portata di mano, notò che Mrs Purr si era avvicinata, soffiando e alzando il pelo.
Da sopra la scrivania era pronta ad attaccare se avesse fatto un altro movimento.
Aveva spaventato il suo padrone e ora ne doveva subire le conseguenze.




Prossima scadenza 28/06 ore 23:59.

 
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view post Posted on 28/6/2023, 20:34
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Triste, come chi ha perso il nome delle cose.

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—IMAGOMORTISCamillo guardava Gazza ingozzarsi, come i cormorani che si ingoiavano le carpe intere. L'immagine comica in un contesto diverso gli avrebbe strappato un sorriso, ma il fatto che fosse in missione gli impediva di lasciarsi andare all'ilarità. Guai che il Guardiano si risentisse. Per mantenere la copertura, lui ed il Caposcuola dovevano recitare la loro parte come due attori sul palcoscenico: niente prove, era la Prima e sbagliare qualcosa significava mandare tutto quanto allo sfacelo, tra i buuuuu gridati da un pubblico assente. Se non altro erano entrambi bravi – o almeno bravi si consideravano – ad improvvisare e anche se la rottura ed il tempo li avevano tenuti lontani, ormai si erano sintonizzati. Certe cose erano difficili da dimenticare, un po' come andare in bicicletta.
Ora, è bene precisare che il Tassorosso si era accorto Gazza non stesse reagendo bene ai farmaci, o alla quantità esagerata di zuccheri che aveva ingurgitato. Il fatto che avesse accolto la richiesta di un abito confezionato su misura gli tornò utile, anche per averlo vicino e poterlo acchiappare al volo in caso di svenimenti improvvisi.
A quell'età non si poteva mai sapere: cadevi, ti rompevi un femore e game over. Già si immaginava quale grana si sarebbe potuta dipanare nell'universo se Gazza avesse tirato le cuoia per colpa sua.
Ma poteva stare relativamente tranquillo. Mentre Cas lo friggeva con le sue domande – e nel mentre si dava da fare per setacciare l'ufficio in cerca di indizi – Camillo, il suo socio, lasciava fluire il suo estro artistico.
C'era un incantesimo nel suo repertorio che amava tanto quanto amava il Lapsus, ed era il Vestis. Si era guadagnato il titolo di Gran Maestro nella Trasfigurazione di Canottiere con la Macchia di Sugo (GMTCMS) a suon di balli scolastici in cui arrivava fresco come i modelli che calcavano le passerelle delle sfilate più esclusive. Il Vestis, per l'appunto, gli permetteva di cambiare l'aspetto di un capo d'abbigliamento in un altro – preciso, per dovere di cronaca – e la base di partenza era buona. Argus nemmeno era in canotta, aveva dei vestiti cuciti con senno addosso, per quanto fuori moda, ma apprezzò la comodità della similitudine tra la ciò da cui doveva iniziare e il prodotto finito, quello che si era immaginato.
Il fato gli aveva concesso l'occasione di trasformare il magonò più sfigato del pianeta nella persona più stilosa di tutto il Creato. Lui non si lasciò sfuggire l'occasione.
Vi era un piccolo problema: per far sí che l'incantesimo funzionasse correttamente era necessario che gli indumenti fossero posati su una superficie piana, ma nella sua esperienza non si trattava di una necessità, quanto di un ostacolo da superare con ingegno [prendo come scena di riferimento quella di Animali Fantastici, prima dell'ingresso al locale con il contrabbandiere]. Cambiava l'approccio mentale, cambiavano un po' di dinamiche magiche e fisiche, e bisognava prendere qualche accorgimento; aspettarsi dei compromessi non era escluso.
Prese le misure del Guardiano, poi mentre questo rispondeva al Caposcuola rosso-oro, con la bacchetta di salice andò a dare qualche lieve colpetto ai vestiti dell'uomo in rapida sequenza, la formula enunciata nei pensieri come una sillaba unica. Ed il risultato fu… onesto.
Il progetto su cui aveva fantasticato era un completo dorato fatto su misura per il corpo dell'anziano, ma il risultato si concretizzò in una tenuta ampia, dal tenore rilassato; qualcosa che ti mettevi per andare in giro per la tua magione se avevi fondato GiocaRagazzo. Camicia con un tema pazzerello, tessuti di seta canarino, dettagli di stoffa color giada; qualche piccolo sghiribizzo variopinto e qualche altro dipinto di nero, come l'ombra immancabile che risiedeva nell'animo di un uomo dal vissuto complicato. Immancabile. Non ci girerò tanto intorno: non fosse stato Gazza, una botta gliel'avrebbe data. Troppo bono per essere vero, trasudava una potenza indulgente, una confidenza nell'indossarla pari soltanto a quella di un uomo che stava avendo un…
Stava avendo un bad trip con gli ansiolitici? Camillo sgranò gli occhi, domandandosi come fosse possibile. S'era detto fosse per l'età. S'era detto fosse un'overdose da zuccheri. S'era detto che l'abito non faceva il monaco e che in qualunque caso, Gazza restava sempre il buon vecchio Gazza: il caos manifesto, profeta dell'assurdo. Blaterava scemenze gridando come un disperato, con il rischio di farsi sentire da tutti gli abitanti del Castello.
D'istinto, scattando come una molla, la prima cosa che venne in testa a Camillo fu quella di impedirgli di fuggire. Una frustata repentina verso l'alto, con la bacchetta tenuta da una mano rigida, che voleva simulare l'effetto finale di quell'esecuzione. Poi avrebbe calato il salice come un boia calava la sua scure, terminando il movimento con la punta della bacchetta rivolta verso il disperato in fuga. Enunciò mentalmente la formula *Petrìficus-*, durante il movimento; *-totàlus* con la bacchetta già puntata, se fosse arrivato a terminare la manovra.
È bene far presente che la concentrazione non mancava di certo all'olandese, ma il vero sforzo mentale per Camillo fu quello di eliminare ogni intenzione di ferire Argus. La magia era un'espressione della volontà dell'incantatore e lui non provava alcun desiderio di infliggere dolore o arrecare danno al Guardiano. Solo quello di bloccarlo, guadagnare una manciata di tempo per decidere sul da farsi.
Poi si sarebbe tenuto pronto ad afferrarlo, nel caso in cui avesse perso l'equilibrio; anche per il vestito – che lui stesso gli aveva preparato e sapeva come prendere perché non si sfilasse come una muta – in extremis.

Progetti per il futuro: chiudere la porta, tranquillizzare il deficiente, estorcergli informazioni.
Ma come tutto, seppur ne avesse poco a disposizione, bisognava dare tempo al tempo e pregare il destino che le cose filassero lisce come l'olio.

CONOSCENZE• I classe
• II classe (completa, senza i proibiti)
• III classe (completa, senza i proibiti)
• IV classe (completa, senza i proibiti)
V classe: Stupeficium e Flagrate

INCANTESIMI CHIARI
I classe: Stupeficium

POZIONI
• Facciamo finta che non le sappia fare, anche se è esperto nel mixare vari tipi di sostanze babbane

VOCAZIONI & ABILITA'
• Borseggiatore (esperto)
• Barboneggiatore (esperto)
INVENTARIOBacchetta
Ciondolo della Fenice: chi indossa questo ciondolo, composto da una piuma di fenice e una sfera molto resistente che contiene sangue di drago ungherese, non viene percepito da alcuna creatura magica nell'ambito di gioco in cui si trova (licantropi trasformati compresi). Ha quindi la possibilità di agire indisturbato eliminando il contatto visivo con le creature magiche. + 3 salute + 9 mana
Anello Difensivo Protegge da danni fisici e incantesimi. Anche da Avada Kedavra, ma poi si spezza. Usabile 1 volta per Quest
Collana con medaglione con incastonata una Gemma di Adularia (+1 PM) {tasca}
Anello dei Gemelli (Casey Bell): due anelli che se portati da due persone particolarmente legate tra loro (amici, fratelli, fidanzati) permettono loro di comunicare anche se non sono vicini, su vasta distanza.
Accessori, cianfrusaglie varie In pratica bigiotteria comprata per strada a pochi spicci, di pessimo gusto perché ovviamente è stato lui in persona a sceglierla
Zainetto
Psicofarmaci assortiti Alprazolam in pastiglie, Escitalopram in pillole, Clonazepam in gocce, un cucchiaio in una bustina. Prescrizione del medico inclusa
Bevande e dolciumi babbani Coca-Cola, un paio di gusti di tè, caramelle e via discorrendo
Coltello Svizzero
Portafortuna vari collezionati durante le sue avventure Roba tipo monetine e pupazzetti, una cravatta orribile (camo) le chiavi dell’auto di un tizio che nemmeno conosce (non ha la patente)
Carta stagnola abbastanza da presumere che abbia intenzione di usarla
PS: 273 • PC: 197 • PM: 218 • PE: 30,5


Per drippare Gazza ho chiesto il permesso al master e mi è stato accordato. Ciò nonostante il post è da intendersi, come sempre, interamente al condizionale. Dopo l'accenno di fuga Camillo tenta di pietrificare Argus Flex ( :fru: ) senza infliggergli danni.

 
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view post Posted on 29/6/2023, 20:53
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—IMAGOMORTISNon sapeva esattamente se l'importanza con cui ol Guardiano ciarlava di sé fosse attribuibile alle pillole somministrategli da Camillo o al suo stesso carattere. In ogni caso sembrava che avessero fatto centro, proprio come si era prefigurato. Adesso lo spropositato ego del signor Gazza, con la promessa di essere impomatato ed intervistato, era perfettamente validato. Si sforzò di guardarlo in faccia senza ridere per la serietà con cui l'uomo si era impegnato nella novità. Compito che divenne pian piano alquanto semplice stando a sentire l'elenco di torture terribili che uscivano dalla sua bocca. Riflettendoci, dubitava sul fatto che Peverell si opponesse tanto a quei metodi considerati i draghi, gli enormi mostri generati dalle ombre e altre mille atrocità contro cui aveva gettato i suoi studenti con tanta nonchalance.
In ogni caso, fra una virgola e un'altra di quell'elenco, cercò di spostare lo sguardo verso il vero obiettivo per cui si era sottoposto a quella vera tortura: il bigliettino. Stentò a rimanere impassibile e a non corrugare la fronte leggendo la fattura. Uno scontrino di una società che si era occupata di compiere dei lavori nelle tubature del castello. La domanda sorse spontanea: perché ce l'aveva il Guardiano? Immaginava che simili questioni burocratiche fossero seguite dal Preside. Non ne sapeva niente di cose simili, d'altronde era ancora uno scolaretto per certe cose. Ma se quello era il cassetto che Gazza aveva sbattuto mentre gemeva e piangeva inveendo contro qualcuno, forse lo scontrino e le tubature c'entravano qualcosa. E se si doveva proprio pensar male, cosa c'era nelle tubature di così tanto interessante per dei Mangiamorte? Ci si poteva nascondere qualcosa. O, dato che quelle di un castello così antico dovevano essere parecchio possenti e spaziose, potevano far passare qualcosa o qualcuno lontano dagli occhi indiscreti di studenti e professori, oltre che insozzarsi di sudiciume. Ma era necessario aprire quel maledetto cassetto prima di trarre ulteriori conclusioni. Solo che…
Gazza sembrava impazzito, ed altrettanto la sua gatta. Se poco prima l'uomo era stato scosso da una leggera alterazione dovuta alle pasticche, ora il suo umore si era totalmente capovolto. Casey rimase di sasso di fronte alle preghiere spaventate che gli rivolse. Che diamine gli aveva dato Camillo?!
Prima ancora di poter ragionare sullo stato di Gazza, l'attenzione di Casey venne rapita dal soffiare rabbioso di Mrs Purr. Era chiaro che non era solo l'uomo ad aver cominciato a percepire loro come dei pericolosi intrusi. Avrebbe fatto un lieve passo indietro respirando profondamente, percependo i muscoli tesi della gatta al fine di scattare verso di lui non appena si fosse avvicinato. Con cautela e lentezza le dita sarebbero scivolate dentro la tasca del pantalone, afferrando l'impugnatura della bacchetta. Sfilarla e puntarla nella sua direzione senza compiere ampi e improvvisi movimenti sarebbe stata la sua studiata priorità. Non aveva la minima intenzione di farle male, come sia lui che Camillo non avevano intenzione di farne al suo padrone in botta da psicofarmaci. Ma non aveva nemmeno la minima intenzione di farsi ostacolare da un gatto furioso.
Fissò lo sguardo negli enormi occhi accesi della bestia, aspettandosi di essere contraccambiato. Liberare la testa da pensieri e sollecitazioni emotive non era solo il modo migliore per non far captare paura e disordine alle vibrisse arruffate di Mrs Purr, ma anche per assecondare la riuscita della magia che desiderava evocare. Ancora un respiro profondo, e liberata la mente, immobilizzata in quel secondo, avrebbe pronunciato a voce alta e con grande determinazione la formula da lui ritenuta più appropriata: «Arresto momentum!»
L'intenzione era di sospendere la gatta nello spazio e nel tempo, il corpo felino inarcato in un balzo pronto all'attacco. Congelata in una posa fissa, l'ultima assunta dal suo corpo prima di essere colpito dal flusso magico, non avrebbe più reagito alla spinta delle sue gambe posteriori. Sia nel caso in cui fosse scattata verso di lui per aggredirlo, sia nel caso in cui lui l'avrebbe preceduta, la volontà di fermarla sarebbe stata infusa nella bacchetta di nocciolo, per poi liberarsene definitivamente in un secondo momento e in una maniera non-violenta. Era più che probabile che lei non lo avrebbe mai capito, ma sia lui che Camillo alla fine dei conti avevano messo in scena tutto quel teatrino anche per il bene suo e del suo umano preferito.

CONOSCENZE• I classe
• II classe (completa)
• III classe + proibiti
• IV classe + Circumflamma, Colossum, Mucum ad Nauseam
V classe: Antares, Flagrate, Stupeficium

INCANTESIMI CHIARI
I classe: Ludibrium Speculo, Stupeficium

POZIONI
• Semplici
• Medie + P. Illusione
• Difficili

VOCAZIONI & ABILITA'
• Divinatrice (base)
INVENTARIOBacchetta (Legno di Nocciolo, piuma di civetta bianca, due gocce di sangue di Mooncalf, dieci pollici, flessibile) con Pietra Nera Sconosciuta che amplifica la potenza.
Orecchie Oblunghe: strumento utile per ascoltare conversazioni a distanza. Vere e proprie estensioni di un orecchio, possiedono un lungo filo che può essere comodamente inserito nell'orecchio, permettendo cosi di far udire ogni cosa come se si fosse presenti nel posto dove viene piazzato l'altro capo dell'oggetto. Collocabili anche sotto le porte.
Ciondolo a forma di ape regalatole da Gwen (X)
Anello dei Gemelli (Camillo Breendbergh): due anelli che se portati da due persone particolarmente legate tra loro (amici, fratelli, fidanzati) permettono loro di comunicare anche se non sono vicini, su vasta distanza.
Coda della Kitsune: Si tratta di una pelliccetta, applicabile al mantello o più semplicemente all'abbigliamento scelto; uno dei poteri della Kitsune è quello di creare illusioni e irretire la mente, pertanto questo capo riesce a rafforzare l'esito di incanti illusori e confondenti. Utilizzabile una volta per quest.

TRACOLLA
Pozione dell'Illusione in biofilm.
Pozione Mnemonica in biofilm.
Nanosticca, Gigansticca, Aerosticca.
Scattatempo: una normalissima polaroid che però attraverso una rotellina può essere impostata su “passato” o “presente”. Se usata per immortalare l’ambiente in cui ci si trova, stampa una foto in cui ne mostra la storia attraverso simboli enigmatici che bisogna decifrare.
Attenzione! La macchina tenderà ad incepparsi se si cercherà di andare indietro nel tempo di oltre un anno. (Unicum di Words of Magic).
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Grazie per la proroga :flower:
 
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view post Posted on 5/7/2023, 17:38
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Mai detto più vero fu “l’abito non fa il monaco”.
Per quanto sembrasse uscito direttamente dalla fabbrica Versace, Argus Gazza, rasentava tutto fuorché l’intraprendenza del suo vestito.
Nel pieno della sua paranoia, provò a correre verso un labirinto scuro davanti a sé con la morbida seta a scorrergli sul corpo.
In realtà non si era mosso molto, anzi quasi per niente.
Il gesto pronto di Camillo, già provvisto di bacchetta, bloccò le intenzioni dell’uomo il quale si trovò a cadere come un ciocco di legno alla soglia del suo ufficio.
Per quanto il Tassorosso avesse tentato di bloccare la caduta del guardiano, il suo peso morto fu troppo per le sue esili braccia, al punto tale che anche lui venne sbalzato vicino all’ingresso della porta. Nel pieno di quella situazione, dove stava accadendo l’imprevedibile, sentì una voce femminile proferire:

-Possibile che debba fare così ogni dannata volta? Perché deve ammorbarci con i suoi pianti?-

Il tono sembrava essere scocciato, un rumore di tacchi si fece maggiormente presente su quel piano senza però lasciar intravedere nessuno. Per il momento.
In quegli istanti, dove sembrava essersi ammutolito il primo ostacolo, il secondo, Mrs. Purr, continuava a soffiare in direzione del Caposcuola.
Era pronta all’attacco, una artigliata in direzione del braccio destro, ma Casey con un corretto incantesimo rallentò i movimenti dell’animale, creando un’interessante slow motion felino che sicuramente sarebbe piaciuto agli amanti delle creature magiche.
La discesa del gatto fu rallentata fortemente. Quanto tempo ci avrebbe messo a svolgere quell’attacco Mrs. Purr? Cinque o dieci secondi?
Oggettivamente, il Grifondoro doveva prendere bene i tempi per la sua prossima mossa, che li vedeva sicuramente in una situazione dove se fossero stati scoperti avrebbero passato un guaio.
Cosa fare ora? Cosa si sarebbero inventati?
Era certo che il duo aveva milioni di idee, ora era giusto estrapolare dal cilindro la migliore a loro disposizione.




Prossima scadenza 12/07 ore 23:59.

 
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